Durante i due anni scolastici in cui svolsi l’alternanza feci anche una piccola inchiesta coinvolgendo gli altri studenti dell’istituto professionale in cui studiavo. Da tutti gli studenti intervistati venne fuori che una buona percentuale circa 70% di quelli che in quei due anni avevano dovuto fare l’alternanza aveva continuato a lavorare durante la stagione estiva nel luogo in cui avevano svolto l’alternanza. Di questi a circa il 10% era stato chiesto dall’azienda la disponibilità lavorativa durante la stagione in cambio del periodo di alternanza. È venuto anche fuori che di quei 70% prima citati al 90% di essi durante il periodo di lavoro estivo, aveva lavorato con contratti in grigio con una o due ore in regola. Il restante 30% degli intervistati o non aveva lavorato durante la stagione o aveva lavorato presso aziende familiari. Vorrei anche evitare di utilizzare termini scomodi come “classista” ma effettivamente per me e per la maggior parte degli studenti che quell’anno hanno fatto le ore di PCTO come me, l’esperienza del l’alternanza è stata un’esperienza classista.
Salve professoressa, mi chiedevo se un viaggio di istruzione non compiuto dalla scuola ma da solo (presso un università in America) può essere considerato un PCTO. Perché non mi è molto chiaro se PCTO significa per forza "attività svolta con la scuola in questi 3 anni" oppure sono anche "attività che mi hanno formato in questi 3 anni". La ringrazio per la sua disponibilità.
Salve Professoressa. Le scrivo in quanto ho un dubbio circa quanto da lei affermato in merito all'introduzione da parte della Buona Scuola del sistema camerale all'interno dei percorsi di alternanza: già all'interno della legge 77 del 2005 si fa riferimento alla possibilità di progettare e attuare dei percorsi di alternanza in collaborazione con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (oltre che con altri enti di diversa natura). Pertanto, qual è la novità introdotta dalla Buona Scuola a riguardo? Perché se non sbaglio, il decreto 219 del 2016 è distaccato dalla Buona Scuola e riguarda un'altra legge (in Gazzetta Ufficiale viene riportato che questo decreto modifica la legge 580 del 1993). Le faccio questa domanda poiché sto scrivendo una tesi di laurea sui Neet e sulla disoccupazione giovanile e sto dedicando una parte del mio elaborato all'alternanza scuola-lavoro e vorrei evitare imprecisioni o errori.
Riconosco che Lei, professoressa, stia compiendo un'opera di divulgazione normativa e formativa utile e ben strutturata, ma parlare di "innovazione" e valore di tale deprecabile introduzione legislativa mi pare troppo. L'orientamento è induzione alla schiavitù del lavoro, l'alternanza sfruttamento sin da oggi! Cordialmente
Anche Barbero si è espresso in maniera molto critica nei confronti di tale "innovazione". Io ho lavorato in un CFP e a mio avviso "lo stage" in azienda ha fatto maturare i ragazzi che sono tornati più gestibili. A mio avviso è cmq una esperienza positiva anche nei Licei in quanto permette ai giovani un assaggio di realtà... 90 ore poi ... sono poco più di 2 settimane spalmate in 3 anni (se ho capito bene) ... Cmq quanto lei sostiene ha in ogni caso il suo fondamento.
la realtà deve essere vissuta quotidianamente facendo istruzione parentale, inutile rinchiudere i ragazzi a scuola per poi dover fare esperienze di realtà@@savinobasta2225
Quando i "competenti" usciranno dall'incantesimo e prenderanno a mettere in discussione tutto l'assetto schiavistico della società capitalista e delle sue emanazioni - scuola compresa - saremo già a metà del lavoro per l'emancipazione dei lavoratori e dell'umanità tutta. Purtroppo il mondo della scuola è ben lontano...
Bellissimo video, completo, sintetico, efficace. Complimenti Prof.ssa.
Grazie infinite.
Grazie professoressa!
Durante i due anni scolastici in cui svolsi l’alternanza feci anche una piccola inchiesta coinvolgendo gli altri studenti dell’istituto professionale in cui studiavo. Da tutti gli studenti intervistati venne fuori che una buona percentuale circa 70% di quelli che in quei due anni avevano dovuto fare l’alternanza aveva continuato a lavorare durante la stagione estiva nel luogo in cui avevano svolto l’alternanza. Di questi a circa il 10% era stato chiesto dall’azienda la disponibilità lavorativa durante la stagione in cambio del periodo di alternanza. È venuto anche fuori che di quei 70% prima citati al 90% di essi durante il periodo di lavoro estivo, aveva lavorato con contratti in grigio con una o due ore in regola. Il restante 30% degli intervistati o non aveva lavorato durante la stagione o aveva lavorato presso aziende familiari.
Vorrei anche evitare di utilizzare termini scomodi come “classista” ma effettivamente per me e per la maggior parte degli studenti che quell’anno hanno fatto le ore di PCTO come me, l’esperienza del l’alternanza è stata un’esperienza classista.
Grazie Professoressa, sintetica ma completa.
Grazie per gli apprezzamenti
Salve professoressa, mi chiedevo se un viaggio di istruzione non compiuto dalla scuola ma da solo (presso un università in America) può essere considerato un PCTO. Perché non mi è molto chiaro se PCTO significa per forza "attività svolta con la scuola in questi 3 anni" oppure sono anche "attività che mi hanno formato in questi 3 anni". La ringrazio per la sua disponibilità.
Quindi tipo devo cercare una azienda io o la scuola me lo da
Salve Professoressa. Le scrivo in quanto ho un dubbio circa quanto da lei affermato in merito all'introduzione da parte della Buona Scuola del sistema camerale all'interno dei percorsi di alternanza: già all'interno della legge 77 del 2005 si fa riferimento alla possibilità di progettare e attuare dei percorsi di alternanza in collaborazione con le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura (oltre che con altri enti di diversa natura). Pertanto, qual è la novità introdotta dalla Buona Scuola a riguardo? Perché se non sbaglio, il decreto 219 del 2016 è distaccato dalla Buona Scuola e riguarda un'altra legge (in Gazzetta Ufficiale viene riportato che questo decreto modifica la legge 580 del 1993).
Le faccio questa domanda poiché sto scrivendo una tesi di laurea sui Neet e sulla disoccupazione giovanile e sto dedicando una parte del mio elaborato all'alternanza scuola-lavoro e vorrei evitare imprecisioni o errori.
Con la Buona Scuola diventa obbligatoria
Riconosco che Lei, professoressa, stia compiendo un'opera di divulgazione normativa e formativa utile e ben strutturata, ma parlare di "innovazione" e valore di tale deprecabile introduzione legislativa mi pare troppo. L'orientamento è induzione alla schiavitù del lavoro, l'alternanza sfruttamento sin da oggi! Cordialmente
Anche Barbero si è espresso in maniera molto critica nei confronti di tale "innovazione". Io ho lavorato in un CFP e a mio avviso "lo stage" in azienda ha fatto maturare i ragazzi che sono tornati più gestibili. A mio avviso è cmq una esperienza positiva anche nei Licei in quanto permette ai giovani un assaggio di realtà... 90 ore poi ... sono poco più di 2 settimane spalmate in 3 anni (se ho capito bene) ... Cmq quanto lei sostiene ha in ogni caso il suo fondamento.
la realtà deve essere vissuta quotidianamente facendo istruzione parentale, inutile rinchiudere i ragazzi a scuola per poi dover fare esperienze di realtà@@savinobasta2225
Quando i "competenti" usciranno dall'incantesimo e prenderanno a mettere in discussione tutto l'assetto schiavistico della società capitalista e delle sue emanazioni - scuola compresa - saremo già a metà del lavoro per l'emancipazione dei lavoratori e dell'umanità tutta.
Purtroppo il mondo della scuola è ben lontano...