BORDELLO DI MARE CON CITTÀ di Enzo Moscato regia Carlo Cerciello integrale

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  • Опубликовано: 24 авг 2022
  • Elledieffe e Teatro Elicantropo
    presentano
    BORDELLO DI MARE CON CITTÀ
    di Enzo Moscato - regia Carlo Cerciello
    con (in ordine alfabetico)
    Fulvia Carotenuto, Cristina Donadio, Ivana Maione,
    Enzo Moscato, Sefora Russo, Lello Serao, Imma Villa
    scene Roberto Crea
    costumi Alessandro Ciammarughi
    suono Hubert Westkemper
    musiche originali Paolo Coletta
    luci Cesare Accetta
    trucco Vincenzo Cucchiara
    aiuto regia Walter Cerrotta, Aniello Mallardo
    assistente scenografo Michele Gigi
    assistente ai costumi Concetta Nappi
    macchinista Mariano Giamè
    realizzazione scene Retroscena
    realizzazione costumi Costumi d'Arte
    foto di scena Andrea Falasconi
    segr.di prod. Deborah Frate
    produzione e amministrazione Alessandro Mattias
    ufficio stampa Renato Rizzardi
    consulenza organizzativa Natalia Di Iorio
    Si ringrazia Peppe Del Rossi per la gentile concessione della foto in locandina elaborata graficamente da Alessandro Ciammarughi e di quella presente in scena.
    NOTE
    Uno spettacolo prodotto da Elledieffe, la Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, diretta da Carolina Rosi insieme al Teatro Elicantropo di Napoli, nell’anno che celebra il ventennale dell’attività dello spazio napoletano fondato da Cerciello, ai Gerolomini, nel cuore antichissimo della Città.
    Echi di storia recente del teatro napoletano che riverberano nel ricordo di Annibale Ruccello, a 30 anni dalla sua tragica scomparsa e si moltiplicano, nelle cronologie essenziali che documentano l’attività, avviata nel 1986, della compagnia di Enzo Moscato.
    “Con Bordello di mare con città - sottolinea Carolina Rosi - che ci unisce ancora, dopo l’esperienza di Scannasurice, ad Enzo Moscato e Carlo Cerciello, Elledieffe prosegue un percorso dedicato alla drammaturgia contemporanea, in modo particolare a quella di matrice napoletana, trasformando in impegno progettuale e produttivo quella che è stata una passione e una curiosità condivisa negli anni con Luca”.
    “Un’opera commissionata a Enzo Moscato - sottolinea il regista Carlo Cerciello in una nota - alla morte dell’amico Annibale Ruccello ed in cui l’autore lascia confluire e scorrere con furia il suo dolore e al tempo stesso tutto il disagio e il disappunto della scrittura “forzata” di una storia, l’ultima lineare per il teatro”.
    Enzo Moscato, definisce una linea di confine: proponendo, da una parte, le sue straordinarie invenzioni (di personaggi, di storie, di battute folgoranti) e avviando, dall’altra, un significativo spostamento poetico, maggiormente lirico-visionario, dove la lingua, colta ed allusiva, non deve più rappresentare o raccontare, quanto esprimere il suo segno in maniera drammatica, folle, esplosiva.
    “Siamo in presenza di un testo - aggiunge Carlo Cerciello - che contiene in sé tutto il furore iconoclasta di Enzo Moscato nei confronti della linearità drammaturgica e che segna il passaggio artaudiano dell’autore alla poesia, l’eresia teatrale per eccellenza”.
    Ambientato in un ex bordello dell’epoca fascista, sfollato delle sue signorine dopo il varo (nel 1958) della “Legge Merlin”, si affrontano e si scontrano, circa 30 anni dopo la messa a morte della prostituzione di stato, le inquiete esistenze di alcune donne, differenti per carattere, per storia, per ideali di vita.
    “L’opera - conclude Cerciello - appare spaccata in due metà totalmente diverse tra loro nello stile drammaturgico. La prima parte vede il dipanarsi di una storia tra i sei personaggi che animano l’interno di un bordello, trasformato nel luogo di culto e dei presunti miracoli operati da Assunta una ex prostituta, mentre nella seconda parte la scena e la storia deflagrano in un delirio collettivo, monologato, visionario e metricamente strutturato, dove trionfa la morte, rappresentata al centro della scena dal cadavere di Betti, la figlia dodicenne di Titina un altro dei personaggi della storia”.
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