C’è un passo del Vangelo (quello di Matteo) che riporta questi episodi già esistenti allora. Vi riporto il passo in cui Cristo suggerisce ai suoi ascoltatori: “Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno”. Capite? Ci sono comportamenti di chi sta all’apice … dove alla mente fa nascere la famosa locuzione del “predicare bene e razzolare male”. A predicare bene sono tutti bravi … ma a comportarsi come si dovrebbe sono diventati tutti una chiavica. Perché gente alla “Elodia” si (ai suoi concerti) … e alle altre persone in spiaggia no? Se moralmente (per ideologia, tra l’altro) si è riusciti a far desistere la donna a mettersi in mostra con tutte le proprie fattezze corporee per il gusto di chi le saprebbe ammirare … perché allora vengono concesse deroghe a chi è affermato nella vita sociale? Vi rispondo io: perché altrimenti sarebbe un palese regime quello in cui si starebbe a vivere. Invece … c’è chi può e chi non è ammesso fare. Ora la domanda la vorrei rivolgere ad una gallina qualunque: ma se non stiamo a vivere in un regime psicologico … perché mai la gallina non potrebbe a suo piacere spogliarsi di tanto in tanto del suo piumaggio per viversi la sua natura più affine al temperamento sessuale a cui appartiene? Cosa c’è che differisce da quello di un transgender oppure da quello dei gai moderni? Un inciso: Gai = plurale di gaio. Se si considerano scandali taluni comportamenti, allora perché non scandalizzarsi dei testicoli che un molosso portato al parco mostra con tutta fierezza? Per non parlare degli orifizi delle “molosse” o di tutti gli altri cani … che li si vedono spesso con la coda ben alzata in vista senza indossare alcuna mutanda di contenimento. Per tale motivo è facile pensare che viviamo in un’era gestita da cani … dove il detto che impera è il seguente: “Non fate come faccio, ma fate come dico”. Così … tutti a fare ciò che dei governanti cani impongono come idee alla popolazione. Fatto questo discorso, ci tengo a dire che a me sia la “Belena” che la “Elodia” piacciono; … ci tengo a dire anche che i gai mi sono molto simpatici … ma la domanda viene spontanea: come sono riusciti a convincere le galline a non mettersi più in topless sulle spiagge? La scusa dei raggi ultravioletti non regge: sa della scusa dei vaccini utilizzati per il Covid. Come sono riusciti, quindi, a trasformare la donna veramente emancipata … in un essere veramente sottomesso? Che bella cosa che è la gioventù; o almeno che bella cosa che è stata ai miei tempi. E sì, perché i tempi son cambiati decisamente, oggi; di “tira tira”, alla classica maniera, non esiste più nemmeno l’ombra. Tutti sono stati portati a distrarsi con altro … per credere di impegnare il proprio tempo nel modo più proficuo che possa esistere. Il bigottismo politico-ideologico degli ultimi trent’anni … ha quasi indotto le persone a convincerle di ripudiare gli elementi cardini che esistevano in natura. Sapete? quelli che stanno alla base: uomo … donna … ovvero … polo positivo e polo negativo … oppure maschio-femmina … ad indicare chi sta sopra e chi sta sotto … ma esiste anche il Kamasutra, sia intesi. Poli che una volta accostati tra loro facevano emettere delle scintille di piacere … ormai scomparse, purtroppo. Le ideologie, a cui mi riferisco io, sono riuscite a far breccia nelle menti delle persone che consapevolmente o inconsapevolmente hanno prestato il proprio fianco per far apparire la realtà come la si voleva far apparire a beneficio degli altri. Sia mai che qualcuno o qualcuna intendesse cercare distrazioni secondo quanto madre natura poteva offrire. Il femminismo (poi trasformato, a mio modesto avviso, in “femministeodismo”) ci ha messo decenni pur di far apparire la donna come un essere sfruttato, sottomesso e bistrattato all’inverosimile dall’uomo che si approfittava di assaggiare il suo “frutto”. Come se l’uomo non avesse “frutti” da offrire in cambio a chi quei frutti li avrebbe saputi gradire. Eccome, se li avrebbe saputi gradire. Quali “tira tira” esistono oggi capaci di trasmettere piacevoli sensazioni che fanno sentire umana la gente? Ovviamente, ad eccezione del cane da portare a spasso per campi e marciapiedi prima di farlo salire nuovamente sulle lenzuola dove ci si va a dormire nottetempo. Il “tira tira” è mutato … ma sono in molti che sono rimasti fuori dal gustarsi un piacere. Avete presente il caffè? La buonanima di Nino Manfredi ne sponsorizzava una marca in televisione a tal punto che le sue battute per promuoverlo sono passate alla storia meglio di una poesia di Leopardi da imparare a memoria. Lo slogan era il seguente: il caffè è un piacere … se non è buono … che piacere è?”. Ecco … il “tra tira” è lo stesso. Ce ne sono tanti di “tira tira” … ma se a tirare non è più ciò che si intendeva per caffè classico … che cacchio di tira tira è? Ve lo dico io che “tira tira” vige oggigiorno: una ciofeca … tra l’altro … con i marciapiedi maleodoranti da sempre … e le case piene di germi, piattole e zella. Almeno … questo mi sono fatto come idea nell’osservare il mondo come lo fanno girare. Scherzi a parte: vi è piaciuta la canzoncina di oggi? Vi riporto il testo come è mia consuetudine fare … confidando lo possano capire anche i followers che mi seguono dall’estero. Chissà se dalle loro parti esisterà ancora il “tira tira” come natura comanda? … oppure, purtroppo, anche loro si sono quasi dovuti rassegnare per la mentalità occidentale che viene imposta dall’alto? Abbasso le ideologie alla cacchio di cane. Evviva il buon vivere. Evviva le chitarre e i mandolini … ed anche il vino (rosso, mi raccomando). Abbasso i frustrati e gente simile … che ormai da decenni decidono di imporre agli altri ciò che gli altri saprebbero cosa fare per rimediare la “pagnotta” in nome del consenso reciproco. Abbasso gli impostori, i tranelli e gli agguati messi nella vita manco tessessero la tela di un ragno. Non è cantando e ballando mostrando le natiche al pubblico che si fa di una ideologia una religione … specialmente se poi accusi il mondo per via di fattori naturali che vengono considerati erroneamente per delle inaudite nefandezze. Le nefandezze sono altre. Sono le istigazioni … le sottomissioni … le violenze … le guerre e, perché no, i genocidi. Non sono le donne a doversi sentire sfruttate, sottomesse e bistrattate … ma lo sono tutti coloro i quali, appartenenti al genere maschile o femminile, si sono lasciati convincere che il “tira tira” del guinzaglio … è cosa migliore a farsi … nella vita. Olè a tutti voi. Vado con la trascrizione del testo. IL TIRATIRA Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà. Come al tiro della fune tu tieni stretta quella corda e se presa saldamente inizia a tirarla forte, fino a che la lascerai abbandonata via per sempre; fino a che la lascerai abbandonata via per sempre. Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà. Come al tiro della canna tu di polmoni tira forte, se non fumi vai allo stagno e lancia l’amo con vigore … che se un pesce abboccherà di sicuro tirerà; che se un pesce abboccherà di sicuro tirerà. Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà. Come stringere la cinghia fa apparire molto smilzi, ma se vuoi apparire sazia … fatti pure un bel litrozzo. Rosatello, bianco o rosso allegria porterà; rosatello, bianco o rosso allegria porterà. Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà. Tempo per tirar le cuoia, se stai bene non si avrà. Campi tu che campo anch’io col sorriso tirerà. E per questo tira forte che altrimenti si fa notte; e per questo tira forte che altrimenti si fa notte.
C’è un passo del Vangelo (quello di Matteo) che riporta questi episodi già esistenti allora. Vi riporto il passo in cui Cristo suggerisce ai suoi ascoltatori: “Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno”. Capite? Ci sono comportamenti di chi sta all’apice … dove alla mente fa nascere la famosa locuzione del “predicare bene e razzolare male”. A predicare bene sono tutti bravi … ma a comportarsi come si dovrebbe sono diventati tutti una chiavica. Perché gente alla “Elodia” si (ai suoi concerti) … e alle altre persone in spiaggia no? Se moralmente (per ideologia, tra l’altro) si è riusciti a far desistere la donna a mettersi in mostra con tutte le proprie fattezze corporee per il gusto di chi le saprebbe ammirare … perché allora vengono concesse deroghe a chi è affermato nella vita sociale? Vi rispondo io: perché altrimenti sarebbe un palese regime quello in cui si starebbe a vivere. Invece … c’è chi può e chi non è ammesso fare.
Ora la domanda la vorrei rivolgere ad una gallina qualunque: ma se non stiamo a vivere in un regime psicologico … perché mai la gallina non potrebbe a suo piacere spogliarsi di tanto in tanto del suo piumaggio per viversi la sua natura più affine al temperamento sessuale a cui appartiene? Cosa c’è che differisce da quello di un transgender oppure da quello dei gai moderni? Un inciso: Gai = plurale di gaio. Se si considerano scandali taluni comportamenti, allora perché non scandalizzarsi dei testicoli che un molosso portato al parco mostra con tutta fierezza? Per non parlare degli orifizi delle “molosse” o di tutti gli altri cani … che li si vedono spesso con la coda ben alzata in vista senza indossare alcuna mutanda di contenimento. Per tale motivo è facile pensare che viviamo in un’era gestita da cani … dove il detto che impera è il seguente: “Non fate come faccio, ma fate come dico”. Così … tutti a fare ciò che dei governanti cani impongono come idee alla popolazione.
Fatto questo discorso, ci tengo a dire che a me sia la “Belena” che la “Elodia” piacciono; … ci tengo a dire anche che i gai mi sono molto simpatici … ma la domanda viene spontanea: come sono riusciti a convincere le galline a non mettersi più in topless sulle spiagge? La scusa dei raggi ultravioletti non regge: sa della scusa dei vaccini utilizzati per il Covid. Come sono riusciti, quindi, a trasformare la donna veramente emancipata … in un essere veramente sottomesso?
Che bella cosa che è la gioventù; o almeno che bella cosa che è stata ai miei tempi. E sì, perché i tempi son cambiati decisamente, oggi; di “tira tira”, alla classica maniera, non esiste più nemmeno l’ombra. Tutti sono stati portati a distrarsi con altro … per credere di impegnare il proprio tempo nel modo più proficuo che possa esistere. Il bigottismo politico-ideologico degli ultimi trent’anni … ha quasi indotto le persone a convincerle di ripudiare gli elementi cardini che esistevano in natura. Sapete? quelli che stanno alla base: uomo … donna … ovvero … polo positivo e polo negativo … oppure maschio-femmina … ad indicare chi sta sopra e chi sta sotto … ma esiste anche il Kamasutra, sia intesi. Poli che una volta accostati tra loro facevano emettere delle scintille di piacere … ormai scomparse, purtroppo. Le ideologie, a cui mi riferisco io, sono riuscite a far breccia nelle menti delle persone che consapevolmente o inconsapevolmente hanno prestato il proprio fianco per far apparire la realtà come la si voleva far apparire a beneficio degli altri.
Sia mai che qualcuno o qualcuna intendesse cercare distrazioni secondo quanto madre natura poteva offrire. Il femminismo (poi trasformato, a mio modesto avviso, in “femministeodismo”) ci ha messo decenni pur di far apparire la donna come un essere sfruttato, sottomesso e bistrattato all’inverosimile dall’uomo che si approfittava di assaggiare il suo “frutto”. Come se l’uomo non avesse “frutti” da offrire in cambio a chi quei frutti li avrebbe saputi gradire. Eccome, se li avrebbe saputi gradire.
Quali “tira tira” esistono oggi capaci di trasmettere piacevoli sensazioni che fanno sentire umana la gente? Ovviamente, ad eccezione del cane da portare a spasso per campi e marciapiedi prima di farlo salire nuovamente sulle lenzuola dove ci si va a dormire nottetempo. Il “tira tira” è mutato … ma sono in molti che sono rimasti fuori dal gustarsi un piacere. Avete presente il caffè? La buonanima di Nino Manfredi ne sponsorizzava una marca in televisione a tal punto che le sue battute per promuoverlo sono passate alla storia meglio di una poesia di Leopardi da imparare a memoria. Lo slogan era il seguente: il caffè è un piacere … se non è buono … che piacere è?”. Ecco … il “tra tira” è lo stesso. Ce ne sono tanti di “tira tira” … ma se a tirare non è più ciò che si intendeva per caffè classico … che cacchio di tira tira è? Ve lo dico io che “tira tira” vige oggigiorno: una ciofeca … tra l’altro … con i marciapiedi maleodoranti da sempre … e le case piene di germi, piattole e zella. Almeno … questo mi sono fatto come idea nell’osservare il mondo come lo fanno girare.
Scherzi a parte: vi è piaciuta la canzoncina di oggi? Vi riporto il testo come è mia consuetudine fare … confidando lo possano capire anche i followers che mi seguono dall’estero. Chissà se dalle loro parti esisterà ancora il “tira tira” come natura comanda? … oppure, purtroppo, anche loro si sono quasi dovuti rassegnare per la mentalità occidentale che viene imposta dall’alto? Abbasso le ideologie alla cacchio di cane. Evviva il buon vivere. Evviva le chitarre e i mandolini … ed anche il vino (rosso, mi raccomando). Abbasso i frustrati e gente simile … che ormai da decenni decidono di imporre agli altri ciò che gli altri saprebbero cosa fare per rimediare la “pagnotta” in nome del consenso reciproco. Abbasso gli impostori, i tranelli e gli agguati messi nella vita manco tessessero la tela di un ragno. Non è cantando e ballando mostrando le natiche al pubblico che si fa di una ideologia una religione … specialmente se poi accusi il mondo per via di fattori naturali che vengono considerati erroneamente per delle inaudite nefandezze. Le nefandezze sono altre. Sono le istigazioni … le sottomissioni … le violenze … le guerre e, perché no, i genocidi. Non sono le donne a doversi sentire sfruttate, sottomesse e bistrattate … ma lo sono tutti coloro i quali, appartenenti al genere maschile o femminile, si sono lasciati convincere che il “tira tira” del guinzaglio … è cosa migliore a farsi … nella vita. Olè a tutti voi. Vado con la trascrizione del testo.
IL TIRATIRA
Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà.
Come al tiro della fune tu tieni stretta quella corda e se presa saldamente inizia a tirarla forte, fino a che la lascerai abbandonata via per sempre; fino a che la lascerai abbandonata via per sempre.
Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà.
Come al tiro della canna tu di polmoni tira forte, se non fumi vai allo stagno e lancia l’amo con vigore …
che se un pesce abboccherà di sicuro tirerà; che se un pesce abboccherà di sicuro tirerà.
Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà.
Come stringere la cinghia fa apparire molto smilzi, ma se vuoi apparire sazia … fatti pure un bel litrozzo. Rosatello, bianco o rosso allegria porterà; rosatello, bianco o rosso allegria porterà.
Tira … tu tira sempre a campà … Tira … tu tira sempre a campà.
Tempo per tirar le cuoia, se stai bene non si avrà. Campi tu che campo anch’io col sorriso tirerà. E per questo tira forte che altrimenti si fa notte; e per questo tira forte che altrimenti si fa notte.