intanto complimenti per le brillanti lezioni di greco antico che sto lentamente scalando una ad una con fatica ma soddisfatto; ho una questione che non riesco a dirimere, mi riferisco all' uso degli accenti circonflesso e acuto nei pronomi riflessivi σαυτ^ης (genitivo con accento circοnflesso sulla eta) e σαυτήν, perché nel primo caso é circonflesso e nel secondo caso acuto? e ancora ... legge έγογε, perché non si applica a εμ΅ουγε, nonostante il trocheo finale? grazie per l' impegno e la passione profusi in questo
+fabio baessato Carissimo Fabio, innanzitutto grazie tante di seguire fedelmente i miei video. Presto tornerò con nuovi video e spero che la scalata non diventi ancora più difficoltosa. Provo a rispondere ai suoi quesiti: 1) la natura dell'accento del pronome s(e)autòs si regola su quella dell pronome dimostrativo autòs che a sua volta si rifà a quella dell'articolo. L'accento pertanto tende a seguire le stesse regole dell'articolo (che essendo un monosillabo, nei casi diretti mantiene l'accento acuto e nei casi obliqui quello circonflesso). Si ricordi che molto spesso in greco antico, più che le regole vere e proprie di accentazione, prevalgono le regole di omologia (ne abbiamo visti parecchi esempi). L'importante è non contravvenire mai alle regole dell'accentazione generali (ad esempio un accento circonflesso su una vocale breve); 2) le forme accentate del pronome personale egò possono essere rinforzate dalla particella -ge. In tal caso i pronomi mantengono il loro accento, tranne in egò ed emoì (nominativo e dativo) dove l'accento si ritira (ἔγωγε, ἔμοιγε) applicandosi la legge di Vendryes. Negli altri casi l'accento tende a rimanere invariato. Spero di aver risolto i suoi dubbi. A presto. Massimo
Bene si è relazionato con il video dei pronomi personali. Naturalmente le articolazioni debbono essere riprese e a livello personale s'intende perché bisogna comunque imparare bene le varie forme dei casi.
Grazie prof chiarissima lezione!!!
intanto complimenti per le brillanti lezioni di greco antico che sto lentamente scalando una ad una con fatica ma soddisfatto; ho una questione che non riesco a dirimere, mi riferisco all' uso degli accenti circonflesso e acuto nei pronomi riflessivi σαυτ^ης (genitivo con accento circοnflesso sulla eta) e σαυτήν, perché nel primo caso é circonflesso e nel secondo caso acuto? e ancora ... legge έγογε, perché non si applica a εμ΅ουγε, nonostante il trocheo finale? grazie per l' impegno e la passione profusi in questo
+fabio baessato Carissimo Fabio, innanzitutto grazie tante di seguire fedelmente i miei video. Presto tornerò con nuovi video e spero che la scalata non diventi ancora più difficoltosa. Provo a rispondere ai suoi quesiti:
1) la natura dell'accento del pronome s(e)autòs si regola su quella dell pronome dimostrativo autòs che a sua volta si rifà a quella dell'articolo. L'accento pertanto tende a seguire le stesse regole dell'articolo (che essendo un monosillabo, nei casi diretti mantiene l'accento acuto e nei casi obliqui quello circonflesso). Si ricordi che molto spesso in greco antico, più che le regole vere e proprie di accentazione, prevalgono le regole di omologia (ne abbiamo visti parecchi esempi). L'importante è non contravvenire mai alle regole dell'accentazione generali (ad esempio un accento circonflesso su una vocale breve);
2) le forme accentate del pronome personale egò possono essere rinforzate dalla particella -ge. In tal caso i pronomi mantengono il loro accento, tranne in egò ed emoì (nominativo e dativo) dove l'accento si ritira (ἔγωγε, ἔμοιγε) applicandosi la legge di Vendryes. Negli altri casi l'accento tende a rimanere invariato.
Spero di aver risolto i suoi dubbi. A presto. Massimo
Bene si è relazionato con il video dei pronomi personali. Naturalmente le articolazioni debbono essere riprese e a livello personale s'intende perché bisogna comunque imparare bene le varie forme dei casi.