Heaven's Bells (Le Campane del Paradiso)

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  • Опубликовано: 12 сен 2024
  • IL PUNTO FERMO CHE NON È IMMOBILE, E LA VOCE DI DIO
    «L’unico punto fermo per la mente, che sembra non cambiare mai e lega le passate generazioni a quelle presenti, è il suono delle campane. In passato i campanili avevano un’importante funzione di riferimento geografico ormai scomparsa; le campane scandivano le ore e i ritmi del giorno e il richiamo alle relative preghiere che venivano recitate (mattutino e lodi prima, terza, sesta, nona, vespro, compieta). Annunciavano (e annunciano) le nascite, le morti delle persone e i giorni di festa. Nel mio paese, Remanzacco (UD), le campane, che le varie generazioni hanno ascoltato, sono state posizionate nel 1922 e hanno appena superato un secolo di vita; il loro suono è lo stesso, immutato e sembra vincere l’azione del tempo. Ma come per ogni cosa i tempi di generazione e degenerazione sono solo più lunghi; lo abbiamo visto con il terremoto del 1976 in cui tantissimi campanili del Friuli sono andati distrutti, e anche se ricostruiti non sono più gli stessi, e quindi anche il suono che generano è cambiato. Alla fine tutto muore e rinasce, anche il suono delle campane che per molti rappresenta la voce di Dio in Terra (non a caso il giorno del Venerdì Santo non suonano), solo che questo processo avviene in tempi più lunghi. In realtà, quindi, non esiste nulla di immobile. Forse l’unica cosa costante, in cui possiamo scorgere la voce di Dio, è il silenzio; è la battuta vuota nello spartito musicale attraverso cui il creatore permette alla creatura di esprimersi».

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