Eugenio Borgna ci aiuta a ricordare che la cosa più importante è il legame tra chi soffre e chi cerca di aiutare chi soffre, un legame che la nostra società riduce al legame tra chi soffre e lo psi, una figura specialistica, in questo mondo sia chi produce le sofferenze sia tutti coloro che assistono alle sofferenze senza essere psi vengono deresponsabilizzati e ed esonerati dall' aiutare, perché solo allo psi spetta questo compito .Ora mi chiedo dove sta scritto che una persona comune debba essere per forza sempre meno terapeutica di uno psi ? visto che la psicologia è cmq un' invenzione recente e da sempre l' umanità ha cercato di aiutare chi soffre forse è proprio il caso che la collettività si riprenda la capacità di aiutare il prossimo che abbiamo eccessivamente delegato ad un' elite privilegiata di persone ( che si guadagnano da vivere sulle sofferenze altrui quindi saranno veramente motivate ad eliminare queste sofferenze per sempre dalla faccia della terra ? il dubbio rimane ) . l' aiutare chi soffre non deve essere più un compito solo del medico e dello psi, anche perché tutti coloro che soffrono e non si rivolgono né al medico né allo psi da chi sono curati e guariti ? quindi io immagino così la psicologia del futuro : un compito di nuovo collettivo, ibridato con altre strutture comunitarie, come era quando il prete o lo sciamano del villaggio curavano . La gentilezza di Eugenio Borgna può aiutarci a ripensare la psicologia del futuro e ad assumerci le nostre responsabilità di uomini davanti a chi soffre . Francesco Gelmini
Il Nobel per la letteratura è stato assegnato anche a grandi saggisti dall'elegante scrittura, come B. Russell, H. Bergson e Churchill (per quest'ultimo, avrà comunque influito che fosse lui, e a vittoria conquistata); così mi sembra giusto almeno candidare Borgna. Giusto rispetto ai parametri del Nobel, e rispetto a un benessere sociale maggiore che lo psichiatra porrebbe una volta più noto grazie al Nobel.
... quello di cui parla Borgna non può non riportarmi alla coscienza "La banalità del male !" Tutto inizia "& Finisce" con la disumanizzazione dell'altro... Ma forse in primis... di se !
Veramente commovente, intenso, magnifico. Abbiamo un gran bisogno di personalità come queste. Modeste, tese al bene, generose.
Eugenio Borgna ci aiuta a ricordare che la cosa più importante è il legame tra chi soffre e chi cerca di aiutare chi soffre, un legame che la nostra società riduce al legame tra chi soffre e lo psi, una figura specialistica, in questo mondo sia chi produce le sofferenze sia tutti coloro che assistono alle sofferenze senza essere psi vengono deresponsabilizzati e ed esonerati dall' aiutare, perché solo allo psi spetta questo compito .Ora mi chiedo dove sta scritto che una persona comune debba essere per forza sempre meno terapeutica di uno psi ? visto che la psicologia è cmq un' invenzione recente e da sempre l' umanità ha cercato di aiutare chi soffre forse è proprio il caso che la collettività si riprenda la capacità di aiutare il prossimo che abbiamo eccessivamente delegato ad un' elite privilegiata di persone ( che si guadagnano da vivere sulle sofferenze altrui quindi saranno veramente motivate ad eliminare queste sofferenze per sempre dalla faccia della terra ? il dubbio rimane ) . l' aiutare chi soffre non deve essere più un compito solo del medico e dello psi, anche perché tutti coloro che soffrono e non si rivolgono né al medico né allo psi da chi sono curati e guariti ? quindi io immagino così la psicologia del futuro : un compito di nuovo collettivo, ibridato con altre strutture comunitarie, come era quando il prete o lo sciamano del villaggio curavano . La gentilezza di Eugenio Borgna può aiutarci a ripensare la psicologia del futuro e ad assumerci le nostre responsabilità di uomini davanti a chi soffre . Francesco Gelmini
Grazie... c'è urgente bisogno, nel mondo di oggi, della grazia, della cultura e della profondità di Eugenio Borgna...
aiutateci a diffondere in rete queste perle. Noi facciamo volotariato culturale senza alcun aiuto che non sia il vostro....
Viva la psichiatria fenomeologica viva Borgna massimo esponenente di questa scuola.
Il Nobel per la letteratura è stato assegnato anche a grandi saggisti dall'elegante scrittura, come B. Russell, H. Bergson e Churchill (per quest'ultimo, avrà comunque influito che fosse lui, e a vittoria conquistata); così mi sembra giusto almeno candidare Borgna. Giusto rispetto ai parametri del Nobel, e rispetto a un benessere sociale maggiore che lo psichiatra porrebbe una volta più noto grazie al Nobel.
Onesto ! Umano ! Speriamo che abbia segnato una tappa IRREVERSIBILE nella Psichiatria !
... quello di cui parla Borgna non può non riportarmi alla coscienza "La banalità del male !"
Tutto inizia "& Finisce" con la disumanizzazione dell'altro...
Ma forse in primis... di se !