Ciao Alessio, per il collegamento del piano induzione a livello "installativo" mi sai dire come posso collegarlo dalla scatola 503 a cui ho portato la linea al suo cavo di alimentazione? (Anche se non è visibile) Vorrei evitare di lasciare la scatola aperta, per il momento ho messo una placca e due "tasti", dal centro escono i fili ma vorrei, se c'è un modo, chiudere un po' meglio la scatola. Non so se sono stato chiaro comunque ti ringrazio anticipatamente😊
video molto bello e super interessante, ci voleva!!! è per questo che la progettazione iniziale è di fondamentale importanza così da sapere le distanze e muoversi di conseguenza, tutte le aziende che progettano con il nostro software ce lo dicono sempre😇
Ciao, ci si confonde con il punto luce sai perchè? Il committente o il cliente pensano che siano come dicono i muratori le famose 503/4/5/7 e via discorrendo, mentrte invese bisognerebbe distinguere i così detti FRUTTI, sempre stando aragione che il punto luce è il finale di un utilizzatore ,il lampadario, la plafoniera sia a soffitto che a parete. La presa comandata come la chiameresti? Grazie Fabio da Milano
seguendo il video per quanto riguarda l'impianto in cucina, non mi sono fatto mancare nulla, MT per frigor, MT per l'induzione ma a due piastre (1.5Kw) con presa schuko, MTD per il forno, MTD per la lavastoviglie, ognuno con il suo corrugato fino alla sc.derv. Grazie
Giusto !! Aggiungerei " Punto di comando " ( Interruttori, pulsanti, investitori ecc ) es. 1 punto luce comandato da 5 pulsanti diventano: 1 punto luce e 5 punti di comando. Ma si può avere anche 1 punto di comando che accende più punti luce. Un saluto e grazie per i vostro lavoro.
Salve, un dubbio: nel caso di un open space cucina-soggiorno in unico ambiente come ci si comporta nel calcolo di punti luce/presa? La cucina ha dotazioni minime previste in base al livello ma la parte soggiorno oltre che sul livello varia in base ai mq, come si dovrebbe considerarne la metratura? Per esempio su 40mq totali le dotazioni minime della zona soggiorno si calcolano sulla metratura piena anche se virtualmente solo "la metà" è un soggiorno? Grazie in anticipo per eventuale risposta e buona giornata.
I mq hanno importanza eccome se si parla di dotazioni minime impiantistiche come previsto dal capitolo 37 della norma CEI 64-8. Per qualsiasi approfondimento buttate un occhio qui: www.ilprofessionistaelettrico.it/nuova-norma-cei-64-8-dotazioni-minime-impiantistiche_dettaglio-corso_80.php
Si contano tutti come punti luce nel privato, si fa un prezzo medio uno per l'altro, solo negli appalti pubblici, dove si utilizza il prezziario regionale e si lavora con computo metrico estimativo già fatto in fase di asta, si calcola il punto luce, il punto presa o il punto deviato ecc. ecc. Come normativa ogni stanza deve avere almeno un punto luce, due prese da 10A. ed una presa da 16A. costui non ha mai fatto l'elettricista artigiano.
Esatto Valter. Ciò nonostante Antonio si è sentito in diritto di commentare scrivendo le sue credenze popolari sbagliate per mettere nero su bianco il fatto che è un tirafili
Di fili ne ho tirati ed anche tanti, visto che ho una partita iva ancora aperta sin dal 1979, dalla mia ditta sono usciti almeno una decina di artigiani elettricisti (usciti e formati come si deve non a chiacchiere come te e l'altro te con nome valter) un elettricista capace lo riconosco da come tiene in mano una forbice o dalle prime tre parole che dice, lascia perdere, non è pane per i tuoi denti, forse alla mamma o alla zia puoi cambiare una presa ma il mestiere, si capisce, che non lo padroneggi. Sei stato parcheggiato in una scuola professionale per tre anni a fare alberelli di rame? sei mai entrato in una cabina ad alta tensione a sezionare i fusibili o ti cachi addosso?
Commenti senza neppure sapere chi ti trovi davanti pensando sia un elettricista. Poi asserisci che sono anni che fai il mestiere dicendo che formi elettricisti come si deve, ma nel primo commento sostieni che la norma prescrive un punto luce, 2 prese da 10 A e una da 16 A in ogni stanza quando non è assolutamente vero sia così. Se vuoi restare convinto delle tue teorie assurde e sbagliate va bene, ma vallo a fare da un'altra parte, non sul nostro canale il cui scopo è quello di formare davvero gli elettricisti e di farlo senza sparare leggende elettropolitane a casaccio...
Prima di cercare di formare qualcuno sarebbe meglio studiare un pò e conoscere il mestiere, norme cei. 64-8, tralasciamo le altre norme ma almeno queste dovresti conoscerle a memoria, 2 da 10 A.ed una da 16 sono richieste come impianto minimo in una stanza escluso il bagno.........non ho bisogno di sapere chi sei, si capisce subito che non sai nulla o quasi. dov'è che metti il 6mm?
Video bello e interessante. Sempre chiaro e preciso nelle spiegazioni.
Ciao Alessio, per il collegamento del piano induzione a livello "installativo" mi sai dire come posso collegarlo dalla scatola 503 a cui ho portato la linea al suo cavo di alimentazione? (Anche se non è visibile) Vorrei evitare di lasciare la scatola aperta, per il momento ho messo una placca e due "tasti", dal centro escono i fili ma vorrei, se c'è un modo, chiudere un po' meglio la scatola. Non so se sono stato chiaro comunque ti ringrazio anticipatamente😊
video molto bello e super interessante, ci voleva!!! è per questo che la progettazione iniziale è di fondamentale importanza così da sapere le distanze e muoversi di conseguenza, tutte le aziende che progettano con il nostro software ce lo dicono sempre😇
Ciao, ci si confonde con il punto luce sai perchè? Il committente o il cliente pensano che siano come dicono i muratori le famose 503/4/5/7 e via discorrendo, mentrte invese bisognerebbe distinguere i così detti FRUTTI, sempre stando aragione che il punto luce è il finale di un utilizzatore ,il lampadario, la plafoniera sia a soffitto che a parete. La presa comandata come la chiameresti? Grazie Fabio da Milano
seguendo il video per quanto riguarda l'impianto in cucina, non mi sono fatto mancare nulla, MT per frigor, MT per l'induzione ma a due piastre (1.5Kw) con presa schuko, MTD per il forno, MTD per la lavastoviglie, ognuno con il suo corrugato fino alla sc.derv. Grazie
Giusto !!
Aggiungerei " Punto di comando " ( Interruttori, pulsanti, investitori ecc )
es. 1 punto luce comandato da 5 pulsanti diventano: 1 punto luce e 5 punti di comando.
Ma si può avere anche 1 punto di comando che accende più punti luce.
Un saluto e grazie per i vostro lavoro.
...e quindi secondo me sono un punto di comando e tutte le luci che vuoi.....o no?
Bravo
Salve, un dubbio: nel caso di un open space cucina-soggiorno in unico ambiente come ci si comporta nel calcolo di punti luce/presa? La cucina ha dotazioni minime previste in base al livello ma la parte soggiorno oltre che sul livello varia in base ai mq, come si dovrebbe considerarne la metratura? Per esempio su 40mq totali le dotazioni minime della zona soggiorno si calcolano sulla metratura piena anche se virtualmente solo "la metà" è un soggiorno?
Grazie in anticipo per eventuale risposta e buona giornata.
I mq. non hanno importanza, i cavi si posano in base alla lunghezza della tratta e all'assorbimento massimo previsto.
I mq hanno importanza eccome se si parla di dotazioni minime impiantistiche come previsto dal capitolo 37 della norma CEI 64-8.
Per qualsiasi approfondimento buttate un occhio qui: www.ilprofessionistaelettrico.it/nuova-norma-cei-64-8-dotazioni-minime-impiantistiche_dettaglio-corso_80.php
@@ilprofessionistaelettrico grazie della risposta, anche se non si è chiarito il mio dubbio 😅
@@renatobitti623 perdonami ma non centra assolutamente nulla con quanto ho chiesto sopra
Ale55 se guardi il video corso ti verrà chiarito il dubbio 😉
Si contano tutti come punti luce nel privato, si fa un prezzo medio uno per l'altro, solo negli appalti pubblici, dove si utilizza il prezziario regionale e si lavora con computo metrico estimativo già fatto in fase di asta, si calcola il punto luce, il punto presa o il punto deviato ecc. ecc. Come normativa ogni stanza deve avere almeno un punto luce, due prese da 10A. ed una presa da 16A. costui non ha mai fatto l'elettricista artigiano.
Questo commento fa capire che non conosci neanche quale è il numero della norma cei
Esatto Valter.
Ciò nonostante Antonio si è sentito in diritto di commentare scrivendo le sue credenze popolari sbagliate per mettere nero su bianco il fatto che è un tirafili
Di fili ne ho tirati ed anche tanti, visto che ho una partita iva ancora aperta sin dal 1979, dalla mia ditta sono usciti almeno una decina di artigiani elettricisti (usciti e formati come si deve non a chiacchiere come te e l'altro te con nome valter) un elettricista capace lo riconosco da come tiene in mano una forbice o dalle prime tre parole che dice, lascia perdere, non è pane per i tuoi denti, forse alla mamma o alla zia puoi cambiare una presa ma il mestiere, si capisce, che non lo padroneggi. Sei stato parcheggiato in una scuola professionale per tre anni a fare alberelli di rame? sei mai entrato in una cabina ad alta tensione a sezionare i fusibili o ti cachi addosso?
Commenti senza neppure sapere chi ti trovi davanti pensando sia un elettricista.
Poi asserisci che sono anni che fai il mestiere dicendo che formi elettricisti come si deve, ma nel primo commento sostieni che la norma prescrive un punto luce, 2 prese da 10 A e una da 16 A in ogni stanza quando non è assolutamente vero sia così.
Se vuoi restare convinto delle tue teorie assurde e sbagliate va bene, ma vallo a fare da un'altra parte, non sul nostro canale il cui scopo è quello di formare davvero gli elettricisti e di farlo senza sparare leggende elettropolitane a casaccio...
Prima di cercare di formare qualcuno sarebbe meglio studiare un pò e conoscere il mestiere, norme cei. 64-8, tralasciamo le altre norme ma almeno queste dovresti conoscerle a memoria, 2 da 10 A.ed una da 16 sono richieste come impianto minimo in una stanza escluso il bagno.........non ho bisogno di sapere chi sei, si capisce subito che non sai nulla o quasi. dov'è che metti il 6mm?
si ok ,ma ai fini di un preventivo ?