Mia nonna ha sempre fatto pesare a tutti il suo lavoro di cura, questo ovviamente rende lapalissiano il fatto che non volesse minimamente accollarselo (eppure...sbraitando sbraitando..alla fine se lo accollava). Tutti intorno l'hanno sempre dipinta come una persona aggressiva, dal carattere impossibile, talvolta insopportabile. Si diceva che mai si sarebbe dovuta sposare e aver figli una così. Mio nonno morì e lei era piuttosto giovane (una sessantina d'anni). Ricordo quanta libertà acquisì nel suo status di vedova (vacanze da sola, giornate con le amiche, aiuto domestico...) e ricordo come spingesse tutti a togliersi di torno perchè voleva vivere da sola. Dalla morte di mio nonno ha fatto del tutto per prendere spazi suoi dove non esistesse nessun altro che lei e i suoi desideri. L'hanno definita egoista, quando in quella lotta aveva semplicemente ragione, so bene che se fosse stato un uomo quell'indipendenza dagli altri avrebbe avuta ben altra lettura. Mia nonna aveva semplicemente ragione.
La mia adorata nonna Pasqua è morta circa due mesi fa, lei era il nostro pilastro su cui (nell'indubbio amore totale e incondizionato di figli e nipoti) veniva scaricato il peso di tutto. Però amava leggere, dormire fino a tardi, mettersi il rossetto e non era affatto multitasking: la cosa più bella tra le mille cose belle che mi ha detto è stata "sono orgogliosa che tu possa prenderti tutta la libertà che io non mi sono mai potuta permettere" ❤
A proposito di bei tempi andati e di come erano felici le nonne: io (classe '92) sono cresciuta con una madre (classe '61) che non ha mai smesso di lavorare e mi ha fatto una testa così sull'importanza dell'indipendenza economica, anche a costo di criticare apertamente le mamme casalinghe dei miei amici. E da chi ha imparato? Da sua madre, classe '30, che ha smesso di lavorare quando si è sposata (e prima lavorava per suo padre, ergo non vedeva un centesimo) ma che le ha sempre detto "Non smettere di lavorare. Mai. Per nessun motivo". E mio nonno era un santo, non le ha mai negato niente e di maltrattarla non parliamone neanche, eppure sconsigliava alle figlie di fare la sua vita. Chissà perché.
Io ho la stessa esperienza. Sia mia nonna che mia mamma mi hanno sempre detto che potevo fare quello che volevo ma che DOVEVO lavorare e non dovevo permettere a nessuno di farsi carico delle mie esigenze economiche.
Conosco molti contadini che hanno fatto una vita di merda per mandare i figli e le figlie a studiare per evitare che facessero quella vita,altro che bei tempi andati.
Certo che Mogol non ne azzecca una. Hai analizzato tre sue canzoni e le odio tutte e tre con lo stesso ardore! L'analisi di oggi sembra ricollegarsi anche al tema della creazione della donna perfetta nell'immaginazione maschile che avevi accennato nel video dedicato a Povere creature!
Mia nonna ha fatto una vita orribile. Era intelligente, bella, ha vissuto per anni in Africa e parlava inglese e swahili. Quando è tornata in Italia si è sposata, ha fatto due figlie e ha smesso di lavorare. Ha riempito le sue giornate vuote bevendo fino ad ammazzarsi. Crescendo mia madre mi ha sempre detto 'Fai quello che vuoi, basta che tu abbia la tua indipendenza perchè non hai bisogno delle miserie di un uomo'. Mia madre ha cresciuto 3 figli da sola, con un marito che lavorava tutto il giorno, tutti i giorni, e non ha masi smesso di lavorare. La ringrazierò tutta la vita per questo insegnamento ch ami ha dato.
Sono completamente d'accordo con te, ed è un discorso su cui spesso rimugino. Mia nonna, donna sovietica, lavorava e si occupava PURE della casa. Sono orgogliosa della sua forza, però anche spaventata di come oggi il suo corpo è ridotto (a pezzi per la fatica doppia che ha dovuto fare, come madre, donna e lavoratrice) Grazie per il tuo lavoro❤️
Sono cresciuta sentendo idolatrare Battisti e pensando di non capire niente io perché a me non è mai piaciuto. Sono contenta di sapere che forse non avevo tutti i torti
Stessa cosa per me. Senza averne piena coscienza, percepivo quel modo di vedere la donna in funzione dei desideri, passioni, visioni maschili, enon l'ho mai sopportato, anche se era quasi un obbligo riconoscerne la grandezza. Grazie Carolina per l' analisi delle canzoni degli anni della nostra formazione umana, aiuta a migliorare!
Hai ragione. Mogol ha più di 80 anni, è figlio del suo tempo. Non dimentichiamo che ha scritto Oro. Lì la donna è super oggettificata. Mio padre ha la stessa età e voleva trovare il piatto pronto in tavola, non nella pentola. Si arrabbiava se non succedeva. Mia madre ha iniziato a lavorare a 40 anni. Non sono solo i discorsi di indipendenza economica, c' e anche il dover stare senza un marito, la vergogna di un divorzio, la figura che si fa in famiglia.
(Per la questione multitasking) Che sollievo!! Finalmente una donna che lo afferma apertamente, io sono una donna e NON ne sono capace! E tutti e tutte li pronti a farmene una colpa e farmi sentire in difetto, anche da parte di persone emamcipate dalla mentalità aperta ecc... Anche mia madre, come me, spesso ne soffriva di queste continue e velate frecciatine solo perché chiedeva di fare le cose con i suoi tempi e uno alla volta. È tutto così radicato nelle nostre menti e coscienze che davvero mi domando se mai riusciremo a liberarci dalle catene.
Conosco molto bene questa canzone e mi ha sempre colpito nel profondo la verità del suo testo. Quante donne sono oggetto senza diritti di uomini padroni
Ti seguo da un po' e mi piace molto il tuo mondo di parlare di un tema molto importante per me, ma che non è molto condiviso e soprattutto non è molto conosciuto a noi stesse donne! Oggi mi ha toccato davvero molto questo tuo post, perché è vero le nostre nonne hanno fatto una vita davvero difficile, mia nonna Era davvero la base, il perno e l'anello debole della famiglia, se penso a tutto il peso che aveva e a quanto sia stata data per scontata la sua presenza mi rattrista molto, è vero che mio nonno ha sempre lavorato duramente per sostenere la famiglia e questo mia nonna lo ha sempre riconosciuto, non mi ricordo mai aver sentito dire a mio nonno la stessa cosa, per lui era il suo ruolo.Di lei mi ricordo ultimamente le urla di una donna stanca che doveva ma se chiedeva e pretendeva veniva additata come pazza ed esagerata. Ma lei era cmq anche vittima di questa idea, che il valore di una donna era basato su quanto sacrificio una donna mettesse nel gestire tutto, lavoro casa figli. Io stessa mi sono sentita meno donna per non aver avuto la stessa visione delle cose ma ho sempre detto meglio la mia serenità mentale che una casa sempre pulita e il sugo che borbotta alle 8 del mattino. Avere. Ad oggi ho due figlie e sto istruendo me stessa per dare loro una giusta base senza le mie errate credenze, perché se a me mia nonna stessa mi diceva che avrei dovuto imparare a pulire casa e cucinare se volevo essere una buona moglie, alle mie figlie dico che devono imparare a pulire casa per prendersi cura di loro e del loro ambiente.
Mia madre, che per un certo periodo ha fatto la casalinga, mi ha ripetuto e continua a ripetermi di avere un lavoro mio, pregressi studi e un conto in banca ben rifornito tutto mio. Tanto è stato il terrore di dover dipendere da mio padre che ha lasciato dopo vari episodi di violenza, con due bambini piccoli da gestire da sola. E io la rassicuro sempre: sono indipendente. Di converso lei ha fatto molta fatica a fidarsi ancora di un uomo.
il testo è una sottile presa in giro dei "bei vecchi tempi andati" ma la vera gemma della canzone è la musica. questa sì ardita, inaudita per i tempi, coraggiosa e sprezzante degli indici di vendita. non per tutti insomma.
Sono contenta che questa cosa del carico mentale stia prendendo piede, perché è un concetto molto utile per descrivere anche certe esperienze di neurodivergenza :) ed è molto interessante andare a vedere cosa succede quando riesci a portare un carico che è molto più piccolo di quello degli altri, ma sei comunque una donna su cui ricadono tutte queste aspettative.
Buongiorno Carolina, ho ascoltato spesso quell'album e quel brano a me è arrivato come un messaggio di critica verso quel mondo patriarcale ormai superato piuttosto che di lode e nostalgia. Discorso assolutamente diverso per la canzone del sole.
Ciao, però la critica in qualche modo, fosse anche solo una parola, deve essere esplicitata. Nel titolo, in un verso, nel modo di pronunciare una parola. Non esiste opera in cui l’autore non abbia un punto di vista, e il punto di vista è sempre esplicitato, qui non c’è niente, a partire dal titolo, che metta in discussione quanto detto.
@@lhascrittounafemminala critica emerge se, oltre alle parole, viene considerata anche la parte musicale…sembra più un canto funebre che una canzone celebrativa…all’epoca, inoltre, molti singoli, non erano da considerarsi a sé stanti, ma facenti parte di un progetto più ampio che era l’intero album, il quale, spesso, raccontava una storia o veicolava messaggi più complessi del singolo testo, e questa canzone ne è un perfetto esempio.
@@Artemis-1387 ho ascoltato tutte le canzoni prima di fare questo video, ho anche cercato interviste e dichiarazioni (ne ho trovata solo una di mogol). Non mi limito mai a leggere il testo prima di parlare.
A certi ragionamenti che facciamo in buona fede nelle nostre giornate non facciamo davvero caso e davvero, paradossalmente, passano per cose positive quando sono solo frutto di deresponsabilizzazione altrui. Come sempre illuminante
mi sono commossa perche' mi hai fatto pensare a mia nonna. Per quanto riguarda Battisti, ne esco un po' 'ammaccata' visto che a me invece e' sempre piaciuto, non conosco tutte le canzoni e appunto questa ad esempio mi era totalmente sconosciuta.
Credo che l'indipendenza economica sia un ENORME aiuto nel caso si voglia interrompere una relazione tossica, ma non è il punto focale: il vero problema delle relazioni tossiche (al netto della paura che lui ti uccida) è la dipendenza emotiva. Mia madre decise di rimanere a casa alla nascita della mia sorella maggiore ( parliamo degli anni 70') un po' perché il suo lavoro non la entusiasmava più come prima, ma soprattutto perché, essendo una perfezionista, era convinta che non sarebbe riuscita a dare il meglio, né come madre, né come impiegata, se avesse dovuto assolvere entrambi i compiti ( mio padre è stato un ottimo marito e un ottimo padre, molto presente, quindi non era questo il problema). Per di più lei ha un' indole solitaria ( la capisco bene perché sono uguale a lei). Nonostante questo, mia madre avrebbe lasciato mio padre seduta stante se lui fosse stato irrispettoso nei suoi e/o nei nostri confronti, e non ho dubbi in proposito. Lei ci ha sempre detto che si sarebbe adattata a fare i lavori più faticosi se fosse servito, ma non avrebbe accettato di restare con un uomo tossico, ed io le credo. Viceversa due sue sorelle ( economicamente indipendenti, con ottime entrate) hanno subito relazioni tossiche da cui ( anche dopo essere state lasciate) non sono mai riuscite davvero a prendere le distanze. Avevano la possibilità economica di troncare quei rapporti, ed una famiglia di origine che non avrebbe avuto nulla da ridire in proposito, anzi. Eppure loro non sono riuscite ad uscire da quel pantano. Con questo non voglio dire che essere economicamente indipendenti non sia importante, ma che l'indipendenza emotiva lo sia molto di più. Ritengo che sia urgente decostruire l'immaginario che molte donne ancora hanno, di cosa sia la virilità, l'amore e il rispetto di sé. Troppe donne ancora ritengono che il loro valore passi dallo sguardo maschile. Per me è allucinante.
Il talento di stirare!!! 😂😂😂 e ....non ci sono più le donne di una volta! Sai quante volte ho detto le stesse identiche cose rispetto alla mia adorata nonna? So quanto abbia anche sofferto. In silenzio. Lo sentivo. Ma è vero che quanto friggeva patatine per i nipoti lo faceva davvero per Amore ma parimenti lo avrebbe potuto fare un nonno (?). O no? Io, part time dopo separazione con figlio piccolissimo, ora prossima ai 60 potrei essere buttata fuori da casa mia perché senza reddito. Quello che ho fatto mi è stato detto è solo un mio dovere! Spero che questa "civiltà" capisca che non può esserci civiltà ed evoluzione se non si riparte da qui!!!
C'è qualcosa di profondamente sbagliato nella cultura, è anche cultura musicale, italiana, soprattutto se come me sei nata negli anni 80. Le cantanti donne innanzitutto e soprattutto praticamente sono assenti. Questo a me pare un elefante nella stanza perché è così palesa eppure nessuno se ne accorge. Lasciamo quindi spazio a canzoni di uomini, che raccontano solo una realta, quella che conviene e che nulla mettono in discussione.
Ero una bambina e mi innervosiva , mi faceva proprio ribrezzo, una canzone "io camminerò" di Umberto Tozzi. Dove lui lavorava, camminava, lei seguiva, aspettava ecc. Odiosa. Puoi analizzarla? Almeno per capire perché mi crea nausea...😅
Ciao Carolina, questa canzone la conosco ma ti assicuro che quando avevo 16 anni ascoltavo sopratutto la musica e questo mi ricordo di questa canzone. Ho amato molto Battisti e ti assicuro che rimangono alcune canzoni molto bellr delle quali ricordo bene il testo "Anche per te" ed " Emozioni" per esempio. Grazie
In realtà le donne lavoravano e lavorano in casa e anche tanto. Il fatto era proprio quello di non aver la propria indipendenza economica. Quella canzone la conosco molto bene e fotografa un mondo rurale che ho visto e dove la fatica del lavoro della donna era soverchiante.
Quest'estate ero a Nardò in Salento ed ho assistito a uno spettacolo avvilente. L'elezione delle finaliste per la regione Puglia di "Miss Red Carpet". Vedendo queste ragazze dai 15 ai 26 anni con la fascia tipica dei concorsi di bellezza, ho pensato che forse il vero "fascismo" è questo, però vedo mi pare tu parli solo di canzonette vecchie minimo 30 anni senza contestualizzarle. Hai criticato pure "Banane lampone" di Morandi. Non so come possa essere presa seriamente una canzone del genere. Ma non ti accorgi dei testi agghiaccianti di trap e reggaeton? Perché non occuparsi anche del presente? Altrimenti "tutte le copie di Amici Miei" di Monicelli andrebbero bruciate, perché rappresentino personaggi misogini.
Cara signorina, ho la sensazione che lei abbia equivocato il senso del testo che non rimpiange i bei tempi andati ma ne denuncia i limiti, daltronde tutto il disco da cui è tratto è una messa in crisi di vecchi schemi di coppia da i quali da una parte si vuole uscire, ma dall'altra ci si sente prigionieri. Credere che Battisti e Mogol siano stati due idioti è un tragicomico errore.
Come non capire nulla di musica leggera, di testi e di cultura. La figura della donna in Battisti è completamente diversa, basta conoscere di cosa si parla. Imbarazzante
9:53 le mie colleghe alle feste di compleanno,quelle comandate, eventi vari avevano sempre 1000 amici e parenti da invitare, però quando il figlio stava male, sembrava che ci fossero solo loro al mondo ad accudirlo e quindi via, a casa da lavoro. La verità è che gli fa comodo così, è bello stare a casa a guardare Netflix col figlio col raffreddore..tanto sono statali. E se si stufano del marito,lo cacciano di casa,tanto la.casa spetta alla Mamma col bambino 😊
Ma non fai nessun video riguardo il massacro che si terrà a breve? Parlo delle olimpiadi ovviamente, riguardo l'incontro boxistico fra l'italiana e il transgender....la si manda al massacro la nostra atleta
La nonna non era stanca di cucinare , forse si, ma era piu stanca di sentirti criticare per quello che faceva da mangiare, perché sono certo che ogni volta, tra quei 10, ci fosse qualcuno/a che scassava il ca...o per qualcosa che non andava invece che gratificarla, ringraziarla e valorizzarla per quello che faceva e per le rinunce fatte per quel che faceva. Cmq la vera tristezza che purtroppo questo copione non è sparito,ancora si ripete, in italia come all'estero. Bel video
Premessa, non si può ridurre tutta l'opera di un artista a una sola canzone. Detto questo La canzone della terra era in uno degli album sperimentali e se si conoscesse il contesto e l'opera di Battisti si capirebbe che è una canzone che ironizza sul tempo andato come mitico e perfetto e criticarne il testo senza analizzare il perché è stata scritta o perche6sia musicata in un certo modo è profondamente superficiale. La canzone parla si di uno scenario patrarcale nel testo, ma il ritmo dei tamburi funebri ci suggerisce che forse quello non è lo scenario idilliaco raccontato. È una canzone va ascoltata e compresa nella musica, nella melodia e nel vissuto di chi l'ha prodotta.
@@elenabongiolo6083 Tipo? E viene svalutata o no? Perché le virgolette sono poco esaustive. Nonostante abbiano collaborato non tratterei Mogol e Battisti come un'entità monolitica e univoca
Anch’io sapevo che era una canzone sperimentale e di critica ironica verso una certa visione del mondo…interpretare e giudicare un artista o una canzone limitandosi al livello letterale del testo, mi sembra molto riduttivo e superficiale
Ma esattamente quando avrei ridotto l’opera di un artista a una singola canzone. Ho parlato di un testo. Punto. Non della vita e delle opere di Battisti. Tra l’altro a me sembra pure scemo stare qui a difendere Battisti quando è chiaramente un pretesto per parlare di altro.
@@lhascrittounafemmina ma di fatto è quello che fai nel video. Prendi un testo e ne fai un analisi, ma essendo una canzone e quindi come tale soggetto a interpretazione musiche + testo il significato viene totalmente frainteso. Omettendo dettagli e informazioni utili a comprenderla e soprattutto senza sapere che è tratta da un album in cui più volte Battisti offre una critica al capitalismo, all'importanza di temi come l'ecologia e allo sperimentalismo del prog, delle relazioni interpersonali presupponi che sia un maschilista etc. Solo per contesto, nello stesso album esiste una canzone 'Io gli ho detto no', il cui protagonista è un uomo bisessuale. Pare un po'schizofrenico che uno elogi il patriarcato e poi si disperi per un'amore con una persona del suo stesso sesso. Riassumendo, va bene analizzare i testi, ma se parliamo di musica, essendo le canzoni composte spesso testo + parte sonora, verificare le fonti, approfondire i temi per parlarne in maniera corretta e non diffondere punti di vista fallaci è corretto nei confronti della gente che ascolta.
![La Prima Guerra Mondiale dell'Italia - di Alessandro Barbero [2018]](http://i.ytimg.com/vi/zF7GQxoNokQ/mqdefault.jpg)
Mia nonna ha sempre fatto pesare a tutti il suo lavoro di cura, questo ovviamente rende lapalissiano il fatto che non volesse minimamente accollarselo (eppure...sbraitando sbraitando..alla fine se lo accollava).
Tutti intorno l'hanno sempre dipinta come una persona aggressiva, dal carattere impossibile, talvolta insopportabile.
Si diceva che mai si sarebbe dovuta sposare e aver figli una così.
Mio nonno morì e lei era piuttosto giovane (una sessantina d'anni).
Ricordo quanta libertà acquisì nel suo status di vedova (vacanze da sola, giornate con le amiche, aiuto domestico...) e ricordo come spingesse tutti a togliersi di torno perchè voleva vivere da sola.
Dalla morte di mio nonno ha fatto del tutto per prendere spazi suoi dove non esistesse nessun altro che lei e i suoi desideri.
L'hanno definita egoista, quando in quella lotta aveva semplicemente ragione, so bene che se fosse stato un uomo quell'indipendenza dagli altri avrebbe avuta ben altra lettura.
Mia nonna aveva semplicemente ragione.
La mia adorata nonna Pasqua è morta circa due mesi fa, lei era il nostro pilastro su cui (nell'indubbio amore totale e incondizionato di figli e nipoti) veniva scaricato il peso di tutto. Però amava leggere, dormire fino a tardi, mettersi il rossetto e non era affatto multitasking: la cosa più bella tra le mille cose belle che mi ha detto è stata "sono orgogliosa che tu possa prenderti tutta la libertà che io non mi sono mai potuta permettere" ❤
Valentina ti abbraccio ❤
A proposito di bei tempi andati e di come erano felici le nonne: io (classe '92) sono cresciuta con una madre (classe '61) che non ha mai smesso di lavorare e mi ha fatto una testa così sull'importanza dell'indipendenza economica, anche a costo di criticare apertamente le mamme casalinghe dei miei amici. E da chi ha imparato? Da sua madre, classe '30, che ha smesso di lavorare quando si è sposata (e prima lavorava per suo padre, ergo non vedeva un centesimo) ma che le ha sempre detto "Non smettere di lavorare. Mai. Per nessun motivo". E mio nonno era un santo, non le ha mai negato niente e di maltrattarla non parliamone neanche, eppure sconsigliava alle figlie di fare la sua vita. Chissà perché.
Io ho la stessa esperienza. Sia mia nonna che mia mamma mi hanno sempre detto che potevo fare quello che volevo ma che DOVEVO lavorare e non dovevo permettere a nessuno di farsi carico delle mie esigenze economiche.
Conosco molti contadini che hanno fatto una vita di merda per mandare i figli e le figlie a studiare per evitare che facessero quella vita,altro che bei tempi andati.
Certo che Mogol non ne azzecca una. Hai analizzato tre sue canzoni e le odio tutte e tre con lo stesso ardore!
L'analisi di oggi sembra ricollegarsi anche al tema della creazione della donna perfetta nell'immaginazione maschile che avevi accennato nel video dedicato a Povere creature!
😂
Mia nonna ha fatto una vita orribile. Era intelligente, bella, ha vissuto per anni in Africa e parlava inglese e swahili. Quando è tornata in Italia si è sposata, ha fatto due figlie e ha smesso di lavorare. Ha riempito le sue giornate vuote bevendo fino ad ammazzarsi. Crescendo mia madre mi ha sempre detto 'Fai quello che vuoi, basta che tu abbia la tua indipendenza perchè non hai bisogno delle miserie di un uomo'. Mia madre ha cresciuto 3 figli da sola, con un marito che lavorava tutto il giorno, tutti i giorni, e non ha masi smesso di lavorare. La ringrazierò tutta la vita per questo insegnamento ch ami ha dato.
Più che dire "le donne che NON lavorano" direi "quelle che lavorano GRATIS": condivido al 100% le tesi di Mariarosa Dalla Costa
Sono completamente d'accordo con te, ed è un discorso su cui spesso rimugino.
Mia nonna, donna sovietica, lavorava e si occupava PURE della casa. Sono orgogliosa della sua forza, però anche spaventata di come oggi il suo corpo è ridotto (a pezzi per la fatica doppia che ha dovuto fare, come madre, donna e lavoratrice)
Grazie per il tuo lavoro❤️
Sono cresciuta sentendo idolatrare Battisti e pensando di non capire niente io perché a me non è mai piaciuto. Sono contenta di sapere che forse non avevo tutti i torti
Stessa cosa per me. Senza averne piena coscienza, percepivo quel modo di vedere la donna in funzione dei desideri, passioni, visioni maschili, enon l'ho mai sopportato, anche se era quasi un obbligo riconoscerne la grandezza.
Grazie Carolina per l' analisi delle canzoni degli anni della nostra formazione umana, aiuta a migliorare!
Concordo in pieno!
E non hai capito nulla di Battisti. Il testo narra una situazione presa dalla realtà. È un racconto non un manifesto o una presa di posizione.
Hai ragione. Mogol ha più di 80 anni, è figlio del suo tempo. Non dimentichiamo che ha scritto Oro. Lì la donna è super oggettificata. Mio padre ha la stessa età e voleva trovare il piatto pronto in tavola, non nella pentola. Si arrabbiava se non succedeva. Mia madre ha iniziato a lavorare a 40 anni.
Non sono solo i discorsi di indipendenza economica, c' e anche il dover stare senza un marito, la vergogna di un divorzio, la figura che si fa in famiglia.
Si. Per fortuna molte cose sono migliorate, ma la strada è lunga.
(Per la questione multitasking) Che sollievo!! Finalmente una donna che lo afferma apertamente, io sono una donna e NON ne sono capace! E tutti e tutte li pronti a farmene una colpa e farmi sentire in difetto, anche da parte di persone emamcipate dalla mentalità aperta ecc... Anche mia madre, come me, spesso ne soffriva di queste continue e velate frecciatine solo perché chiedeva di fare le cose con i suoi tempi e uno alla volta. È tutto così radicato nelle nostre menti e coscienze che davvero mi domando se mai riusciremo a liberarci dalle catene.
Conosco molto bene questa canzone e mi ha sempre colpito nel profondo la verità del suo testo. Quante donne sono oggetto senza diritti di uomini padroni
Ti seguo da un po' e mi piace molto il tuo mondo di parlare di un tema molto importante per me, ma che non è molto condiviso e soprattutto non è molto conosciuto a noi stesse donne! Oggi mi ha toccato davvero molto questo tuo post, perché è vero le nostre nonne hanno fatto una vita davvero difficile, mia nonna Era davvero la base, il perno e l'anello debole della famiglia, se penso a tutto il peso che aveva e a quanto sia stata data per scontata la sua presenza mi rattrista molto, è vero che mio nonno ha sempre lavorato duramente per sostenere la famiglia e questo mia nonna lo ha sempre riconosciuto, non mi ricordo mai aver sentito dire a mio nonno la stessa cosa, per lui era il suo ruolo.Di lei mi ricordo ultimamente le urla di una donna stanca che doveva ma se chiedeva e pretendeva veniva additata come pazza ed esagerata. Ma lei era cmq anche vittima di questa idea, che il valore di una donna era basato su quanto sacrificio una donna mettesse nel gestire tutto, lavoro casa figli. Io stessa mi sono sentita meno donna per non aver avuto la stessa visione delle cose ma ho sempre detto meglio la mia serenità mentale che una casa sempre pulita e il sugo che borbotta alle 8 del mattino.
Avere. Ad oggi ho due figlie e sto istruendo me stessa per dare loro una giusta base senza le mie errate credenze, perché se a me mia nonna stessa mi diceva che avrei dovuto imparare a pulire casa e cucinare se volevo essere una buona moglie, alle mie figlie dico che devono imparare a pulire casa per prendersi cura di loro e del loro ambiente.
Mia madre, che per un certo periodo ha fatto la casalinga, mi ha ripetuto e continua a ripetermi di avere un lavoro mio, pregressi studi e un conto in banca ben rifornito tutto mio. Tanto è stato il terrore di dover dipendere da mio padre che ha lasciato dopo vari episodi di violenza, con due bambini piccoli da gestire da sola. E io la rassicuro sempre: sono indipendente.
Di converso lei ha fatto molta fatica a fidarsi ancora di un uomo.
il testo è una sottile presa in giro dei "bei vecchi tempi andati" ma la vera gemma della canzone è la musica. questa sì ardita, inaudita per i tempi, coraggiosa e sprezzante degli indici di vendita. non per tutti insomma.
Brava! Brava! Brava! Per fortuna che ci sei!
Sono contenta che questa cosa del carico mentale stia prendendo piede, perché è un concetto molto utile per descrivere anche certe esperienze di neurodivergenza :) ed è molto interessante andare a vedere cosa succede quando riesci a portare un carico che è molto più piccolo di quello degli altri, ma sei comunque una donna su cui ricadono tutte queste aspettative.
Bel video...da fare girare in continuo su tutti i canali. Io c'ho rivisto molto mia madre😢
Buongiorno Carolina, ho ascoltato spesso quell'album e quel brano a me è arrivato come un messaggio di critica verso quel mondo patriarcale ormai superato piuttosto che di lode e nostalgia.
Discorso assolutamente diverso per la canzone del sole.
Ciao, però la critica in qualche modo, fosse anche solo una parola, deve essere esplicitata. Nel titolo, in un verso, nel modo di pronunciare una parola. Non esiste opera in cui l’autore non abbia un punto di vista, e il punto di vista è sempre esplicitato, qui non c’è niente, a partire dal titolo, che metta in discussione quanto detto.
@@lhascrittounafemminala critica emerge se, oltre alle parole, viene considerata anche la parte musicale…sembra più un canto funebre che una canzone celebrativa…all’epoca, inoltre, molti singoli, non erano da considerarsi a sé stanti, ma facenti parte di un progetto più ampio che era l’intero album, il quale, spesso, raccontava una storia o veicolava messaggi più complessi del singolo testo, e questa canzone ne è un perfetto esempio.
@@Artemis-1387 ho ascoltato tutte le canzoni prima di fare questo video, ho anche cercato interviste e dichiarazioni (ne ho trovata solo una di mogol). Non mi limito mai a leggere il testo prima di parlare.
A certi ragionamenti che facciamo in buona fede nelle nostre giornate non facciamo davvero caso e davvero, paradossalmente, passano per cose positive quando sono solo frutto di deresponsabilizzazione altrui. Come sempre illuminante
Sono nata nel 60.
Sempre saputo che dovevo studiare e poi lavorare, visto che mia madre nel 41 col matrimonio aveva dovuto smettere di lavorare.
mi sono commossa perche' mi hai fatto pensare a mia nonna. Per quanto riguarda Battisti, ne esco un po' 'ammaccata' visto che a me invece e' sempre piaciuto, non conosco tutte le canzoni e appunto questa ad esempio mi era totalmente sconosciuta.
Credo che l'indipendenza economica sia un ENORME aiuto nel caso si voglia interrompere una relazione tossica, ma non è il punto focale: il vero problema delle relazioni tossiche (al netto della paura che lui ti uccida) è la dipendenza emotiva. Mia madre decise di rimanere a casa alla nascita della mia sorella maggiore ( parliamo degli anni 70') un po' perché il suo lavoro non la entusiasmava più come prima, ma soprattutto perché, essendo una perfezionista, era convinta che non sarebbe riuscita a dare il meglio, né come madre, né come impiegata, se avesse dovuto assolvere entrambi i compiti ( mio padre è stato un ottimo marito e un ottimo padre, molto presente, quindi non era questo il problema). Per di più lei ha un' indole solitaria ( la capisco bene perché sono uguale a lei). Nonostante questo, mia madre avrebbe lasciato mio padre seduta stante se lui fosse stato irrispettoso nei suoi e/o nei nostri confronti, e non ho dubbi in proposito. Lei ci ha sempre detto che si sarebbe adattata a fare i lavori più faticosi se fosse servito, ma non avrebbe accettato di restare con un uomo tossico, ed io le credo. Viceversa due sue sorelle ( economicamente indipendenti, con ottime entrate) hanno subito relazioni tossiche da cui ( anche dopo essere state lasciate) non sono mai riuscite davvero a prendere le distanze. Avevano la possibilità economica di troncare quei rapporti, ed una famiglia di origine che non avrebbe avuto nulla da ridire in proposito, anzi. Eppure loro non sono riuscite ad uscire da quel pantano. Con questo non voglio dire che essere economicamente indipendenti non sia importante, ma che l'indipendenza emotiva lo sia molto di più. Ritengo che sia urgente decostruire l'immaginario che molte donne ancora hanno, di cosa sia la virilità, l'amore e il rispetto di sé. Troppe donne ancora ritengono che il loro valore passi dallo sguardo maschile. Per me è allucinante.
Il talento di stirare!!! 😂😂😂 e ....non ci sono più le donne di una volta! Sai quante volte ho detto le stesse identiche cose rispetto alla mia adorata nonna? So quanto abbia anche sofferto. In silenzio. Lo sentivo. Ma è vero che quanto friggeva patatine per i nipoti lo faceva davvero per Amore ma parimenti lo avrebbe potuto fare un nonno (?). O no? Io, part time dopo separazione con figlio piccolissimo, ora prossima ai 60 potrei essere buttata fuori da casa mia perché senza reddito. Quello che ho fatto mi è stato detto è solo un mio dovere! Spero che questa "civiltà" capisca che non può esserci civiltà ed evoluzione se non si riparte da qui!!!
C'è qualcosa di profondamente sbagliato nella cultura, è anche cultura musicale, italiana, soprattutto se come me sei nata negli anni 80. Le cantanti donne innanzitutto e soprattutto praticamente sono assenti. Questo a me pare un elefante nella stanza perché è così palesa eppure nessuno se ne accorge. Lasciamo quindi spazio a canzoni di uomini, che raccontano solo una realta, quella che conviene e che nulla mettono in discussione.
Ero una bambina e mi innervosiva , mi faceva proprio ribrezzo, una canzone "io camminerò" di Umberto Tozzi. Dove lui lavorava, camminava, lei seguiva, aspettava ecc. Odiosa. Puoi analizzarla? Almeno per capire perché mi crea nausea...😅
importante eh!
Ho i brividi!!!
sopravvalutati lui e mogol
Ciao Carolina, questa canzone la conosco ma ti assicuro che quando avevo 16 anni ascoltavo sopratutto la musica e questo mi ricordo di questa canzone. Ho amato molto Battisti e ti assicuro che rimangono alcune canzoni molto bellr delle quali ricordo bene il testo "Anche per te" ed " Emozioni" per esempio. Grazie
Ma io mica odio Battisti? 😃 sono convinta che abbia scritto belle canzoni e che sia stato importante per la musica italiana.
In realtà le donne lavoravano e lavorano in casa e anche tanto. Il fatto era proprio quello di non aver la propria indipendenza economica.
Quella canzone la conosco molto bene e fotografa un mondo rurale che ho visto e dove la fatica del lavoro della donna era soverchiante.
Eh lo so, ancora il lavoro domestico è compito femminile nella stragrande maggioranza dei casi
Figurati quello dell'uomo nei campi
Ciao nonna, forse non ti ho mai detto grazie abbastanza. ❤
❤
Quest'estate ero a Nardò in Salento ed ho assistito a uno spettacolo avvilente. L'elezione delle finaliste per la regione Puglia di "Miss Red Carpet". Vedendo queste ragazze dai 15 ai 26 anni con la fascia tipica dei concorsi di bellezza, ho pensato che forse il vero "fascismo" è questo, però vedo mi pare tu parli solo di canzonette vecchie minimo 30 anni senza contestualizzarle. Hai criticato pure "Banane lampone" di Morandi. Non so come possa essere presa seriamente una canzone del genere. Ma non ti accorgi dei testi agghiaccianti di trap e reggaeton? Perché non occuparsi anche del presente? Altrimenti "tutte le copie di Amici Miei" di Monicelli andrebbero bruciate, perché rappresentino personaggi misogini.
Cara signorina, ho la sensazione che lei abbia equivocato il senso del testo che non rimpiange i bei tempi andati ma ne denuncia i limiti, daltronde tutto il disco da cui è tratto è una messa in crisi di vecchi schemi di coppia da i quali da una parte si vuole uscire, ma dall'altra ci si sente prigionieri. Credere che Battisti e Mogol siano stati due idioti è un tragicomico errore.
4:43 ah ecco,per gli ospiti...😂non so perché ma mi dai l' idea di non avere figli..
Ma sei calabrese❤
Potresti commentare la Mistica femminile di Betty Friedan?........
Come non capire nulla di musica leggera, di testi e di cultura. La figura della donna in Battisti è completamente diversa, basta conoscere di cosa si parla. Imbarazzante
9:53 le mie colleghe alle feste di compleanno,quelle comandate, eventi vari avevano sempre 1000 amici e parenti da invitare, però quando il figlio stava male, sembrava che ci fossero solo loro al mondo ad accudirlo e quindi via, a casa da lavoro. La verità è che gli fa comodo così, è bello stare a casa a guardare Netflix col figlio col raffreddore..tanto sono statali.
E se si stufano del marito,lo cacciano di casa,tanto la.casa spetta alla Mamma col bambino 😊
Ma non fai nessun video riguardo il massacro che si terrà a breve? Parlo delle olimpiadi ovviamente, riguardo l'incontro boxistico fra l'italiana e il transgender....la si manda al massacro la nostra atleta
13 minuti e mezzo di preambolo prima di arrivare al titolo della canzone 🤦♂️
La nonna non era stanca di cucinare , forse si, ma era piu stanca di sentirti criticare per quello che faceva da mangiare, perché sono certo che ogni volta, tra quei 10, ci fosse qualcuno/a che scassava il ca...o per qualcosa che non andava invece che gratificarla, ringraziarla e valorizzarla per quello che faceva e per le rinunce fatte per quel che faceva. Cmq la vera tristezza che purtroppo questo copione non è sparito,ancora si ripete, in italia come all'estero. Bel video
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Premessa, non si può ridurre tutta l'opera di un artista a una sola canzone. Detto questo La canzone della terra era in uno degli album sperimentali e se si conoscesse il contesto e l'opera di Battisti si capirebbe che è una canzone che ironizza sul tempo andato come mitico e perfetto e criticarne il testo senza analizzare il perché è stata scritta o perche6sia musicata in un certo modo è profondamente superficiale. La canzone parla si di uno scenario patrarcale nel testo, ma il ritmo dei tamburi funebri ci suggerisce che forse quello non è lo scenario idilliaco raccontato. È una canzone va ascoltata e compresa nella musica, nella melodia e nel vissuto di chi l'ha prodotta.
Ecco, questo non lo sapevo. Tuttavia ci sono molte altre canzoni di Mogol/Battisti in cui la donna è "svalutata" in modi diversi.
@@elenabongiolo6083 Tipo? E viene svalutata o no? Perché le virgolette sono poco esaustive. Nonostante abbiano collaborato non tratterei Mogol e Battisti come un'entità monolitica e univoca
Anch’io sapevo che era una canzone sperimentale e di critica ironica verso una certa visione del mondo…interpretare e giudicare un artista o una canzone limitandosi al livello letterale del testo, mi sembra molto riduttivo e superficiale
Ma esattamente quando avrei ridotto l’opera di un artista a una singola canzone. Ho parlato di un testo. Punto. Non della vita e delle opere di Battisti. Tra l’altro a me sembra pure scemo stare qui a difendere Battisti quando è chiaramente un pretesto per parlare di altro.
@@lhascrittounafemmina ma di fatto è quello che fai nel video. Prendi un testo e ne fai un analisi, ma essendo una canzone e quindi come tale soggetto a interpretazione musiche + testo il significato viene totalmente frainteso. Omettendo dettagli e informazioni utili a comprenderla e soprattutto senza sapere che è tratta da un album in cui più volte Battisti offre una critica al capitalismo, all'importanza di temi come l'ecologia e allo sperimentalismo del prog, delle relazioni interpersonali presupponi che sia un maschilista etc. Solo per contesto, nello stesso album esiste una canzone 'Io gli ho detto no', il cui protagonista è un uomo bisessuale. Pare un po'schizofrenico che uno elogi il patriarcato e poi si disperi per un'amore con una persona del suo stesso sesso. Riassumendo, va bene analizzare i testi, ma se parliamo di musica, essendo le canzoni composte spesso testo + parte sonora, verificare le fonti, approfondire i temi per parlarne in maniera corretta e non diffondere punti di vista fallaci è corretto nei confronti della gente che ascolta.