Le lacrime da coccodrillo di Disney e Marvel

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  • Опубликовано: 10 дек 2023
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Комментарии • 55

  • @andreadilavanzo653
    @andreadilavanzo653 7 месяцев назад +8

    io nel wok ci cucino.....diametro 28, triplo fondo, doppio rivestimento......lo consiglio a tutti, un bel wok ti cambia la vita

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад

      ci cucino sempre anche io! :-)

  • @danielexcf789
    @danielexcf789 7 месяцев назад +5

    Mi vengono in mente 2 considerazioni:
    1) Non ho mai capito come sia possibile che registi e attori importanti (quindi milionari) non cerchino di aggirare le imposizioni produttive mettendosi insieme e creando le LORO case di produzione.
    2) E’ vero che la libertà creativa è importante, tuttavia ci sono sempre andato cauto nel demonizzare i produttori. Spesso abbiamo visto situazioni in cui agli artisti è stata data carta bianca e i risultati sono stati deliri artistici e intellettualismo da due soldi. Infatti la maggior parte dei registi sono molto vanitosi, pensano di essere dei geni e spesso hanno un punto di vista poco lucido sul loro lavoro. Il produttore è lì anche per impedire che i registi esagerino, e direi che hanno anche il diritto di esprimere il loro dissenso visto che i soldi ce li mettono loro. Della serie: se vado in banca a chiedere un mutuo da mezzo milione è normale che il direttore della banca come minimo voglia sedersi a trattare per avere le sue garanzie, ne ha tutto il diritto.

    • @Toshiro93
      @Toshiro93 7 месяцев назад

      Il primo punto potrebbe essere spiegato col fatto che sono le catene distributive (e finanziatori associati) a detenere il vero potere. Potrebbero fondare una loro casa di distribuzione, ma non credo proprio che filerebbe tutto liscio: sarebbe una concorrenza potenzialmente pericolosa, dato che ci troviamo in un periodo dove buona parte del pubblico si è accorta della qualità bassissima di molte produzioni storiche.

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад +2

      Autore libero per me non vuol dire intellettualoide egotico che si lancia in opere ermetiche. Dopotutto sempre di narrazioni pop stiamo parlando.

    • @ivanzoccoli8045
      @ivanzoccoli8045 7 месяцев назад

      Forse non avete capito, ma e' gia' cosi'. Molti registi si prestano a fare i film Disney per poi finanziare i loro progetti a cui tengono davvero. Per fare un esempio David Lowry il regista di "Peter e Wendy" ha poi diretto "Sir Gawain e il cavaliere verde" che e' un film agli antipodi del film commerciale.

    • @Toshiro93
      @Toshiro93 7 месяцев назад

      @@ivanzoccoli8045 ma Il cavaliere verde non è venuto prima? Sì, ha senso ciò che dici, è che non mi tornavano le date, ma immagino avrà chiesto di essere pagato in anticipo.

    • @danielexcf789
      @danielexcf789 7 месяцев назад

      @@ivanzoccoli8045 In realtà no. Il Cavaliere Verde è un film della A24, non della casa di produzione di David Lowery (non credo ne abbia una). Lowery ha cofinanziato il progetto, infatti risulta come produttore, ma è comunque dovuto scendere a patti con la A24. La sua fortuna è che la A24 è una delle poche case di produzione importanti al mondo che concede libertà artistiche. Ma la A24 non è una major, non può permettersi film come Dune ad esempio. E se un giorno potrà permetterselo, difficilmente sarà una casa di produzione che concederà ancora tutte queste libertà. Detto questo, la strategia di Lowery mi sembra davvero terribile. Magari come dici tu lavorare per la Disney lo aiuta a finanziare i suoi progetti personali, ma a che prezzo? La coerenza stilistica è la cosa in assoluto più importante per un artista. Tu rovineresti la tua filmografia in quel modo? Io no. Preferirei lavorare con budget piccoli ma non rinunciare alla mia visione. Registi come Kubrick, Tarantino o Nolan non avrebbero mai fatto una cosa del genere, manco sotto tortura (e a inizio carriera anche loro non avevano molto potere contrattuale). Avrebbero trovato una soluzione o un compromesso diverso, in qualsiasi modo possibile. Dai, una filmografia con Il Dragon Invisibile e Storia di un fantasma non si può sentire... ma che regista è??

  • @MrVoidmonk
    @MrVoidmonk 6 месяцев назад

    Ho scoperto il tuo canale per il video sulla biografia di Clark Ashton Smith, un autore che amo, ma che a tutt' oggi secondo me non ha avuto giustizia. Dopo questo video mi iscrivo.

  • @psiche79
    @psiche79 7 месяцев назад +3

    Siamo arrivati a circa 3 ore di applausi! 😄 Comunque personalmente non credo che un colosso come la Disney abbia qualcosa in cui creda ad eccezione del denaro. L'idea di assecondare religiosamente una certa tendenza culturale (molto parziale e molto americanocentrica, in particolare Hollywoodcentrica) è forse il frutto di un calcolo errato su cosa vada per la maggiore a garantire lauti incassi, a scapito pure delle storie fatte bene. Possiamo infarcire di sana pianta i nostri film di ideologia woke, che tanto se faccio un prodotto scadente solo per essere "rispettoso" vende lo stesso. è una visione molto ingenua del mondo (e sintomatica in generale della crisi della cultura occidentale), forse di gente che non è abituata a vivere nel mondo vero, quello che talvolta puzza, è violento, disgustoso, cioè quello che vive la maggior parte della gente a questo Mondo. Ora, finche fai prodotti per bambini la cosa può funzionare. Ma se cominci ad allargarti è evidente che racconti il nulla e ad intrattenere il resto del mondo ci penserà gente intellettualmente piu onesta. Non sarebbe la prima volta che un colosso pesta una m*.

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад +1

      Ma chiaro che a un conglomerato si è interessano solo i soldi.

  • @antonioalfredoguidi4450
    @antonioalfredoguidi4450 7 месяцев назад +2

    ottimo video! ci sarebbe anche da evideinziare le modifiche in salsa Woke delle storie classiche:
    "Cenerentola": Il film "Cenerentola" del 1997, con Brandy Norwood nel ruolo principale, ha presentato una versione più diversificata e inclusiva della storia classica, con un cast multiculturale.
    "Il Mago di Oz": Il romanzo di Gregory Maguire, "Wicked: Memorie di una strega cattiva", offre una rilettura della storia da una prospettiva diversa, concentrata sulla figura della strega dell'ovest, Elphaba, e sulla sua storia personale.
    "La Bella e la Bestia": Il remake live-action Disney del 2017 ha cercato di approfondire la storia dei personaggi e ha mostrato Belle come una figura più indipendente e determinata.
    "Romeo e Giulietta": Alcuni adattamenti teatrali e cinematografici hanno optato per modificare il contesto delle famiglie rivali in modo da riflettere le tensioni e i conflitti contemporanei, come ad esempio nel film "Romeo + Giulietta" di Baz Luhrmann.
    "Alice nel Paese delle Meraviglie": Ci sono state diverse interpretazioni moderne della storia che cercano di sottolineare temi di diversità e inclusione, tra cui adattamenti teatrali e cinematografici più recenti.
    "Il Piccolo Principe": Alcuni adattamenti cinematografici del libro hanno tentato di mettere in evidenza i temi ecologici e di responsabilità verso l'ambiente, sebbene in maniera più sottile rispetto alla storia originale.

  • @michelesxxx
    @michelesxxx 7 месяцев назад

    Stavo aspettando un tuo commento, dopo aver letto la notizia l'altro giorno ;-) Che dire, ti capisco al 110%, anch'io sono nato nell'Era Corno e anch'io seguivo il Devil di Ann Nocenti... Solo il futuro ci dira' come evolvera' la Marvel (ho poca fiducia per il lato cinematografico, ma almeno sul lato cartaceo si spera che tornino a rischiare di piu').

  • @malessandromauri77
    @malessandromauri77 7 месяцев назад

    D'accordo su quasi tutto. Citi Mamet: in effetti lui era proprio tra quelli che lamentavano l'eccessivo potere dei produttori nella scelta delle storie da portare avanti... La mia impressione è che negli anni non sia cambiata molto la natura dei rapporti interni al mercato dell'intrattenimento (tra autori, editori, produttori etc...), ma che da una parte si siano raggiunte proporzioni così enormi da rendere tutto esasperato. E nell'esasperazione, nell'esacerbazione, nella frantumazione di senso dovuta all'obesità tossica del mercato, persino ripetere cose ovvie può risultare rivoluzionario... E intanto viva le produzioni indipendenti, soprattutto quelle che dal basso si strutturano per offrire prodotti di qualità!

  • @ceciliaronconi3093
    @ceciliaronconi3093 7 месяцев назад +1

    Bellissimo intervento 🎉😊

  • @alessandrobevilacqua3752
    @alessandrobevilacqua3752 7 месяцев назад +1

    Ricordiamo come anche Diabolik sia stato ideato da due donne, sorelle tra l’altro

  • @demiszampelli9548
    @demiszampelli9548 7 месяцев назад +5

    Sei stato anche troppo elegante nel trattare l'argomento. Ora che i riscontri economici non ci sono si può anche fare marcia indietro rispetto ai principi in cui credevano tanto. Ipocrisia vomitevole al comando ne abbiamo?

  • @robertorossi9312
    @robertorossi9312 7 месяцев назад +1

    Lascio un'osservazione a latere: al di là, o assieme, all'importanza che possono avere i produttori o i mecenati nella confezione di un prodotto narrativo, a mio parere c'è un'altra tara, in tutta questa faccenda: l'idea che una storia debba veicolare un messaggio ammaestrando i suoi fruitori. Vado subito al sodo e dico che, secondo me, se il narratore non è un grande narratore, non fuziona e, anzi, a volte rischia di produrre l'effetto contrario. Non importa quale sia il messaggio (nella storia abbiamo avuto tanti messaggi diversi): se il narratore non è un grande nrratore, il messaggio soffoca la storia. Parlavi di Virgilio è abbastanza trasparente che volesse fare opera di propaganda che convincesse il il lettore che "tu regere imperio populus romane memento", ma, e benchè abbia rimasticato Iliade e Odissea, era un grande narratore, e la sua storia è ancora raccontata nelle scuole. Michelangelo lo ricordiamo tutti, Daniele da Volterra (che era un ottimo pittore, ma con Michelangelo non poteva competere) no. I Grimm si sono praticamente inventati una narrativa popolare tedesca che non esisteva (in parte l'hanno cosparsa di vaselina, in parte era di orgine francese, in parte italiana) perchè volevano contribuire alla creazione di un'idea di "popolo" da contrapporre a Napoleone e all'Illuminismo. Eccetera. Oggi quei messaggi sono, in tutto o in parte, superati, in tutto o in parte violentemente rifiutati anche perchè hanno portato a derive funeste. Quei meccansimi narrativi sono però ancora validi e funzionano ancora benissimo. Il problema dunque di queste riletture non è che sono aggiornamenti (per quanto io continui a chiedermi perchè, se vogliono veicolare nuovi messaggi, non creino narrazioni nuove, invece di andar a modificare quelle vecchie), ma che sono aggiornamenti che vanno a intaccare meccanismi che, se non sei un narratore più che esperto, non possono essere modificati senza essere compromessi. E, certamente, applicare a queste storie una sorta di "manuale Cencelli" per cui devi avere una sorta di rappresentante di lista in ogni narrazione, oltretutto con vincolo di mandato, non appare essere un espediente effiace - prova ne sia che i tunisini si sono incavolati quando hanno saputo che, a interpretare Annibale, sarebbe stato Denzel Washington perchè, nel loro mito di fondazione, oltre che nella realtà dei fatti, Annibale era nordafricano.

  • @AndreaCuneoArt
    @AndreaCuneoArt 7 месяцев назад +1

    Tutto giusto ma devo farti un appunto: Iger insieme a Feige hanno creato e fatto crescere l'universo Marvel cinematografico, fra vari accorgimenti e passi falsi ma anche clamorosi successi sia commerciali che di gradimento (Iger era andato in pensione dopo i mega successi Marvel di Infinity War e acquisizione Fox). Ritiratosi, Iger lasciò l'azienda a Bob Chapek (interessato solo al lato finanziario e a buttare fuori un botto di prodotti in streaming) che dal 2019 in poi ha fatto solo casino con Disney Plus e tutte le sciocchezze woke che saltano fuori e falliscono adesso una dopo l'altra. Non a caso Iger è stato richiamato dalla pensione per rimettere a posto le cose da pochi mesi. Prima cosa fatta ad esempio: rasa al suolo la serie di Daredevil che pare stessero facendo malissimo e fatta riscrivere da capo chiamando uno di quelli che aveva curato l'originale serie per NetFlix (e lì si vedeva che ne sapevano sia di Frank Miller che di cinema, con tanto di citazioni da Scorsese). Iger ha creato la struttura e il successo della Marvel al cinema insieme a Kevin Feige perchè già dai primi 2000 era interessato a fare bei prodotti. E' vero che sua è la colpa di aver scelto un disastro di dirigente come Chapek ma il ritorno di Iger è un bene e si vedranno i frutti dal 2025 in poi credo.

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад

      Grazie delle precisazioni. Vedremo come procede questa "epopea".

  • @uncleivanovich
    @uncleivanovich 7 месяцев назад

    Per un terribile secondo ho temuto che volessi demolire il buon Publio Virgilio. Non avrei retto al trauma 🙂

  • @paolom3894
    @paolom3894 7 месяцев назад

    Tu cosa hai prodotto di recente

  • @isabellacarta1120
    @isabellacarta1120 7 месяцев назад +1

    Diciamo che si può "dare il messaggio" con più naturalezza. In maniera intelligente (e coraggiosa...) Io rammento di quando Northstar si dichiarò gay... La storia la ricordo molto meno (perdonate, è l'età)... Fece scalpore ma mi pare che fosse tutto un passaggio fatto piuttosto bene, o almeno io lo ricordo così. E per certi versi quel "coming out" rifletteva, per com'era stato fatto, quello che poteva aver fatto un altra persona. Intendo, non fu esplicitato così, dal giorno alla notte e qualcuno senz'altro non si stupí. Quando si forzano le cose anche il migliore dei messaggi, o la migliore delle intenzioni, va a farsi benedire... Per quanto io appoggi certe istanze, per quanto non ritenga "intoccabile" alcun ché e che un autore possa ripensare, anche a distanza di anni, un proprio personaggio, è ovvio che va fatto "ammodo"...
    Ad ogni modo, le storie oggigiorno possono essere ANCHE per ragazze, si può fare per entrambe, le ragazze leggono i fumetti fa anni così come giocano alla play. Il problema è che non è che non c'erano ma non credo che venissero considerate. Io ero convinta di essere sola, poi notai che alcune un poco più giovani di me leggevano e volevano disegnare... E stiamo parlando degli anni '90.

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад +1

      Ma certo, si può raccontare ogni cosa, solo bisogna farlo ad arte. Che poi ci siano anche ragazze che leggono i comics di supereroi è assodato, ma io ho usato l'espressione "lettore tipico" :-)

  • @Martozen
    @Martozen 7 месяцев назад

    Per quanto riguarda Ditko però va detto, che fu giustamente, silurato da Stan Lee, quando snaturò Peter Parker, facendo assumere a questo comportamenti della dottrina filosofica dell'oggettivismo della quale lo stesso Ditko era seguace, Peter inizio a divenire più aggressivo, sprezzante e "cinico".
    In quel caso personalmente do ragionissima a Lee (co-creatore del personaggio assieme a Dito) perché stava modificando una parte fondamentale del personaggio.

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад

      Il che dimostra che le sceneggiature erano opera di Ditko. Comunque io preferisco ancora la gestione di Romita.

  • @alecesaris
    @alecesaris 7 месяцев назад

    Viva i narratori, cavalli bizzarri!

  • @massimoperissinotto1491
    @massimoperissinotto1491 7 месяцев назад

    Bravo!

  • @arenlid
    @arenlid 6 месяцев назад

    Secondo me c'è da fare un distinguo. La cultura woke non è per forza negativa in campo cinematografico, il vero problema è la mancanza di contenuti creativi, interessanti, profondi. Personalmente non ho mai letto fumetti americani, io sono sempre stato un bonelliano e in quei fumetti lì è sempre stato presente, più o meno, un aspetto sociale importante. Soprattutto in Dylan Dog, lui è un personaggio che avrebbe tranquillamente aderito alla woke, paladino com'è sempre stato. Certo la woke nei contenuti è un conto, la woke nella forma è altro, ma qua il difetto vero è a monte. Fino alla chiusura del ciclo Avengers c'è stato un pensiero, un percorso più o meno coerente, si percepiva che si andava in una certa direzione. Adesso non ci si capisce niente. Chi è il villain di questa fase? Kang? Non è più nemmeno tanto sicuro visto i guai nella vita privata di Majors. Inoltre c'è troppa carne al fuoco, è diventato tutto troppo dispersivo. E comunque questi supereroi sembrano essersi appiattiti, e non può che essere colpa delle sceneggiature. Ad esempio io ho adorato il ciclo dei Defenders su Netflix. Daredevil, Punisher, Jessica Jones in particolare. Che personaggi, che atmosfere! La Disney ha il potere di appiattire tutto, che poi, voglio dire, sui set delle sue serie family frendly gli attori bambini sono sempre stati trattati come schiavi, hanno subito dei contratti capestro assurdi. Miley Cyrus prima della svolta erotica non poteva comportarsi o vestirsi o cantare in modo diverso dal suo personaggio, Hannah Montana. La Disney è un covo di ipocrisie assurde, come tutta Hollywood del resto.

    • @brokenstories
      @brokenstories  6 месяцев назад

      Disney mi dà i brividi e adesso è guidata da un pugno di manager che non sanno niente di arte e creatività. Da qui i problemi, visto che per dei burocrati è più facile afferrare le rozze regolette di un pensiero woke incancrenito.

  • @QuelloColBerretto
    @QuelloColBerretto 7 месяцев назад +2

    stavolta non mi trovi tanto d'accordo (e legittimamente dirai chissene!) Credo che dell'attuale "crisi" marvel il cosiddetto woke c'entri poco. La crisi al cinema c'è per tutti (controllate gli incassi dei film della DC) ed anzi i film Marvel, a parte l'ultimo, si difendono più che bene... il bruttissimo Quantumania è ancora il decimo film per incassi dell'anno. Il problema è che le storie che raccontano, specialmente con le serie su D+, sono proprio brutte, scritte male, e sconclusionate perchè tra autori non si parlano. Quello che succede in una serie viene stravolto nel film successivo e viceversa. Bob Iger interviene ora a dire "fermiamoci e ripensiamo a cosa fare" perchè spendono troppi soldi in produzioni che non portano nuovi abbonati al canale, quindi si cercherà di spendere di meno (meno serie e meno film) e verrà scelto uno showrunner che avrà il compito di ri-organizzare l'universo narrativo, in modo che quello raccontato, per esempio, nella serie di Secret Invasion non sia completamente ignorato nel film The Marvels

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад +2

      Vedremo, a ogni modo nessun problema se non siamo d'accordo, ci mancherebbe :-)

  • @danielevolpi5255
    @danielevolpi5255 7 месяцев назад

    Steve Ditko, 1927-2018...

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад

      Nel video ho inserito un testo di rettifica.

    • @danielevolpi5255
      @danielevolpi5255 7 месяцев назад

      @@brokenstories guardi, non l'ho notato. Comunque il suo lavoro non fa una grinza ed è un ottima disanima dell'attuale situazione del mercato supereroistico dei comic americani...

  • @giuseppe2859
    @giuseppe2859 7 месяцев назад

    Il video comincia a 5:22

  • @arcovariante8021
    @arcovariante8021 7 месяцев назад

    E che cappero! Che mai avrò detto da venir segato? Forse che per un 66enne li porti bene, gli anni?

  • @thatguy7329
    @thatguy7329 7 месяцев назад +2

    Ma te lo immagini un mondo dove vai a vedere un film ed è una storia scritta secondo il punto di vista di un regista con volontà di raccontare qualcosa che ama?
    Ma tipo vai a vedere Venom e Carnage che è un horror vietato ai minori.
    No vabé raga poi mi immagino tipo che se vai in bici invece che in auto a fine mese ti danno un buono equivalente alla benzina che avresti consumato da usare per pagare le bollette.

  • @joblake4895
    @joblake4895 7 месяцев назад

    È certamente così,ma siamo assolutamente certi che tutto questo sia mosso solo da nobili ideali?

    • @brokenstories
      @brokenstories  7 месяцев назад +1

      Ma figuriamoci, hanno solo fatto male i conti.

    • @joblake4895
      @joblake4895 7 месяцев назад

      ​@@brokenstoriesa tal proposito proprio ieri su rai tre è andato in onda un documentario sulla storia di Cinecittà,creata e voluta fortemente da B.M per veicolare attraverso il cinema una certa visione della società...

  • @alessiochemeri2059
    @alessiochemeri2059 Месяц назад

    Condivisibile in tutto...
    Ho smesso di guardare la merda marvel da eoni, eppure ero un loro lettore di fumetti.

  • @ivandark95
    @ivandark95 3 месяца назад

    Ogni cosa che il woke tocca si trasforma in merda .

  • @antonioalfredoguidi4450
    @antonioalfredoguidi4450 7 месяцев назад

    Riusciranno a rendere in salsa Woke, anche il Conan di John Buscema?😊😊🤔🤔😊😊

    • @edoardomorleschi3617
      @edoardomorleschi3617 7 месяцев назад +1

      Grazie a dio al momento parrebbe di no, la serie attuale di Conan pare goda di ottima salute.

    • @carloruisi3407
      @carloruisi3407 7 месяцев назад

      Mai

    • @carloruisi3407
      @carloruisi3407 7 месяцев назад +1

      Sicuramente ci hanno pensato, ma qualcuno non lo ha concesso, infatti Marvel che nel 2017 ha preso i diritti da poco li ha riceduti.

    • @edoardomorleschi3617
      @edoardomorleschi3617 7 месяцев назад +1

      @@carloruisi3407 Si, ad oggi é pubblicato da Titan Comics, é un Conan piuttosto classico che richiama proprio un determinato periodo editoriale dell'eroe.

    • @antonioalfredoguidi4450
      @antonioalfredoguidi4450 7 месяцев назад +1

      @@edoardomorleschi3617 questo è un bene! Evidentemente era un personaggio le cui storie non si possono manipolare!👍🙂