Per gli aggiornamenti su PDR podcast: instagram.com/danielerielli/ e facebook.com/danielerielli Il libro "il follemente corretto" di Luca Ricolfi è qui: amzn.to/3YE77BD 00:00 - Intro 01:10 - Tenere l'ombrello a una donna o farsi tenere l'ombrello da una donna? 05:22 - Il libro "Follemente corretto" e alcune considerazioni sul Woke 12:15 - In Italia non c'è patriarcato 14:33 - La scomparsa dell'autorità provoca infelicità; i libri e gli studi di Jonathan Haidt 25:30 - I prodotti artistici segnati dal woke e i suoi meccanismi di propagazione 31:01 - Il ruolo dell'esibizionismo etico e del linguaggio nell'ascesa di una nuova élite 35:16 - Il ruolo degli intellettuali di sinistra nella propagazione del woke 37:45 - Le guardie woke: lo staff che si occupa di DEI, Diversity, Equity, Inclusion 44:03 - La selezione ideologica nella ricerca dei lavoratori: lo sprono verso la Social Justice 49:48 - Situazioni da regimi totalitari: il giornalismo durante il covid e le guerre in Ucraina e Medioriente 53:57 - La sfiducia nei media tradizionali 57:06 - Alcune precisazioni sul termine totalitarismo applicato ai nostri giorni 58:14 - Gli spazi delle donne sono in pericolo: carceri, bagni e sport 1:00:35 - Il caso della pugile Khelif 1:08:30 - DDL Zan e Ley Trans 1:11:10 - Il cambio del sesso sui minorenni 1:19:36 - Il ruolo della scelta tra le innumerevoli variabili di oggi 1:21:26 - Cos'è la cosa più importante di questo libro? Le nuove battaglie della sinistra 1:27:53 - Perché la sinistra non cambia strada?
Il Prof. Ricolfi è una mente straordinaria, capace di affrontare tematiche complesse e articolate con una chiarezza che solo un accademico della sua statura può offrire. Grazie per questa splendida intervista e per il libro, che ho già acquistato tramite l’app per iPad. Nonostante non sia un accademico, ho trovato conferma dei miei convincimenti di sempre. È stato come assistere a un’introspezione personale. Grazie e i miei complimenti, accompagnati da una profonda stima, al Prof. Ricolfi.
Siamo nel baratro. Un film come "Amici miei" oggi non sarebbe arrivato nelle sale. Ovviamente è un piccolo e banale esempio ma sintetizza bene lo stato di confusione derivato da anni di politically correct e culturame vario.
Ma non so cosa sarebbe arrivato nelle sale oggi oltre Amici Miei....credo tutto. Anche "Via col vento" avrebbe fatto la stessa fine... Infatti oggi la tv è merda allo stato puro, tranne le fiction e le cagate di Maria de Filippi.
I film di Verdone sarebbero da arresto. I film di Verdone! In compenso, si vorrebbe spiegare ai bambini di sei - sette anni che esistono infiniti sessi, e che loro possono scegliere ogni giorno che cosa vogliono essere. Intanto, vengono tolti i presepi dalle scuole perché turbano gli ospiti islamici. Fermate questo psicodramma.
Un film come amici miei ha smesso di far ridere. L'unica cosa rimasta è la supercazzola. Ma anche quella è piuttosto infantile. Detto ciò, oggi ci sono altri esempi di ilarità, che è praticamente la stessa. L'intento è sempre quello di creare confusione solo per il gusto di farlo. Oggi è più incentrato sulle immagini che sull'auto-ravanazione fallica della dialettica. È solo diversa, non è inferiore, ma un sacco di gente non la capisce e dà dei bruciati ai giovani d'oggi.
Non voglio offendere nessuno però guarda che la sinistra è sempre stata autoritaria dal punto di vista di una superiorità etico morale auto referenziata. Sia post che pre muro. È semplicemente la sinistra, mi stupisco dello stupore
Una chiacchierata assolutamente godibile, che accende una luce folgorante sulle follie di questi tempi oscuri e sulle perversioni linguistiche, culturali e sociali di una ristretta, ma potente, lobby, distante dalla realtà e soprattutto da una pur minima salubrità mentale.
@ilGattoMistico Caro gatto mistico (questa definizione mi piace moltissimo essendo una gattara persa) , le donne della mia generazione hanno raggiunto certi diritti basilari; sono quelle di oggi che stanno stravolgendo tutto. Siamo maschi e femmine, più vari contorni. Che problema c'è se tutti ci rispettiamo per quello che siamo? Oltre alla guerra dei sessi, c'è questa sciocca guerra dei nomi: la sindaca , la presidenta (!).... Il termine non indica una funzione? Non possiamo considerarlo di genere neutro?. Mi fermo qui. Tante buone cose
Vecchia o meno, il danno che mia madre, ha provocato alla mia naturale virilità indottrinandomi col femminismo fin dalla più tenera età, in tutte le sue molteplici diramazioni ha praticamente reso inutile la mia esistenza. Odio le puzzolenti teste ricciute di quelle quattro lesbiennes da quattro soldi. In primis la Accardi. Ce ne vuole di facciatosta e di presunzione per definirsi 'vecchia femminista spaventata'... Nel migliore, dico 'migliore' dei casi sei una vittima anche tu.
Argomento Assolutamente interessante. Il professore politologo Ricolfi spiega molto bene l'evoluzione e il passaggio tra il politicamente e il follemente corretto. Complimenti al prof e alle domande.
Grazie mille per questa importantissima e meritoria puntata con uno dei nostri maggiori intellettuali, chiaramente inviso e scomodo ai servi e scherani di una certa collocazione politica, che infatti lo invitano rarissimamente in TV, non riuscendo a controbattere efficacemente alla lucidità di analisi del professore. La sinistra, se non vuole gradualmente sparire del tutto dal panorama politico, riparta da Ricolfi.
L'hai detto. Il mondo si è stufato dei passatempi imbecilli dei ricchissimi e oziosi occidentali. Ci sono 5 miliardi di persone che sono appena sopra la soglia di povertà e non li si metterà a cuccia con gli slogans
Vivo in USA e confermo tutto quello che dice Ricolfi al minuto 40 etc. Detto questo, per l'ammissione ad universita' etc, la categoria piu' penalizzata non e' il maschio bianco, ma quello asiatico. Gli asiatici sono troppo bravi e hanno occupato una quota sproporzionata di posti nell'accademia (sia come studenti che come ricercatori/professori), soprattutto nelle facolta' STEM. Nel nome della diversity, ed alla faccia della meritocrazia, nei vari meccanismi di selezione, la barra e' stata alzata in modo spaventoso per loro. Purtroppo, sono una comunita' moto silenziosa e poco organizzata. Le proteste finora sono state poche ed individuali.
Verissimo. Diciamo che anche noi bianchi in USA non ce la passiamo proprio benissimo sia in accademia che poi in industria. Io a CU mi sono sentito dare del privilegiato in quanto bianco… ed ero international student 😂 Col DEI in industria preferiscono poi prendere gli asiatici rispetto ai bianchi per virtue signaling. Ci sono tante ipocrisie.
Una lezione fantastica. Ho 73 anni ed ho deciso che superati i 70 avrei abbandonato il politicamente corretto per passare al politicamente SCORRETTO. Ho avuto diversi scontri ma direi di avere vinto quasi sempre io. Mi sembra un mondo di imbecilli.
Lo è. Il problema dello scopino (o spazzino) non è il lavoro che svolge. E' che lo pagano una miseria. Se paghi lo scopino 3000 euro al mese, nessuno vorrà fare l'operatore ecologico.
Sbattersene di tutto, per primo di ogni riguardo, è una peculiarità di tutti gli anziani...O dovrei dire vecchi, o peggio ancora decrepiti, in nome del nuovo main stream "di destra"? Attenzione però, che con la tarda età si acuisce la sensibiltà emotiva, e quel riguardo lo si pretende per se stessi, come la mettiamo?
Sta succedendo che siamo in un mondo distopico dove tutto è sbagliato, a partire da chi vede che tutto è sbagliato: le parole, le declinazioni, le favole. Basta ignorare chi lo sostiene e torneremo ad essere sereni e tranquilli.
Da audiofilo anni '80 faccio notare che, oltre il jack maschio e femmina, abbiamo anche le rispettive versioni "a 90 gradi" (quelle con lo spinotto perpendicolare al filo): da denuncia penale!
Mi chiedo come mai persone come il professore non sono alla guida del governo ??? Di questo c’è bisogno , cultura, saggezza, umiltà, chiarezza, intelligenza emotiva .. Grazie 🙏
Arrivata al Podcast per seguire la conversazione di Pani. Ora, sentito Ricolfi, mi congratulo e ringrazio Rielli per la qualità. Sempre apprezzato Ricolfi. Avrei alcune osservazioni sul LINGUAGGIO da un punto di vista femminista/femminile/donnesco: 1)jack maschio-femmina è dal mio punto di vista (e non adesso, ma da decenni) urticante perché trasla sul piano funzionale l'immagine sessuale di cui posso fare a meno usando in italiano presa e spina; 2)a proposito di patriacato, vero che è meglio parlare di maschilismo, ma avendo presente che in Italia c'era e c'è tutt'ora e che non è detto che andrà ad attenuarsi 3) in Afghanistan non c'è patriarcato, c'è un vero e proprio apartheid e forse anche in Iran; 4)cosa facciamo a proposito delle leggi italiane sulla Pari opportunità? è stata considerata una forma di traghettamento verso l'uguaglianza e allora come consideriamo il resto delle minoranze? Valutandole dal punto di vista della quantità statistica? Le donne sono la metà dell'umanità e quindi meritano la pari opportunità e per altre minoranze la calcoliamo sulla base della percentuale demografica?; 5)per quanto riguarda la lingua, l'imposizione estremizzata del politicamente corretto porta secondo me non solo ad autoritarismo, ma alla sterilizzazione della lingua, all'uso di espressioni neutre, standardizzate e insapori; 6)Billie J King volle sfidare un tennista maschio e vinse, certo un caso quasi unico. Grazie ancora e buon lavoro
P.S. Ed esattissima e ficcante la notazione a min.45 ca. : e cioè un sistema così impostato, nelle università, nella politica, nelle imprese, nei giornali,nei media ecc. non solo nuoce alla concorrenza meritocratica, con conseguenze che - mi dice chi se ne intende vivendoci- si cominciano ad intravedere nelle grandi università americane per es. o nelle riviste scientifiche, con una qualità della ricerca in declino, ma produce proprio una selezione avversa, perchè il sistema inquisitorio-intimidatorio è un ambiente confortevole, vi si adattano meglio - potremmo dire darwinianamente -per le menti e gli spiriti più conformisti. Alimenta un conformismo che uccide lo spirito, la fantasia, la libertà creativa, l'ingegno, proprio come accadeva mutatis mutandis nei paesi sovietici. E questi conformisti ideologizzati - felici di aver trovato un'arma di "riscatto", di affermazione nel ruolo di zelatori del sistema- a loro volta lo alimentano e lo propagano in una perversa spirale viziosa.
@@francoambuchi4478: un’osservazione corretta, che molti non accetteranno. Eppure, senza quei meccanismi inevitabili dell’essere umano (voler essere parte di varie entità, riuscire almeno quanto alcuni altri, non sentirsi esclusi, non subire ma reagire alle esperienze frustranti, innescare la ricerca di qualità potenziali e mobilitarle, ecc) non esisterebbe la motivazione. Senza motivazioni nessuna realizzazione. Motivazioni che vanno tenute discrete e perseguite con costante attenzione. L’esperienza della vita ci insegnerà come, in concreto, fare di questo sommovimento un metodo (gli obiettivi sono parte di questo, non un elemento trascendente).
Interessante come il concetto di "giustizia sociale" sia mutato negli anni. Siamo passati dall'idea di Peppone che la intendeva come una più equa redistribuzione della ricchezza (da intraprendere anche con la lotta) ad un vago concetto odierno secondo il quale è necessario risarcire le minoranze dei presunti torti subiti nel passato e monitorare che nessuno più offenda l'altro con le parole.
Per questo la sinistra (vera) è scomparsa. Con la "fine della storia" (Fukuyiama) ci hanno raccontato che ormai il capitalismo liberista era «l'unica via possibile»(Tatcher). Per cui la sinistra si è buttata a perseguire la tutela dei diritti civili, ma abbandonato la tutela dei diritti sociali. E cosí ha snaturato completamente la sua propia dimensione ontologica.
Il concetto di giustizia sociale lo hanno fatto mutare. Proprio perché questa nuova giustizia sociale non cambia in alcun modo i rapporti di forza non hanno alcun problema a promuovere QUESTA battaglia, proprio perché non cambia in alcun modo le cose. Il rovesciamento dei rapporti di forza cambia (o almeno prova a cambiare) lo stato delle cose,ed infatti viene osteggiato,perché è più facile parlare di femminicidio,razzismo,omofobia rispetto al fatto che sono 30 anni che gli stipendi italiani sono inchiodati al palo e non possono far nulla per cambiare questa situazione.
@@paolodelmoro1161ma tu sei stato mai in Palestina?..ma per caso l'ho sai,che i bravissimi palestinesi,(come li chiami tu).a Gasa,gli amici Tuoi,rapiscono i ragazzi,per fare i terroristi.Sai che minacciano le loro famiglie di morte..e sai come fanno ,prendono i parenti,dei Ragazzi rapiti,e li usano ,come scudi Umani...prima di parlare per ideologia becera,Vai lì e senti con le tue orecchie,e quadra con i Tuoi occhi...non sentire,solo gli falsificatore,di insegnamento specie nella tua finta facoltà che ti dovrebbe istruire,della verità di vita...si può dire una Verità dicendo menzogna...
Oggi, manca la morale, manca l'educazione. Non ci sono più limiti, regna la confusione, ognuno vuole esprimere il proprio pensiero senza tener in considerazione l'altro. Manca la preghiera, che ha una forza incredibile sul male dilagante, l'uomo da solo non può fermarlo senza l'aiuto Divino.
Luca Ricolfi è una delle teste pensanti più lucide nel panorama culturale italiano. La cosa notevole? Che ha elencato in maniera egregia i problemi della sinistra e una via per tornare a competere politicamente. Bravo professore. 🙌
La domanda dovrebbe essere “chi e perché dovrebbe sentirsi autorizzato a decidere per me, al posto mio, cosa è corretto e cosa non lo è? “ Se lo decidesse una maggioranza sarebbe un semplice esercizio di democrazia, ma è effettivamente così?
vi ricordate una finale di coppa italia di alcuni fa... le ragazze tenevano gli ombrelli a quegli imbolsiti della FIGC e Benatia (marocchino, aiutò le ragazze con l'ombrello... fece un gran gesto ma fu da tutti stigmatizzato di essere molesto perché mussulmano... ) Felice di essere politamente scorretto e antico!
Video molto interessante, peccato che Ricolfi pensi che l’intero genere femminile sia rappresentato dalle femministe. Insomma le altre donne non esistono. Questo la dice lunga su quanto l’ideologia woke sia entrata nella mente delle persone, comprese quelle che criticano questa deriva. L’ho trovato davvero fastidioso. Secondo punto: critica Vannacci per una sorta di pregiudizio perché sono convinto che Ricolfi non ha letto il suo libro. In realtà su molte cose Vannacci, che egli ha liquidato in maniera sprezzante, la pensa nello stesso modo. L’ideologia woke è totalmente cavalcata dalla "sinistra" attuale. Abbiamo una capa di partito che è lesbica e proviene da una ricca famiglia svizzera, quindi cosa bisogna aspettarsi? Esattamente questo. Ricolfi, non prendiamoci in giro. Questa "sinistra " è totalmente fallita e staccata dalla realtà delle persone comuni.
@@catholicneurologits compreso Ricolfi. Ho quasi finito di leggere il suo libro e praticamente secondo l’autore l’ideologia woke colpisce esclusivamente le donne (per lui femministe). Cita solo ed esplicitamente le femministe, mai le donne normali e tantomeno gli uomini. Per lui gli uomini semplicemente non esistono. Il libro non dice niente di nuovo e l’autore non propone nulla per combattere questa follia tutta occidentale. Praticamente sembra scritto da un woke “moderato”. Come fa l’autore che è un sociologo (tra l’altro il libro è pieno di schemini, nella peggiore della prassi sociologica) a non sapere che l’ideologia woke nasce dall’ideologia femminista? Certo, adesso alcune femministe si sono probabilmente pentite, perché alcuni uomini per attingere ai vantaggi femminili vogliono diventare o farsi spacciare per donne, andando di conseguenza a invadere il mondo delle donne, come nello sport. Effettivamente questo è un disastro per loro, ma purtroppo le femministe hanno detto per decenni che non ci sono differenze tra uomini e donne… eccole servite. I woke si sono mangiati le madri putative. Libro molto deludente e banale. Lo stesso posso asserire per l’autore. È proprio vero che la maggior parte dei professori universitari non sono in grado da anni di dire qualcosa di intelligente e profondo. Sono troppo invischiati in quel mondo. Libro da evitare. Molto meglio leggere il filosofo Andrea Zhok, che ha trattato lo stesso tema con profondità e senza ambiguità (cosa che abbonda nel libro di Ricolfi).
@@emilianorizzo3627 Mi sembra chiaro che Ricolfi, che per altro scrive per Repubblica, non possa permettersi, nonostante la sua posizione (o forse proprio a causa di questa) di dire le cose come stanno davvero; ma solo, come dici tu, di darsi un tono da moderato indignato, tipo "dai ragazzi, non esagerate". L'errore è lo stesso di aver normalizzato l'omosessualità, che ha portato alla normalizzazione dei trans, e che porterà alla normalizzazione della chirurgia. Perché tanto, sempre controllo e business è.
@@catholicneurologits esatto, sono d’accordo. Ricolfi è un altro Rampini, un ipocrita che fa finta di indignarsi e che critica in maniera moderata le follie woke, pur ammettendo che sono follie, ma che al redde rationem vota la Harris, massima protettrice di quelle nefandezze. Ho finito di leggere il libro ed ho un grande unico rammarico: ho buttato i soldi, tuttavia so che non comprerò più un suo libro. Per lui gli unici danneggiati dalla religione woke sono le femministe 😂 proprio loro da cui invece si è sviluppata quella follia. D’altronde, come hai detto tu, cosa aspettarsi da uno che scrive per Repubblica? Niente, se non queste scemenze. Perdono qualsiasi tipo di credibilità.
Ricolfi non può ammettere che tutta questa follia è generata dalla sinistra di cui fa parte, che se si inizia con il politicamente corretto, che lui apprezza, cioè non puoi dire bidella o muto o cieco o sordo, inevitabilmente si arriverà alle aberrazioni di oggi. Mi permetto di osservare che anche la citazione dell Iphone come origine di tutti i mali sia assurda, non fa un cenno a ciò che viene prima ovvero il decadimento morale e la distruzione della famiglia portata avanti scientemente dalla sinistra in Occidente.
indubbiamente il politicamente corretto portato all'estremo ha inciso, ma fondamentalmente il risultato principale di queste elezioni e' stato il fallimento acclarato della classe politica neoliberista nata dalla conferenza di Davos da Clinton in poi, che in America oggi sono le dinastie Obama/Clinton/Pelosi. Il follemente corretto e' l'estremizzazione puritana della narrazione divisiva prodotta da intellettuali, media e la cosiddetta "professional managerial class"
Da un intellettuale del calibro di Ricolfi mi sarei aspettato anche una disamina dei motivi per cui si stanno verificando i fatti, oggetto dell'intervista. Forse non si ha il coraggio di parlare di questi motivi, sociali e politici, e di quali forze spingono verso il "follemente corretto". A fare le diagnosi siamo buoni un po' tutti, ma bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo.
@@francescopravato3334 Il "politically correct" è la veste linguistica del main stream (climate change, ideologia green e vax, LGBTQ ecc) promosso dal 90% dei media e dell'intellighenzia internazionale, e contro cui nulla è possibile obiettare, pena la criminalizzazione e l'emarginazione, quando non anche la persecuzione giudiziaria. Ma quali sono le forze sociali, economico-finanziarie e politiche che perseguono questo obiettivo? O credete veramente che media e intellettuali siano autonomi? Ricolfi è una grande mente e da lui mi sarei aspettato un'analisi più profonda. Qualsiasi medico bravo sa fare una diagnosi, una fotografia della malattia, ma quasi nessuno risale alle cause prime.
Avanzo questa tesi: La scelta/militanza/cultura woke cresce e si mantiene - apparentemente senza trovare ostacoli nonostante la spesso palese assurdità - laddove un'altra sostanziale assurdità alligna, vale a dire tra le classi alte che godono (generalizzando) della finanziarizzazione dell'economia la quale, parimenti pretende di essere valore nonostante la palese contraddizione di non essere titolare di beni e servizi materiali.
I nuovi messia della nuova elite finanziaria (scollegata dall'economia reale, ma tenendola sotto ricatto) stanno strutturando nuovi valori fittiziamente moderni, ma concretamente conservatori: timore a esprimersi, timore a contraddire, timore al dubbio, sanzioni sociali astratte e arbitrarie, titubanza e ignavia anche davanti a situazioni evidenti, proibizione della critica nel merito... Una santa inquisizione 4.0.
Ottima intervista, il prof. ha fatto una perfetta carrellata degli eventi e di tutte le variazioni dopo delle quali siamo arrivati ai " deliri" dei nostri giorni.
Il problema è che con le donne non sai più come comportarti! Negli anni ‘70 se ad una donna le dicevi “che bella f..a che sei”, sorrideva e ringraziava, oggi ti denuncia! Con le donne sono diventato neutrale, come dicono a Roma, non me ne può frega de meno!!!
sarebbe interessante affrontare la politica STEM femminile e la contrapposizione tra libertà del singolo e gli obiettivi culturali decisi "in nome della libertà": in realtà è condizionamento, non libertà.
Un'intervista eccezionale, che punta l'attenzione su dinamiche molto complesse e che fornisce gli strumenti per comprenderle e cercare di decodificarle. Chapeau!
Ho letto il libro del Professore completamente d'accordo nel merito della questione. Noto con rammarico che anch'egli è affetto da anglicismo linguistico. Spero possa scrivere un saggio sulla sottomissione linguistica degli italiani alla lingua inglese.
Si fa chiamare sinistra ma non lo è. Puoi dormire tranquilla. Le vere ingiustizie, quelle di grande rilievo per l'umanità, di cui si occupava la sinistra, oggi vengono cliccate via...
A parte che il maschilismo si misura col righello, ma poi non è che, se in Iran e Arabia Saudita c'è un enorme patriarcato, allora qui non c'è. Un sociologo quantitativo dovrebbe capirlo da solo, che le cose non sono solo bianche o nere
Sono titubante sulla questione Suicidi. L'eziologia di paesi come giappone e cina, nel periodo 2007/2008 era dovuto al carico di lavoro estenuante. Non erano i social. Quindi difficile parlare di eccessivo benessere. C'è qualche cosa che non torna. I suicidi erano presenti anche prima dei social ed in contesti familiari molto meno permissivi di ora. La naia era anch'esso un luogo dove caratteri più deboli si toglievano la vita. Non lo facevano certo perché avevano vita facile. Personalmente ho perso due persone che avevano condizioni di vita familiare e lavorativa tutt'altro che favorevoli. Dove erano presenti punizioni corporali, violenza psicologica, reclusione in casa. E nonostante tutto, all'epoca cera poca sensibilità nei confronti di queste problematiche. (Genera rabbia che si parli di bullismo solo ora, quando esiste da sempre. Nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Non é nato con i social. Semmai i social l'hanno reso visibile a tutti. E non vorrei che questa visibilità abbia fatto arrabbiare qualcuno che preferiva relegare certe azione nell'ambito delle ragazzate o contesti sociali) Per mia modesta opinione sembra una analisi un po semplicistica.
Probabilmente la verità sta come " a metà " ossia mi spiego : la " questione social " esiste ma è per usare terminologia logico- matematica non si tratta di un " insieme chiuso finito"ma piuttosto di un " sottoinsieme" ( ancorché magari bello grosso quantitativamente).
Molto bello come sempre, ma ho qualche dubbio su Haidt. Haidt fornisce quattro semplici regole: bandire i cellulari dalle scuole, non regalarli prima della scuola superiore, innalzare l’accesso ai social ai sedici anni, aumentare il tempo di gioco non strutturato e indipendente. Buone intenzioni, che però oscillano tra l’onirico (il divieto di possesso sotto i quattordici ed il bando ai social prima dei sedici: sì, tanti auguri) ed il controproducente (se non lo puoi usare non lo conosci, non impari a prenderne le distanze). Se davvero negli ultimi due decenni le comunità si sono disgregate ed il meccanismo della slot machine ha sedotto miliardi di umani ormai diventati zombie, non basta dire “+ gioco - telefoni”. In generale il manicheismo apocalittico di Haidt, da una parte pare poggiare sopra un vecchio dualismo mondo reale/mondo virtuale, smentito da chi, come il filosofo Luciano Floridi, delinea una condizione in cui le dimensioni s’intrecciano in un on life più complesso, dall’altra non è un buon incoraggiamento a conoscere tutte le differenti strade che si aprono nelle nostre diverse relazioni con il web, che non è solo social, pornografia e videogame. Inoltre, nonostante non sia da trascurare il peso di questa, diciamo così, idra a tre teste, attribuire i disagi crescenti a quell’unica causa finirebbe per spostare l’attenzione da altri fattori (un’educazione al digitale ancora insufficiente, la latitanza di relazioni parentali, il sensazionalismo giornalistico che dipinge la strada come l’inferno, la scissione pubblico-privato, l’assuefazione alla violenza). Mi sembra insomma un j'accuse che rischia di essere unilaterale.
Io farei pure anche social vietati agli under 18, come alcol e tabacco. Ps mie sorelle sono riuscite con i 4 figli a comprare cellulare dalla prima superiore in poi (anche se i più piccoli sapevano già usarli prima perché usavano,qualche volta, quelli dei fratelli più grandi) e devo dire che è stata una buona scelta..pensavo che appena avessero avuto il cellulare in prima superiore non avrebbero più studiato perché sarebbero sempre stati appiccicati "per recuperare ",ma non è successo,anche se ovvio li usano tanto comunque,e per fortuna a scuola sono andati bene (anche perché a scuola loro il cellulare già per abitudine non usabile se non in pausa tra una lezione e l'altra. Certo non scelte facilissime al giorno d'oggi
Quanto parli... Il governo dovrebbe proteggerci rendendo illegali e combattendo in tutti i modi: il gioco d'azzardo, le macchinette, il gioco d'azzardo online, i videogiochi basati sullo 'sparo e la coltellata' in tutte le sue varianti... E basta, no?
Sempre interessante ascoltare Ricolfi.. anche quando parla di cose di cui non sono d’accordo..la lettura che ha fatto sul periodo covid… perfetta.. persona libera e onesta intellettualmente
Complimenti per l'intervista e per il podcast, che non conoscevo! Una cosa mi ha colpito particolarmente: gli esperimenti che hanno dimostrato che bambini e bambine preferiscono giochi diversi a prescindere dalla cultura. Ci puoi indicare un po' di letteratura sull'argomento?
53:10 concordo sul sistema informazione che indirizza i dibattiti. Aggiungo che oltre al COVID e alla guerra possiamo tranquillamente citare la critica ai trattati UE e all'euro
Eccellente, e lucido intervento. Troppo inascoltato l'ottimo Ricolfi, peccato che nelle università italiane (europee e americane) sia moneta circolante tutt'altra (dis)onestà intellettuale
Interessante e condivido!... posso solo dire che istintivamente mi sono tolto da FB dopo due mesi gia' 20 anni fa!, mi sembrava una gran perdita di tempo, e ovviamente non sono su nessun social...Morale: vuoi parlare con me? chiamami
Un adulto può usare le piattaforme correttamente. Un ragazzino no. Se un adulto non le vuole usare sono decisioni sue e valide (a meno che non sia per semplice snobismo), ma di certo, usandole, non aumentano i suicidi in quella categoria di persone.
Lavoro nel settore informatico, non possiamo più usare Master & Slave, bisogna usare Primary e Replica o Active e Standby, Leader e Follower....insomma si crea tanta confusione..
No. Politicamente corretto è smettere di chiamare "ricchioni" gli omosessuali. Politicamente folle è dire "sono gay, quindi mi dovete dare d'ufficio n buon voto a scuola per compensare il fatto che sono discriminato a prescindere"
Fulminata dalla definizione " narcismo/ esibizioninismo / bullismo ETICO . Avevo individuato il problema , ma non sapevo come chiamarlo , adesso lo so . Da applicare non solo alla scelta nel linguaggio , ma anche alla scelta di obbedire agli ordini vaccinali . Grazie !
Non so se fare 2+2 sul fatto che i commenti sotto questo video, proprio questo video, rientrano in alcune categorie: sensibilità politica di destra, "noncielodicono", no-vax, "non si può più dire gnente" ecc.
E' tipico dell' immaginario politico della destra trovare nemici su cui scaricare rabbia e frustrazione: Il politicamente corretto (qualunque cosa voglia dire) che impedisce la libertà di espressione. Gli immigrati e i buonisti che li fanno arrivare con l'appoggio di Soros. La magistratura rossa. La teoria gender. I complotti delle elite (qualunque cosa voglia dire). I radical-chic (qualunque cosa voglia dire). I vaccinisti.
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01:10 - Tenere l'ombrello a una donna o farsi tenere l'ombrello da una donna?
05:22 - Il libro "Follemente corretto" e alcune considerazioni sul Woke
12:15 - In Italia non c'è patriarcato
14:33 - La scomparsa dell'autorità provoca infelicità; i libri e gli studi di Jonathan Haidt
25:30 - I prodotti artistici segnati dal woke e i suoi meccanismi di propagazione
31:01 - Il ruolo dell'esibizionismo etico e del linguaggio nell'ascesa di una nuova élite
35:16 - Il ruolo degli intellettuali di sinistra nella propagazione del woke
37:45 - Le guardie woke: lo staff che si occupa di DEI, Diversity, Equity, Inclusion
44:03 - La selezione ideologica nella ricerca dei lavoratori: lo sprono verso la Social Justice
49:48 - Situazioni da regimi totalitari: il giornalismo durante il covid e le guerre in Ucraina e Medioriente
53:57 - La sfiducia nei media tradizionali
57:06 - Alcune precisazioni sul termine totalitarismo applicato ai nostri giorni
58:14 - Gli spazi delle donne sono in pericolo: carceri, bagni e sport
1:00:35 - Il caso della pugile Khelif
1:08:30 - DDL Zan e Ley Trans
1:11:10 - Il cambio del sesso sui minorenni
1:19:36 - Il ruolo della scelta tra le innumerevoli variabili di oggi
1:21:26 - Cos'è la cosa più importante di questo libro? Le nuove battaglie della sinistra
1:27:53 - Perché la sinistra non cambia strada?
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Il Prof. Ricolfi è una mente straordinaria, capace di affrontare tematiche complesse e articolate con una chiarezza che solo un accademico della sua statura può offrire. Grazie per questa splendida intervista e per il libro, che ho già acquistato tramite l’app per iPad. Nonostante non sia un accademico, ho trovato conferma dei miei convincimenti di sempre. È stato come assistere a un’introspezione personale. Grazie e i miei complimenti, accompagnati da una profonda stima, al Prof. Ricolfi.
Siamo nel baratro. Un film come "Amici miei" oggi non sarebbe arrivato nelle sale. Ovviamente è un piccolo e banale esempio ma sintetizza bene lo stato di confusione derivato da anni di politically correct e culturame vario.
Ma non so cosa sarebbe arrivato nelle sale oggi oltre Amici Miei....credo tutto.
Anche "Via col vento" avrebbe fatto la stessa fine...
Infatti oggi la tv è merda allo stato puro, tranne le fiction e le cagate di Maria de Filippi.
I film di Verdone sarebbero da arresto. I film di Verdone! In compenso, si vorrebbe spiegare ai bambini di sei - sette anni che esistono infiniti sessi, e che loro possono scegliere ogni giorno che cosa vogliono essere.
Intanto, vengono tolti i presepi dalle scuole perché turbano gli ospiti islamici.
Fermate questo psicodramma.
Un film come amici miei ha smesso di far ridere. L'unica cosa rimasta è la supercazzola. Ma anche quella è piuttosto infantile. Detto ciò, oggi ci sono altri esempi di ilarità, che è praticamente la stessa. L'intento è sempre quello di creare confusione solo per il gusto di farlo. Oggi è più incentrato sulle immagini che sull'auto-ravanazione fallica della dialettica. È solo diversa, non è inferiore, ma un sacco di gente non la capisce e dà dei bruciati ai giovani d'oggi.
@ vuole provare a fare qualche esempio?
@@riccardolupattelli2430 in Amici Miei il ridere è solo una parte del film, c'è molto altro
Come sempre, interessantissimo e molto utile. Grazie (anche per la menzione)
Ciao Yasmina seguo il tuo canale e ti trovo molto competente. Cosa ne pensi del discorso fatto a 20:11 ?
Grazie di cuore! Mi sento meno sola!
La sinistra in Italia (intesa come promotrice di giustizia sociale ) è scomparsa con la caduta del muro di Berlino
In Italia molto prima, alla morte di Berlinguer (1984).
@@marcellominasi41 concordo
@@marcellominasi41 Il caporegime di Mosca, leader del partito piu tangentista d Italia
@@andreistan5497 vuoi fare un paragone onesto con la cosiddetta sinistra di oggi?
Non voglio offendere nessuno però guarda che la sinistra è sempre stata autoritaria dal punto di vista di una superiorità etico morale auto referenziata. Sia post che pre muro. È semplicemente la sinistra, mi stupisco dello stupore
Contenuto straordinario per equilibrio e chiarezza e buon senso. Grazie!!!
Parafrasando Fantozzi: 92 minuti di applausi. Grazie professore finalmente qualcuno che dice che il re è nudo!
Una chiacchierata assolutamente godibile, che accende una luce folgorante sulle follie di questi tempi oscuri e sulle perversioni linguistiche, culturali e sociali di una ristretta, ma potente, lobby, distante dalla realtà e soprattutto da una pur minima salubrità mentale.
Siamo ad una deriva folle! Sono una vecchia femminista e questo mi spaventa. Mi piace molto il prof. RICOLFI perché è equilibrato e saggio
Vabbè ma ormai è tardi, bisognava avere più raziocinio prima , no?
@ilGattoMistico Caro gatto mistico (questa definizione mi piace moltissimo essendo una gattara persa) , le donne della mia generazione hanno raggiunto certi diritti basilari; sono quelle di oggi che stanno stravolgendo tutto. Siamo maschi e femmine, più vari contorni. Che problema c'è se tutti ci rispettiamo per quello che siamo? Oltre alla guerra dei sessi, c'è questa sciocca guerra dei nomi: la sindaca , la presidenta (!).... Il termine non indica una funzione? Non possiamo considerarlo di genere neutro?. Mi fermo qui. Tante buone cose
Vecchia o meno, il danno che mia madre, ha provocato alla mia naturale virilità indottrinandomi col femminismo fin dalla più tenera età, in tutte le sue molteplici diramazioni ha praticamente reso inutile la mia esistenza.
Odio le puzzolenti teste ricciute di quelle quattro lesbiennes da quattro soldi.
In primis la Accardi.
Ce ne vuole di facciatosta e di presunzione per definirsi 'vecchia femminista spaventata'...
Nel migliore, dico 'migliore' dei casi sei una vittima anche tu.
Purtroppo il tuo movimento si è radicalizzato oggigiorno e ha raggiunto livelli tossici
Il femminismo lo stanno ammazzando scientemente.
Argomento Assolutamente interessante.
Il professore politologo Ricolfi spiega molto bene l'evoluzione e il passaggio tra il politicamente e il follemente corretto.
Complimenti al prof e alle domande.
Grazie mille per questa importantissima e meritoria puntata con uno dei nostri maggiori intellettuali, chiaramente inviso e scomodo ai servi e scherani di una certa collocazione politica, che infatti lo invitano rarissimamente in TV, non riuscendo a controbattere efficacemente alla lucidità di analisi del professore. La sinistra, se non vuole gradualmente sparire del tutto dal panorama politico, riparta da Ricolfi.
La follia del Woke non piace alle persone comuni. Il risultato delle elezioni in USA porta anche tra le varie cause questa.
Non piace alle persone comuni ne' alle persone minimamente colte. È un guazzabuglio per menti deboli.
Non piace neanche a molte persone "meno comuni"😅
Magari si estinguono
Questo video andrebbe diffuso nelle scuole.
Il follemente corretto è il passatempo per chi non ha problemi più seri a cui pensare: non gli durerà ancora per molto.
Che poi è tutto tranne che corretto,ma opportunistico.
L'hai detto. Il mondo si è stufato dei passatempi imbecilli dei ricchissimi e oziosi occidentali. Ci sono 5 miliardi di persone che sono appena sopra la soglia di povertà e non li si metterà a cuccia con gli slogans
Super!!❤
..speriamo, perché stanno veramente esagerando
Vivo in USA e confermo tutto quello che dice Ricolfi al minuto 40 etc. Detto questo, per l'ammissione ad universita' etc, la categoria piu' penalizzata non e' il maschio bianco, ma quello asiatico. Gli asiatici sono troppo bravi e hanno occupato una quota sproporzionata di posti nell'accademia (sia come studenti che come ricercatori/professori), soprattutto nelle facolta' STEM. Nel nome della diversity, ed alla faccia della meritocrazia, nei vari meccanismi di selezione, la barra e' stata alzata in modo spaventoso per loro. Purtroppo, sono una comunita' moto silenziosa e poco organizzata. Le proteste finora sono state poche ed individuali.
Verissimo. Diciamo che anche noi bianchi in USA non ce la passiamo proprio benissimo sia in accademia che poi in industria. Io a CU mi sono sentito dare del privilegiato in quanto bianco… ed ero international student 😂 Col DEI in industria preferiscono poi prendere gli asiatici rispetto ai bianchi per virtue signaling. Ci sono tante ipocrisie.
@@Dr.Sortospino CU e' Columbia University?
@ university of Colorado
Bianco non significa nulla. Europeo. La maggioranza dei popoli europei è bianca o bianchiccia. 😂
Una lezione fantastica. Ho 73 anni ed ho deciso che superati i 70 avrei abbandonato il politicamente corretto per passare al politicamente SCORRETTO. Ho avuto diversi scontri ma direi di avere vinto quasi sempre io. Mi sembra un mondo di imbecilli.
Orgogliosamente scorretto da 57 anni
Sono a 76 e mi associo ...
Lo è. Il problema dello scopino (o spazzino) non è il lavoro che svolge. E' che lo pagano una miseria.
Se paghi lo scopino 3000 euro al mese, nessuno vorrà fare l'operatore ecologico.
Io politicamente scorretto…ma onesto intellettualmente…da sempre
Sbattersene di tutto, per primo di ogni riguardo, è una peculiarità di tutti gli anziani...O dovrei dire vecchi, o peggio ancora decrepiti, in nome del nuovo main stream "di destra"? Attenzione però, che con la tarda età si acuisce la sensibiltà emotiva, e quel riguardo lo si pretende per se stessi, come la mettiamo?
Sta succedendo che siamo in un mondo distopico dove tutto è sbagliato, a partire da chi vede che tutto è sbagliato: le parole, le declinazioni, le favole. Basta ignorare chi lo sostiene e torneremo ad essere sereni e tranquilli.
Ottima e lucida analisi, come consueto col prof. Ricolfi
Grazie della vostra preparazione, della vostra onestà intellettuale e soprattutto....del coraggio🌈
Da audiofilo anni '80 faccio notare che, oltre il jack maschio e femmina, abbiamo anche le rispettive versioni "a 90 gradi" (quelle con lo spinotto perpendicolare al filo): da denuncia penale!
occhio che se ti beccano finisci a Guantanamo
non si dice penale
@@francescodarin8100 Anale?
@@francescodarin8100 Hai ragione, sarebbe meglio "penosa" in questo caso...
Non hai il jack transgender?
Complimenti per le riflessioni! Stumo Ricolfi da un po' di anni come intellettuale libero e capace di ragionare senza dogmi ideologici
Mi chiedo come mai persone come il professore non sono alla guida del governo ??? Di questo c’è bisogno , cultura, saggezza, umiltà, chiarezza, intelligenza emotiva .. Grazie 🙏
Alla gente "per bene" fa schifo l'ambiente politico
Per via di quelle che al massimo, nel migliore dei casi, 'se lo chiedono...'
Perché alla guida del governo ci si arriva facendo campagna elettorale, non lavoeando e studiandk
@@robbieravensravensrobbie4876Purtroppo. Perché, in questo modo, lasciano la politica ai disonesti, ai prepotenti, agli approfittatori. 😢
Da ascoltare più volte
Arrivata al Podcast per seguire la conversazione di Pani. Ora, sentito Ricolfi, mi congratulo e ringrazio Rielli per la qualità. Sempre apprezzato Ricolfi. Avrei alcune osservazioni sul LINGUAGGIO da un punto di vista femminista/femminile/donnesco: 1)jack maschio-femmina è dal mio punto di vista (e non adesso, ma da decenni) urticante perché trasla sul piano funzionale l'immagine sessuale di cui posso fare a meno usando in italiano presa e spina; 2)a proposito di patriacato, vero che è meglio parlare di maschilismo, ma avendo presente che in Italia c'era e c'è tutt'ora e che non è detto che andrà ad attenuarsi 3) in Afghanistan non c'è patriarcato, c'è un vero e proprio apartheid e forse anche in Iran; 4)cosa facciamo a proposito delle leggi italiane sulla Pari opportunità? è stata considerata una forma di traghettamento verso l'uguaglianza e allora come consideriamo il resto delle minoranze? Valutandole dal punto di vista della quantità statistica? Le donne sono la metà dell'umanità e quindi meritano la pari opportunità e per altre minoranze la calcoliamo sulla base della percentuale demografica?; 5)per quanto riguarda la lingua, l'imposizione estremizzata del politicamente corretto porta secondo me non solo ad autoritarismo, ma alla sterilizzazione della lingua, all'uso di espressioni neutre, standardizzate e insapori; 6)Billie J King volle sfidare un tennista maschio e vinse, certo un caso quasi unico. Grazie ancora e buon lavoro
"Creare"un nome per categorie disagiate, fanno bene non alla categoria degli interessati, ma liberano la coscienza ai proponenti...
P.S. Ed esattissima e ficcante la notazione a min.45 ca. : e cioè un sistema così impostato, nelle università, nella politica, nelle imprese, nei giornali,nei media ecc. non solo nuoce alla concorrenza meritocratica, con conseguenze che - mi dice chi se ne intende vivendoci- si cominciano ad intravedere nelle grandi università americane per es. o nelle riviste scientifiche, con una qualità della ricerca in declino, ma produce proprio una selezione avversa, perchè il sistema inquisitorio-intimidatorio è un ambiente confortevole, vi si adattano meglio - potremmo dire darwinianamente -per le menti e gli spiriti più conformisti. Alimenta un conformismo che uccide lo spirito, la fantasia, la libertà creativa, l'ingegno, proprio come accadeva mutatis mutandis nei paesi sovietici. E questi conformisti ideologizzati - felici di aver trovato un'arma di "riscatto", di affermazione nel ruolo di zelatori del sistema- a loro volta lo alimentano e lo propagano in una perversa spirale viziosa.
È per questo che questa "ideologia" woke viene sinteticamente definita comunista...ma "la gente" non lo capisce
molto interessante Ricolfi come sempre
La parola inclusione, per reazione agli eccessi, è diventata urticante.
Senza contare che inclusività non è una parola vera e propria.
@@benzonex inclusività ed inclusione sono due parole che fanno a cazzotti con il concetto di meritocrazia
@@francoambuchi4478perché discriminazione è sinonimo di meritocrazia?
@@francoambuchi4478: un’osservazione corretta, che molti non accetteranno. Eppure, senza quei meccanismi inevitabili dell’essere umano (voler essere parte di varie entità, riuscire almeno quanto alcuni altri, non sentirsi esclusi, non subire ma reagire alle esperienze frustranti, innescare la ricerca di qualità potenziali e mobilitarle, ecc) non esisterebbe la motivazione. Senza motivazioni nessuna realizzazione. Motivazioni che vanno tenute discrete e perseguite con costante attenzione. L’esperienza della vita ci insegnerà come, in concreto, fare di questo sommovimento un metodo (gli obiettivi sono parte di questo, non un elemento trascendente).
Interessante come il concetto di "giustizia sociale" sia mutato negli anni. Siamo passati dall'idea di Peppone che la intendeva come una più equa redistribuzione della ricchezza (da intraprendere anche con la lotta) ad un vago concetto odierno secondo il quale è necessario risarcire le minoranze dei presunti torti subiti nel passato e monitorare che nessuno più offenda l'altro con le parole.
Per questo la sinistra (vera) è scomparsa.
Con la "fine della storia" (Fukuyiama) ci hanno raccontato che ormai il capitalismo liberista era «l'unica via possibile»(Tatcher).
Per cui la sinistra si è buttata a perseguire la tutela dei diritti civili, ma abbandonato la tutela dei diritti sociali. E cosí ha snaturato completamente la sua propia dimensione ontologica.
Solo le parole. Poi quando si vede, per esempio, qualche immagine proveniente dalla Palestina ci si gira dall'altra parte.
Il concetto di giustizia sociale lo hanno fatto mutare. Proprio perché questa nuova giustizia sociale non cambia in alcun modo i rapporti di forza non hanno alcun problema a promuovere QUESTA battaglia, proprio perché non cambia in alcun modo le cose. Il rovesciamento dei rapporti di forza cambia (o almeno prova a cambiare) lo stato delle cose,ed infatti viene osteggiato,perché è più facile parlare di femminicidio,razzismo,omofobia rispetto al fatto che sono 30 anni che gli stipendi italiani sono inchiodati al palo e non possono far nulla per cambiare questa situazione.
@@paolodelmoro1161ma tu sei stato mai in Palestina?..ma per caso l'ho sai,che i bravissimi palestinesi,(come li chiami tu).a Gasa,gli amici Tuoi,rapiscono i ragazzi,per fare i terroristi.Sai che minacciano le loro famiglie di morte..e sai come fanno ,prendono i parenti,dei Ragazzi rapiti,e li usano ,come scudi Umani...prima di parlare per ideologia becera,Vai lì e senti con le tue orecchie,e quadra con i Tuoi occhi...non sentire,solo gli falsificatore,di insegnamento specie nella tua finta facoltà che ti dovrebbe istruire,della verità di vita...si può dire una Verità dicendo menzogna...
@@wwemei89 OK, ma la faccenda non è stata concepita in Italia. La pseudosinistra italiana si è semplicemente accodata all'andazzo occidentale.
Bellissima intervista, grazie
Oggi, manca la morale, manca l'educazione. Non ci sono più limiti, regna la confusione, ognuno vuole esprimere il proprio pensiero senza tener in considerazione l'altro. Manca la preghiera, che ha una forza incredibile sul male dilagante, l'uomo da solo non può fermarlo senza l'aiuto Divino.
Luca Ricolfi è una delle teste pensanti più lucide nel panorama culturale italiano.
La cosa notevole?
Che ha elencato in maniera egregia i problemi della sinistra e una via per tornare a competere politicamente.
Bravo professore.
🙌
La domanda dovrebbe essere “chi e perché dovrebbe sentirsi autorizzato a decidere per me, al posto mio, cosa è corretto e cosa non lo è? “ Se lo decidesse una maggioranza sarebbe un semplice esercizio di democrazia, ma è effettivamente così?
Io "politicamente corretto" lo trovo sinonimo di "ipocrita".
Lucidissima analisi, grazie mille.
Puntata fantastica, un grazie di cuore al Prof. e a te, Dani!
vi ricordate una finale di coppa italia di alcuni fa... le ragazze tenevano gli ombrelli a quegli imbolsiti della FIGC e Benatia (marocchino, aiutò le ragazze con l'ombrello... fece un gran gesto ma fu da tutti stigmatizzato di essere molesto perché mussulmano... ) Felice di essere politamente scorretto e antico!
Molto interessante. ❤
Non so negli USA, ma dove vedete in Italia tutte queste lobby...ma queste si che sono distorsioni ...
Analisi molto interessante. Grazie!
Video molto interessante, peccato che Ricolfi pensi che l’intero genere femminile sia rappresentato dalle femministe. Insomma le altre donne non esistono. Questo la dice lunga su quanto l’ideologia woke sia entrata nella mente delle persone, comprese quelle che criticano questa deriva. L’ho trovato davvero fastidioso. Secondo punto: critica Vannacci per una sorta di pregiudizio perché sono convinto che Ricolfi non ha letto il suo libro. In realtà su molte cose Vannacci, che egli ha liquidato in maniera sprezzante, la pensa nello stesso modo. L’ideologia woke è totalmente cavalcata dalla "sinistra" attuale. Abbiamo una capa di partito che è lesbica e proviene da una ricca famiglia svizzera, quindi cosa bisogna aspettarsi? Esattamente questo. Ricolfi, non prendiamoci in giro. Questa "sinistra " è totalmente fallita e staccata dalla realtà delle persone comuni.
Nota infatti come girino continuamente intorno al fatto che "questa roba woke non è normale", ma non hanno il coraggio di dirlo esplicitamente.
@@catholicneurologits compreso Ricolfi. Ho quasi finito di leggere il suo libro e praticamente secondo l’autore l’ideologia woke colpisce esclusivamente le donne (per lui femministe). Cita solo ed esplicitamente le femministe, mai le donne normali e tantomeno gli uomini. Per lui gli uomini semplicemente non esistono. Il libro non dice niente di nuovo e l’autore non propone nulla per combattere questa follia tutta occidentale. Praticamente sembra scritto da un woke “moderato”. Come fa l’autore che è un sociologo (tra l’altro il libro è pieno di schemini, nella peggiore della prassi sociologica) a non sapere che l’ideologia woke nasce dall’ideologia femminista? Certo, adesso alcune femministe si sono probabilmente pentite, perché alcuni uomini per attingere ai vantaggi femminili vogliono diventare o farsi spacciare per donne, andando di conseguenza a invadere il mondo delle donne, come nello sport. Effettivamente questo è un disastro per loro, ma purtroppo le femministe hanno detto per decenni che non ci sono differenze tra uomini e donne… eccole servite. I woke si sono mangiati le madri putative. Libro molto deludente e banale. Lo stesso posso asserire per l’autore. È proprio vero che la maggior parte dei professori universitari non sono in grado da anni di dire qualcosa di intelligente e profondo. Sono troppo invischiati in quel mondo. Libro da evitare. Molto meglio leggere il filosofo Andrea Zhok, che ha trattato lo stesso tema con profondità e senza ambiguità (cosa che abbonda nel libro di Ricolfi).
@@emilianorizzo3627 Mi sembra chiaro che Ricolfi, che per altro scrive per Repubblica, non possa permettersi, nonostante la sua posizione (o forse proprio a causa di questa) di dire le cose come stanno davvero; ma solo, come dici tu, di darsi un tono da moderato indignato, tipo "dai ragazzi, non esagerate". L'errore è lo stesso di aver normalizzato l'omosessualità, che ha portato alla normalizzazione dei trans, e che porterà alla normalizzazione della chirurgia. Perché tanto, sempre controllo e business è.
@@catholicneurologits esatto, sono d’accordo. Ricolfi è un altro Rampini, un ipocrita che fa finta di indignarsi e che critica in maniera moderata le follie woke, pur ammettendo che sono follie, ma che al redde rationem vota la Harris, massima protettrice di quelle nefandezze. Ho finito di leggere il libro ed ho un grande unico rammarico: ho buttato i soldi, tuttavia so che non comprerò più un suo libro. Per lui gli unici danneggiati dalla religione woke sono le femministe 😂 proprio loro da cui invece si è sviluppata quella follia. D’altronde, come hai detto tu, cosa aspettarsi da uno che scrive per Repubblica? Niente, se non queste scemenze. Perdono qualsiasi tipo di credibilità.
Ricolfi non può ammettere che tutta questa follia è generata dalla sinistra di cui fa parte, che se si inizia con il politicamente corretto, che lui apprezza, cioè non puoi dire bidella o muto o cieco o sordo, inevitabilmente si arriverà alle aberrazioni di oggi. Mi permetto di osservare che anche la citazione dell Iphone come origine di tutti i mali sia assurda, non fa un cenno a ciò che viene prima ovvero il decadimento morale e la distruzione della famiglia portata avanti scientemente dalla sinistra in Occidente.
Che grande piacere ascoltare Ricolfi. Grandissimo professionista. Non si spreca una sola idea.
finalmente uno che se ne è accorto, se provo a parlarne in giro mi guardano come un alieno
Lo dici a me ???? Bisogna misurare le parole al mm altrimenti passi subito maschilista, misogino...fasciss
Si vabbè ma smettetela di dire che siete gli unici. Hai visto quanti hanno votato Trump? Ti sembrano una impaurita minoranza??
ecco il classico vittimismo
Grazie mille
Grazie! 🙏🏼
si impara molto da queste conversazioni. grazie
Grazie.
indubbiamente il politicamente corretto portato all'estremo ha inciso, ma fondamentalmente il risultato principale di queste elezioni e' stato il fallimento acclarato della classe politica neoliberista nata dalla conferenza di Davos da Clinton in poi, che in America oggi sono le dinastie Obama/Clinton/Pelosi. Il follemente corretto e' l'estremizzazione puritana della narrazione divisiva prodotta da intellettuali, media e la cosiddetta "professional managerial class"
perché Trump, Koch, Musk, Bezos non sono neoliberisti?? 🤣🤣
È diventato un modo per creare divisioni nelle masse, un altro dividi et impera
ma che cazzo è il neoliberismo 😂😂
@@tommaso7536 tomma' se ti impegni per un minuto al massimo puoi arrivarci
Da un intellettuale del calibro di Ricolfi mi sarei aspettato anche una disamina dei motivi per cui si stanno verificando i fatti, oggetto dell'intervista. Forse non si ha il coraggio di parlare di questi motivi, sociali e politici, e di quali forze spingono verso il "follemente corretto". A fare le diagnosi siamo buoni un po' tutti, ma bisogna avere il coraggio di andare fino in fondo.
E qual è la tua disamina
@@francescopravato3334 Il "politically correct" è la veste linguistica del main stream (climate change, ideologia green e vax, LGBTQ ecc) promosso dal 90% dei media e dell'intellighenzia internazionale, e contro cui nulla è possibile obiettare, pena la criminalizzazione e l'emarginazione, quando non anche la persecuzione giudiziaria. Ma quali sono le forze sociali, economico-finanziarie e politiche che perseguono questo obiettivo? O credete veramente che media e intellettuali siano autonomi? Ricolfi è una grande mente e da lui mi sarei aspettato un'analisi più profonda. Qualsiasi medico bravo sa fare una diagnosi, una fotografia della malattia, ma quasi nessuno risale alle cause prime.
Eh? Davvero, tu cosa proponi?
Lo ha accennato quando ha parlato di narcisismo etico
Perchè non ce la spieghi tu?
Una intervista ed un professore di gran buon senso. Grazie
Grandi!
Molto interessante.
Ottimo contenuto: grazie.
Avanzo questa tesi:
La scelta/militanza/cultura woke cresce e si mantiene - apparentemente senza trovare ostacoli nonostante la spesso palese assurdità - laddove un'altra sostanziale assurdità alligna, vale a dire tra le classi alte che godono (generalizzando) della finanziarizzazione dell'economia la quale, parimenti pretende di essere valore nonostante la palese contraddizione di non essere titolare di beni e servizi materiali.
I nuovi messia della nuova elite finanziaria (scollegata dall'economia reale, ma tenendola sotto ricatto) stanno strutturando nuovi valori fittiziamente moderni, ma concretamente conservatori: timore a esprimersi, timore a contraddire, timore al dubbio, sanzioni sociali astratte e arbitrarie, titubanza e ignavia anche davanti a situazioni evidenti, proibizione della critica nel merito...
Una santa inquisizione 4.0.
Ma le assurdità si autodistruggono appena vengono messe in pratica.
Ottima intervista, il prof. ha fatto una perfetta carrellata degli eventi e di tutte le variazioni dopo delle quali siamo arrivati ai " deliri" dei nostri giorni.
Woww..super interessante!!!!!
Sui vantaggi patriarcali del jack maschio rispetto al jack femmina scatta l'applauso :)) grazie cari grandissima puntata
Complimenti professore sempre felice di ascoltarla....
Siamo in epoca difficile anche noi nonni ....ci sentiamo pesci fuori d acqua !!!!
complimenti, ottima analisi e toni insolitamente pacati
Il politicamente corretto è solo un modo per non farti dire quello che pensi
@@TueLesPigeonsc'è uno stigma e/o un isolamento sociale o una derisione pubblica. Che forse è anche peggio di una censura fisicamente violenta.
Falso
Prof. Ricolfi ♥️
Bravo professore, ha detto molte cose giuste
M O N U M E N T A L E, immenso professor Ricolfi, persona per bene, mai sopra le righe e sempre ponderato nelle sue idee
interessantissima intervista ,grazie
Esagerato... Io non mi offendo se mi pagano la cena 🎉
Il problema è che con le donne non sai più come comportarti! Negli anni ‘70 se ad una donna le dicevi “che bella f..a che sei”, sorrideva e ringraziava, oggi ti denuncia! Con le donne sono diventato neutrale, come dicono a Roma, non me ne può frega de meno!!!
Pensa che cosa succederà quando scopriranno che esiste uno Stato chiamato “Montenegro”
sarebbe interessante affrontare la politica STEM femminile e la contrapposizione tra libertà del singolo e gli obiettivi culturali decisi "in nome della libertà": in realtà è condizionamento, non libertà.
Un'intervista eccezionale, che punta l'attenzione su dinamiche molto complesse e che fornisce gli strumenti per comprenderle e cercare di decodificarle. Chapeau!
Ho letto il libro del Professore completamente d'accordo nel merito della questione. Noto con rammarico che anch'egli è affetto da anglicismo linguistico. Spero possa scrivere un saggio sulla sottomissione linguistica degli italiani alla lingua inglese.
M A G A R I !!!
Io sono sempre stata di sinistra e non sono cambiata ma la sinistra si e' sposata in un luogo dove non voglio seguirla.
Si fa chiamare sinistra ma non lo è.
Puoi dormire tranquilla.
Le vere ingiustizie, quelle di grande rilievo per l'umanità, di cui si occupava la sinistra, oggi vengono cliccate via...
A parte che il maschilismo si misura col righello, ma poi non è che, se in Iran e Arabia Saudita c'è un enorme patriarcato, allora qui non c'è. Un sociologo quantitativo dovrebbe capirlo da solo, che le cose non sono solo bianche o nere
Sono titubante sulla questione Suicidi. L'eziologia di paesi come giappone e cina, nel periodo 2007/2008 era dovuto al carico di lavoro estenuante. Non erano i social. Quindi difficile parlare di eccessivo benessere. C'è qualche cosa che non torna. I suicidi erano presenti anche prima dei social ed in contesti familiari molto meno permissivi di ora. La naia era anch'esso un luogo dove caratteri più deboli si toglievano la vita. Non lo facevano certo perché avevano vita facile. Personalmente ho perso due persone che avevano condizioni di vita familiare e lavorativa tutt'altro che favorevoli. Dove erano presenti punizioni corporali, violenza psicologica, reclusione in casa. E nonostante tutto, all'epoca cera poca sensibilità nei confronti di queste problematiche. (Genera rabbia che si parli di bullismo solo ora, quando esiste da sempre. Nelle scuole e nei luoghi di lavoro. Non é nato con i social. Semmai i social l'hanno reso visibile a tutti. E non vorrei che questa visibilità abbia fatto arrabbiare qualcuno che preferiva relegare certe azione nell'ambito delle ragazzate o contesti sociali) Per mia modesta opinione sembra una analisi un po semplicistica.
Probabilmente la verità sta come " a metà " ossia mi spiego : la " questione social " esiste ma è per usare terminologia logico- matematica non si tratta di un " insieme chiuso finito"ma piuttosto di un " sottoinsieme" ( ancorché magari bello grosso quantitativamente).
Molto interessante.indaginè sulle cortocircuiti della nostra società
Grande ricolfi.
Analisi meravigliosa, complimenti per il podcast…. Mi chiedo “Oggi i testi di De André come sarebbero interpretati ?” ….., mah!
De André chi? Il rapper??
Ma chi lo conosce?
Ma da dove salta fuori?
Forse volevi dire Achille Lauro?...
Ma nooo... non l'armatore!!!
@ 😂
Molto bello come sempre, ma ho qualche dubbio su Haidt. Haidt fornisce quattro semplici regole: bandire i cellulari dalle scuole, non regalarli prima della scuola superiore, innalzare l’accesso ai social ai sedici anni, aumentare il tempo di gioco non strutturato e indipendente. Buone intenzioni, che però oscillano tra l’onirico (il divieto di possesso sotto i quattordici ed il bando ai social prima dei sedici: sì, tanti auguri) ed il controproducente (se non lo puoi usare non lo conosci, non impari a prenderne le distanze). Se davvero negli ultimi due decenni le comunità si sono disgregate ed il meccanismo della slot machine ha sedotto miliardi di umani ormai diventati zombie, non basta dire “+ gioco - telefoni”. In generale il manicheismo apocalittico di Haidt, da una parte pare poggiare sopra un vecchio dualismo mondo reale/mondo virtuale, smentito da chi, come il filosofo Luciano Floridi, delinea una condizione in cui le dimensioni s’intrecciano in un on life più complesso, dall’altra non è un buon incoraggiamento a conoscere tutte le differenti strade che si aprono nelle nostre diverse relazioni con il web, che non è solo social, pornografia e videogame. Inoltre, nonostante non sia da trascurare il peso di questa, diciamo così, idra a tre teste, attribuire i disagi crescenti a quell’unica causa finirebbe per spostare l’attenzione da altri fattori (un’educazione al digitale ancora insufficiente, la latitanza di relazioni parentali, il sensazionalismo giornalistico che dipinge la strada come l’inferno, la scissione pubblico-privato, l’assuefazione alla violenza). Mi sembra insomma un j'accuse che rischia di essere unilaterale.
Io farei pure anche social vietati agli under 18, come alcol e tabacco. Ps mie sorelle sono riuscite con i 4 figli a comprare cellulare dalla prima superiore in poi (anche se i più piccoli sapevano già usarli prima perché usavano,qualche volta, quelli dei fratelli più grandi) e devo dire che è stata una buona scelta..pensavo che appena avessero avuto il cellulare in prima superiore non avrebbero più studiato perché sarebbero sempre stati appiccicati "per recuperare ",ma non è successo,anche se ovvio li usano tanto comunque,e per fortuna a scuola sono andati bene (anche perché a scuola loro il cellulare già per abitudine non usabile se non in pausa tra una lezione e l'altra. Certo non scelte facilissime al giorno d'oggi
Quanto parli...
Il governo dovrebbe proteggerci rendendo illegali e combattendo in tutti i modi: il gioco d'azzardo, le macchinette, il gioco d'azzardo online, i videogiochi basati sullo 'sparo e la coltellata' in tutte le sue varianti...
E basta, no?
👍 👏👏 !!
Grande
Sempre interessante ascoltare Ricolfi.. anche quando parla di cose di cui non sono d’accordo..la lettura che ha fatto sul periodo covid… perfetta.. persona libera e onesta intellettualmente
Complimenti per l'intervista e per il podcast, che non conoscevo! Una cosa mi ha colpito particolarmente: gli esperimenti che hanno dimostrato che bambini e bambine preferiscono giochi diversi a prescindere dalla cultura.
Ci puoi indicare un po' di letteratura sull'argomento?
questo cosa significa secondo te? vorrei
sapere
53:10 concordo sul sistema informazione che indirizza i dibattiti. Aggiungo che oltre al COVID e alla guerra possiamo tranquillamente citare la critica ai trattati UE e all'euro
Eccellente, e lucido intervento. Troppo inascoltato l'ottimo Ricolfi, peccato che nelle università italiane (europee e americane) sia moneta circolante tutt'altra (dis)onestà intellettuale
Interessante e condivido!... posso solo dire che istintivamente mi sono tolto da FB dopo due mesi gia' 20 anni fa!, mi sembrava una gran perdita di tempo, e ovviamente non sono su nessun social...Morale: vuoi parlare con me? chiamami
ma youtube è considerata un social media platform , difficile essere scollegati al 100%
Un adulto può usare le piattaforme correttamente. Un ragazzino no. Se un adulto non le vuole usare sono decisioni sue e valide (a meno che non sia per semplice snobismo), ma di certo, usandole, non aumentano i suicidi in quella categoria di persone.
Lavoro nel settore informatico, non possiamo più usare Master & Slave, bisogna usare Primary e Replica o Active e Standby, Leader e Follower....insomma si crea tanta confusione..
Incredibile
Tutto giusto ma sentire lodare Rampini anche no!
Il follemente corretto non è "la degenerazione del politicamente corretto";
il follemente corretto è il politicamente corretto.
No
Concordo!
Il problema è capire ciò che lo è. In questo caso la correttezza per questi signori .e una scorrettezza sia morale che oggettiva
Comunque concordo
No. Politicamente corretto è smettere di chiamare "ricchioni" gli omosessuali.
Politicamente folle è dire "sono gay, quindi mi dovete dare d'ufficio n buon voto a scuola per compensare il fatto che sono discriminato a prescindere"
Oggi hanno imposto il ridicolo come regola !
Molto interessante molto realista
E intanto i cinesi lavorano, lavorano, lavorano . . .
Esatto...sono semplicemente più intelligenti
@@grazianomoretto9066o schiavi di un sistema cyber comunista
Bravissimo.
Ottima intervista, davvero interessante grazie
Mi sono ritrovato nelle dinamiche sociali che ho subito sulla mia pelle.
come sempre Ricolfi, lucido, intelligente e di buon senso.
Stiamo scherzando vero !!!!
Fulminata dalla definizione " narcismo/ esibizioninismo / bullismo ETICO .
Avevo individuato il problema , ma non sapevo come chiamarlo , adesso lo so .
Da applicare non solo alla scelta nel linguaggio , ma anche alla scelta di obbedire agli ordini vaccinali .
Grazie !
Professor Ricolfi la ammiro tantissimo perché alcuni dei suoi libri mi hanno incantato e la ringrazio per questo splendido lavoro.
Non so se fare 2+2 sul fatto che i commenti sotto questo video, proprio questo video, rientrano in alcune categorie: sensibilità politica di destra, "noncielodicono", no-vax, "non si può più dire gnente" ecc.
E' tipico dell' immaginario politico della destra trovare nemici su cui scaricare rabbia e frustrazione:
Il politicamente corretto (qualunque cosa voglia dire) che impedisce la libertà di espressione.
Gli immigrati e i buonisti che li fanno arrivare con l'appoggio di Soros.
La magistratura rossa.
La teoria gender.
I complotti delle elite (qualunque cosa voglia dire).
I radical-chic (qualunque cosa voglia dire).
I vaccinisti.
A quale 2+2 alludi?
Mi trovi d'accordo!😅
Dai speriamo si possa tornare alla libera espressione 😊
Invece di sentire Checchi Paone o nani e ballerine non sarebbe meglio sentir parlare Ricolfi in prima serata????
Perfetto risveglio