IL MIO CORPO VI SEPPELLIRÀ | Intervista al regista Giovanni La Pàrola | HOT CORN
HTML-код
- Опубликовано: 7 сен 2024
- Hot Corn Tv | Giovanni La Pàrola racconta il suo Il Mio Corpo vi Seppellirà. Lo trovate in digital su CHILI.
Intervista a cura di Ileana Dugato.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
FIND OUT MORE ➡️ hotcorn.com
FOLLOW US ON FACEBOOK ➡️ / thehotcornit
FOLLOW US ON INSTAGRAM ➡️ / thehotcorn_italia
FOLLOW US ON TWITTER ➡️ / thehotcorn_
#HotCorn è il canale ufficiale RUclips di www.hotcorn.com, dove trovate i trailer, le nostre interviste esclusive, le immagini dai backstage e le clip dei film e delle serie tv. Iscriviti: bit.ly/2JuJ3eM
#HotCorn is the official RUclips channel of www.hotcorn.com, where you can find trailers, our exclusive interviews, backstage images and clips from movies and TV series. Subscribe: bit.ly/2JuJ3eM
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Visto e apprezzato...
complimenti davvero un gran bel film,soppratutto diverso per gli standard italiani sei un grande
Spero che appena possibile questo film esca nelle sale, perché ci siamo rotti di quelli che ci raccontano che le piattaforme sono il cinema del futuro!!!
Bravo grande film
Mi piacerebbe un Film che racconta veramente la vera storia dell'unità d'Italia. NON quella che raccontano i vincitori.
I vincitori furono i patrioti siciliani, campani, calabresi, pugliesi, a fianco di Garibaldi contro la tirannia dei Borboni.
Vorrei solo dire, e mi scuso perché non parlo dle film, quando si parla del Sud sotto i Borboni, come terra arretrata, che il Sud, con la conquista piemontese, pardon italiana, lo restò e peggiorò. Perché quello che mitigava la povertà erano i beni della chiesa e demaniali che davano aiuto e pascoli liberi, una certa protezione e aiuto da parte del governo borbonico, possibilità di evoluzione e miglioramento sociale, le fabbriche di Stato, la possibilità di fare carriera nell’esercito (dove una parte degli ufficiali doveva provenire dalla truppa, quindi dalle classi più misere che arruolandosi avevano pane e possibilità di acquisire prestigio) senza il peso delle tasse, leva, italiana, delle prepotenze senza più appello dei nobili e possidenti locali, vecchi e nuovi, masse che prima anche vivacchiavano, o pure se la cavavano pur nella povertà non male, non ebbero più ausilio ma solo fame, prepotenze, umiliazioni e chi ne trovò la forza e il denaro per farlo emigrò. Ma vogliamo dire quali erano le condizioni dei contadini e umili nel resto d’Italia e del Mondo? La povertà infinita di certe zone del centro e del nord, della Sardegna? L’emigrazione dal Friuli e Veneto; ancora nel 1940-1950 si segnalava che in certe zone i contadini non avevano scarpe, la malaria che imperversava in certe zone. Le condizioni degli miserevoli degli operai britannici e delle loro famiglie, delle classi umili cittadine, nel pieno degrado anche morale (quando nel 1940, per paura dei bombardamenti tedeschi, furono evacuati parte dei bambini delle famiglie londinesi quelle famiglie che li accoglievano nelle zone agricole restarono stupefatti per come erano mal vestiti, malaticci, pieni di pidocchi _ solo con il fatto che la guerra chiedeva uno sforzo immenso ai cittadini inglesi tutti, il parlamento inizio a considerare che doveva pensare anche agli umili e non solo alle classi agiate i cui componenti lo costituivano), la fame, le prepotenze in Irlanda che portò all’ emigrazione di massa di quasi un popolo intero, vogliamo dire delle condizioni dei neri in interi stati del sud degli stati uniti ? La povertà di intere zone, che la corrente elettrica raggiunse tutti i cittadini statunitensi solo negli anni 50? Che il Sud prostrato dalla guerra imposta dagli Stati del Nord non migliorò ma solo peggiorò? Vogliamo dire delle carestie, fame, dominio straniero per l’Europa e l’Asia?
Ecco il neoborbonico che riscrive la storia a suo piacere, insultando tutte le vittime dei Borboni e i patrioti siciliani, campani e calabresi che combatterono a fianco di Garibaldi. Sotto i Borboni si pativa la fame e non si poteva emigrare perché le autorità borboniche negavano i documenti.
@@sergejisd Bello confrontarsi, seriamente, correttamente, imparando e correggendosi. Quindi se io dico di guardare che mondo
era, di come il Sud è rimasto arretrato, di come altri popoli erano umiliati e oppressi divento un “neoborbonico che riscrive la storia a suo piacere, insultando tutte le vittime dei Borboni e i patrioti siciliani,” (PS menomale che non ho accennato al brigantaggio, ma annoto che garibaldini finirono nelle bande legittimiste, in quelle di puri contadini-cittadini in rivolta, che erano a un certo punto briganti ma indice di un malessere notevole; e si il brigantaggio era ben conosciuto nelle 2 Sicilie, ma mai così), mi scuso per la lunghezza, ma le spiegazioni si fanno così. A proposito di insultare “tutte le vittime dei Borboni e i patrioti siciliani, campani e calabresi” che combatterono a fianco di Garibaldi:
I Napoletani come i Siciliani, non secondi a nessun popolo per
intelligenza e coraggio individuale, furon quasi sempre mal
governati, e sventuratamente molte volte con sul collo dei governi
stranieri, che solo cercavano di scorticarli e mantenerli
nell'ignoranza. Ai pessimi governi devesi quindi attribuire il poco progresso in
ogni ramo di incivilimento e di prosperità nazionale.
E questo governo sedicente riparatore, fa egli meglio degli altri?
Egli poteva farlo! doveva farlo! Ma che! nemmen per sogno; coteste
ardenti e buone popolazioni che con tanto entusiasmo avean
salutato il giorno del risorgimento e dell'aggregazione alle sorelle
italiane, sono oggi..... sì, oggi ridotte a maledire coloro che con
tanta gioia un giorno chiamaron liberatori!
Quando si pensa che tutte queste belle popola
zioni dell'Italia sono oggi così depresse ed umi
liate 25 milioni d'individui che hanno i ladri
in casa senza aver nemmeno il coraggio di
lamentarsene! - Vergogna !
Si ricordino quindi i reggitori moderni, che invece di tanto
occuparsi nel rovinare le popolazioni con tasse, imposte, macinati e
il diavolo - per gozzovigliare nel vizio e nella lussuria - essi non
dovrebbero accrescer l'odio che han seminato a piene mani tra
coteste energiche popolazioni del mezzogiorno. Odio, che aumenta
in ragione geometrica. Odio, che non domeranno con tutti i birri
della terra, che riuscirà forse impotente una o dieci volte per ora, ma
che trascinerà finalmente il paese in uno di quei cataclismi che le
venture generazioni ricorderanno con raccapriccio.
E non crediate, signori oppressori ed impostori, che tutte le
rivoluzioni le avrete a passar liscie e immacolate di sangue come
quella del 60.
Troppe sono le colpe vostre e troppo l'odio che giustamente vi
portano le popolazioni da voi ingannate, umiliate, depredate,
tradite!
@@ulpolo2
Poverino, ora fa la vittima con sarcasmo. E per prorogare le sue teorie, usa in maniera subdola, le critiche di Garibaldi nei confronti della monarchia. Gli stessi repubblicani/mazziniani si scontrarono coi monarchici. Inimagginabile sotto i Borboni, dove si finiva in prigione per molto meno. Inoltre se il sud è rimasto arretrato, ne furono responsabili anche i 180 nuovi membri del Parlamento, eletti nel Meridione.
@@sergejisd Si ? Dolce. “critiche di Garibaldi nei confronti della monarchia” quelle di Don Peppino Garibaldo non sono contro la monarchia di per sé, ma contro chi e come sta governando il Sud: il cosiddetto brigantaggio (1) quello definito per tale è stata la risposta, emigrazione, il peggioramento, ben denunciato da lui, delle condizioni di vita delle popolazioni. Ho citato lui perché mi sono detto che magari non dirà che Garibaldi fosse un “neoborbonico che riscrive la storia a suo piacere, insultando tutte le vittime dei Borboni e i patrioti siciliani,”, ma :-D. Poi , Tenerone, scusatemi se dico così, ma non posso, non ne ho diritto, ignorare il personalizzare le mie parole, giocare per ignorare gli argomenti, le osservazioni, chiudendo ogni forma di ragionamento, pensiero, critica. E a proposito “anche i 180 nuovi membri del Parlamento, eletti nel Meridione” (ESC :-) ) e certo, per cosa erano stati scelti, chi li aveva eletti…già che ci siamo vogliamo dire di come si svolgevano i referendum per le annessioni, alias il mostrare il concetto di legalità e democrazia alle popolazioni meridionali ?
“sotto i Borboni, dove si finiva in prigione per molto meno.” ma anche oggi in un qualsiasi sistema statale si va dal reato di vilipendio, al carcere, e tortura, senza passare dal via, se si critica chi regge il potere; i cittadini italiani del Sud dell’epoca, parliamo di loro adesso ma era così ovunque, che osavano criticare finivano ( e ci finirono a decine di migliaia) in galera senza processo, o massacrati da guardie nazionali o regolari italiani (troppo annoiati per perdere tempo a sorvegliarli) anche per uno sguardo storto.
(1) uno dei rarissimi reali esempi storici di rivolta di popolo, partigiani definiti dispregiativamente “briganti” anche quando non lo erano era neppure in velina, ma rivolta di popolazioni legate alla propria monarchia e ribelli alle prepotenze a cui erano sottoposte, guarda caso come prospetta lo stesso Garibaldi, bollate come briganti quando ancora non avevano traccia di poterlo essere - come già prima le truppe sarde, che invaso uno Stato sovrano senza dichiarazione di guerra fucilavano i volontari uniti (con pieno diritto) alle truppe regie, non stava al Re di Sardegna fucilare i contadini e volontari di un Regno che invadeva contro ogni norma civile, come poi ingiungere alle truppe rege che resistevano nelle piazzeforti la resa accusandoli di essere traditori dell’Italia, con tanto di minaccia di fucilazioni e rappresaglie.
@@ulpolo2
Prima fa l'offeso per essere stato definito borbonico, poi, proprio come i revisionisti, fa un elenco di bufale e falsità. Il brigantaggio esisteva ben prima dell'unione d'Italia e non aumentò con l'unione. Gli stessi Borboni se ne lamentavano, lo combattevano in maniera molto peggiore, e se ne servivano quando a loro faceva comodo. I siciliani odiavano i Borboni, i moti del 1848 insegnano. I Borboni chiamavano la Sicilia Africa e i siciliani africani, disprezzandoli e definendoli esseri inferiori. Non deve sorprendere che si unirono a I Mille.
I 180 eletti erano meridionali, eletti da meridionali. Ovvio erano tempi diversi e solo una minoranza aveva diritto al voto, come, ai tempi, in tutti paesi del mondo. Sempre meglio che sotto i Borboni, dove le elezioni erano una farsa. Invece di farsi illusioni su un passato glorioso (solo per gli aristocratici), si informi con testi che riportano da fonti sicure, come per esempio: "La grande bugia borbonica: La verità che smonta tutte le fake news contro il Risorgimento" diTanio Romano. Oppure "Italiani per forza. Le leggende contro l'Unità d'Italia che è ora di sfatare" di Dino Messina. E ce ne sono molti altri, tutti scritti da storici meridionali, con note e fonti. Mica primo d'Aprile! Niente fuffa, solo fatti.
Il film dal trailer sembra una figata spaziale. Non al livello di Magni ma la tradizione alta c'è. Lasciate perdere le interviste, vi date la zappa sui piedi da soli, dopo tanto lavoro poi è un peccato....