Santiago di Copostela, Visitiamo l'interno della Cattedrale, grazie per l'iscrizione al canale

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  • Опубликовано: 11 сен 2024
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    Nel IX secolo, il vescovo Teodomiro di Iria Flavia identifica un tempietto romano come la tomba dell'Apostolo Giacomo. In seguito a questa scoperta, il re Alfonso II il Casto fa erigere un modesto tempio intorno alla costruzione pagana. L'aumento dei pellegrinaggi e una certa stabilità dopo gli attacchi arabi portano a una nuova costruzione che si inizia nel 1075, durante il regno di Alfonso VI e sotto la direzione arcivescovile di Diego de Peláez. Si inizia così la costruzione della cattedrale romanica che continua durante l'arcivescovato di Diego Gelmírez e che non si arresterà fino a diventare il grande edificio che contempliamo oggi.
    La cattedrale è costruita in conci di pietra el coperture con lastre dello stesso materiale. Costruzione romanica con pianta a croce latina, braccio longitudinale e transetto a tre navate, deambulatorio nell'abside e matronei che percorrono tutto il perimetro; cappelle laterali che si sviluppano ordinatamente lungo tutta la chiesa con un proprio spazio indipendente, di epoca romanica se ne conservano solo alcune del deambulatorio.
    Navate laterali coperte da volta a crociera, navata centrale con volta a botte su archi doppi e triforio a quarto di botte La facciata da Acibechería è di fattura neoclassica (Ventura Rodríguez e Lois Monteagudo). La facciata das Praterías è romanica e rappresenta un modello dell'iconografia medievale. La Porta Santa, barocca (1611), viene aperta solo negli anni santi. La facciata dell'Obradorio (Fernando Casas e Novoa, 1738-1750) è una combinazione di pietra e vetro, in cui risalta il grande finestrone del corpo centrale, uno dei più grandi precedenti alla Rivoluzione industriale. Dichiarata monumento storico-artistico nel 1986.
    Opera del Maestro Matteo terminata nel 1188. Opera di spicco della scultura romanica, si sviluppa in un portico con tre archi. In quello centrale viene rappresentata la Gloria, destino finale dei giusti, sormontata da un grande Cristo risorto. In quello sinistro è rappresentato il popolo ebraico nel Limbo dei Giusti in attesa dell'arrivo di Cristo e in quello destro il Giudizio finale a cui si sottoporranno tutti gli esseri umani.
    La Corticela, oratorio fondato nel IX secolo, appartenente in seguito ai benedettini di S. Martiño Pinario, è da secoli la parrocchia degli stranieri e dei pellegrini. Venne assorbita dai successivi ampliamenti costruttivi della cattedrale.
    Vi si accede dal braccio nord del transetto, attraversando un corridoio costruito nel XVIII secolo. Costruita in conci di granito e con copertura in legno e tegole, ha il corpo longitudinale suddiviso in tre navate. Facciata romanica con colonne a fusto liscio e capitelli con decorazione vegetale, come il triplo archivolto; rilievo con l'Adorazione dei Re magi nel timpano. All'interno, sulla parete settentrionale, spicca il gruppo di Gesù nell'orto degli ulivi realizzato in granito policromo (XV secolo).
    Le coperture della basilica di Santiago de Compostela furono, fin dalle origini, di granito e a gradoni, a cui si poteva accedere dalle torri della facciata medievale del Maestro Matteo (solo alla fine del XVIII- inizio del XIX secolo vennero concluse con tegole, restituendogli il carattere pietroso a metà del XX secolo). Fanno parte del magnifico e paradigmatico esempio di chiesa romanica, che i secoli hanno avvolto di un aspetto gotico, rinascimentale e, in modo speciale, barocco.
    Salire sulle coperture del Santuario giacobeo significa avere accesso a un luogo privilegiato dal quale è possibile avere una completa visione della basilica, e, allo stesso tempo, ammirare Santiago de Compostela: le sue origini, l'evoluzione e la crescita, oltre al vasto panorama sul territorio che la circonda, del quale fanno parte le storiche montagne, ricche di tradizioni giacobee e di pellegrinaggio. Eccellente belvedere, che inebria i sensi per tanta bellezza, serve anche a introdurre il visitatore alla riflessione sui fatti storici e artistici, dalla tomba dell'apostolo Giacomo il Maggiore.
    Negli ultimi anni, dopo aver accumulato molteplici esperienze, si è cominciata a concretizzare la possibilità di offrire una visita organizzata. Il progetto di accesso al pubblico alle coperture predisposto dal Capitolo, comporta il restauro e conservazione di questi spazi, torri e coperture, e allo stesso tempo agevola l'accesso e la sicurezza per il grande pubblico, con la volontà di regolare in modo opportuno questa domanda sociale, offrendo una visita indimenticabile.

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