la verita' sta nel mezzo come sempre , sono d'accordo con sacchi ma e' giusto che l'italia abbia la sua identita' anche se sembra indietro rispetto agli altri paesi e poi la cultura calcistica purtroppo rispecchia quella sociale
Il calcio è una variabile inserita in un contesto molto più ampio e soprattutto economico. Negli anni 80 e alla fino alla fine degli anni 90 i migliori giocatori del Mondo venivano a giocare in Italia e le società (tutte con proprietà italiane) spendevano molti soldi per rafforzarsi ed essere competivi. Ora, con la globalizzazione, sono entrati nelle proprietà delle società calcistiche personaggi nel mondo della finanza che non hanno nulla a che vedere con il Calcio e posso permettersi di spendere cifre assurde (oltre che all'estero sono riusciti a comperarsi 3 squadre come Roma. Inter e Milan). A questo aggiungiamo il fatto che i settori giovanili hanno cambiato modo di "insegnare (sbagliando)" ai ragazzi come si gioca al calcio (dando più teoria e meno pratica), il discorso è chiaro. E' inutile girarci intorno e fare discorsi come Sacchi sul "gioco" (al minuto 1:53 viene smentito pure sul discorso della Nazionale). Non possediamo più la qualità dei giocatori.
Concordo che il gioco sia un moltiplicatore, se non fosse stato per lui oggi costacurta, baresi, maldini, Ancelotti... sarebbero ritenuti dei giocatori nella media
Quindi abbiamo scoperto grazie a Sacchi che erano merito del gioco le finali di Champions degli anni 80 e 90, poi il fatto che in Italia avevamo Van basten, Gullit, Maradona, Mattheus, Platini, Falcao e ora Constant, Kovacic, Asamoah e Taider e' un piccolissimo dettaglio
Il Foggia di Zeman NON aveva calciatori miliardari................ Piccolo dettaglio,in GB,Germania e Spagna hanno costruito stadi nuovi e cacciato la feccia ultras,in Italia la feccia resiste ed ha protezioni e giustificazioni e gli stadi fanno pieta',le istituzioni remano contro........
carlo betti I calciatori miliardari servono come il pane x vincere le Champions e gli scudetti, altrimenti il Real, il Bayern o il Chelsea non sarebbero cosi stupidi da spendere fior di quattrini x comprare Diego Costa, CR7, Robben etc., che poi l'allenatore abbia la sua importanza non ci sono dubbi ma e' ridurre sempre tutto al proprio gioco come vuol sempre dimostrare Sacchi che a me da fastidio, NB: e' inutile vieni a parlare proprio a me del Foggia di Zeman, sono nato, cresciuto e residente a FOGGIA, oltre che milanista, quindi figurati se posso avere astio verso alelnatori come Sacchi o Zeman, e' che la penso molto ma molto diversamente da loro
gigiros Resta il fatto che gli altri hanno stadi di proprieta' con annesse attivita' commerciali,spendere per accumulare perdite appartiene al passato.
sono del 86 e non uso niente..e ti confermo che con la squadra incredibile che aveva e la concorrenza nemmeno avvicinabile come livello a quel Milan..si DOVEVA vincere di più,Capello e Mourinho tutta la vita a confronto,sia per quanto riguarda come allnatori che per come concepiscono il calcio in generale..pochi fronzoli e tantissimi titoli,non per poche stagioni ma per una carriera intera e soprattutto in diversi club..
federico....tutti gli allenatori che hai citato hanno vinto perchè avevano anche dei fenomeni in squadra...senza un super milito, un fantastico etoo...un maicon mostruoso etc..mourinho vinceva sto cazzo...idem gli altri...il calcio è uno sport di squadra...il primo a parlare di pressing e di marcatura a uomo è stato sacchi....i giocatori di quel milan sono diventati campioni dopo...non prima...viene sempre prima il gioco..sempre...tu di calcio non ne capisci una minkia...
la verita' sta nel mezzo come sempre , sono d'accordo con sacchi ma e' giusto che l'italia abbia la sua identita' anche se sembra indietro rispetto agli altri paesi e poi la cultura calcistica purtroppo rispecchia quella sociale
è un grande Arrigo
Sacchi ha cambiato il calcio. Herrera ha cambiato il gusto del caffe
chi critica Arrigo Sacchi non capisce niente di calcio
Esatto
Il calcio è una variabile inserita in un contesto molto più ampio e soprattutto economico. Negli anni 80 e alla fino alla fine degli anni 90 i migliori giocatori del Mondo venivano a giocare in Italia e le società (tutte con proprietà italiane) spendevano molti soldi per rafforzarsi ed essere competivi. Ora, con la globalizzazione, sono entrati nelle proprietà delle società calcistiche personaggi nel mondo della finanza che non hanno nulla a che vedere con il Calcio e posso permettersi di spendere cifre assurde (oltre che all'estero sono riusciti a comperarsi 3 squadre come Roma. Inter e Milan). A questo aggiungiamo il fatto che i settori giovanili hanno cambiato modo di "insegnare (sbagliando)" ai ragazzi come si gioca al calcio (dando più teoria e meno pratica), il discorso è chiaro. E' inutile girarci intorno e fare discorsi come Sacchi sul "gioco" (al minuto 1:53 viene smentito pure sul discorso della Nazionale). Non possediamo più la qualità dei giocatori.
Concordo che il gioco sia un moltiplicatore, se non fosse stato per lui oggi costacurta, baresi, maldini, Ancelotti... sarebbero ritenuti dei giocatori nella media
... non esageriamo.
Quindi abbiamo scoperto grazie a Sacchi che erano merito del gioco le finali di Champions degli anni 80 e 90, poi il fatto che in Italia avevamo Van basten, Gullit, Maradona, Mattheus, Platini, Falcao e ora Constant, Kovacic, Asamoah e Taider e' un piccolissimo dettaglio
Il Foggia di Zeman NON aveva calciatori miliardari................
Piccolo dettaglio,in GB,Germania e Spagna hanno costruito stadi nuovi e cacciato la feccia ultras,in Italia la feccia resiste ed ha protezioni e giustificazioni e gli stadi fanno pieta',le istituzioni remano contro........
carlo betti I calciatori miliardari servono come il pane x vincere le Champions e gli scudetti, altrimenti il Real, il Bayern o il Chelsea non sarebbero cosi stupidi da spendere fior di quattrini x comprare Diego Costa, CR7, Robben etc., che poi l'allenatore abbia la sua importanza non ci sono dubbi ma e' ridurre sempre tutto al proprio gioco come vuol sempre dimostrare Sacchi che a me da fastidio, NB: e' inutile vieni a parlare proprio a me del Foggia di Zeman, sono nato, cresciuto e residente a FOGGIA, oltre che milanista, quindi figurati se posso avere astio verso alelnatori come Sacchi o Zeman, e' che la penso molto ma molto diversamente da loro
gigiros Resta il fatto che gli altri hanno stadi di proprieta' con annesse attivita' commerciali,spendere per accumulare perdite appartiene al passato.
gigiros fino a 2 minuti dalla fine l atletico era campione d europa............
gigiros tu di calcio non ne capisci una beata minchia
sono del 86 e non uso niente..e ti confermo che con la squadra incredibile che aveva e la concorrenza nemmeno avvicinabile come livello a quel Milan..si DOVEVA vincere di più,Capello e Mourinho tutta la vita a confronto,sia per quanto riguarda come allnatori che per come concepiscono il calcio in generale..pochi fronzoli e tantissimi titoli,non per poche stagioni ma per una carriera intera e soprattutto in diversi club..
federico....tutti gli allenatori che hai citato hanno vinto perchè avevano anche dei fenomeni in squadra...senza un super milito, un fantastico etoo...un maicon mostruoso etc..mourinho vinceva sto cazzo...idem gli altri...il calcio è uno sport di squadra...il primo a parlare di pressing e di marcatura a uomo è stato sacchi....i giocatori di quel milan sono diventati campioni dopo...non prima...viene sempre prima il gioco..sempre...tu di calcio non ne capisci una minkia...
..sacchi a Roma non avrebbe mai vinto un cazzo,o in piazze più complicate vedi inter..o "miracoli" vedi Porto
Memoria corta e poca onestà intellettuale.
... la tua?
@@ghigobuccilli468 dipende. Per le dichiarazioni scorrette sì.
vai al ricovero!!!no in TV..