Serve la LAUREA per GUADAGNARE?
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- Опубликовано: 27 сен 2024
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In Italia, oggi, serve la laurea per guadagnare? Gli anni di studio e sudore vengono ripagati? E se poi decidiamo di andare all'estero...?
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Nord VPN, dovrebbero inserirlo come argomento della busta all’esame di maturità😂. Ogni youtuber riesce a collegare un argomento con questo sponsor, vediamo come se la cavano gli studenti.
🤣 idea geniale!
Purtroppo il mio percorso universitario è stato un'esperienza talmente orribile da farmi concludere che, per quando sia innegabilmente vero che la laurea dà una sicurezza in più ed aumenta le probabilità di ricevere un buono stipendio, questi vantaggi svaniscono paragonati ai danni psicologici di una scelta sbagliata.
Preferisco guadagnare di meno ma restare sano di mente all'avere qualche soldo in più al prezzo della mia serenità e del mio benessere, ecco perché attualmente la laurea non fa per me.
Ah su questo siamo perfettamente d'accordo.
Fare un'università che odiamo e che ci fa stare male e vivere peggio non è una buona idea.
A me basta che le scelte siano consapevoli, perché di questi tempi il sentire comune è che l'università non serva a nulla e per fare soldi si deve fare altro... e, banalmente, in media non è vero.
Poi mica è obbligatorio, conosco un sacco di gente felice e realizzata senza laurea e un sacco di laureati tristi e con lavori scarsi.
Finalmente qualcuno che sputa fatti, mi sento così bagnato
Bravo, bel video!
Per tutti quelli che citano Steve Jobs o Bill Gates, per avvalorare la tesi dell'inutilità dell'università, ho due notizie, una buona e una cattiva:
- La buona è che se sei una persona come Jobs o Gates, non hai bisogno dell'università per avere successo;
- La cattiva è che non sei come Jobs o Gates.
In più, sia Jobs che Gates frequentavano università di altissimo livello e con risultati ottimi.
Poi hanno mollato perché hanno avviato delle aziende, ma all'università si sono iscritti eccome.
porto mia esperienza personale che non è ovviamente una statistica. studiato quando ancora i laureati non erano molti (primi anni '90), fatto 2 anni di ingegneria elettronica e poi mollato tutto. andato a lavorare come impiegato tecnico, ho fatto un pò di tutto, cose che esulavano completamente dal mio diploma. ho visto molti giovani laureati finire a fare i capilinea in fabbrica (laurea triennale) e guadagnare meno di me. come ho visto invece giovani laureati passarmi velocemente davanti (parlo ovviamente solo di ingegneri) e partire da una base di stipendio leggermente più alta da quella con cui sono partito io da diplomato (diplomato a pieni voti comunque). Ho fatto lavori da laureato, tanto che chi li ha fatti dopo di me ERA SEMPRE laureato. Concludo dicendo he dal mio punto di vista conta la TESTA, la capacità di assimilare NUOVI CONCETTI (STUDIARE per TUTTA la VITA, e qui un BUON METODO di studio come ADC è fondamentale), ma soprattutto la VOGLIA di mettersi in GIOCO. Il pezzo di carta conta molto RELATIVAMENTE. Non ho MAI, nemmeno per un giorno, RIMPIANTO l'aver lasciato l'università.
Mandi.
È chiaro che alla fine l'individualitá è il fattore determinante, sempre.
Però la laurea è un pro netto, anche a parità di abilità e skill averla è meglio che non averla.
Grande Ale grazie per le tue perle preziose ❤️
Secondo me la cosa é semplice, bisogna scegliere ciò che ti appassiona di più, che ti rende sereno(ovviamente le difficoltà ci sono ovunque). Questo di base in tutto. I soldi se tu sei bravo e fai carriera li fai in ogni ambito. Il problema é proprio questo, scegliere cosa ti piace davvero inoltre molte persone uscite dal liceo appena maggiorenni non penso abbiamo una chiara idea di cosa fare per il resto della loro vita.
Sei un genio per questa DOMANDA!
E penso che chi guadagna fa quel che ama
Grande ale continua così sempre qualità
Molto bella l'ambulanza di turno al 7:53. Bel video Ale, sempre critico e oggettivo
Beh, ho due lauree. Non faccio ancora un lavoro da Laureato, ma almeno me la posso giocare ai concorsi. Prima no. E scusate se è poco!
In realtà è più complicato di così. Se uno vuole fare una considerazione sui benefici finiziari di una laurea bisogna considerare molti altri fattori.
Semplicemente tenenedo a considerazione gli anni di lavoro persi e il costo della laurea stessa un laureato medio non rientrerebbe dell'investimento prima dei quarant'anni.
Se invece consideriamo, come si dice in gergo finanziario, il "valore attuale" dell'investimento potrebbe non rientrarci proprio.
Ora riconosco che per semplicità del modello non ho preso in considerazione il tasso d'occupazione. Bisogna però considerare che Il tasso d'occupazione esclude pure chi non lavora per scelta (ex. casalinghe/i) che comprensibilmente hanno meno interesse nel percorrere un percorso universitario. Chi sceglie di andare all'università è dunque più interessato a trovare il lavoro,
Allo stesso tempo però bisogna riconoscere che gli studenti che decidono di percorrere l'università (laureandosi) sono tendenzialmente quelli didatticamente più proficui, ovvero coloro che hanno migliori senso critico e logico ,oppure semplicemente un miglior metodo ;). Tutte competenze altamente richieste nel mondo del lavoro, che sicuramente hanno potenziato negli anni universitari, ma che generalmente già possedevano al momento del diploma in misura maggiore rispetto ai compagni che non hanno continuato gli studi. Probabilente avrebbero ottenuto stipendi più alto della media degli altri diplomati, anche non seguendo l'università.
Infine espandendo il tuo punto sul survivorship bias. Nei dati Istat i laureati sono coloro che, logicamente, hanno completato il percorso di studio, chi non l ha fatto rientra nei diplomati. Questo significa che nel ponderare i benefici finanziari di una laurea bisogna tenere in considerazione che si potrebbe semplicemente non farcela e dunque perdere anni di lavoro.
Dunque i benefici finanziari per il laureato medio non sono per forza migliori di quelli di un diplomato. Inoltre l'aumento di stipendio non è unicamente da intepretarsi al corso universitario, che anzi in alcuni casi potrebbe essere incompiuto e dunque finanziaramente svantaggioso.
Detto ciò è chiaro che l'università dia tanto agli studenti, semplicemente non credo che bisogna fare una scelta così importante basandosi sull'idea di "fare soldi".
Secondo me forzi troppo il lato economico: l'università pubblica in Italia non è così costosa, puoi avere essere esentato dal pagare le tasse per Isee basso o avere borse di studio. Inoltre molte persone (quasi tutti quelli che conosco) lavorano durante gli studi, e chi non lo fa è perché non ne ha bisogno dunque non è un grosso problema. Inoltre non hai considerato che anche i diplomati possono perdere anni di lavoro e comunque ci vuole tempo per trovare una situazione soddisfacente e pagata degnamente. Poi pensa a quei laureati (es. Ingegneria, informatica, economia) che potenzialmente lavorano con buoni stipendi immediatamente dopo la laurea. Pesano davvero 3/5 (ma anche sei-7) anni di lavoro mancato quando sei così giovane?
@@zerores987 In verità il costo della laurea l ho praticamente trascurato. Ma semplicemente vedendo che se i laureati guadagnano circa un terzo in più dei diplomati. Per recuperare un anno di lavoro speso a studiare ne serviranno circa tre anni di lavoro da laureato. 15 anni per cinque anni di laurea.
Ecco l idea di lavorare e studiare contemporaneamente è un buon punto, bisognerebbe fare però della considerazione di come ciò impatta la durata del percorso di studi. Chiaramente nell estremo uno studente che riesce a mantenere un lavoro full time ed una laurea a pieni voti sta nella condizione finanziariamente migliore. Più realisticamente rallenterebbe il percorso universitario.
Infine si certo ingegneri e simili guadagnano tanto però altri guadagnano meno per questo ho usato valori medi. Poi i benefici finanziari variano in base alla laurea scelta.
Con ciò non volevo dire sia sbagliato scegliere l università semplicemente non bisogna farlo "per soldi" specialmente se non si crede che si sia particolarmente portati o interessati.
Nell'equazione inseriteci anche la maggiore facilità a trovarlo, il lavoro.
@@alessandrodeconcini-adc Usando i dati del video il tasso d'occupazione per i diplomati è inferiore del 15%. Importante ma non così enorme da sconvolgere i risultati. Tengo a precisare però che il tasso d'occupazione non è lo strumento corretto per misurare la "facilità a trovare lavoro" perché tiene pure in considerazione chi il lavoro non lo cerca proprio. È ragionevole pensare chi decide di laurearsi è più inclinato a lavorare e che la differenza effettiva nel trovare lavoro sia minore di ciò.
Credo ci siano 100 buoni motivi per scegliere l'università far soldi non è mediamente uno di quelli.
Capisco che tu abbia dedicato una buona fetta della tua vita a studiare o a aiutare gli altri a farlo e ti aspetti che chi studia debba essere premiato.
Almeno finanziariamente non è così. Poi lo studio premia in tantissimi modi pure più gratificanti.
Tutti quelli che studiano questi fenomeni non concordano con la tua analisi, Damiano.
Poi oh, ognuno faccia quello che vuole.
A me sembra evidente sia dalle statistiche che dall'esperienza quotidiana che avere un titolo e un percorso di studi alle spalle è quasi sempre un vantaggio.
E di sicuro non è uno svantaggio, se non per lavori sottoqualificati.
col cavolo.... da laureato in informatica, i mieicompagni di superiori non laureati ma diplomati in informatica prendono le stesse cifre... è una scelta personale... logico che se vuoi fare il medico.. ed altre cose specifiche non riesci in autodidatta , ma l'informatico con diploma necessario per qualsiasi cosa e qualche corso ben mirato cambia poco... ecco l'unica è l'insegnante dove ho lavorato per diversi anni .. ma del resto la laurea in informatica nel mio settore non è necessaria... poi ognuno segue il suo percorso di vita migliore per lui, io non sono pentito di averla fatta per cultura e passione personale..
il problema è che i corsi universitari, prima pochi e utili ora sono diventati tanti e la maggior parte inutili, servono a creare un mercato, in fin dei conti proprio in America i laureati si son trovati a pagare per anni i debiti contratti e molti di loro, tornando indietro non lo rifarebbe.
Situazione completamente diversa da quella italiana
Diciamo che la lauera ti serve come cuscino di sopravvivenza, poi quello che fai dopo dipende da te
Il 37% in più per 10 anni di studio è una vergogna.
Se proprio l'ambizione è il mero guadagno, meglio i corsi di formazione.
O se sei donna , OnlyFans.
Commento sessista ? Temo però sia la verità
Meglio studiare al solo scopo di ampliare la propria cultura, ma se vuoi soldi.meglio provare strade alternative
Ma non è vero.
Le statistiche dimostrano esattamente il contrario. Se vuoi fare in media più soldi ti conviene prendere una laurea.
Non è un'opinione questa, è un dato di fatto.
@@alessandrodeconcini-adc si, ma è nettamente poco.
Parliamo del 37% in più dello stipendio medio di un diplomato , ovvero intorno ai 1600 lordi se rimaniamo in ambito CCNL. Poco più di 500€ lordi per aver sudato sui libri minimo 5 anni. Una miseria.
E comunque parliamo sempre di una media : significa che un laureato in medicina guadagnerà sicuramente di più di un inserviente, ma un laureato in ambito umanistico qui in Italia farà la fame.
Come ho scritto, se volessi SOLO guadagnare di più, a leggere queste statistiche preferirei emigrare e fare il pizzaiolo a Dubai, altro che laurea in Giurisprudenza o Letteratura.
Non riesco a capire. La prima parte della tua critica ci può stare.
Tu dici: la differenza c'è ma è troppo poca.
E fin qui ok, si può discutere ma è un'opinione sensata.
Poi la seconda parte invece è completamente priva di logica.
Poiché la differenza è troppo poca allora non prendo neanche quella differenza e vado a fare il pizzaiolo a dubai.
Non ha senso.
È come dire, se tiro due dadi ho più probabilità di fare un punteggio alto rispetto a tirarne uno.
Ma è troppa poca probabilità in più, sarebbe giusto che di dadi ce ne fossero tre, allora io ne tiro uno.
Se vai a fare il pizzaiolo a dubai con grande probabilità farai la fame.
Mio cuggino senza laurea prende 2800 pille al mese, io 850 se va bene.
@@alessandrodeconcini-adc ammetto che l'esempio è estremo, ma alla luce della prima parte del commento, mi chiedo che senso avrebbe investire tanti soldi e tempo in qualcosa che magari non piace ( perché la narrativa passata era questa : " prenditi un pezzo di carta qualsiasi altrimenti rimani pezzente" ) per 500€ lordi in più. Non dico sia inutile, attenzione. Dico però che il vantaggio è talmente basso da costringersi a porsi delle domande se intraprendere o meno un corso universitario.
Io il problema non me lo sono posto perché ho scelto un corso di laurea che mi piace e ho già un lavoro.
Quello su cui non sono d'accordo è l'idea che senza laurea fai la fame, con essa fai i soldi.
Purtroppo qui non è così
Poi che STATISTICAMENTE un pezzo di carta fa guadagnare di più, i numeri parlano. Niente da dire.
Anche 1,1 è più grande di 1
Ogni persona è figlia della propria epoca.
Se oggi c'è qualcosa che non manca sono le informazioni.
Mi rincuora un po' questo discorso, io sto finendo la magistrale ed essendo una professione sanitaria (psicologia) che per essere completa dovrebbe studiare quanto un medico (9 anni) ma con molte meno certezze, mi sembra di aver sbagliato tutto e di aver buttato gran parte delle mie potenzialità non sapendo nemmeno se sia possibile lavorare all'estero con il mio titolo.
Ciao! Anch’io studio Psicologia Clinica e l’anno prossimo concluderò la magistrale. Durante la triennale non ho passato dei bei momenti, avendo avuto diversi dubbi su di me, sul mio futuro, sulle mie capacità e sulla scelta intrapresa, salvo poi realizzare quanto questa fosse la mia strada, qualcosa che ora mi sembra talmente lampante da farmi specie se ripenso come stavo pochi anni fa. Ciò detto, se provi amore per questa disciplina e se la preoccupazione maggiore è la possibilità di trovare un impiego, dal mio piccolo ti posso rassicurare perché ho diverse esperienze a me vicine che hanno nel tempo rassicurato pure me (e non fa mai male!). Il lavoro non casca dagli alberi, c’è da sbattersi, fare rete e iniziare a muoversi gradualmente nel mondo del lavoro ma la situazione non è quella di cui avevo terrore quando ero neomatricola, anzi! Per quanto riguarda la specializzazione poi, è vero che sono altri quattro anni ma se l’ambito clinico è quello che ti chiama un paradigma teorico di riferimento è a mio avviso imprescindibile (e stupendo, direi), senza contare gli altri settori dove da psicologo puoi tranquillamente operare.
Scusa il pippone ma mi sono rivisto un po’ nelle tue parole, a me avrebbero fatto bene forse, spero poco poco anche a te!
@@lorenzoprotano ciao! Si mi hanno fatto estremo piacere. Ogni tanto mi butto giù ma come te ogni tanto riesco a capire che tengo veramente tanto alla nostra materia che sento davvero vicina a me e preziosa. Probabilmente il commento sotto sotto l'ho lasciato per sperare di ricevere messaggi incoraggianti come questo. Ti ringrazio ^^
@@luckymoon9793 grazie a te! In bocca al lupo per tutto!
Dipende da cosa si vuole fare nella vita.
Sempre vero questo, ma il punto è che i dati parlano chiaro: a prescindere da cosa tu voglia fare i laureati in media guadagnano di più
@@alessandrodeconcini-adc anche se volessi fare il libero professionista/imprenditore? Io per esempio la sto mettendo da parte ma non escludo di terminarla in un secondo momento. Grazie per la risposta Alessandro
Assolutamente sì, anche se vuoi fare il professionista o l'imprenditore.
Gli unici casi in cui ha senso non fare l'università sono se odi quel percorso e ti fa fare una vita di merda, oppure se hai già una carriera avviata e sicura o un progetto che sta già crescendo
E comunque Mark Zuckerberg alla fine la laurea se l'è presa, Elon invece se ne è preso 2 (in fisica ed economia)!
Le eccezioni esistono, ma confermano la "regola".
E lo doco da non laureata ex frustrata tanto-a-che-serve: attenzione a scindere la realtà dalle frustrazioni personali.
Io ad esempio davo la colpa al "sistema" (qualsiasi cosa fosse) per quelle che in realtà erano delle mie lacune personali.
Va beh anche io da miliardario me la prenderei per sfizio😅
Risposta del titolo: no. Non conosco lavoratori dipendenti ricchi
Questa risposta è completamente fuori fuoco.
1) Non sta scritto da nessuna parte che laurea = lavoro dipendente;
2) La tua esperienza non fa statistica;
3) Anche se i punti 1 e 2 non esistessero, per dimostrare la tua tesi dovresti provare che statisticamente chi non ha fatto l'università non diventa dipendente e guadagna di più.
Cosa intendi per ricchi?
Non conosci le persone giuste.
Non vorrei dire cazzate, ma credo che i dirigenti siano lavoratori dipendenti, e di solito il loro stipendio non fa proprio schifo. Ma anche la segretaria personale di Zuckerberg non credo guadagni poco!
@@ladyycartman3845 perciò chiedevo cosa intendesse per ricchezza.
È il video che cercavo però risolti alcuni dubbi non mi è chiaro cosa potrò fare se l’intelligenza artificiale sarà in grado di svolgere molte task
Nessuno può prevedere il futuro. Ma formarsi una solida base di hard e soft skill sarà in ogni caso la scelta giusta.
@@alessandrodeconcini-adc come hard skills quelle del digital marketing??
E come soft skills quelle del mindset da networker marketers ?
Direi proprio di no in entrambi i casi
@@alessandrodeconcini-adc purtroppo sembra che adesso esista solo questo e tutto io resto è m***
Certo concludere l'università comporta avere sicurezza in più , nel trovare il posto fisso alle poste 😂 oppure lavori come dipendente per tutta una vita , in qualsiasi campo quello che ti serve è : studio , perseverazione, e focus, non importa dove studi oppure il pezzo di carta , conosco un sacco di imprenditori con la terza media , come ci sono un sacco di laureati imprenditori sicuramente, il titolo di studio qualunque esso sia deve essere semplicemente una scelta , ma sappiate che se siete determinati nel 2023 con gli strumenti che abbiamo a disposizione si può fare di tutto , non fatevi dire da nessuno che non potete farcela .
Il discorso riguarda dati statistici però, statisticamente scegliere di formarsi ottenendo una laurea permette di avere una migliore retribuzione e una maggiore occupabilità, evitiamo di parlare degli imprenditori perché si, se si ha una buona idea e voglia di fare si può far tutto, ma soprattutto di questi tempi il 90% delle nuove aziende chiudono entro pochi anni, sicuramente avere una buona base economica con un buon mestiere prima di gettarsi nell'imprenditoria (se si vuole) è molto conveniente
Kevin mescoli le cose. Che il focus e la perseveranza siano cruciali nessuno lo discute.
Ma a parità di focus e perseveranza è meglio aver studiato. Talvolta è meglio aver studiato anche con meno focus e perseveranza.
Un imprenditore con la terza media oggi può giusto aprire un tabacchi, un ristorante o nella migliore della ipotesi un calzaturificio: nulla di innovativo, tecnologicamente avanzato, all'avanguardia.
@@alessandrodeconcini-adc Ma di fatto nel mio commento ho messo anche lo studio , si dice chi non si informa si ferma , tutto giusto, ma perché all'università ? Oddio dipende, se vuoi diventare un professionista certificato di un certo settore allora si vai all'università, io per esempio sto per aprire un'attività, non vedo a cosa mi serve l'università,tutte le informazioni che voglio le ho attenute anche senza l'università, sinceramente il pezzo di carta non mi serve .
@@federicolarelli9950 un imprenditore può fare quello che vuole , la terza media non rappresenta in alcun modo le competenze di quella persona , se io assumo delle competenze per fatti miei qual è il problema ? Ma poi il tuo concetto è privo di senso dal nascere , un imprenditore "'CON LA TERZA MEDIA PUO FARE " ma secondo chi ?? In base a cosa ? Ma veramente pensate che le competenze si assumano solo a scuola ed università?
Dov'è finito lo sponsor ADC? 😢
È ovunque, è anche dentro di noi
la mia domanda è un po’ fuori contesto ma volevo chiederti se per fare ingegneria gestionale servano per forza le basi di uno scientifico (io sto facendo un artistico) non ho problemi a studiare anzi preferisco di gran lunga stare sui libri a studiare che fare tante altre cose so perfettamente che i primi anni sarò svantaggiato e dovrò impegnarmi di più ma secondo te è fattibile o proprio no ?
Direi che è assolutamente fattibile 💪🔥
0:45 ti sei svenduto anche tu a nordvpn ahah
Ma come svenduto, non scherziamo!
Mi sono Venduto, con la V maiuscola. Mica si smarchetta per noccioline 🤣
sì ma quali lauree? Si parla di laurea in modo un po' troppo generico nel video
Il punto è proprio questo: tutte le lauree. A prescindere da ogni altro parametro, avere preso una laurea statisticamente da maggiori probabilità di guadagnare di più.
Ovviamente c'è una enorme varianza tra le lauree e i percorsi, ma anche la laurea più scarsa e "inutile" offre sicuramente maggiori prospettive che non averla, oltre al fatto che il percorso di studi stesso permette di sviluppare soft e hard skills e reti di consocenze utili.
Nella descrizione non trovo i link di cui parli 🫤 forse ti sei dimenticato di lasciarli
Pardon, ora puoi trovare tutte le fonti del video nella descrizione :D
Vai a dormire Max, che gli straordinari nun te li pago 🤣
In realtà ❤️
@@massimo_menato grazie mille!!
@@alessandrodeconcini-adc Come non me li paghi?!?!?! o_O
Devo stare attento sennò Max mi scatena contro i potentissimi sindacati dei videomaker
No, non serve la laurea per guadagnare.
Ma se hai la laurea guadagni di più e trovi lavoro più facilmente
@@alessandrodeconcini-adc sì, soltanto se hai una laurea "spendibile" nel mercato del lavoro. Diversamente conti come un diplomato
E di nuovo: le statistiche nazionali e internazionali dicono che ti sbagli
@@alessandrodeconcini-adcÉ anche vero che bisognerebbe analizzare ogni singolo caso. Ci sono operai specializzati che guadagnano 2500€ al mese e laureati che non trovano lavoro. E viceversa, tanti laureati che fanno carriera e operai che lavorano in fabbrica per 1200€. Secondo me puoi guadagnare con o senza laurea, dipendente da quanto sei bravo nel tuo lavoro. Infine, considera che tanti imprenditori con societá che fatturano milioni hanno la terza media.
@@alessandrodeconcini-adc con le statistiche non ci fai niente a parte il fantacalcio. La realtà è un'altra.
ma se uno, a caso 😜, avesse un sogno di diventare, che ne so, un giocatore professionista di basket, e ha bisogno di tanto sforzo per arrivare a completare quella missione, sarebbe un azzardo mollare gli studi e tutto per focalizzarsi sul suo obbiettivo. aspetto con ansia la tua risposta.
Sì, sarebbe un azzardo.
La verità è che dipende tutto dalla situazione specifica. Io personalmente non mollerei gli studi per una carriera sportiva quantomeno finché non avessi un ingaggio serio che mi dia da vivere e ottime prospettive future.
Tra una persona laureata e uno che non lo è la differenza ce e come. Anche se ne ho conosciuti un sacco di laureati che sono molto limitati in ragionamenti pratici e basici al di fuori del loro campo. Non so se in questi casi centrano il talento, l'intelligenza o l'esperienza di vita.
Cmq io che non mi sono potuta permettere di studiare oltre le medie, ho 1 attività ke va benissimo si, ho tante capacità è vero, ma se avessi potuto studiare per una come me sarebbe stato come prendere una Red Bull, ke ti mette le aaaaaliii 😂
Ad ogni modo il sogno di andare all'università resta e chi sa, magari quando andrò in pensione mi farò questo regalo se il cervello ancora ce 😊 Beato chi può studiare, beato davvero...
Ciao, posso chiederti che università avresti fatto e come ti avrebbe aiutato nel tuo caso?
@@viperbaba8114 io avrei studiato qualcosa come economia, business management, per gestire meglio la mia attività.
Poi I master di livello sono la cigliegina sulla torta, vanno fatti!!
Ma no Ale, ti sbagli ! Con un business online si può fare di tutto !1!1!1!1!
LoL
Il bro non ha capito il gioco
Dovresti sponsorizzare SUD VPN
🤣🤣❤️
Sì sì questa cosa di stare sui libri fino ai 25 anni non convince nemmeno me. Io sarei per l'alternanza con qualcosa di più pratico. Forse anche entrare nel mondo, toh 😜 ecco forse l'ultimo biennio delle superiori avere l'occasione di entrare anche solo come spettatori nel mondo reale del lavoro, per poi poter fare qualcosa di più pratico per qualche anno dopo la maturità, idealmente un tirocinio forse all'estero ecc, e poi dopo essere stati sul campo e aver provato a fare gli adulti, dopo aver incontrato qualche sfida e affrontato qualche ostacolo, ecco immagino che dopo verrebbe (o a chi lo ha fatto è venuta) non solo voglia di studiare, ma si potrebbe fare con un approccio più con i piedi per terra, le idee più chiare e una comprensione migliore delle priorità, un rapporto più alla pari con i prof, chilosà, parlo da una che ha contemporaneamente lavorato e studiato (lavorato in pieno e studiato con calma, però bisogna dire che poi non ho mai smesso, studio tuttora. ...e infatti sono qui, su uno dei miei canali preferiti 🙂🙂🙂🤸♀) 👍
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1:17
Studiare all'università può servire proprio a capire che tutto sommato non serve. A me è andata cosi.
Controargomentazioni per divertirmi (e un po' romperti le balle):
- per cui chi va all'università é più avido? Va solo per perché vuole la sicurezza di un guadagno maggiore?
- chi si laurea é uno smidollato che ha bisogno di un pezzo di carta perché senza fallirebbe? Puoi avere successo lavorativo/finanziario anche senza, per cui non é vincolante
- un tempo era così, ma la società sta cambiando rapidamente (youtuber 10 anni fa non esisteva, l'AI sarà impattante e renderà molte professioni concettuali superflue) per cui non é detto che fra 10 anni sarà ancora così. I tuoi dati riguardano il passato. Sei un veggente?
- le alte cariche politiche sono occupate quasi esclusivamente da laureati, eppure ci sono guerre, pandemie, working poors e altri emarginati e disagio sociale...siamo quindi in mano ad incapaci avidi?
- mettiamo che i netturbini (primo lavoro base che mi viene) scioperino. Immondizia ovunque, ratti, peste, decimazione. Perché un avvocato o un chimico devono essere retribuiti di più quando le nostre vite dipendono in fondo da gente non laureata che potrebbe sterminarci e fa un lavoro orrendo pieno di puzze? Non metitano forse di essere retribuiti molto di più?
- la scelta di pagare di più un laureato é elitista collegata al potere detenuto da laureati e svalutante verso chi ha scelto strade diverse. Chiami questo democrazia?
😉
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@@dariochiocchetta7474 probabilmente serve più a te 🤷🏻♂️
Rick é una vecchia conoscenza
@@fuxart1224 Era un consiglio, per rinforzare le tue argomentazione e capirne i problemi
@@dariochiocchetta7474 ah davvero? E perché dovrei fidarmi dei tuoi consigli (non richiesti)? Sono convinto invece che in un contest tipo Agorà Dufer ti straccerei...
Come mai ti sei disturbato a commentare? Sindrome da crocerossino, da genitore normativo, da professorone o bisogno di attenzioni?
Approfittane: oggi cazzeggio sui social, di solito ignoro. Mettimi alla prova...
@@fuxart1224 Ah tranquillo, ho visto il commento da RUclips studio e ho pensato potesse esserti utile il corso. Puoi serenamente non fidarti!
Cosa dicono le statistiche riguardo alla laurea in informatica? Sono curiosa. Ho sentito un sacco di lavoratori e datori di lavoro in questo settore dire che la laurea in informatica non serve a gran che. Non che faccia male, ma che quello che conta sono le certificazioni o comunque il conoscere certi linguaggi, sistemi e avere competenze specifiche, e che i datori di lavoro di questo settore preferiscono assumere qualcuno più giovane senza laurea, ma buone competenze, da far crescere, che un laureato più anziano. Molti giovani si muovono in tal senso. Le statistiche che dicono?
Qualcuno che dice veramente le cose come stanno..complimenti per il video!
Grande Ale!!
Ottimi spunti per aprire un po' gli occhi!! 😉
idraulici, falegnami, gdo, commessi, magazzinieri, colf, badanti, addetti alle pulizie, operai, addetti al picking, fatturazione, imballaggio, spedizione, corrieri, autisti, receptionist, projmanager, negozianti, security, dj, custodi, agricoltori, riders, fattorini, ristoratori, camerieri, lavapiatti, callcenters, youtubers, coatch, marketers, immobiliaristi, ecc
MERAVIGLIOSO ALÈ ❤️❤️❤️
Per quanto riguarda gli ITS invece? (In confronto alla laurea)
I dati parlano chiaro, ma non tengono in considerazione il costo opportunità dell’investimento per gli studi universitari. Nel senso che per recuperare le spese specialmente di una privata prestigiosa servono anni di lavoro mentre un investimento degli stessi soldi potrebbero seppur senza competenze produrre un reddito superiore. Ovviamente tutto ciò lo so grazie ad una magistrale di economia e questa è la parte più divertente 😂.
Esatto. La privata prestigiosa è ovviamente molto più costosa d può accedervi (purtroppo) solo chi ha un certo livello di disponibilità economica.
In termini di costo opportunità, però, anche solo ipotizzando una differenza di reddito di 300 euro, si recupera l'investimento nel giro di pochissimo.
Diversa del tutto la situazione se si parla di top del top mondiale con rette da 50-60 mila l'anno. Ma è comunque qualcosa di quasi sconosciuto in Europa.
@@alessandrodeconcini-adc in realtà non si recupera l'investimento in pochissimo tempo, perchè quei soldi risparmiati a 19 anni incrementano maggiormente il loro valore per, so che sembra da fuffa guru ma è un dato di fatto, l'interesse composto di tali investimenti.
Conosco bene l'interesse composto ma in finanza è il valore assoluto a fare la differenza.
Considerando che la retta universitaria costi 3k l'anno (che è tantissimo, in media sono meno), significa che tu puoi investire nel mercato a 5 anni (che non è lungo periodo dunque è un orizzonte molto variabile) 15k spalmati in 3k all'anno.
Significa 250 euro al mese.
Se ti va bene e i mercati sono tutti al top 250 euro al mese su 5 anni a un ritorno medio del 10% (anche qui, super ottimista) anche col compound ti fruttano qualche migliaio di euro.
Anche fossero 10k (e non lo sono), sono riassorbiti dalla differenza di stipendio nel giro di due o tre anni.
Quindi, matematicamente, studiare è un miglior investimento che parcheggiare 250 euro al mese in indici.
Per non parlare poi del fatto che la matematica e la psicologia umana non sono la stessa cosa. Quasi nessuno farebbe un ragionamento del genere investendo a lungo termine, in media il 20enne che ha due lire in più le spende o non ha certo le competenze per investire in modo serio, non credo che se fermi l'universitario medio e gli chiedo di un fondo Vanguard esposto su World sappia che cosa stai dicendo.
È come la storia delle sigarette. Se non fumi ti puoi comprare la ferrari. Sì, però la gente fuma e non compra le ferrari.
@@alessandrodeconcini-adcNon tieni in considerazione i mancati 5 anni (ma almeno) di stipendio, ed il costo opportunità di investire quelli. Poi consideri che l aumento dello stipendio sia unicamente ad attribuirsi al percorso di studio escludendo che chi sceglie di andare all università è già mediamente più "bravo" di chi non lo fa.
@@alessandrodeconcini-adc beh quando consideri qualsiasi fattore finaziario devi considerare che i soldi risparmiati vadano reinvestiti.
Quindi, devi considerare non solo le tasse universitarie ma i mancati stipendi che ti consentono di investire molto di più. Spesso un ragazzo che va all'università, vive coi genitori o spesato dai genitori (con alcuni casi di part-time), quindi con uno stipendio e vivendo spesato dai genitori come l'universitario potresti investire anche 800 euro al mese, come ad esempio ho fatto io con uno stipendio di 1700 (senza contare i 250 mensili risparmiati non essendo andato in università).
Poi bisogna considerare la mancata esperienza che porterebbe ad eventuali aumenti e comunque uno step verso progressione di carriera, e infine i contributi al fondo pensione.
(10% annuale è fin troppo ottimista comunque)
"sossoldi"" mi ha massacrato. 😂😂😂
A mio avviso molti ragazzini dopo la narrativa dei guru stanno un po’ troppo sottovalutando l’università e il valore che può dare loro nella vita.
Poi che esista 1 persona su 5.000 che con la terza media apre una catena di ristoranti, diventa un cantante famoso, un attore, un calciatore… queste sono eccezioni molto rare, possibili, ma molto rare (al pari di vincere la lotteria)
Quindi per qualsiasi persona comune l’Università è chiave per migliorare la propria vita futura.
Esatto. Perfetto.
Che laurea hai?
Linguistica!
Statistiche riguardanti chi possiede più di una laurea? Sono curioso.
È talmente piccola la platea che credo non ci siano dati statisticamente rilevanti, però cercherò 🤔
Grazie. Piccola? Non sarà sotto il 10%, immagino 🤔
Del totale? Molto meno del 10%.
Sono veramente rarissimi i "doppia laurea"
Quando vedo questi video mi viene sempre da ridere per la loro ingenuità.
Perché ingenuità?
@@alessandrodeconcini-adc perché è una visione molto da "sistema" diciamo. Specialmente in Italia. La differenza credo la faccia il mindset e lo studio di cose che però tendenzialmente la scuola non ti insegna. Se una persona nei propri 20anni raggiunge determinate conoscenze spirituali e finanziarie, allora farà molto meglio del laureato medio indottrinato diciamo. Ovvio invece che se consideriamo il diplomato medio che segue la massa e quindi completamente "non vedente", che spreca i propri 20 anni dietro cazzate allora si, il laureato medio nel lungo lo supererà tranquillamente.
Ma cosa c'entra il sistema, sono statistiche. Statistiche peraltro confermate a livello internazionale.
@@alessandrodeconcini-adc vabbè vah, buonanotte 😂. Non tutti possono salvarsi e non spetta a me fare il salvatore. Kiss
Io devo dire che me la passo molto bene, dubito che tu debba salvarmi
Daddy insegnaci a lucrare
non ho ancora visto il video