Видео

@@stephaneroig5786 merci!

@@ValterDeiana È vero che in ambienti piccoli il basso non può svilupparsi oltre le leggi della fisica, quindi è inutile cercare frequenze bassissime, ma questo non toglie che se le abbiamo, riprodurremo fino ai limiti della sala. Se non le abbiamo riprodurremo fino ai limiti del diffusore. Poi c’è l’impatto fisico, ossia la quantità d’aria che ti colpisce, e quella dipende direttamente dalla superficie del woofer, che può scendere quanto vuole ma se è piccolo fa solletico se è grande ti spettina. E questo fa parte delle sensazioni che la musica offre. Personalmente non sono d’accordo sulla massima che le casse piccole vanno ambienti piccoli. Poi che per coerenza visiva e praticità sia meglio attenersi alla massima, ci sta.

@@ComteDeMontéCristo-f1m SUPERBE ! Il faut que je le trouve en ficher audio HD

Mon ancien système très musical ,acheté dans les années 80 : lecteur CD Leedh ,amplificateur Proton D540 ,Enceintes Mulidine Accord .

@@ComteDeMontéCristo-f1m vous êtes bienvenu, nous avons toute la gamme Angstrom. Si vous venez et souhaitez je peux vous montrer et expliquer l’intérieur du pré et du bloc de puissance autre que l’écouter.

​@@tecsartSuper .À bientôt courant 2025 pour une écoute .

@@gianpaolomoraschi175 É veramente molto musicale, con una dinamica impressionante.

@@sandroformentini805 quante valvole c’erano dentro quelle elettroniche? Se parli dei Reference e simili con decine di valvole per apparecchio, dopo qualche anno di funzionamento senza problemi, 2 valvole all’anno ci stanno. A meno di rivalvolare tutto e ripartire da zero. Ma cambiare tutto su quelle macchine è comunque una spesa e di garanzie poche perché le valvole sono valvole. Sono state abbandonate principalmente per ragioni di affidabilità, non per prestazioni. Su molti parametri sono tuttora inarrivabili. Ma chi compra valvolari deve saperlo. Sono gioie e dolori, musica e fortuna. Io vendo e riparo tutte le marche e ne distribuisco 3 tutte italiane, che si chiami Audio Research, VTL, McIntosh o Angstrom, Mastersound, Tektron non cambia niente in termini di affidabilità delle valvole. Sul resto della macchina (valvole escluse) forse Angstrom è pure più affidabile degli altri. Comunque la capisco, a volte anch’io impazzisco e giuro di non voler più vedere valvolari in vita… poi mi riconquistano…e riparte il ciclo. Per stare più tranquilli, ci sono i transistor. Per avere un compromesso forse pure vantaggioso in termini di performance ci sono gli ibridi valvole-transistor (come lo ZIA 100). Valvole di segnale (più affidabili di quelle di potenza) e transistor per la potenza.

@@tecsart guardi che io non sono affatto deluso dalle valvole anzi le adoro, e ho iniziato nel lontano 1996 con i VT 150 brutti da morire e che costavano un botto ma non è mai saltata una valvola, e le dirò che dopo la brutta esperienza con il signor Garlaschi, da due anni sono passato a pre e mono Synthesis con le kt 66 e non ho avuto nessun problema, per cui nel mio caso il difetto stava proprio nella progettazione e nella poca voglia di porci rimedio ...e mi scusi ma due valvole l'anno fin da sempre è un enormità, che poi oggi va bene tutto e il contrario di tutto ci sta, o meglio ci sono abituato ma non vuole dire che me la bevo ...

@@andreafarinelli2794 sarebbe meglio stare zitti piuttosto che dire stupidate. Denigrare per ignoranza o per dare aria ai denti, ma perché? Le valvole sono 4 x ECC81 consumo 1,9W l’una. Stesso calore di una lampadina da 2W! E 4 x ECC82 da ben 2.5W. Ce ne sono 8 quindi siamo a 20W, meno dell’alimentatore della tablet… 2 transistor per canale in configurazione circlotron, quindi si classe A ma efficiente. Totale 250W di consumo massimo. Il tuo televisore di ultima generazione consuma il doppio… Prima di parlare pensa, e se non sai, o studi o stai zitto!

@tecsart come fai a dire che il mio televisore consuma il doppio cioè 500w. Come vedi sei sul mio livello. 250w ora sono 1kw in 4 ore. Fatti i conti ogni 2 mesi di bolletta. Comunque sia non è il massimo dell'efficienza e se hai notato alla fine ci ho messo una risata per sdrammatizzare......non te la prendere, stai sereno!!!

@@andreafarinelli2794 Bene! Allora non cambiamo i contatori neanche tenendo televisore e amplificatore accesi allo stesso tempo. Scusa l’impeto ma non capisco il perché di un commento che possa indurre a delle conclusioni sbagliate e negative. Lo ZIA 100 scalda ma è lontano dal calore di un valvolare o di un classe A a transistor ed il consumo è molto ragionevole. È un prodotto italiano, fatto a mano e molto bene, con componenti di qualità e attenzione ai dettagli. Io vivo in Francia e cerco di portare le eccellenze italiane qui, se ci denigriamo noi stessi si perde credibilità, tutto diventa più difficile e ci facciamo male da soli, come italiani. Da qui la mia rabbia. Ancora scusa se sono stato brusco e poco gentile.

Son belli i diffusori difficili

Grazie

@@user-zl9qb3fx8tq Absolument vrai. Il faut aussi dire que certaines incisions corrigent l’erreur d’angle avec un burin pivotant tenant en compte un longueur de bras de 9 pouces… enfin tout est un compromis, …sans compromis.

@@kenhiett5266 Backes and Muller do not have distribution, just few shops that they serve directly. I am almost sure that if a dealer in US wants carry the brand they will be available to investigate the idea. Given that there are no shops in US, I think that as a private person you can buy directly from manufacturer too.

Hello thank you for following our videos, the background music is "Place I'm missing" by Underwater.

@@sebastienbertel3658 Merci, bonnes fêtes !

@@gwadaflat Les AT31 sont de grosses enceintes, capables de pressions sonores impressionnantes. Aucune TAD ne pourra pas les rivaliser, ni TAD ni le 99% des autres marques. A l’écoute à niveau domestique, sans arriver à l’impact physique des AT31 les TAD ont une résolution et finesses supérieures. Si vous écoutez du rock et du pop mon conseil va sur le AT31, pour de la musique acoustique et voix ma préférence va vers les TAD. Si vous pouvez passer chez nous la comparaison directe peut être faite facilement.

@ Merci pour ta réponse à mon interrogation ! Le problème ( qui n’en est pas vraiment un ) est que je suis plutôt éclectique dans mes goûts musicaux , j’écoute de tout , aussi bien reggae , pop , Rock , Rn’B , jazz , voix , musique acoustique , traditionnelles , quelques œuvres classiques etc … et donc par conséquent , je préfère des enceintes polyvalentes dans leur signature sonore ! Il peut m’arriver de vouloir me lâcher sur le bouton de volume sans qu’il y ai une quelconque agressivité ou autres projections sonores frustrantes et désagréables à l’oreille !

@ Je vous comprends! Mais quelque petit compromis il faudra le faire. Autrement ne se justifient pas les enceintes plus onéreuses. Il faut les écouter, car les deux sont très bonnes, après c’est question de perception personnelle et associations avec les électroniques.

@ Bonjour , Oui parfois il faut faire des compromis , des choix , tout dépend sur quel critère ! Par exemple sur l’esthétique , ok ! Pour la justification des enceintes plus chers ( Sans parler des TAD que je n’ai pas encore écouté ) il n’est pas rare que des enceintes plus chers soient moins bonnes que d’autres moins chers ! Par expérience , j’ai déjà réussi à faire deux de mes connaissances vendre leurs enceintes ( une Focal et une B&W ) en leur faisant écouter mes petites AT16 , pourtant , dans les deux cas , leurs enceintes étaient beaucoup plus chers ( 2 à 3 fois plus cher ! ) 😬🥴 ! Pour revenir au sujet , Une paire de AT38 ( 20000€ ) , si bien marié , bien mises en œuvre , avec les bonnes électroniques , devrait représenter une excellente alternative toutes catégories confondues , qu’en penses tu ?

C’est malheureusement bien comme vous dites. Dans le monde des enceintes audiophiles ( moins côté électroniques ) pour différents raisons, le son est rarement bien reproduit, dû à mil compromis que le concepteur doit prendre et la demande de l’acheteur qui cherche un son doux, graves profondes, image 3D, finition de meuble de luxe, … Le son naturel souvent est cru, très dynamique, physique, choses que dérangent si pas bien maîtrisées. Atlantis prends des compromis sur tout ce que ne touche pas le son et utilise des HPs que ne cherchent pas de faire l’impossible (exemple : grave profond avec 15cm de diamètre, ou les 25KHz) se limitent à faire bien ce que les lois de la physique permet. Pour cette raison Atlantis utilise des HP de 18Sound, la marque phare du groupe BC Loudspekers (18Sound, BC, Éminence, CIARE). Donc oui, sans doute sont les enceintes audiophiles avec le meilleur rapport qualité sonore / prix. TAD ne prends aucun compromis tout court, mais le prix est conséquent.

@@mrt6349 14sqm are not a lot but they are enough to use the AT23 potential in low frequencies. The tunable port will be of great help to find the best coherence in your room.

@@ValterDeiana Grazie per i complimenti! Fanno sempre piacere. Buon Natale! In febbraio faremo un altro video su B&M, tratteremo la nuova serie.

@tecsart buon natale ha lei e famiglia.grazie e a presto

@@dominiquedistefano Grazie per la correzione, non lo sapevo.

@@barneyrubble9309 If the weight of the electronics placed over the Relaxa is above 8Kg, there will be an almost complete isolation from vibration transmission at least from 20Hz and above. On Esseci Design web site you can see a video about the Isol Coupling, the results, in the words of the manufacturer, are similar. But you gave me the idea, I will check.

@@lucianotognelli192La polvere dí berillio è tossica, addirittura cancerogena. È la lavorazione del berillio che è sottoposta a rigide regole sanitarie e medio ambientali. Il pezzo finito in berillio non è tossico ( a meno di triturarlo). Se parliamo di berillio nei TAD, parliamo di tweeters e solo sulla serie Reference anche nei medi. Una griglia impedisce all’utente di poterli toccare. E per legge, tutte le leggi di tutti i paesi, questo è sufficiente per garantire la sicurezza nell’uso. In ogni caso TAD si è presa lo scrupolo di trattale la superficie esterna dei tweeter e medi in berillio. Il centratore lo montano i woofer non i tweeter che non hanno centratore. I medi hanno un centratore ma non devono fare i 100 KHz, si fermano a 3000Hz, cosa abbastanza banale. Se la tua domanda é per la precisione di 3 centesimi di millimetro sul montaggio del centratore, proprio non vedo il problema, basta essere precisi. Quali colle usano non ne ho la più pallida idea, e normalmente la colla è uno dei segreti meglio conservati. Al giorno d’oggi ci sono colle molecolari che sono più solide di una saldatura. Per una società che si permette di creare membrane in berillio o magnesio per “pioggia molecolare” (PVD), crede che sia un problema chiedere a 3M o BASF o simili di sviluppare un collante specifico se per caso (improbabile) non ne avessero già sviluppato uno? Sicuramente gli altoparlanti TAD devono sopportare stress che le altre marche non hanno, solo per il fatto che fanno quello che le altre non fanno, ma a mia conoscenza non ci sono rotture o difetti dovute a stress neanche dopo molti anni di utilizzazione intensa. Quindi quale colla usino, non lo so ma funziona bene per loro. Sono 80 anni che TAD fa altoparlanti, sono loro che hanno tutte le patenti più importanti per fare coassiali (li chiamano CST), ed il loro unico obbiettivo è spingere i limiti delle performances possibilmente e solo ultimamente senza perdere soldi (cosa che invece hanno fatto per decenni). TAD è un laboratorio non una società con intenzioni lucrative (come quasi tutti i costruttori di diffusori). Pioneer (che possiede TAD) si che invece ha lo scopo di guadagnare usando patenti e tecnologie TAD, cosa cha fa (con marche diverse), magari facendo qualche compromesso per mantenere i costi a livelli tali da permettere i margini desiderati. TAD no, TAD è TAD, il loro obbiettivo è sempre lo stesso, andare oltre i limiti attuali, non trarne i massimi benefici. Anche se sono già davanti a tutti. Se lo sviluppo costa di più, i loro prodotti costeranno di più, finché si venderanno si continuerà con questa idea.

@@iuribolognesi Nella configurazione del vidéo : Giradischi Sovereign MK5 (8160€) + braccetto Conqueror MK4 (3720€) al prezzo del listino attuale (Febbraio 2023). L’insieme giradischi + braccio completato dal Gravity One Record weight, è di 11000€.

@tecsart va bene grazie

@@iuribolognesi Sante parole!

@@RouleCoolLoin Tout est relatif, pour le prestations, qualité et originalité leur prix est plus que abordable.

@@NaimNaim-jl6ef if a delay of 20 days max is a nightmare, yes you are right.

@@pulDag if so, take some time to listen to them, pay attention to focus, to transients, to ease of listening. They are not spectacular but close to the truth. It takes some time to change the habits of listening but then it is difficult to go back to common speakers.

@@Fonzotros Purtroppo è proprio come dici. Noi come importatori le abbiamo comprate perché sono un argomento di prestigio, ma come privato non posso permettermele nonostante i vantaggi della professione. Ho però la fortuna di poterle ascoltare a piacimento sul lavoro.

seemed OK to me, what were you expecting?

@@mikevincent6332 Please let me know what’s wrong with presentation, I will try to do better next time.

Purtroppo non è così e non può esserlo. Ogni apparecchio ha un'alimentazione studiata per quello che deve fare ma non per prendersi cura dei molteplici e variabili problemi della rete elettrica (che non dovrebbero esserci). Al massimo e raramente troviamo all'interno un DC blocker e su apparecchi digitali un piccolo filtro. Ma siamo lontani anni luce da una correzione seria, sia per motivi di costo che di spazio (oltre che di conoscenza in materia). Curioso ma vero, spesso sono proprio le alimentazioni degli apparecchi hi-fi che generano disturbi sugli altri apparecchi collegati alla stessa multipresa. Se si ha un trasformatore che ronza, è perché la rete elettrica contiene della corrente continua, molto spesso si ha anche uno sfasamento della tensione rispetto alla corrente (si perde focalizzazione ed energia), gli sbalzi di tensione sono poco infuenti (a meno di avere amplificazioni a valvole, ne riducono la vita), poi la terra, i rumori a bassa e alta frequenza, microinterruzioni, ... Se si ha la fortuna di avere nelle vicinanze una cabina di distribuzione elettrica, non avere impianti di ricarica per automobili elettriche, pannelli solari, illuminazioni LED, di avere linee separate per digitale ed analogico, il filtro di rete è probabilmente inutile. Per noi è stato il caso durante molti anni, la cabina di distribuzione è a 30 metri, il filtro di rete era inutile forse pure dannoso. Due anni fa i nostri vicini hanno istallato i caricatori per le loro auto elettriche, tutta l'illuminazione è passata a LED, il filtro è diventato ora indispensabile. Ogni situazione è un modo a parte, non c'è una regola, ma il futuro non sembra evolversi nella buona direzione.

@@tecsart Sinceramente avrei idee\certezze molto diverse dalle tue, ma rispetto il tuo punto di vista ci mancherebbe. Purtroppo ho già avuto a che fare con un pseudo guru dell hifi che alla modica cifra di 8000 euro vendeva un affare del genere promettendo prestazioni marziane. Da tecnico del settore ho provato, sbagliando, di dare alcune nozioni tecniche elettroniche , ma l'ha presa molto male Grazie dell interresse

@@marcofacci-sz7qf Sono il primo a dire che se la qualità dell’elettricità è buona il filtro è inutile o dannoso. Poi non esiste il filtro che corregge tutto. Quindi bisognerebbe sapere cosa si vuole correggere e installare il filtro giusto. Quello che posso assicurare è che nel 100% dei casi il filtro è benefico se corregge un problema esistente. E qualsiasi elettronica a valle funzionerà meglio e si sentirà. Si può paragonare ad una correzione acustica, bisogna sapere cosa si vuole ottenere e come arrivarci. Mettere pannelli assorbenti molto spesso è più dannoso che altro, eppure è quello che guru dell’hifi raccomandano. Mudra vende solo filtri elettrici da sempre nell’industria e nell’audio perché servono, non servissero non si venderebbero. Per principio noi prestiamo il materiale per qualche giorno di prova, con configurazioni che pensiamo apportino soluzioni alle problematiche espresse dal cliente, proprio perché il risultato dipende dalle condizioni specifiche di ogni installazione. Preferiamo non vendere che avere un cliente non contento.

@@fabbri4497 pourquoi serait une escroquerie ou débile? Merci de nous éclaircir, car l’utilisation des transformateurs d’isolation sont un standard dans l’industrie et toute applications nécessitant un secteur qualitatif depuis toujours. Est que il a quelque nouvelles lois loi de la physique?

Et dans les studios d'enregistrement, ils achètent tous des régulateurs de tension Furman à 1 000€ pour la frime alors que c'est les premier à cracher sur le monde audiophile ?

@@ThomasL aaah! Et 1000€ pour pur un un overvoltage suppressor (coût 5€) et des petits filtres antibruit (de 15 à 50€) c’est un affaire! Même le barrettes Mudra ont le suppresseur de surtension de défaut, le(s) petits filtre(s) antibruit en tous les conditionneurs Mudra sont aussi présents de défaut, un filtre digne de ce nom de 16A (qui ne rentre pas dans la petite boîte Furman à 1000€ en non plus à 2000€ ) est présent de défaut aussi en presque tous le PX. Les transformateurs d’isolation offrent en plus un protection contre la DC, une séparation galvanique, l’élimination du respect de la phase, une meilleure mise à terre et le rephasage tension courant. Avant d’affirmer choses que vous ne connaissez pas, serait le cas de repasser un peu de physique et les bases de l’électricité. Je suis d’accord que en hi-fi on trouve souvent des prix exorbitants, et des arnaques, on les trouve aussi dans le monde pro évidemment.

@@tecsart c'était une réponse au commentaire précédent, sous le pseudo Fabbri. En aucun cas une critique sur vos produits.

@@ThomasL mes excuses! Ma réponse était @fabri4497 aussi, j’ai écrit sans contrôler à qui allait la réponse. Ceci démontre une fois de plus que dans le monde audio, pro ou hi-fi que soit, l’évidence scientifique ne vaut pas le parti pris. Furman est utile en un contexte spécifique et très restreint. Contexte après ignoré mais dans l’imaginaire reste et devienne pour ignorance loi globale absolue.

@@tonymckay6556 I suppose you own 3 meter tall speakers capable of tele-deporting the Berliner Orchestra in your room. …

you are crazy

you will never be able to afford them

@@rx4unyc not known yet, but surely higher than “standard” TX. I would imagine around 200K€.

@@tecsart 20k would be more honest.

@@dr.noname6602 I am pretty sure that these cost at least 40k Euro to produce just in parts alone. I helped build a lot of speakers, and rare stuff like this costs way beyond 20k Euro to produce. Then on top of that there is the whole facility which already needs to be handled for at least a couple of million dollars. And then of course there is the payroll + price for the dealers that sell these. And because they sell so few, the price is artificially high in order for the whole operation NOT to shut down. My and my friend heard them, and yes they are good. But so is much other stuff at this price level. I heard another person tell me that this is what is considered the standard of top Japanese sound; being a bit on the conservative side, and not so much into dynamics like Wilson, where you hear the sound inside the speaker, behind and in front. To him it sound mostly like it was just coming directly from the speaker. And some people like that, while others don´t. So yes, a very interesting sound with a very unique mid range/style/theme. But personally I prefer Kharma/Wilson/Magico a tiny bit more.

@@tecsarta bargain

@@dr.noname6602, plus $180k in us tax! 🥵🥵🥵

@@gilek.57 Hai ragione. Però sono due cose diverse, zylon è una fibra quindi soffice a meno di trattarla, ma allora si perde il vantaggio del peso, o meglio diventa simile al berillio stampato standard usato in tutti i migliori altoparlanti. Nel caso di TAD le membrane in berillio non sono formate sotto una pressa ma da un deposito a pioggia di atomi di berillio (processo PVD) su uno stampo che dà la forma alla membrana per uno spessore dell’ordine di pochi micron. Siamo a un ventesimo del peso della stessa membrana in berillio standard forse anche molto meno. Lo zylon bisogna sapere che si deteriora nel tempo ma è molto più economico del berillio quindi una soluzione intelligente che permette performance ad un prezzo più abbordabile e per un tempo che Yamaha stima sufficiente. (Forse non a torto visto che i prodotti che commercializza non si pretende che durino 20 anni). Il berillio costa sempre di più, poco a poco tutte le case dí altoparlanti lo abbandoneranno a causa del prezzo che raddoppia ogni anno. Tutte le migliori case stanno cercando alternative, ne vedremo delle belle tra pochi mesi! Yamaha ha trovato la sua formula. Forse solo TAD potrà permettersi di restare sul berillio visto che ne usa un ventesimo e soprattutto lo compra grezzo (ma puro), perché lo usa per farlo evaporare e depositare, non per trattarlo poi meccanicamente. Sapevo di studi su derivati del carbonio in fase avanzata… lo zylon lo conoscevo come materiale per protezioni del corpo. Comunque grazie per il commento si impara sempre qualche cosa!

@tecsart Certo nessuno mette in dubbio la qualità tad però non mi risulta che zylon si deteriori nel tempo almeno non in misura superiore ad altri componenti. yamaha è una company mondiale e i prodotti che realizza anche se economici non è che hanno una scadenza prestabilita. Ad esempio vedi i diffusori ns1000 degli anni 70 ancora disponibili nel mercato usato. Tra 20 anni probabilmente yamaha esisterà ancora cosa non proprio certa per tad. Un saluto

@@gilek.57 lo zylon per non deteriorarsi non deve prendere la luce. Non ho la minima idea di come Yamaha lo stabilizzi per l’eternità. So solo che in altri campi molti l’hanno abbandonato. TAD è piccola rispetto a Yamaha, ma è pur sempre del gruppo Pioneer e di record e patenti nel campo audio hanno anche loro molto da dire. Se il mercato hi-fi si riduce ancora il rischio che sia Yamaha a perdere d’interesse è forse più elevato che per TAD. Cosa che mi sembra sia già successa in passato. Yamaha ha come obiettivo il mercato consumer, con prodotti dalla relazione tecnologia prezzo formidabili ed in evoluzione rapida e continua. TAD mira a un mercato più esclusivo e pacato senza compromessi, senza limiti di prezzo, dove il prodotto è già evoluto, l’innovazione deve solo migliorare il già ottimo. Credimi Yamaha e TAD non sono paragonabili sotto nessun profilo e non è una presa di posizione. Ogni mercato ha ottime marche che mirano segmenti diversi dello stesso ed i loro prodotti pur avendo la stessa funzione hanno qualità ben diverse. Vale o non vale la pena comprare una qualità o un’altra è una scelta personale non criticabile.

Senza alcun dubbio sono mercati diversi ma per il futuro penso sia più credibile affidarsi a yamaha. Le mie ns 3000 hanno garanzia 5 anni, tad che garanzia da sui suoi diffusori ? Per tua informazione lo zylon di cui è composto sia tweeter che woofer viene stabilizzato con molecole di monel che è una lega di metalli. Una buona giornata

@@gilek.57 sinceramente non so quale sia la garanzia TAD ufficiale, mai avuto un problema di affidabilità. Dubito che facciano pagare un componente che si rompe per inaffidabilità anche dopo 10 anni. L’immagine è più importante del costo di un componente per quanto costoso esso sia.

@@doctortubes1 scrivimi una e-mail e ti rispondo con la documentazione che ho.

@@danielecasadei4468 Si, l’importazione è recente, credo sia Audio Graffiti

@ ok grazie 🙏

@@baboulinetdelafonk9508 je peux vous fournir pas mal d’informations techniques surtout sur le driver Manger. Contactez moi par email via le site TecSArt.

@@pierrec8174 Super enceintes, effectivement des TAD à tous les effets. Traitez-les avec soin, impossible les réparer, n’existent plus les pièces. Onkyo avait repris la production et stock mais ils ont abandonné et tout jeté. J’aime beaucoup l’association avec Audia Flight, très proche à la sonorité TAD. Angström Audiolab ZIA-100 pour un son un peu moins rigoureux mais plus chaud. Le Grandinote Shinai entre les deux.

@@stefanobartoli9113 Non posso che essere d’accordo con te. É una battaglia che combatto ogni giorno. La difficoltà sta nel riconoscere il furbo dall’onesto. Il prezzo senza senso. Il costo ed il valore di un manufatto. Poi che abbia o meno senso moltiplicare per n i costi per arrivare all’eccezionale (scientifico e misurabile) lo si deve chiedere a chi può permetterselo. Si chiama lusso (quello vero). TAD non è un giapponese, è il laboratorio audio di Pioneer, un centinaio di persone, materiali, strumentazioni, macchinari, teste pensanti e mani esperte. Un po’ come Ferrari per il gruppo Stellantis. Certo che con i prezzi che hanno, chi può permettersele è normalmente un imprenditore o libero professionista. Il più giovane cliente a cui ho venduto un paio di Reference nuove ha 28 anni e non è ricco di famiglia ma un brillante imprenditore. Siamo in mezzo ad un cambio epocale, la hi-fi non è morta, soffre, molti moriranno, ma finché ci sarà musica e qualcuno la vuole ascoltare in modo qualitativo, ci sarà spazio per lei.

@@gwadaflat Les enceintes sont relativement faciles, mais si on reste en tout TAD c’est sans doute la meilleure solution, en terme de performances et surtout de protection. Les électroniques TAD sont faites pour éviter d’endommager les enceintes, les HPs surtout le CST est vraiment onéreux et si on exagère le dommage peut arriver. La série 700 est vraiment exceptionnelle, on peut peut être trouver un équivalent en performance mais pas mieux. Nous ne trouverons pas les mêmes protections.

@ Ok très bien , je comprends ! Merci d’avoir pris de votre temps pour me répondre ! À bientôt !