Video molto interessante Speriamo che il direct indexing si diffonda anche in Italia e soprattutto accessibile anche ai piccoli risparmiatori NB: su che SIM operi? Grazie
Bravissimo, video eccellente. Il paradosso fiscale che porta l'utente comune a comprare derivati complessi di certificati per compensare. Assurdo. Posso chiedere che ne pensi dell'ETC WisdomTree S&P non in leva? Certo aggiunge costi di commissione rispetto un iShares ma minori rispetto farsi un indice da soli e rischio emittente ma se si hanno minusvalenze consentirebbe un recupero teorico nei 4 anni.
Ciao, ma non è inefficiente comprare tutte quelle azioni dell'eurostox che danno dividendi? Io lì leggo Enel che dà dei bei dividendoni, e credo anche molte altre li diano. Ma questo è inefficiente perché i dividendi sono reddito da capitale. No?
Sì, ma in ETF anche la crescita del capitale è reddito da capitale. Se hai 50 azioni e generi una minus ti assicuro che qualcosa in gain da vendere (e anche ricomprare nel caso) per 'assorbirla' la hai sempre. Te ne parlo con portafogli grossetti in direct indexing reali tenuti da diversi anni dove ad esempio una Berkshire Heataway, una Jhonson&Johnson e una Pepsi Cola rappresentano oggi tali fonti di 'assorbimento di minus' (in quanto molto in gain) da non preoccuparti troppo neppure della doppia tassazione dei dividendi (che invece eviterei con titoli italiani, senza dividendo, UK o se si possiedono SIM come Trade Republic anche di Singapore). Poi quando hai un 'paniere' di singole azioni qualche occasione di stock picking (non pretendendo nel complesso di battere il mercato) fortunato capita: ad esempio in un portafoglio di cui sopra feci vendere Leonardo a 10 perché gli eventi geopolitici l'avevano pompata all'improvviso, approfittando per bilanciare altre minus. L'alternativa con i singoli titoli azionari sarebbe privilegiare delle azioni che non distribuiscono dividendo però, al di là dei giusti consigli di Graham&C in merito, c'è da dire che io diversificherei un portafoglio di stocks guardando ad altri fondamentali (es. settore, utili) piuttosto della scelta di non distribuire dividendo, che spesso fa finire sovraesposti a titoli ad esempio tecnologici.
Video molto interessante
Speriamo che il direct indexing si diffonda anche in Italia e soprattutto accessibile anche ai piccoli risparmiatori
NB: su che SIM operi?
Grazie
Ottimo. Dopo lettura del tuo libro, ho fatto qualcosa di simile per l'obbligazionario. Grazie come sempre per il tuo lavoro
Ciao Bow bello spunto .
Peccato che sia per capitali già importanti sennò per il mio ptf era un’ottima soluzione.
Fanne ancora di video cosi
Bravissimo, video eccellente. Il paradosso fiscale che porta l'utente comune a comprare derivati complessi di certificati per compensare. Assurdo. Posso chiedere che ne pensi dell'ETC WisdomTree S&P non in leva? Certo aggiunge costi di commissione rispetto un iShares ma minori rispetto farsi un indice da soli e rischio emittente ma se si hanno minusvalenze consentirebbe un recupero teorico nei 4 anni.
Anche rileggendo imparo !!!
Interessante da approfondire però
Ciao, ma non è inefficiente comprare tutte quelle azioni dell'eurostox che danno dividendi?
Io lì leggo Enel che dà dei bei dividendoni, e credo anche molte altre li diano. Ma questo è inefficiente perché i dividendi sono reddito da capitale. No?
Sì, ma in ETF anche la crescita del capitale è reddito da capitale. Se hai 50 azioni e generi una minus ti assicuro che qualcosa in gain da vendere (e anche ricomprare nel caso) per 'assorbirla' la hai sempre. Te ne parlo con portafogli grossetti in direct indexing reali tenuti da diversi anni dove ad esempio una Berkshire Heataway, una Jhonson&Johnson e una Pepsi Cola rappresentano oggi tali fonti di 'assorbimento di minus' (in quanto molto in gain) da non preoccuparti troppo neppure della doppia tassazione dei dividendi (che invece eviterei con titoli italiani, senza dividendo, UK o se si possiedono SIM come Trade Republic anche di Singapore). Poi quando hai un 'paniere' di singole azioni qualche occasione di stock picking (non pretendendo nel complesso di battere il mercato) fortunato capita: ad esempio in un portafoglio di cui sopra feci vendere Leonardo a 10 perché gli eventi geopolitici l'avevano pompata all'improvviso, approfittando per bilanciare altre minus. L'alternativa con i singoli titoli azionari sarebbe privilegiare delle azioni che non distribuiscono dividendo però, al di là dei giusti consigli di Graham&C in merito, c'è da dire che io diversificherei un portafoglio di stocks guardando ad altri fondamentali (es. settore, utili) piuttosto della scelta di non distribuire dividendo, che spesso fa finire sovraesposti a titoli ad esempio tecnologici.