Mio papà stava vedendo il film, e quando ha parlato della paura dell'interrogazione ha detto "anche io facevo così da piccolo", poi ha appena ha cominciato a dire tutte le altre maree di paure, anche la morte e la scomparsa dei genitori, ha detto "vabbè io non ero così, questo ovviamente è più ESAGERATO", perché non concepiva che una persona (specialemnte bambina) possa provare tutte queste paure, e invece io mi sono riconosciuto in un sacco delle paure di Orion, anche in cose a cui la gente NON VUOLE pensare, come la morte
So che non c'entra molto con la recensione, ma più vedo la "nuova" sigla della Nerd Cultura e più mi piacerebbe vedere una mini-serie di anche solo 5 episodi sul Dario/mascotte
Film davvero carino che purtoppo mi sembra sia passato in sordina. Forse un difetto per me è la gestione del salto temporale tra il passato e il presente leggermente incasinata verso la fine ma nulla di disastroso o che rovina la visione. Nonostante qualche piccolo strafalcione, sono contento che Dreamworks stia tornando a sperimentare e allo stesso tempo trovando una strada sicura realizzando sia sequels che film sperimentali
Stile grafico interessante, i personaggi come Buio e Luce assorbono e rilasciano luminosità dando profondità alle sagome. E passa anche un messaggio carino per i più piccoli.
Ho cominciato a seguire Dario un pò di tempo fa quando lo sentì parlare di Porco Rosso, è uno dei miei film preferiti e ho subito pensato ''wow abbiamo gusti simili potrei ascoltare qualche suo consiglio'', inutile dire che sono diventata una grande fan. Il modo in cui parla delle sue passioni e il modo in cui si esprime nelle sue recensioni ti fa innamorare subito, non puoi far a meno di ascoltarlo e di seguire le sue raccomandazioni, fino ad ora con me ci ha preso sempre. Guarderò anche questo film perché ormai mi fido ciecamente di Dario😄
Vedo alcuni commenti lamentarsi del fatto che Orion e le sue paure sembrino quasi una caricatura eccessiva, come se un bambino non potesse provare così tante cose o dovesse praticamente "vergognarsi" di avere paura di tutto. Bisogna dire intanto che quella dell'ansia è un tema estremamente ricorrente nei film di Kaufman (vedi il ladro di orchidee ad esempio) e trovo che Kaufman scriva comunque opere estremamente personali. Secondo non mi trovo d'accordo con quei punti di vista perchè da bambina ero esattamente come Orion, piena di paure che tendevo ad analizzare continuamente e anche io, proprio come lui, sono stata cresciuta da genitori amorevoli che, seppur comprensivi, non riuscivano a capire del tutto ciò che provavo. Non deve essere per forza un'esperienza comune a tutti ma mi sembra comunque interessante per gli altri immergersi in un'esperienza dell'infanzia diversa dalla loro. Se avessi avuto un film come questo da piccola, mi sarei sentita molto compresa 🤎🌟
Io soffro d’ansia e questa cosa è con me in dall’infanzia. Avevi paura di un sacco di cose “da grandi” già da bambina. È vero che non siamo tutti uguali, ma certe esperienze possono essere raccontate lo stesso come dici tu!
visto ieri, secondo me bellissimo. Dice cose bellissime con pochissimo e riesce a raccontare una delle "storie" più vecchie del mondo (per apprezzare la luce ci vuole il buio ecc ecc) in un modo che la fa sembrare freschissima
A me, l'idea di Orion e il buio è piaciuta tantissimo. [Spoiler per chi non ha visto il film] Tutta il trip tra i vari protagonisti che cercano di dare un senso e un finale ad una storia per aiutare generazioni e generazioni di bambini a superare la paura del buio e ad accettare la notte è incredibile, ogni errore, cosa dimenticata e lasciata indietro, diventa infine quel classico elemento che metti perché avevi un'idea e poi te la sei dimenticata. Per me, poi, è stato un colpo di scena vedere la bambina interrompere il narratore, non mi aspettavo minimamente questa cosa ed è stato, a gusto, contemporaneamente incredibile e... strano, cioè, il fatto che lei potesse cambiare la storia ha molto senso, del resto è a lei che viene dedicata, ciò non toglie che è particolarmente invasiva quell'intromissione (Poi mi ricordo che da bambino facevo così anche io con mia mamma, quindi probabilmente, oggi, troverei da dire anche col me bambino) Non me lo aspettavo, ma è davvero un film molto valido P.S.: Incalzando il commento "Poi il tema della morte non torna più però" Buio che si suicida, infatti, siccome non è un personaggio 'umanoide', non conta come morte. "Sì ma tanto lo so che non può essere morto davvero e torna" certo, liberissimi (maschile esteso) di pensarlo, ma il significato di quella scena non cambia. Orion parla anche d'età, tutta la storia gira intorno ad un padre che usa un se stesso bambino come protagonista, che diventa poi un nonno anziano prima di sentire la fine della storia che aveva inventato per sua figlia tantissimi anni fa' ormai.
bel film davvero. Tra questo film, Troppo Cattivi, Il gatto con gli stivali 2 e ora Il Robot Selvaggio, la Dreamworks sembra davvero essere tornata a brillare, sperimentando e anche rischiando, con progetti nuovi e interessanti (cosa da cui la disney degli ultimi anni dovrebbe imparare). Mi posso accollare anche un sequel di Trolls all'anno se poi i soldi li investono in questi progetti
Tornata a brillare? Sul serio? Dimentichi che abbiamo avuto il flop di Ruby Gillman, il flop di Trolls 3, l'immensa delusione di Kung Fu Panda 4, e quella ciofeca di Megamind 2 (che tecnicamente non è Dreamworks Animation ma è comunque una sua IP). Senza contare inoltre i licenziamenti che ha subìto quest'anno. Evitiamo quindi di cantare vittoria.
Anzi, se ti fa felice, permettimi di dare anch'io una frecciatina alla Disney. Con Jared Bush al comando come direttore creativo, adesso sì che la voglio morta sta Disney. Lo hanno assunto solo perché Encanto è diventato un fenomeno globale. Noi ci lamentiamo tanto della mancanza di adattamenti fiabeschi, storie romantiche, cattivi tradizionali e animazione 2d. Eppure i film in cui Bush è stato coinvolto non hanno niente di tutto questo e vengono comunque considerati dei capolavori immortali. Ed è così che tra i fan si faranno aspettative molto più alte. Sai come si dice: più è alta la cresta, peggiore è la botta.
@@jadebeorRispetto a qualche anno fa la Dreamworks è più sperimentale; adesso sta azzeccando diversi film seppur l'anno scorso abbiano avuto l'anno disastroso ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno, credo che pian piano si sistemeranno ed usciranno meno film mediocri. E poi voglio sottolineare che Dreamworks è sempre stata altalenante: nel 2010 se ne uscita con 2 mezzi capolavori (Dragon Trainer e Megamind) è un sequel bruttarello che sminchia la saga (Shrek 4), nel 2011 escono uno dei migliori sequels della casa (Kung fu panda 2) uno spin-off mediocre (Il gatto con gli stivali 1), nel 2012 un ennesimo sequel inutile (Madagascar 3) e un altro mezzo capolavoro (Le 5 leggende). Ps: Kung fu panda 4 ha più dignità come sequel di Shrek e vissero felici e contenti
si, sono d'accordo ma devi anche considerare che sono 7 film usciti in 2 anni, di cui 4 sono quelli da me citati, uno è Ruby Gillman ( che ammetto non sia un buon film) e 2 sequel di saghe già affermate (purtroppo l'atteso Kung fu panda 4 non molto riuscito e Trolls 3 che personalmente non ho nemmeno visto e su cui quindi non mi esprimo). E' un periodo sperimentale e ci sta che ci sia qualche film più riuscito e qualcuno meno, ma era da tempo che la dreamworks non azzeccava così tanti film di fila, ti basta vedere quelli che ha fatto uscire negli ultimi 10 anni. Se anche il robot selvaggio incassa bene come ha fatto il gatto 2 e Troppo Cattivi (di cui hanno già fatto due speciali su netflix), dreamworks potrebbe decidere di continuare per questa strada. Bisognerà anche vedere come sarà Shrek 5. Non è che ce l'ho con la Disney ma per me è dal 2016 che non azzecca un film (Con zootropolis e volendo anche Oceania che era un buon film), sopratutto con gli ultimi come Raya, Wish, Encanto, Strange World, tra l'altro usciti insieme a film Pixar altrettanto mediocri come Red, Lightyear e Elemental, mentre nel frattempo Dreamworks, Sony (con i mitchell e spiderverse) e perfino Netflix (con film come Klaus o Pinocchio) e Nickelodeon (con le tartarughe ninja) sperimentavano con film che, anche se magari non sempre erano capolavori, portavano comunque qualcosa di interessante e di fresco. Come dici tu, meglio non cantare vittoria, ma sono comunque speranzoso che le grandi case come la Dreamworks continuino per questa strada, e che magari anche la Disney si darà una svegliata. Vedremo, lo sapremo solo col tempo.
Guarda Dario, ci hai preso in pieno. Visto con i miei figli di 6 e 10 anni, lo hanno amato e capito. Abituati a storie sempre uguali, il tocco di Kaufman (evidente nella seconda parte) li ha stupiti. Peccato che chi produce pensi quasi sempre a un pubblico (che sia adulto o meno) di celebrolesi.
Dario e fan in generale , avete da consigliarmi qualche cartone da poter far vedere ad una bimba di 4 anni Tutto ciò che è Disney non è necessario consigliarlo. Un grazie a tutti!
Mi dispiace non essere d’accordo con Dario, perché avevo iniziato la visione del film con delle buonissime aspettative, poi tristemente disattese, e leggendo e sentendo un po’ di pareri online e tra amici mi sembra di essere l’unico. Doverosa premessa: ho visto il film solo una volta per ora. Magari con visioni successive il mio parere potrebbe mutare. I primi minuti sono stati incredibili, condensando perfettamente ciò che ha detto anche Dario, con Orion che parla delle sue paure in maniera cruda, e quasi “fastidiosa” essendo concetti pronunciati da un bambino, e a quel punto della visione ero sicuro che il film avrebbe trattato la tematica in maniera alternativa, in maniera diversa da un qualsiasi altro film d’animazione mainstream. Mi è piaciuta anche molto la parte in cui il protagonista cerca di far di tutto pur di non andare in gita. Mi aspettavo a quel punto che il film sarebbe andato a parare verso una conclusione del tipo “Orion fa un viaggio con Buio, e capisce che non tutto ciò che scaturisce da quest’ultimo è male, e anzi è fondamentale”, ma non mi aspettavo che la messinscena fosse così scontata e banale. C’è il twist dell’incrocio delle linee temporali, con la storia di Orion padre, certo, ma pure quella mi è sembrata gestita in maniera un po’ confusa nel corso del film, andando a scombinare la trama giusto per non renderla totalmente lineare e prevedibile. A tutti questi elementi si aggiungono anche elementi come le entità della notte, pensate con un design che sembrava ideato in 5 minuti da un character designer alle prime armi, ad esempio l’entità dei sogni, che è rappresentata come una galassia, perché è la prima immagine che viene alla mente pensando al mondo onirico, e l’entità dei rumori che è fatta da… oggetti che fanno rumore. E la cosa che più mi ha dato fastidio è stata la risoluzione di certi problemi durante lo svolgersi della trama, che avviene in maniera veramente comoda e sbrigativa, andando a cozzare con le premesse di “film che non tratta i bambini come degli idioti”, ad esempio le entità della notte che passano dalla parte della Luce, perché Orion pensa che la Luce sia meglio, così a caso, giusto per creare un momento di rottura. Molto interessante che dopo un po’ si scoprisse che la figlia e il nipote di Orion, Ipazia e Tycho potessero influenzare la storia tramandata a partire da Orion, ma anche questo elemento, per come è stato sfruttato, mi è parso l’ennesimo elemento che ha dato il lasciapassare a qualsiasi espediente narrativo, anche poco credibile o sbrigativo, perché “tanto la storia la fanno i bambini, può succedere qualsiasi cosa”, ad esempio il buco nero che si apre nell’armadio, e poi tutto si risolve perché Orion accetta finalmente di convivere con il buio. Magari sono solo io che sto facendo troppo il pignolo con un film per bambini, ma di nuovo: la premessa iniziale mi sembrava quella di assecondare un po’ il pubblico infantile, un po’ il pubblico un po’ più grandicello. Poi per il resto ALMENO tutti i film per me medi siano di questo calibro. Se qualcosa non vi torna al limite fatemi sapere, che sarei ben felice di ricredermi, e riuscire a godermi un po’ di più il film :)
Ti rispondo molto volentieri, anche se non avrò molto da dire essendo il tuo parere molto personale, che cozzi col mio, in quanto persone diverse, ha molto senso ahah La cosa della gita, per me, era quell'elemento di cui mi ero dimenticato ad esempio: "Stai parlando con un'entità che è il buio incarnato, mentre viaggi osservando all'opera tutti i vari aspetti della notte, comprendendola nei suoi micro insiemi e poi vai a pensare che Sabato hai il planetario? Ma anche no, mannaggia alla love interest" (Che poi è la moglie del vero Orion, quindi possiamo immaginare la timeline 1 prevedesse di finire con la nascita di Ipazia; ma di questo elemento parlo dopo) quindi sì neanche a me è piaciuta granché come elemento, è stato esplorato molto poco e tenuto su solo per l'amore di Orion e "l'astronomia" che lega tutta la famiglia in qualche modo. Non ho trovato le fobie "fastidiose", da bambino ero effettivamente abbastanza spaventato da tante cose, ancora non avevo affrontato nessuna perdita quindi la morte la conoscevo per Bambi e poco altro e probabilmente pensavo fosse un elemento della fiction in generale. Tuttavia ricordo bene che la paura che affrontavo di più esaminandola nel dettaglio era quella dei ragni, che poi ho scoperto avere anche miei compagni di classe, nel mio caso era quindi diventato un "Se scopro cosa mi inquieta, magari è lo stesso per loro e li aiuto un po' a tranquillizzarsi a riguardo" (Ringrazio al tempo non avessi accesso a computer e cose, sennò avrei saputo cose che non volevo sapere... sì, decisamente) mi ci sono rivisto molto. Non sono d'accordo sull'immagine del "mondo onirico = galassia" almeno, io me lo sono sempre immaginato come una spiaggia illuminata dal sole: vengo trascinato spesso tra un sogno e l'altro come se ci fosse una sorta di marea; a volte ho la sensazione di sprofondare come se ci fosse un vortice di sabbia che mi trascina verso una trama diversa. Per me quindi è un gigantesco mare stratificato in lungo dove sabbia e acqua si incrociano senza problemi e si scontrano muovendosi con moti e densità diverse senza essere mai in conflitto, e quanto lo diventato ti travolgono fino a toglierti il respiro e costringerti a svegliarti (Incubi; sogni lucidi; sogni tristi; sogni pensati), quindi a me questo character design è piaciuto molto perché inatteso, semplice forse nella realizzazione (Sì, mi sarebbe piaciuto di più vedere gli occhi nella nebulosa che ruotano insieme alla bocca, avrebbe dato anche un sottotono al fatto che nei sogni volti e proporzioni cambiano costantemente mentre cerchi di dar loro un senso) ma non nell'idea. (E sì, questo è anche un complimento se vuoi, mi piace molto il modo in cui ti immagini il mondo onirico). Il resto dei design sono molto semplici, degustibus immagino, a me non han dato particolarmente fastidio ma mi rendo conto che: una zanzara in giacca e cravatta con la valigetta; un ghiro con un cuscino e un cappello da notte; un insieme di robe chiassose a caso... non è proprio incredibile, per quanto non mi dispiacciano te lo concedo, anche se a malincuore. Addendum (Sì questa è la modifica): spezzo una lancia a favore di Sonno. Mi è piaciuta un sacco la lettura sui vari metodi: sulla sedia, quando ti addormenti è un continuo combattere il desiderio perché vorresti star guardando la TV, proprio come se qualcuno ti strofinarebbe il naso con del sonnifero, e non cadessi subito addormentato; a letto hai la sensazione che la testa ti venga tenuta di forza contro il cuscino, come se improvvisamente pesasse quintali... o se qualcuno ti stesse tenendo la testa con un cuscino invisibile premuta contro quello del letto; quando sei uneonato il sonno va e viene all'improvviso come se ti avessero dato una botta in testa con un martello (Anche se dalle mie parti l'espressione richiede l'uso di una padella, invece). Questa interpretazione l'ho notata subito e mi è piaciuta tantissimo, avevo semplicemente dimenticato di parlarne, my bad. Sulla trama del "La luce è meglio", non ricordo perché (ho visto il film il 10 Luglio) ma lo avevo visto come una sorta di idea collettiva; cioè: da bambino, siccome il buio non mi piaceva e mi spaventava pensavo la luce fosse veramente meglio al punto che non capivo perché esistesse il buio in toto. Che, tramite le parole di Orion, le entità della notte, iniziassero a porsi domande del tipo "Ma quindi con la luce ci sono più colori?" mi è piaciuto, ovviamente li avevano già guardati ma mai visti davvero probabilmente considerandoli frivoli o irraggiungibili senza mai davvero comprenderli... un po' come Orion che fino alla fine non comprende mai davvero il Buio, sino a che non è tardi. Parlando di cose sbrigative lasciate al caso perché non utili alla trama... La Luce è completamente sola, niente aiutanti, niente di nulla, è un tizio (Che mi ricorda Johnny Bravo, ma forse è perché non ho mai guardato bene Johnny) spocchioso e borioso che viaggia per il mondo a cui tutti vogliono empiricamente bene (Fun Fact: da piccolo ce l'avevo anche col Sole, mannaggia a lui che mi faceva sudare e usare la crema al mare). Siamo arrivati al nocciolo, Ipazia e Tycho... Il primo intervento di Ipazia mi è parso molto on spot, certo mi piaceva potessero esserci cose pazze nella storia, ma il voler comunque tenere pochi elementi sospesi non mi è dispiaciuto, il problema, per me, è tutta la storia di come "Tu hai ancora paura del buio, quindi anche Orion dovrebbe averla" che per quanto ha senso e porta poi a conseguenze che mi son piaciute molto... l'ho trovato comunque un espediente che ci ributtava punto e a capo "Dopo che Orion impara ad apprezzare i vari aspetti della notte, ci crea un legame ecc. comunque ha paura del buio, volendo portare quindi le altre entità belle nel giorno"... meh. Tycho... boh, la roba della macchina del tempo, gli alieni... tutto un po' a caso. Certo capisco, volevano risultasse palese fosse il terzo "self insert" (Per quanto possa definirsi tale, visto che Tycho non è una persona ma un personaggio di fantasia) e il cambio di rotta alla storia, che mette infatti da parte sia Buio che Orion nel finale concentrandosi su madre e figlio. Sull'ultima cosa che hai detto, sì, probabilmente il tuo esserti fatto aspettative ha poi portato al classicissimo "Adesso prenderanno quella strada", che purtroppo siamo esseri umani e facciamo tutti anche inconsciamente, ahimè non sempre è sbagliato purtroppo... coff coff Wish coff coff... Spero di averti dato un parere utile e se ti va di rispondere o di darmi feedback o anche solo di continuare il discorso, sarò più che lieto di farlo appena trovo tempo :D (Visto che sono le 5 ti auguro anche una buona giornata)
@@thehatest ciao, grazie del commento. Aggiungo due parentesi. La prima riguarda le fobie di Orion: il termine “fastidiose” in realtà l’ho usato con accezione positiva. È molto calzate la maniera in cui il protagonista parla delle sue paure, mostra il suo diario, e i disegni contenuti. È giusto che sia così. La seconda parentesi riguarda i character design: avevo dimenticato, come hai fatto notare tu, di dare una nota di merito all’aspetto dell’entità del sonno. La “violenza” con cui è rappresentato il processo di addormentarsi si adatta perfettamente con le premesse iniziali del film di cui ho parlato, ma in generale con l’attitude che mi sembra stia ritrovando Dreamworks, con diversi elementi si comici, ma soprattutto molto cinici e crudi (che è anche ciò che è sempre stata Dreamwork delle origini in realtà, e che poi si è dimenticata). E questi elementi fanno un po’ da filo conduttore nella maggior parte dei film degli ultimi anni dell’azienda, con poche eccezioni. Accanto a questo però non ho nemmeno parlato di design come il Buio stesso, che è tra l’altro uno dei due personaggi principali, il cui nome sta anche nel titolo. Un’ombra incappucciata? Davvero? Sempre in Dreamworks, sempre in anni recenti,abbiamo avuto esempi di design veramente unici e ben congegnati, mi vengono in mente ad esempio il Gatto con gli Stivali 2, o Troppo Cattivi. Per il resto grazie del parere alternativo, e per esserti espressə cortesemente🤙🏼
@@ciuis_ Beh sì, Buio è veramente tanto semplicistico, ok è difficile dare un design a qualcosa di molto astratto come il buio... però era comunque possibile fare qualcosa di ben più interessante, magari sfruttando quella componente del cervello che ti porta a vedere animali e persone (Anche se non ci sono davvero, ricordo un mio conoscente ci vedesse dei lupi, io di primo pelo vedo spesso volti, corpi, persone e mai che facciano cose sensate) al suo interno, capisco però anche che poi da animare sarebbe stato difficilissimo e veramente troppo laborioso forse, ma si è andati veramente sul banale che per quanto funzionante resta sempre tale P.S.: Speriamo la riprendano quella componente, ne sarei davvero molto contento. Sono molto contento che il mio commento ti sia piaciuto e ti ringrazio a mia volta per la tua cortesia 🤙🏻
Film che a parte 2-3 frasi buttate li anche parecchio costruite mi è sembrato veramente all'acqua di rose e con fortissimi problemi di tono lo stile dreamworks fa a cazzotti con la sceneggiatura di Kaufman che aggiunge elementi e dialoghi surreali completamente fuori luogo. Capisco i concetti che esprime dario e vorrebbe vedere sempre più nell'animazione ma non è questo il modo, come anche il tanto elogiato Gatto con gli Stivali 2, Wendell e Wild, Nimona sono filmetti mediocri dal tono leggerissimo che per fare i ganzi mettono mezza scena di un attacco di panico, una goccia di sangue, e una mezza frasetta sulla morte e le ansie. Mah per come la vedo io se si vuole portare avanti la bandiera dell'animazione non come genere ma tecnica allora smettiamo di dargli anche privilegi o valore in quanto tale se il film non va fino in fondo in quello che vuole raccontare come si fa con i live action
Wendel e Wild l'ho trovato davvero mediocre e non all'altezza di Andy Selik, Nimona mi è piaciuto ma non ho avuto la scintilla che molti hanno provato, Il gatto con gli stivali secondo me è davvero bello e per me ha molto più l'anima di Shrek questo spin-off che Shrek terzo e 4
@@Federico-Mariania me purtroppo ha deluso parecchio da come ne parlavano mi aspettavo parecchio di più. Non ci ho proprio visto la scrittura è cattiveria di Shrek, anzi ha un umorismo completamente diverso, molto più sul demenziale, il caciarone, sul personaggio stupido a ogni costo ma che alla fine è il più puro di tutti, l'ho trovato anche parecchio moralista e melenso. Il primo gatto con gli stivali era molto più in linea. Poi questa è una cosa mia lo ammetto, ma io non ho sopportato nemmeno quello stile grafico che ormai ficcano forzatamente in ogni film e qui appiattisce tanto, tutto troppo cartoon, la bellezza di Shrek era il suo essere fra la caricatura e il realismo, era uno stile molto maturo. Qui è tutto troppo troppo infantile e blando
Wendel e Wild non l'ho visto, però gli altri che hai nominato li ho trovati o carini (tipo questo orion) o belli (il gatto 2, nimona), però sono d'accordo che ci sia fin troppa sopravvalutazione. Più che altro perché anche secondo me sono film normalissimi che vengono trattati come chissà quali capolavori innovativi. Che poi a me sono piaciuti, ma da qui a considerarli addirittura capolavori secondo me è un po' esagerato (poi ovviamente è anche questione di gusti e opinioni)
@@giuliopianese6690ma saranno anche gradevoli sotto certi punti di vista, ma per dire, tutto questo stacco dai tanto odiati film Illumination non lo vedo sinceramente, anzi, spesso in film come i Sing ci sono cose più sottili dei film blasonati citati prima e anche dei recenti disney e pixar. Sono film più consapevoli che in una apparentemente leggerezza osano in cose insospettabili e invece questi che vogliono fare i coraggiosi di facciata sono parecchio superficiali e infantili in profondità. Cioè, in Sing 2 il cattivo fa veramente paura e si mangia quello del gatto
@@phantomequalizer4674 il 2 non l'ho visto, ma nel primo sono d'accordo che ci sia una certa maturità in alcune cose che è stata ignorata da molti. Ad esempio, poi potrei sbagliarmi, ma lì vi è stata la prima volta che ho visto in un film d'animazione occidentale un tradimento all'interno di una relazione amorosa
Mah, film meno di mediocre dal punto di vista della sceneggiatura. Enormi incongruenze, cose senza senso e il terrore del protagonista per ogni cosa. Salvo giusto una buona tecnica di animazione, per il resto poca poca poca roba
Sono mezzo combattuto con questo film. Bello. Ma trovo che la metanarrazione (con la comparsa della figlia di Orion, per non parlare poi del nipote) ha un po' rovinato il filo logico della pellicola. A una certa non riuscivo più a prenderlo sul serio perché pensavo "bah, tanto è una storia inventata di sana pianta". Non c'era più quella "sospensione dell'incredulità". Poi ok Orion ha paura di tutto, ma ad un certa mi stava venendo il desiderio di strangolarlo, specialmente quando propone agli altri di "licenziarsi" dal buio. A una certa stavo persino per tifare il bullo!
Mio papà stava vedendo il film, e quando ha parlato della paura dell'interrogazione ha detto "anche io facevo così da piccolo", poi ha appena ha cominciato a dire tutte le altre maree di paure, anche la morte e la scomparsa dei genitori, ha detto "vabbè io non ero così, questo ovviamente è più ESAGERATO", perché non concepiva che una persona (specialemnte bambina) possa provare tutte queste paure, e invece io mi sono riconosciuto in un sacco delle paure di Orion, anche in cose a cui la gente NON VUOLE pensare, come la morte
Visto l'altro giorno, davvero un gran bel film. Ora tocca vedere la nerd cultura
figata di film per davvero per forza
So che non c'entra molto con la recensione, ma più vedo la "nuova" sigla della Nerd Cultura e più mi piacerebbe vedere una mini-serie di anche solo 5 episodi sul Dario/mascotte
L’ho guardato per caso con mia sorella pensando “vabbè guardo un altro film bruttino ma passo un’ora con lei”, invece è piaciuto molto ad entrambe
Film davvero carino che purtoppo mi sembra sia passato in sordina.
Forse un difetto per me è la gestione del salto temporale tra il passato e il presente leggermente incasinata verso la fine ma nulla di disastroso o che rovina la visione.
Nonostante qualche piccolo strafalcione, sono contento che Dreamworks stia tornando a sperimentare e allo stesso tempo trovando una strada sicura realizzando sia sequels che film sperimentali
Stile grafico interessante, i personaggi come Buio e Luce assorbono e rilasciano luminosità dando profondità alle sagome. E passa anche un messaggio carino per i più piccoli.
Ho cominciato a seguire Dario un pò di tempo fa quando lo sentì parlare di Porco Rosso, è uno dei miei film preferiti e ho subito pensato ''wow abbiamo gusti simili potrei ascoltare qualche suo consiglio'', inutile dire che sono diventata una grande fan. Il modo in cui parla delle sue passioni e il modo in cui si esprime nelle sue recensioni ti fa innamorare subito, non puoi far a meno di ascoltarlo e di seguire le sue raccomandazioni, fino ad ora con me ci ha preso sempre. Guarderò anche questo film perché ormai mi fido ciecamente di Dario😄
Vedo alcuni commenti lamentarsi del fatto che Orion e le sue paure sembrino quasi una caricatura eccessiva, come se un bambino non potesse provare così tante cose o dovesse praticamente "vergognarsi" di avere paura di tutto. Bisogna dire intanto che quella dell'ansia è un tema estremamente ricorrente nei film di Kaufman (vedi il ladro di orchidee ad esempio) e trovo che Kaufman scriva comunque opere estremamente personali. Secondo non mi trovo d'accordo con quei punti di vista perchè da bambina ero esattamente come Orion, piena di paure che tendevo ad analizzare continuamente e anche io, proprio come lui, sono stata cresciuta da genitori amorevoli che, seppur comprensivi, non riuscivano a capire del tutto ciò che provavo. Non deve essere per forza un'esperienza comune a tutti ma mi sembra comunque interessante per gli altri immergersi in un'esperienza dell'infanzia diversa dalla loro. Se avessi avuto un film come questo da piccola, mi sarei sentita molto compresa 🤎🌟
Io soffro d’ansia e questa cosa è con me in dall’infanzia. Avevi paura di un sacco di cose “da grandi” già da bambina. È vero che non siamo tutti uguali, ma certe esperienze possono essere raccontate lo stesso come dici tu!
visto ieri, secondo me bellissimo. Dice cose bellissime con pochissimo e riesce a raccontare una delle "storie" più vecchie del mondo (per apprezzare la luce ci vuole il buio ecc ecc) in un modo che la fa sembrare freschissima
A me, l'idea di Orion e il buio è piaciuta tantissimo.
[Spoiler per chi non ha visto il film]
Tutta il trip tra i vari protagonisti che cercano di dare un senso e un finale ad una storia per aiutare generazioni e generazioni di bambini a superare la paura del buio e ad accettare la notte è incredibile, ogni errore, cosa dimenticata e lasciata indietro, diventa infine quel classico elemento che metti perché avevi un'idea e poi te la sei dimenticata. Per me, poi, è stato un colpo di scena vedere la bambina interrompere il narratore, non mi aspettavo minimamente questa cosa ed è stato, a gusto, contemporaneamente incredibile e... strano, cioè, il fatto che lei potesse cambiare la storia ha molto senso, del resto è a lei che viene dedicata, ciò non toglie che è particolarmente invasiva quell'intromissione (Poi mi ricordo che da bambino facevo così anche io con mia mamma, quindi probabilmente, oggi, troverei da dire anche col me bambino)
Non me lo aspettavo, ma è davvero un film molto valido
P.S.: Incalzando il commento "Poi il tema della morte non torna più però" Buio che si suicida, infatti, siccome non è un personaggio 'umanoide', non conta come morte. "Sì ma tanto lo so che non può essere morto davvero e torna" certo, liberissimi (maschile esteso) di pensarlo, ma il significato di quella scena non cambia.
Orion parla anche d'età, tutta la storia gira intorno ad un padre che usa un se stesso bambino come protagonista, che diventa poi un nonno anziano prima di sentire la fine della storia che aveva inventato per sua figlia tantissimi anni fa' ormai.
Mi aspettavo una cazzatona per bambini. Invece da venticinquenne ho apprezzato tutti i personaggi e le dinamiche legate alla Notte
bel film davvero. Tra questo film, Troppo Cattivi, Il gatto con gli stivali 2 e ora Il Robot Selvaggio, la Dreamworks sembra davvero essere tornata a brillare, sperimentando e anche rischiando, con progetti nuovi e interessanti (cosa da cui la disney degli ultimi anni dovrebbe imparare). Mi posso accollare anche un sequel di Trolls all'anno se poi i soldi li investono in questi progetti
Tornata a brillare? Sul serio?
Dimentichi che abbiamo avuto il flop di Ruby Gillman, il flop di Trolls 3, l'immensa delusione di Kung Fu Panda 4, e quella ciofeca di Megamind 2 (che tecnicamente non è Dreamworks Animation ma è comunque una sua IP). Senza contare inoltre i licenziamenti che ha subìto quest'anno. Evitiamo quindi di cantare vittoria.
Anzi, se ti fa felice, permettimi di dare anch'io una frecciatina alla Disney.
Con Jared Bush al comando come direttore creativo, adesso sì che la voglio morta sta Disney. Lo hanno assunto solo perché Encanto è diventato un fenomeno globale. Noi ci lamentiamo tanto della mancanza di adattamenti fiabeschi, storie romantiche, cattivi tradizionali e animazione 2d. Eppure i film in cui Bush è stato coinvolto non hanno niente di tutto questo e vengono comunque considerati dei capolavori immortali. Ed è così che tra i fan si faranno aspettative molto più alte. Sai come si dice: più è alta la cresta, peggiore è la botta.
@@jadebeorRispetto a qualche anno fa la Dreamworks è più sperimentale; adesso sta azzeccando diversi film seppur l'anno scorso abbiano avuto l'anno disastroso ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno, credo che pian piano si sistemeranno ed usciranno meno film mediocri.
E poi voglio sottolineare che Dreamworks è sempre stata altalenante: nel 2010 se ne uscita con 2 mezzi capolavori (Dragon Trainer e Megamind) è un sequel bruttarello che sminchia la saga (Shrek 4), nel 2011 escono uno dei migliori sequels della casa (Kung fu panda 2) uno spin-off mediocre (Il gatto con gli stivali 1), nel 2012 un ennesimo sequel inutile (Madagascar 3) e un altro mezzo capolavoro (Le 5 leggende).
Ps: Kung fu panda 4 ha più dignità come sequel di Shrek e vissero felici e contenti
si, sono d'accordo ma devi anche considerare che sono 7 film usciti in 2 anni, di cui 4 sono quelli da me citati, uno è Ruby Gillman ( che ammetto non sia un buon film) e 2 sequel di saghe già affermate (purtroppo l'atteso Kung fu panda 4 non molto riuscito e Trolls 3 che personalmente non ho nemmeno visto e su cui quindi non mi esprimo). E' un periodo sperimentale e ci sta che ci sia qualche film più riuscito e qualcuno meno, ma era da tempo che la dreamworks non azzeccava così tanti film di fila, ti basta vedere quelli che ha fatto uscire negli ultimi 10 anni. Se anche il robot selvaggio incassa bene come ha fatto il gatto 2 e Troppo Cattivi (di cui hanno già fatto due speciali su netflix), dreamworks potrebbe decidere di continuare per questa strada. Bisognerà anche vedere come sarà Shrek 5. Non è che ce l'ho con la Disney ma per me è dal 2016 che non azzecca un film (Con zootropolis e volendo anche Oceania che era un buon film), sopratutto con gli ultimi come Raya, Wish, Encanto, Strange World, tra l'altro usciti insieme a film Pixar altrettanto mediocri come Red, Lightyear e Elemental, mentre nel frattempo Dreamworks, Sony (con i mitchell e spiderverse) e perfino Netflix (con film come Klaus o Pinocchio) e Nickelodeon (con le tartarughe ninja) sperimentavano con film che, anche se magari non sempre erano capolavori, portavano comunque qualcosa di interessante e di fresco. Come dici tu, meglio non cantare vittoria, ma sono comunque speranzoso che le grandi case come la Dreamworks continuino per questa strada, e che magari anche la Disney si darà una svegliata. Vedremo, lo sapremo solo col tempo.
@@jadebeor p.s. oggi è stato pure annunciato il sequel del Robot Selvaggio
buona cena (in anticipo)
Volgiamo un nuovo cartoon news
Non conoscevo questo film...grazie 📝📝
Orion parla di plusdotazione... Ed è un quadro perfetto per capire come i bambini plusdotati pensano e vedono il mondo.
Guarda Dario, ci hai preso in pieno.
Visto con i miei figli di 6 e 10 anni, lo hanno amato e capito. Abituati a storie sempre uguali, il tocco di Kaufman (evidente nella seconda parte) li ha stupiti. Peccato che chi produce pensi quasi sempre a un pubblico (che sia adulto o meno) di celebrolesi.
UN GRAN BEL FILM GRANDE DARIONE TI ADORO ❤️❤️❤️
Davvero piacevole
La sigla è troppo epica
Film fantastico!💯
Dario e fan in generale , avete da consigliarmi qualche cartone da poter far vedere ad una bimba di 4 anni
Tutto ciò che è Disney non è necessario consigliarlo.
Un grazie a tutti!
Mad God
Non l'ho mai visto ma Enrico 151eg ha parlato molto bene di bluey, forse quello potrebbe andare
@@phantomequalizer4674buttata di fuori misà ahahahah
maaa non lo fanno più cartoon news? da un sacco che non si vede su yt si vedevano un sacco di nuovi film interessanti
bello ©
Vero, proprio bellino bellino
kaufman sempre il migliore
Buona cena (19:47)
E l'orario
DIO BONO, MARIO STURNIOLO!
Purtroppo secondo tempo del film non in grado
grande film
Mi dispiace non essere d’accordo con Dario, perché avevo iniziato la visione del film con delle buonissime aspettative, poi tristemente disattese, e leggendo e sentendo un po’ di pareri online e tra amici mi sembra di essere l’unico.
Doverosa premessa: ho visto il film solo una volta per ora. Magari con visioni successive il mio parere potrebbe mutare.
I primi minuti sono stati incredibili, condensando perfettamente ciò che ha detto anche Dario, con Orion che parla delle sue paure in maniera cruda, e quasi “fastidiosa” essendo concetti pronunciati da un bambino, e a quel punto della visione ero sicuro che il film avrebbe trattato la tematica in maniera alternativa, in maniera diversa da un qualsiasi altro film d’animazione mainstream. Mi è piaciuta anche molto la parte in cui il protagonista cerca di far di tutto pur di non andare in gita. Mi aspettavo a quel punto che il film sarebbe andato a parare verso una conclusione del tipo “Orion fa un viaggio con Buio, e capisce che non tutto ciò che scaturisce da quest’ultimo è male, e anzi è fondamentale”, ma non mi aspettavo che la messinscena fosse così scontata e banale. C’è il twist dell’incrocio delle linee temporali, con la storia di Orion padre, certo, ma pure quella mi è sembrata gestita in maniera un po’ confusa nel corso del film, andando a scombinare la trama giusto per non renderla totalmente lineare e prevedibile.
A tutti questi elementi si aggiungono anche elementi come le entità della notte, pensate con un design che sembrava ideato in 5 minuti da un character designer alle prime armi, ad esempio l’entità dei sogni, che è rappresentata come una galassia, perché è la prima immagine che viene alla mente pensando al mondo onirico, e l’entità dei rumori che è fatta da… oggetti che fanno rumore.
E la cosa che più mi ha dato fastidio è stata la risoluzione di certi problemi durante lo svolgersi della trama, che avviene in maniera veramente comoda e sbrigativa, andando a cozzare con le premesse di “film che non tratta i bambini come degli idioti”, ad esempio le entità della notte che passano dalla parte della Luce, perché Orion pensa che la Luce sia meglio, così a caso, giusto per creare un momento di rottura. Molto interessante che dopo un po’ si scoprisse che la figlia e il nipote di Orion, Ipazia e Tycho potessero influenzare la storia tramandata a partire da Orion, ma anche questo elemento, per come è stato sfruttato, mi è parso l’ennesimo elemento che ha dato il lasciapassare a qualsiasi espediente narrativo, anche poco credibile o sbrigativo, perché “tanto la storia la fanno i bambini, può succedere qualsiasi cosa”, ad esempio il buco nero che si apre nell’armadio, e poi tutto si risolve perché Orion accetta finalmente di convivere con il buio.
Magari sono solo io che sto facendo troppo il pignolo con un film per bambini, ma di nuovo: la premessa iniziale mi sembrava quella di assecondare un po’ il pubblico infantile, un po’ il pubblico un po’ più grandicello. Poi per il resto ALMENO tutti i film per me medi siano di questo calibro.
Se qualcosa non vi torna al limite fatemi sapere, che sarei ben felice di ricredermi, e riuscire a godermi un po’ di più il film :)
Ti rispondo molto volentieri, anche se non avrò molto da dire essendo il tuo parere molto personale, che cozzi col mio, in quanto persone diverse, ha molto senso ahah
La cosa della gita, per me, era quell'elemento di cui mi ero dimenticato ad esempio: "Stai parlando con un'entità che è il buio incarnato, mentre viaggi osservando all'opera tutti i vari aspetti della notte, comprendendola nei suoi micro insiemi e poi vai a pensare che Sabato hai il planetario? Ma anche no, mannaggia alla love interest" (Che poi è la moglie del vero Orion, quindi possiamo immaginare la timeline 1 prevedesse di finire con la nascita di Ipazia; ma di questo elemento parlo dopo) quindi sì neanche a me è piaciuta granché come elemento, è stato esplorato molto poco e tenuto su solo per l'amore di Orion e "l'astronomia" che lega tutta la famiglia in qualche modo.
Non ho trovato le fobie "fastidiose", da bambino ero effettivamente abbastanza spaventato da tante cose, ancora non avevo affrontato nessuna perdita quindi la morte la conoscevo per Bambi e poco altro e probabilmente pensavo fosse un elemento della fiction in generale. Tuttavia ricordo bene che la paura che affrontavo di più esaminandola nel dettaglio era quella dei ragni, che poi ho scoperto avere anche miei compagni di classe, nel mio caso era quindi diventato un "Se scopro cosa mi inquieta, magari è lo stesso per loro e li aiuto un po' a tranquillizzarsi a riguardo" (Ringrazio al tempo non avessi accesso a computer e cose, sennò avrei saputo cose che non volevo sapere... sì, decisamente) mi ci sono rivisto molto.
Non sono d'accordo sull'immagine del "mondo onirico = galassia" almeno, io me lo sono sempre immaginato come una spiaggia illuminata dal sole: vengo trascinato spesso tra un sogno e l'altro come se ci fosse una sorta di marea; a volte ho la sensazione di sprofondare come se ci fosse un vortice di sabbia che mi trascina verso una trama diversa. Per me quindi è un gigantesco mare stratificato in lungo dove sabbia e acqua si incrociano senza problemi e si scontrano muovendosi con moti e densità diverse senza essere mai in conflitto, e quanto lo diventato ti travolgono fino a toglierti il respiro e costringerti a svegliarti (Incubi; sogni lucidi; sogni tristi; sogni pensati), quindi a me questo character design è piaciuto molto perché inatteso, semplice forse nella realizzazione (Sì, mi sarebbe piaciuto di più vedere gli occhi nella nebulosa che ruotano insieme alla bocca, avrebbe dato anche un sottotono al fatto che nei sogni volti e proporzioni cambiano costantemente mentre cerchi di dar loro un senso) ma non nell'idea. (E sì, questo è anche un complimento se vuoi, mi piace molto il modo in cui ti immagini il mondo onirico). Il resto dei design sono molto semplici, degustibus immagino, a me non han dato particolarmente fastidio ma mi rendo conto che: una zanzara in giacca e cravatta con la valigetta; un ghiro con un cuscino e un cappello da notte; un insieme di robe chiassose a caso... non è proprio incredibile, per quanto non mi dispiacciano te lo concedo, anche se a malincuore.
Addendum (Sì questa è la modifica): spezzo una lancia a favore di Sonno. Mi è piaciuta un sacco la lettura sui vari metodi: sulla sedia, quando ti addormenti è un continuo combattere il desiderio perché vorresti star guardando la TV, proprio come se qualcuno ti strofinarebbe il naso con del sonnifero, e non cadessi subito addormentato; a letto hai la sensazione che la testa ti venga tenuta di forza contro il cuscino, come se improvvisamente pesasse quintali... o se qualcuno ti stesse tenendo la testa con un cuscino invisibile premuta contro quello del letto; quando sei uneonato il sonno va e viene all'improvviso come se ti avessero dato una botta in testa con un martello (Anche se dalle mie parti l'espressione richiede l'uso di una padella, invece). Questa interpretazione l'ho notata subito e mi è piaciuta tantissimo, avevo semplicemente dimenticato di parlarne, my bad.
Sulla trama del "La luce è meglio", non ricordo perché (ho visto il film il 10 Luglio) ma lo avevo visto come una sorta di idea collettiva; cioè: da bambino, siccome il buio non mi piaceva e mi spaventava pensavo la luce fosse veramente meglio al punto che non capivo perché esistesse il buio in toto. Che, tramite le parole di Orion, le entità della notte, iniziassero a porsi domande del tipo "Ma quindi con la luce ci sono più colori?" mi è piaciuto, ovviamente li avevano già guardati ma mai visti davvero probabilmente considerandoli frivoli o irraggiungibili senza mai davvero comprenderli... un po' come Orion che fino alla fine non comprende mai davvero il Buio, sino a che non è tardi.
Parlando di cose sbrigative lasciate al caso perché non utili alla trama... La Luce è completamente sola, niente aiutanti, niente di nulla, è un tizio (Che mi ricorda Johnny Bravo, ma forse è perché non ho mai guardato bene Johnny) spocchioso e borioso che viaggia per il mondo a cui tutti vogliono empiricamente bene
(Fun Fact: da piccolo ce l'avevo anche col Sole, mannaggia a lui che mi faceva sudare e usare la crema al mare).
Siamo arrivati al nocciolo, Ipazia e Tycho... Il primo intervento di Ipazia mi è parso molto on spot, certo mi piaceva potessero esserci cose pazze nella storia, ma il voler comunque tenere pochi elementi sospesi non mi è dispiaciuto, il problema, per me, è tutta la storia di come "Tu hai ancora paura del buio, quindi anche Orion dovrebbe averla" che per quanto ha senso e porta poi a conseguenze che mi son piaciute molto... l'ho trovato comunque un espediente che ci ributtava punto e a capo "Dopo che Orion impara ad apprezzare i vari aspetti della notte, ci crea un legame ecc. comunque ha paura del buio, volendo portare quindi le altre entità belle nel giorno"... meh. Tycho... boh, la roba della macchina del tempo, gli alieni... tutto un po' a caso. Certo capisco, volevano risultasse palese fosse il terzo "self insert" (Per quanto possa definirsi tale, visto che Tycho non è una persona ma un personaggio di fantasia) e il cambio di rotta alla storia, che mette infatti da parte sia Buio che Orion nel finale concentrandosi su madre e figlio.
Sull'ultima cosa che hai detto, sì, probabilmente il tuo esserti fatto aspettative ha poi portato al classicissimo "Adesso prenderanno quella strada", che purtroppo siamo esseri umani e facciamo tutti anche inconsciamente, ahimè non sempre è sbagliato purtroppo...
coff coff Wish coff coff...
Spero di averti dato un parere utile e se ti va di rispondere o di darmi feedback o anche solo di continuare il discorso, sarò più che lieto di farlo appena trovo tempo :D
(Visto che sono le 5 ti auguro anche una buona giornata)
Spoiler, avevo molto da dire xD
@@thehatest ciao, grazie del commento. Aggiungo due parentesi. La prima riguarda le fobie di Orion: il termine “fastidiose” in realtà l’ho usato con accezione positiva. È molto calzate la maniera in cui il protagonista parla delle sue paure, mostra il suo diario, e i disegni contenuti. È giusto che sia così.
La seconda parentesi riguarda i character design: avevo dimenticato, come hai fatto notare tu, di dare una nota di merito all’aspetto dell’entità del sonno. La “violenza” con cui è rappresentato il processo di addormentarsi si adatta perfettamente con le premesse iniziali del film di cui ho parlato, ma in generale con l’attitude che mi sembra stia ritrovando Dreamworks, con diversi elementi si comici, ma soprattutto molto cinici e crudi (che è anche ciò che è sempre stata Dreamwork delle origini in realtà, e che poi si è dimenticata). E questi elementi fanno un po’ da filo conduttore nella maggior parte dei film degli ultimi anni dell’azienda, con poche eccezioni.
Accanto a questo però non ho nemmeno parlato di design come il Buio stesso, che è tra l’altro uno dei due personaggi principali, il cui nome sta anche nel titolo. Un’ombra incappucciata? Davvero? Sempre in Dreamworks, sempre in anni recenti,abbiamo avuto esempi di design veramente unici e ben congegnati, mi vengono in mente ad esempio il Gatto con gli Stivali 2, o Troppo Cattivi.
Per il resto grazie del parere alternativo, e per esserti espressə cortesemente🤙🏼
@@ciuis_ Beh sì, Buio è veramente tanto semplicistico, ok è difficile dare un design a qualcosa di molto astratto come il buio... però era comunque possibile fare qualcosa di ben più interessante, magari sfruttando quella componente del cervello che ti porta a vedere animali e persone (Anche se non ci sono davvero, ricordo un mio conoscente ci vedesse dei lupi, io di primo pelo vedo spesso volti, corpi, persone e mai che facciano cose sensate) al suo interno, capisco però anche che poi da animare sarebbe stato difficilissimo e veramente troppo laborioso forse, ma si è andati veramente sul banale che per quanto funzionante resta sempre tale
P.S.: Speriamo la riprendano quella componente, ne sarei davvero molto contento. Sono molto contento che il mio commento ti sia piaciuto e ti ringrazio a mia volta per la tua cortesia 🤙🏻
🖤
bah a me è sembrato proprio poca roba
Film che a parte 2-3 frasi buttate li anche parecchio costruite mi è sembrato veramente all'acqua di rose e con fortissimi problemi di tono lo stile dreamworks fa a cazzotti con la sceneggiatura di Kaufman che aggiunge elementi e dialoghi surreali completamente fuori luogo. Capisco i concetti che esprime dario e vorrebbe vedere sempre più nell'animazione ma non è questo il modo, come anche il tanto elogiato Gatto con gli Stivali 2, Wendell e Wild, Nimona sono filmetti mediocri dal tono leggerissimo che per fare i ganzi mettono mezza scena di un attacco di panico, una goccia di sangue, e una mezza frasetta sulla morte e le ansie. Mah per come la vedo io se si vuole portare avanti la bandiera dell'animazione non come genere ma tecnica allora smettiamo di dargli anche privilegi o valore in quanto tale se il film non va fino in fondo in quello che vuole raccontare come si fa con i live action
Wendel e Wild l'ho trovato davvero mediocre e non all'altezza di Andy Selik, Nimona mi è piaciuto ma non ho avuto la scintilla che molti hanno provato, Il gatto con gli stivali secondo me è davvero bello e per me ha molto più l'anima di Shrek questo spin-off che Shrek terzo e 4
@@Federico-Mariania me purtroppo ha deluso parecchio da come ne parlavano mi aspettavo parecchio di più. Non ci ho proprio visto la scrittura è cattiveria di Shrek, anzi ha un umorismo completamente diverso, molto più sul demenziale, il caciarone, sul personaggio stupido a ogni costo ma che alla fine è il più puro di tutti, l'ho trovato anche parecchio moralista e melenso. Il primo gatto con gli stivali era molto più in linea. Poi questa è una cosa mia lo ammetto, ma io non ho sopportato nemmeno quello stile grafico che ormai ficcano forzatamente in ogni film e qui appiattisce tanto, tutto troppo cartoon, la bellezza di Shrek era il suo essere fra la caricatura e il realismo, era uno stile molto maturo. Qui è tutto troppo troppo infantile e blando
Wendel e Wild non l'ho visto, però gli altri che hai nominato li ho trovati o carini (tipo questo orion) o belli (il gatto 2, nimona), però sono d'accordo che ci sia fin troppa sopravvalutazione. Più che altro perché anche secondo me sono film normalissimi che vengono trattati come chissà quali capolavori innovativi.
Che poi a me sono piaciuti, ma da qui a considerarli addirittura capolavori secondo me è un po' esagerato (poi ovviamente è anche questione di gusti e opinioni)
@@giuliopianese6690ma saranno anche gradevoli sotto certi punti di vista, ma per dire, tutto questo stacco dai tanto odiati film Illumination non lo vedo sinceramente, anzi, spesso in film come i Sing ci sono cose più sottili dei film blasonati citati prima e anche dei recenti disney e pixar. Sono film più consapevoli che in una apparentemente leggerezza osano in cose insospettabili e invece questi che vogliono fare i coraggiosi di facciata sono parecchio superficiali e infantili in profondità. Cioè, in Sing 2 il cattivo fa veramente paura e si mangia quello del gatto
@@phantomequalizer4674 il 2 non l'ho visto, ma nel primo sono d'accordo che ci sia una certa maturità in alcune cose che è stata ignorata da molti. Ad esempio, poi potrei sbagliarmi, ma lì vi è stata la prima volta che ho visto in un film d'animazione occidentale un tradimento all'interno di una relazione amorosa
Mah, film meno di mediocre dal punto di vista della sceneggiatura. Enormi incongruenze, cose senza senso e il terrore del protagonista per ogni cosa.
Salvo giusto una buona tecnica di animazione, per il resto poca poca poca roba
Sono mezzo combattuto con questo film.
Bello. Ma trovo che la metanarrazione (con la comparsa della figlia di Orion, per non parlare poi del nipote) ha un po' rovinato il filo logico della pellicola. A una certa non riuscivo più a prenderlo sul serio perché pensavo "bah, tanto è una storia inventata di sana pianta". Non c'era più quella "sospensione dell'incredulità".
Poi ok Orion ha paura di tutto, ma ad un certa mi stava venendo il desiderio di strangolarlo, specialmente quando propone agli altri di "licenziarsi" dal buio. A una certa stavo persino per tifare il bullo!