Pur facendo tutt'altro nella vita, seguo da diversi anni queste lezioni registrate e postate su YT. Ho persino iniziato a studiacchiare un po' di russo, quel tanto che mi è bastato a spiaccicare qualche convenevole (peraltro apprezzato) coi giovani studenti ucraini capitati nella mia scuola. A proposito degli eventi bellici, la voce del prof. Carpi è stata e lo è tutt'ora una bussola imprescindibile per squarciare il vacuo dibattito che ci propina il mainstream nazionale, ed invece comprendere la cifra antropologica di un mondo lontano. E non smetterò mai di essergliene grato.
Le lezioni del prof. Carpi qui su YT sono state e sono per me un punto di riferimento fondamentale per intraprendere l'esplorazione e la conoscenza della letteratura russa, unitamente ai testi ed ai due volumi del Manuale. Ho imparato la lingua russa da autodidatta, spinta dall'interesse per la cultura e la letteratura. Ancora una volta ringrazio il prof. Carpi per l'opportunità di approfondimento e di studio che ha offerto e continua ad offrirmi con le sue lezioni e conferenze.
Seguo con enorme piacere le lezioni del professor Carpi di cui sto leggendo i due tomi della Storia della Letteratura Russa ( scritti molto bene ). Studio il Russo a distanza con un’universita in Svezia insieme a molti altri studenti di tutte le età e tutti con motivazioni diverse. La maggior parte degli studenti è svedese ( e se c’è un paese dove la Russofobia è palpabile è proprio la Svezia ) . Se si vuol identificare un minimo denominatore tra le motivazioni che hanno spinto gli studenti del mio corso a studiare il Russo e la sua cultura è la fascinazione per questo paese immenso dalle mille luci e altrettante ombre. Un paese che non lascia mai indifferente e che scatena forti passioni. Ma la politica deve essere lasciata fuori dal discorso del perché uno decide di studiare il Russo o la sua letteratura. Anche nel campo del lavoro c’è bisogno di persone che conoscano bene il Russo , la storia della Russia e la sua cultura. A maggior ragione se si considera la Russia come “ il nemico “. Bisogna capire il proprio nemico se lo si vuole combattere…. È come se non si dovesse più studiare il Cinese per l’ occupazione da parte della Cina di una parte di territorio del Nepal o per come tratta gli Uyghurs o smettere di studiare l’ebraico per l’ occupazione di Gaza o a causa del suo governo iper nazionalista , o smettere di studiare l’arabo perché il Marocco occupa da anni il Sahara Occidentale, e cosa ci fa ancora la Turchia a Cipro ? la lista è molto più lunga. La gente non ha smesso di studiare l’inglese durante i 20 anni di occupazione dell’Afganistan o perché l’America è un paese imperialista e guerrafondaio. Qualunque paese è molto di più della sua politica. Moltissime persone studiavano l’italiano durante la dittatura di Mussolini e malgrado il Fascismo. Bisogna tenere fuori la politica dalla cultura . Si studia una lingua e una cultura per amore , curiosità, passione indipendentemente dalla politica di quel paese. La Russia prima della caduta dello stato Sovietico non era più democratica della Russia di Putin . E la Russia filo occidentale di Boris Jeltsin ,beh, meglio non parlarne. Tutto della Russia è interessante da studiare , per capirla e amarla o almeno per esserne affascinati : la sua storia , la sua cultura, la sua letteratura la sua musica , arte , politica…tutto . Quindi: Ben vengano le sue lezioni professor Carpi. Grazie.
Grazie a Lei per le Sue interessanti considerazioni. Io, in ogni caso, non considero la Russia il mio "nemico", né potrei mai farlo, dato che mi sento russo tanto quanto italiano. Il mio nemico è il sistema politico che ingabbia e opprime quel grande Paese.
@@guidocarpi7985 Non potrei mai pensare una cosa simile. So quanto lei ami la Russia e la sua cultura . Lo si capisce dai suoi libri e dalle sue lezioni. Il mio commento era d’incoraggiamento a quegli studenti che hanno intrapreso questi studi non solo perché amano Tolstoj ma anche pensando di utilizzare le loro conoscenze del Russo in campo lavorativo . Ad esempio le mie due insegnanti di russo sono diventate interpreti per tante persone venute dall’Ucraina nel loro rapporto con le istituzioni , il sistema sanitario etc. Altre due persone nel mio corso sono traduttrici dal russo allo Svedese per il ministero della Difesa . In campo diplomatico c’è bisogno di un esercito di persone che parlino il Russo e che capiscano la cultura Russa, la storia russa, le sfumature della lingua russa in modo da facilitare il dialogo e la comprensione reciproca cosa di cui c’è estremo bisogno. Anche se il commercio e le pizzerie italiane in questo momento soffrono per la mancanza dei Russi come clienti ci sono altri campi lavorativi dove la conoscenza del Russo è molto apprezzata e richiesta. Le vie del Signore sono infinite. Bisogna essere fiduciosi per quanto riguarda la Russia e il suo futuro politico . Dipende anche dall’Occidente dare “ il buon esempio” cosa che non mi pare stia dando. Spero veramente che non si arrivi al punto in cui ,esasperato , Sansone sceglie di morire con i Filistei .
@@guidocarpi7985 parlare di sistemi politici che ingabbiano un paese secondo me è un po banale.. O prendiamo coscienza della dimensione globale della situazione politica o continueremo a vedere nemici ovunque solo perché partiamo dal presupposto che noi siamo quelli "giusti" quelli "buoni" ecc L'italia era la quarta economia al mondo negli anni 80, ora cosa siamo diventanti e cosa diventeremo? Per decenni abbiamo fatto i complici e i servi sciocchi degli USA nelle loro guerre imperialiste.. Veramente la nostra democrazia è quell esempio di libertà che aiuta i più deboli e si basa sul principio di uguaglianza?? O siamo anche noi squallidamente in balia delle correnti della finanza e del capitalismo che per profitto ha fatto guerre in tutto il mondo? Dovremmo imparare a capire che ognuno ha il diritto di farsi governare da chi vuole e non siamo noi a dover giudicare gli altri anche perché vista la nostra storia non possiamo permettercelo
Quando ci si mette la Russia tira fuori la sua proverbiale "grande anima" e ci lascia tutti di stucco. A parte la letteratura (Dostoevskij, Tolstoj, Pushkin, Cechov...) il teatro russo di inizio '900 ha del miracoloso e ha detto quasi tutto quello che c'era da dire sul modo di preparare gli attori e sul modo di lavorare sugli spettacoli attraverso Stanislavskij e i suoi due grandi allievi Meyerchold e Vachtangov. Non si tratta di fare del buon teatro, ma di creare dei metodi di lavoro universali! Quando alla "grande anima" si sostituisce il "grande corpo", cioè la grande potenza terrestre ossessionata dal problema dei propri confini e pronta a mostrare i propri muscoli è orribile. Se però riprendiamo la tua immagine degli anni '20-'30 in Italia probabilmente c'erano anche lì una serie di fermenti che sicuramente sono stati alla base del grande cinema del dopoguerra o di filoni di grandissimo interesse, tipo le scienze antropologiche (con De Martino e i suoi validissimi seguaci) o la scuola romana di pittura (Ziveri ecc..) o scrittori come Gadda e di Lampedusa... Grazie Guido per il tuo lavoro sempre molto prezioso!
Pur facendo tutt'altro nella vita, seguo da diversi anni queste lezioni registrate e postate su YT. Ho persino iniziato a studiacchiare un po' di russo, quel tanto che mi è bastato a spiaccicare qualche convenevole (peraltro apprezzato) coi giovani studenti ucraini capitati nella mia scuola. A proposito degli eventi bellici, la voce del prof. Carpi è stata e lo è tutt'ora una bussola imprescindibile per squarciare il vacuo dibattito che ci propina il mainstream nazionale, ed invece comprendere la cifra antropologica di un mondo lontano. E non smetterò mai di essergliene grato.
Le lezioni del prof. Carpi qui su YT sono state e sono per me un punto di riferimento fondamentale per intraprendere l'esplorazione e la conoscenza della letteratura russa, unitamente ai testi ed ai due volumi del Manuale. Ho imparato la lingua russa da autodidatta, spinta dall'interesse per la cultura e la letteratura. Ancora una volta ringrazio il prof. Carpi per l'opportunità di approfondimento e di studio che ha offerto e continua ad offrirmi con le sue lezioni e conferenze.
Seguo con enorme piacere le lezioni del professor Carpi di cui sto leggendo i due tomi della Storia della Letteratura Russa ( scritti molto bene ). Studio il Russo a distanza con un’universita in Svezia insieme a molti altri studenti di tutte le età e tutti con motivazioni diverse. La maggior parte degli studenti è svedese ( e se c’è un paese dove la Russofobia è palpabile è proprio la Svezia ) . Se si vuol identificare un minimo denominatore tra le motivazioni che hanno spinto gli studenti del mio corso a studiare il Russo e la sua cultura è la fascinazione per questo paese immenso dalle mille luci e altrettante ombre. Un paese che non lascia mai indifferente e che scatena forti passioni. Ma la politica deve essere lasciata fuori dal discorso del perché uno decide di studiare il Russo o la sua letteratura. Anche nel campo del lavoro c’è bisogno di persone che conoscano bene il Russo , la storia della Russia e la sua cultura. A maggior ragione se si considera la Russia come “ il nemico “. Bisogna capire il proprio nemico se lo si vuole combattere…. È come se non si dovesse più studiare il Cinese per l’ occupazione da parte della Cina di una parte di territorio del Nepal o per come tratta gli Uyghurs o smettere di studiare l’ebraico per l’ occupazione di Gaza o a causa del suo governo iper nazionalista , o smettere di studiare l’arabo perché il Marocco occupa da anni il Sahara Occidentale, e cosa ci fa ancora la Turchia a Cipro ? la lista è molto più lunga. La gente non ha smesso di studiare l’inglese durante i 20 anni di occupazione dell’Afganistan o perché l’America è un paese imperialista e guerrafondaio. Qualunque paese è molto di più della sua politica. Moltissime persone studiavano l’italiano durante la dittatura di Mussolini e malgrado il Fascismo. Bisogna tenere fuori la politica dalla cultura .
Si studia una lingua e una cultura per amore , curiosità, passione indipendentemente dalla politica di quel paese. La Russia prima della caduta dello stato Sovietico non era più democratica della Russia di Putin . E la Russia filo occidentale di Boris Jeltsin ,beh, meglio non parlarne.
Tutto della Russia è interessante da studiare , per capirla e amarla o almeno per esserne affascinati : la sua storia , la sua cultura, la sua letteratura la sua musica , arte , politica…tutto . Quindi: Ben vengano le sue lezioni professor Carpi. Grazie.
Grazie a Lei per le Sue interessanti considerazioni. Io, in ogni caso, non considero la Russia il mio "nemico", né potrei mai farlo, dato che mi sento russo tanto quanto italiano. Il mio nemico è il sistema politico che ingabbia e opprime quel grande Paese.
@@guidocarpi7985 Non potrei mai pensare una cosa simile. So quanto lei ami la Russia e la sua cultura . Lo si capisce dai suoi libri e dalle sue lezioni. Il mio commento era d’incoraggiamento a quegli studenti che hanno intrapreso questi studi non solo perché amano Tolstoj ma anche pensando di utilizzare le loro conoscenze del Russo in campo lavorativo . Ad esempio le mie due insegnanti di russo sono diventate interpreti per tante persone venute dall’Ucraina nel loro rapporto con le istituzioni , il sistema sanitario etc. Altre due persone nel mio corso sono traduttrici dal russo allo Svedese per il ministero della Difesa . In campo diplomatico c’è bisogno di un esercito di persone che parlino il Russo e che capiscano la cultura Russa, la storia russa, le sfumature della lingua russa in modo da facilitare il dialogo e la comprensione reciproca cosa di cui c’è estremo bisogno. Anche se il commercio e le pizzerie italiane in questo momento soffrono per la mancanza dei Russi come clienti ci sono altri campi lavorativi dove la conoscenza del Russo è molto apprezzata e richiesta. Le vie del Signore sono infinite. Bisogna essere fiduciosi per quanto riguarda la Russia e il suo futuro politico . Dipende anche dall’Occidente dare “ il buon esempio” cosa che non mi pare stia dando. Spero veramente che non si arrivi al punto in cui ,esasperato , Sansone sceglie di morire con i Filistei .
@@guidocarpi7985 parlare di sistemi politici che ingabbiano un paese secondo me è un po banale..
O prendiamo coscienza della dimensione globale della situazione politica o continueremo a vedere nemici ovunque solo perché partiamo dal presupposto che noi siamo quelli "giusti" quelli "buoni" ecc
L'italia era la quarta economia al mondo negli anni 80, ora cosa siamo diventanti e cosa diventeremo? Per decenni abbiamo fatto i complici e i servi sciocchi degli USA nelle loro guerre imperialiste.. Veramente la nostra democrazia è quell esempio di libertà che aiuta i più deboli e si basa sul principio di uguaglianza??
O siamo anche noi squallidamente in balia delle correnti della finanza e del capitalismo che per profitto ha fatto guerre in tutto il mondo?
Dovremmo imparare a capire che ognuno ha il diritto di farsi governare da chi vuole e non siamo noi a dover giudicare gli altri anche perché vista la nostra storia non possiamo permettercelo
Quando ci si mette la Russia tira fuori la sua proverbiale "grande anima" e ci lascia tutti di stucco. A parte la letteratura (Dostoevskij, Tolstoj, Pushkin, Cechov...) il teatro russo di inizio '900 ha del miracoloso e ha detto quasi tutto quello che c'era da dire sul modo di preparare gli attori e sul modo di lavorare sugli spettacoli attraverso Stanislavskij e i suoi due grandi allievi Meyerchold e Vachtangov. Non si tratta di fare del buon teatro, ma di creare dei metodi di lavoro universali! Quando alla "grande anima" si sostituisce il "grande corpo", cioè la grande potenza terrestre ossessionata dal problema dei propri confini e pronta a mostrare i propri muscoli è orribile. Se però riprendiamo la tua immagine degli anni '20-'30 in Italia probabilmente c'erano anche lì una serie di fermenti che sicuramente sono stati alla base del grande cinema del dopoguerra o di filoni di grandissimo interesse, tipo le scienze antropologiche (con De Martino e i suoi validissimi seguaci) o la scuola romana di pittura (Ziveri ecc..) o scrittori come Gadda e di Lampedusa... Grazie Guido per il tuo lavoro sempre molto prezioso!