43 - Forte Castellaccio - 4K

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  • Опубликовано: 26 апр 2024
  • Le prime notizie certe riguardo opere difensive nella località ove ogi si erige il Castellaccio, presso il sito denominato "Righi", risalgono al 1319, quando i guelfi vi edificarono un castello con "mura e fossi". Purtroppo non esistono dati precisi sulla forma di quell'antica fortezza. Nel 1530, deteriorato dal passare del tempo, il Castellaccio fu ripristinato con alcune modifiche. Nel 1633, con la realizzazione delle Nuove Mura, l'antica opera fu in parte mantenuta, ed utilizzata come deposito polveri e caserma per un presidio di sentinelle.
    Il Castellaccio del secolo successivo era completamente diverso rispetto quello delle “vedute” cinquecentesche: probabilmente era stato ricostruito o modificato nelle strutture. Era formato da due “quartieri” paralleli, appoggiati lateralmente al recinto di una grossa polveriera.
    I due Quartieri furono completamente rasi al suolo nel 1818. Con l’annessione al Regno Sardo, il Castellaccio fu trasformato nel Forte che ancora oggi possiamo ammirare. I lavori furono interrotti intorno al 1827, anche se parte della nuova caserma era stata innalzata, ma ripresero subito dopo seguendo un altro progetto. Le murature già realizzate non furono abbattute, ma riutilizzate come terrapieno per la difesa della nuova caserma e come base per alcune artiglierie di rinforzo. All’interno del complesso, oggi possiamo ancora ammirare le testimonianze di quel fortino mai completato.
    Il nuovo Castellaccio era una fortezza completamente autonoma, provvista di una capiente cisterna, grandi magazzini viveri e due forni da 320 razioni ciascuno. Il suo duplice scopo era sia di proteggere la città, che di sedare, con la sua artiglieria, eventuali rivolte popolari.
    Il Forte si divide in due caserme. Quella che si affaccia su via Peralto si sviluppa su due piani con un sotterraneo. La caserma che si affaccia sulla val Bisagno, realizzata qualche anno dopo e comprendente in prevalenza camerate, ha un piano terra più un altro piano superiore. Era provvista di tetto a falde, del quale sono rimasti solo i pilastri di sostegno. Oggi, questa zona è in completo abbandono, mentre la caserma su via Peralto, utilizzata fino a qualche anno fa dal personale delle Poste e Telecomunicazioni per il centro radio, è oggi completamente automatizzata.

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