In quegli anni mia moglie era dipendente fiat e ricordo ancora quando tornò a casa depressa perché era stato introdotto il contratto integrativo di Marchionne. I nostri pessimi telegiornali non facevano altro che dire che con questo contratto sarebbe stata la fine per i dipendenti. In realtà poi confrontandolo con quello vecchio è risultato essere molto più conveniente
@@ivanbombana7282 c'erano migliorie in termini di stipendi, premi e coperture sanitarie (che prima mia moglie non aveva). Poi magari c'era anche qualcos'altro ma onestamente non ricordo.
Grazie mille per questo video, davvero ben fatto. Ho letto qualche giorno fa il libro su Sergio Marchionne scritto da Tommaso Ebhardt e devo dire che mi sono subito interessato/appassionato, sicuramente c'è da imparare da lui. Penso sicneramente che un lavoro migliore fosse quasi impossibile, considerando le difficoltà degli anni in cui ha recuperato FIAT molti consideravano quasi un miracolo evitare il fallimento totale, e invece è tornata una casa competitiva e sono riusciti anche a fonderla con Chrysler, un lavoro non da poco direi. So che alcuni posti di lavoro sono stati persi, ma è anche vero che senza di lui c'era un'altissima probabilità di perderli tutti
Penso da vari anni che Marchionne sapesse che il settore auto fosse agli sgoccioli, non era un fossile aziendale, ha visto quanto fosse difficile guadagnare. Non ha lavorato per produrre e vendere di più auto, ha ristrutturato per abbassare i costi e tornare a bilanci adatti, poi ha fatto varie manovre finanziarie per far crescere il gruppo in quella direzione, la finanza è entrata pesantemente nella strategia aziendale. La nuova anima dell'azienda si palesa con la sede in Olanda, poi mancato Marchionne la via era comunque tracciata, nuove manovre finanziarie in un mondo auto dove tutto precipita, vedasi elettrico e Cina. Oggi gli azionisti della fu Fiat possono bussare all'Eliseo e chiedere una mano, guarda caso proprio la Francia, che con la Germania era la guida d'Europa, ma oramai la Germania ha qualche problemino (no gas russo), la Francia sembra aver guadagnato peso nonostante il nulla cosmico che ha come presidente. Saluti a tutti.
Un commercialista che prendeva 60 milioni l'anno e che poi chiedeva sacrifici ai dipendenti. Nessuna visione del mondo auto perché non ne sapeva nulla. I risultati di oggi sono anche dovuti alle sue azioni.
@@smx8227 Fiat era in crisi da anni e dubito ci fosse qualcuno in grado di sanare l'azienda dal punto di vista industriale, è la storia di tantissime aziende italiane, è deindustrializzazione. Diamo uno sguardo oggi a come è messo il settore auto, i tedeschi vanno male mentre tentano di capire come fare l'elettrico, i francesi chiedono aiuti un giorno si uno no, i giapponesi non brillano, anche se la prima ibrida di successo la Prius è roba loro. In America c'è Tesla, che ha fatto il botto, e tutti gli altri che vivono pienamente di benzina perché da loro non si sognano di imporre la transizione elettrica. Alla fine vanno bene i cinesi, infatti li bloccano con i dazi, ma hanno un mercato domestico sconfinato; temo li schiacceranno tutti, hanno grandissime capacità industriali e la furbizia di attirare talenti stranieri per quello che non sanno fare, tipo i diesel. Saluti
Video molto interessante sulla vita di uno tra i più importanti personaggi storici ed economici dell Italia e nel mondo che Come tutti i personaggi storici possono avere avuto sostenitori e detrattori Ma ciò che rimane è quello che ha fatto nelle aziende private dove lui è stato chiamato e assunto per fare il proprio lavoro (talvolta quasi miracoli) e l’ho fatto decisamente egregiamente! C’è un bel video dove lui ricorda i primi giorni in Fiat dove l’azienda faceva perdite su perdite e in estate non c’era nessun dirigente in azienda. Ragazzi di Starting finance siete davvero grandi la vostra dialettica semplice nel raccontare una materia così complessa è di aiuto a tante persone. vi seguo sempre continuate cosi! P.s. Aspetteremo anche un video su Stellantis
Marchionne dal punto di vista finanziario ha senza dubbio fatto miracoli con le sue grandi capacità, tutto sommato è mia opinione che non avesse cultura automobilistica, men che meno italiana, poiché vivendo all'estero non sapeva cosa ha rappresentato Lancia che ha umiliato riducendo il marchio ad un rebadge di auto americane che nulla avevano a che spartire con la storia del brand di Chivasso, arrivando ad avere solo un modello in gamma sul solo mercato italiano quando questo marchio è trasversale come Audi ma è sempre stato sminuito. Marchionne aveva puntato tutto su Alfa Romeo ha creato un pianale stupendo ma Giulia e Stelvio a mio avviso hanno peccato di stile sin dall'inizio oltre ad essere indietro come tecnologie, un peccato perché due auto al top come dinamica di guida. Ha voluto Alfa Romeo in Formula 1 con pessimi risultati, anche di immagine, a che costo? Fiat era stata divisa in prodotti emozionali e quelli funzionali, tra i primi la famiglia 5OO e la 124 spider, tra i secondi la Dodge rimarchiata in Fiat Freemont e la Tipo, auto creata e prodotta in Turchia da Tofas, un'auto che era paragonabile ad una Dacia di quei tempi. La Punto è uscita di produzione senza essere sostituita. Per fortuna c'era la Panda, che con la 5OO era prodotta in Polonia. Un successo è stato il Renegade per fortuna prodotto in Italia. Marchionne non era un uomo di prodotto, non lo conosceva e non gli interessava, era affiancato da John Elkann che pensa solo ad Exor ed al quale non frega nulla dell'Italia. Con Stellantis abbiamo perso una delle se non la più importante azienda italiana.
onestamente anche basta parlare di Lancia, azienda storica ma ormai fallita. All'arrivo di Marchionne la FIAT era mezza fallita, quindi oltre che scorporare Ferrari per farla crescere, ha deciso di centralizzare gli investimenti in Maserati e Alfa Romeo. Stelvio e Giulia non hanno peccato di tecnologia, ma di marketing, grave errore far girare le foto della Giulia due anni prima della commercializzazione, Stelvio invece, per tanti errori progettuali, ha mangiato il capitale di sei modelli, che non sono più usciti. Su FIAT c'è poco da dire, Marchionne aveva capito che i volumi storici di FIAT non si sarebbero mai più raggiunti, industrializzare un'auto costa un miliardo e senza i volumi di vendita, tanto vale far morire i modelli storici come la FIAT Grande Punto. Non è colpa di Marchionne se FIAT ha lasciato per strada miliardi su miliardi prima del suo arrivo. Lui ha stretto la cinghia, ha portato FIAT ad essere un gruppo presente anche in USA, salvando e Chrysler e portando la produzione di alcuni modelli JEEP in Italia (hai detto poco!). Oggi stai vedendo FIAT-FCA quanto stia facendo schifo? Ecco cos'è FIAT senza Marchionne
Si si Edo, parlaci di stellantis, ci lavoro da 3 anni e sono curioso di sapere i dettagli finanziari, perché la realtà che vedo io è tutt altro che rosea. Un managment che colleziona scelte sbagliate su scelte sbagliate. Non andrà avanti per molto secondo me. Sono curioso di sapere il tuo punto di vista analitico. Grazie per il lavoro che svolgi come sempre. Mai pesante e sempre esplicativo. In una parola, fantastico.
Osservazione veritiera ma storicamente ingiusta. Diciamo che la bilancia è a favore dello stato Italiano. Motivo per cui sono uno dei pochi a non buttare merda sul IRI.
La FIAT è sopravvissuta nel tempo grazie ai soldi degli Italiani(casse integrazione) quindi è un bene italiano che ha dato lavoro a tantissimi lavoratori. Il canadese con residenza in Svizzera.E voilà la Fiat è salva!
infatti nel video non viene citata manco una volta questa cosa, perlomeno per l'era Marchionne. Ma noi in Italia andiamo avanti con le nostre leggende...
In pratica una piccola parte degli stipendi serviva per pagare gli stipendi... Gli unici che ci hanno guadagnato sono 5 persone... Per il resto l'azienda è sempre stata in perdita. Prova ad aprire partita iva e chiedi contributi come hanno fatto loro e vedi cosa ti risponde lo stato nella busta verde 😅
Ciao edo io l'ho vissuta come operaio e non era bello, però con le sue manovre dei debiti pagati in azioni mi sono concentrato su quello per recuperaresoldi su uno stipendio basso. E con lui ho imparato molto sul tema azioni e aziende quotate in borsa
la storia, da voi raccontata magistralmente, è quella dell'odierno e preminente management "di costo" (rispetto al management "di prodotto") volto solo all'utile...e nel mondo dell'automobile è un paradigma inaccettabile. Basta vedere come sono stati ridotti i marchi Lancia, Alfa Romeo e Maserati.
chiamarlo grande manager fa ridere ... un grande manager avrebbe riportato lustro ai marchi storici, riconquistato fette di mercato. Marchionne ha solo regalato decenni di tecnologia sovvenzionata dallo stato italiano agli USA
@@adelepanizzutti-w1wnon si fanno soldi con le emozioni, solo pochissimi brand se lo possono permettere, fiat decisamente non è uno di quelli, fiat è come dacia, Renault, Opel etc. una azienda che produce macchine utili, non più emozionanti di un frigorifero. Questo Marchionne lo sapeva benissimo e ha fatto ciò che andava fatto per evitare a fiat di finire in bancarotta. Se invece vogliamo fare un discorso di asset strategici e di importanza dell'imprenditoria italiana c'è la dobbiamo prendere innanzitutto con una classe politica non in grado di fare valere l'economia italiana creando i giusti presupposti per la crescita, Marchionne era un manager, duro e puro, delle emozioni e del lustro dei brand probabilmente se ne puliva le scarpe.
@@andreacorsini330Questo commento é il motivo per cui l'automobilismo italiano é morto. Per ideare la Panda, una scatoletta su ruote, ci sono voluti Giugiaro e Ghidella, rispettivamente un designer gigantesco ed uno dei piú capaci direttori tecnici della storia. Hanno costruito un auto spaziosa e resistente pur contenuta nei volumi e nel prezzo e questa scelta li ha ripagati, considerate gli aggiornamenti, per quasi 40 anni. Alfa Romeo, nonostante gli investimenti, probabilmente non sarebbe mai finita a giocarsela con Mercedes o Bmw, ma avrebbe potuto tranquillamente essere ridimensionati al.pari di una Mazda o di una Mitsubishi. Fra il monte everest e la Fossa delle Marianne c'é comunque di mezzo il mondo.
infatti la sua eredità "di prodotto" è il nulla attuale dei nostri marchi. Di fatto destinati all'estinzione a breve. Un analisi onesta del personaggio non dovrebbe trascendere da questo aspetto, visto che di produzione di automobili stiamo parlando .O forse no?.....
Grazie del video che racconta alcune dinamiche aziendali che dai telegiornali non traspaiono assolutamente. Aspettiamo la seconda parte fino all'attuale CEO Tavarez. 🙂
Un professionista capace che ha fatto qualcosa che in pochi erano/sono capaci di fare prendendo decisioni che, una volta messe di fronte a qualsiasi altro dirigente, moltissimi avrebbero preso.
BRAVISSIMI ! Sempre ottimi video ! Marchionne un grande manager e sopratutto una persona eccezionale. Sarebbe bello avere informazioni sul tipo di persona che era (anticipo eccezionale) e poi sulla storia recente di Stellantis
In pratica ha salvato le tasche degli Agnelli, con tagli e trasferimenti oltreconfine, e la sua unica grande visione, quella delle Alfa Romeo vendute in America, si è rivelata un buco nell'acqua.
Il settore auto è molto competitivo, difficile lavorarci o investirci. Considerando i manager che l’hanno preceduto, direi che Marchione ha fatto benissimo.
Dovreste dire anche che sotto la sua guida, tanti stabilimenti erano tornati a produrre tanto e non fare cassa integrazione. Esempio quello di Melfi, si trovano parecchie testimonianze di gente che dice che sotto la sua guida c'erano 15.000 dipendenti e si lavorava a manetta...oggi parecchi tagli e parecchia cassa integrazione. È stato uno dei manager italiani più grandi di sempre. Ricordatevi che la Fiat ha un'azienda quasi in ogni regione italiana, e tra fabbriche e l'indotto generato, si può parlare del principale traino dell'economia italiana.
Forse non hai capito una cosa fondamentale: la cassa integrazione è un accordo mafioso tra imprenditori disonesti e governo altrettanto mafioso. Non è certo nata per sostenere per anni imprese "decotte" già dalla loro creazione, magari proprio con quello scopo. Informati meglio.
@@Paperofolle2023 si infatti quando c'è stato il COVID e siamo stati costretti a stare a casa, ed ho ricevuto la cassa integrazione, era tutto un accordo mafioso vero? Ti svelo un segreto: la cassa integrazione serve a pagare i dipendenti fiat quando gli scemi comprano macchine di merda (le francesi o cessi cinesi) anziché le italiane ed aiutare l'economia nazionale.
- “Nel 2004 perdevamo cinque milioni di euro al giorno, ma quando andai in ufficio in Italia ad agosto non c'era nessuno. Così chiedo: 'Ma dove sono tutti? ' e mi dicono: - 'In ferie' - ‘Ma in ferie da cosa?’ ❤
😅 poi con lui la storia è cambiata :D:D (dopo che gli amici americani gli hanno regalato 1. due miliardi di dollari con la maxipenale GM 2. la chrysler...
Infatti. Purtroppo quello che è mancato è che manca ancora oggi sono figure che conoscano a fondo il mondo dell'auto gente con le palle che sappia cosa sono le vetture. Adesso abbiamo commercialisti opportunisti che non sanno che differenza c'è tra diesel, benzina ed elettrico.
@@jackbigbug ora se un qualsiasi dirigente italiano va da una qualsiasi azienda americana a chiedere 2 miliardi di penale, ci fanno la pernacchia e ci fanno pagare 1 miliardi solo per averci provato
certamente un figura controversa, ma io penso che non potesse fare niente di piu' o di meno di quello che ha fatto. La sua strategia aziendale puo' essere oggetto di critiche negative per quanto riguarda gli investimenti in Italia, ma sfido qualsiasi altro manager a fare diversamente, dopo la crisi del 2008, il problema sono i contributi statali acquisiti in quegli anni, se non vuoi piu' investire in Italia, o non puoi vista la crisi devi rendere indietro tali contributi, questi ultimi sono stati acquisiti ma poi investimenti seri in Italia non ne ha fatti. Quindi il nocciolo della questione sta nel problema Italia, tutti gli altri obiettivi li ha pienamente raggiunti, ma secondo me non poteva fare altrimenti solo che i contributi statali li ha presi per porre in essere questi investimenti resi vani da una strategia di investimenti in paesi dove il costo del lavoro e' piu' basso, Polonia, Turchia, Jugoslavia, Brasile, Messico etc etc
Ciao ragazzi, ho letto il libro di Tommaso Ebhardt e ho studiato a Torino, proprio negli anni in cui gli e' stata data la laurea honoris causa. Indubbiamente quello che leggevamo e sentivamo dai media era molto molto negativo su Marchionne proprio per il decentramento delle produzioni, spostando nei paesi piu' economici. Ma l'Italia non e' e non era un paese in cui produrre auto per la gente ma piu' che altro produrre auto per altri mercati o di lusso sfruttando il "Made in Italy". Grazie per questo video di approfondimento.
Bel riassunto! Chissà cosa avrebbe fatto con Stellantis oggi ....avrebbe abbandonato l'auto come ha fatto Elkan? Lo stato francese è entrato nel progetto diventando azionista,l'Italia non ha un piano industriale da almeno 30 anni!
È curioso il clamore che si solleva quando si parla del trasferimento della produzione all'estero mentre non si dice una parola su come sia possibile che nel gruppo Fiat a inizio 2000 si era lavorato a prototipi su TUTTE le tecnologie che oggi sono attuali (ibrido, elettrico, idrogeno, iniezione common rail, biocarburanti etc) e non sia riuscita a diventare il leader su nessuna, tralasciando il common rail di cui hanno venduto i diritti, ma quello è un'altra storia.
Alcune cose non le sapevo, comunque é stato descritto il tutto alla perfezione, non avrei saputo dirlo meglio. Il pubblico comunque saremmo noi poveracci con le pezze... ai pantaloni, che veniamo sfruttati per due euro all'ora. Peggio che da noi, insomma, ci sono i lavoratori in nero non pagati e i minori sfruttati in paesi dove non c'é un'ombra di legalità. Come avrete capito, la funzione dei ceo e dei miao é quella di favorire gli azionisti speculatori a discapito di miliardi di persone oneste. La vedo molto triste, meglio che noi italiani ci risvegliamo dagli allori. P.s. mi piacerebbe avere una puntata special su fca e stellantis ed il futuro italiano in previsione.
Molto bello e interessante. Sicuramente conoscere la storia di Marchionne aiuta a conoscere meglio anche la storia delle mancate opportunità italiane. Attendo il prossimo.
Era anche importante dire che mentre prometteva investimenti mai fatti in Italia, con enormi contributi statali italiani di ogni tipo e partiti di Dx e Sx che lo portavano sul palmo della mano, contemporaneamente spostava le produzioni di auto in Polonia, Romania, Turchia, Messico, Brasile... Cosa che fa capire bene che neanche lui credeva a tutte le promesse fatte e mai mantenute. E chi lo criticava aveva ragione, con il senno di poi.
ogni anno era una bella barzelletta con il nuovo piano industriale alfa che prometteva 400.000 mila auto prodotte per l'anno a venire :D:D:D:D per non parlare del Twinair ...fallimento mostruoso ...così come il brand 500 come brand premium in realtà auto sempre vendute sottocosto....
Non che i sindacati, soprattutto la CGIL di Landini, abbia subito. Anzi, annuiva come nessun altro scelta di Stellantis. Erano più che complici. La storia deve essere raccontata per intero. Altrimenti non si spiegherebbe la situazione attuale.
Il caro SERGIO MARCHIONNE, peccato che sia durato poco per via della sua salute precaria. Avendosi fatta una esperienza sia universitaria/master e avendo lavorato in campi tecnici/commerciali di grandi dimensioni arrivando agli apici aziendali mondiali, ragionava molto sulle varie situazioni prima di prendere le decisioni che lo portavano alla vittoria globale!!!!!Mi ricordo bene e approvo le sue decisioni aziendali quando diceva che 2 galli in una stia non fanno fare più le uova alle galline!!!!!quanti dirigenti e CO. con stipendi milionari furono omessi dalle funzioni perchè falliti nei loro programmi !!!!!!! OGGI SERGIO non so se sarebbe ancora un genio visto il clima(non atmosferico, bensì.......)Grazie SERGIO R.I.P.
Come Mussolini, ci furono tre Maglionne. Il primo, finanziere restauratore, assolse il suo compito. Lui, diversamente religioso come chi lo mise lì, salvò l’azienda dal fallimento. A beneficio esclusivo dei suoi protettori; non certo di chi ci lavorava. Il secondo subì quello che succede sempre a chi esercita per troppo tempo un potere assoluto senza controllo e senza capire nulla di auto: il tentativo di prendersi Opel, respinto dai tedeschi che lo vedevano come un parvenu inconsistente, l’acquisto di Chrysler con la pretesa di non essere solo il protagonista di Fiat (quello effettivamente lo era dal punto di vista finanziario) ma di diventare una sorta di dominus mondiale dell’auto, gestendo due aziende incompatibili in aereo, travasando tecnologia nostra oltreoceano. Col risultato dì depauperare produzione e maestranze italiche e sfornare modelli spot senza pianificarli a lungo termine (dopo la 500 il nulla; la Panda non era roba sua, la Giulia è andata sul mercato un anno dopo essere stata presentata, e oggi non si vende al pari di certe berline Maserati, la Lancia Thema è stato un equivoco invendibile). Il terzo è stato semplicemente patetico, messosi a sognare di governare la Ferrari e farla vincere chissà quanti mondiali con una struttura reticolare che lui aveva smontato in Fiat quando cacciò Demel per paura che qualcuno gli facesse ombra, con tecnici e manager da lui scelti che non hanno combinato niente, allontanandone altri (leggasi Allison) che in Mercedes han fatto faville. Questa non è l’Italia. Questa roba qui è la negazione dell’Italia: oggi al Lingotto ci sono solo persiane cigolanti mosse dal vento. Quando arrivano persone con più passaporti, specie del medio oriente, va sempre a finire in un certo modo
Bellissimo video, come tutti quelli che fate! Marchionni faceva gli interessi dell'azieda per la quale lavorava. gli interessi degli italiani li dovevano fare i politici italiani (che invece pensavano ai propri di interessi). Mi piacerebbe vedere un video su Stellantis e sula scorporazione di Ferrari e Magneti marelli. E poi un video su Alitalia ci starebbe tutto :) Grazie mille
Pazzesco che sto vedendo questo video nella metropolitana di Toronto, mi giro e vedo fuori dalla finestra un'Alfa Romeo Giulia rossa in autostrada. Ho i brividi.
Cosa vuol dire salvare la Fiat? Per mettere a posto i conti non ha lanciato per 10 anni nuove auto e ridotto la gamma Fiat alla 500 e Panda. Termini ha chiuso, produzione portata in Serbia per i sussidi statali. Oggi abbiamo perso la produzione auto grazie a queste scelte.
Termini Imerese ha chiuso perché i rappresentanti sindacali nel 2010 indissero sciopero proprio quando (guarda caso) la nazionale italiana giocava le partite di calcio del mondiali..... e ho detto tutto Quale industriale o datore di lavoro prenderebbe sul serio dei rappresentanti sindacali così?? Termini Imerese negli ultimi 20 anni prima della chiusura era un colabrodo.... a quel punto lì o si cambia musica e accetti la nuove proposte di contratto dell'azienda oppure chiudi. L'unico motivo per cui la Fiat aprì lo stabilimento di Termini Imerese nel 1970 fu solo su richiesta dei governi democristiani-socialdemocratici i quali dovevano far vedere che grandi aziende come Fiat investivano anche nel Meridione, quando in verità i partiti di governo avevano solo clientele elettorali da mantenere in quei territori. La storia industriale della FIAT nel XX secolo è sempre stato un connubio di connivenze con la politica.... sia la politica che la Fiat si aiutavano a vicenda ed entrambi non facevano mai niente per niente. Nel XXI secolo con l'economia globalizzata il giocattolino si è rotto e la musica è cambiata.
@@FrancescoDeCassai facevamo quasi 2 milioni ora 400 mila auto. Considera poi che nuovi modelli non sono previsti non mi sembra che siamo messi bene. Romania e Spagna fanno molte più auto di noi.
Marchionne è stato un gigante che pochi altri possono eguagliarlo. Come canale, avete fatto bene a non parlare della parte politica, tuttavia, la politica in Italia era (e ancora lo è) MOOOOOLTO ambigua e tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per tutti nel migliore dei modi. Non lo biasimo per l'ultimo punto anche perchè non è stato l'unico e Gianni Agnelli viveva un'altra epoca che non è assolutamente paragonabile a quella di oggi nella globalizzazione.
Grande genio, sotto la sua guida la fiato ha creato modelli che hanno venduto milioni di esemplari e la sua gestione ha spianato la via che ha portato oggi la fiat ad essere il primo produttore di automobili al mondo.
"Insomma, Sergio Marchionne ha operato in modo simile a Mario Draghi, svendendo asset strategici e portando a una trasformazione significativa della Fiat. Nel corso della sua gestione, Marchionne ha ricevuto un sostegno cruciale dallo Stato italiano, soprattutto durante la crisi finanziaria del 2008, quando la Fiat necessitava di un intervento per evitare il collasso. Questo sostegno ha incluso prestiti e garanzie che hanno permesso all'azienda di rimanere a galla. Tuttavia, oggi la Fiat, pur mantenendo il marchio storico, non è più un'azienda italiana nel senso tradizionale, essendo diventata parte del gruppo Stellantis, frutto della fusione con il gruppo francese PSA. Questa trasformazione ha segnato un cambiamento radicale non solo per l'azienda, ma anche per il panorama industriale italiano, sollevando interrogativi sul futuro dell'industria automobilistica nel nostro paese."
Il motivo per cui viene criticato é lo stesso per cui non esistono grandi gruppi internazionali in Italia. Si vede l'internazionalizzazione come nemico non capendo che senza solo pochissime delle aziende italiane sono diventate grandi e successivamente acquistate dai colossi di altri paesi (es. Tutto il settore della moda di lusso a parte Armani). Mentalità purtroppo chiusa e perdente sul mercato, ma per la gente che non capisce nulla quando le aziende vengono vendute o falliscono poi é colpa dell'imprenditore o dello stato, e quelle che rimangono aperte delocalizzando sono le cattivone che campano sulle spalle degli italiani... Per carità
È rimasto poco delľ anima italiana, il nostro è un paese che poteva essere il fulcro di tutto, moda, motori, istruzione, energia. Ma è sempre stato bloccato tutto sul più bello o per malagestione, investendo sempre meno nel paese (complice anche il governo stesso)
Come disse istorica, siamo un paese semifeudale e semianalfabeta (sappiamo fare di conto e leggere si, ma siamo incapaci di pensare praticamente). Non mi stupisco ci sia questo atteggiamento.
Sono 220 miliardi di euro che lo stato italiano ha dato a Fiat fino al 2012 cè poi la cassa integrazione che da fonte Inps finalmente vediamo per la prima volta i numeri esatti: fra il 2014 e 2020 FCA ha ricevuto contributi per 446 milioni (di cui 263 a carico dell'azienda). Dal 2021 ad aprile 2024 la cassa sale a 984 milioni (280 a carico dell'azienda). Riporto solo la notizia come l' hanno scritta poi tirate voi la somma. Come puoi non essere un grande manager con i soldi delle tasse degli altri. Forse è meglio che Fiat se ne vada per sempre dall' Italia.
Sicuramente, Sergio Marchionne ha avuto un impatto notevole sulla Fiat e sull'industria automobilistica italiana in generale. Dopo aver assunto la direzione nel 2004, ha intrapreso una serie di riforme incisive che hanno portato l'azienda a un risanamento significativo. Tuttavia, la sua gestione è stata caratterizzata anche da operazioni di fusione e acquisizioni. Un’importante tappa è stata la fusione con Chrysler nel 2009, durante la crisi finanziaria, che ha visto il governo degli Stati Uniti e quello italiano intervenire per salvare il marchio americano. Questo intervento ha bilanciato i rischi e le incertezze legate a uno dei più importanti produttori automobilistici al mondo. Criticamente, nonostante il rilancio della Fiat sotto Marchionne, la crescente internazionalizzazione ha portato a una situazione in cui Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha assunto una dimensione globale. Con la fusione con Groupe PSA nel 2021, è nato Stellantis, un colosso automobilistico che rappresenta diversi marchi, da Fiat a Peugeot, da Chrysler a Citroën. Questo passaggio ha segnato la fine della Fiat come entità italiana autoctona, spostando il quartier generale di Stellantis ad Amsterdam. È importante notare che l'intervento del governo italiano è avvenuto non solo in termini di aiuti finanziari, ma anche attraverso politiche industriali tese a preservare l'occupazione e la produzione nel paese. Ma, nella realtà attuale, possiamo dire che la Fiat ha perso gran parte della sua identità italiana, a favore di un modello di business più orientato al mercato globale. Pertanto, la frase iniziale è in parte corretta, ma necessita di contestualizzazione: la Fiat ha subito una trasformazione sostanziale sotto la leadership di Marchionne, ma il supporto statale e le successive fusioni hanno completamente ridefinito il panorama. L'industria automobilistica italiana continua a vivere sfide e opportunità, cercando di mantenere una certa identità nazionale in un contesto sempre più globalizzato.
Ciao Edoardo grazie per i video sempre molto interessanti. Non so se ti ricordi ma la fusione che voleva Marchionne quella con Alosuisse, Pechyney ed Al l'ha cercata di fare più volte quando era in fiat. Voleva comperarsi opel ma nulla, voleva la fusione con PSA (prima di stellantis) ma nulla allora se non ricordo male per "dispetto" e cercare un altro partner era andato a produrre il furgone "talento" con Renault....
La fusione con PSA non è stata una vendita. PSA è confluita in FCA N.V. e ci mancherebbe che sul prospetto avessero scritto che era FCA a comprare PSA dopo questo. La normativa europea IFSR3 nelle fusioni impone che ci sia scritto " a livello contabile" ( e non per altro ) un compratore ed un venditore. La società e compasta da un CDA di 5 + 5 che esprimono un AD che in questo caso è Tavares, questo si viene da PSA ma è uno dei 3 fuoriclasse degli ad nell'auto motive insieme a Marchionne e Ghosn che è stato condannato in Giappone e allora si è deciso di mantenere Tavares che probabilmente in caso di mancata fusione sarebbe andato in BMW. Quindi la fusione ha portato alle percentuali che sappiamo cioè più dei 15 % agli Elkann/Agnelli ed il 7 e 6 rispettivamente ai Peugeot ed allo stato francese. Al di la della mancata fusione con Renault che li sarebbe stata si un acquisizione da parte di FCA la fusione con PSA ha portato John Elkann ad essere presidente ma la questione più importante è che risulta l'unico amministratore esecutivo, tutti gli altri sono amministratori non esecutivi in più Exor precedentemente IFIL è molto più grande di ffp della famiglia Peugeot ed in grado di acquistare flottante ( com'è stato fatto da poco estinguendo quote ) anche perché se i Peugeot avessero avuto risorse non si sarebbero visti costretti a far entrare lo stato francese in PSA e poi i cinesi di Dong Feng per salvare l'azienda, tutto questo per dire che gli Elkan hanno svenduto l'industria per tenersi l'azienda, venduto la parte fisica per comandare la parte contabile e finanziaria visti i 24 mamgaer di PSA contro i 18 ex FCA , ora 23 e 19. Questo si evince in primis dall' R&D in Francia con relativo indotto e tutti i brevetti più importanti depositati sempre in Francia , in soldoni hanno venduto la parte fisica a Peugeot per continuare a tenere il comando. L'ufficio di Tavares è a Parigi ma quello conta poco sono le solite bandierucole che piace piazzare ai francesi è il resto che deve far riflettere perché l'indotto è il 50% di un azienda e se non c'è ricerca e sviluppo non c'è indotto e di conseguenza non c'è lavoro ma come per Marchionne c'è invece guadagno per gli Elkann.
Carta canta @@sp1d3rm0nk3y33Luxottica insegna, non hanno più potere o almeno non hanno quel potere che conta. Qui non si tratta di francesi qui si tratta di avere in mano l'azienda e per com'è stata strutturata c'è stato un governante ben bilanciata ma i dati sono alla mano di tutti, rileggili e poi ripensa se i francesi non fanno comandare, come ho scritto sopra sono banderuole le loro io credo di aver capito mi sono letto tutto il prospetto di fusione se ne vuoi capire quanto me leggilo anche tu.
Intendi "instaurare una sorta di monopolio di settore?" Sono l'unico a cui non frega nulla delle vicende familiari e industriali ma guarda solo il valore strategico di un azienda come FIAT in Italia? Per me gli Elkan/Agnelli potrebbero trasferire famiglia e capitali in Cina e non tornare mai più, invece perdere fisicamente gli impianti è il knowout è una perdita significativa per l'assetto strategico italiano. Che il governo francese si tenga fuori da questa situazione è pura fantasia, sarebbero in grado letteralmente di rubarla se lo ritenessero necessario.
@@evander1978 quello che conta, almeno non so se l' automotive costituisca un' eccezione, di solito è mantenere i centri di ricerca e sviluppo. Perché una volta che perdi quelli è andato tutto. E di solito, di solito eh, sono nello stesso posto dove c'è la sede legale (non fiscale). La sede è stata trasferita a Parigi, così per dire.
Che importanza poteva avere quanto guadagnare se poi aveva la genialia' e l 'intuito che aveva.Una nazione a bisogno di questi geni per essere unica .Ma peccato,non si esterni
Sicuramente Marchionne è stato un grande manager, ma credo che qualche riflessione seria sul suo operato andrebbe fatta. Su due punti invito gli italiani fans del manager a riflettere: 1) dopo la progettazione di Fabbrica Italia con conseguente aumento di manodopera e ricchezza per il paese preferì buttare tutto alle ortiche per arricchire gli azionisti (sicuramente non poveri); 2) trasferì la sede legale nei paesi bassi evitando così di partecipare al sostentamento finanziario del paese dopo aver ricevuto per anni contributi infiniti dallo stato. Per cui va bene tutto ma alla fine la realtà è che non ha fatto assolutamemte gli interessi dell'Italia, ed oggi si vede molto bene dove hanno portato le sue idee: sempre meno auto costruite in Italia e tasse pagate in un'altro paese. PS: quel nodo "di cravatta" quasi mai portata che ha citato denota che nemmeno lui ne era convinto di essere quella persona seria che dichiarava di essere. D'altronde in questo paese c'è anche molto di peggio.
Grandissimo manager, però può essere capito soltanto da esperti di economia o da chi è stato manager di grandi e medie aziende, e sa cosa significa una strategia aziendale. Il mondo cambia e si evolve, e tutti cambiano, soprattutto i consumatori, la nostra vita, e di conseguenza le aziende con le loro strategie, buona giornata
Ho lavorato in FCA nel momento in cui si stava per formalizzare la fusione con PSA, creando Stellantis...beh, diciamo che ovunque negli uffici la voce era: ci vorrebbe di nuovo Sergio, lui si che sapeva come fare... Marchionne è stato una manna dal cielo, ha risollevato un marchio che stava per morire, insieme a tutti gli altri, alfa tra tutti. Ed ora alfa, è riuscita a risorgere come meritava...chiaro, ha scelto di affossare Lancia, ma non si poteva salvare tutto e subito
Le colpe della politica sono evidenti...ma la distruzione del comparto italiano dell'auto è cominciata con lui. Un grande manager finanziario che di industria capiva il giusto. Forse in questo caso vi sarebbe servito un esperto del settore per capire come la mancanza di investimenti su nuovi modelli e tecnologie ha svuotato l'azienda portandola al disastro di oggi. Esattamente la stessa politica perseguita da Gianni Agnelli negli anni 80 e 90 : fare auto mediocri aspettando gli incentivi alla rottamazione dello stato e ovviamente le decine di miliardi per evitare la chiusura degli stabilimenti.
Ci sono delle omissioni di ricostruzione importanti. Sul convertendo, e le operazioni di rastrellamento dal mercato delle azioni per mantenere la maggioranza senza Opa. Le fluttuazioni del valore delle azioni da 20 a 4 euro dopo il convertendo ed le perdite scaricate sui piccoli azionisti. Le commistioni poco chiare con i sindacati americani per cui era sotto inchiesta, senza contare la strategia di prodotto che ha portato alla scomparsa del marchio Fiat da tutti i segmenti e di fatto alla fine dell industria automobilistica italiana con la vendita ai francesi Non conosco quale fosse il committent ricevuto dalla proprietà ma penso che un manager non sia un sicario che debba portare a compimento gli interessi dell’azionista di maggioranza senza considerare anche gli interessi della comunità in cui l’azienda si è sviluppata. Solo in Italia si possono alienare interi settori industriali senza che la politica si occupi del tema. Abbiamo perso l’elettronica, la chimica e con l aiuto di Marchionne l’automotive… L’ essere stato spregiudicato cinico ed efficace nel perseguire gli interessi dell’azionista di maggioranza non costituisce un merito da celebrare
Una puntata ulteriore da FCA a Stellantis sarebbe oltre che gradita anche importante per comprendere bene i meccanismi. Grazie
In quegli anni mia moglie era dipendente fiat e ricordo ancora quando tornò a casa depressa perché era stato introdotto il contratto integrativo di Marchionne. I nostri pessimi telegiornali non facevano altro che dire che con questo contratto sarebbe stata la fine per i dipendenti. In realtà poi confrontandolo con quello vecchio è risultato essere molto più conveniente
Grazie di aver raccontato la tua esperienza 😊
Xchè + conveniente?
@@ivanbombana7282 c'erano migliorie in termini di stipendi, premi e coperture sanitarie (che prima mia moglie non aveva). Poi magari c'era anche qualcos'altro ma onestamente non ricordo.
@@piccobaudo conveniente per alcuni forse, sicuramente c'era una clausula per un tornaconto
@@annadelicio3182ok complottista
Grazie mille per questo video, davvero ben fatto. Ho letto qualche giorno fa il libro su Sergio Marchionne scritto da Tommaso Ebhardt e devo dire che mi sono subito interessato/appassionato, sicuramente c'è da imparare da lui. Penso sicneramente che un lavoro migliore fosse quasi impossibile, considerando le difficoltà degli anni in cui ha recuperato FIAT molti consideravano quasi un miracolo evitare il fallimento totale, e invece è tornata una casa competitiva e sono riusciti anche a fonderla con Chrysler, un lavoro non da poco direi. So che alcuni posti di lavoro sono stati persi, ma è anche vero che senza di lui c'era un'altissima probabilità di perderli tutti
Edoardo...Top! Un vero piacere ascoltarti, dal primo all' ultimo minuto. Grazie!
Potete fare la storia dell'Alitalia?
prende soldi pubblici > assume amici dei politici > fallisce. Fine della storia
Mi associo 👏🏻
@@andreafenocchio3256 idem
Sarebbe fantastico! ❤
sei masochista eh?😂
Un capolavoro di video, complimenti per tutto soprattutto per la scrittura. Siete dei mostri ❤
Penso da vari anni che Marchionne sapesse che il settore auto fosse agli sgoccioli, non era un fossile aziendale, ha visto quanto fosse difficile guadagnare.
Non ha lavorato per produrre e vendere di più auto, ha ristrutturato per abbassare i costi e tornare a bilanci adatti, poi ha fatto varie manovre finanziarie per far crescere il gruppo in quella direzione, la finanza è entrata pesantemente nella strategia aziendale.
La nuova anima dell'azienda si palesa con la sede in Olanda, poi mancato Marchionne la via era comunque tracciata, nuove manovre finanziarie in un mondo auto dove tutto precipita, vedasi elettrico e Cina.
Oggi gli azionisti della fu Fiat possono bussare all'Eliseo e chiedere una mano, guarda caso proprio la Francia, che con la Germania era la guida d'Europa, ma oramai la Germania ha qualche problemino (no gas russo), la Francia sembra aver guadagnato peso nonostante il nulla cosmico che ha come presidente.
Saluti a tutti.
Un commercialista che prendeva 60 milioni l'anno e che poi chiedeva sacrifici ai dipendenti. Nessuna visione del mondo auto perché non ne sapeva nulla. I risultati di oggi sono anche dovuti alle sue azioni.
@@smx8227 Fiat era in crisi da anni e dubito ci fosse qualcuno in grado di sanare l'azienda dal punto di vista industriale, è la storia di tantissime aziende italiane, è deindustrializzazione.
Diamo uno sguardo oggi a come è messo il settore auto, i tedeschi vanno male mentre tentano di capire come fare l'elettrico, i francesi chiedono aiuti un giorno si uno no, i giapponesi non brillano, anche se la prima ibrida di successo la Prius è roba loro.
In America c'è Tesla, che ha fatto il botto, e tutti gli altri che vivono pienamente di benzina perché da loro non si sognano di imporre la transizione elettrica.
Alla fine vanno bene i cinesi, infatti li bloccano con i dazi, ma hanno un mercato domestico sconfinato; temo li schiacceranno tutti, hanno grandissime capacità industriali e la furbizia di attirare talenti stranieri per quello che non sanno fare, tipo i diesel.
Saluti
Un bel video su stellantis ci sta tutto
magari quando sarà fallita... quindi tra 3-4 anni.
Video molto interessante sulla vita di uno tra i più importanti personaggi storici ed economici dell Italia e nel mondo che Come tutti i personaggi storici possono avere avuto sostenitori e detrattori Ma ciò che rimane è quello che ha fatto nelle aziende private dove lui è stato chiamato e assunto per fare il proprio lavoro (talvolta quasi miracoli) e l’ho fatto decisamente egregiamente! C’è un bel video dove lui ricorda i primi giorni in Fiat dove l’azienda faceva perdite su perdite e in estate non c’era nessun dirigente in azienda. Ragazzi di Starting finance siete davvero grandi la vostra dialettica semplice nel raccontare una materia così complessa è di aiuto a tante persone. vi seguo sempre continuate cosi!
P.s. Aspetteremo anche un video su Stellantis
Marchionne dal punto di vista finanziario ha senza dubbio fatto miracoli con le sue grandi capacità, tutto sommato è mia opinione che non avesse cultura automobilistica, men che meno italiana, poiché vivendo all'estero non sapeva cosa ha rappresentato Lancia che ha umiliato riducendo il marchio ad un rebadge di auto americane che nulla avevano a che spartire con la storia del brand di Chivasso, arrivando ad avere solo un modello in gamma sul solo mercato italiano quando questo marchio è trasversale come Audi ma è sempre stato sminuito. Marchionne aveva puntato tutto su Alfa Romeo ha creato un pianale stupendo ma Giulia e Stelvio a mio avviso hanno peccato di stile sin dall'inizio oltre ad essere indietro come tecnologie, un peccato perché due auto al top come dinamica di guida. Ha voluto Alfa Romeo in Formula 1 con pessimi risultati, anche di immagine, a che costo? Fiat era stata divisa in prodotti emozionali e quelli funzionali, tra i primi la famiglia 5OO e la 124 spider, tra i secondi la Dodge rimarchiata in Fiat Freemont e la Tipo, auto creata e prodotta in Turchia da Tofas, un'auto che era paragonabile ad una Dacia di quei tempi. La Punto è uscita di produzione senza essere sostituita. Per fortuna c'era la Panda, che con la 5OO era prodotta in Polonia. Un successo è stato il Renegade per fortuna prodotto in Italia.
Marchionne non era un uomo di prodotto, non lo conosceva e non gli interessava, era affiancato da John Elkann che pensa solo ad Exor ed al quale non frega nulla dell'Italia.
Con Stellantis abbiamo perso una delle se non la più importante azienda italiana.
L avremmo persa comunque se fosse fallita
onestamente anche basta parlare di Lancia, azienda storica ma ormai fallita. All'arrivo di Marchionne la FIAT era mezza fallita, quindi oltre che scorporare Ferrari per farla crescere, ha deciso di centralizzare gli investimenti in Maserati e Alfa Romeo. Stelvio e Giulia non hanno peccato di tecnologia, ma di marketing, grave errore far girare le foto della Giulia due anni prima della commercializzazione, Stelvio invece, per tanti errori progettuali, ha mangiato il capitale di sei modelli, che non sono più usciti. Su FIAT c'è poco da dire, Marchionne aveva capito che i volumi storici di FIAT non si sarebbero mai più raggiunti, industrializzare un'auto costa un miliardo e senza i volumi di vendita, tanto vale far morire i modelli storici come la FIAT Grande Punto.
Non è colpa di Marchionne se FIAT ha lasciato per strada miliardi su miliardi prima del suo arrivo. Lui ha stretto la cinghia, ha portato FIAT ad essere un gruppo presente anche in USA, salvando e Chrysler e portando la produzione di alcuni modelli JEEP in Italia (hai detto poco!).
Oggi stai vedendo FIAT-FCA quanto stia facendo schifo? Ecco cos'è FIAT senza Marchionne
Si si Edo, parlaci di stellantis, ci lavoro da 3 anni e sono curioso di sapere i dettagli finanziari, perché la realtà che vedo io è tutt altro che rosea. Un managment che colleziona scelte sbagliate su scelte sbagliate. Non andrà avanti per molto secondo me. Sono curioso di sapere il tuo punto di vista analitico. Grazie per il lavoro che svolgi come sempre. Mai pesante e sempre esplicativo. In una parola, fantastico.
Povera auto italiana in mano a francesi che le auto non le han mai sapute fare pur credendosi dei geni e snobbandoci di brutto.
Stellantis no bene 😢
Raccontare la vita i successi e i fallimenti degli altri è un grande impegno continua così
Questa azienda è stata salvata nel tempo dalle varie generazioni di contribuenti,non da questi elementi alquanto discutibili
Osservazione veritiera ma storicamente ingiusta. Diciamo che la bilancia è a favore dello stato Italiano.
Motivo per cui sono uno dei pochi a non buttare merda sul IRI.
ma no dai è stato Santo Marchionne
@@tipo1598 per i minus habens italici sicuramente
@@tedcarson2357 guarda a me uno che nella vita ha solo pensato a lavorare e si vantava di non dormire la notte fa solo schifo.
@@evander1978e lo stato usava i soldi dei contribuenti
La lezione più importante:
Il bene di pochi, non è il bene di tutti.
Bisognerebbe però prima capire chi siamo e da dove arriviamo.
Buon viaggio ❤
La Fiat è sempre stata salvata dalle tasse degli italiani...e poi "tante grazie a tutti" 😂
La FIAT è sopravvissuta nel tempo grazie ai soldi degli Italiani(casse integrazione) quindi è un bene italiano che ha dato lavoro a tantissimi lavoratori.
Il canadese con residenza in Svizzera.E voilà la Fiat è salva!
infatti nel video non viene citata manco una volta questa cosa, perlomeno per l'era Marchionne. Ma noi in Italia andiamo avanti con le nostre leggende...
In pratica una piccola parte degli stipendi serviva per pagare gli stipendi... Gli unici che ci hanno guadagnato sono 5 persone... Per il resto l'azienda è sempre stata in perdita. Prova ad aprire partita iva e chiedi contributi come hanno fatto loro e vedi cosa ti risponde lo stato nella busta verde 😅
Bravissimi raga! Sempre contenuti di qualità
Ciao edo io l'ho vissuta come operaio e non era bello, però con le sue manovre dei debiti pagati in azioni mi sono concentrato su quello per recuperaresoldi su uno stipendio basso.
E con lui ho imparato molto sul tema azioni e aziende quotate in borsa
la storia, da voi raccontata magistralmente, è quella dell'odierno e preminente management "di costo" (rispetto al management "di prodotto") volto solo all'utile...e nel mondo dell'automobile è un paradigma inaccettabile. Basta vedere come sono stati ridotti i marchi Lancia, Alfa Romeo e Maserati.
chiamarlo grande manager fa ridere ... un grande manager avrebbe riportato lustro ai marchi storici, riconquistato fette di mercato.
Marchionne ha solo regalato decenni di tecnologia sovvenzionata dallo stato italiano agli USA
@@adelepanizzutti-w1wnon si fanno soldi con le emozioni, solo pochissimi brand se lo possono permettere, fiat decisamente non è uno di quelli, fiat è come dacia, Renault, Opel etc. una azienda che produce macchine utili, non più emozionanti di un frigorifero.
Questo Marchionne lo sapeva benissimo e ha fatto ciò che andava fatto per evitare a fiat di finire in bancarotta.
Se invece vogliamo fare un discorso di asset strategici e di importanza dell'imprenditoria italiana c'è la dobbiamo prendere innanzitutto con una classe politica non in grado di fare valere l'economia italiana creando i giusti presupposti per la crescita, Marchionne era un manager, duro e puro, delle emozioni e del lustro dei brand probabilmente se ne puliva le scarpe.
@@andreacorsini330Questo commento é il motivo per cui l'automobilismo italiano é morto. Per ideare la Panda, una scatoletta su ruote, ci sono voluti Giugiaro e Ghidella, rispettivamente un designer gigantesco ed uno dei piú capaci direttori tecnici della storia. Hanno costruito un auto spaziosa e resistente pur contenuta nei volumi e nel prezzo e questa scelta li ha ripagati, considerate gli aggiornamenti, per quasi 40 anni. Alfa Romeo, nonostante gli investimenti, probabilmente non sarebbe mai finita a giocarsela con Mercedes o Bmw, ma avrebbe potuto tranquillamente essere ridimensionati al.pari di una Mazda o di una Mitsubishi. Fra il monte everest e la Fossa delle Marianne c'é comunque di mezzo il mondo.
infatti la sua eredità "di prodotto" è il nulla attuale dei nostri marchi. Di fatto destinati all'estinzione a breve. Un analisi onesta del personaggio non dovrebbe trascendere da questo aspetto, visto che di produzione di automobili stiamo parlando .O forse no?.....
@@1977alo e io che cosa ho detto secondo te?
Video molto ben fatto, il migliore documentario che ho visto finora su Marchionne. 👍👍👍
Se fosse stato Ministro dell'economia (anzi Presidente del consiglio) nel 1990, l'avremmo sfangata... un genio.
Grazie del video che racconta alcune dinamiche aziendali che dai telegiornali non traspaiono assolutamente.
Aspettiamo la seconda parte fino all'attuale CEO Tavarez. 🙂
Un professionista capace che ha fatto qualcosa che in pochi erano/sono capaci di fare prendendo decisioni che, una volta messe di fronte a qualsiasi altro dirigente, moltissimi avrebbero preso.
BRAVISSIMI ! Sempre ottimi video ! Marchionne un grande manager e sopratutto una persona eccezionale. Sarebbe bello avere informazioni sul tipo di persona che era (anticipo eccezionale) e poi sulla storia recente di Stellantis
Grande manager. L'ho sempre ammirato. Ci sono sempre meno personaggi cosi e non va bene!
In pratica ha salvato le tasche degli Agnelli, con tagli e trasferimenti oltreconfine, e la sua unica grande visione, quella delle Alfa Romeo vendute in America, si è rivelata un buco nell'acqua.
Degli Elkan volevi scrivere.
Appoggia il fiasco che è meglio
@@TheChemist1509 alfista?
@@frien_d no, realista
@@TheChemist1509 ah ah ah ah bravo!!!!!
Marchionne: "volevo fare il professore, ho cambiato idea quando ho scoperto che gli alunni non si possono licenziare"
Il settore auto è molto competitivo, difficile lavorarci o investirci.
Considerando i manager che l’hanno preceduto, direi che Marchione ha fatto benissimo.
Dovreste dire anche che sotto la sua guida, tanti stabilimenti erano tornati a produrre tanto e non fare cassa integrazione. Esempio quello di Melfi, si trovano parecchie testimonianze di gente che dice che sotto la sua guida c'erano 15.000 dipendenti e si lavorava a manetta...oggi parecchi tagli e parecchia cassa integrazione. È stato uno dei manager italiani più grandi di sempre. Ricordatevi che la Fiat ha un'azienda quasi in ogni regione italiana, e tra fabbriche e l'indotto generato, si può parlare del principale traino dell'economia italiana.
Forse non hai capito una cosa fondamentale: la cassa integrazione è un accordo mafioso tra imprenditori disonesti e governo altrettanto mafioso. Non è certo nata per sostenere per anni imprese "decotte" già dalla loro creazione, magari proprio con quello scopo. Informati meglio.
@@Paperofolle2023 si infatti quando c'è stato il COVID e siamo stati costretti a stare a casa, ed ho ricevuto la cassa integrazione, era tutto un accordo mafioso vero? Ti svelo un segreto: la cassa integrazione serve a pagare i dipendenti fiat quando gli scemi comprano macchine di merda (le francesi o cessi cinesi) anziché le italiane ed aiutare l'economia nazionale.
@@Paperofolle2023non ce la fanno a capire (informandosi correttamente) queste cose che sono FATTI
Ma hanno chiuso alri stabilimenti come quello di Termini Merese e altri riduzioni di posti di lavoro ma come al solito fin che va bene a me
@@annadelicio3182 ringrazia Marchionne che non li hanno chiusi tutti.
- “Nel 2004 perdevamo cinque milioni di euro al giorno, ma quando andai in ufficio in Italia ad agosto non c'era nessuno. Così chiedo: 'Ma dove sono tutti? ' e mi dicono:
- 'In ferie'
- ‘Ma in ferie da cosa?’
❤
😅 poi con lui la storia è cambiata :D:D (dopo che gli amici americani gli hanno regalato 1. due miliardi di dollari con la maxipenale GM 2. la chrysler...
Infatti. Purtroppo quello che è mancato è che manca ancora oggi sono figure che conoscano a fondo il mondo dell'auto gente con le palle che sappia cosa sono le vetture. Adesso abbiamo commercialisti opportunisti che non sanno che differenza c'è tra diesel, benzina ed elettrico.
@@smx8227 Oggi ,vedo solo due manager tecnici , escludendo la politica , Musk e De Meo Renault
@@jackbigbug
@@jackbigbug ora se un qualsiasi dirigente italiano va da una qualsiasi azienda americana a chiedere 2 miliardi di penale, ci fanno la pernacchia e ci fanno pagare 1 miliardi solo per averci provato
Complimenti Edoardo, spiegazione molto chiara e particolareggiata. Ottimo video.😊🌞
Mi piace il modo di illustrare, grazie.
certamente un figura controversa, ma io penso che non potesse fare niente di piu' o di meno di quello che ha fatto. La sua strategia aziendale puo' essere oggetto di critiche negative per quanto riguarda gli investimenti in Italia, ma sfido qualsiasi altro manager a fare diversamente, dopo la crisi del 2008, il problema sono i contributi statali acquisiti in quegli anni, se non vuoi piu' investire in Italia, o non puoi vista la crisi devi rendere indietro tali contributi, questi ultimi sono stati acquisiti ma poi investimenti seri in Italia non ne ha fatti. Quindi il nocciolo della questione sta nel problema Italia, tutti gli altri obiettivi li ha pienamente raggiunti, ma secondo me non poteva fare altrimenti solo che i contributi statali li ha presi per porre in essere questi investimenti resi vani da una strategia di investimenti in paesi dove il costo del lavoro e' piu' basso, Polonia, Turchia, Jugoslavia, Brasile, Messico etc etc
Ciao ragazzi,
ho letto il libro di Tommaso Ebhardt e ho studiato a Torino, proprio negli anni in cui gli e' stata data la laurea honoris causa.
Indubbiamente quello che leggevamo e sentivamo dai media era molto molto negativo su Marchionne proprio per il decentramento delle produzioni, spostando nei paesi piu' economici.
Ma l'Italia non e' e non era un paese in cui produrre auto per la gente ma piu' che altro produrre auto per altri mercati o di lusso sfruttando il "Made in Italy".
Grazie per questo video di approfondimento.
Bellissimo video, come sempre!
Complimenti a tutto lo staff di Starting Finance.
Bel riassunto! Chissà cosa avrebbe fatto con Stellantis oggi ....avrebbe abbandonato l'auto come ha fatto Elkan? Lo stato francese è entrato nel progetto diventando azionista,l'Italia non ha un piano industriale da almeno 30 anni!
Nice Video Edo!
È curioso il clamore che si solleva quando si parla del trasferimento della produzione all'estero mentre non si dice una parola su come sia possibile che nel gruppo Fiat a inizio 2000 si era lavorato a prototipi su TUTTE le tecnologie che oggi sono attuali (ibrido, elettrico, idrogeno, iniezione common rail, biocarburanti etc) e non sia riuscita a diventare il leader su nessuna, tralasciando il common rail di cui hanno venduto i diritti, ma quello è un'altra storia.
Alcune cose non le sapevo, comunque é stato descritto il tutto alla perfezione, non avrei saputo dirlo meglio. Il pubblico comunque saremmo noi poveracci con le pezze... ai pantaloni, che veniamo sfruttati per due euro all'ora. Peggio che da noi, insomma, ci sono i lavoratori in nero non pagati e i minori sfruttati in paesi dove non c'é un'ombra di legalità.
Come avrete capito, la funzione dei ceo e dei miao é quella di favorire gli azionisti speculatori a discapito di miliardi di persone oneste. La vedo molto triste, meglio che noi italiani ci risvegliamo dagli allori.
P.s. mi piacerebbe avere una puntata special su fca e stellantis ed il futuro italiano in previsione.
Molto bello e interessante.
Sicuramente conoscere la storia di Marchionne aiuta a conoscere meglio anche la storia delle mancate opportunità italiane.
Attendo il prossimo.
Era anche importante dire che mentre prometteva investimenti mai fatti in Italia, con enormi contributi statali italiani di ogni tipo e partiti di Dx e Sx che lo portavano sul palmo della mano, contemporaneamente spostava le produzioni di auto in Polonia, Romania, Turchia, Messico, Brasile... Cosa che fa capire bene che neanche lui credeva a tutte le promesse fatte e mai mantenute.
E chi lo criticava aveva ragione, con il senno di poi.
ogni anno era una bella barzelletta con il nuovo piano industriale alfa che prometteva 400.000 mila auto prodotte per l'anno a venire :D:D:D:D
per non parlare del Twinair ...fallimento mostruoso ...così come il brand 500 come brand premium in realtà auto sempre vendute sottocosto....
👏👏👏👏
Non che i sindacati, soprattutto la CGIL di Landini, abbia subito. Anzi, annuiva come nessun altro scelta di Stellantis. Erano più che complici.
La storia deve essere raccontata per intero. Altrimenti non si spiegherebbe la situazione attuale.
Meglio salvare l’azienda che continuare farla agonizzare
@@axxerac Io l'avrei espropriata in qualche modo, Del resto, le abbaimo dato dagli anni '70 oltre 200 miliardi di euro in varie forme di aiuti.
Questo racconto è molto hiaro.g Grazie e complimenti
Sei un grande!!!
Ti ascolterei per ore
Bellissimo video,completo ed esaustivo, grazie
Il caro SERGIO MARCHIONNE, peccato che sia durato poco per via della sua salute precaria. Avendosi fatta una esperienza sia universitaria/master e avendo lavorato in campi tecnici/commerciali di grandi dimensioni arrivando agli apici aziendali mondiali, ragionava molto sulle varie situazioni prima di prendere le decisioni che lo portavano alla vittoria globale!!!!!Mi ricordo bene e approvo le sue decisioni aziendali quando diceva che 2 galli in una stia non fanno fare più le uova alle galline!!!!!quanti dirigenti e CO. con stipendi milionari furono omessi dalle funzioni perchè falliti nei loro programmi !!!!!!! OGGI SERGIO non so se sarebbe ancora un genio visto il clima(non atmosferico, bensì.......)Grazie SERGIO R.I.P.
Vi ringrazio per gli interessantissimi video che producete, sono in attesa del prosieguo del video di Marchionne
Video approfondimento per fca e stellantis!! Grazie ❤
Come Mussolini, ci furono tre Maglionne.
Il primo, finanziere restauratore, assolse il suo compito.
Lui, diversamente religioso come chi lo mise lì, salvò l’azienda dal fallimento.
A beneficio esclusivo dei suoi protettori; non certo di chi ci lavorava.
Il secondo subì quello che succede sempre a chi esercita per troppo tempo un potere assoluto senza controllo e senza capire nulla di auto: il tentativo di prendersi Opel, respinto dai tedeschi che lo vedevano come un parvenu inconsistente, l’acquisto di Chrysler con la pretesa di non essere solo il protagonista di Fiat (quello effettivamente lo era dal punto di vista finanziario) ma di diventare una sorta di dominus mondiale dell’auto, gestendo due aziende incompatibili in aereo, travasando tecnologia nostra oltreoceano.
Col risultato dì depauperare produzione e maestranze italiche e sfornare modelli spot senza pianificarli a lungo termine (dopo la 500 il nulla; la Panda non era roba sua, la Giulia è andata sul mercato un anno dopo essere stata presentata, e oggi non si vende al pari di certe berline Maserati, la Lancia Thema è stato un equivoco invendibile).
Il terzo è stato semplicemente patetico, messosi a sognare di governare la Ferrari e farla vincere chissà quanti mondiali con una struttura reticolare che lui aveva smontato in Fiat quando cacciò Demel per paura che qualcuno gli facesse ombra, con tecnici e manager da lui scelti che non hanno combinato niente, allontanandone altri (leggasi Allison) che in Mercedes han fatto faville.
Questa non è l’Italia.
Questa roba qui è la negazione dell’Italia: oggi al Lingotto ci sono solo persiane cigolanti mosse dal vento.
Quando arrivano persone con più passaporti, specie del medio oriente, va sempre a finire in un certo modo
Bravissimi come sempre
Bellissimo video, come tutti quelli che fate! Marchionni faceva gli interessi dell'azieda per la quale lavorava. gli interessi degli italiani li dovevano fare i politici italiani (che invece pensavano ai propri di interessi).
Mi piacerebbe vedere un video su Stellantis e sula scorporazione di Ferrari e Magneti marelli. E poi un video su Alitalia ci starebbe tutto :) Grazie mille
Bellissimo video, complimenti. Puoi fare un video dedicato a tutti i finanziamenti statali ricevuti da FIAT / FCA ? Grazie
Pazzesco che sto vedendo questo video nella metropolitana di Toronto, mi giro e vedo fuori dalla finestra un'Alfa Romeo Giulia rossa in autostrada. Ho i brividi.
Sarà l'unica 😅
@@manuels2266sbagli tantissimo in realtà...
Ma sei in metropolitana o in autostrada ?
@@manuels2266the Alfa Romeo brand is much loved in the United States
@@fabrynascar1188and in Germany
Bel video, grazie Edoardo.
Cosa vuol dire salvare la Fiat? Per mettere a posto i conti non ha lanciato per 10 anni nuove auto e ridotto la gamma Fiat alla 500 e Panda. Termini ha chiuso, produzione portata in Serbia per i sussidi statali. Oggi abbiamo perso la produzione auto grazie a queste scelte.
Le aziende devono stare sul mercato e le scelte fatte sono volte a questo.Termini non doveva essere chiuso, non doveva proprio essere aperto.
@@robertointravaia1580 stare sul mercato? Non mi sembra che le vendite negli ultimi 10 anni siano cresciute
Termini Imerese ha chiuso perché i rappresentanti sindacali nel 2010 indissero sciopero proprio quando (guarda caso) la nazionale italiana giocava le partite di calcio del mondiali..... e ho detto tutto
Quale industriale o datore di lavoro prenderebbe sul serio dei rappresentanti sindacali così??
Termini Imerese negli ultimi 20 anni prima della chiusura era un colabrodo.... a quel punto lì o si cambia musica e accetti la nuove proposte di contratto dell'azienda oppure chiudi.
L'unico motivo per cui la Fiat aprì lo stabilimento di Termini Imerese nel 1970 fu solo su richiesta dei governi democristiani-socialdemocratici i quali dovevano far vedere che grandi aziende come Fiat investivano anche nel Meridione, quando in verità i partiti di governo avevano solo clientele elettorali da mantenere in quei territori.
La storia industriale della FIAT nel XX secolo è sempre stato un connubio di connivenze con la politica.... sia la politica che la Fiat si aiutavano a vicenda ed entrambi non facevano mai niente per niente.
Nel XXI secolo con l'economia globalizzata il giocattolino si è rotto e la musica è cambiata.
@@ilrez79Ma esiste ancora
@@FrancescoDeCassai facevamo quasi 2 milioni ora 400 mila auto. Considera poi che nuovi modelli non sono previsti non mi sembra che siamo messi bene. Romania e Spagna fanno molte più auto di noi.
Il passaggio da fca a Stellantis sarebbe eccezionale continuando a parlare sempre di Marchionne E facendo altri video su altre aziende italiane
Marchionne è stato un gigante che pochi altri possono eguagliarlo. Come canale, avete fatto bene a non parlare della parte politica, tuttavia, la politica in Italia era (e ancora lo è) MOOOOOLTO ambigua e tutto quello che ha fatto, lo ha fatto per tutti nel migliore dei modi. Non lo biasimo per l'ultimo punto anche perchè non è stato l'unico e Gianni Agnelli viveva un'altra epoca che non è assolutamente paragonabile a quella di oggi nella globalizzazione.
era un consultant, e chi l'avrebbe mai detto...aspettiamo la parte 2 :)
Per quel che se ne dica... è stato un grande. Dispiace che se ne sia andato, anche se con Fiat il contratto scadeva nel 2019. Ora riposi in pace.
Non so se riporterà tanto in pace...
Davvero ottimo video
Questi sono dei grandi..Marchionne e' e rimarra' una grande mente, un condottiero dell' industria.
Grande genio, sotto la sua guida la fiato ha creato modelli che hanno venduto milioni di esemplari e la sua gestione ha spianato la via che ha portato oggi la fiat ad essere il primo produttore di automobili al mondo.
La Fiat è il più grande buco nero finanziario italiano
Mondiale
Ingenui...
Non per gli elkann. È questo ciò che conta 😅
Ottimo video, ben argomentato e narrato, mi è piaciuta soprattutto la parte in cui si racconta la chiusura della fabbrica di Termini Imerese
"Insomma, Sergio Marchionne ha operato in modo simile a Mario Draghi, svendendo asset strategici e portando a una trasformazione significativa della Fiat. Nel corso della sua gestione, Marchionne ha ricevuto un sostegno cruciale dallo Stato italiano, soprattutto durante la crisi finanziaria del 2008, quando la Fiat necessitava di un intervento per evitare il collasso. Questo sostegno ha incluso prestiti e garanzie che hanno permesso all'azienda di rimanere a galla.
Tuttavia, oggi la Fiat, pur mantenendo il marchio storico, non è più un'azienda italiana nel senso tradizionale, essendo diventata parte del gruppo Stellantis, frutto della fusione con il gruppo francese PSA. Questa trasformazione ha segnato un cambiamento radicale non solo per l'azienda, ma anche per il panorama industriale italiano, sollevando interrogativi sul futuro dell'industria automobilistica nel nostro paese."
Hai capito una sega. Per questo ne tu, ne io, fortunatamente non siamo CEO 🙏🏻
Bravi ragazzi bravi ❤
Aspettiamo STELLANTIS ❤
Sergio Marchionne: un fulgido esempio di come, nelle attuali logiche di mercato, li prodotto sia al penultimo posto.
Un altro video interessante, mi piace il tuo stile.
Che super video
Speriamo ..Confidiamo..🙏🙏.nella giustizia Divina...anche x gli Elkan ...quando prima possibile..🙏🙏🙏💪💪
Grandissimi come sempre, potrei fare una richiesta, potreste fare un video sull economia e storia delle pay tv in italia??
Il motivo per cui viene criticato é lo stesso per cui non esistono grandi gruppi internazionali in Italia. Si vede l'internazionalizzazione come nemico non capendo che senza solo pochissime delle aziende italiane sono diventate grandi e successivamente acquistate dai colossi di altri paesi (es. Tutto il settore della moda di lusso a parte Armani). Mentalità purtroppo chiusa e perdente sul mercato, ma per la gente che non capisce nulla quando le aziende vengono vendute o falliscono poi é colpa dell'imprenditore o dello stato, e quelle che rimangono aperte delocalizzando sono le cattivone che campano sulle spalle degli italiani... Per carità
È rimasto poco delľ anima italiana, il nostro è un paese che poteva essere il fulcro di tutto, moda, motori, istruzione, energia. Ma è sempre stato bloccato tutto sul più bello o per malagestione, investendo sempre meno nel paese (complice anche il governo stesso)
Come disse istorica, siamo un paese semifeudale e semianalfabeta (sappiamo fare di conto e leggere si, ma siamo incapaci di pensare praticamente). Non mi stupisco ci sia questo atteggiamento.
Un industriale illuminato che non è stato mai capito fino in fondo in Patria!
Bella sintesi, davvero bravo
bel lavoro ragazzi!
Sono 220 miliardi di euro che lo stato italiano ha dato a Fiat fino al 2012 cè poi la cassa integrazione che da fonte Inps finalmente vediamo per la prima volta i numeri esatti: fra il 2014 e 2020 FCA ha ricevuto contributi per 446 milioni (di cui 263 a carico dell'azienda). Dal 2021 ad aprile 2024 la cassa sale a 984 milioni (280 a carico dell'azienda).
Riporto solo la notizia come l' hanno scritta poi tirate voi la somma.
Come puoi non essere un grande manager con i soldi delle tasse degli altri.
Forse è meglio che Fiat se ne vada per sempre dall' Italia.
Sicuramente, Sergio Marchionne ha avuto un impatto notevole sulla Fiat e sull'industria automobilistica italiana in generale. Dopo aver assunto la direzione nel 2004, ha intrapreso una serie di riforme incisive che hanno portato l'azienda a un risanamento significativo. Tuttavia, la sua gestione è stata caratterizzata anche da operazioni di fusione e acquisizioni.
Un’importante tappa è stata la fusione con Chrysler nel 2009, durante la crisi finanziaria, che ha visto il governo degli Stati Uniti e quello italiano intervenire per salvare il marchio americano. Questo intervento ha bilanciato i rischi e le incertezze legate a uno dei più importanti produttori automobilistici al mondo.
Criticamente, nonostante il rilancio della Fiat sotto Marchionne, la crescente internazionalizzazione ha portato a una situazione in cui Fiat Chrysler Automobiles (FCA) ha assunto una dimensione globale. Con la fusione con Groupe PSA nel 2021, è nato Stellantis, un colosso automobilistico che rappresenta diversi marchi, da Fiat a Peugeot, da Chrysler a Citroën. Questo passaggio ha segnato la fine della Fiat come entità italiana autoctona, spostando il quartier generale di Stellantis ad Amsterdam.
È importante notare che l'intervento del governo italiano è avvenuto non solo in termini di aiuti finanziari, ma anche attraverso politiche industriali tese a preservare l'occupazione e la produzione nel paese. Ma, nella realtà attuale, possiamo dire che la Fiat ha perso gran parte della sua identità italiana, a favore di un modello di business più orientato al mercato globale.
Pertanto, la frase iniziale è in parte corretta, ma necessita di contestualizzazione: la Fiat ha subito una trasformazione sostanziale sotto la leadership di Marchionne, ma il supporto statale e le successive fusioni hanno completamente ridefinito il panorama. L'industria automobilistica italiana continua a vivere sfide e opportunità, cercando di mantenere una certa identità nazionale in un contesto sempre più globalizzato.
Complimenti 🌹
Sei stato, CHIARO👍
Hit di video, come sempre🔥🔥 vedo ogni volta i tuoi video e vorrei anche io un giorno portare storie di grandi imprenditori sul mio canale
Tecnica dei commenti by Mighi Molteni
Video ben fatto. Complimenti come sempre
My great Idol.Leadership is simply the best.❤❤❤
Spettacolare questo video grazie
Ciao Edoardo grazie per i video sempre molto interessanti. Non so se ti ricordi ma la fusione che voleva Marchionne quella con Alosuisse, Pechyney ed Al l'ha cercata di fare più volte quando era in fiat. Voleva comperarsi opel ma nulla, voleva la fusione con PSA (prima di stellantis) ma nulla allora se non ricordo male per "dispetto" e cercare un altro partner era andato a produrre il furgone "talento" con Renault....
Bel video bravo
La fusione con PSA non è stata una vendita. PSA è confluita in FCA N.V. e ci mancherebbe che sul prospetto avessero scritto che era FCA a comprare PSA dopo questo. La normativa europea IFSR3 nelle fusioni impone che ci sia scritto " a livello contabile" ( e non per altro ) un compratore ed un venditore. La società e compasta da un CDA di 5 + 5 che esprimono un AD che in questo caso è Tavares, questo si viene da PSA ma è uno dei 3 fuoriclasse degli ad nell'auto motive insieme a Marchionne e Ghosn che è stato condannato in Giappone e allora si è deciso di mantenere Tavares che probabilmente in caso di mancata fusione sarebbe andato in BMW. Quindi la fusione ha portato alle percentuali che sappiamo cioè più dei 15 % agli Elkann/Agnelli ed il 7 e 6 rispettivamente ai Peugeot ed allo stato francese. Al di la della mancata fusione con Renault che li sarebbe stata si un acquisizione da parte di FCA la fusione con PSA ha portato John Elkann ad essere presidente ma la questione più importante è che risulta l'unico amministratore esecutivo, tutti gli altri sono amministratori non esecutivi in più Exor precedentemente IFIL è molto più grande di ffp della famiglia Peugeot ed in grado di acquistare flottante ( com'è stato fatto da poco estinguendo quote ) anche perché se i Peugeot avessero avuto risorse non si sarebbero visti costretti a far entrare lo stato francese in PSA e poi i cinesi di Dong Feng per salvare l'azienda, tutto questo per dire che gli Elkan hanno svenduto l'industria per tenersi l'azienda, venduto la parte fisica per comandare la parte contabile e finanziaria visti i 24 mamgaer di PSA contro i 18 ex FCA , ora 23 e 19. Questo si evince in primis dall' R&D in Francia con relativo indotto e tutti i brevetti più importanti depositati sempre in Francia , in soldoni hanno venduto la parte fisica a Peugeot per continuare a tenere il comando. L'ufficio di Tavares è a Parigi ma quello conta poco sono le solite bandierucole che piace piazzare ai francesi è il resto che deve far riflettere perché l'indotto è il 50% di un azienda e se non c'è ricerca e sviluppo non c'è indotto e di conseguenza non c'è lavoro ma come per Marchionne c'è invece guadagno per gli Elkann.
Se pensi di comandare coi francesi, non c' hai capito nulla. Con loro non comanda nessuno.
@@sp1d3rm0nk3y33carta canta, Luxottica insegna.
Carta canta @@sp1d3rm0nk3y33Luxottica insegna, non hanno più potere o almeno non hanno quel potere che conta. Qui non si tratta di francesi qui si tratta di avere in mano l'azienda e per com'è stata strutturata c'è stato un governante ben bilanciata ma i dati sono alla mano di tutti, rileggili e poi ripensa se i francesi non fanno comandare, come ho scritto sopra sono banderuole le loro io credo di aver capito mi sono letto tutto il prospetto di fusione se ne vuoi capire quanto me leggilo anche tu.
Intendi "instaurare una sorta di monopolio di settore?"
Sono l'unico a cui non frega nulla delle vicende familiari e industriali ma guarda solo il valore strategico di un azienda come FIAT in Italia?
Per me gli Elkan/Agnelli potrebbero trasferire famiglia e capitali in Cina e non tornare mai più, invece perdere fisicamente gli impianti è il knowout è una perdita significativa per l'assetto strategico italiano.
Che il governo francese si tenga fuori da questa situazione è pura fantasia, sarebbero in grado letteralmente di rubarla se lo ritenessero necessario.
@@evander1978 quello che conta, almeno non so se l' automotive costituisca un' eccezione, di solito è mantenere i centri di ricerca e sviluppo.
Perché una volta che perdi quelli è andato tutto.
E di solito, di solito eh, sono nello stesso posto dove c'è la sede legale (non fiscale).
La sede è stata trasferita a Parigi, così per dire.
Non capiva una cippa di auto e lui ha iniziato il lavoro di Elkan
Ho visto giusto ieri per l'ennesima volta il suo intevento alla Bocconi!!
Grazie ragazzi sempre nei miei pensieri
Che importanza poteva avere quanto guadagnare se poi aveva la genialia' e l 'intuito che aveva.Una nazione a bisogno di questi geni per essere unica .Ma peccato,non si esterni
Secondo video assolutamente necessario
Sicuramente Marchionne è stato un grande manager, ma credo che qualche riflessione seria sul suo operato andrebbe fatta. Su due punti invito gli italiani fans del manager a riflettere: 1) dopo la progettazione di Fabbrica Italia con conseguente aumento di manodopera e ricchezza per il paese preferì buttare tutto alle ortiche per arricchire gli azionisti (sicuramente non poveri); 2) trasferì la sede legale nei paesi bassi evitando così di partecipare al sostentamento finanziario del paese dopo aver ricevuto per anni contributi infiniti dallo stato. Per cui va bene tutto ma alla fine la realtà è che non ha fatto assolutamemte gli interessi dell'Italia, ed oggi si vede molto bene dove hanno portato le sue idee: sempre meno auto costruite in Italia e tasse pagate in un'altro paese. PS: quel nodo "di cravatta" quasi mai portata che ha citato denota che nemmeno lui ne era convinto di essere quella persona seria che dichiarava di essere. D'altronde in questo paese c'è anche molto di peggio.
grande lavoro
Grandissimo manager, però può essere capito soltanto da esperti di economia o da chi è stato manager di grandi e medie aziende, e sa cosa significa una strategia aziendale. Il mondo cambia e si evolve, e tutti cambiano, soprattutto i consumatori, la nostra vita, e di conseguenza le aziende con le loro strategie, buona giornata
Ah! maldido! mi molli proprio su stellantis! ora mi sta salendo quel pruritino da cliffhanger tipo prime serie del Trono
Bellissimo vide!!! Dovreste farne un’altro per approfondirne la figura
Ho lavorato in FCA nel momento in cui si stava per formalizzare la fusione con PSA, creando Stellantis...beh, diciamo che ovunque negli uffici la voce era: ci vorrebbe di nuovo Sergio, lui si che sapeva come fare... Marchionne è stato una manna dal cielo, ha risollevato un marchio che stava per morire, insieme a tutti gli altri, alfa tra tutti. Ed ora alfa, è riuscita a risorgere come meritava...chiaro, ha scelto di affossare Lancia, ma non si poteva salvare tutto e subito
Grandi ! Aspettiamo prossimo video sulla creazione di stellantis ! 💪🙌👏🏻
Un genio ❤️🌹
Vogliamo il video su stellantis.
Bel video. Marchionne grandissimo imprenditore
Le colpe della politica sono evidenti...ma la distruzione del comparto italiano dell'auto è cominciata con lui. Un grande manager finanziario che di industria capiva il giusto. Forse in questo caso vi sarebbe servito un esperto del settore per capire come la mancanza di investimenti su nuovi modelli e tecnologie ha svuotato l'azienda portandola al disastro di oggi. Esattamente la stessa politica perseguita da Gianni Agnelli negli anni 80 e 90 : fare auto mediocri aspettando gli incentivi alla rottamazione dello stato e ovviamente le decine di miliardi per evitare la chiusura degli stabilimenti.
Ci sono delle omissioni di ricostruzione importanti. Sul convertendo, e le operazioni di rastrellamento dal mercato delle azioni per mantenere la maggioranza senza Opa. Le fluttuazioni del valore delle azioni da 20 a 4 euro dopo il convertendo ed le perdite scaricate sui piccoli azionisti. Le commistioni poco chiare con i sindacati americani per cui era sotto inchiesta, senza contare la strategia di prodotto che ha portato alla scomparsa del marchio Fiat da tutti i segmenti e di fatto alla fine dell industria automobilistica italiana con la vendita ai francesi Non conosco quale fosse il committent ricevuto dalla proprietà ma penso che un manager non sia un sicario che debba portare a compimento gli interessi dell’azionista di maggioranza senza considerare anche gli interessi della comunità in cui l’azienda si è sviluppata. Solo in Italia si possono alienare interi settori industriali senza che la politica si occupi del tema. Abbiamo perso l’elettronica, la chimica e con l aiuto di Marchionne l’automotive… L’ essere stato spregiudicato cinico ed efficace nel perseguire gli interessi dell’azionista di maggioranza non costituisce un merito da celebrare
grazie