Diffusore straordinario, inarrivabile per i più ma se ben amplificato e inserito in ambiente opportunamente trattato offre prestazioni entusiastiche. Complimenti per gli ottimi marchi anche italiani distribuiti nel vostro negozio.
mi hai fatto venire su una curiosità quasi irrefrenabile! Quarant'anni fa, entrando nella sala enorme di Cherubini, a Roma, rimasi estasiato dal realismo di Sting, sulle note di "The bed's too big without you": invece non era lui, ma due monumentali elettrostatiche Stax da pavimento. Mi sono portato appresso quell'esperienza fino a qualche tempo fa, quando ho avuto la stra-fortuna di ascoltare due altrettanto monumentali Focal Grande Utopia III EM EVO. Non credo esistano altri diffusori con trasduttori che rendano il suono a quel livello di dettaglio/realismo/sensazione, soprattutto più piccole e ad un decimo del loro prezzo, come queste TAD. Ma la curiosità, come dicevo, quella è davvero davvero tanta.
Secondo me, se ben istallate ed amplificate possono dare lo stesso livello di emozioni e realismo dei riferimenti di cui mi parli, che tra l’altro conosco, soprattutto le Focal. Dovessi cercare il pelo nell’uovo, che tra l’altro non sono sicuro che non lo si trovi anche nei riferimenti, è l’equilibrio dell’energia dei timpani nelle esecuzioni delle grandi orchestre. Sempre potenti, pulitissimi e profondi ma leggermente meno fisici che nella realtà, perfetti invece sulle Référence One. Per il resto degli strumenti e voci secondo me sono anche superiori ai riferimenti.
In fiera ho ascoltato un impianto full TAD con le compact reference, e stracciava tutto il resto presente nelle varie sale. Certo parliamo di parecchi bigliettoni, impianto per pochissimi.
Premesso che un minimo di spesa andrebbe fatta nei diffusori; fortunatamente, da qualche anno, con le giuste conoscenze in informatica, tramite misurazioni e software con PC come sorgente per riprodurre musica, è possibile spendere poco, e superare le performance di impianti estremamente costosi senza degradare il suono. Magari bastasse il range della risposta in frequenza a +/- 3 o 4 db, ma nemmeno con il crossower più complesso e costoso si riesce ad avere una risposta veramente lineare e quindi realistica. Ergo, o ci si accontenta o si fa altro senza spendere cifre del genere.
A cosa serve arrivare cosi a 100khz..klipsch addirittura diceva che la risposta in frequenza non è fondamentale, ma lo è l'efficienza. Grande klipsch 😂😂
@@francescodali224 Prima di commentare ci si dovrebbe informare: Sui 100kHz : Sicuramente frequenze superiori a quelle udibili non sono utili, però se parliamo di un rumore, una bacchetta che si spezza per esempio, l’orecchio umano lo percepisce. Se lo registriamo ed analizziamo ci rendiamo conto che è un picco molto breve nel tempo della durata di microsecondi. Ossia se lo ripetiamo in in secondo c’è ne stanno anche 200mila ossia 200KHz. Se lo ripetiamo meno di 7 volte, anche i 200KHz sono percepiti dalle nostre orecchie come un rumore, che riusciamo a localizzare nello spazio perfettamente. 8 o più cicli non li sentiamo più. È una eredità animale che manteniamo tuttora. Se nella messaggio musicale ci sono rumori, magari perché generati dalle vibrazioni nei corpi degli strumenti, la possibilità di riprodurli permette di meglio definire la timbrica di ogni strumento. Sinceramente non è una differenza enorme ma più che percettibile. Se si cerca la perfezione… Risposta in frequenza : effettivamente il nostro orecchio non è sensibile alla risposta in frequenza, + o - 3 dB cambiano poco la nostra percezione, eppure parliamo di raddoppiare o dimezzare la potenza sonora. Siamo però sensibilissimi alla variazione di frequenza anche minima. L’alta efficenza ha importanza laddove occorre una grande pressione sonora, o il suono debba percorrere distanze importanti, o si abbia poca potenza nell’amplificazione. In se indica solo che pressione sonora si raggiunge con una determinata potenza. Nulla di più. Un altoparlante perfetto con 80dB di efficenza ed uno altrettanto perfetto con 110dB suonano identicamente, hanno solo bisogno di potenze diverse. Se vogliamo entrare nelle magagne tecniche dell’uno e dell’altro, ognuno ha dei vantaggi e degli svantaggi, da considerare secondo i risultati che si vogliono ottenere.
Con questi soldi ci facciamo altro. Ovvio che tu qua paghi la ricerca e tutto quello che ci sta dietro. ed è chiaro che il costo della materia prima ;driver etc...non gustifica il prezzo.
La materia prima è un altro mito dell’hi -fi, infatti. Per fare un esempio, il famoso mylar che costituisce la membrana dei diffusori ellettrostatici è la stessa plastica che si usa per confezionare gli incarti dei pacchetti di sigarette.
Non hanno molto la coscienza dei costi...😂😂😂 Applicando quel prezzo la coscienza proprio non sanno cosa sia!😊 Con meno di 1/4 del prezzo mi sono portato a casa una coppia di Harbeth Super HL5 Plus che mi hanno soddisfatto più dei vari marchi blasonati, di cui nella maggior parte dei casi paghi solo il marchio!! Però non voglio giudicare senza averle ascoltate, c'è la possibilità di farlo in Italia?
La gamma TAD si è evoluta nel tempo. Le Micro e le E1TX facevano concorrenza alle CE1. E tra le CE1 precedenti e la Compact Reference c’era un abisso. Queste costano 10.000€ di più della versione precedente… c’è spazio per fare molto meglio e l’hanno fatto. Credo che l’idea di TAD sia di portarsi molto vicino alle Reference con costi molto più bassi per proporre il meglio del suono TAD ad un prezzo “abbordabile” per all’appassionato esigente che non cerca il lusso ma il massimo della qualità musicale. Le CE1TX sono curatissime ma non lussuose come le CR1TX, il design è un evoluzione del precedente, gli altoparlanti invece sono MOLTO simili a quelli della CR1TX, stessi materiali, solo leggermente più piccoli. E all’ascolto sono pure MOLTO simili. Non hanno difetti e parlo in termini assoluti.
tutto giusto ma dire che le reference one sono piu difficili non è affatto vero, 90db intendenza che non scende al di sotto dei 4, rende la reference non facile ma nemmeno difficile, ci vuole un ampli molto correntoso questi si, lo dico perche la posseggo
@@cironapoli6149 Effettivamente non ho considerato bene le mie parole. Le CR1TX non sono più difficili, hanno solo bisogno di qualche watt in più (e neanche tanti di più). Quello che mi ha fatto dire incorrettamente “più difficili” è che per estrarre quel di più rispetto alle CE1TX, ci vogliono veramente elettroniche di eccellenza sennò la differenza rimane minima. Le CR1 MK2 (precedenti alle TX) sono invece veramente molto difficili, tanto che la multi-amplificazione passiva e pure muscolosa diventa quasi obbligatoria.
Non esiste un diffusore migliore (a certi livelli anche costosi) perché quello che conta è la calibrazione del proprio impianto. Se non è lineare e, da quello che ho potuto constatare, facendo misurazioni a diversi diffusori, non c'è nessun impianto veramente lineare, inutile dire che quel impianto suona bene. Anche mezzo decibel in più o in meno, in determinate frequenze, può fare la differenza nella coerenza sonora e riproduzione degli strumenti.
Di tutti quelli che potrebbero permettersi di spendere 100.000 euro per una coppia di diffusori, alla maggior parte non importa nulla dell’hi-fi, quelli che restano hanno già il loro impianto multimilionario e tutta questa ricerca serve ad accontentare quattro gatti in cerca del giocattolo nuovo per stupire gli amici. Il modo migliore per ammazzare un mercato già agonizzante.
Non costano 100K€ ma un terzo. Per chi può permettersi di spendere 3 volte tanto ci sono altri modelli. Per un appassionato che non vuole compromessi, non sono irraggiungibili e sono “definitivi”, fare meglio a prezzo anche doppio é forse impossibile. Mi dispiace ma non esiste in nessun mercato il pezzo dalle performance e qualità estreme ad un prezzo inferiore al costo. Secondo me ci sono abbastanza ricchi da giustificare la loro produzione.
@@tecsart il problema però rimane, e questa rincorsa alla prestazione estrema non ha ricadute in basso come in altri settori. La caduta verticale dell’hi- fi purtroppo è una realtà. Il mercato è diviso fra prodotti per computer e tv e prodotti di nicchia.
@@marcellominasi41 Assolutamente d’accordo. Purtroppo il settore dell’hifi è malato per tante ragioni. Sono quasi sicuro che anche se si dividessero i prezzi per 10 il numero di pezzi venduti sarebbe identico. La musica è un’espressione di ricchezza interiore, avvalorata da anni di studio, esercizio, costanza e stress per chi la crea, ma anche per chi vuole capirla e conoscerla. Tutte virtù che si stanno coscientemente abbandonando in nome di una uguaglianza economico-sociale. Si abbassa il livello culturale per ridurre le differenze, invece di premiare le eccellenze. Allora la musica diventa sempre più semplice, così come il suo ascolto. La qualità per mancanza di numeri diventa un lusso e solo per quei pochi che non sono disposti a rinunciarci e ne hanno le possibilità economiche. Il prezzo dei prodotti è quindi solo la conseguenza di questa involuzione che dubito possa invertire di rotta a breve. È molto triste.
cos'avrebbero per essere tra i migliori al mondo? Gli stessi problemi del cabinet di tutti gli altri Gli stessi altoparlanti di tutti gli altri e il ciuccio vola, vola...
@@paolodm7390 Prima di dire stupidate studia un pochino le leggi della fisica e la teoria degli altoparlanti. Approssimarsi alla perfezione ed ai limiti della fisica attraverso tecnologia e manodopera iper specializzata, costa. NESSUN ALTRO FABRICANTE AL MONDO può permettersi i processi di fabbricazione di TAD. E nessuno arriva ai risultati di TAD. Farò un video per spiegare perché non esistono altri altoparlanti al mondo con performance anche lontanamente comparabili. Anche sul cabinet possiamo discutere, come per gli altoparlanti ci sono delle leggi fisiche, nel loro rispetto, con grandi cure, si possono attenuare i difetti. Anche questo costa. Bene TAD non è la perfezione, ma va MOLTO più vicina ai limiti teorici della fisica e quindi alla perfezione della trasduzione. Credimi, io in Giappone nei laboratori TAD ci sono stato personalmente, quando dico che nessuno può permettersi di fare quello che fa TAD lo dico per conoscenza diretta.
@@tecsart Per parlare di fisica, di che materiale è fatto il cabinet? E qual'è la sua forma? Qual'è il suo assorbente interno? Perché gli altoparlanti condividono lo stesso baffle? E di che materia sono le membrane degli altoparlanti? Le stupidate le dici tu. Io la fisica la insegno. Saluti
Non so se hai ascoltato questo ultimo modello (TX) o sei rimasto con l’opinione sul modello classico MK2. Io avrei risposto uguale a te sulle MK2. Queste mi hanno sorpreso tanto da poterle paragonarle alle Compact Référence One TX che sono pazzesche, ma per via del loro prezzo non sono classificabili. Non che queste siano abbordabili ma neanche impossibili.
È vero, non è di certo originale, ma tra le qualche centinaia dí diffusori che ho ascoltato, questi sono tra i pochi che ho apprezzato, e pochissimi in cui non trovo difetti, neanche nel prezzo. Gli unici mi fanno pensare che non ci sono ragioni per spendere di più e per meno devo accettare qualche compromesso. E credimi di diffusori ben più costosi ne ho e ne ho avuti, forse in assoluto anche migliori di questi, ma non in termini di emozioni e realismo. I difetti sono da cercare nei limiti fisici del diffusore che sono anni luce distanti da quello che le loro dimensioni (ed anche prezzo) potrebbero far pensare.
Sono 45 anni che sono appassionato di riproduzione sonora e acustica ambientale, da 24 ne ho fatto il mio mestiere. Oggi come allora si sono sistemi formidabili, ed oggi come allora costano tanto. Rapporta i costi con gli stipendi e vedrai che non è cambiato nulla. Un diffusore alta efficenza che abbia prestazioni superiori a queste TAD è semplicemente ENORME per dimensioni e uguale come prezzo. Non parlarmi di Krell e Everest (che non costano tanto meno) o Klipsh o JBL forse accettabili in un bar a musica, dove si cerca il compromesso tra SPL e qualità, ma non in un appartamento a meno di avere moglie (e vicini) Molto comprensivi.
Ognuno tira l'acqua al propio mulino ho ascoltato migliaia di diffusori nella mia vita essendo da sempre un grande appassionato di musica ad alti livelli ma nulla mi ha fatto cambiare idea sulle mie vecchie dynaudio che confrontate a queste tad costerebbero 10 volte di meno e credo sinceramente che come resa sonora possano ancora essere superiori
@@ghamoz Sicuramente frequenze superiori a quelle udibili non sono utili, però un rumore, diciamo meno di 7 cicli, anche a 200KHz sono percepiti dalle nostre orecchie come un rumore, che riusciamo a localizzare nello spazio perfettamente. 8 o più cicli non li sentiamo più. È una eredità animale che manteniamo tuttora. Se nella messaggio musicale ci sono rumori, magari perché generati dalle vibrazioni nei corpi degli strumenti, la possibilità di riprodurli permette di meglio definire la timbrica di ogni strumento. Sinceramente non è una differenza enorme ma più che percettibile. Se si cerca la perfezione…
Diffusore straordinario, inarrivabile per i più ma se ben amplificato e inserito in ambiente opportunamente trattato offre prestazioni entusiastiche. Complimenti per gli ottimi marchi anche italiani distribuiti nel vostro negozio.
mi hai fatto venire su una curiosità quasi irrefrenabile!
Quarant'anni fa, entrando nella sala enorme di Cherubini, a Roma, rimasi estasiato dal realismo di Sting, sulle note di "The bed's too big without you": invece non era lui, ma due monumentali elettrostatiche Stax da pavimento. Mi sono portato appresso quell'esperienza fino a qualche tempo fa, quando ho avuto la stra-fortuna di ascoltare due altrettanto monumentali Focal Grande Utopia III EM EVO. Non credo esistano altri diffusori con trasduttori che rendano il suono a quel livello di dettaglio/realismo/sensazione, soprattutto più piccole e ad un decimo del loro prezzo, come queste TAD. Ma la curiosità, come dicevo, quella è davvero davvero tanta.
Secondo me, se ben istallate ed amplificate possono dare lo stesso livello di emozioni e realismo dei riferimenti di cui mi parli, che tra l’altro conosco, soprattutto le Focal.
Dovessi cercare il pelo nell’uovo, che tra l’altro non sono sicuro che non lo si trovi anche nei riferimenti, è l’equilibrio dell’energia dei timpani nelle esecuzioni delle grandi orchestre. Sempre potenti, pulitissimi e profondi ma leggermente meno fisici che nella realtà, perfetti invece sulle Référence One. Per il resto degli strumenti e voci secondo me sono anche superiori ai riferimenti.
Il solo titolo del video mi fa esclamare: "Se vabbè..."
E le Grand Evolution 1?
In fiera ho ascoltato un impianto full TAD con le compact reference, e stracciava tutto il resto presente nelle varie sale. Certo parliamo di parecchi bigliettoni, impianto per pochissimi.
Premesso che un minimo di spesa andrebbe fatta nei diffusori; fortunatamente, da qualche anno, con le giuste conoscenze in informatica, tramite misurazioni e software con PC come sorgente per riprodurre musica, è possibile spendere poco, e superare le performance di impianti estremamente costosi senza degradare il suono. Magari bastasse il range della risposta in frequenza a +/- 3 o 4 db, ma nemmeno con il crossower più complesso e costoso si riesce ad avere una risposta veramente lineare e quindi realistica. Ergo, o ci si accontenta o si fa altro senza spendere cifre del genere.
Costruttivamente sembrano le " cenerentole" delle sonus faber
Je comprend mieux pourquoi Monsieur Fontana conserve toujours aussi bien son jolie accent italien, il pratique toujours sa langue maternelle !😊
Quel accent?! Pas d’accent moi.🥸😎😂
@@tecsart Ne changez rien, votre accent c'est votre culture et une de vos différences !😉😊
A cosa serve arrivare cosi a 100khz..klipsch addirittura diceva che la risposta in frequenza non è fondamentale, ma lo è l'efficienza. Grande klipsch 😂😂
@@francescodali224 Prima di commentare ci si dovrebbe informare:
Sui 100kHz : Sicuramente frequenze superiori a quelle udibili non sono utili, però se parliamo di un rumore, una bacchetta che si spezza per esempio, l’orecchio umano lo percepisce. Se lo registriamo ed analizziamo ci rendiamo conto che è un picco molto breve nel tempo della durata di microsecondi. Ossia se lo ripetiamo in in secondo c’è ne stanno anche 200mila ossia 200KHz. Se lo ripetiamo meno di 7 volte, anche i 200KHz sono percepiti dalle nostre orecchie come un rumore, che riusciamo a localizzare nello spazio perfettamente. 8 o più cicli non li sentiamo più. È una eredità animale che manteniamo tuttora.
Se nella messaggio musicale ci sono rumori, magari perché generati dalle vibrazioni nei corpi degli strumenti, la possibilità di riprodurli permette di meglio definire la timbrica di ogni strumento.
Sinceramente non è una differenza enorme ma più che percettibile. Se si cerca la perfezione…
Risposta in frequenza : effettivamente il nostro orecchio non è sensibile alla risposta in frequenza, + o - 3 dB cambiano poco la nostra percezione, eppure parliamo di raddoppiare o dimezzare la potenza sonora.
Siamo però sensibilissimi alla variazione di frequenza anche minima.
L’alta efficenza ha importanza laddove occorre una grande pressione sonora, o il suono debba percorrere distanze importanti, o si abbia poca potenza nell’amplificazione.
In se indica solo che pressione sonora si raggiunge con una determinata potenza.
Nulla di più.
Un altoparlante perfetto con 80dB di efficenza ed uno altrettanto perfetto con 110dB suonano identicamente, hanno solo bisogno di potenze diverse. Se vogliamo entrare nelle magagne tecniche dell’uno e dell’altro, ognuno ha dei vantaggi e degli svantaggi, da considerare secondo i risultati che si vogliono ottenere.
Con questi soldi ci facciamo altro. Ovvio che tu qua paghi la ricerca e tutto quello che ci sta dietro. ed è chiaro che il costo della materia prima ;driver etc...non gustifica il prezzo.
La materia prima è un altro mito dell’hi -fi, infatti. Per fare un esempio, il famoso mylar che costituisce la membrana dei diffusori ellettrostatici è la stessa plastica che si usa per confezionare gli incarti dei pacchetti di sigarette.
I soliti scienziati dell' hi fi il meglio non esiste fatevene una ragione
sarebbe un sogno.....:-(
ALTERNATIVA:
DUE CASSE STUDIO MONITOR AMPLIFICATE TPO DYNAUDIO-FOCAL-ETC...UN BUON DAC ED UN BUON PC...E CIAO A TUTTI I VENDITORI DI HI-FI....
Non hanno molto la coscienza dei costi...😂😂😂
Applicando quel prezzo la coscienza proprio non sanno cosa sia!😊
Con meno di 1/4 del prezzo mi sono portato a casa una coppia di Harbeth Super HL5 Plus che mi hanno soddisfatto più dei vari marchi blasonati, di cui nella maggior parte dei casi paghi solo il marchio!!
Però non voglio giudicare senza averle ascoltate, c'è la possibilità di farlo in Italia?
Ma se è tutto diverso da prima.. prima che avevano fatto????
La gamma TAD si è evoluta nel tempo. Le Micro e le E1TX facevano concorrenza alle CE1. E tra le CE1 precedenti e la Compact Reference c’era un abisso. Queste costano 10.000€ di più della versione precedente… c’è spazio per fare molto meglio e l’hanno fatto. Credo che l’idea di TAD sia di portarsi molto vicino alle Reference con costi molto più bassi per proporre il meglio del suono TAD ad un prezzo “abbordabile” per all’appassionato esigente che non cerca il lusso ma il massimo della qualità musicale. Le CE1TX sono curatissime ma non lussuose come le CR1TX, il design è un evoluzione del precedente, gli altoparlanti invece sono MOLTO simili a quelli della CR1TX, stessi materiali, solo leggermente più piccoli.
E all’ascolto sono pure MOLTO simili.
Non hanno difetti e parlo in termini assoluti.
tutto giusto ma dire che le reference one sono piu difficili non è affatto vero, 90db intendenza che non scende al di sotto dei 4, rende la reference non facile ma nemmeno difficile, ci vuole un ampli molto correntoso questi si, lo dico perche la posseggo
@@cironapoli6149 Effettivamente non ho considerato bene le mie parole. Le CR1TX non sono più difficili, hanno solo bisogno di qualche watt in più (e neanche tanti di più). Quello che mi ha fatto dire incorrettamente “più difficili” è che per estrarre quel di più rispetto alle CE1TX, ci vogliono veramente elettroniche di eccellenza sennò la differenza rimane minima.
Le CR1 MK2 (precedenti alle TX) sono invece veramente molto difficili, tanto che la multi-amplificazione passiva e pure muscolosa diventa quasi obbligatoria.
@@tecsart Scusami allora, io posseggo le r1 reference one, non le cr1, allora sono d accordo con te, la cr1 e comunque tosta tosta👍
A questi livelli non esiste un diffussore "migliore in assoluto".Meglio di un paio di Everest pilotate da un Krell ad alta potenza?Non credo proprio.
Non esiste un diffusore migliore (a certi livelli anche costosi) perché quello che conta è la calibrazione del proprio impianto. Se non è lineare e, da quello che ho potuto constatare, facendo misurazioni a diversi diffusori, non c'è nessun impianto veramente lineare, inutile dire che quel impianto suona bene. Anche mezzo decibel in più o in meno, in determinate frequenze, può fare la differenza nella coerenza sonora e riproduzione degli strumenti.
Di tutti quelli che potrebbero permettersi di spendere 100.000 euro per una coppia di diffusori, alla maggior parte non importa nulla dell’hi-fi, quelli che restano hanno già il loro impianto multimilionario e tutta questa ricerca serve ad accontentare quattro gatti in cerca del giocattolo nuovo per stupire gli amici. Il modo migliore per ammazzare un mercato già agonizzante.
Non costano 100K€ ma un terzo. Per chi può permettersi di spendere 3 volte tanto ci sono altri modelli.
Per un appassionato che non vuole compromessi, non sono irraggiungibili e sono “definitivi”, fare meglio a prezzo anche doppio é forse impossibile.
Mi dispiace ma non esiste in nessun mercato il pezzo dalle performance e qualità estreme ad un prezzo inferiore al costo. Secondo me ci sono abbastanza ricchi da giustificare la loro produzione.
@@tecsart il problema però rimane, e questa rincorsa alla prestazione estrema non ha ricadute in basso come in altri settori. La caduta verticale dell’hi- fi purtroppo è una realtà. Il mercato è diviso fra prodotti per computer e tv e prodotti di nicchia.
@@marcellominasi41 Assolutamente d’accordo. Purtroppo il settore dell’hifi è malato per tante ragioni. Sono quasi sicuro che anche se si dividessero i prezzi per 10 il numero di pezzi venduti sarebbe identico. La musica è un’espressione di ricchezza interiore, avvalorata da anni di studio, esercizio, costanza e stress per chi la crea, ma anche per chi vuole capirla e conoscerla. Tutte virtù che si stanno coscientemente abbandonando in nome di una uguaglianza economico-sociale. Si abbassa il livello culturale per ridurre le differenze, invece di premiare le eccellenze. Allora la musica diventa sempre più semplice, così come il suo ascolto. La qualità per mancanza di numeri diventa un lusso e solo per quei pochi che non sono disposti a rinunciarci e ne hanno le possibilità economiche. Il prezzo dei prodotti è quindi solo la conseguenza di questa involuzione che dubito possa invertire di rotta a breve. È molto triste.
E chi soffre di acufene.....?😂
cos'avrebbero per essere tra i migliori al mondo?
Gli stessi problemi del cabinet di tutti gli altri
Gli stessi altoparlanti di tutti gli altri
e il ciuccio vola, vola...
@@paolodm7390 Prima di dire stupidate studia un pochino le leggi della fisica e la teoria degli altoparlanti. Approssimarsi alla perfezione ed ai limiti della fisica attraverso tecnologia e manodopera iper specializzata, costa. NESSUN ALTRO FABRICANTE AL MONDO può permettersi i processi di fabbricazione di TAD. E nessuno arriva ai risultati di TAD. Farò un video per spiegare perché non esistono altri altoparlanti al mondo con performance anche lontanamente comparabili. Anche sul cabinet possiamo discutere, come per gli altoparlanti ci sono delle leggi fisiche, nel loro rispetto, con grandi cure, si possono attenuare i difetti. Anche questo costa. Bene TAD non è la perfezione, ma va MOLTO più vicina ai limiti teorici della fisica e quindi alla perfezione della trasduzione. Credimi, io in Giappone nei laboratori TAD ci sono stato personalmente, quando dico che nessuno può permettersi di fare quello che fa TAD lo dico per conoscenza diretta.
@@tecsart
Per parlare di fisica,
di che materiale è fatto il cabinet?
E qual'è la sua forma?
Qual'è il suo assorbente interno?
Perché gli altoparlanti condividono lo stesso baffle?
E di che materia sono le membrane degli altoparlanti?
Le stupidate le dici tu. Io la fisica la insegno.
Saluti
buon pomeriggio. no.
Parole tante, ascolto zero. Facili da raggiungere (pochi chilometri da casa)
Buone...ma non esageriamo
Non so se hai ascoltato questo ultimo modello (TX) o sei rimasto con l’opinione sul modello classico MK2. Io avrei risposto uguale a te sulle MK2. Queste mi hanno sorpreso tanto da poterle paragonarle alle Compact Référence One TX che sono pazzesche, ma per via del loro prezzo non sono classificabili. Non che queste siano abbordabili ma neanche impossibili.
Un paio di grundig box 400 con 150 euro raggiungo la stessa performance di queste TAD anzi forse la supero, 25.000 euro 😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂😂
SAI QUANTE VOLTE NELLA MIA VITA HO SENTITO FORSE I MIGLIORI AL MONDO?🤔
È vero, non è di certo originale, ma tra le qualche centinaia dí diffusori che ho ascoltato, questi sono tra i pochi che ho apprezzato, e pochissimi in cui non trovo difetti, neanche nel prezzo. Gli unici mi fanno pensare che non ci sono ragioni per spendere di più e per meno devo accettare qualche compromesso. E credimi di diffusori ben più costosi ne ho e ne ho avuti, forse in assoluto anche migliori di questi, ma non in termini di emozioni e realismo.
I difetti sono da cercare nei limiti fisici del diffusore che sono anni luce distanti da quello che le loro dimensioni (ed anche prezzo) potrebbero far pensare.
Sono 45 anni che sono appassionato di riproduzione sonora e acustica ambientale, da 24 ne ho fatto il mio mestiere. Oggi come allora si sono sistemi formidabili, ed oggi come allora costano tanto. Rapporta i costi con gli stipendi e vedrai che non è cambiato nulla. Un diffusore alta efficenza che abbia prestazioni superiori a queste TAD è semplicemente ENORME per dimensioni e uguale come prezzo.
Non parlarmi di Krell e Everest (che non costano tanto meno) o Klipsh o JBL forse accettabili in un bar a musica, dove si cerca il compromesso tra SPL e qualità, ma non in un appartamento a meno di avere moglie (e vicini) Molto comprensivi.
@@tecsartil rapporto costi/stipendi non mi quadra, ma forse in Francia gli stipendi si aggirano sui 15.000 € mensili...
Ognuno tira l'acqua al propio mulino ho ascoltato migliaia di diffusori nella mia vita essendo da sempre un grande appassionato di musica ad alti livelli ma nulla mi ha fatto cambiare idea sulle mie vecchie dynaudio che confrontate a queste tad costerebbero 10 volte di meno e credo sinceramente che come resa sonora possano ancora essere superiori
@@marcobravi2639infatti lo 6 😅😅
Domanda : che me ne faccio di arrivare a 100.000 hz? Si fa già fatica a sentire i 16.000. devo forse fare scherzi al cane?
@@ghamoz Sicuramente frequenze superiori a quelle udibili non sono utili, però un rumore, diciamo meno di 7 cicli, anche a 200KHz sono percepiti dalle nostre orecchie come un rumore, che riusciamo a localizzare nello spazio perfettamente. 8 o più cicli non li sentiamo più. È una eredità animale che manteniamo tuttora.
Se nella messaggio musicale ci sono rumori, magari perché generati dalle vibrazioni nei corpi degli strumenti, la possibilità di riprodurli permette di meglio definire la timbrica di ogni strumento.
Sinceramente non è una differenza enorme ma più che percettibile. Se si cerca la perfezione…