Le campane di Ballabio (LC), quartiere Ballabio Superiore

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  • Опубликовано: 29 авг 2024
  • Ballabio (LC), quartiere Ballabio Superiore - Chiesa parrocchiale di S. Maria Assunta - Concerto di 5 campane in Mi³ G. Pruneri 1856, Sol♯³ rif. P. Capanni 1992 - Concerto solenne a 5 campane per la S. Messa festiva.
    Il concerto è stato eseguito in elettrico-manuale.
    Ringrazio molto Giovanni.
    Le prime notizie sulle campane si hanno dagli atti di una visita pastorale del 1566, ribadite poi nel 1608 dal card. Federico Borromeo, ovvero di due campane ben intonate tra loro. Il 29 giugno 1649 la campana maggiore di 36 pesi e mezzo si ruppe e venne rifusa a Ballabio il 2 giugno 1651 dal milanese Lorenzo Mirri presso la casa di Maria Goretti. La nuova campana pesava 50 pesi.
    Il 31 agosto 1778 iniziarono i lavori per sopraelevare il campanile, quindi vennero rimosse le campane per poi essere rimontate nella nuova cella campanaria il 25 novembre dello stesso anno.
    Nel 1801 fu pagata l’ultima rata per la fusione di una nuova campana e per la rifusione di altre due.
    Solo nel 1855 veniamo a conoscenza del numero di campane di cui il campanile era dotato: le campane sono quattro di cui le tre più piccole inservibili in quanto rotte. La prima proposta di rifusione ci fu già nel 1840 grazie a don Lorenzo Denna, ma l’iniziativa non ebbe successo venne riproposta 15 anni più tardi, nell’agosto 1855, dal parroco don Giovanni Battista Valsecchi in concomitanza con la diffusione del colera. L’idea prevedeva un nuovo concerto di 461 Rubbi, 158 in più di quello già esistente.
    L’8 settembre dello stesso anno venne nominata una commissione per sovraintendere i lavori e l’incarico per la fusione delle nuove campane fu affidato alla fonderia di Giorgio Pruneri di Grosio che il 16 ottobre si recò a Ballabio per stipulare il contratto. Il fonditore propose 3 concerti: uno in Mi3, uno in Fa3 e uno in Fa profondo e la settimana successiva si decise per quello in Mi3. Le campane sarebbero dovute essere 5 dedicate rispettivamente la maggiore all’Assunta, la seconda ai Ss. Rocco e Sebastiano, la terza a S. Lorenzo, la quarta i Ss. Antonio da Padova e Antonio Abate, mentre la minore ai Ss. Giuseppe ed Eurosia.
    Il 3 gennaio 1856 vennero calate le vecchie campane, il 23 gennaio vennero fuse quelle nuove che arrivarono in paese il 2 febbraio per essere benedette dal prevosto don Antonio Mascari il 6 ed innalzate sul campanile il giorno successivo. Suonarono per la prima volta il 15 febbraio.
    Nel 1883 si dovette riparare il castello delle campane e già nel 1895 le tre campane maggiori non potevano più essere suonate per nuovi problemi alla struttura.
    L’orologio, che aveva già mostrato problemi in precedenza, dovette essere sostituito urgentemente nel 1926 dalla ditta Giovanni Villa di Oggiono. In concomitanza con tali lavori, fu riparato nuovamente il castello delle campane.
    Nel 1939 la ditta di manutenzione sostituì i ceppi delle campane con dei nuovi in ghisa.
    Con il decreto n. 505 del 23 aprile 1942 che ordinava la rimozione di campane per scopi bellici, l’Ente Distribuzione Rottami indicò la rimozione di 1620 kg di bronzo dei circa 2700 totali ma, fortunatamente, l’operazione non fu compiuta e il concerto si mantenne integro.
    Terminata la guerra e terminati i restauri della casa parrocchiale e della chiesa nel 1951, due anni più tardi fu proposto un nuovo progetto per sopraelevare il campanile che però si concluse solamente con la riparazione dei batacchi e la sistemazione dell’ultima scala per la cella campanaria. Devono passare ancora 2 anni quando incominciano effettivamente i lavori che toccarono l’intero campanile in quanto si dovettero gettarne le fondamenta dal momento che non esistevano. Il disegno del campanile fu firmato dall’architetto Mario Ruggeri di Lecco, mentre il nuovo orologio installato nel 1956 fu realizzato dalla ditta Carlo Cattaneo di Veniano.
    Nel 1985 furono sostituite le corde ma già la notte di Natale dell’anno successivo venne inaugurato l’impianto per il suono automatico delle campane.
    Dopo le feste natalizie del 1991 la terza campana, di kg 434, si fessurò e si rese necessaria la sua sostituzione. La campana, rimossa il 10 febbraio 1992, venne consegnata alla ditta Fratelli Villa di Seregno che la inviò alla fonderia Paolo Capanni di Castelnovo ne’ Monti per la rifusione. La campana nuova uscì di 466 kg e venne consegnata il 2 aprile dello stesso anno, benedetta da don Rino Tantardini il 5 aprile e installata l’8.

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