Libertà

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  • Опубликовано: 5 сен 2024

Комментарии • 7

  • @matteocasadei756
    @matteocasadei756 3 года назад +2

    Qui professor/dottor Colaianni ce tutto il fulcro nucleo della sua terapia/visione della psicoterapia di vita attuata alla realtà della vita quotidiana di ogni dí
    Complimenti per l'esposizione Chiara di utilissimi contenuti per tutti
    Un saluto

  • @marinalecis2905
    @marinalecis2905 4 года назад +1

    Grazieeee infinite ... essere pronti a tutto !

  • @merystanica145
    @merystanica145 6 лет назад +2

    Grazie profesore.

  • @ymorimac
    @ymorimac 5 лет назад +3

    Salve professore nel video si dice che la mente arcaica ha una memoria indiziaria. Ma mi chiedevo se potesse utilizzare la memoria lunga? La mia esperienza è questa: Quando scrivo un programma software inizio a utilizzare costrutti logici puramente duali quindi sono in fase manichea ma mi sembra che faccia uso anche delle memorie passate. Cioè la mia mente animale interroga la memoria lunga? In fondo anche lei ci ha detto che la parte arcaica crea rappresentazioni e sogni ad occhi aperti e ne ho esperienza di questo.

  • @ymorimac
    @ymorimac Год назад +1

    Quindi quei percorsi chiamati cosiddetti di crescita personale dove sono tutti puntati al fare, all'agire, a puntare verso un obiettivo poi scegli. Beh la persona prudente vorrebbe scegliere in tutti i modi ma non riesce ad uscire dalla trappola del certo e dell'incerto. Sceglie e sceglierà solo se sa dove può mettere i piedi con certezza, diversamente non sceglierà. Quindi i percorsi che vanno tanto di moda ultimamente della crescita cosiddetta personale sono percorsi che per certi versi sono inutili. Nel senso che chi sa scegliere ha già dentro di sé l'abitudine a rischiare e quando si trova nella situazione conflittuale fra il desiderabile e il possibile, fra il certo e l'incerto avendo già acquisito la modalità di saper usare l'unica carta possibile di fronte a questa situazione che è provare e aggiustare ce la fanno e non hanno bisogno di suggeritori. Quello che ne avrebbero bisogno dei suggeritori stranamente il suggeritore lo spinge a fare qualcosa che l'altro non sa fare e ne può fare. Dice ma per quale motivo questi percorsi tanto propagandati di crescita personale spingono a fare cose inutili? Bah spingono a fare cose inutili in buona fede. Perché pensano seriamente che l'uomo in qualche modo abbia la qualità innata di essere libero di scegliere. E' come una visione innatistica dell'uomo. Che l'uomo è nato con questa capacità a scegliere. Questo è assolutamente non vero.
    Bene, allora come si fa una persona a superare queste due colonne d'Ercole ciò che desidero e ciò che temo, ciò che è certo e ciò che è incerto? Come si fa ad aiutare il prudente in questo? Beh lo possiamo aiutare solo se lo rendiamo prudentemente coraggioso. Cioè gli diciamo con assoluta certezza che i nostri due processi cognitivi quello valutativo e quello esecutivo se lavorano uno dopo l'altro cioè in rapporto seriale possono assicurarci con certezza tutto ciò che vogliamo. E come è possibile questo? Bene la mente valutativa è una funzione che è in rapporto seriale con la mente arcaica o esecutiva. Dopo che ho finito di valutare dovrei tornare in fase constatativa cioè essere attento al presente e a questo punto ciò che ho desiderato, ciò che ho voluto, ciò che ho scelto passerà come un testimone alla parte arcaica e la parte arcaica che è una mente che ha le stesse caratteristiche di una mente animale, metterà tutte le sue potenzialità per procurarmi quello che desidero. In altri termini la nostra mente valutativa indica la strada dove andare, la mente arcaica si mette lungo quella strada. La nostra mente arcaica animale ha una memoria indiziaria per cui metterà a fuoco tutto ciò che serve per raggiungere quell'obiettivo e per raggiungere quella meta. Il passaggio di testimone dalla funzione valutativa alla funzione arcaica avviene tramite il ritorno al presente. Come si fa a tornare al presente? Ed ecco la fede che la religione che da tempo conosceva queste cose ti dice e ti suggerisce che devi essere pronto a tutto. In effetti se sono pronto a tutto mi metto nella condizione che ciò che desidera la parte valutativa possa passare alla parte esecutiva.
    Ma come si fa ad essere pronti a tutto? Questo non lo dice la religione. Per essere pronti a tutto potremmo benissimo usare la nostra logica in modo spietato. Il futuro è incerto, io desidero questo, vorrei che fosse certo ma il futuro rimane incerto e allora ho una sola carta da giocare: Provare e Aggiustare. Non mi piacerà ma è questa la carta. Se uso la logica in modo spietato arrivo già nella posizione di spirito in cui io sono pronto a qualunque eventualità. Quando arrivo a questo stato interiore in cui io sono pronto a qualunque eventualità, allora quello che desidero, la mia scelta verrà accolta dalla parte arcaica e la parte arcaica senza sforzo la realizza. Questa è la Grande Verità che riguarda l'Uomo.
    Come faremo però a rendere certo il nostro prudente? Beh qui accenno qualcosa che svilupperò in seguito. Possiamo rendere certo il nostro prudente solo con un mezzo, al di là delle preghiere religiose che possono rendere un prudente coraggioso, a livello laico abbiamo lo strumento ipnotico. Ogni fenomeno ipnotico è la realizzazione di un progetto. E il fenomeno ipnotico si realizza alla stessa maniera con cui si realizza un progetto qualsiasi. E' esso stesso un progetto. Perché un fenomeno ipnotico si possa realizzare come la semplice levitazione di una mano io debbo dire al mio soggetto voglio che la tua mano diventi leggera ma perché questo progetto di far sollevare una mano si realizzi debbo dire al mio soggetto guardami e batterò tre volte e a tre la tua mano si solleva. Oppure guarda il mio dito, oppure guarda quell'angolo della stanza, fissa un punto o stai attento al tuo respiro e poi solo allora gli dico ora la mano si solleva. Perché debbo poi spingere il mio soggetto a stare attento a qualcosa dopo aver detto che voglio produrre questo fenomeno ipnotico di sollevare una mano? E' perché debbo passare dalla funzione valutativa vera e propria che è quella che vogliamo produrre questo fenomeno ipnotico. Ma perché la parte arcaica insieme al corpo possa produrre quel fenomeno, la parte valutativa si deve come spegnere. E per spegnersi che è un brutto termine che non corrisponde a ciò che è, ma indica quello che si fa, deve passare a una funzione constatativa. La funzione constatativa che cos'è? Attenzione a quello che si fa. Per cui come abbiamo visto fare Giucas Casella che faceva Guardami guardami non dormire. E quelli dormivano e tutti pensavano che si erano messi d'accordo. Mentre la tecnica è perfetta. E rispecchia questo passaggio dalla funzione valutativa, sub funzione constatativa e realizzazione del fenomeno ipnotico di dormire. Ma si passa nella sub funzione constatativa Guardami se no il fatto di dire a qualcuno dormi o la mano si solleva o le tue gambe sono pesanti, non ha nessun effetto.

  • @ymorimac
    @ymorimac Год назад +1

    Tema della Libertà. Strettamente legato al tema della Libertà. Che cos'è la Libertà? Molti di noi pensano che essere liberi significa in qualche modo fare ciò che vogliamo nel rispetto della libertà altrui. In genere gira questo discorso. Ma come vedete è un discorso in cui io guardo me immerso, insieme agli altri. E la mia libertà è semplicemente una libertà di agire, di scegliere e di non essere ostacolato da cose esterne. Ora una volta ho letto una frase che mi ha sorpreso che diceva "Ogni verità limita la libertà, ma c'è una Verità che ci rende Liberi". E sembra effettivamente un vero paradosso. In effetti se dico che questo tavolo è vero e non è attraversabile io non posso essere libero quindi limita la mia libertà di attraversarlo. E qual'è quella Verità che invece mi rende Libero? E' la Verità che riguarda noi. E' la Verità che riguarda la nostra res cogitans. E' la Verità che riguarda la nostra mente come strumento di conoscenza del mondo e di sé stesso. Abbiamo accennato nel video precedente che noi abbiamo delle strutture. Abbiamo una struttura che registra la realtà esterna. Abbiamo la stessa struttura che può anche proiettare ciò che ha registrato come i nostri videoregistratori che dopo aver registrato torniamo a casa e facciamo la proiezione di ciò che abbiamo registrato. Abbiamo detto che questa è una capacità proiettiva della nostra mente. Abbiamo anche accennato al fatto che abbiamo una funzione valutativa, una sub funzione constatativa e una funzione esecutiva della nostra mente. Bene se teniamo conto di queste tre funzioni allora ci possiamo rendere conto che per essere liberi dobbiamo conoscerci. Se invece ci muoviamo a caso pensando di essere liberi, pensando per esempio come spesso alcune teorie ultimamente che spingono le persone a cambiare o teorie del cambiamento o teorie per raggiungere gli obiettivi in cui dicono che bisogna scegliere un obiettivo una volta trovato l'obiettivo bisogna poi scegliere. Beh essere liberi significa anche scegliere. Ma siamo liberi per scegliere? Tutte quelle teorie che riguardano la crescita personale o quelle teorie che puntano o spingono al cambiamento e nello spingere a questo affermano semplicemente che l'uomo deve saper scegliere. Guardare un obiettivo, puntare ad un obiettivo e poi scegliere. Bene, ma io sono libero di scegliere? Riuscirò a scegliere? Sembra facile. Per poter scegliere noi dobbiamo prima riuscire a sapere se siamo liberi. Dobbiamo prima acquistare la capacità di avere il "libero arbitrio" e poi posso anche affermare di essere libero di scegliere. Perché non posso immediatamente dire che ho il libero arbitrio? Perché io non sono libero di scegliere di non mangiare, non sono libero di andare a destra o a sinistra perché se mi manca qualcosa, se ho bisogno di qualcosa, se ho una strategia in un certo modo, se mi hanno insegnato una determinata cosa io non sceglierò liberamente. Per poter scegliere liberamente ho bisogno di sapere come è fatta la mia macchina mentale e come usare le strutture della mia mente per poter andare dove voglio.
    Guardiamo. Se cominciamo a dire che la funzione valutativa è la funzione che valuta quando io ho un bisogno, valuta ciò che ho di fronte e lo valuta al fatto che può colmare o meno un mio bisogno. Dopo aver stabilito che quella bottiglia di acqua che sta davanti a me, ed io ho sete, può soddisfare la mia sete. Se grandissimo il bisogno che ho e cioè ho talmente tanta sete che non ho più quasi le forze per allungare un braccio per alzarmi per prendere quella bottiglia e bere. Bene io sto a valutare varie possibilità per scegliere la cosa migliore e più economica possibile la meno dispendiosa possibile la più certa possibile perché io possa allungarmi e muovere una mano bere e dissetarmi. Ma più è grande il mio bisogno e più stranamente ho bisogno di sapere che la cosa sia certa.
    E se noi usciamo da questo esempio banale e andiamo a guardare tutte le volte che noi abbiamo un grande bisogno come quando ci siamo innamorati di una persona e questa persona colma tutti i nostri bisogni e un attimo dopo cominciamo a desiderare di volerla sempre con noi e per noi nella nostra vita. Ci troviamo di fronte all'incertezza del futuro e cominciamo a temere di perdere questa persona. E mentre temiamo di perdere questa persona cerchiamo disperatamente di trovare una soluzione, una via, un marchingegno qualsiasi che ci dia la certezza che possiamo tenerci tenere questa persona per tutta la vita. Questa è un'esperienza comune a tutti noi e sappiamo come su questo terreno la nostra mente si arrovella e come scatena l'inferno emotivo. Anticamente risolvevano questa cosa andando dalla Pizia. La Pizia ti dava un responso certo, andavi a casa eri quieto e facevi le tue cose. Oggi non si crede ne alla Pizia ne a Dio ne a nessuno. Quindi è diventato più complicato cercare queste certezze. Ecco la necessità di capire noi stessi, di capire le nostre strutture, di cogliere questa Verità su noi stessi per poter essere seriamente liberi di scegliere. Se no non ci riusciremmo mai. Di fronte all'incertezza del futuro noi scegliamo comunque e scegliamo con molta forza, siamo molto motivati e stranamente non riusciamo a partire. Alcuni di noi riescono a farlo, hanno codeste esperienze e riescono a farle. Ma se andiamo a guardare a fondo per quale motivo riescono ad agire in queste circostanze ci accorgiamo che le persone che riescono ad agire hanno un abitudine a rischiare. E quindi hanno l'abitudine a rischiare l'incertezza del futuro. In altri termini dopo aver pensato io questa persona la voglio per sempre e dopo aver pensato che il futuro è incerto dicono non ho altra carta da giocare se non provare e al limite aggiustare dopo. Allora partono e agiscono. Ma se una persona è abituata alla prudenza e la prudenza cosa significa? Significa che io voglio prima sapere dove metto i piedi e poi mi muovo. Se la cosa è molto importante di fronte all'incertezza del futuro, io muoverò il piede solo se so che è certo dove vado a parare. E avrei bisogno propri odi una Pizia che mi dica metti il piede lì e tutto va bene. Ma non c'è nessuna Pizia capace di poter rendere sicuro una persona prudente. Perché la nostra mente è velocissima a valutare i pro e i contro delle situazioni. E quando si cade nella conflittualità del certo e dell'incerto con la colonna dell'incertezza del futuro è chiaro che ogni scelta, ogni ipotesi di soluzione ha una contro ipotesi di fallimento e le persone non agiscono.

  • @antoniorossetti2283
    @antoniorossetti2283 6 лет назад +1

    Grazie