E pensare che c'è gente che si crede intelligente perché prende 10 a scuola... L'intelligenza è questo, ragionare, analizzarsi, non essere superficiale, avere idee ed opinioni su determinati argomenti, riuscire a capire quello che si vuole e portarlo avanti. Sei davvero forte, credi in te stesso💪💪
@@psasaspacvuvetqcmsemgakphsono in parte in disaccordo. Si potrebbe prendere lo studio e come uno sfogo dalle problematiche della vita e quindi avere una media alta conservando l'esistenza dei problemi
@@psasaspacvuvetqcmsemgakph con le dovute eccezioni … da piccola (insomma fino anche agli ultimi anni del liceo) stavo così tanto male che l’unica cosa che mi teneva aggrappata alla vita era lo studio, con cui riuscivo anche a distrarmi, salvo diventare un’ossessione
Non c’è bisogno di prendere 10 a scuola per essere intelligenti, ogni uno è intelligente per ciò che gli piace fare, e la scuola a me non mi ha insegnato un cazzo, la vita stessa ti insegna molte più cose, amen
Mi è venuta la pelle d'oca ascoltando questo tuo racconto...voler essere al centro dell'attenzione e contemporaneamente aver paura di esserlo; cercare un riscatto per il dolore sopportato; sentirsi unici e superiori ma anche invisibili agli occhi degli altri. E' la storia della mia vita. Anche io ho avuto il genitore del mio stesso sesso (madre) che non sapeva relazionarsi con me e non accettava la mia enorme emotività. Adesso ho 60 anni e attraverso le innumerevoli vicissitudini della vita ho sentito che dovevo ritornare alla condizione della "me bambina", quando avevo 8 anni: erano già presenti tutte le mie doti e le mie attitudini, la mia strada naturale. Crescendo ho "tradito" me stessa per essere apprezzata dagli altri, ho fatto scelte sbagliate in tutti i campi, proprio perché ho sempre calpestato la mia parte emotiva. La strada del ritrovamento di me è iniziata a 50 anni, a partire da un crollo lavorativo. Mi sento rinata, sto bene e finalmente mi sento "come gli altri". Ti abbraccio e ti auguro ogni bene
Il dolore si affronta accettandolo , non c'è altra soluzione, spogliati delle maschere della mente condizionata. Spoglia te stesso e torna ad essere ciò che eri da bambino. Questa è o potrebbe essere una via La consapevolezza. Non sei sbagliato è soltanto una proiezione mentale. Spegni il proiettore e finirà il film della sofferenza. Tutto è transitorio e impermanente perciò prima o poi sparirà..Non trattenere ciò che ti fa star male! Lascialo correre come corre una nuvola , soprattutto non incollartelo addosso U saluto Michele.
Perché tutto questo viene dai nostri genitori. E a loro nessuno insegna come fare i genitori, per cui fanno quello che possono. A volte é bene, a volte é male. Se accettiamo questo, li e ci capiamo molto meglio.
@@Samuele_Lini_ARS grazie per il cuore ho riflettuto tanto da ciò che hai detto e ti incoraggio che la vera vittoria è il non sentire il bisogno di dimostrare chi siamo a nessuno non cambiare per nessuno sei speciale così come sei vedrai che la vita ti sorriderà ti auguro una serena domenica
Ogni tanto l'algoritmo di RUclips fa dei bei regali. La profondità e la precisione con cui parli dei tuoi pensieri, delle tue insicurezze, del tuo esserci nel mondo è un frutto evidente del lavoro che stai facendo su te stesso. I tuoi occhi sono eloquenti, dentro di te porti molti pesi che stai cercando di conoscere e lasciare andare. Il percorso non sarà facile, ma hai il passo giusto per affrontarlo. Non ci conosciamo, ma ciò non cambia il fatto che sono fiero di te. Forza!
È rassicurante trovare un altro ragazzo della mia età che spiega così bene quello che a volte mi passa per la testa, anche se abbiamo storie diverse. È molto coraggioso ed altruista da parte tua parlarne a tutti. Ti assicuro che tanti ragazzi si sentiranno meno soli. Spero che il tuo percorso di "guarigione" lasci grandi frutti, te lo meriti. Perciò, Grazie
Questo in assoluto è il primo video che io vedo del tuo canale. Mi hai letteralmente toccato dentro. Mi sono ritrovato nel 99% delle tue esperienze attraverso le tue parole. Tutt'ora mi trovo nei miei limbo. Tutt'ora vivo percependo un mondo irreale che non va. Le tue parole conclusive hanno acceso un lume in questo buio e te ne sono grato. Non è mia abitudine commentare i video che guardo su RUclips ma in questo caso ho sentito me stesso nelle tue parole e volevo farti sapere che anche io sono come te. Non sei solo. Non sono solo. Non sono sbagliato. Grazie di cuore. Continuerò a seguire i tuoi video. Anche se sei molto più giovane di me hai raggiunto una consapevolezza che io non ero ancora riuscito a delineare in me. Ho molto da imparare da te. Ti stimo e apprezzo che ti sia riuscito ad aprire al mondo permettendo a persone come me e te di non sentirsi più unici o sbagliati e di capirsi meglio.
mi ci sono ritrovata. Fingevo di essere qualcun'altra, una me ideale. La cosa funzionava perché riuscivo a farmi notare davvero tanto, a ricevere le attenzioni di cui ero bisognosa. Allo stesso tempo però invidiavo quelle persone che sapevano essere più umili perché ero consapevole di non poter stare al loro posto. Io stavo bene con me stessa solo se mi posizionavo in un gradino più alto. E questo, paradossalmente, mi rendeva ancora più insicura. Inoltre attraevo sempre situazioni scomode, relazioni che non mi facevano bene, anche solo quella con me stessa. Il tutto ha iniziato a cambiare quando il mio obiettivo è diventato un altro: la serenità, la conoscenza della vera me, la ricerca del mio equilibrio. Attraggo persone con cui mi sento più a casa, divento sempre più capace di rendermi vulnerabile ed esprimere ciò che sento, e mi sento sempre più spesso nel "posto giusto" e soprattutto, dalla mia parte. E' stata una carezza rivedermi in te e in tanti che hanno commentato qui sotto
Attento a volere una ragazza per sfogarti. Mi ci rivedo molto nella tua descrizione e anche io cercai una ragazza proprio per colmare quei vuoti emotivi. Quello che ne venì fuori fu una relazione tossica e disfunzionale. Tuttavia mi ha aiutato a crescere e maturare su tanti aspetti, purtroppo per poter andare avanti dobbiamo sperimentare la vita sulla nostra pelle. Solo attraverso la sofferenza e le esperienze toccate con mano possiamo avere una maggiore consapevolezza. Ti dico questo perchè la risposta alle tue domande non la troverai stando nella tua mente, ma aprendo quest'ultima a ciò che ti circonda.
Sei giovani, datti tempo. Hai un coraggio raro e una dote che quasi nessuno ha: Non menti a te stesso, e sai tradurre in parole quello che hai dentro. Felice du aver trovato il tuo canale.
Caro, ascoltare tue parole e le tue riflessioni mi ha rattristato molto, i tuoi occhi parlano per te, da mamma e ancora prima figlia, ti dico che le famiglie perfette e felici non esistono o comunque sono rare, si diventa genitori senza essere in grado di esserlo al meglio, senza avere spesso gli strumenti per esserlo. Da giovani si tende a vedere un colpevole quando invece quasi sempre sono due, ogni genitore crea un meccanismo che coinvolge i figli, anche senza volerlo, ma il danno è inevitabile, almeno finché non si diventa più adulti per capire a fondo i rapporti e le loro evoluzioni. Il bisogno d’amore e la necessità di essere riconosciuti portano a cercare in modo esagerato in altro quello che si avrebbe dovuto ricevere dai genitori. Io ho perdonato i miei, perché mi sono resa conto che non avevano strumenti, non gli era stato insegnato ne tantomeno avevano vissuto delle situazioni che avrebbero potuto essere un insegnamento. Come mamma riconosco che è difficilissimo essere genitori, per questo si cerchi di non far mancare nulla si può cadere a volte in comportamenti sbagliati. Sei un ragazzo molto maturo, credo che tu abbia tutti gli strumenti per capire, accettare e perdonare, ti consiglio di parlarne con una persona competente per farlo nei migliori dei modi, e ricordati che ognuno di noi è un essere perfetto e unico. La rabbia porta a una chiusura che ti logora e la paura di perdere qualcuno o non essere accettato ti può ostacolare nei rapporti con gli altri. Hai tantissimo da dare e una volta che sarai fuori da questa situazione ti garantisco che arriverà la felicità. Sei un bel ragazzo, serio e con una testa che funziona. Troverai la tua strada e la tua serenità interiore, sei giovane e il lavoro di crescita lo hai appena iniziato. Ti vedo io e ti vedono anche gli altri. Un caro saluto e forza ❤
Sono stato un giovane solo. Ho dedicato il mio tempo a studiare e quando avevo 40 anni sono diventato benestante/ricco rispetto a molte mie conoscenze giovanili. Ora sono stimato e appagato. Questo per dire che le cose non vanno sempre in una direzione.
ti ringrazio tanto per questo video. sono un ragazzo di 18 anni con molte insicurezze, ma allo stesso tempo credo di essere superiore e speciale. sono molto contento di aver trovato te con questo video, proverò a superare anch'io la cosa in modo maturo.
Sono incredulo nel vedere un ragazzo così giovane come me avere una tale profondità emotiva e una tale consapevolezza, davvero ascoltarti mi lascia senza parole, probabilmente perché sono in una situazione molto molto simile alla tua ed è talmente raro sentire un mio coetaneo parlare di questi argomenti con tanta lucidità. Un po’ mi viene da piangere..vai a capire perché Quanto sarebbe bello avere un amico come te
Alla fine chi ha sofferto e vissuto certe situazioni è speciale...si vede la realtà con occhi differenti, si è più sensibili ed empatici ma purtroppo ci scontriamo con la maggior parte delle persone che invece di apprezzarci magari ci deridono per quella che da fuori può essere vista come debolezza o fragilità, cosa che invece non è assolutamente. Davvero pagherei per conoscere persone come te, con la tua profondità! sii fiero di come sei
Sono tuo coetaneo e mi sento proprio come te sentire la tua storia sembrava di ascoltare i miei pensieri, complimenti davvero per il coraggio e la fluidità con cui hai espresso concetti che nella mia testa sono sempre stati molto fumosi ma che tu sei riuscito a rendere concreti e chiari, sentirti è stato ispirante, ri ringrazio, se passi da Brescia sarebbe bello fare due chiacchiere
Quello che hai trattato qua è un tema molto delicato. Ti ringrazio per averne parlato perché per la prima volta nella vita mi ritrovo nelle parole di qualcun altro e sinceramente io non avevo parole per spiegarlo; hai messo molta chiarezza nella mia mente. Torno su questo video ogni volta che ne sento il bisogno: è una medicina per l'anima. Quando parli del fatto che esistano più parti di noi 7:44 , io ho osservato qualcosa di molto simile: ci sono dei momenti della giornata in cui penso ad una cosa in modo positivo e altre in cui penso alla stessa identica cosa in modo negativo. Cambia proprio la mia percezione di una stessa situazione. Sapendolo cerco di affrontarle quando mi sento positiva, naturalmente, ma vivere su questa altalena è dura.
La figura paterna nella vita di una persona ha il compito di dare autostima e protezione. Noi che abbiamo avuto dei padri tremendi, dobbiamo lavorare molto su questa parte. L'ansia che descrivi sull'arrivo a casa del padre la conosco benissimo. Anche il mio aveva il talento di umiliarmi e ignorarmi. Ti faccio tanti in bocca al lupo per il tuo percorso evolutivo. Già esserne consapevole ti fa essere a metà soluzione.
Mi sei capitato nella home sulla smart TV, alle 00:20 della notte, ho cliccato sul video incuriosito dal titolo. Mi rivedo nella tua storia, anche nei dettagli, che sono quelli che danno profondità al racconto e generano empatia.
Ciao. Nell'ultimo periodo anch'io sto cercando di tornare alla normalità. Ho iniziato un mio percorso di crescita personale, di migliorare me stesso e tutto ciò che ho attorno. Credimi se ti dico che l'90% delle cose hai detto mi sono rivisto tantissimo. Anch'io come te, sentendomi escluso, con quella cosa di non essere notato, mi ha portato a crearmi una realtà tutta mia, dove io ero quello diverso dagli altri, quello speciale... Adesso piano piano sto cercando anch'io di analizzare il passato, cosa effettivamente mi ha portato ad essere quello che NON sono, perché il vero me non è quello che ho vissuto finora. Apprezzo ancora di più il fatto che ne hai parlato con tutti qui su RUclips, davvero coraggioso e altruista da parte tua. Grazie a gente come te che ne parlano, facendo sii che chi come me non si senta solo ad affrontare tutto ciò. Grazie! In bocca a lupo per questo tuo percorso di vita e di RUclips. ❤
Amico mio, una persona che è capace di un ragionamento come hai fatto tu, che riesce a guardarsi dentro e a esprimere in parole ciò che crede di aver capito non può essere, come dici tu, "una merda". Abbi più fiducia in te stesso e più amore per te stesso e per ciò che puoi fare, è il primo passo per trovare il tuo posto nel mondo. E ricordati, esprimere i sentimenti, condividere con qualcuno le proprie emozioni oltre che i momenti della vita (belli, brutti) è ciò che ci da la forza di vivere. Non sentirti inadeguato: fai del tuo meglio in tutto ciò che ti fa stare bene senza rimpianti e soprattutto circondati di persone che meritano, che ti apprezzano per quello che sei e non per quello che vogliono che tu sia. Credi in te stesso 💪👊 In bocca al lupo per tutto!
Incredibile come senta vicina la tua esperienza alla mia, ma nel mio caso mi rendo conto che a volte l'illusione di essere speciale è un modo per combattere la stessa paura di morire, ma chiaramente in modo malsano, poiché appunto può essere solo un'illusione e, quando mi appare chiara ed evidente la mia ordinarietà in quanto essere umano, allora è lì che vado in crisi di ansia. A volte mi succede quando sento di star tradendo il mio essere speciale ''accontentandomi'' di qualcosa di ordinario, ma la chiave della vita forse è proprio quella, ossia godere del fluire delle emozioni, degli eventi, delle persone, dei luoghi, delle nostre stesse scelte aldilà che siano più o meno ordinari, ma proprio perché sono la nostra VITA, siamo noi, in ultima istanza. Il problema è che quelli come noi passano le giornate a etichettare le proprie azioni ed emozioni come giuste e sbagliate in base a questa visione narcisistica di sè stessi, come fosse l'unica strada per la salvezza (una parte di me si sta illudendo che questo stesso messaggio sia speciale, per fare un esempio di quanto questo aspetto ci accompagni costantemente). Questo è il motivo per cui spesso ci asteniamo dall'esprimerci, che sia con la parola o con le azioni, finché non possiamo dire o fare qualcosa di davvero speciale, un'osservazione particolarmente arguta, una scelta visionaria e così via. Eppure ci sono dei momenti o dei periodi in cui riesco a seguire una sorta di spinta interiore diversa da quella narcisistica, più ancestrale e fanciullesca, e a volte penso che la strada per riscoprire sè stessi consista proprio nel riappropriarci di questo slancio infantile, quello che c'era prima del giudizio degli altri e che, soffocato dal rifiuto del mondo esterno, ha provato a rintanarsi tra le mura domestiche per cercare riparo, ma vi ha trovato solo ulteriore disprezzo.
sto passando un periodo davvero simile, di estrema confusione interiore che inevitabilmente si ripercuote nella realtà. come se fossi in un vortice che mi trattiene nel fondo. sapere che c'è qualcuno che sta vivendo o ha vissuto lo stesso è in un certo senso rincuorante, fa capire che in fin dei conti non si tratta di essere giusti o sbagliati ma, forse, di essere umani. ce la possiamo fare, per quanto tosta sia comunque le tue parole e il tuo modo di esprimere qualcosa di così intricato è ammirevole e terapeutico
GRAZIE❤. Quando alcune situazioni, specialmente familiari, si trascinano da moltissimo tempo, quelle parti ti divorano letteralmente la personalità. Secondo me non c'è piu nulla da comprendere. Non posso dire "allontanati" perche anche questo diventa complicato (ci si sente male/ in colpa) l'importante è smettere di pensarci, in ogni modo sia possibile.
Pur avendo un vissuto e una situazione familiare diversa dalla tua, mi ritrovo tantissimo nelle tue parole, nel discorso si sentirsi diversi, migliori, speciali, e allo stesso tempo mai soddisfatti di sé stessi, ma soprattutto mi rivedo in questa tua consapevolezza e capacità di autoanalisi che inevitabilmente fanno sentire un grande senso di solitudine. È difficile capirsi e vivere nel presente senza essere riusciti ad affrontare completamente i propri traumi, però secondo me è un lavoro che si fa giorno dopo giorno, purtroppo a volte vorremmo sapere tutto subito quindi ci convinciamo di cose che non sono vere, ci illudiamo o che saremo sempre così o che un giorno cambieremo e tutti se ne accorgeranno all'improvviso. In realtà il cambiamento e la consapevolezza avvengono lentamente e ogni giorno può essere una nuova scoperta. dobbiamo solo imparare ad essere pazienti. ti ringrazio per questo video e per aver espresso questi tuoi pensieri che mi hanno fatta sentire un pò meglio e meno sola
Sono veramente felice di vedere una persona aprirsi a tali ragionamenti. Ho 17 anni e quindi non trovo quasi nessuno con cui esprimermi però guardando questo video sento il dovere di farlo come se ti stessi parlando faccia a faccia. Anche io ho avuto un'infanzia molto "apatica" per quanto mi riguarda, ero spaventato di fare arrabbiare mio padre e mi sentivo amato principalmente da mia madre. Dai 14 anni però ho iniziato a fare ragionamenti di questo genere e analizzare me e tutto cio che è stata la mia vita fino a quel momento. Ora come ora capisco mio padre nel bene e nel male e capisco mia madre anche se la situazione si è un po' invertita. Io ho sempre avuto paura del cambiamento e questo mi ha portato a crescere troppo in fretta di testa, mi sento di dire. A 15 anni mi stavo gia chiedendo cosa avrei fatto nel futuro dato che avevo molto tempo da solo avendo perso tutti i miei amici e non parlando con i miei genitori. A 16 anni ho fatto uno stage e mi sono reso conto di come la maggior parte degli italiani spendono il resto della loro vita. E questo ha dato una risposta alla domanda che mi girava in testa da anni. Personalmente ho deciso che voglio esprimere me stesso attraverso l'arte (penso proprio perche non ho mai avuto nessuno con cui esprimere tutti i pensieri che avevo in testa in quegli anni). Sono sempre stato bravo a disegnare, migliorando senza allenarmi, ma volevo puntare sulla musica il miglior mezzo per esprimersi. Ho studiato per i miei conti e ora mi sto allenando con un programma di produzione musicale. Quello che voglio intendere è che non importa quanto tu sia dotato, devi renderti conto di ciò che puoi e che vuoi fare e impegnarti per migliorare. Ma questo solo dopo esserti compreso a fondo ed aver capito cosa vuoi effettivamente. Un esempio può essere sapere che significato e valore dai alla TUA vita. Mi sento di dire che ti devi sentire un po' speciale per fare qualcosa del genere. Comunque mi ci rivedo completamente. Cambia da persona a persona ma la mia salvezza è stato essere trascinato dentro un gruppo di amici genuini che non ho mai avuto. Io ti consiglio di partire dal capire quali opinioni ignorare e da quali imparare di piu su te stesso.
Wow. Che video. Mi ci sono rispecchiata da inizio a fine. È incredibile come hai spiegato tutto così dettagliatamente (faccio una fatica immensa a capire e spiegare cosa sento), sicuramente o condivido questo video, o me lo salvo e lo tengo privato, o lo farei vedere a qualcuno per fargli capire cosa sento. Hai avuto un grande coraggio a farti sentire così come hai fatto e sono davvero stupita di aver incrociato il tuo video. Quello che ti posso dire è grazie e che penso il tempo chiarirà queste ferite ma saremo solo noi a poter vederci dentro e capire. Un giorno staremo bene perchè avremo capito chi siamo. Un abbraccio, grazie ancora
Così maturo così giovane, così intelligente , grande capacità di analisi. Un linguaggio forbito , grandissima sensibilità e tanto ancora fanno di te una persona speciale.
Dietro il bisogno di sentirsi speciali c'è il bisogno di essere visti e apprezzati, perchè i nostri genitori per primi non si sono mai accorti del nostro valore e soprattutto del nostro potenziale. La cosa terribile è che anche se nella vita si raggiungerà visibilità/successo/acclamazione da persone esterne, ciò non colmerà mai la mancanza di ciò che non ci è stato dato da mamma e papà. Questa infatti è la cosa che mi spaventa di più, pensare che l'insieme di cose che si vivono nel primo decennio di vita ti segnino per sempre, e che in fondo faranno sempre parte di te, influenzando inevitabilmente le scelte che fai e le persone che attrai. Comunque complimenti per il video, non è facile esternare questo genere di cose. Mi piacerebbe conoscerti
Siamo quasi ugali, davvero. Esperienze e psiche veramente simili. Sei il primo che trovo che parli proprio di quella che sembra la mia situazione. Grazie davvero
grazie. Grazie per averne parlato senza voler dare LA soluzione. Grazie per esseri dimostrato umano. Prendere consapevolezza, crescere senza farsi definire da ciò che ci è successo. Il ruolo dei genitori incide molto purtroppo ed è un qualcosa che non scegliamo ma da cui si può guarire e uscire.
Si benissimo quanto possa essere difficile parlare di quello che hai detto. Ti giuro su Dio che mi sono ritrovato in tutto quello che hai detto, dai genitori fino alla fine del video e il tema principale. Io non trovo mai le parole purtroppo per esprimermi in quest maniera ma hai parlato solamente di fatti e ci vuole coraggio, lo hai fatto solamente perché altre persone con il tuo stesso problema vedessero il video. Ti stimo fratello e non sei solo. Per un qualsiasi cosa o problema attuale chiedi pure che ho notato abbiamo due vite molto simili. Anch'io ho gli stessi esatti problemi con mio padre e con mia madre che invece mi mente per giunta.
Ciao, grazie per il tuo ottimo video. Vorrei dire che tante, se non tutte, sono le persone sofferenti a livello psicologico. Anche persone che apparentemente hanno tutto: posizione sociale, bell'aspetto, relazioni, denaro ecc... in realtà è solo una facciata. Tutti soffono...prima o poi, per un motivo o per un altro...Conviene vivere in modo semplice, senza troppe aspettative, senza pretendere troppo da noi stessi... muoversi e leggere...
Grazie mille bro, mi sono ritrovato al 100% nelle tue parole! Ho provato anch'io mille robe per poter vivermi felice e tranquillo il mio modo di essere e la mia personalità, faccio ancora fatica a godermi i miei obbiettivi raggiunti e spesso ho mille pensieri per la testa, ma ti giuro che il tuo video mi ha aiutato ad aprire nuovamente gli occhi, ammiro un sacco la tua sensibilità! Ti auguro di trovare la tua strada e vivere più sereno, senza troppe pare! 🫶
Saper parlare del problema è un passo avanti per risolvere il problema, non mi rivedo esattamente nelle cose che hai detto tu perchè la mia situazione è diversa però abbiamo vari punti in comune, e vorrei anche io essere in grado di parlarne
Okay sono senza parole..anche io ho avuto un infanzia simile alla tua, litigi e violenza compresi..e adesso mi trovo nella situazione che hai descritto..passo ore ad immaginare una vita di successi..vivo aspettando il riscatto sentendomi un fallimento..ho i tuoi stessi problemi relazionali, non capisco se mi piace davvero qualcuno e non mi sono mai innamorata.. Non avevo ricollegato tutto questo alla mia infanzia..sentirti parlare è stato come unire i puntini..grazie❤
@@sarasalvi8576 Mi dispiace, capisco perfettamente, anche se dopo ognuno ha il suo modo di viaggiare con la mente e di crearsi il suo mondo. Io personalmente mi sono innamorato solo un paio di volte (ovviamente senza combinare nulla ma soffrendo come un cane) ma quando ancora ero un ragazzino, ad oggi non ricordo neanche più cosa si prova, me lo immagino e basta. Forse anche tu hai perso il contatto con le tue emozioni e senza saperlo senti il bisogno di capire meglio te stessa e di stare bene prima di avere spazio per innamorarti o pensare ad altro. Ma non posso saperlo ovviamente, non sono uno psicologo. Il consiglio che mi sento di darti per quel poco che posso dirti è di osservarti sempre, a cosa pensi, perché lo pensi, come reagisci a determinate cose.. ma senza giudicarti, quando ti giudichi sei gia fuori dalla realtà perché ti crei una rappresentazione mentale di te stessa, che non è quella che vedono gli altri, non sei un fallimento, non hai nessuna colpa, hai reagito cosi e basta, scoprirai che certe cose non le puoi controllare e nemmeno cambiare inizialmente, ma inizierai a vederle. Io non sto meglio di te, siamo qui tutti insieme, buona fortuna ☺️
Pensi sia un male avere questa voglia di riscatto e successo? Io sono nella tua stessa situazione ma non lo ritengo un problema... Anzi è ciò che mi spinge ad andare avanti
@@_zack_4857 dipende da come la vivi, a me purtroppo causa ansie e paura per il futuro.. l'incertezza di ciò che succederà mi fa sentire bloccata.. Spero tu la viva meglio, ti auguro di raggiungere i tuoi obiettivi💕
Ehi è una battaglia in cui ci troviamo tutti insieme, quella per continuare a tenere i piedi per terra e non farsi film inutili, senza farci abbattere dal passato e in cui ci impegniamo ogni giorno a sviluppare la nostra migliore versione... Grazie per aver condiviso la tua esperienza personale!
Ti auguro tutto il bene del mondo. Sei un ragazzo straordinario ed uscirai a testa alta da tutti questi problemi,sopratutto perché stai trasformando il tuo dolore in qualcosa di bello, ovvero in un video che sta dando consapevolezza a moltissime persone. Per questo complimenti
questo video è stato un po' un bagno di realtà, una micro e ulteriore messa a fuoco sulle mie difficoltà che, a quanto pare, non sono l'unica persona sulla faccia della terra a dover affrontare ogni giorno, come spesso mi è venuto da pensare. sei riuscito ad esprimere con lucidità quello che io non ho mai avuto le palle di dire a nessuno, per paura di non essere compresa e di passare per una rincoglionita (che poi veramente leggere anche gli altri 650 commenti mi fa capire che siamo un po' tutti noi esseri umani dei rincoglioniti che non capiscono niente, anche se molti sembrano capire tutto). Io mi sono sempre sentita un paradosso vivente: non capisco se sia una persona introversa o estroversa, attraente o scontrosa, penso di essere infondo infondo infondo migliore di tutti, ma in realtà sento che tutti sono sempre un passo avanti rispetto a me. credo di essere brava in ogni ambito se mi ci metto, portata per qualsiasi cosa io scelga di fare, però allo stesso tempo credo di non essere in grado, di non riuscire veramente in nulla. sono una persona equilibrata, ma allo stesso tempo sono instabile. mi sento leggera, perché ai problemi non ci voglio pensare, ma il macigno che ho addosso rimane là, e allora sono pesante. sento che a nessuno importi realmente di come stia, però le mie parole, i miei movimenti, i miei gesti, anche quelli più impercettibili, sono monitorati da tutti, non sfuggono a nessuno. anche il fatto stesso di sentirmi così, divisa, non inquadrabile, è un'ulteriore divisione in me, perché questa stessa sensazione di sentirmi un paradosso è vissuta da me sia come una cosa positiva, perché vuol dire che sono superiore rispetto agli altri, perché se non riesco a inquadrarmi come sembrano fare tutti, vuol dire che ho un qualcosa in più, sono eclettica, particolare, speciale appunto), ma anche come una cosa negativa perché in realtà io non so chi sono veramente, penso di saperlo, ma poi di fatto non so mai come definirmi, eppure al tempo stesso mentre sto scrivendo queste robe che non leggerà mai nessuno, sento che invece mi sto definendo bene, che mi conosco bene in realtà, sono consapevole di me e allo stesso tempo di me non capisco niente. è tipo un cazzo di loop senza senso che alla fine della fiera non ti permette di vivere il presente. perché quello è il punto. i rari casi in cui sono spensierata e contenta sono quelli in cui sono nel presente e non penso ad altro se non il presente vero, reale. ma spesso anche se ricordo a me stessa di vivere il presente, semplicemente non riesco perché tutti sti pensieri arrivano a raffica e vengo sopraffatta. comunque grazie non so da dove sto ragazzo abbia preso il coraggio, ma è stato molto bello ascoltarlo.
ti ringrazio del messaggio, hai descritto bene con lucidità una situazione che condivido, e che capisco perfettamente, anche io sono un paradosso. Comunque sei molto attenta su di te, ed è giusto che ti osservi da queste prospettive, non siamo nulla di "fisso" non abbiamo un etichetta non ci dobbiamo identificare in un qualcosa, la verità (se sei come me) è che tu probabilmente possiedi le qualità che descrivi, ma hai dei blocchi dovuti ad un passato dove probabilmente ti sei convinta di essere incapace o di essere strana che di fatto poi ti rendono cosi, la tua attenzione è completamente rivolta all'esterno a quello che pensano gli altri e non a dentro di te.
eppure, nonostante tutto, sei riuscita a descrivere esattamente anche me, descrivendo te stessa. Sono onestamente scioccato da quanto mi ritrovi nella tua descrizione.
Davvero un grandissimo coraggio e una grandissima consapevolezza di ciò che hai dentro. Mi sono rivisto in alcuni passaggi, ti sono vicino. Siamo tutti speciali e problematici nel nostro piccolo❤
Ho la tua stessa età, abbiamo un racconto molto simile per quel che accadeva dentro casa, però io sono stato estremamente più fortunato, sono sempre stato lodato, circondato da amici sinceri, conosciuto tantissime ma tantissime persone, anche di culture diverse, poi sono neurodivergente e straniero, ho una famiglia allargata. Pieno di curiosità per il mondo, negli sport andavo bene a scuola eccellevo, o almeno questo per un periodo di 2-3 anni. Poi ho smesso di andar così bene ma non mi importava più. Io non so quanto sei andato nel dettaglio nei tuoi racconti, ma io la soluzione a tutto l'ho sempre trovata nell'esagerare, io esagero sempre in tutto, divoro questo mondo e talvolta anche altre persone, ma mai per ferirle... in genere le amicizie me le sono create proprio così, dando il 500% di me, per ottenere prima qualcosina di loro e poi sempre di più. Sono stato un emarginato, un leader, un estremista... ma alla fine sapevo che come altri arrivato a diventare adulto sarei arrivato allo stesso risultato. Mi considero normale. La mia è stata una strada di accettazione, è l'ho voluta prendere molto larga conoscendo prima il mondo e quel che mi potevano offrire gli altri per risolvere solo alla fine quel che succedeva dentro di me. Però hai ragione, una volta instillati da piccoli quel danno che i nostri genitori ci hanno fatto rimane, infatti non sono sicuro di come e se procederà la mia vità. Sebbene ora sia senza dubbio felice. potrò aver corretto la componente psicologica, ma non di certo quella neurologica la quale è in decadimento. Che siano i livelli di seratonina di base o altro. So, avendo l'ADHD che non si può davvero combattere una condizione del genere senza medicinali. (mi riferisco all'adhd che è quasi sicuramente causato e di certo corelato a bassi livelli di dopamina). finisco il commento ringraziandoti
E' incredibile la tua consapevolezza, mi ritrovo in moltissimo di ciò che hai detto. Vivo questo stallo da molti anni ormai. Complimenti per la tua maturità emotiva. Un abbraccio.
ti ammiro profondamente per questa capacità per nulla scontata di introspezione e di dialogo con te stesso. Si parla costantemente di “intelligenza” ma presa nel modo sbagliato, tralasciando quell’intelligenza emotiva di cui tanto parlava Goleman e di cui hai dato piena dimostrazione in questo video. Non voglio divagare troppo nel dirti quanto abbia ammirato ogni singola parola e di quanto mi sia stato di conforto sentire tutto ciò, perciò giungo al punto che più mi sta a cuore. In tanti momenti anch’io ho creduto fortemente nel concetto del “sistemare me stesso” e “tornare alla normalità”, e più mi ostinavo nel cercare di realizzarlo e più mi sentivo perso, disorientato. Poi, con periodi di profonda riflessione e introspezione (lunghi e complicati periodi), capisci che con questo tipo di pensiero automaticamente continui a giudicarti “guasto”, “rotto”, che hai cose in te che non vanno. Se continui a dire a te stesso di volerti sistemare, continui a dire a te stesso di essere (ancora) rotto. Ho capito poi che dovevo accogliere quei pesanti tratti di me che avevano preso forma nel tempo, lavorarci su senza contrastarli e soprattutto che quei vuoti formatisi nel tempo erano nuove parti di me che stavano per sbocciare. Ti ringrazio per l'opportunità che mi hai dato di riflettere su quanto hai condiviso; ne è nato così questo mio breve pensiero che spero possa offrire uno spunto utile a chiunque.
Mi hai fatto ricordare Siddhartha Gautama, e le 4 nobili verità, poi mi hai fatto ricordare, il grande debito di gratitudine nei confronti dei nostri genitori.... Poi, mi hai fatto ricordare a i 3 ostacoli e i 4 demoni, poi le 14 offese ( Nichiren Daishonin), insomma..... Grazie❤
@@mgpotik1 ciao, sto leggendo ora un libro sul buddismo (si intitola “profondo come il mare, leggero come il cielo”). Lo dico perché mi è capitato di leggere il tuo commento e infatti ci sono scritte queste cose.
Sei un Grande Ragazzo, profondo, sensibile, molto intelligente, continua a essere cosi aperto e coraggioso...quello che stai facendo qui fa davvero la Differenza per la società e per chi ha problemi interiori . Chapeau
Il rapporto con la famiglia è determinante, e influenza quello che sarà il rapporto con gli altri, anche con il nostro partner! Bella questa analisi, grazie....
Video veramente rinfrescante per la mente, parli di te in modo così sincero e disilluso, hai una capacità di autoanalizzarti che ammiro profondamente. Ti auguro di far fronte ai tuoi problemi con tutto il tuo essere, non di evitarli ma di viverli fino in fondo. Una cosa che mi ha aiutato molto é essere consapevole che pressoché tutti sono tormentati dai loro drammi e traumi, a volte mi sono sentito l'unico problematico ma era solo perché non capivo a fondo le battaglie di tutti gli altri. Ti auguro una buona vita.
Wow ragazzo, intanto COMPLIMENTI! Complimenti perchè so bene quanto non sia facile arrivare ad esternare certi tipi di riflessioni così personali. Mi sono rivisto tantissimo in certe cose che hai detto e, bene o male, per il vissuto che hai un po' descritto. Ti volevo dire, col cuore in mano, di rimanere veramente tanto attaccato alla persona che sei, ai tuoi valori, a ciò che credi sia GIUSTO in questo mondo e pure ai tuoi dubbi: è da lì che puoi partire per farti le giuste domande. Cresci, sbaglia e impara, questo sì...ma come hai detto tu, SAI/SENTI GIA' CHI SEI e probabilmente (qui parlo per esperienza personale) stai attraversando una fase nella quale certi valori non sono condivisibili con i tuoi coetanei, o comunque con chi ti sta attorno ora. Ma non importa...o meglio, sì lo so che importa ora, ma davvero su questa cosa ci posso mettere le palle sul fuoco: attirerai ciò che meriti nel tempo, nel bene e nel male (dal quale potrai trarre insegnamenti e continuare a metterti in discussione). 🙏 Ti mando un grossissimo abbraccio e ti auguro davvero di splendere!
Sei sicuramente speciale perche' hai avuto la capacita' di analizzare la tua situazione come lo saprebbe fare uno psicologo, quindi lo sei. Le ferite che hai andrebbero viste da uno psicoterapeuta, che ti aiuterebbe a fare pace con il tuo vissuto. Molti di noi hanno questo tipo di sensazioni, solo che pochi sanno vederle e analizzarle come hai saputo fare tu. Verso i tuoi genitori un giorno forse li perdonerai perche' hanno fatto quello che potevano essendo quelli che erano. Datti tempo e datti pace, diventa amico di te stesso. Siii tu, con te stesso il genitore dolce che avresti avuto bisogno di avere vicino. Ce la farai
Ricordati che il bisogno di approvazione e gli aiuti che cerchi fuori in realtà sono delle richieste del tuo mondo interiore verso te stesso. Cerca più silenzio ogni giorno da pensieri, ed inizia a dirti "mi arrendo a questa situazione, non posso farci nulla" senza aspettative. Poi chiediti "adesso cosa mi piace, cosa desidero?" Qualunque cosa, anche un piatto da mangiare. Parti da questo e chiediti anche "cosa mi viene facile?", "cosa mi dava gioia da bambino?" e riparti a reintrodurre queste cose. Piano piano le tue sensazioni ti indicheranno la strada. Non temere. Ricorda che gli altri non ti potranno mai dare ciò che tu cerchi, se non appagamenti momentanei, quindi basta confronti. Immaginati di essere completamente solo ed ascolta le tue intuizioni
"Dentro di me sentivo il vuoto, e questa cosa mi distruggeva perché vedevo gli altri che ci riuscivano ed io non ero in grado"... capisco quel vuoto e l'evoluzione dei tuoi pensieri💔
Sentivo il vuoto perchè (non l'ho spiegato bene) a me interessava soprattutto l'accettazione, se qualcuno mi nota o mi da interesse ero gia soddisfatto e dopo rimaneva il vuoto, quindi 0 voglia di interazione, di conoscere, di farmi amare. Però allo stesso tempo desideravo una persona che mi amasse e da poter amare.. Grazie del messaggio
@@Analizzo Scusami non volevo dare per scontato le tue motivazioni, c'era molto più di me che di te nel mio commento, nel senso che sentendo quelle tue parole ho ricordato delle mie esperienze e anche alcune analogie con i pensieri che hai fatto di conseguenza. Sono contenta però se hai avuto l'occasione di spiegare meglio il concetto. Grazie a te
@@IlariaCeci non hai nulla di cui scusarti, anzi, hai sottolineato un concetto per me molto importante perchè alla fine era quella sensazione che mi riportava alla realtà sofferente e che faceva crollare tutte le mie costruzioni mentali. Ognuno di noi poi ha la sua esperienza, c'è chi il vuoto lo percepisce in un modo, chi in un altro, la sofferenza non si manifesta allo stesso modo per tutti, ma tutti sanno quanto sia doloroso. Tranquilla ☺
@@Analizzo QUANTO MI RIVEDO IN QUESTO MESSAGGIO giuro ti capisco tantissimo, volere qualcuno da amare ed essere amato, essere importante per qualcuno, lo capisco al 100% letteralmente. ora pur quanto ho ancora questo desiderio ho capito (sto cercando di capire) che 1 devi essere importante per te in PRIMIS. cerca di metterti al primo posto ed essere speciale per te stesso intanto. (processo che può essere più o meno lungo ma ne vale la pena)
@@Analizzo ti è mai capitato per tutte queste ragioni di avere anche problemi col cibo? Per esempio non riuscire a pranzare/cenare con estranei o avere difficoltà ad accettare un invito che richieda un interazione sociale sebbene in realtà la desideri?
Ciao, io ho un paio di anni in più di te e mi rivedo molto bene in tante cose che dici. Ricordo bene il passare intere giornate a vivere nella mia testa in un universo in cui ero la protagonista amata da tutti. Poi un giorno verso i 20 anni mi sono svegliata e mi sono resa conto di avere completamente perso il contatto col mondo reale. Avevo passato talmente tanto tempo nella mia fantasia ad rapportarmi con le persone che mi creavo da non avere imparato nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza a interagire con quelle vere. Fantasie che ampliavo leggendo costantemente libri fantasy e poi ricreando nella mia mente vicende in cui ero vincente, ero l’eroe, ero la prescelta per un destino speciale, mi ricordo quanto ho sperato nella lettere di hogwarts anche molto dopo il mio undicesimo compleanno e la disperazione un giorno nel realizzare che non sarebbe mai arrivata. Forse peggio è stato poi rendermi conto di tutto quello che avevo perso, le esperienze con gli amici, gli amori, cose banali per quasi tutti. Anche io ho dei grossi problemi con le relazioni, sia sentimentali che in amicizia. Ora come ora (fino a 4 5 anni fa no) riesco ad avere senza troppe difficoltà degli “amici” con cui passo volentieri del tempo piacevole, ma con nessuno di oro riesco a entrare davvero in contatto e ad andare oltre ad una relazione superficiale. Anche io reputo la mia famiglia, in particolare mia madre, in gran parte responsabile dello sviluppo delle mie problematiche. Io non ho mai subito violenze fisiche ma solo una grade trascuratezza sotto vari punti di vista. In particolare ho un grandissimo risentimento verso di lei per non essersi mai resa conto dei miei disagi e dei miei malesseri e per il fingere di essere una famiglia normale con dei rapporti normali, quando invece sono orai 10 anni che di fatto siamo estranei in casa.
@@Analizzo Come dici giustamente tu e come mi ha detto il mio terapeuta queste fantasie sono state lo strumento che abbiamo utilizzato per sopperire ad una mancanza, l’unico mezzo che avevamo a disposizione in quel momento. Io ho sempre avuto tanti tipi di fantasie, sia in mondi immaginari che nel mondo reale in una certa misura continuano ancora oggi, in particolare se non ho un impegno esterno che mi obbliga a tenere la mente impegnata, come il lavoro o lo sport. Anche io spesso mi immaginavo in situazioni scolastiche in cui tutti mi ammiravano e mi invidiavano o sognavo di vincere importanti trofei sportivi, nonostante io sia sempre stata scarsa negli sport, oppure le competizioni di matematica e scienze. Però in tutte ad un certo punto si inseriva una figura di donna che mi accudiva e mi coccolava e, cosa che trovo estremamente imbarazzante, questa fantasia in particolare è molto presente ancora oggi. Anche io definisco patetiche molte di queste fantasie e devo dire di alcune mi vergogno talmente tanto che non sono ancora riuscita a parlarne col mio terapeuta, nonostante ormai lo conosca da anni, per l’imbarazzo che mi creano.
@@alessandracasarin9358 è bellissimo leggere la tua esperienza. Non trovo che le tue (vostre) fantasie siano patetiche, patetiche lo diventano quando vengono dette ad alta voce perchè in quel momento le vediamo con lo sguardo della nostra società/cultura/morale, ma finchè sono dentro di noi sono soltanto espressione autentica della nostra anima, e in questo senso sono un prezioso strumento di conoscenza di noi stessi e vanno trattate con la giusta dignità/rispetto. Ti consiglio un videogioco di nicchia che rispecchia molto il percorso personale che hai descritto, si chiama "Finding Paradise", ne puoi guardare i gameplay anche qua su youtube.
Sei in una fase sana dove stai realizzando a che punto sei della tua vita. Fai bene a guardarti dentro, attento a non generalizzare troppo la tua esperienza non è quella di tutti. Non fare affidamento su una futura relazione per risolvere i tuoi squilibri quello è un affare tuo. In bocca al lupo! Vai avanti così.
Mio padre non c’è mai stato e nonostante credo realmente mi sia indifferente dopo tutti i danni che mi ha causato io non so dire se lo sia davvero o meno. Come te vivo in contrasto da sempre con me stessa, ci sono volte in cui penso che se non avessi avuto tutte queste esperienze negative sarebbe uscita fuori la vera me e l’avrei amata perché spesso amo dei tratti della mia personalità, ma altrettanto spesso li odio. Per un periodo ho addirittura pensato di essere bipolare a causa anche delle mie esplosioni di ansia e rabbia e del mio essere troppo volubile. Tuttora sto provando a capirmi, ma ho un malessere che non va mai via, ritorna sempre. E questo non mi permette di vivere una vita costante equilibrata e pormi obiettivi a lungo termine. Nascondo tanto nella mia relazione perché se dovessi perdere la testa per cose normali mi lascerebbe com’è giusto che sia, ma non sono felice e ho paura che non lo sarò mai e che non smetterò mai di odiare un po’ me stessa. Grazie per averlo condiviso, tra noi coetanei è davvero difficile trovare qualcuno così sensibile coraggioso e consapevole così tanto da aprirsi. Forse se trovassimo il coraggio di confidarci staremmo tutti un po’ meglio
Ricordo questa frase sulla psicologia infantile: “ quando il genitore fa del male al figlio/a, esso/a non smette di amare il genitore ma smette di amare se stesso/a” . Una grande frase con un senso profondo , che rispecchia la realtà dei fatti. Il genitore decide per suo “egoismo”, di dare alla luce un figlio; ciò che devono capire é che il figlio ha come punto di riferimento i propri genitori e se viene attuata la violenza da parte loro nei confronti dei figli , li portano a un futuro di insicurezze, paure e ansie . Questo non é essere genitore. Per quanto molti credano che le “maniere forti” servano, non comprendono che stanno normalizzando la violenza , fisica o psicologica che sia ( la più dannosa). Quindi prima di decidere di dare alla luce un figlio, pensateci e domandatevi : “ sono pronto/a a fare il genitore?” “ é una responsabilità che mi voglio prendere ?” “ prometto di amare mio figlio/a indipendentemente da tutte le difficoltà che incontrerò ?”. Se le risposte sono positive buon viaggio, caso contrario, fermatevi , perché farete del danno a voi e ai vostri figli .
Caspita...complimenti per l'analisi e per la chiarezza con cui l'hai esposta! Mi ritrovo im moltissime cose che hai espresso! È pazzesco, mi sembra di guardarmii allo specchio. Cioè, sono io...dai rapporti con le persone, ai sentimenti interiori...è incredibile!! Ritengo di non aver avuto grossi problemi con i genitori anche se, a ben pensarci, mio padre (per indole) non è mai stata una figura particolarmente affettuosa e nel complesso ho ricevuto pesanti condizionamenti da entrambi, che hanno minato la mia autostima ed accresciuto la mia timidezza ed insicurezza. Di contro, ho sempre pensato di essere speciale, destinato a qualcosa di fantastico, lontano da quella che definiamo normalità. Il problema è: qual è la normalità? Ho sempre voluto essere famoso, riconosciuto, amato e ricordato dalla massa, esattamente come te. Di contro, constatando di non riuscire a realizzare tutto ciò, sono passato a sentirmi fallito, inutile, meno degli altri. Oscillo dunque tra un ego smisurato (complici anche tutti i video di crescita personake, che passano il messaggio sul fatto che noi siamo dio e possiamo ogni cosa), ed uno stato di depressione, anzi, per usare un termine più corretto, di rassegnazione ed inadeguatezza, soprattutto quando mi paragono a persone di successo (e con persone di successo, non intendo per forza i milionari o quelle famose, ma....persone realizzate, persone soddisfatte e felici di gran parte della loro vita e di quello che hanno fatto e che fanno). Non so, sto cercando un equilibrio ma...in questo momento attraverso un periodo che si può riassumere con: "senso di inadeguatezza". Non so esattamente cosa voglio, cambio spesso idea, sono irrequieto, come se aspettassi una svolta, come se attendessi un segno da parte dell'universo, che mi aiuti nell'indicarmi quantomeno la via. Poi il percorso sarebbe comunque mio, ma.. ho bisogno di un input iniziale. Credo che tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno o di qualcosa. Chiunque abbia raggiunto quello che io chiamo "lo stato" (più spirituale che fisico), deve ringraziare qualcuno o qualcosa. Non credo nel self made man. Grazie di cuore per la tua testimonianza. Se teoverai "la chiave", spero vorrai condovidere la tua esperienza (consapevole del fatto che è comunque unica ed esclusiva per ognuno di noi) Grazie!!! 🙏🙏🙏
Ti ho ascoltato con molto interesse. Siccome sono sul tuo stesso percorso (a parti inverse perché nel mio caso la figura di disturbo é mia madre, non mio padre), mi sento di suggeriti poche cose: 1. Non hai bisogno di essere adulato, come hai detto. Sei tu l'unico a doverti vedere con occhi diversi. 2. La persona che ti dará valore (cioé una compagna) arriverá quanto meno te lo aspetti. 3. Perdona tuo padre, non per lui ma per te stesso e per la neessitá di ricercare le sue attenzioni negli altri. Solo cosí romperai la catena. E poi vai via dalla tua comfort zone e con questo intendo lontano paecchio dalle tue radici. Sii sempre consapevole delle tue radici, ma vivile da lontano (almeno finché non avrai sistemato te stesso). Il distacco ti chiarirá le idee e ti fará affrontare i tuoi genitori in modo del tutto diverso. Provato su pelle. Sei giovane ma sei sulla buona strada, quella del farsi domande per conoscersi. Moltissimi, credimi, non lo fanno mai e vivono male. In bocca al lupo e buona vita.
Davvero molto molto interessante. Questa riflessione l'ho proiettata direttamente sulla mia vita e mi ha fatto molto ragionare sulle aspettative e sul bisogno di doversi dimostrare sempre qualcosa per riuscire a mantenere in piedi l'idea alta che si ha di se. Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e il tuo vissuto e soprattutto complimenti per il lavoro che stai facendo per capirti.
Grazie per questo video. Lo avevo conservato nella mia cartella di video da vedere più tardi, ma stasera RUclips me lo ha riproposto ed ho finalmente deciso di guardarlo. Mi rivedo in tutto ciò che hai detto e ti ringrazio perché le tue parole mi hanno aiutata a riflettere. In un anno e mezzo di terapia con uno psicologo non sono mai arrivata a pensare nel modo in cui mi hai ispirata tu. Grazie ❤
Sei un ragazzo veramente forte e coraggioso. Non smettere di condividere queste cose con gli altri. Sento tante cose in comune e spero che continuerai a condividere tutto questo con noi. Complimenti e buona fortuna 🍀
Ciao. Il tuo dolore è unico ma universale, imparare a conoscere le proprie ombre per superarle e diventare consapevoli di sé e della vita è importantissimo. Prima riesci meglio vivi. Ti consiglio con tutto il cuore un libro, un racconto che ti prende per mano e ti accompagna nella spiegazione delle ombre e dei rimedi ad esse. Io l'ho ascoltato su Audible : SUCCEDE SEMPRE QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO di Gianluca Gotto. Ti auguro gioia e amore. Sei in gamba! Un abbraccio, Laura
Sei proprio un bravo ragazzo e soprattutto molto intelligente. Vai avanti così perché con questi video aiuti molto anche a noi. Un caro abbraccio e ricorda che sei speciale ❤🙏
la semplicità del video e la tua genuinità ed intelligenza sono magnetiche. ho guardato il video per intero con rispetto per la tua vita ed esperienze. forza 💚
Che dolce scoperta questo video e questo canale. È raro trovare ragazzi così consapevoli come lo sei te, ti faccio i miei complimenti :) Ho all’incirca la tua età e mi ritrovo molto nelle parole che dici, purtroppo il fatto di voler essere ammirati dagli altri e stare al centro dell’attenzione è un riflesso del nostro desiderio inconscio di voler essere accettati e amati dai genitori, cosa che non lo siamo stati. Ti consiglio vivamente il canale di Gabriella Tupini, una psicologa che fa i video qui su RUclips, parla di questi argomenti e di tanto altro, fidati che ti svolterà la vita e troverai le risposte che cerchi :) Spero continuerai con i video, sono molto interessanti soprattutto il modo in cui ti esprimi è molto bello e raro.
Ciao, grazie del messaggio❤ Conosco gabriella, ed è stata un punto di svolta FONDAMENTALE per me. Sono sempre stato un ragazzo introspettivo alcune delle cose che dice (le piu banali) le avevo gia notate, ma non avevo nessuno che potesse confermarmele, fino a che non l'ho scoperta. Ho quasi finito di vedere tutti i suoi video, ma ovviamente non bastano per poter star bene, lei ci mostra la strada ma siamo sempre noi a doverla percorrere e non è scontata come cosa, non basta sapere le cose per riuscire a praticarle.. Come infatti io conosco ALCUNI dei miei condizionamenti ma non riesco a cambiarli... Hai trovato un tesoro anche tu! Andrò avanti a fare video man mano che mi sentirò di parlare di qualcosa, non registro cose a caso giusto per parlare o voler insegnare cose che neanche so😂. Grazie delle dolci parole, ti auguro il meglio.
Grazie per aver condiviso la tua storia e i tuoi pensieri, per certi aspetti mi ci sono ritrovato. È vero, non siamo supereroi, nessuno di noi è perfetto, ciascuno ha i propri limiti. Non per questo non possiamo essere speciali o diventarlo! Non lasciare che le difficoltà della vita ti impediscano di sognare e di mettere soprattutto quelle aspirazioni all'interno di un progetto concreto, sia esso lavorativo, sentimentale o di qualsiasi altro tipo. Ti auguro il meglio e di trovare la serenità che meriti. Un abbraccio :)
Beh quella illusione mi sembra un ipercompensazione, tutti a seguito di ferite e vissuti negativi protratti nel tempo creano una corazza.. Una nota positiva.. Sei un ragazzo intelligente e introspettivo, sicuramente troverai il modo di vivere in maniera più armonica con te stesso e con gli altri.. Non è necessario che tu debba ricordare tutto o ricostruire tutto, sono le emozioni e i vissuti che credo tu abbia individuato molto bene , è un viaggio all'insegna Dell introspezione e della connessione con i tuoi sentimenti, una ricognizione di senso, non una storiografia, forza!
Sei un ragazzo davvero intelligente, riflessivo e carismatico. Vorrei condividere con te alcune informazioni che mi hanno aiutato molto nel mio percorso personale. Spero che possano esserti utili per trovare il tuo equilibrio interiore. Anch'io ho vissuto un'infanzia difficile, simile alla tua, e a 29 anni ho deciso di cercare risposte per guarire, affidandomi alla scienza. Un giorno mi sono imbattuto negli stili di attaccamento, un concetto che mi ha fatto riflettere profondamente. In breve, ci sono quattro stili principali di attaccamento: sicuro, ansioso, evitante e disorganizzato. Questi stili si sviluppano durante l'infanzia, in base alla qualità delle relazioni con i genitori, e hanno un impatto duraturo sul nostro benessere emotivo e sulla capacità di formare relazioni significative. La negligenza da parte dei genitori può portare allo sviluppo di stili di attaccamento insicuri, con conseguenze che possono durare tutta la vita. Se un bambino viene costantemente ignorato, maltrattato o esposto a un ambiente caotico, la sua capacità di sviluppare un attaccamento sicuro può essere gravemente compromessa. Non sono un esperto, ma da quello che hai condiviso, sembra che la negligenza che hai vissuto possa averti portato a sviluppare uno stile di attaccamento evitante o disorganizzato. Tuttavia, il tuo approccio maturo e riflessivo mostra anche tratti di sicurezza, il che mi fa pensare che sei già sulla buona strada per guarire completamente. Di seguito ti riporto una breve descrizione degli stili di attaccamento: Attaccamento Disorganizzato: Questo stile si sviluppa in situazioni di grave negligenza o abuso, dove il genitore può essere fonte sia di paura che di conforto, creando un conflitto insormontabile per il bambino. Risposta del genitore: Spaventante, minacciosa, abusante e incoerente. Effetti: Il bambino può mostrare comportamenti disorientati, confusi e contraddittori. Nell'età adulta, questo si traduce spesso in difficoltà significative nelle relazioni interpersonali e nella regolazione delle emozioni. Attaccamento Evitante: Questo stile si sviluppa quando il genitore è emotivamente distante o non risponde adeguatamente ai bisogni del bambino. Il bambino impara che non può contare sul genitore per il supporto emotivo e tende a evitare di mostrare i suoi bisogni affettivi. Risposta del genitore: Distanziata, emotivamente non disponibile o rifiutante. Effetti: Il bambino tende a evitare il contatto emotivo con gli altri, preferisce l'indipendenza e può sembrare autosufficiente. Tuttavia, interiormente può soffrire di un profondo senso di solitudine e insicurezza. Attaccamento Ansioso: Questo stile si manifesta quando il genitore è imprevedibile, alternando momenti di disponibilità a momenti di distanza. Il bambino non sa mai se i suoi bisogni verranno soddisfatti, il che lo porta a sviluppare ansia e incertezza nelle relazioni. Risposta del genitore: Incoerente, a volte attenta e altre volte negligente. Effetti: Il bambino diventa ansioso e insicuro nelle relazioni, desidera il contatto ma teme il rifiuto, spesso mostrando comportamenti ambivalenti come attaccamento eccessivo alternato a rabbia o resistenza. Attaccamento Sicuro: Questo stile, che è l’opposto degli altri tre, si sviluppa quando il genitore è costantemente disponibile e risponde ai bisogni del bambino in modo sensibile. Il bambino si sente al sicuro e protetto, sapendo di poter contare sul genitore in caso di bisogno. Risposta del genitore: Attenta e costante, il genitore è presente fisicamente ed emotivamente. Effetti: Il bambino cresce con una fiducia di base negli altri e in se stesso. Questa fiducia si traduce in una buona capacità di esplorare l'ambiente circostante, poiché il bambino sa di avere una "base sicura" a cui tornare quando necessario. Di conseguenza, sviluppa relazioni affettive stabili e sa gestire le situazioni di stress in modo più efficace. Nell'età adulta, chi ha sviluppato un attaccamento sicuro tende a formare relazioni sane ed equilibrate, con una buona capacità di fidarsi degli altri e di mantenere l'autostima. Spero che queste informazioni possano esserti utili come lo sono state per me. Non è un percorso facile, ma la consapevolezza è un primo passo importante verso la guarigione. Continua a essere te stesso e a cercare la tua strada, perché stai già facendo grandi progressi.
Premessa: ho aperto questo video con la sana curiosità di una persona che, in un modo o nell'altro si è sempre considerata più o meno "speciale", e dunque volevo capire i concetti che avevi da esprimere in merito. Innanzitutto, sono pienamente d'accordo su quello che dici riguardo alle famiglie. Non per esperienza diretta, in quanto ho avuto la fortuna di trovare una madre meravigliosa che, oltre a darmi sempre l'amore di cui qualunque bambino ha bisogno, mi ha seguito nello sviluppo della personalità, mi ha sempre parlato e trattato come una persona adulta, e mi ha sempre permesso un clima confidenziale facendomi quasi da "psicologa" per tutto l'arco della mia vita (è ancora così, avendo io 18 anni). Ma mia madre è chiaramente un caso più unico che raro: ha due lauree, una delle quali in filosofia, ed è un insegnante, quindi è una persona di grande cultura e non priva di una certa preparazione in materia umana. Le madri che di norma si vedono in giro sono diverse, perciò posso capirti pienamente. Per quel che concerne mio padre, posso direttamente confermare che molti padri non sanno assolvere la loro funzione di padre. Mio padre non è in grado, ma fortunatamente non è così instabile come il tuo (almeno da quanto hai raccontato) e, sempre fortunatamente, sono stato cresciuto quasi esclusivamente da mia madre. Poi, anche nel suo caso, conosco sua madre e posso quasi capire il motivo per cui è quello che è. Comunque, non voglio annoiarti troppo sui fatti prettamente miei personali, era solo per dirti che su questo punto trovo parecchio riscontro. Riguardo al resto, nonché il vero succo della questione. Anche io mi sono sempre ritenuto speciale, ma in un modo diverso rispetto al tuo: fin da piccolo ho sempre avuto una spiccata personalità (se conosci il test MTBI, io sono ENTJ, per darti un'idea) e difficilmente passavo inosservato negli ambienti che frequentavo. Non è uno spirito di reazione e non mi sono mai sentito privo di considerazione, anche se la cosa non significa essere superiori o perfetti. Una volta cresciuto ho dovuto direttamente affrontare il discorso del mio egocentrismo, riconoscendolo (questo è il passo più importante, e una madre con cui se ne parla agevola moltissimo le cose) e imparandolo a mitigare, a controllare. Alla fine l'autostima è una cosa molto positiva per tanti versi, perché ti permette di non avere paura in tanti momenti in cui le altre persone faticano (come parlare in pubblico, o approcciare a un'altra persona, cosa che a me è sempre riuscita senza problemi). Ma guai a farsi domare! Se poi quello ti controlla, è finita, si rischia di diventare dei mostri. Devo dire la verità: non riesco a credere che un po' speciale non lo sia. In effetti risalto sempre rispetto alle persone che mi stanno intorno, fatto che porta l'ammirazione di alcuni e il disprezzo di altri, ma faccio fatica in un ambiente, come ad esempio una classe di scuola, a passare inosservato. Tutti gli insegnanti dall'asilo in poi hanno sempre affermato che sia una persona particolarmente sveglia. Ma ciò non significa essere soli, non significa essere superiori per principio e non significa avere meriti particolari. La consapevolezza del proprio essere è sempre, sempre, sempre, fondamentale per non rischiare di farsi dominare dalle proprie "parti", per usare un concetto che tu stesso hai espresso. E soprattutto, non arriverà mai la manna dal cielo, ma se un giorno tutti ti acclameranno, dovrai prima avere sudato molto, con umiltà e testa bassa. Il fatto che tu ti apra qui sul tubo è un grande passo in avanti che sicuramente ti aiuterà a sconfiggere le tue incertezze. Parlare rende forti, anche se si sta da soli (io, per quanto sia di natura estroverso, sto spesso da solo e ho imparato da una vita a stare bene con me stesso), e ancora di più cercare di portare a galla quello che si ha dentro. Come tu capisci, da un lato, i tuoi genitori, io posso capire te e mi fa piacere di vederti acquisire consapevolezza, anche se non ti conosco. Posso solo incitarti a continuare su questa strada e ad augurarti il meglio, oltre a consigliarti qualche libro come il Manuale di Epitteto o le meditazioni di Marco Aurelio, poiché la filosofia stoica, a mio avviso, offre ottime frontiere in termini di considerazione di se stessi e della realtà circostante, oltre a una generale saggezza nei riguardi della vita. Ti ringrazio per la condivisione e ti dico che ho trovato il contenuto, pur nella sua semplicità di montaggio, molto interessante. Ti auguro il meglio: sono sicuro che ce la farai! P.S. Nonostante sia eterosessuale, a guardarti su due piedi sembri un bel ragazzo, quindi non avere paura a parlare con le ragazze perché secondo me una persona in grado di starti vicina e ascoltarti puoi trovarla. Quella giusta, da qualche parte nel mondo ti aspetta, quindi, te lo dico col cuore, fatti coraggio e valla a scovare! ; )
Non ti conosco, ma il tuo video mi ha colpito molto molto.. io ho 38 anni ... E guardandoti rivedo tantissimo in te la me di allora.. problemi con le relazioni, sentirsi fuori posto, avere problemi nel riconoscere le emozioni, genitori disfunzionali e ci mettiamo pure l'attitudine a frenquentare gente problematica, droga etc etc. Nel mio caso il nocciolo del problema non erano traumi dovuti alla genitorialità (come anche io ho pensato) ma un tipo di funzionamento mentale diverso. Una neurodivergenza. Ti invito a guardare i video di valerio rosso sulle neurodivergenze, adhd ed autismo se ti ci ritrovassi, potrebbe essere la chiave di svolta per un'esistenza migliore con la consapevolezza di come si è, accettandosi e amandosi.
Ciao non ho subito episodi di violenza da parte dei miei genitori nella mia infanzia, ma sicuramente hanno sbagliato tante cose e il loro essere troppo apprensivi ha dato vita alla maggiorparte delle mie insicurezze, alimentate ulteriormente da episodi di bullismo piu che altro verbali, in ambito scolastico. Mi riconosco molto nella tua descrizione e sono contenta di sentirmi meno sola, grazie per la tua testimonianza.
Ma grazie a te, di aver condiviso la tua di esperienza. Esistono tante maniere con le quali involontariamente (e non) i nostri genitori ci fanno del male, la piu comune è il fatto che spesso non ci capiscono, non si interessano e non notano che cè qualcosa che non va in noi e nel loro modo di crescerci. Ti assicuro che non sei sola, anzi la maggior parte dei ragazzi (chi piu chi meno) hanno questi problemi, anche chi sembra sicuro di se spesso nasconde molte cose dentro. Tieni duro ma non lasciare le cose cosi, osservati sempre, cosa pensi, come ti comporti, ma senza giudicarti, non è colpa tua. Buona fortuna per tutto :)
Ciao non ti conosco ma vedendo il video capisco esattamente quello che vuoi dire e come te anch’io mi trovo in un percorso simile al tuo di consapevolezza e “rinascita”. Mi fa sempre molto piacere vedere sempre più persone che cercano di fare questa tipologia di lavoro interno e non ti nego che queste cose mi emozionano molto. Da quasi due anni ho raggiunto una consapevolezza che auguro di raggiungere anche a te che mi ha donato serenità ed equilibrio. Concludo dicendo che queste tematiche le affronto spesso nella vita con amici e persone che come noi hanno avuto esperienze simili. Se ti va mi farebbe molto piacere averti in una di queste chiamate che facciamo tra di noi dove ci raccontiamo cosa stiamo vivendo ma sopratutto formiamo spunti e punti di vista differenti in modo da avere sempre uno spirito critico. Ps. Siamo degli amici non parliamo solo di questo 🤣 (non siamo un gruppo tipo alcolisti anonimi 😂) In qualsiasi caso, ti auguro il meglio ❤️
Ciao! Anche io ho notato che molta gente sta iniziando a parlare dei propri problemi o comunque ad aver bisogno di esplorare se stessi, se lo facessero tutti, soprattutto noi ragazzi /giovani ci sarebbe molta piu consapevolezza, visione chiara del mondo e comprensione tra di noi. Ti ringrazio molto della tua proposta ma per il momento non me la sento, perferisco ragionare da solo attualmente, ma è molto bello quello che fate, complimenti magari ci fossero gruppi di amici così. Grazie del bel messaggio, ti aguro di continuare a stare sereno 😊
Ciao video esaustivo grazie! Sono mamma ed è vero su ciò che hai raccontato tutti siamo i traumi dei nostri genitori. Ma ricorda ognuno di noi è speciale e anche tu lo sei non introiettare frasi negative verso te stesso anzi ringrazia l’universo della persona speciale che sei. Buona fortuna e complimenti!
Hai una consapevolezza davvero ottima e una capacità di sincretismo che sicuramente sarà tua compagna fedele per la tua rinascita 🙂 Io certe cose che sei arrivato a capire le ho comprese a trent'anni. Hai un'ottima potenzialità e complimenti per questi video, in cui metti a disposizione tanta saggezza di chi è in difficoltà 🙏🏼
fratello in Cristo, ho avuto esattamente la tua esperienza, mi ricordo benissimo ai tempi delle medie che per forza di cose dovevo sentirmi osservato, accettato e voluto bene, ma le cose sono andate male, ho fatto la figura del giullare della classe e venivo deriso. Stessa cosa mi succedeva anche a calcio (di fatto ho smesso a 13 anni proprio perché venivo bullizzato), tutto questo naturalmente era sia perché la società non accetta quando qualcuno di base vuole provare a essere diverso, e quindi prova a distruggerlo, ma anche perché quei miei comportamenti erano dettati dal comportamento duro dei miei genitori. Non ho avuto un infanzia brutta ma ho subito parecchie umiliazioni da parte dei miei genitori, molti altri non ce l'avrebbero fatta. Naturalmente anche io ho avuto problemi con le ragazze, non sapevo cosa volevo fare con loro, mi fingevo un fuck boy moderno quando alla fine ero tutt'altro che quello.... ma alla fine ho avuto un colpo di fulmine e mi sono trovato una fidanzata fantastica, che mi ha aiutato in tante cose (tra cui ciò che voglio fare da grande) e gradualmente mi sta aiutando a diventare una persona migliore. Prima ero ossessionato dall'essere diverso ed essere notato da tutti, al centro dell'attenzione, ora so di essere diverso, ma preferisco tutta la vita stare per le mie. Nella vita gli amici veri sono forse 2 o 3. Il vero amore sarà sempre uno solo. Una volta che saprai veramente cosa vuoi tutto il resto è fuffa
Nonostante la tua età hai raggiunto un livello di consapevolezza molto alto. Ti sei visto davvero con le tue fragilità. Il bagno di umiltà che hai fatto lo devi vivere con un Battesimo della tua anima. Lo hai descritto come morte, è vero, ma per risorgere nuovo ed imparare ad amare. Amare vuol dire relazionarsi ad un altro mettendo in atto tutte le tue skills in maniera onesta, semplice, senza pregiudizi e, soprattutto, senza aspettative e senza richieste. Iniziando possibilmente da chi ti è complementare piuttosto che da chi è affine al tuo modo di essere. Un passo alla volta, il primo più pesante lo hai fatto... Buona vita!
io personalmente mi sono sempre sentito speciale, non mi sento il protagonista del mondo ma sono il protagonista della mia vita, niente mi è dovuto, ma il mio modo di vedere le cose aiuta anche a vivere meglio e a vedere lati del mondo che in altri momenti uno non guarda perché sta male, nel mondo cè tanto negativo quanto positivo, secondo me ognuno di noi è speciale, perché siamo tutti diversi tra di noi e abbiamo dei punti in comune che ci fanno stare bene e trovare legami, ma ognuno di noi è protagonista della sua vita, quindi sono convinto di essere speciale perché tutti lo siamo, siamo creature uniche, talmente uniche che nemmeno noi stessi comprendiamo appieno cosa siamo o a cosa serviamo, ci diamo degli obbiettivi e scegliamo noi in autonomia a cosa servire, ma non lo sappiamo realmente, io credo che tutti noi dovremmo ogni tanto riconoscerci quanto siamo speciali e che dovremmo anche guardare pure le cose positive del mondo e della nostra vita, io ho una vita che ha tante cose positive quanto quelle negative, ma guardo sempre il positivo, ho una situazione familiare dove a volte mi viene proprio la voglia di prendere e andarmene da quanto ci sto male a vedere alcune cose, però se mi giro attorno, vedo anche tanta roba bella che mi fa stare bene, e quindi questo mi porta a rivalutare tutto, ricordati che il bene e il male sono come la vita e la morte, sono due facce della stessa medaglia, basta girarla per stare bene, e basta smettere di pretendere da noi stessi l'impossibile, basta cercare di prevedere il futuro o di portarci dietro il passato come una zavorra, dovremmo fermarci dentro il presente e valutare tutto quello che abbiamo quì ed ora che sono le cose che ci possono influenzare davvero, e tutto ciò l'ho imparato da solo, perché nella mia famiglia ho visto persone che non adottando questo stile di pensiero si sono vissuti 50 anni di vita buttandola nel cestino senza vedere tante di quelle opportunità di riscatto che avevano attorno che io al posto loro avrei colto e ce ne era per tutti i gusti tanto da portarti a ribaltare la situazione di un intera vita di sofferenza, e poi come dici tu a volte chiudono i sentimenti e quindi ti trovi lastre di ghiaccio che ti guardano e ti giudicano, tra l'altro quello che racconti tu con tuo padre è una cosa che io vivo da 20 anni con mia madre, al inizio nei primi 5 anni della mia vita anche con me arrivava alle mani ma poi ha smesso ed ora usa solo le parole ma fanno male pure quelle, credo siano cose dovute al loro passato però effettivamente sono cose che un pò ammazzano dentro, comunque anche a me a volte capita quello che dici tu di avere reazioni abbastanza forti solo a livello vocale però cel'ho, è raro ma mi succede anche a me che sale tutto da dentro e ti sfoghi, arrivi ad avere reazioni eccessive, ma le hai perché ci sono cose del passato che non sei riuscito e che nemmeno io magari sono riuscito a farmi andare giù, comunque ascoltandoti mi stai facendo rivalutare tante cose che ho dentro e capire da dove arrivano queste parti di me che pensavo fossero caratteriali mie ed invece derivano da situazioni passate (sto scrivendo il commento ascoltando il video pezzo per pezzo) anche a me sta succedendo che non riesco più a capirmi ma mi è successo dopo un periodo molto traumatico, fino a poco fa avevo le idee chiare su tutto, adesso invece mi sento un pò perso, riguardo le relazioni anche a me a volte veniva da sperare che arrivasse quel qualcuno in grado di capirti, farti aprire o sfogare ma anche nel mio caso non ho mai trovato nessuno così, trovavo o solo gente che ti giudicava per l'aspetto o solo gente che era troppo impegnata a guardare in alto più tosto che accorgersi che anche in basso cè gente che ci tiene, riguardo il tuo desiderio di fama la risposta te la dà il fatto che io ho i tuoi stessi problemi nonostante io abbia effettivamente raggiunto quella cosa, ma non viene valorizzata in casa ne con le persone, o quantomeno se viene fatto lo fanno solo per poi usartela contro dicendo che si sentono sminuiti da quello che sei, quando fino al altro ieri ti insultavano o non te lo riconoscevano nemmeno, secondo me le cose che facciamo dobbiamo farle principalmente per noi stessi quando siamo soli, perché dobbiamo prima di tutto stare bene tra di noi, riguardo la morte la accetti solo se arrivi a capire che quando arriverà non te ne fregherà nulla perché non te ne renderai conto e che non sarai più quello che sei ora ma sarai altro, non ne sarai cosciente e che non hai controllo su quello, però sei anche sicuro che poi succeder altro dopo perché le cose mutano, non spariscono, cambiano forma, cambiano bisogni, ma non spariscono, e questo lo dice anche la scienza, non credo nel paradiso ne nel inferno, ma credo nella rinascita perché prima tu non eri nulla, ed ora sei qualcosa, il tornare ad essere nulla non ti impedisce di essere qualcos'altro in futuro, tanto sono cose che non comandi, la morte la si accetta quando si smette di imporci cosa dobbiamo essere e si cerca solo di vivere bene rimanendo connessi ai nostri sentimenti più belli e facendo quello che si vuole in un determinato momento senza pensare ne a prima ne a dopo, senza vergognarsi di essere noi stessi.
Wow, bellisima introspezione condivisa, ci vuole molto coraggio per aprirsi così onestamente davanti a una telecamera. Ho avuto un trascorso simile al tuo, genitori manchevoli per diversi motivi, uno assente e l'altro sminuente e giudicante. Da bambino ero molto sensibile e il mondo era incredibile anche se a volte spaventoso. L'adolescenza è stato quel momento della disillusione dove inizi a capire che la favola che avevi e che ti hanno messo in testa non era vera, così te ne crei altre per proteggerti, ero un ragazzino solitario anche se avevo qualche amicizia, taciturno e sempre nella mia testa,nelle mie fantasie che mi distraevano da un mondo aggressivo, competitivo e monotono.Anche io ho finito per crearmi l'idea di essere qualcosa di più che però non veniva valorizzata, allo stesso tempo non volevo essere visti e giudicato e quindi rifiutavo contesti ed esperienze che venendo a mancare però creavano ulteriori insicurezze. Adesso sto ancora cercando di mettermi nella "realtà" anche se vorrei attorno persone che mi capiscano e che mi stimolassero un po'. Complimenti per questa condivisione comunque.
Non so se sia pauroso o particolare il modo in cui mi riveda in te, dettagliatamente. Sono un insieme di contraddizioni, sono un paradosso. Quando hai parlato di emozioni rinchiuse mi è venuto in mente il Strano caso di Jekyll e Hyde e del concetto comunque di dualismo e di 'nascondiglio' (in quel caso per il codice vittoriano, ma forse nel nostro ci sono altri tipi di regole e limiti??); interessante come nel libro si parla di reprimere emozioni e istinti, il che ha causato il potenziamento del personaggio di Hyde, la parte "cattiva" dell'individuo, che spoiler, alla fine della storia, poiché divenuto incontrollabile, Jekyll compie il gesto finale di togliersi la vita. Ed ha tutto senso. L'incapacità di gestire qualcosa deriva dal fatto che non si è mai affrontata e che è rimasta lì, malnutrita. E nel momento in cui le viene mostrato il mangime, evade e si ingigantisce. I sentimenti diventano problemi. Io divento un problema. Odio i miei genitori per la mancanza di disponibilità emotiva e per la subdola manipolazione di mia madre, ma allo stesso tempo dico di perdonarli perché è la prima volta che fanno i genitori e hanno i loro propri problemi. Sono in bilico tra vendetta e accettazione, tra autodistruzione e compiacimento, tra annullamento e purificazione. Non so chi sono. Non mi riconosco. Le mie attenzioni mancate hanno reso i miei sentimenti troppi intesi e troppo condizionati; se non mi sento voluto me ne vado via completamente, ed io so il motivo. Sono consapevole di tutti i miei disturbi ma non riesco a migliorare perché la necessità di amore e di un po' di coccole è maggiore. Io necessito di SENTIRMI amato. E dall'altro lato, voglio diventare una persona buona e dare amore, diventare qualcuno di affidabile, di maturo, lavorare, diventare una brava persona. Ed ho passato momenti in cui oscillavo tra il sentirmi feccia a sentirmi una divinità, tra il sentirmi nessuno a sentirmi migliore (dei miei genitori, dei miei conoscenti) semplicemente per il fatto che stavo vivendo una realtà cruda. Mi sentivo inferiore ai miei amici che si divertivano ogni sabato sera a bere e fumare in birreria, mi sentivo superiore per essere diverso da loro, per aver vissuto robe serie. Ma è un concetto troppo egoistico. Pensare di starla vivendo male SOLO io, e svalutare il resto delle persone che mi circondano soltanto perché sono diventato consapevole della mia condizione è assurdo. È da tempo che ho sospetti sul mio essere un effettivo narcisista, molte cose combacino ma mi rendo conto che anche questo è un desiderio immane di dare controllo alla mia vita. Sono vittima del perfezionismo, del successo. Voglio essere idolatrato, voglio essere riconosciuto con del valore, con delle cose che ho detto o fatto, voglio sentirmi voluto bene. Ma io, di contro, non sento assolutamente niente. La mia diversità talvolta la sento come un pregio ma la maggior parte delle volte come una maledizione, che mi pesa, che mi fa soffrire e mi chiedo se sia colpa mia. A 19 anni devo affrontare finalmente la morte di Dio (le mie divinità, i miei genitori, le mie realtà passate, le mie certezze) e farlo significa uccidermi e rinascere, e ci ho provato e mi fa male. Sono stanco delle persone che criticano la mia inettitudine; io ne sono a conoscenza. Ma io adesso ho bisogno di una carezza. Non posso sradicare il sangue dei miei genitori e questa è una tragedia che non tutti colgono. E mi chiedo talvolta se incontrare qualcuno come me sia una buona cosa o una sfortuna, se si arriva alla guarigione o alla distruzione insieme.
Non commento mai, forse non l'ho mai fatto, però ci tengo a dirti che le cose di cui hai parlato mi sono arrivate così vicine che ho guardato metà del video in lacrime ❤
Riflessioni e pensieri veramente profondi! Complimenti, poi aprirsi in questo mondo su internet denota veramente un coraggio enorme, io non ce la farei. Continua così che troverai la tua strada e delle persone con cui condividere i migliori e peggiori momenti della vita
Mi rivedo molto in te, ho vissuto le stesse cose con mia madre e adesso a 21 anni ne risento molto, anch’io ho bisogno di farmi notare e necessito che gli altri mi gratifichino, complimenti per il canale, davvero
Sono felice che ci siano altri ragazzi della mia età che stiano raggiungendo a poco a poco consapevolezze sempre maggiori. Grazie, ti capisco e, soprattutto, ti vedo, il tuo dolore mi risuona. Mi piacerebbe conoscerti
Ciao, sono contento che tu mi capisca e di sentire queste parole, anche io sogno un risveglio da parte di più ragazzi giovani. Vorrei poter conoscere anche io persone che su interessano di questi argomenti ma al momento non me la sento ancora di espormi, in futuro potrei pensare di creare un gruppo su qualche social per chi è interessato a condividere la sua esperienza e confrontarsi☺️.
Ho vissuto molte delle sensazioni di cui parli. Mi ha salvata la meditazione, la psicoterapia, la gratitudine e il perdono dei miei genitori, amandoli e accettandoli per ciò che sono. È solo così che ho iniziato ad amare me stessa e di conseguenza amare gli altri, accettandoli per ciò che sono senza pretendere nulla. Difficile e pericoloso che un'altra persona (parlo di una relazione amorosa) ti possa salvare, io credo che solo tu sia in grado di salvare te stesso.
Complimenti! Quanta consapevolezza in un ragazzo così giovane! Sei sulla buona strada, un giorno sentirai una grande serenità, anche nei confronti dei tuoi genitori. Non è dimenticare, non è neanche perdonare, semplicemente essere consapevoli e accettare il nostro passato. Hai il tuo presente e il tuo futuro nelle tue mani, decidi di essere libero! Vai❤
E pensare che c'è gente che si crede intelligente perché prende 10 a scuola... L'intelligenza è questo, ragionare, analizzarsi, non essere superficiale, avere idee ed opinioni su determinati argomenti, riuscire a capire quello che si vuole e portarlo avanti. Sei davvero forte, credi in te stesso💪💪
@@psasaspacvuvetqcmsemgakphsono in parte in disaccordo. Si potrebbe prendere lo studio e come uno sfogo dalle problematiche della vita e quindi avere una media alta conservando l'esistenza dei problemi
@@mosedalbianco3552sono d'accordo con te ... Io lo studio lo prendo proprio come uno sfogo da tutte le problematiche
@@mosedalbianco3552 Non sei d accordo su cosa?
@@psasaspacvuvetqcmsemgakph con le dovute eccezioni … da piccola (insomma fino anche agli ultimi anni del liceo) stavo così tanto male che l’unica cosa che mi teneva aggrappata alla vita era lo studio, con cui riuscivo anche a distrarmi, salvo diventare un’ossessione
Non c’è bisogno di prendere 10 a scuola per essere intelligenti, ogni uno è intelligente per ciò che gli piace fare, e la scuola a me non mi ha insegnato un cazzo, la vita stessa ti insegna molte più cose, amen
Mi è venuta la pelle d'oca ascoltando questo tuo racconto...voler essere al centro dell'attenzione e contemporaneamente aver paura di esserlo; cercare un riscatto per il dolore sopportato; sentirsi unici e superiori ma anche invisibili agli occhi degli altri. E' la storia della mia vita. Anche io ho avuto il genitore del mio stesso sesso (madre) che non sapeva relazionarsi con me e non accettava la mia enorme emotività. Adesso ho 60 anni e attraverso le innumerevoli vicissitudini della vita ho sentito che dovevo ritornare alla condizione della "me bambina", quando avevo 8 anni: erano già presenti tutte le mie doti e le mie attitudini, la mia strada naturale. Crescendo ho "tradito" me stessa per essere apprezzata dagli altri, ho fatto scelte sbagliate in tutti i campi, proprio perché ho sempre calpestato la mia parte emotiva. La strada del ritrovamento di me è iniziata a 50 anni, a partire da un crollo lavorativo. Mi sento rinata, sto bene e finalmente mi sento "come gli altri". Ti abbraccio e ti auguro ogni bene
Il dolore si affronta accettandolo , non c'è altra soluzione, spogliati delle maschere della mente condizionata.
Spoglia te stesso e torna ad essere ciò che eri da bambino. Questa
è o potrebbe essere una via
La consapevolezza.
Non sei sbagliato è soltanto una proiezione mentale.
Spegni il proiettore e finirà il film della sofferenza.
Tutto è transitorio e impermanente perciò prima o poi sparirà..Non trattenere ciò che ti fa star male! Lascialo correre come corre una nuvola , soprattutto non incollartelo addosso
U saluto Michele.
Io non sono unico o superiore agli altri
@@halometry5523 Sei unico non ripetibile, diverso dagli altri, come lo è ciascuno di noi.
Un saluto Michele.
mi sono ritrovata in TUTTO quello che hai detto, è impressionante come l'esperienza di un completo estraneo possa essere così familiare.
Anche io, pazzesco sembra di vedere il mio interno prendere parola attraverso la voce di un'altra persona
Idem, mammamia.
Perché tutto questo viene dai nostri genitori. E a loro nessuno insegna come fare i genitori, per cui fanno quello che possono. A volte é bene, a volte é male. Se accettiamo questo, li e ci capiamo molto meglio.
Giovane, intelligente, sensibile, probabilmente fortemente empatico. Un bagliore di luce in questo mondo ottenebrato.
Da speranza sentire un ragazzo giovane come te avere tale consapevolezza della vita.
@@Samuele_Lini_ARS grazie per il cuore ho riflettuto tanto da ciò che hai detto e ti incoraggio che la vera vittoria è il non sentire il bisogno di dimostrare chi siamo a nessuno non cambiare per nessuno sei speciale così come sei vedrai che la vita ti sorriderà ti auguro una serena domenica
La maggior parte dei giovani sono profondi cosi
@@cosacercononloso addirittura la maggior parte?
però spesso la consapevolezza non è sempre positiva perché più sei consapevole di certe cose e più soffri
Ogni tanto l'algoritmo di RUclips fa dei bei regali.
La profondità e la precisione con cui parli dei tuoi pensieri, delle tue insicurezze, del tuo esserci nel mondo è un frutto evidente del lavoro che stai facendo su te stesso.
I tuoi occhi sono eloquenti, dentro di te porti molti pesi che stai cercando di conoscere e lasciare andare.
Il percorso non sarà facile, ma hai il passo giusto per affrontarlo.
Non ci conosciamo, ma ciò non cambia il fatto che sono fiero di te.
Forza!
È rassicurante trovare un altro ragazzo della mia età che spiega così bene quello che a volte mi passa per la testa, anche se abbiamo storie diverse. È molto coraggioso ed altruista da parte tua parlarne a tutti. Ti assicuro che tanti ragazzi si sentiranno meno soli. Spero che il tuo percorso di "guarigione" lasci grandi frutti, te lo meriti.
Perciò, Grazie
amico mio complimenti per il discorso e tutto e anche se siamo diversi mi sento come ti senti tu
Sei un ragazzo estremamente intelligente. Te lo dice una psicologa di quasi 50 anni. Coraggio! ❤
Complimenti per il coraggio ❤
grazie giulia! 😯☺
non azzardarti ad abbandonare il canale. sei molto, molto consapevole ed hai tanto da donare, a molti. in bocca al lupo, caro ragazzo
Questo in assoluto è il primo video che io vedo del tuo canale.
Mi hai letteralmente toccato dentro. Mi sono ritrovato nel 99% delle tue esperienze attraverso le tue parole. Tutt'ora mi trovo nei miei limbo. Tutt'ora vivo percependo un mondo irreale che non va. Le tue parole conclusive hanno acceso un lume in questo buio e te ne sono grato. Non è mia abitudine commentare i video che guardo su RUclips ma in questo caso ho sentito me stesso nelle tue parole e volevo farti sapere che anche io sono come te. Non sei solo. Non sono solo. Non sono sbagliato.
Grazie di cuore.
Continuerò a seguire i tuoi video. Anche se sei molto più giovane di me hai raggiunto una consapevolezza che io non ero ancora riuscito a delineare in me. Ho molto da imparare da te. Ti stimo e apprezzo che ti sia riuscito ad aprire al mondo permettendo a persone come me e te di non sentirsi più unici o sbagliati e di capirsi meglio.
mi ci sono ritrovata. Fingevo di essere qualcun'altra, una me ideale. La cosa funzionava perché riuscivo a farmi notare davvero tanto, a ricevere le attenzioni di cui ero bisognosa. Allo stesso tempo però invidiavo quelle persone che sapevano essere più umili perché ero consapevole di non poter stare al loro posto. Io stavo bene con me stessa solo se mi posizionavo in un gradino più alto. E questo, paradossalmente, mi rendeva ancora più insicura. Inoltre attraevo sempre situazioni scomode, relazioni che non mi facevano bene, anche solo quella con me stessa. Il tutto ha iniziato a cambiare quando il mio obiettivo è diventato un altro: la serenità, la conoscenza della vera me, la ricerca del mio equilibrio. Attraggo persone con cui mi sento più a casa, divento sempre più capace di rendermi vulnerabile ed esprimere ciò che sento, e mi sento sempre più spesso nel "posto giusto" e soprattutto, dalla mia parte.
E' stata una carezza rivedermi in te e in tanti che hanno commentato qui sotto
Attento a volere una ragazza per sfogarti. Mi ci rivedo molto nella tua descrizione e anche io cercai una ragazza proprio per colmare quei vuoti emotivi. Quello che ne venì fuori fu una relazione tossica e disfunzionale. Tuttavia mi ha aiutato a crescere e maturare su tanti aspetti, purtroppo per poter andare avanti dobbiamo sperimentare la vita sulla nostra pelle. Solo attraverso la sofferenza e le esperienze toccate con mano possiamo avere una maggiore consapevolezza. Ti dico questo perchè la risposta alle tue domande non la troverai stando nella tua mente, ma aprendo quest'ultima a ciò che ti circonda.
Sei giovani, datti tempo. Hai un coraggio raro e una dote che quasi nessuno ha: Non menti a te stesso, e sai tradurre in parole quello che hai dentro. Felice du aver trovato il tuo canale.
Caro, ascoltare tue parole e le tue riflessioni mi ha rattristato molto, i tuoi occhi parlano per te, da mamma e ancora prima figlia, ti dico che le famiglie perfette e felici non esistono o comunque sono rare, si diventa genitori senza essere in grado di esserlo al meglio, senza avere spesso gli strumenti per esserlo. Da giovani si tende a vedere un colpevole quando invece quasi sempre sono due, ogni genitore crea un meccanismo che coinvolge i figli, anche senza volerlo, ma il danno è inevitabile, almeno finché non si diventa più adulti per capire a fondo i rapporti e le loro evoluzioni. Il bisogno d’amore e la necessità di essere riconosciuti portano a cercare in modo esagerato in altro quello che si avrebbe dovuto ricevere dai genitori. Io ho perdonato i miei, perché mi sono resa conto che non avevano strumenti, non gli era stato insegnato ne tantomeno avevano vissuto delle situazioni che avrebbero potuto essere un insegnamento. Come mamma riconosco che è difficilissimo essere genitori, per questo si cerchi di non far mancare nulla si può cadere a volte in comportamenti sbagliati. Sei un ragazzo molto maturo, credo che tu abbia tutti gli strumenti per capire, accettare e perdonare, ti consiglio di parlarne con una persona competente per farlo nei migliori dei modi, e ricordati che ognuno di noi è un essere perfetto e unico. La rabbia porta a una chiusura che ti logora e la paura di perdere qualcuno o non essere accettato ti può ostacolare nei rapporti con gli altri. Hai tantissimo da dare e una volta che sarai fuori da questa situazione ti garantisco che arriverà la felicità. Sei un bel ragazzo, serio e con una testa che funziona. Troverai la tua strada e la tua serenità interiore, sei giovane e il lavoro di crescita lo hai appena iniziato. Ti vedo io e ti vedono anche gli altri. Un caro saluto e forza ❤
Sono stato un giovane solo. Ho dedicato il mio tempo a studiare e quando avevo 40 anni sono diventato benestante/ricco rispetto a molte mie conoscenze giovanili. Ora sono stimato e appagato. Questo per dire che le cose non vanno sempre in una direzione.
Le nostre scelte, sul lungo periodo, fanno la differenza.
A volte passano anni prima di poter raccogliere i frutti di ciò che seminiamo
@@marcodegiovanni3696 grande
Che lavoro fai?
con quel cognome come sbagliare
Questi sono tra i migliori video che si possono trovare su RUclips, GRAZIE!
ti ringrazio tanto per questo video. sono un ragazzo di 18 anni con molte insicurezze, ma allo stesso tempo credo di essere superiore e speciale. sono molto contento di aver trovato te con questo video, proverò a superare anch'io la cosa in modo maturo.
Sono incredulo nel vedere un ragazzo così giovane come me avere una tale profondità emotiva e una tale consapevolezza, davvero ascoltarti mi lascia senza parole, probabilmente perché sono in una situazione molto molto simile alla tua ed è talmente raro sentire un mio coetaneo parlare di questi argomenti con tanta lucidità. Un po’ mi viene da piangere..vai a capire perché
Quanto sarebbe bello avere un amico come te
Alla fine chi ha sofferto e vissuto certe situazioni è speciale...si vede la realtà con occhi differenti, si è più sensibili ed empatici ma purtroppo ci scontriamo con la maggior parte delle persone che invece di apprezzarci magari ci deridono per quella che da fuori può essere vista come debolezza o fragilità, cosa che invece non è assolutamente. Davvero pagherei per conoscere persone come te, con la tua profondità! sii fiero di come sei
Sono tuo coetaneo e mi sento proprio come te sentire la tua storia sembrava di ascoltare i miei pensieri, complimenti davvero per il coraggio e la fluidità con cui hai espresso concetti che nella mia testa sono sempre stati molto fumosi ma che tu sei riuscito a rendere concreti e chiari, sentirti è stato ispirante, ri ringrazio, se passi da Brescia sarebbe bello fare due chiacchiere
Quello che hai trattato qua è un tema molto delicato. Ti ringrazio per averne parlato perché per la prima volta nella vita mi ritrovo nelle parole di qualcun altro e sinceramente io non avevo parole per spiegarlo; hai messo molta chiarezza nella mia mente. Torno su questo video ogni volta che ne sento il bisogno: è una medicina per l'anima. Quando parli del fatto che esistano più parti di noi 7:44 , io ho osservato qualcosa di molto simile: ci sono dei momenti della giornata in cui penso ad una cosa in modo positivo e altre in cui penso alla stessa identica cosa in modo negativo. Cambia proprio la mia percezione di una stessa situazione. Sapendolo cerco di affrontarle quando mi sento positiva, naturalmente, ma vivere su questa altalena è dura.
La figura paterna nella vita di una persona ha il compito di dare autostima e protezione.
Noi che abbiamo avuto dei padri tremendi, dobbiamo lavorare molto su questa parte.
L'ansia che descrivi sull'arrivo a casa del padre la conosco benissimo.
Anche il mio aveva il talento di umiliarmi e ignorarmi.
Ti faccio tanti in bocca al lupo per il tuo percorso evolutivo.
Già esserne consapevole ti fa essere a metà soluzione.
Mi sei capitato nella home sulla smart TV, alle 00:20 della notte, ho cliccato sul video incuriosito dal titolo.
Mi rivedo nella tua storia, anche nei dettagli, che sono quelli che danno profondità al racconto e generano empatia.
io alle 3:49
Da padre di due bambini piccoli questo tuo video mi ha colpito molto. Grazie.
Ciao. Nell'ultimo periodo anch'io sto cercando di tornare alla normalità.
Ho iniziato un mio percorso di crescita personale, di migliorare me stesso e tutto ciò che ho attorno.
Credimi se ti dico che l'90% delle cose hai detto mi sono rivisto tantissimo.
Anch'io come te, sentendomi escluso, con quella cosa di non essere notato, mi ha portato a crearmi una realtà tutta mia, dove io ero quello diverso dagli altri, quello speciale...
Adesso piano piano sto cercando anch'io di analizzare il passato, cosa effettivamente mi ha portato ad essere quello che NON sono, perché il vero me non è quello che ho vissuto finora.
Apprezzo ancora di più il fatto che ne hai parlato con tutti qui su RUclips, davvero coraggioso e altruista da parte tua.
Grazie a gente come te che ne parlano, facendo sii che chi come me non si senta solo ad affrontare tutto ciò.
Grazie!
In bocca a lupo per questo tuo percorso di vita e di RUclips. ❤
Amico mio, una persona che è capace di un ragionamento come hai fatto tu, che riesce a guardarsi dentro e a esprimere in parole ciò che crede di aver capito non può essere, come dici tu, "una merda". Abbi più fiducia in te stesso e più amore per te stesso e per ciò che puoi fare, è il primo passo per trovare il tuo posto nel mondo. E ricordati, esprimere i sentimenti, condividere con qualcuno le proprie emozioni oltre che i momenti della vita (belli, brutti) è ciò che ci da la forza di vivere.
Non sentirti inadeguato: fai del tuo meglio in tutto ciò che ti fa stare bene senza rimpianti e soprattutto circondati di persone che meritano, che ti apprezzano per quello che sei e non per quello che vogliono che tu sia.
Credi in te stesso 💪👊
In bocca al lupo per tutto!
Incredibile come senta vicina la tua esperienza alla mia, ma nel mio caso mi rendo conto che a volte l'illusione di essere speciale è un modo per combattere la stessa paura di morire, ma chiaramente in modo malsano, poiché appunto può essere solo un'illusione e, quando mi appare chiara ed evidente la mia ordinarietà in quanto essere umano, allora è lì che vado in crisi di ansia. A volte mi succede quando sento di star tradendo il mio essere speciale ''accontentandomi'' di qualcosa di ordinario, ma la chiave della vita forse è proprio quella, ossia godere del fluire delle emozioni, degli eventi, delle persone, dei luoghi, delle nostre stesse scelte aldilà che siano più o meno ordinari, ma proprio perché sono la nostra VITA, siamo noi, in ultima istanza. Il problema è che quelli come noi passano le giornate a etichettare le proprie azioni ed emozioni come giuste e sbagliate in base a questa visione narcisistica di sè stessi, come fosse l'unica strada per la salvezza (una parte di me si sta illudendo che questo stesso messaggio sia speciale, per fare un esempio di quanto questo aspetto ci accompagni costantemente). Questo è il motivo per cui spesso ci asteniamo dall'esprimerci, che sia con la parola o con le azioni, finché non possiamo dire o fare qualcosa di davvero speciale, un'osservazione particolarmente arguta, una scelta visionaria e così via. Eppure ci sono dei momenti o dei periodi in cui riesco a seguire una sorta di spinta interiore diversa da quella narcisistica, più ancestrale e fanciullesca, e a volte penso che la strada per riscoprire sè stessi consista proprio nel riappropriarci di questo slancio infantile, quello che c'era prima del giudizio degli altri e che, soffocato dal rifiuto del mondo esterno, ha provato a rintanarsi tra le mura domestiche per cercare riparo, ma vi ha trovato solo ulteriore disprezzo.
Dentro di te c'è ancora il bambino che eri, ora che hai capito ( e molto bene!) diventa tu il padre che non hai avuto. Amati.
sto passando un periodo davvero simile, di estrema confusione interiore che inevitabilmente si ripercuote nella realtà. come se fossi in un vortice che mi trattiene nel fondo. sapere che c'è qualcuno che sta vivendo o ha vissuto lo stesso è in un certo senso rincuorante, fa capire che in fin dei conti non si tratta di essere giusti o sbagliati ma, forse, di essere umani. ce la possiamo fare, per quanto tosta sia
comunque le tue parole e il tuo modo di esprimere qualcosa di così intricato è ammirevole e terapeutico
GRAZIE❤. Quando alcune situazioni, specialmente familiari, si trascinano da moltissimo tempo, quelle parti ti divorano letteralmente la personalità. Secondo me non c'è piu nulla da comprendere. Non posso dire "allontanati" perche anche questo diventa complicato (ci si sente male/ in colpa) l'importante è smettere di pensarci, in ogni modo sia possibile.
È il primo momento nella mia vita in cui ho riflettuto davvero...mi sento non male ma diverso da 25 minuti fa
Pur avendo un vissuto e una situazione familiare diversa dalla tua, mi ritrovo tantissimo nelle tue parole, nel discorso si sentirsi diversi, migliori, speciali, e allo stesso tempo mai soddisfatti di sé stessi, ma soprattutto mi rivedo in questa tua consapevolezza e capacità di autoanalisi che inevitabilmente fanno sentire un grande senso di solitudine. È difficile capirsi e vivere nel presente senza essere riusciti ad affrontare completamente i propri traumi, però secondo me è un lavoro che si fa giorno dopo giorno, purtroppo a volte vorremmo sapere tutto subito quindi ci convinciamo di cose che non sono vere, ci illudiamo o che saremo sempre così o che un giorno cambieremo e tutti se ne accorgeranno all'improvviso. In realtà il cambiamento e la consapevolezza avvengono lentamente e ogni giorno può essere una nuova scoperta. dobbiamo solo imparare ad essere pazienti. ti ringrazio per questo video e per aver espresso questi tuoi pensieri che mi hanno fatta sentire un pò meglio e meno sola
Sono veramente felice di vedere una persona aprirsi a tali ragionamenti. Ho 17 anni e quindi non trovo quasi nessuno con cui esprimermi però guardando questo video sento il dovere di farlo come se ti stessi parlando faccia a faccia. Anche io ho avuto un'infanzia molto "apatica" per quanto mi riguarda, ero spaventato di fare arrabbiare mio padre e mi sentivo amato principalmente da mia madre. Dai 14 anni però ho iniziato a fare ragionamenti di questo genere e analizzare me e tutto cio che è stata la mia vita fino a quel momento. Ora come ora capisco mio padre nel bene e nel male e capisco mia madre anche se la situazione si è un po' invertita. Io ho sempre avuto paura del cambiamento e questo mi ha portato a crescere troppo in fretta di testa, mi sento di dire. A 15 anni mi stavo gia chiedendo cosa avrei fatto nel futuro dato che avevo molto tempo da solo avendo perso tutti i miei amici e non parlando con i miei genitori. A 16 anni ho fatto uno stage e mi sono reso conto di come la maggior parte degli italiani spendono il resto della loro vita. E questo ha dato una risposta alla domanda che mi girava in testa da anni. Personalmente ho deciso che voglio esprimere me stesso attraverso l'arte (penso proprio perche non ho mai avuto nessuno con cui esprimere tutti i pensieri che avevo in testa in quegli anni). Sono sempre stato bravo a disegnare, migliorando senza allenarmi, ma volevo puntare sulla musica il miglior mezzo per esprimersi. Ho studiato per i miei conti e ora mi sto allenando con un programma di produzione musicale. Quello che voglio intendere è che non importa quanto tu sia dotato, devi renderti conto di ciò che puoi e che vuoi fare e impegnarti per migliorare. Ma questo solo dopo esserti compreso a fondo ed aver capito cosa vuoi effettivamente. Un esempio può essere sapere che significato e valore dai alla TUA vita. Mi sento di dire che ti devi sentire un po' speciale per fare qualcosa del genere.
Comunque mi ci rivedo completamente. Cambia da persona a persona ma la mia salvezza è stato essere trascinato dentro un gruppo di amici genuini che non ho mai avuto. Io ti consiglio di partire dal capire quali opinioni ignorare e da quali imparare di piu su te stesso.
Wow. Che video. Mi ci sono rispecchiata da inizio a fine. È incredibile come hai spiegato tutto così dettagliatamente (faccio una fatica immensa a capire e spiegare cosa sento), sicuramente o condivido questo video, o me lo salvo e lo tengo privato, o lo farei vedere a qualcuno per fargli capire cosa sento. Hai avuto un grande coraggio a farti sentire così come hai fatto e sono davvero stupita di aver incrociato il tuo video. Quello che ti posso dire è grazie e che penso il tempo chiarirà queste ferite ma saremo solo noi a poter vederci dentro e capire. Un giorno staremo bene perchè avremo capito chi siamo. Un abbraccio, grazie ancora
Così maturo così giovane, così intelligente , grande capacità di analisi. Un linguaggio forbito , grandissima sensibilità e tanto ancora fanno di te una persona speciale.
Dietro il bisogno di sentirsi speciali c'è il bisogno di essere visti e apprezzati, perchè i nostri genitori per primi non si sono mai accorti del nostro valore e soprattutto del nostro potenziale. La cosa terribile è che anche se nella vita si raggiungerà visibilità/successo/acclamazione da persone esterne, ciò non colmerà mai la mancanza di ciò che non ci è stato dato da mamma e papà. Questa infatti è la cosa che mi spaventa di più, pensare che l'insieme di cose che si vivono nel primo decennio di vita ti segnino per sempre, e che in fondo faranno sempre parte di te, influenzando inevitabilmente le scelte che fai e le persone che attrai. Comunque complimenti per il video, non è facile esternare questo genere di cose. Mi piacerebbe conoscerti
Siamo quasi ugali, davvero. Esperienze e psiche veramente simili. Sei il primo che trovo che parli proprio di quella che sembra la mia situazione. Grazie davvero
grazie. Grazie per averne parlato senza voler dare LA soluzione. Grazie per esseri dimostrato umano.
Prendere consapevolezza, crescere senza farsi definire da ciò che ci è successo. Il ruolo dei genitori incide molto purtroppo ed è un qualcosa che non scegliamo ma da cui si può guarire e uscire.
Si benissimo quanto possa essere difficile parlare di quello che hai detto. Ti giuro su Dio che mi sono ritrovato in tutto quello che hai detto, dai genitori fino alla fine del video e il tema principale. Io non trovo mai le parole purtroppo per esprimermi in quest maniera ma hai parlato solamente di fatti e ci vuole coraggio, lo hai fatto solamente perché altre persone con il tuo stesso problema vedessero il video. Ti stimo fratello e non sei solo. Per un qualsiasi cosa o problema attuale chiedi pure che ho notato abbiamo due vite molto simili. Anch'io ho gli stessi esatti problemi con mio padre e con mia madre che invece mi mente per giunta.
Ciao, grazie per il tuo ottimo video. Vorrei dire che tante, se non tutte, sono le persone sofferenti a livello psicologico. Anche persone che apparentemente hanno tutto: posizione sociale, bell'aspetto, relazioni, denaro ecc... in realtà è solo una facciata. Tutti soffono...prima o poi, per un motivo o per un altro...Conviene vivere in modo semplice, senza troppe aspettative, senza pretendere troppo da noi stessi... muoversi e leggere...
Grazie mille bro, mi sono ritrovato al 100% nelle tue parole! Ho provato anch'io mille robe per poter vivermi felice e tranquillo il mio modo di essere e la mia personalità, faccio ancora fatica a godermi i miei obbiettivi raggiunti e spesso ho mille pensieri per la testa, ma ti giuro che il tuo video mi ha aiutato ad aprire nuovamente gli occhi, ammiro un sacco la tua sensibilità! Ti auguro di trovare la tua strada e vivere più sereno, senza troppe pare! 🫶
Saper parlare del problema è un passo avanti per risolvere il problema, non mi rivedo esattamente nelle cose che hai detto tu perchè la mia situazione è diversa però abbiamo vari punti in comune, e vorrei anche io essere in grado di parlarne
Okay sono senza parole..anche io ho avuto un infanzia simile alla tua, litigi e violenza compresi..e adesso mi trovo nella situazione che hai descritto..passo ore ad immaginare una vita di successi..vivo aspettando il riscatto sentendomi un fallimento..ho i tuoi stessi problemi relazionali, non capisco se mi piace davvero qualcuno e non mi sono mai innamorata..
Non avevo ricollegato tutto questo alla mia infanzia..sentirti parlare è stato come unire i puntini..grazie❤
@@sarasalvi8576 Mi dispiace, capisco perfettamente, anche se dopo ognuno ha il suo modo di viaggiare con la mente e di crearsi il suo mondo. Io personalmente mi sono innamorato solo un paio di volte (ovviamente senza combinare nulla ma soffrendo come un cane) ma quando ancora ero un ragazzino, ad oggi non ricordo neanche più cosa si prova, me lo immagino e basta. Forse anche tu hai perso il contatto con le tue emozioni e senza saperlo senti il bisogno di capire meglio te stessa e di stare bene prima di avere spazio per innamorarti o pensare ad altro. Ma non posso saperlo ovviamente, non sono uno psicologo. Il consiglio che mi sento di darti per quel poco che posso dirti è di osservarti sempre, a cosa pensi, perché lo pensi, come reagisci a determinate cose.. ma senza giudicarti, quando ti giudichi sei gia fuori dalla realtà perché ti crei una rappresentazione mentale di te stessa, che non è quella che vedono gli altri, non sei un fallimento, non hai nessuna colpa, hai reagito cosi e basta, scoprirai che certe cose non le puoi controllare e nemmeno cambiare inizialmente, ma inizierai a vederle. Io non sto meglio di te, siamo qui tutti insieme, buona fortuna ☺️
Pensi sia un male avere questa voglia di riscatto e successo? Io sono nella tua stessa situazione ma non lo ritengo un problema... Anzi è ciò che mi spinge ad andare avanti
@@_zack_4857 dipende da come la vivi, a me purtroppo causa ansie e paura per il futuro.. l'incertezza di ciò che succederà mi fa sentire bloccata..
Spero tu la viva meglio, ti auguro di raggiungere i tuoi obiettivi💕
@@sarasalvi8576 ♥️ ti auguro lo stesso
Ehi è una battaglia in cui ci troviamo tutti insieme, quella per continuare a tenere i piedi per terra e non farsi film inutili, senza farci abbattere dal passato e in cui ci impegniamo ogni giorno a sviluppare la nostra migliore versione...
Grazie per aver condiviso la tua esperienza personale!
Ti auguro tutto il bene del mondo. Sei un ragazzo straordinario ed uscirai a testa alta da tutti questi problemi,sopratutto perché stai trasformando il tuo dolore in qualcosa di bello, ovvero in un video che sta dando consapevolezza a moltissime persone. Per questo complimenti
questo video è stato un po' un bagno di realtà, una micro e ulteriore messa a fuoco sulle mie difficoltà che, a quanto pare, non sono l'unica persona sulla faccia della terra a dover affrontare ogni giorno, come spesso mi è venuto da pensare. sei riuscito ad esprimere con lucidità quello che io non ho mai avuto le palle di dire a nessuno, per paura di non essere compresa e di passare per una rincoglionita (che poi veramente leggere anche gli altri 650 commenti mi fa capire che siamo un po' tutti noi esseri umani dei rincoglioniti che non capiscono niente, anche se molti sembrano capire tutto). Io mi sono sempre sentita un paradosso vivente: non capisco se sia una persona introversa o estroversa, attraente o scontrosa, penso di essere infondo infondo infondo migliore di tutti, ma in realtà sento che tutti sono sempre un passo avanti rispetto a me. credo di essere brava in ogni ambito se mi ci metto, portata per qualsiasi cosa io scelga di fare, però allo stesso tempo credo di non essere in grado, di non riuscire veramente in nulla. sono una persona equilibrata, ma allo stesso tempo sono instabile. mi sento leggera, perché ai problemi non ci voglio pensare, ma il macigno che ho addosso rimane là, e allora sono pesante. sento che a nessuno importi realmente di come stia, però le mie parole, i miei movimenti, i miei gesti, anche quelli più impercettibili, sono monitorati da tutti, non sfuggono a nessuno. anche il fatto stesso di sentirmi così, divisa, non inquadrabile, è un'ulteriore divisione in me, perché questa stessa sensazione di sentirmi un paradosso è vissuta da me sia come una cosa positiva, perché vuol dire che sono superiore rispetto agli altri, perché se non riesco a inquadrarmi come sembrano fare tutti, vuol dire che ho un qualcosa in più, sono eclettica, particolare, speciale appunto), ma anche come una cosa negativa perché in realtà io non so chi sono veramente, penso di saperlo, ma poi di fatto non so mai come definirmi, eppure al tempo stesso mentre sto scrivendo queste robe che non leggerà mai nessuno, sento che invece mi sto definendo bene, che mi conosco bene in realtà, sono consapevole di me e allo stesso tempo di me non capisco niente. è tipo un cazzo di loop senza senso che alla fine della fiera non ti permette di vivere il presente. perché quello è il punto. i rari casi in cui sono spensierata e contenta sono quelli in cui sono nel presente e non penso ad altro se non il presente vero, reale. ma spesso anche se ricordo a me stessa di vivere il presente, semplicemente non riesco perché tutti sti pensieri arrivano a raffica e vengo sopraffatta. comunque grazie non so da dove sto ragazzo abbia preso il coraggio, ma è stato molto bello ascoltarlo.
ti ringrazio del messaggio, hai descritto bene con lucidità una situazione che condivido, e che capisco perfettamente, anche io sono un paradosso. Comunque sei molto attenta su di te, ed è giusto che ti osservi da queste prospettive, non siamo nulla di "fisso" non abbiamo un etichetta non ci dobbiamo identificare in un qualcosa, la verità (se sei come me) è che tu probabilmente possiedi le qualità che descrivi, ma hai dei blocchi dovuti ad un passato dove probabilmente ti sei convinta di essere incapace o di essere strana che di fatto poi ti rendono cosi, la tua attenzione è completamente rivolta all'esterno a quello che pensano gli altri e non a dentro di te.
eppure, nonostante tutto, sei riuscita a descrivere esattamente anche me, descrivendo te stessa. Sono onestamente scioccato da quanto mi ritrovi nella tua descrizione.
@@DarkMaximum1 bello sapere che non siamo soli, certo sarebbe bello se avessi il coraggio di esprimere queste cose in conversazioni reali, dal vivo.
Davvero un grandissimo coraggio e una grandissima consapevolezza di ciò che hai dentro. Mi sono rivisto in alcuni passaggi, ti sono vicino. Siamo tutti speciali e problematici nel nostro piccolo❤
Ho la tua stessa età, abbiamo un racconto molto simile per quel che accadeva dentro casa, però io sono stato estremamente più fortunato, sono sempre stato lodato, circondato da amici sinceri, conosciuto tantissime ma tantissime persone, anche di culture diverse, poi sono neurodivergente e straniero, ho una famiglia allargata. Pieno di curiosità per il mondo, negli sport andavo bene a scuola eccellevo, o almeno questo per un periodo di 2-3 anni. Poi ho smesso di andar così bene ma non mi importava più.
Io non so quanto sei andato nel dettaglio nei tuoi racconti, ma io la soluzione a tutto l'ho sempre trovata nell'esagerare, io esagero sempre in tutto, divoro questo mondo e talvolta anche altre persone, ma mai per ferirle... in genere le amicizie me le sono create proprio così, dando il 500% di me, per ottenere prima qualcosina di loro e poi sempre di più.
Sono stato un emarginato, un leader, un estremista... ma alla fine sapevo che come altri arrivato a diventare adulto sarei arrivato allo stesso risultato. Mi considero normale.
La mia è stata una strada di accettazione, è l'ho voluta prendere molto larga conoscendo prima il mondo e quel che mi potevano offrire gli altri per risolvere solo alla fine quel che succedeva dentro di me. Però hai ragione, una volta instillati da piccoli quel danno che i nostri genitori ci hanno fatto rimane, infatti non sono sicuro di come e se procederà la mia vità.
Sebbene ora sia senza dubbio felice.
potrò aver corretto la componente psicologica, ma non di certo quella neurologica la quale è in decadimento. Che siano i livelli di seratonina di base o altro. So, avendo l'ADHD che non si può davvero combattere una condizione del genere senza medicinali. (mi riferisco all'adhd che è quasi sicuramente causato e di certo corelato a bassi livelli di dopamina).
finisco il commento ringraziandoti
E' incredibile la tua consapevolezza, mi ritrovo in moltissimo di ciò che hai detto. Vivo questo stallo da molti anni ormai. Complimenti per la tua maturità emotiva. Un abbraccio.
ti ammiro profondamente per questa capacità per nulla scontata di introspezione e di dialogo con te stesso. Si parla costantemente di “intelligenza” ma presa nel modo sbagliato, tralasciando quell’intelligenza emotiva di cui tanto parlava Goleman e di cui hai dato piena dimostrazione in questo video. Non voglio divagare troppo nel dirti quanto abbia ammirato ogni singola parola e di quanto mi sia stato di conforto sentire tutto ciò, perciò giungo al punto che più mi sta a cuore.
In tanti momenti anch’io ho creduto fortemente nel concetto del “sistemare me stesso” e “tornare alla normalità”, e più mi ostinavo nel cercare di realizzarlo e più mi sentivo perso, disorientato. Poi, con periodi di profonda riflessione e introspezione (lunghi e complicati periodi), capisci che con questo tipo di pensiero automaticamente continui a giudicarti “guasto”, “rotto”, che hai cose in te che non vanno. Se continui a dire a te stesso di volerti sistemare, continui a dire a te stesso di essere (ancora) rotto. Ho capito poi che dovevo accogliere quei pesanti tratti di me che avevano preso forma nel tempo, lavorarci su senza contrastarli e soprattutto che quei vuoti formatisi nel tempo erano nuove parti di me che stavano per sbocciare.
Ti ringrazio per l'opportunità che mi hai dato di riflettere su quanto hai condiviso; ne è nato così questo mio breve pensiero che spero possa offrire uno spunto utile a chiunque.
Più che un messaggio agli altri mi sembra un messaggio a sé stesso, per ribadire questa cosa che hai capito. Ho apprezzato il video.
esattamente
Mi hai fatto ricordare Siddhartha Gautama, e le 4 nobili verità, poi mi hai fatto ricordare, il grande debito di gratitudine nei confronti dei nostri genitori.... Poi, mi hai fatto ricordare a i 3 ostacoli e i 4 demoni, poi le 14 offese ( Nichiren Daishonin), insomma..... Grazie❤
@@mgpotik1 ciao, sto leggendo ora un libro sul buddismo (si intitola “profondo come il mare, leggero come il cielo”). Lo dico perché mi è capitato di leggere il tuo commento e infatti ci sono scritte queste cose.
Sei un Grande Ragazzo, profondo, sensibile, molto intelligente, continua a essere cosi aperto e coraggioso...quello che stai facendo qui fa davvero la Differenza per la società e per chi ha problemi interiori . Chapeau
Il rapporto con la famiglia è determinante, e influenza quello che sarà il rapporto con gli altri, anche con il nostro partner! Bella questa analisi, grazie....
Video veramente rinfrescante per la mente, parli di te in modo così sincero e disilluso, hai una capacità di autoanalizzarti che ammiro profondamente. Ti auguro di far fronte ai tuoi problemi con tutto il tuo essere, non di evitarli ma di viverli fino in fondo. Una cosa che mi ha aiutato molto é essere consapevole che pressoché tutti sono tormentati dai loro drammi e traumi, a volte mi sono sentito l'unico problematico ma era solo perché non capivo a fondo le battaglie di tutti gli altri. Ti auguro una buona vita.
Bravo 👏👏👏 Consola tanto vedere un ragazzo giovane come te, che potresti essere un mio studente, così profondo, intelligente e sensibile 💪🩷🫂
Wow ragazzo, intanto COMPLIMENTI!
Complimenti perchè so bene quanto non sia facile arrivare ad esternare certi tipi di riflessioni così personali.
Mi sono rivisto tantissimo in certe cose che hai detto e, bene o male, per il vissuto che hai un po' descritto.
Ti volevo dire, col cuore in mano, di rimanere veramente tanto attaccato alla persona che sei, ai tuoi valori, a ciò che credi sia GIUSTO in questo mondo e pure ai tuoi dubbi: è da lì che puoi partire per farti le giuste domande.
Cresci, sbaglia e impara, questo sì...ma come hai detto tu, SAI/SENTI GIA' CHI SEI e probabilmente (qui parlo per esperienza personale) stai attraversando una fase nella quale certi valori non sono condivisibili con i tuoi coetanei, o comunque con chi ti sta attorno ora.
Ma non importa...o meglio, sì lo so che importa ora, ma davvero su questa cosa ci posso mettere le palle sul fuoco: attirerai ciò che meriti nel tempo, nel bene e nel male (dal quale potrai trarre insegnamenti e continuare a metterti in discussione). 🙏
Ti mando un grossissimo abbraccio e ti auguro davvero di splendere!
grazie, io vivo tutt'ora in questo loop, mi ha permesso di vederla da un punto di vista migliore
Sei sicuramente speciale perche' hai avuto la capacita' di analizzare la tua situazione come lo saprebbe fare uno psicologo, quindi lo sei. Le ferite che hai andrebbero viste da uno psicoterapeuta, che ti aiuterebbe a fare pace con il tuo vissuto. Molti di noi hanno questo tipo di sensazioni, solo che pochi sanno vederle e analizzarle come hai saputo fare tu. Verso i tuoi genitori un giorno forse li perdonerai perche' hanno fatto quello che potevano essendo quelli che erano. Datti tempo e datti pace, diventa amico di te stesso. Siii tu, con te stesso il genitore dolce che avresti avuto bisogno di avere vicino. Ce la farai
Esatto 👏👏
Ti abbraccio forte. Sei un ragazzo d'oro.
Ricordati che il bisogno di approvazione e gli aiuti che cerchi fuori in realtà sono delle richieste del tuo mondo interiore verso te stesso. Cerca più silenzio ogni giorno da pensieri, ed inizia a dirti "mi arrendo a questa situazione, non posso farci nulla" senza aspettative. Poi chiediti "adesso cosa mi piace, cosa desidero?" Qualunque cosa, anche un piatto da mangiare. Parti da questo e chiediti anche "cosa mi viene facile?", "cosa mi dava gioia da bambino?" e riparti a reintrodurre queste cose. Piano piano le tue sensazioni ti indicheranno la strada. Non temere. Ricorda che gli altri non ti potranno mai dare ciò che tu cerchi, se non appagamenti momentanei, quindi basta confronti. Immaginati di essere completamente solo ed ascolta le tue intuizioni
"Dentro di me sentivo il vuoto, e questa cosa mi distruggeva perché vedevo gli altri che ci riuscivano ed io non ero in grado"... capisco quel vuoto e l'evoluzione dei tuoi pensieri💔
Sentivo il vuoto perchè (non l'ho spiegato bene) a me interessava soprattutto l'accettazione, se qualcuno mi nota o mi da interesse ero gia soddisfatto e dopo rimaneva il vuoto, quindi 0 voglia di interazione, di conoscere, di farmi amare. Però allo stesso tempo desideravo una persona che mi amasse e da poter amare.. Grazie del messaggio
@@Analizzo Scusami non volevo dare per scontato le tue motivazioni, c'era molto più di me che di te nel mio commento, nel senso che sentendo quelle tue parole ho ricordato delle mie esperienze e anche alcune analogie con i pensieri che hai fatto di conseguenza. Sono contenta però se hai avuto l'occasione di spiegare meglio il concetto. Grazie a te
@@IlariaCeci non hai nulla di cui scusarti, anzi, hai sottolineato un concetto per me molto importante perchè alla fine era quella sensazione che mi riportava alla realtà sofferente e che faceva crollare tutte le mie costruzioni mentali. Ognuno di noi poi ha la sua esperienza, c'è chi il vuoto lo percepisce in un modo, chi in un altro, la sofferenza non si manifesta allo stesso modo per tutti, ma tutti sanno quanto sia doloroso. Tranquilla ☺
@@Analizzo QUANTO MI RIVEDO IN QUESTO MESSAGGIO giuro ti capisco tantissimo, volere qualcuno da amare ed essere amato, essere importante per qualcuno, lo capisco al 100% letteralmente. ora pur quanto ho ancora questo desiderio ho capito (sto cercando di capire) che 1 devi essere importante per te in PRIMIS. cerca di metterti al primo posto ed essere speciale per te stesso intanto. (processo che può essere più o meno lungo ma ne vale la pena)
@@Analizzo ti è mai capitato per tutte queste ragioni di avere anche problemi col cibo? Per esempio non riuscire a pranzare/cenare con estranei o avere difficoltà ad accettare un invito che richieda un interazione sociale sebbene in realtà la desideri?
Ciao, io ho un paio di anni in più di te e mi rivedo molto bene in tante cose che dici. Ricordo bene il passare intere giornate a vivere nella mia testa in un universo in cui ero la protagonista amata da tutti.
Poi un giorno verso i 20 anni mi sono svegliata e mi sono resa conto di avere completamente perso il contatto col mondo reale. Avevo passato talmente tanto tempo nella mia fantasia ad rapportarmi con le persone che mi creavo da non avere imparato nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza a interagire con quelle vere.
Fantasie che ampliavo leggendo costantemente libri fantasy e poi ricreando nella mia mente vicende in cui ero vincente, ero l’eroe, ero la prescelta per un destino speciale, mi ricordo quanto ho sperato nella lettere di hogwarts anche molto dopo il mio undicesimo compleanno e la disperazione un giorno nel realizzare che non sarebbe mai arrivata.
Forse peggio è stato poi rendermi conto di tutto quello che avevo perso, le esperienze con gli amici, gli amori, cose banali per quasi tutti.
Anche io ho dei grossi problemi con le relazioni, sia sentimentali che in amicizia. Ora come ora (fino a 4 5 anni fa no) riesco ad avere senza troppe difficoltà degli “amici” con cui passo volentieri del tempo piacevole, ma con nessuno di oro riesco a entrare davvero in contatto e ad andare oltre ad una relazione superficiale.
Anche io reputo la mia famiglia, in particolare mia madre, in gran parte responsabile dello sviluppo delle mie problematiche. Io non ho mai subito violenze fisiche ma solo una grade trascuratezza sotto vari punti di vista. In particolare ho un grandissimo risentimento verso di lei per non essersi mai resa conto dei miei disagi e dei miei malesseri e per il fingere di essere una famiglia normale con dei rapporti normali, quando invece sono orai 10 anni che di fatto siamo estranei in casa.
Ciao grazie di aver condiviso la tua esperienza
@@Analizzo Come dici giustamente tu e come mi ha detto il mio terapeuta queste fantasie sono state lo strumento che abbiamo utilizzato per sopperire ad una mancanza, l’unico mezzo che avevamo a disposizione in quel momento.
Io ho sempre avuto tanti tipi di fantasie, sia in mondi immaginari che nel mondo reale in una certa misura continuano ancora oggi, in particolare se non ho un impegno esterno che mi obbliga a tenere la mente impegnata, come il lavoro o lo sport.
Anche io spesso mi immaginavo in situazioni scolastiche in cui tutti mi ammiravano e mi invidiavano o sognavo di vincere importanti trofei sportivi, nonostante io sia sempre stata scarsa negli sport, oppure le competizioni di matematica e scienze.
Però in tutte ad un certo punto si inseriva una figura di donna che mi accudiva e mi coccolava e, cosa che trovo estremamente imbarazzante, questa fantasia in particolare è molto presente ancora oggi.
Anche io definisco patetiche molte di queste fantasie e devo dire di alcune mi vergogno talmente tanto che non sono ancora riuscita a parlarne col mio terapeuta, nonostante ormai lo conosca da anni, per l’imbarazzo che mi creano.
@@alessandracasarin9358 è bellissimo leggere la tua esperienza. Non trovo che le tue (vostre) fantasie siano patetiche, patetiche lo diventano quando vengono dette ad alta voce perchè in quel momento le vediamo con lo sguardo della nostra società/cultura/morale, ma finchè sono dentro di noi sono soltanto espressione autentica della nostra anima, e in questo senso sono un prezioso strumento di conoscenza di noi stessi e vanno trattate con la giusta dignità/rispetto. Ti consiglio un videogioco di nicchia che rispecchia molto il percorso personale che hai descritto, si chiama "Finding Paradise", ne puoi guardare i gameplay anche qua su youtube.
Sei in una fase sana dove stai realizzando a che punto sei della tua vita. Fai bene a guardarti dentro, attento a non generalizzare troppo la tua esperienza non è quella di tutti. Non fare affidamento su una futura relazione per risolvere i tuoi squilibri quello è un affare tuo. In bocca al lupo! Vai avanti così.
Mio padre non c’è mai stato e nonostante credo realmente mi sia indifferente dopo tutti i danni che mi ha causato io non so dire se lo sia davvero o meno. Come te vivo in contrasto da sempre con me stessa, ci sono volte in cui penso che se non avessi avuto tutte queste esperienze negative sarebbe uscita fuori la vera me e l’avrei amata perché spesso amo dei tratti della mia personalità, ma altrettanto spesso li odio. Per un periodo ho addirittura pensato di essere bipolare a causa anche delle mie esplosioni di ansia e rabbia e del mio essere troppo volubile. Tuttora sto provando a capirmi, ma ho un malessere che non va mai via, ritorna sempre. E questo non mi permette di vivere una vita costante equilibrata e pormi obiettivi a lungo termine. Nascondo tanto nella mia relazione perché se dovessi perdere la testa per cose normali mi lascerebbe com’è giusto che sia, ma non sono felice e ho paura che non lo sarò mai e che non smetterò mai di odiare un po’ me stessa. Grazie per averlo condiviso, tra noi coetanei è davvero difficile trovare qualcuno così sensibile coraggioso e consapevole così tanto da aprirsi. Forse se trovassimo il coraggio di confidarci staremmo tutti un po’ meglio
Ricordo questa frase sulla psicologia infantile: “ quando il genitore fa del male al figlio/a, esso/a non smette di amare il genitore ma smette di amare se stesso/a” . Una grande frase con un senso profondo , che rispecchia la realtà dei fatti. Il genitore decide per suo “egoismo”, di dare alla luce un figlio; ciò che devono capire é che il figlio ha come punto di riferimento i propri genitori e se viene attuata la violenza da parte loro nei confronti dei figli , li portano a un futuro di insicurezze, paure e ansie . Questo non é essere genitore. Per quanto molti credano che le “maniere forti” servano, non comprendono che stanno normalizzando la violenza , fisica o psicologica che sia ( la più dannosa). Quindi prima di decidere di dare alla luce un figlio, pensateci e domandatevi : “ sono pronto/a a fare il genitore?” “ é una responsabilità che mi voglio prendere ?” “ prometto di amare mio figlio/a indipendentemente da tutte le difficoltà che incontrerò ?”. Se le risposte sono positive buon viaggio, caso contrario, fermatevi , perché farete del danno a voi e ai vostri figli .
Caspita...complimenti per l'analisi e per la chiarezza con cui l'hai esposta! Mi ritrovo im moltissime cose che hai espresso! È pazzesco, mi sembra di guardarmii allo specchio. Cioè, sono io...dai rapporti con le persone, ai sentimenti interiori...è incredibile!! Ritengo di non aver avuto grossi problemi con i genitori anche se, a ben pensarci, mio padre (per indole) non è mai stata una figura particolarmente affettuosa e nel complesso ho ricevuto pesanti condizionamenti da entrambi, che hanno minato la mia autostima ed accresciuto la mia timidezza ed insicurezza. Di contro, ho sempre pensato di essere speciale, destinato a qualcosa di fantastico, lontano da quella che definiamo normalità. Il problema è: qual è la normalità? Ho sempre voluto essere famoso, riconosciuto, amato e ricordato dalla massa, esattamente come te. Di contro, constatando di non riuscire a realizzare tutto ciò, sono passato a sentirmi fallito, inutile, meno degli altri. Oscillo dunque tra un ego smisurato (complici anche tutti i video di crescita personake, che passano il messaggio sul fatto che noi siamo dio e possiamo ogni cosa), ed uno stato di depressione, anzi, per usare un termine più corretto, di rassegnazione ed inadeguatezza, soprattutto quando mi paragono a persone di successo (e con persone di successo, non intendo per forza i milionari o quelle famose, ma....persone realizzate, persone soddisfatte e felici di gran parte della loro vita e di quello che hanno fatto e che fanno). Non so, sto cercando un equilibrio ma...in questo momento attraverso un periodo che si può riassumere con: "senso di inadeguatezza". Non so esattamente cosa voglio, cambio spesso idea, sono irrequieto, come se aspettassi una svolta, come se attendessi un segno da parte dell'universo, che mi aiuti nell'indicarmi quantomeno la via. Poi il percorso sarebbe comunque mio, ma.. ho bisogno di un input iniziale. Credo che tutti noi abbiamo bisogno di qualcuno o di qualcosa. Chiunque abbia raggiunto quello che io chiamo "lo stato" (più spirituale che fisico), deve ringraziare qualcuno o qualcosa. Non credo nel self made man. Grazie di cuore per la tua testimonianza. Se teoverai "la chiave", spero vorrai condovidere la tua esperienza (consapevole del fatto che è comunque unica ed esclusiva per ognuno di noi) Grazie!!! 🙏🙏🙏
Ti ho ascoltato con molto interesse. Siccome sono sul tuo stesso percorso (a parti inverse perché nel mio caso la figura di disturbo é mia madre, non mio padre), mi sento di suggeriti poche cose:
1. Non hai bisogno di essere adulato, come hai detto. Sei tu l'unico a doverti vedere con occhi diversi.
2. La persona che ti dará valore (cioé una compagna) arriverá quanto meno te lo aspetti.
3. Perdona tuo padre, non per lui ma per te stesso e per la neessitá di ricercare le sue attenzioni negli altri. Solo cosí romperai la catena.
E poi vai via dalla tua comfort zone e con questo intendo lontano paecchio dalle tue radici. Sii sempre consapevole delle tue radici, ma vivile da lontano (almeno finché non avrai sistemato te stesso). Il distacco ti chiarirá le idee e ti fará affrontare i tuoi genitori in modo del tutto diverso. Provato su pelle.
Sei giovane ma sei sulla buona strada, quella del farsi domande per conoscersi. Moltissimi, credimi, non lo fanno mai e vivono male.
In bocca al lupo e buona vita.
Davvero molto molto interessante. Questa riflessione l'ho proiettata direttamente sulla mia vita e mi ha fatto molto ragionare sulle aspettative e sul bisogno di doversi dimostrare sempre qualcosa per riuscire a mantenere in piedi l'idea alta che si ha di se. Grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e il tuo vissuto e soprattutto complimenti per il lavoro che stai facendo per capirti.
Grazie per questo video. Lo avevo conservato nella mia cartella di video da vedere più tardi, ma stasera RUclips me lo ha riproposto ed ho finalmente deciso di guardarlo. Mi rivedo in tutto ciò che hai detto e ti ringrazio perché le tue parole mi hanno aiutata a riflettere. In un anno e mezzo di terapia con uno psicologo non sono mai arrivata a pensare nel modo in cui mi hai ispirata tu. Grazie ❤
"non sono speciale. sono come tutti gli altri. morirò come tutti gli altri"
Avevo bisogno di sentirmelo dire.
Grazie♥️
Siamo esseri Unici ma non superiori a nessuno.
Buona ricerca di te stesso caro ragazzo.
Sei un ragazzo veramente forte e coraggioso. Non smettere di condividere queste cose con gli altri. Sento tante cose in comune e spero che continuerai a condividere tutto questo con noi. Complimenti e buona fortuna 🍀
Ciao. Il tuo dolore è unico ma universale, imparare a conoscere le proprie ombre per superarle e diventare consapevoli di sé e della vita è importantissimo. Prima riesci meglio vivi. Ti consiglio con tutto il cuore un libro, un racconto che ti prende per mano e ti accompagna nella spiegazione delle ombre e dei rimedi ad esse. Io l'ho ascoltato su Audible : SUCCEDE SEMPRE QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO di Gianluca Gotto. Ti auguro gioia e amore. Sei in gamba! Un abbraccio, Laura
Sei proprio un bravo ragazzo e soprattutto molto intelligente. Vai avanti così perché con questi video aiuti molto anche a noi. Un caro abbraccio e ricorda che sei speciale ❤🙏
la semplicità del video e la tua genuinità ed intelligenza sono magnetiche. ho guardato il video per intero con rispetto per la tua vita ed esperienze. forza 💚
Non ti conosco ma ti capisco benissimo e ti voglio bene. Buona fortuna per la tua rinascita.
Grazie, molto dolce, altrettanto ❤
Che dolce scoperta questo video e questo canale. È raro trovare ragazzi così consapevoli come lo sei te, ti faccio i miei complimenti :)
Ho all’incirca la tua età e mi ritrovo molto nelle parole che dici, purtroppo il fatto di voler essere ammirati dagli altri e stare al centro dell’attenzione è un riflesso del nostro desiderio inconscio di voler essere accettati e amati dai genitori, cosa che non lo siamo stati. Ti consiglio vivamente il canale di Gabriella Tupini, una psicologa che fa i video qui su RUclips, parla di questi argomenti e di tanto altro, fidati che ti svolterà la vita e troverai le risposte che cerchi :)
Spero continuerai con i video, sono molto interessanti soprattutto il modo in cui ti esprimi è molto bello e raro.
Ciao, grazie del messaggio❤ Conosco gabriella, ed è stata un punto di svolta FONDAMENTALE per me. Sono sempre stato un ragazzo introspettivo alcune delle cose che dice (le piu banali) le avevo gia notate, ma non avevo nessuno che potesse confermarmele, fino a che non l'ho scoperta. Ho quasi finito di vedere tutti i suoi video, ma ovviamente non bastano per poter star bene, lei ci mostra la strada ma siamo sempre noi a doverla percorrere e non è scontata come cosa, non basta sapere le cose per riuscire a praticarle.. Come infatti io conosco ALCUNI dei miei condizionamenti ma non riesco a cambiarli... Hai trovato un tesoro anche tu! Andrò avanti a fare video man mano che mi sentirò di parlare di qualcosa, non registro cose a caso giusto per parlare o voler insegnare cose che neanche so😂. Grazie delle dolci parole, ti auguro il meglio.
@@Analizzo che bello, mi fa piacere sentirlo :) comunque, sarebbe possibile contattarti in privato?
Grazie per aver condiviso la tua storia e i tuoi pensieri, per certi aspetti mi ci sono ritrovato. È vero, non siamo supereroi, nessuno di noi è perfetto, ciascuno ha i propri limiti. Non per questo non possiamo essere speciali o diventarlo! Non lasciare che le difficoltà della vita ti impediscano di sognare e di mettere soprattutto quelle aspirazioni all'interno di un progetto concreto, sia esso lavorativo, sentimentale o di qualsiasi altro tipo.
Ti auguro il meglio e di trovare la serenità che meriti. Un abbraccio :)
Beh quella illusione mi sembra un ipercompensazione, tutti a seguito di ferite e vissuti negativi protratti nel tempo creano una corazza.. Una nota positiva.. Sei un ragazzo intelligente e introspettivo, sicuramente troverai il modo di vivere in maniera più armonica con te stesso e con gli altri.. Non è necessario che tu debba ricordare tutto o ricostruire tutto, sono le emozioni e i vissuti che credo tu abbia individuato molto bene , è un viaggio all'insegna Dell introspezione e della connessione con i tuoi sentimenti, una ricognizione di senso, non una storiografia, forza!
Nelle tue parole tanta sofferenza e tanto dolore.
Caro ragazzo, hai dentro di te tutte le risorse per trovare te stesso, con un aiuto qualificato.
Sei un ragazzo davvero intelligente, riflessivo e carismatico. Vorrei condividere con te alcune informazioni che mi hanno aiutato molto nel mio percorso personale. Spero che possano esserti utili per trovare il tuo equilibrio interiore.
Anch'io ho vissuto un'infanzia difficile, simile alla tua, e a 29 anni ho deciso di cercare risposte per guarire, affidandomi alla scienza. Un giorno mi sono imbattuto negli stili di attaccamento, un concetto che mi ha fatto riflettere profondamente.
In breve, ci sono quattro stili principali di attaccamento: sicuro, ansioso, evitante e disorganizzato. Questi stili si sviluppano durante l'infanzia, in base alla qualità delle relazioni con i genitori, e hanno un impatto duraturo sul nostro benessere emotivo e sulla capacità di formare relazioni significative.
La negligenza da parte dei genitori può portare allo sviluppo di stili di attaccamento insicuri, con conseguenze che possono durare tutta la vita. Se un bambino viene costantemente ignorato, maltrattato o esposto a un ambiente caotico, la sua capacità di sviluppare un attaccamento sicuro può essere gravemente compromessa.
Non sono un esperto, ma da quello che hai condiviso, sembra che la negligenza che hai vissuto possa averti portato a sviluppare uno stile di attaccamento evitante o disorganizzato. Tuttavia, il tuo approccio maturo e riflessivo mostra anche tratti di sicurezza, il che mi fa pensare che sei già sulla buona strada per guarire completamente.
Di seguito ti riporto una breve descrizione degli stili di attaccamento:
Attaccamento Disorganizzato: Questo stile si sviluppa in situazioni di grave negligenza o abuso, dove il genitore può essere fonte sia di paura che di conforto, creando un conflitto insormontabile per il bambino.
Risposta del genitore: Spaventante, minacciosa, abusante e incoerente.
Effetti: Il bambino può mostrare comportamenti disorientati, confusi e contraddittori. Nell'età adulta, questo si traduce spesso in difficoltà significative nelle relazioni interpersonali e nella regolazione delle emozioni.
Attaccamento Evitante: Questo stile si sviluppa quando il genitore è emotivamente distante o non risponde adeguatamente ai bisogni del bambino. Il bambino impara che non può contare sul genitore per il supporto emotivo e tende a evitare di mostrare i suoi bisogni affettivi.
Risposta del genitore: Distanziata, emotivamente non disponibile o rifiutante.
Effetti: Il bambino tende a evitare il contatto emotivo con gli altri, preferisce l'indipendenza e può sembrare autosufficiente. Tuttavia, interiormente può soffrire di un profondo senso di solitudine e insicurezza.
Attaccamento Ansioso: Questo stile si manifesta quando il genitore è imprevedibile, alternando momenti di disponibilità a momenti di distanza. Il bambino non sa mai se i suoi bisogni verranno soddisfatti, il che lo porta a sviluppare ansia e incertezza nelle relazioni.
Risposta del genitore: Incoerente, a volte attenta e altre volte negligente.
Effetti: Il bambino diventa ansioso e insicuro nelle relazioni, desidera il contatto ma teme il rifiuto, spesso mostrando comportamenti ambivalenti come attaccamento eccessivo alternato a rabbia o resistenza.
Attaccamento Sicuro: Questo stile, che è l’opposto degli altri tre, si sviluppa quando il genitore è costantemente disponibile e risponde ai bisogni del bambino in modo sensibile. Il bambino si sente al sicuro e protetto, sapendo di poter contare sul genitore in caso di bisogno.
Risposta del genitore: Attenta e costante, il genitore è presente fisicamente ed emotivamente.
Effetti: Il bambino cresce con una fiducia di base negli altri e in se stesso. Questa fiducia si traduce in una buona capacità di esplorare l'ambiente circostante, poiché il bambino sa di avere una "base sicura" a cui tornare quando necessario. Di conseguenza, sviluppa relazioni affettive stabili e sa gestire le situazioni di stress in modo più efficace. Nell'età adulta, chi ha sviluppato un attaccamento sicuro tende a formare relazioni sane ed equilibrate, con una buona capacità di fidarsi degli altri e di mantenere l'autostima.
Spero che queste informazioni possano esserti utili come lo sono state per me. Non è un percorso facile, ma la consapevolezza è un primo passo importante verso la guarigione. Continua a essere te stesso e a cercare la tua strada, perché stai già facendo grandi progressi.
Premessa: ho aperto questo video con la sana curiosità di una persona che, in un modo o nell'altro si è sempre considerata più o meno "speciale", e dunque volevo capire i concetti che avevi da esprimere in merito.
Innanzitutto, sono pienamente d'accordo su quello che dici riguardo alle famiglie. Non per esperienza diretta, in quanto ho avuto la fortuna di trovare una madre meravigliosa che, oltre a darmi sempre l'amore di cui qualunque bambino ha bisogno, mi ha seguito nello sviluppo della personalità, mi ha sempre parlato e trattato come una persona adulta, e mi ha sempre permesso un clima confidenziale facendomi quasi da "psicologa" per tutto l'arco della mia vita (è ancora così, avendo io 18 anni). Ma mia madre è chiaramente un caso più unico che raro: ha due lauree, una delle quali in filosofia, ed è un insegnante, quindi è una persona di grande cultura e non priva di una certa preparazione in materia umana. Le madri che di norma si vedono in giro sono diverse, perciò posso capirti pienamente. Per quel che concerne mio padre, posso direttamente confermare che molti padri non sanno assolvere la loro funzione di padre. Mio padre non è in grado, ma fortunatamente non è così instabile come il tuo (almeno da quanto hai raccontato) e, sempre fortunatamente, sono stato cresciuto quasi esclusivamente da mia madre. Poi, anche nel suo caso, conosco sua madre e posso quasi capire il motivo per cui è quello che è. Comunque, non voglio annoiarti troppo sui fatti prettamente miei personali, era solo per dirti che su questo punto trovo parecchio riscontro.
Riguardo al resto, nonché il vero succo della questione. Anche io mi sono sempre ritenuto speciale, ma in un modo diverso rispetto al tuo: fin da piccolo ho sempre avuto una spiccata personalità (se conosci il test MTBI, io sono ENTJ, per darti un'idea) e difficilmente passavo inosservato negli ambienti che frequentavo. Non è uno spirito di reazione e non mi sono mai sentito privo di considerazione, anche se la cosa non significa essere superiori o perfetti. Una volta cresciuto ho dovuto direttamente affrontare il discorso del mio egocentrismo, riconoscendolo (questo è il passo più importante, e una madre con cui se ne parla agevola moltissimo le cose) e imparandolo a mitigare, a controllare. Alla fine l'autostima è una cosa molto positiva per tanti versi, perché ti permette di non avere paura in tanti momenti in cui le altre persone faticano (come parlare in pubblico, o approcciare a un'altra persona, cosa che a me è sempre riuscita senza problemi). Ma guai a farsi domare! Se poi quello ti controlla, è finita, si rischia di diventare dei mostri.
Devo dire la verità: non riesco a credere che un po' speciale non lo sia. In effetti risalto sempre rispetto alle persone che mi stanno intorno, fatto che porta l'ammirazione di alcuni e il disprezzo di altri, ma faccio fatica in un ambiente, come ad esempio una classe di scuola, a passare inosservato. Tutti gli insegnanti dall'asilo in poi hanno sempre affermato che sia una persona particolarmente sveglia. Ma ciò non significa essere soli, non significa essere superiori per principio e non significa avere meriti particolari. La consapevolezza del proprio essere è sempre, sempre, sempre, fondamentale per non rischiare di farsi dominare dalle proprie "parti", per usare un concetto che tu stesso hai espresso. E soprattutto, non arriverà mai la manna dal cielo, ma se un giorno tutti ti acclameranno, dovrai prima avere sudato molto, con umiltà e testa bassa.
Il fatto che tu ti apra qui sul tubo è un grande passo in avanti che sicuramente ti aiuterà a sconfiggere le tue incertezze. Parlare rende forti, anche se si sta da soli (io, per quanto sia di natura estroverso, sto spesso da solo e ho imparato da una vita a stare bene con me stesso), e ancora di più cercare di portare a galla quello che si ha dentro. Come tu capisci, da un lato, i tuoi genitori, io posso capire te e mi fa piacere di vederti acquisire consapevolezza, anche se non ti conosco. Posso solo incitarti a continuare su questa strada e ad augurarti il meglio, oltre a consigliarti qualche libro come il Manuale di Epitteto o le meditazioni di Marco Aurelio, poiché la filosofia stoica, a mio avviso, offre ottime frontiere in termini di considerazione di se stessi e della realtà circostante, oltre a una generale saggezza nei riguardi della vita.
Ti ringrazio per la condivisione e ti dico che ho trovato il contenuto, pur nella sua semplicità di montaggio, molto interessante. Ti auguro il meglio: sono sicuro che ce la farai!
P.S. Nonostante sia eterosessuale, a guardarti su due piedi sembri un bel ragazzo, quindi non avere paura a parlare con le ragazze perché secondo me una persona in grado di starti vicina e ascoltarti puoi trovarla. Quella giusta, da qualche parte nel mondo ti aspetta, quindi, te lo dico col cuore, fatti coraggio e valla a scovare! ; )
Giuste osservazioni. Cmq quadra quell' atteggiamento che descrivi di avere con il tipo ENTJ. Io anche conosco l'MBTI e sono un INTP.
i aint readin allat
Non ti conosco, ma il tuo video mi ha colpito molto molto.. io ho 38 anni ... E guardandoti rivedo tantissimo in te la me di allora.. problemi con le relazioni, sentirsi fuori posto, avere problemi nel riconoscere le emozioni, genitori disfunzionali e ci mettiamo pure l'attitudine a frenquentare gente problematica, droga etc etc.
Nel mio caso il nocciolo del problema non erano traumi dovuti alla genitorialità (come anche io ho pensato) ma un tipo di funzionamento mentale diverso. Una neurodivergenza. Ti invito a guardare i video di valerio rosso sulle neurodivergenze, adhd ed autismo se ti ci ritrovassi, potrebbe essere la chiave di svolta per un'esistenza migliore con la consapevolezza di come si è, accettandosi e amandosi.
Ciao non ho subito episodi di violenza da parte dei miei genitori nella mia infanzia, ma sicuramente hanno sbagliato tante cose e il loro essere troppo apprensivi ha dato vita alla maggiorparte delle mie insicurezze, alimentate ulteriormente da episodi di bullismo piu che altro verbali, in ambito scolastico. Mi riconosco molto nella tua descrizione e sono contenta di sentirmi meno sola, grazie per la tua testimonianza.
Ma grazie a te, di aver condiviso la tua di esperienza. Esistono tante maniere con le quali involontariamente (e non) i nostri genitori ci fanno del male, la piu comune è il fatto che spesso non ci capiscono, non si interessano e non notano che cè qualcosa che non va in noi e nel loro modo di crescerci. Ti assicuro che non sei sola, anzi la maggior parte dei ragazzi (chi piu chi meno) hanno questi problemi, anche chi sembra sicuro di se spesso nasconde molte cose dentro. Tieni duro ma non lasciare le cose cosi, osservati sempre, cosa pensi, come ti comporti, ma senza giudicarti, non è colpa tua. Buona fortuna per tutto :)
@@Analizzogià che ci hanno messo in questo mondo ci hanno fatto del male... Altro le chiacchiere...
Ciao non ti conosco ma vedendo il video capisco esattamente quello che vuoi dire e come te anch’io mi trovo in un percorso simile al tuo di consapevolezza e “rinascita”. Mi fa sempre molto piacere vedere sempre più persone che cercano di fare questa tipologia di lavoro interno e non ti nego che queste cose mi emozionano molto.
Da quasi due anni ho raggiunto una consapevolezza che auguro di raggiungere anche a te che mi ha donato serenità ed equilibrio.
Concludo dicendo che queste tematiche le affronto spesso nella vita con amici e persone che come noi hanno avuto esperienze simili. Se ti va mi farebbe molto piacere averti in una di queste chiamate che facciamo tra di noi dove ci raccontiamo cosa stiamo vivendo ma sopratutto formiamo spunti e punti di vista differenti in modo da avere sempre uno spirito critico. Ps. Siamo degli amici non parliamo solo di questo 🤣 (non siamo un gruppo tipo alcolisti anonimi 😂)
In qualsiasi caso, ti auguro il meglio ❤️
Ciao! Anche io ho notato che molta gente sta iniziando a parlare dei propri problemi o comunque ad aver bisogno di esplorare se stessi, se lo facessero tutti, soprattutto noi ragazzi /giovani ci sarebbe molta piu consapevolezza, visione chiara del mondo e comprensione tra di noi. Ti ringrazio molto della tua proposta ma per il momento non me la sento, perferisco ragionare da solo attualmente, ma è molto bello quello che fate, complimenti magari ci fossero gruppi di amici così. Grazie del bel messaggio, ti aguro di continuare a stare sereno 😊
Ciao video esaustivo grazie! Sono mamma ed è vero su ciò che hai raccontato tutti siamo i traumi dei nostri genitori. Ma ricorda ognuno di noi è speciale e anche tu lo sei non introiettare frasi negative verso te stesso anzi ringrazia l’universo della persona speciale che sei. Buona fortuna e complimenti!
Hai una consapevolezza davvero ottima e una capacità di sincretismo che sicuramente sarà tua compagna fedele per la tua rinascita 🙂
Io certe cose che sei arrivato a capire le ho comprese a trent'anni. Hai un'ottima potenzialità e complimenti per questi video, in cui metti a disposizione tanta saggezza di chi è in difficoltà 🙏🏼
fratello in Cristo, ho avuto esattamente la tua esperienza, mi ricordo benissimo ai tempi delle medie che per forza di cose dovevo sentirmi osservato, accettato e voluto bene, ma le cose sono andate male, ho fatto la figura del giullare della classe e venivo deriso. Stessa cosa mi succedeva anche a calcio (di fatto ho smesso a 13 anni proprio perché venivo bullizzato), tutto questo naturalmente era sia perché la società non accetta quando qualcuno di base vuole provare a essere diverso, e quindi prova a distruggerlo, ma anche perché quei miei comportamenti erano dettati dal comportamento duro dei miei genitori. Non ho avuto un infanzia brutta ma ho subito parecchie umiliazioni da parte dei miei genitori, molti altri non ce l'avrebbero fatta. Naturalmente anche io ho avuto problemi con le ragazze, non sapevo cosa volevo fare con loro, mi fingevo un fuck boy moderno quando alla fine ero tutt'altro che quello.... ma alla fine ho avuto un colpo di fulmine e mi sono trovato una fidanzata fantastica, che mi ha aiutato in tante cose (tra cui ciò che voglio fare da grande) e gradualmente mi sta aiutando a diventare una persona migliore. Prima ero ossessionato dall'essere diverso ed essere notato da tutti, al centro dell'attenzione, ora so di essere diverso, ma preferisco tutta la vita stare per le mie. Nella vita gli amici veri sono forse 2 o 3. Il vero amore sarà sempre uno solo. Una volta che saprai veramente cosa vuoi tutto il resto è fuffa
Nonostante la tua età hai raggiunto un livello di consapevolezza molto alto. Ti sei visto davvero con le tue fragilità. Il bagno di umiltà che hai fatto lo devi vivere con un Battesimo della tua anima. Lo hai descritto come morte, è vero, ma per risorgere nuovo ed imparare ad amare.
Amare vuol dire relazionarsi ad un altro mettendo in atto tutte le tue skills in maniera onesta, semplice, senza pregiudizi e, soprattutto, senza aspettative e senza richieste. Iniziando possibilmente da chi ti è complementare piuttosto che da chi è affine al tuo modo di essere. Un passo alla volta, il primo più pesante lo hai fatto... Buona vita!
@@teresaferrara1034 grazie del messaggio, e belle parole. Stammi bene
io personalmente mi sono sempre sentito speciale, non mi sento il protagonista del mondo ma sono il protagonista della mia vita, niente mi è dovuto, ma il mio modo di vedere le cose aiuta anche a vivere meglio e a vedere lati del mondo che in altri momenti uno non guarda perché sta male, nel mondo cè tanto negativo quanto positivo, secondo me ognuno di noi è speciale, perché siamo tutti diversi tra di noi e abbiamo dei punti in comune che ci fanno stare bene e trovare legami, ma ognuno di noi è protagonista della sua vita, quindi sono convinto di essere speciale perché tutti lo siamo, siamo creature uniche, talmente uniche che nemmeno noi stessi comprendiamo appieno cosa siamo o a cosa serviamo, ci diamo degli obbiettivi e scegliamo noi in autonomia a cosa servire, ma non lo sappiamo realmente, io credo che tutti noi dovremmo ogni tanto riconoscerci quanto siamo speciali e che dovremmo anche guardare pure le cose positive del mondo e della nostra vita, io ho una vita che ha tante cose positive quanto quelle negative, ma guardo sempre il positivo, ho una situazione familiare dove a volte mi viene proprio la voglia di prendere e andarmene da quanto ci sto male a vedere alcune cose, però se mi giro attorno, vedo anche tanta roba bella che mi fa stare bene, e quindi questo mi porta a rivalutare tutto, ricordati che il bene e il male sono come la vita e la morte, sono due facce della stessa medaglia, basta girarla per stare bene, e basta smettere di pretendere da noi stessi l'impossibile, basta cercare di prevedere il futuro o di portarci dietro il passato come una zavorra, dovremmo fermarci dentro il presente e valutare tutto quello che abbiamo quì ed ora che sono le cose che ci possono influenzare davvero, e tutto ciò l'ho imparato da solo, perché nella mia famiglia ho visto persone che non adottando questo stile di pensiero si sono vissuti 50 anni di vita buttandola nel cestino senza vedere tante di quelle opportunità di riscatto che avevano attorno che io al posto loro avrei colto e ce ne era per tutti i gusti tanto da portarti a ribaltare la situazione di un intera vita di sofferenza, e poi come dici tu a volte chiudono i sentimenti e quindi ti trovi lastre di ghiaccio che ti guardano e ti giudicano, tra l'altro quello che racconti tu con tuo padre è una cosa che io vivo da 20 anni con mia madre, al inizio nei primi 5 anni della mia vita anche con me arrivava alle mani ma poi ha smesso ed ora usa solo le parole ma fanno male pure quelle, credo siano cose dovute al loro passato però effettivamente sono cose che un pò ammazzano dentro, comunque anche a me a volte capita quello che dici tu di avere reazioni abbastanza forti solo a livello vocale però cel'ho, è raro ma mi succede anche a me che sale tutto da dentro e ti sfoghi, arrivi ad avere reazioni eccessive, ma le hai perché ci sono cose del passato che non sei riuscito e che nemmeno io magari sono riuscito a farmi andare giù, comunque ascoltandoti mi stai facendo rivalutare tante cose che ho dentro e capire da dove arrivano queste parti di me che pensavo fossero caratteriali mie ed invece derivano da situazioni passate (sto scrivendo il commento ascoltando il video pezzo per pezzo) anche a me sta succedendo che non riesco più a capirmi ma mi è successo dopo un periodo molto traumatico, fino a poco fa avevo le idee chiare su tutto, adesso invece mi sento un pò perso, riguardo le relazioni anche a me a volte veniva da sperare che arrivasse quel qualcuno in grado di capirti, farti aprire o sfogare ma anche nel mio caso non ho mai trovato nessuno così, trovavo o solo gente che ti giudicava per l'aspetto o solo gente che era troppo impegnata a guardare in alto più tosto che accorgersi che anche in basso cè gente che ci tiene, riguardo il tuo desiderio di fama la risposta te la dà il fatto che io ho i tuoi stessi problemi nonostante io abbia effettivamente raggiunto quella cosa, ma non viene valorizzata in casa ne con le persone, o quantomeno se viene fatto lo fanno solo per poi usartela contro dicendo che si sentono sminuiti da quello che sei, quando fino al altro ieri ti insultavano o non te lo riconoscevano nemmeno, secondo me le cose che facciamo dobbiamo farle principalmente per noi stessi quando siamo soli, perché dobbiamo prima di tutto stare bene tra di noi, riguardo la morte la accetti solo se arrivi a capire che quando arriverà non te ne fregherà nulla perché non te ne renderai conto e che non sarai più quello che sei ora ma sarai altro, non ne sarai cosciente e che non hai controllo su quello, però sei anche sicuro che poi succeder altro dopo perché le cose mutano, non spariscono, cambiano forma, cambiano bisogni, ma non spariscono, e questo lo dice anche la scienza, non credo nel paradiso ne nel inferno, ma credo nella rinascita perché prima tu non eri nulla, ed ora sei qualcosa, il tornare ad essere nulla non ti impedisce di essere qualcos'altro in futuro, tanto sono cose che non comandi, la morte la si accetta quando si smette di imporci cosa dobbiamo essere e si cerca solo di vivere bene rimanendo connessi ai nostri sentimenti più belli e facendo quello che si vuole in un determinato momento senza pensare ne a prima ne a dopo, senza vergognarsi di essere noi stessi.
Wow, bellisima introspezione condivisa, ci vuole molto coraggio per aprirsi così onestamente davanti a una telecamera. Ho avuto un trascorso simile al tuo, genitori manchevoli per diversi motivi, uno assente e l'altro sminuente e giudicante. Da bambino ero molto sensibile e il mondo era incredibile anche se a volte spaventoso. L'adolescenza è stato quel momento della disillusione dove inizi a capire che la favola che avevi e che ti hanno messo in testa non era vera, così te ne crei altre per proteggerti, ero un ragazzino solitario anche se avevo qualche amicizia, taciturno e sempre nella mia testa,nelle mie fantasie che mi distraevano da un mondo aggressivo, competitivo e monotono.Anche io ho finito per crearmi l'idea di essere qualcosa di più che però non veniva valorizzata, allo stesso tempo non volevo essere visti e giudicato e quindi rifiutavo contesti ed esperienze che venendo a mancare però creavano ulteriori insicurezze. Adesso sto ancora cercando di mettermi nella "realtà" anche se vorrei attorno persone che mi capiscano e che mi stimolassero un po'. Complimenti per questa condivisione comunque.
Ti auguro, tu possa crescere diventando sempre la versione migliore di te stesso!
Non so se sia pauroso o particolare il modo in cui mi riveda in te, dettagliatamente. Sono un insieme di contraddizioni, sono un paradosso. Quando hai parlato di emozioni rinchiuse mi è venuto in mente il Strano caso di Jekyll e Hyde e del concetto comunque di dualismo e di 'nascondiglio' (in quel caso per il codice vittoriano, ma forse nel nostro ci sono altri tipi di regole e limiti??); interessante come nel libro si parla di reprimere emozioni e istinti, il che ha causato il potenziamento del personaggio di Hyde, la parte "cattiva" dell'individuo, che spoiler, alla fine della storia, poiché divenuto incontrollabile, Jekyll compie il gesto finale di togliersi la vita. Ed ha tutto senso. L'incapacità di gestire qualcosa deriva dal fatto che non si è mai affrontata e che è rimasta lì, malnutrita. E nel momento in cui le viene mostrato il mangime, evade e si ingigantisce. I sentimenti diventano problemi. Io divento un problema. Odio i miei genitori per la mancanza di disponibilità emotiva e per la subdola manipolazione di mia madre, ma allo stesso tempo dico di perdonarli perché è la prima volta che fanno i genitori e hanno i loro propri problemi. Sono in bilico tra vendetta e accettazione, tra autodistruzione e compiacimento, tra annullamento e purificazione. Non so chi sono. Non mi riconosco. Le mie attenzioni mancate hanno reso i miei sentimenti troppi intesi e troppo condizionati; se non mi sento voluto me ne vado via completamente, ed io so il motivo. Sono consapevole di tutti i miei disturbi ma non riesco a migliorare perché la necessità di amore e di un po' di coccole è maggiore. Io necessito di SENTIRMI amato. E dall'altro lato, voglio diventare una persona buona e dare amore, diventare qualcuno di affidabile, di maturo, lavorare, diventare una brava persona. Ed ho passato momenti in cui oscillavo tra il sentirmi feccia a sentirmi una divinità, tra il sentirmi nessuno a sentirmi migliore (dei miei genitori, dei miei conoscenti) semplicemente per il fatto che stavo vivendo una realtà cruda. Mi sentivo inferiore ai miei amici che si divertivano ogni sabato sera a bere e fumare in birreria, mi sentivo superiore per essere diverso da loro, per aver vissuto robe serie. Ma è un concetto troppo egoistico. Pensare di starla vivendo male SOLO io, e svalutare il resto delle persone che mi circondano soltanto perché sono diventato consapevole della mia condizione è assurdo. È da tempo che ho sospetti sul mio essere un effettivo narcisista, molte cose combacino ma mi rendo conto che anche questo è un desiderio immane di dare controllo alla mia vita. Sono vittima del perfezionismo, del successo. Voglio essere idolatrato, voglio essere riconosciuto con del valore, con delle cose che ho detto o fatto, voglio sentirmi voluto bene. Ma io, di contro, non sento assolutamente niente. La mia diversità talvolta la sento come un pregio ma la maggior parte delle volte come una maledizione, che mi pesa, che mi fa soffrire e mi chiedo se sia colpa mia. A 19 anni devo affrontare finalmente la morte di Dio (le mie divinità, i miei genitori, le mie realtà passate, le mie certezze) e farlo significa uccidermi e rinascere, e ci ho provato e mi fa male. Sono stanco delle persone che criticano la mia inettitudine; io ne sono a conoscenza. Ma io adesso ho bisogno di una carezza. Non posso sradicare il sangue dei miei genitori e questa è una tragedia che non tutti colgono. E mi chiedo talvolta se incontrare qualcuno come me sia una buona cosa o una sfortuna, se si arriva alla guarigione o alla distruzione insieme.
Non commento mai, forse non l'ho mai fatto, però ci tengo a dirti che le cose di cui hai parlato mi sono arrivate così vicine che ho guardato metà del video in lacrime ❤
🥺❤
Riflessioni e pensieri veramente profondi! Complimenti, poi aprirsi in questo mondo su internet denota veramente un coraggio enorme, io non ce la farei. Continua così che troverai la tua strada e delle persone con cui condividere i migliori e peggiori momenti della vita
Mi rivedo molto in te, ho vissuto le stesse cose con mia madre e adesso a 21 anni ne risento molto, anch’io ho bisogno di farmi notare e necessito che gli altri mi gratifichino, complimenti per il canale, davvero
Sono felice che ci siano altri ragazzi della mia età che stiano raggiungendo a poco a poco consapevolezze sempre maggiori. Grazie, ti capisco e, soprattutto, ti vedo, il tuo dolore mi risuona. Mi piacerebbe conoscerti
Ho vissuto tanto di quello che hai detto
Ciao, sono contento che tu mi capisca e di sentire queste parole, anche io sogno un risveglio da parte di più ragazzi giovani. Vorrei poter conoscere anche io persone che su interessano di questi argomenti ma al momento non me la sento ancora di espormi, in futuro potrei pensare di creare un gruppo su qualche social per chi è interessato a condividere la sua esperienza e confrontarsi☺️.
@@Analizzo Certo, piano piano. Stai facendo un ottimo lavoro. Un abbraccio
Ho vissuto molte delle sensazioni di cui parli. Mi ha salvata la meditazione, la psicoterapia, la gratitudine e il perdono dei miei genitori, amandoli e accettandoli per ciò che sono. È solo così che ho iniziato ad amare me stessa e di conseguenza amare gli altri, accettandoli per ciò che sono senza pretendere nulla. Difficile e pericoloso che un'altra persona (parlo di una relazione amorosa) ti possa salvare, io credo che solo tu sia in grado di salvare te stesso.
Complimenti! Quanta consapevolezza in un ragazzo così giovane! Sei sulla buona strada, un giorno sentirai una grande serenità, anche nei confronti dei tuoi genitori. Non è dimenticare, non è neanche perdonare, semplicemente essere consapevoli e accettare il nostro passato. Hai il tuo presente e il tuo futuro nelle tue mani, decidi di essere libero! Vai❤