ho passato l'infanzia a sentirmi dire h24 da mia madre "studia, studiare è bello, studiare di qua studiare di la". è ovvio che lo facesse per il mio bene, ma questa ossessione che hanno anche molti maestri e professori non fa altro che ASTRARRE il concetto di studio. e questa idea dello studio, fin da piccoli, viene direttamente associata ad un'attività noiosa e soprattutto obbligatoria per legge. Tutto questo crea un muro rigido tra la persona e la realtà. Mi capita spesso, ad esempio, di parlare di filosofia con qualcuno e puntualmente questi cominciano a fare paragoni scolastici, dicono che "preferiscono la storia" o la letteratura. Questa non è banalmente mancanza di cultura, è un filtro, un velo gigantesco che copre la realtà, ed è difficile sbarazzarsene. Io stesso, nonostante l'interesse spontaneo per alcuni argomenti, fatico a studiare per colpa di questi bias, va oltre la mia consapevolezza, ho sviluppato meccanismi di difesa e immagini mentali associate allo "studio" di cui è difficilissimo liberarsi
Lo studio è efficace se motiva e appassiona... Allo stesso modo trovo forzato pretendere la sufficienza in tutte le materie per passare alla classe successiva: perché devo imparare concetti trasmessi per puro mestiere e senza manifesta passione da parte del docente stesso?
@@GasparePeroPerché tutte le discipline contribuiscono in misura variabile alla formazione del cittadino prima ancora dell'eventuale professionista, pertanto non sarebbe il massimo consentire da programma lacune. Specialmente in considerazione del fatto che con gli standard scolastici odierni è una passeggiata ottenere le sufficienze.
@@gianlucacaruso4548 non vorrei addentrarmi in un dibattito sulla qualità dell'insegnamento e sugli standard di sufficienza... Però sarebbe più utile alla formazione del cittadino imparare l'elenco dei presidenti della repubblica piuttosto che dei re di Roma... Inoltre, esperienza personale, mi sono ritrovato orientato verso studi scientifici/matematici perché ho incontrato soltanto in 3° superiore una professoressa che si accorse della mia fantasia narrativa: se la scuola deve forgiare i cittadini e i professionisti, deve mettere in campo insegnanti più empatici e sensibili, che non generino frustrazione in un fanciullo incapace di capire un teorema o di camminare sull'asse di equilibrio, ma anzi ne esaltino l'entusiasmo laddove ha potenziale. La scuola non può pretendere di forgiare tuttologi per rispetto dei singoli insegnanti.
Non ho ben capito il tuo punto di vista, stai dicendo che lo studio scolastico è noioso a prescindere o è noioso solo nella misura in cui te lo vendono male (ovvero ti costringono a studiare dicendo sia bello)?
@@David-kw5uj sto dicendo che (nella maggior parte dei casi) risulta noioso perché ciò che ti vendono non è la curiosità o l'interesse in un argomento specifico, ma il concetto di studio nel senso più astratto. diciamo che il punto è praticamente quello del video, ma con il commento mi volevo soffermare sull'immagine distorta della realtà che si instilla nella mente delle persone. è complesso da esprimere, ma questo è quello che percepisco dalla gente che vedo: è come se, una volta scoperto l'interesse in qualche argomento, ogni ramo della ricerca di conoscenza in quell'ambito sia stato ormai bombardato da formalità ed estetiche create dalla scuola e che a mano a mano, propagandosi tra le persone, minano sempre di più il senso intimo delle cose che si studiano ed il motivo per cui lo si fa. Magari a qualcuno risulterà banale come concetto, o magari è scontato che "la massa" non sia mai stata interessata a tal punto a queste cose, ma non riesco a vederlo come una cosa irrilevante, per me è un affronto all'intelligenza umana
Per me la cosa più importante quando vedo i tuoi video è che ho la possibilità di ascoltare una persona intelligente e di leggere commenti di persone intelligenti.... Grazie
Ho la passione per lo studio e gli insegnanti sono quasi riusciti a farmela passare a forza di sopprimere le mie domande per darmi direttamente risposte a domande mai formulate nella mia mente. Sono andata a lavorare subito dopo la scuola Ora, dopo otto anni a fare la cameriera, sono tornata a studiare. Scienze della natura. Sarebbe una triennale, ma me la gusterò tutta, potrei metterci dieci anni 😅 ho trovato professori che non fanno che aumentate le mie domande, è il paradiso per il mio cervello 😍
Ciao Roberto! Ho studiato fisica all'università e durante i miei studi una delle cose che ritengo più importanti di aver imparato è proprio questa: la domanda è più importante della risposta. Che sia per risolvere un esercizio o per capire la teoria, capire la domanda è la vera chiave. Questo tuo video mi ha ricordato un po' questa lezione, per me hai colto un punto importantissimo e sono davvero felice che tu abbia deciso di dedicarci un video. Grande! ❤
Hai studiato male la fisica, quella moderna in particolare, altrimenti avresti capito che la risposta è nella domanda stessa, importante è fare la domanda giusta, priva di influenze e pregiudizi, altrimenti non può essere giusta.
Bellissima riflessione, i professori che stuzzicavano il ragionamento li ricordo ancora oggi. Insegno a ragazzi stranieri ed è bellissimo quando attraverso la discussione guidata si arriva al momento magico dell' eureka, la più grande soddisfazione per me come insegnante. Una volta una ragazza nigeriana mi ha detto: "mi piace imparare così perché lo so veramente" PS. Non è una sfera, è un pallonedacalcioide
Ho sempre adorato il corrispettivo inglese del nostro “studiare a memoria” che è “by heart”. Siccome il linguaggio plasma il modo di pensare, e siccome anche in inglese quel “by heart” non significa nulla di “intuitivo”, lanciamo una petizione per smettere di insegnare ai bambini che una cosa si impara a memoria e iniziamo a insegnargli a impararla col cuore. Bellissimo video Roberto.
💚💚Che meraviglia💚💚 sembri un personaggio rinascimentale proiettato in quest'epoca, eh sì, la parte di te più assoluta è l'anima, vedere gente entusiasta come te che si pone domande è sempre una boccata d'aria, grazie💚💚🌈🌈
Salvato in per sempre. Che goduria, altro che passione, queste riflessioni. Amavo sempre dire, sin da ragazzino, che una cosa la ricordo solo se la capisco. Non ho mai memorizzato le tabelline per screzio ma ho partecipato a gare di logica. Aberrante un mondo dove non si parte dall insegnamento del senso critico, dalle domande, da una ricerca scientifica
Ti rispondo da appassionata di matematica e devo dire che la tua risposta è davvero splendida! Aggiungerei che, per me, la matematica è anche un gioco, ed è proprio questa dimensione ludica che rende più facile comprendere la motivazione dietro la voglia di studiarla. Forse è meno immediato vedere lo studio della chimica con gli stessi occhi, ma potrebbe che io la veda così solo a causa della mia grande ignoranza in materia. Ovviamente, quando mi trovo a risolvere esercizi di algebra da consegnare all’università, il divertimento a volte passa in secondo piano. Tuttavia, credo che proprio in quei momenti si sviluppi un'abitudine preziosa: la tenacia. Questa caparbietà mi spinge a immergermi in problemi sempre più complessi, un’esperienza che non si potrebbe mai ottenere limitandosi alla sola lettura della teoria. Oggi, grazie al tuo video, ho capito perché per me risulta più efficace studiare dopo aver già affrontato gli esercizi. Ho le domande da cui partire e quindi sono più curiosa! Ad un certo punto, almeno per quanto mi riguarda, subentra un’abitudine allo studio che si trasforma in costanza. Credo che sia proprio questa costanza l’unico modo per non perdersi quando arriva un momento di demotivazione, specialmente in ambito universitario. Studiare ciò che si ama è un’esperienza completamente diversa, immagino. Un paragone che faccio spesso a chi non ama studiare è quello con la corsa: durante la corsa si fatica molto, ma la sensazione migliore arriva quando ci si ferma. In quel momento, si percepisce la fatica nei muscoli, e si prova una profonda soddisfazione e orgoglio per ciò che si è appena realizzato. Grazie di cuore per questo video, trovo meraviglioso come riesci sempre a farmi riflettere su ogni cosa. Un caro saluto Chiara
Oltre alle spiegazioni che ti sei data riguardo la tue motivazioni aggiungo che, senza pretendere di darti una risposta che faccia al caso tuo, la spiegazione alla tua ostinazione/costanza allo studio potresti trovarla nell'altro video di Mercandini: "il mondo lo guidano i matti" (o qualcosa del genere, pubblicato 8 giorni fa) che ho visto poco fa. Parlava anche dei matematici :). La constanza inoltre la paragonerei a quelli che vanno in palestra: vedono un progresso nella loro attivita' al costo dello sforzo e della fatica. Il progresso nel vedere il proprio six pack emergere dalla pelle si trasforma in beneficio e appagamento e continua, in alcuni casi....molti direi, in dipendenza per appagare la propria mente e compiacersi del lavoro fatto. Questo e' tanto piu' vero quando le fonti di appagamento di altra natura sono ridotte. E di li nasce anche il fanatismo suppongo, ma questo e' un altro discorso. I bulimici dello studio.....non ci avevo mai pensato.
@@chiaraascenzi2874 si, ovviamente molti di quelli che vanno in palestra no diventano fanatici...sanno regolarsi, come spero sia il tuo caso...ma dopo tutto abbuffarsi di matematica non credo faccia poi cosi' male come imbottirsi di creatina o proteine o altro. Forse nel mio commento ho calcato troppo gli aspetti estremi venendo dal video precedente, non mi rifirivo a te . Era una considerazione buttata li. Non mi fraintendere
@@123prova sicuramente l’appagamento genera dopamina e crea dipendenza. Anche la costanza che diventa abitudine però. Non so se imbottirsi di creatina (o altra roba di cui non so nulla) faccia più male della matematica 😅😂 Ma sicuramente ha un effetto differente. A livello chimico sono sicura sia meglio puntare sullo studio. Se la cosa a cui tieni di più sono le competenze sociali, forse la situazione è differente
Non ho studiato, ne tantomeno sono colto, ma se avessi avuto professori come tu ne avrei giovato sicuramente. Qualsiasi concetto che esprimi lo condivido e lo comprendo al volo. Anche io molto spesso mi faccio domande, ma non ho la forza che hai tu, non ho le tue capacità, ma mi piacerebbe avere vicino una persona come te che ha il potere di farmi capire le cose chiaramente e al volo. In qualche senso un po’ mi rispecchio in te, i modi che hai e che a volte appaiono contorti mi entrano nella mente istantaneamente. Per quello che può contare hai tutta la mia stima.
Alle superiori, ho avuto una prof di fisica che prima di ogni argomento nuovo interrogava la classe, dedicava praticamente una lezione a farci scervellare per trovare risposte per lo più assurde. Il bello che le lezioni dopo, la maggioranza di noi era entusiasta di ascoltare le spiegazioni! Forse la fisica si presta molto a questo approccio, ma in realtà sarebbe bello fosse applicato altrove.
Condivido fortemente. Perché io ho scoperto l’amore per lo studio quando sono uscita dalle scuole. Ed é terribile. La metafora dell’ago ed io filo é eccezionale. La scuola italiana spinge molto alla sterile memoria. Può bastare quello per andare bene a scuola e non capire una mazza. Va benissimo. Pochi si interessano della mente dello studente. Del suo ragionamento. Ecco ragazzi delle scuole seguite Roberto ❤ fa bene alla salute 😂❤
Il discorso che hai fatto in questo video fila perfettamente e ha una conclusione logica, se si instilla nelle persone il piacere di farsi domande avranno la passione per cercaree desiderare le risposte. Io sono pessimista lo so, ma penso che la maggioranza dellle persone, purtroppo, si arroghi il diritto di non farsi domande, di accettare acriticamente quello che capita, le domande sono pleonastiche, io quando vedo o sento qualsiasi cosa che non conosco, una notizia, un oggetto, sento il BISOGNO, di sapere, di conoscere. Loro no, apatici, domande zero. Concludo dicendo che la fame di conoscenza si spinge per forza verso le materie scientifiche perche forniscono le prove e le risposte.
Uno dei miei personali ricordi più vecchio era il desiderio di capire il mondo per poter vivere meglio. Lo associo all'età di 5 anni ma non ne sono totalmente sicuro. Ad ogni modo, il percorso è stato quanto mai complicato, complesso, contraddittorio con diversi sabotaggi e soprattutto auto-sabotaggi. Posso cmq dire, al di là dell'ovvia impossibilità della onniscienza di avere raggiunto un livello che personalmente mi soddisfa. Questo è il mio augurio per tutti. Trovare il proprio livello di consapevolezza e felicità.
Fantastico, con un video mi hai evocato tre ricordi. 1) il mio prof di fisica che dichiarava di odiare la memoria tanto che non imparava mai i nomi degli studenti. Chiaramente voleva stigmatizzare la memorizzazione senza capire i concetti, ma il suo scarso interesse per noi lo faceva sembrare fanatico del contrasto della memoria. 2) avevo fatto un ragionamento simile a quello della passione per lo studio ma relativamente alla "voglia di lavorare" che era il valore principe dei vecchi lombardi (tutti i miei ascendenti). Non capivo il senso ma tacevo, l'ho capito quando ho cominciato a ottenere dei risultati sul lavoro: non è una voglia, è una passione, cioè si patisce per la soddisfazione del risultato. 3) Platone non l'ho studiato perché non ho fatto il liceo ma l'ITIS, però poi ho letto "La filosofia antica" di Severino e io ho capito che Platone aveva bisogno delle idee per conciliare l'idea parmenidea di Essere con l'esistenza del sensibile che Parmenide rifiutava, però in altre occasioni Severino diceva che la filosofia nasce da Thauma, la paura della morte e quindi questo video chiarisce con semplicità il senso che Severino lasciava implicito.
Mi hai aiutato a consapevolizzare il metodo che uso nei miei corsi in azienda, posto sempre dalla domanda (o dal problema) non ci avevo mai ragionato prima, semplicemente lo ritenevo il più efficace, ora si qualcosa in più, grazie Roberto😊
Ecco la stessa definizione di "luogo" matematico... ai tempi le definizioni te le dovevi imparare noiosamente a memoria. Guardacaso adesso che non me la ricordavo esattamente ho provato a darmi la mia ragionata definizione, ed è venuta fuori: "l'insieme dei punti dello spazio che godono tutti di una stessa proprietà (quella di essere equidistanti da un punto detto centro)" . Devo essere maturato, o rimbambito (a seconda dei punti di vista 🤣). E il tuo video ha avuto perfettamente la sua dimostrazione pratica. 🙂 Grandissimo!
Sono uno studioso, fin da bambino però ho sempre vissuto lo studio come una scalinata ripida e scivolosa con dei rovi come unico appiglio per non scivolare all'indietro. All'epoca i DSA non erano molto trattati, subivo scherno e punizioni con l'accusa di non impegnarmi abbastanza. La spinta della conoscenza che hai descritto tu è ciò che mi ha permesso di dare valore a questo baratto iniquo volto a conoscere di più della materia che mi appassiona. Mi ha permesso di arrivare fino alla laurea magistrale, seppure in tremendo ritardo e con sforzi per me irripetibili. Questo fervore lo auguro a tutti, la gioia di "investigare" gli aspetti del mondo che ci incuriosiscono è impagabile. PS: per i DSA la situazione è diversa oggigiorno, il mio commento non deve scoraggiarvi dall' intraprendere un percorso universitario, ci sono molti strumenti compensativi, se ce l'ho fatta io senza strumenti ce la farete anche voi con l'aiuto che vi spetta di diritto.
Ti sbagli Roberto, i tuoi video non sono tutti diversi gli uni dagli altri perché per tutti vale la bellezza del.come essere a teatro ad assistere alla prima di un grande spettacolo.🙏❤️
Bellissimo video che risponde a domande che mi sono posto pochi giorni fa, solo che investigando per ottenere le giuste risposte, sono arrivato a una caratteristica che forse non tutti gli investigatori del sapere hanno , cioè la curiosità. Ciò che spinge a sapere ,a capire, a studiare,penso sia la curiosità. E la curiosità ha un nemico oggi che è l utilità istantanea. Grazie per la tua curiosità.
Esattamente, la conoscenza va a braccetto con la comprensione. È molto difficile ricordare ciò che non si è compreso. Ho smesso di fare domande da bambino dopo anni di risposte come "perché di si" o "perché si fa così". Diventai associale proprio per la non comprensione del mondo. Capivo la musica, per cui mi estraniavo da un mondo incomprensibile per rintanarmi in quello musicale (che tra l'altro mi fece diventare un musicista). Più avanti negli anni sono andato a cercarmi le risposte alle mie domande (per lo più di sociologia e psicologia) e ho cominciato ad aprirmi al mondo, poiché finalmente aveva un senso (non totale, ma abbastanza da poterci convivere). La fisica e la chimica per esempio, imparate attraverso esempi pratici e riferimenti alla realtà quotidiana sono tra le materie più affascinanti, quando ci rendiamo conto che parlano praticamente di tutto ciò che ci circonda, inclusi noi stessi. Nell'insegnamento a scuola, un buon professore è quello che capisce chi ha di fronte e che sa come comunicare. Quasi sempre le migliori lezioni cominciano con una gran bella domanda che cattura l'attenzione
È importantissimo e di enorme valore il discorso che hai fatto sul doversi porre le domande perché se no non interessa la risposta. Faccio due aggiunte/correzioni. La prima riguarda la memoria. Il ruolo che si da' alla memoria è dovuto soprattutto al fatto che essa, quando c'è, supplisce al ruolo che normalmente sarebbe svolto dalla passione e/o dalla curiosità. La maggior parte degli alunni e degli studenti che hanno voti alti li raggiungono non perché sono appassionati o curiosi, ma semplicemente perché hanno un'ottima memoria. E questo peraltro li rende avvantaggiati sugli altri e va a falsificare le valutazioni d'impegno. Cioè, non ha senso dire che i voti si vadano sull'impegno quando in realtà per averli alti ne serve poco e chi si impegna spesso ha voluto più bassi di chi ha prima memoria ma si impegna poco. Seconda cosa: appassionarsi alle materie non è proprio come dici all'inizio. Tu, Roberto, lo sai, hai una grande volontà e tendenza a cercare di razionalizzare tutto. Ed è molto bello, ma ciò potrebbe portare in certi casi a creder razionale qualcosa che non lo è. È questo il caso: nella maggior parte dei casi appassionarsi alla Storia, alla chimica, alla matematica, alla fisica ecc non ha niente di razionale. Non c'entra niente la curiosità. Nella maggior parte dei casi a uno la chimica piace semplicemente perché gli piace, perché la sua testa (per motivi psicologici, quindi genetici, quindi casuali) si diverte a occuparsi di quel tipo di cose. A me per esempio piace la Storia. Le mie esperienze passate spiegano una parte della mia passione, ma non tutta. Non spiegano, per esempio, perché mi piace prendere le epoche che non conosco (che vedo un po' come scatole vuote) e riempirle. Mi piace e basta, perché la mia testa è fatta in un certo modo.
Ciao Roberto i tuoi video sono sempre... permettimelo piacevoli al palato, felicemente impalati e di fronte alla santa erudizione ci inchiniamo. Io ho iniziato a studiare dal giorno stesso che ho smesso... concludo non ho ancora smesso di iniziare.
Questo video andrebbe trasmesso in tutti i gradi di istruzione, dalle elementari alle università, ma non solo per gli studenti. Quando hai descritto la passione per le materie STEM mi son sentito toccato nel cuore, mi hai ricordato perchè studio queste materie
Personalmente penso che una parte del fascino della Fisica stia nel fatto che è possibile descrivere molto dell’universo utilizzando un foglio bianco e una penna; avere la possibilità di studiare il comportamento degli atomi o delle stelle dalla propria scrivania è un potere incredibile!
Porta questo breve e prezioso monologo nelle scuole Roberto, i ragazzi ne hanno un fortissimo bisogno. Apriresti gli occhi a un sacco di giovani. E' stato bellissimo essere guidati da te
."...Fatti non fummo a vivere come bruti , ma per seguire virtute e conoscenza...." Le parole eterne che Dante mette in bocca ad Ulisse, restano la migliore risposta a questo genere di quesito....anche se ho apprezzato moltissimo le tue disquisizioni sull'argomento, sempre molto pertinenti e simpatiche... L'uomo resta sempre un bambino pieno di perché e sarebbe stupido se non si desse la pena di cercare delle risposte.... Certamente, ognuno di noi ha degli interessi o passioni diverse da un altro, ma sempre e comunque cerca di darsi e trovare delle risposte ai suoi quesiti. La scuola penso che si denigra troppo.... L'insegnante (ed anche un genitore) deve suscitare quesiti e non dare risposte pronte.....Il bello sta proprio in questo: dire le cose a metà...per poi lasciare che la curiosità faccia il proprio cammino.... La cultura di sviluppa così! L'errore di oggi è pensare che si deve spiegare tutto....In questo modo si uccide la curiosità o il desiderio, cioè ciò che di più bello e vitale esiste nell'uomo. Grazie. Un caro saluto.
poter apprezzare che una figura di tale calibro non sia espatriata e che condivida con le persone il suo pensiero dimostra quanta generosità irradi Roberto, grazie per il tempo
In "Guida galattica per autostoppisti" si affronta a un certo punto lo stesso tema. Una razza interdimensionale incredibilmente avanzata si mette in testa di cercare la risposta "alla vita, l'universo e tutto quanto" e dopo migliaia di anni di sforzi e complessissimi calcoli ci riescono e la trovano: 42. Solo allora capiscono che la risposta non serviva a niente senza la giusta domanda. Si misero dunque alla ricerca della domanda... ma sarebbe una storia troppo lunga da raccontare in un commento su youtube 😉
Molto condivisibile. Di più. Non solo ai poveri studenti non viene spiegata la domanda a cui il filosofo di turno prova a rispondere, ma questi vengono proposti in rigoroso ordine cronologico con il risultato che se ne sento di ogni, dall'ontologia alla morale della politica alla scienza, senza che la cosa abbia alcun senso. Che è particolarmente paradossale per una materia ha come compito quello di trovare il senso delle cose.
Le tue riflessioni non sono mai banali e riguardano aspetti, particolari che mai, raramente o poche volte vengono raccontati, la cui importanza è indiscutibile. Ti adoro Roberto
Grazie per questo video, è sempre un piacere. Sono d'accordo sul discorso dello studio che non è solo memoria e mi è piaciuta tanto la poesia alla fine; infine, quando parli dell'iperuranio e dell'anima immortale, mi hai fatto venire in mente una citazione di Nietzsche: "il cristianesimo è platonismo per il popolo". Grazie ancora
Molti uomini si portano dietro per un'intera vita , consapevolezze che non vedranno mai perfezionarsi in prese di coscienza, io , sono tra questi... Un po' come un musicista che con tante note , non trova gli accordi giusti affinché con la musica potesse esprimere ciò che ha nell'animo . La tua riflessione sul concetto della " passione " , è stata illuminante e ha rischiarato e dato forma, a ciò che da tempo cercavo di comprendere. Grazie Roberto
Ti vorrei abbracciare a volte. Sei la mia dell’una di notte dove spengo tutto e mi godo i tuoi monologhi , e starei ore ad ascoltarti te lo giuro. Grazie per tutto quello che fai
Una delle traduzioni del termine entusiasmo, dal greco antico è: avere Dio dentro di sé. In questo contesto, Mr Mercadini, lei è un angelo. Lei è colui che trasmette entusiasmo, il messaggio di Dio. Non dista molto dalla mia concezione di Dio. Ad maiora.
Caro Roberto, sono un convinto ed appassionato estimatore della tua intelligenza. Ti seguo da tempi in cui eravamo davvero in pochi. Mai fino ad ora ho interagito però con te commentando un video. Lo faccio oggi perché di solito, anche quando nn sono d’accordo con te, condivido i tuoi ragionamenti. Questa volta no, tocchi un argomento che mi fa soffrire e che a parer mio hai la fortuna di non conoscere fino in fondo. Sento quindi l’esigenza di un confronto puntuale. Tu parli di memoria ancorandola a singoli fatti, dati, elementi necessari a collegare ed arricchite “cose che hai capito” ad altre “cose che hai capito”. Il punto è che tutto ciò che hai capito va ricordato. Lo dai per scontato. Ma nn lo è. La cultura a mio parere è tutto ciò che rimane dopo che hai dimenticato tutto il resto… anche quello che avevi capito
Nel mio insegnamento (della chimica tra l'altro) spesso cerco di partire da domande molto concrete per coinvolgere più studenti possibile. Il tuo video è un utile promemoria e stimolo a farlo ancora più spesso
Sei stato molto clemente (e intelligente) perché l'hai "toccata piano". Ma é così,Von Glasersfeld e con esso quegli autori raggruppabili alla corrente del "costruttivismo radicale" lo sostengono da mo'. Molto interessante proprio il libro di Von Glasersfeld (che in sostanza é un cibernetico) dal titolo "Il costruttivismo radicale. Una via per conoscere ed apprendere." in cui egli dedica una grossa parte al fondamento di un modo "costruttivista" di appendere co-costruendo la risposta che deve derivare (e non prescindere) da quelle che lui definisce come "domande non banali". In sostanza, giuro che non é un insulto, sei un gran bel costruttivista! Grazie Roberto!😊😊
Crediamo sempre che cultura e studio = scuola. Io da me a lungo ho fatto ricerche su miei interessi genealogia, arte... fuori dal contesto scolastico e seppur questi per me avessero più valore di tante cose di scuola ma purtroppo seppure questi fossero Studi anche se personali in quanto "informali" per l'istituzione non avevano valore rispetto a quanto fatto a scuola... e non credo sia questa la giusta visione. Tutto è studiare anche semplicemente fare ricerca di ricette locali dico banalmente anche questo è studio... è a noi que questo non viene fatto comprendere
Banalmente, lo studio richiede impegno, dedizione, fatica, intelligenza, tempo, sacrifici, rinunce, etc. ma esse costituiscono davvero un misero “prezzo da pagare” se si ama davvero quello che si sta facendo. L’amore per ciò che si sta studiando è il motore propulsivo dello studio. L’essere umano che studia con amore e passione è un creatore di mondi immaginifici, un ricercatore della conoscenza e della verità, sia del mondo fuori di lui che di quello dentro di lui. In questi mondi, anche ciò che ci appare trascurabile o addirittura insignificante, è in realtà un meraviglioso mistero, ricolmo di arcana e profonda bellezza, in attesa di essere svelato. Come si fa ad avere passione per lo studio di discipline come chimica, fisica, matematica e logica? Per esempio, nel caso della logica, la bellezza dello studio risiede in due aspetti. Il primo aspetto è riferito al fatto che, non sempre ma a volte, pochissime volte, quando si è di fronte a un ragionamento oppure a un problema logico-matematico, semplicemente, si riesce a “scorgere” la correttezza di quel ragionamento o a “vedere” la soluzione di quel problema con “l'occhio della mente”, prima ancora di riflettere sul ragionamento stesso o di svolgere i “calcoli”. È un trascendere se stessi, una forma di sublimazione del ragionamento stesso che brilla come un lampo, senza esitazioni, un rapimento la cui violenza è la misura della potenza di quell’ispirazione. Accade rarissime volte, ma quando accade è un’esperienza entusiasmante che pur mostrandosi solo per un fugace attimo, giustifica e ripaga dei lunghi anni di impegno, dedizione e sacrifici. Il secondo aspetto è riferito al fatto che dopo quel lampo di ispirazione, bisogna mettersi al lavoro e dimostrare in maniera rigorosa, precisa e accurata la “verità” di quell’intuizione. Anche questo è estremamente eccitante, perché è come assistere alla “costruzione mattone per mattone” di quella struttura logica prima intravista. È il realizzarsi di quella visione involontaria al massimo grado, che scuote e sconvolge nel più profondo, perché si concretizza nel prendere atto di essere di fronte alla semplice descrizione dell’evidenza di quel fatto, che non poteva che essere che così e non altrimenti. Queste “esperienze”, a posteriori, mi hanno permesso di comprendere perché, in realtà, io non ho mai avuto scelta! Nel senso che io sono “strutturato” in modo tale da provare quello che provo nello studio della logica in generale e delle strutture logiche della scienza in particolare, e non avrei mai potuto provare niente di simile per nient’altro.
caro Roberto mercadini, sono entrata ieri nella mia biblioteca di quartiere e ho provato un tuffo di gioia al cuore: c'era un tuo libro ben esposto! ma la cosa che mi ha fatto più piacere e' che non ho provato la minima invidia ( ho anch'io un libro nel cassetto) reazione che potrebbe essere comprensibile e giustificabile. Comunque ho avvertito in me un sentore di equanimita, e anche di questo.ti.ringrazio
Condivido pienamente. E poi, aggiungo, nella mia esperienza, nel momento esatto in cui capisci un concetto nuovo su cui ti sei scervellato per un po', senti come cadere un muro e vivi un attimo di pura felicità.
Roberto sei sempre il massimo, ottima spiegazione, puoi fare un video su chi quando litiga vuole avere ragione, effettivamente avere ragione e cercare di averla ha sempre senso?
Capisco perfettamente e sono contento che esistano persone come te in grado di spiegare questi concetti con tanta efficacia. Fin da piccolo e anche poi alle superiori e poi università, mi chiedevo sempre: ma qual è la domanda? Cioè, perché? Sennò effettivamente non riuscivo a comprendere. Grazie
Beati i ragazzi di adesso che hanno accesso a questi video
Capolavoro!
Sottoscrivo!
ho passato l'infanzia a sentirmi dire h24 da mia madre "studia, studiare è bello, studiare di qua studiare di la". è ovvio che lo facesse per il mio bene, ma questa ossessione che hanno anche molti maestri e professori non fa altro che ASTRARRE il concetto di studio. e questa idea dello studio, fin da piccoli, viene direttamente associata ad un'attività noiosa e soprattutto obbligatoria per legge. Tutto questo crea un muro rigido tra la persona e la realtà. Mi capita spesso, ad esempio, di parlare di filosofia con qualcuno e puntualmente questi cominciano a fare paragoni scolastici, dicono che "preferiscono la storia" o la letteratura. Questa non è banalmente mancanza di cultura, è un filtro, un velo gigantesco che copre la realtà, ed è difficile sbarazzarsene. Io stesso, nonostante l'interesse spontaneo per alcuni argomenti, fatico a studiare per colpa di questi bias, va oltre la mia consapevolezza, ho sviluppato meccanismi di difesa e immagini mentali associate allo "studio" di cui è difficilissimo liberarsi
Lo studio è efficace se motiva e appassiona... Allo stesso modo trovo forzato pretendere la sufficienza in tutte le materie per passare alla classe successiva: perché devo imparare concetti trasmessi per puro mestiere e senza manifesta passione da parte del docente stesso?
@@GasparePeroPerché tutte le discipline contribuiscono in misura variabile alla formazione del cittadino prima ancora dell'eventuale professionista, pertanto non sarebbe il massimo consentire da programma lacune. Specialmente in considerazione del fatto che con gli standard scolastici odierni è una passeggiata ottenere le sufficienze.
@@gianlucacaruso4548 non vorrei addentrarmi in un dibattito sulla qualità dell'insegnamento e sugli standard di sufficienza... Però sarebbe più utile alla formazione del cittadino imparare l'elenco dei presidenti della repubblica piuttosto che dei re di Roma... Inoltre, esperienza personale, mi sono ritrovato orientato verso studi scientifici/matematici perché ho incontrato soltanto in 3° superiore una professoressa che si accorse della mia fantasia narrativa: se la scuola deve forgiare i cittadini e i professionisti, deve mettere in campo insegnanti più empatici e sensibili, che non generino frustrazione in un fanciullo incapace di capire un teorema o di camminare sull'asse di equilibrio, ma anzi ne esaltino l'entusiasmo laddove ha potenziale. La scuola non può pretendere di forgiare tuttologi per rispetto dei singoli insegnanti.
Non ho ben capito il tuo punto di vista, stai dicendo che lo studio scolastico è noioso a prescindere o è noioso solo nella misura in cui te lo vendono male (ovvero ti costringono a studiare dicendo sia bello)?
@@David-kw5uj sto dicendo che (nella maggior parte dei casi) risulta noioso perché ciò che ti vendono non è la curiosità o l'interesse in un argomento specifico, ma il concetto di studio nel senso più astratto. diciamo che il punto è praticamente quello del video, ma con il commento mi volevo soffermare sull'immagine distorta della realtà che si instilla nella mente delle persone. è complesso da esprimere, ma questo è quello che percepisco dalla gente che vedo: è come se, una volta scoperto l'interesse in qualche argomento, ogni ramo della ricerca di conoscenza in quell'ambito sia stato ormai bombardato da formalità ed estetiche create dalla scuola e che a mano a mano, propagandosi tra le persone, minano sempre di più il senso intimo delle cose che si studiano ed il motivo per cui lo si fa. Magari a qualcuno risulterà banale come concetto, o magari è scontato che "la massa" non sia mai stata interessata a tal punto a queste cose, ma non riesco a vederlo come una cosa irrilevante, per me è un affronto all'intelligenza umana
questo non è un video, è teatro che magnetizza.
Per me la cosa più importante quando vedo i tuoi video è che ho la possibilità di ascoltare una persona intelligente e di leggere commenti di persone intelligenti.... Grazie
Vero
Roberto Mercadini è uno di quegli artisti che può dire, come Carmelo Bene, di invidiare chi lo andrà a sentire.
Ho la passione per lo studio e gli insegnanti sono quasi riusciti a farmela passare a forza di sopprimere le mie domande per darmi direttamente risposte a domande mai formulate nella mia mente. Sono andata a lavorare subito dopo la scuola
Ora, dopo otto anni a fare la cameriera, sono tornata a studiare. Scienze della natura. Sarebbe una triennale, ma me la gusterò tutta, potrei metterci dieci anni 😅 ho trovato professori che non fanno che aumentate le mie domande, è il paradiso per il mio cervello 😍
Complimenti per la rivalsa
Ciao Roberto! Ho studiato fisica all'università e durante i miei studi una delle cose che ritengo più importanti di aver imparato è proprio questa: la domanda è più importante della risposta. Che sia per risolvere un esercizio o per capire la teoria, capire la domanda è la vera chiave. Questo tuo video mi ha ricordato un po' questa lezione, per me hai colto un punto importantissimo e sono davvero felice che tu abbia deciso di dedicarci un video. Grande! ❤
Hai studiato male la fisica, quella moderna in particolare, altrimenti avresti capito che la risposta è nella domanda stessa, importante è fare la domanda giusta, priva di influenze e pregiudizi, altrimenti non può essere giusta.
@@enricodeangelis8460suona molto come quella scena in Matrix :"Non è il cucchiaio a piegarsi ma sei tu stesso" 😅 mai capita
@@enricodeangelis8460forse è più importante perché è come la poni che ti porta a trovare la risposta più corretta.
Bellissima riflessione, i professori che stuzzicavano il ragionamento li ricordo ancora oggi. Insegno a ragazzi stranieri ed è bellissimo quando attraverso la discussione guidata si arriva al momento magico dell' eureka, la più grande soddisfazione per me come insegnante.
Una volta una ragazza nigeriana mi ha detto: "mi piace imparare così perché lo so veramente"
PS. Non è una sfera, è un pallonedacalcioide
Ho sempre adorato il corrispettivo inglese del nostro “studiare a memoria” che è “by heart”. Siccome il linguaggio plasma il modo di pensare, e siccome anche in inglese quel “by heart” non significa nulla di “intuitivo”, lanciamo una petizione per smettere di insegnare ai bambini che una cosa si impara a memoria e iniziamo a insegnargli a impararla col cuore.
Bellissimo video Roberto.
Non sono un insegnante, ma se lo fossi farei vedere questo video come prima lezione
Una riflessione commovente tanto perfetta.
E tanto più commovente entrare nella mente di un uomo di un tempo staccato. Grazie
IL PIÙ BEL VIDEO DI SEMPRE DI MERCADINI 👏🏻👏🏻👏🏻
Il più bel video di sempre di Mercadini è il prossimo.
💚💚Che meraviglia💚💚 sembri un personaggio rinascimentale proiettato in quest'epoca, eh sì, la parte di te più assoluta è l'anima, vedere gente entusiasta come te che si pone domande è sempre una boccata d'aria, grazie💚💚🌈🌈
Salvato in per sempre. Che goduria, altro che passione, queste riflessioni.
Amavo sempre dire, sin da ragazzino, che una cosa la ricordo solo se la capisco. Non ho mai memorizzato le tabelline per screzio ma ho partecipato a gare di logica.
Aberrante un mondo dove non si parte dall insegnamento del senso critico, dalle domande, da una ricerca scientifica
Incommentabile,qualsiasi commento non descrive abbastanza la grandezza del tuo lavoro che fai gratuitamente e con entusiasmo prezioso.Grazie Roberto
Ti rispondo da appassionata di matematica e devo dire che la tua risposta è davvero splendida! Aggiungerei che, per me, la matematica è anche un gioco, ed è proprio questa dimensione ludica che rende più facile comprendere la motivazione dietro la voglia di studiarla. Forse è meno immediato vedere lo studio della chimica con gli stessi occhi, ma potrebbe che io la veda così solo a causa della mia grande ignoranza in materia.
Ovviamente, quando mi trovo a risolvere esercizi di algebra da consegnare all’università, il divertimento a volte passa in secondo piano. Tuttavia, credo che proprio in quei momenti si sviluppi un'abitudine preziosa: la tenacia. Questa caparbietà mi spinge a immergermi in problemi sempre più complessi, un’esperienza che non si potrebbe mai ottenere limitandosi alla sola lettura della teoria. Oggi, grazie al tuo video, ho capito perché per me risulta più efficace studiare dopo aver già affrontato gli esercizi. Ho le domande da cui partire e quindi sono più curiosa!
Ad un certo punto, almeno per quanto mi riguarda, subentra un’abitudine allo studio che si trasforma in costanza. Credo che sia proprio questa costanza l’unico modo per non perdersi quando arriva un momento di demotivazione, specialmente in ambito universitario. Studiare ciò che si ama è un’esperienza completamente diversa, immagino.
Un paragone che faccio spesso a chi non ama studiare è quello con la corsa: durante la corsa si fatica molto, ma la sensazione migliore arriva quando ci si ferma. In quel momento, si percepisce la fatica nei muscoli, e si prova una profonda soddisfazione e orgoglio per ciò che si è appena realizzato.
Grazie di cuore per questo video, trovo meraviglioso come riesci sempre a farmi riflettere su ogni cosa.
Un caro saluto
Chiara
Oltre alle spiegazioni che ti sei data riguardo la tue motivazioni aggiungo che, senza pretendere di darti una risposta che faccia al caso tuo, la spiegazione alla tua ostinazione/costanza allo studio potresti trovarla nell'altro video di Mercandini: "il mondo lo guidano i matti" (o qualcosa del genere, pubblicato 8 giorni fa) che ho visto poco fa. Parlava anche dei matematici :). La constanza inoltre la paragonerei a quelli che vanno in palestra: vedono un progresso nella loro attivita' al costo dello sforzo e della fatica. Il progresso nel vedere il proprio six pack emergere dalla pelle si trasforma in beneficio e appagamento e continua, in alcuni casi....molti direi, in dipendenza per appagare la propria mente e compiacersi del lavoro fatto. Questo e' tanto piu' vero quando le fonti di appagamento di altra natura sono ridotte. E di li nasce anche il fanatismo suppongo, ma questo e' un altro discorso. I bulimici dello studio.....non ci avevo mai pensato.
@@123prova grazie, corro a vedere quel video. Intanto posso rivelare di non essere neurotipica, chissà se c’entra qualcosa 😂
@@chiaraascenzi2874 si, ovviamente molti di quelli che vanno in palestra no diventano fanatici...sanno regolarsi, come spero sia il tuo caso...ma dopo tutto abbuffarsi di matematica non credo faccia poi cosi' male come imbottirsi di creatina o proteine o altro. Forse nel mio commento ho calcato troppo gli aspetti estremi venendo dal video precedente, non mi rifirivo a te . Era una considerazione buttata li. Non mi fraintendere
@@123prova sicuramente l’appagamento genera dopamina e crea dipendenza. Anche la costanza che diventa abitudine però. Non so se imbottirsi di creatina (o altra roba di cui non so nulla) faccia più male della matematica 😅😂 Ma sicuramente ha un effetto differente. A livello chimico sono sicura sia meglio puntare sullo studio. Se la cosa a cui tieni di più sono le competenze sociali, forse la situazione è differente
È una cosa che ho sempre colto ma mai inquadrato in maniera così chiara, grazie Roberto!!!
Non ho studiato, ne tantomeno sono colto, ma se avessi avuto professori come tu ne avrei giovato sicuramente. Qualsiasi concetto che esprimi lo condivido e lo comprendo al volo. Anche io molto spesso mi faccio domande, ma non ho la forza che hai tu, non ho le tue capacità, ma mi piacerebbe avere vicino una persona come te che ha il potere di farmi capire le cose chiaramente e al volo. In qualche senso un po’ mi rispecchio in te, i modi che hai e che a volte appaiono contorti mi entrano nella mente istantaneamente. Per quello che può contare hai tutta la mia stima.
Molto interessante. grazie mille per questa serie di ragionamenti e per aver citato la poetessa che non conoscevo
Alle superiori, ho avuto una prof di fisica che prima di ogni argomento nuovo interrogava la classe, dedicava praticamente una lezione a farci scervellare per trovare risposte per lo più assurde.
Il bello che le lezioni dopo, la maggioranza di noi era entusiasta di ascoltare le spiegazioni!
Forse la fisica si presta molto a questo approccio, ma in realtà sarebbe bello fosse applicato altrove.
Condivido fortemente. Perché io ho scoperto l’amore per lo studio quando sono uscita dalle scuole. Ed é terribile. La metafora dell’ago ed io filo é eccezionale.
La scuola italiana spinge molto alla sterile memoria. Può bastare quello per andare bene a scuola e non capire una mazza. Va benissimo.
Pochi si interessano della mente dello studente. Del suo ragionamento.
Ecco ragazzi delle scuole seguite Roberto ❤ fa bene alla salute 😂❤
Mnemonica e nozionismo sono un sasso in bocca a curiosità ed entusiasmo 😅🎉❤
Roberto Mercadini ti voglio bene anche se da remoto 😊
Da insegnante, parole che mi hanno commosso. Grazie Roberto.
Il discorso che hai fatto in questo video fila perfettamente e ha una conclusione logica, se si instilla nelle persone il piacere di farsi domande avranno la passione per cercaree desiderare le risposte. Io sono pessimista lo so, ma penso che la maggioranza dellle persone, purtroppo, si arroghi il diritto di non farsi domande, di accettare acriticamente quello che capita, le domande sono pleonastiche, io quando vedo o sento qualsiasi cosa che non conosco, una notizia, un oggetto, sento il BISOGNO, di sapere, di conoscere. Loro no, apatici, domande zero. Concludo dicendo che la fame di conoscenza si spinge per forza verso le materie scientifiche perche forniscono le prove e le risposte.
Tutti meritano ascoltare questo video. Bellissima riflessione. Grazie Roberto!!
Uno dei miei personali ricordi più vecchio era il desiderio di capire il mondo per poter vivere meglio. Lo associo all'età di 5 anni ma non ne sono totalmente sicuro. Ad ogni modo, il percorso è stato quanto mai complicato, complesso, contraddittorio con diversi sabotaggi e soprattutto auto-sabotaggi. Posso cmq dire, al di là dell'ovvia impossibilità della onniscienza di avere raggiunto un livello che personalmente mi soddisfa. Questo è il mio augurio per tutti. Trovare il proprio livello di consapevolezza e felicità.
Fantastico, con un video mi hai evocato tre ricordi. 1) il mio prof di fisica che dichiarava di odiare la memoria tanto che non imparava mai i nomi degli studenti. Chiaramente voleva stigmatizzare la memorizzazione senza capire i concetti, ma il suo scarso interesse per noi lo faceva sembrare fanatico del contrasto della memoria.
2) avevo fatto un ragionamento simile a quello della passione per lo studio ma relativamente alla "voglia di lavorare" che era il valore principe dei vecchi lombardi (tutti i miei ascendenti). Non capivo il senso ma tacevo, l'ho capito quando ho cominciato a ottenere dei risultati sul lavoro: non è una voglia, è una passione, cioè si patisce per la soddisfazione del risultato.
3) Platone non l'ho studiato perché non ho fatto il liceo ma l'ITIS, però poi ho letto "La filosofia antica" di Severino e io ho capito che Platone aveva bisogno delle idee per conciliare l'idea parmenidea di Essere con l'esistenza del sensibile che Parmenide rifiutava, però in altre occasioni Severino diceva che la filosofia nasce da Thauma, la paura della morte e quindi questo video chiarisce con semplicità il senso che Severino lasciava implicito.
Questo video è Patrimonio dell'umanità.
Ho sempre invidiato quelli che non aspettavano altro di avere quei 5 minuti liberi per correre a fare qualcosa.
Avrei voluto che il video fosse durato il doppio tanto è bello e piacevole ascoltarti.
Mi hai aiutato a consapevolizzare il metodo che uso nei miei corsi in azienda, posto sempre dalla domanda (o dal problema) non ci avevo mai ragionato prima, semplicemente lo ritenevo il più efficace, ora si qualcosa in più, grazie Roberto😊
Ecco la stessa definizione di "luogo" matematico... ai tempi le definizioni te le dovevi imparare noiosamente a memoria. Guardacaso adesso che non me la ricordavo esattamente ho provato a darmi la mia ragionata definizione, ed è venuta fuori: "l'insieme dei punti dello spazio che godono tutti di una stessa proprietà (quella di essere equidistanti da un punto detto centro)" . Devo essere maturato, o rimbambito (a seconda dei punti di vista 🤣).
E il tuo video ha avuto perfettamente la sua dimostrazione pratica. 🙂 Grandissimo!
Uno dei tuoi video migliori. Grazie.
Bel video, grazie per condividere questi pensieri,vivo all'estero da solo ,mi sembra si chiaccherare con qualcuno con i tuoi video
Grazie x me è stata una spiegazione molto esaustiva,ancora Grazie.
Grazie roberto anche oggi mi hai rivoltato il cervello come un calzino.
Grazie e sei fantastico
Sono uno studioso, fin da bambino però ho sempre vissuto lo studio come una scalinata ripida e scivolosa con dei rovi come unico appiglio per non scivolare all'indietro.
All'epoca i DSA non erano molto trattati, subivo scherno e punizioni con l'accusa di non impegnarmi abbastanza.
La spinta della conoscenza che hai descritto tu è ciò che mi ha permesso di dare valore a questo baratto iniquo volto a conoscere di più della materia che mi appassiona.
Mi ha permesso di arrivare fino alla laurea magistrale, seppure in tremendo ritardo e con sforzi per me irripetibili.
Questo fervore lo auguro a tutti, la gioia di "investigare" gli aspetti del mondo che ci incuriosiscono è impagabile.
PS: per i DSA la situazione è diversa oggigiorno, il mio commento non deve scoraggiarvi dall' intraprendere un percorso universitario, ci sono molti strumenti compensativi, se ce l'ho fatta io senza strumenti ce la farete anche voi con l'aiuto che vi spetta di diritto.
Ti sbagli Roberto, i tuoi video non sono tutti diversi gli uni dagli altri perché per tutti vale la bellezza del.come essere a teatro ad assistere alla prima di un grande spettacolo.🙏❤️
Bellissimo video che risponde a domande che mi sono posto pochi giorni fa, solo che investigando per ottenere le giuste risposte, sono arrivato a una caratteristica che forse non tutti gli investigatori del sapere hanno , cioè la curiosità.
Ciò che spinge a sapere ,a capire, a studiare,penso sia la curiosità.
E la curiosità ha un nemico oggi che è l utilità istantanea.
Grazie per la tua curiosità.
Esattamente, la conoscenza va a braccetto con la comprensione. È molto difficile ricordare ciò che non si è compreso. Ho smesso di fare domande da bambino dopo anni di risposte come "perché di si" o "perché si fa così". Diventai associale proprio per la non comprensione del mondo. Capivo la musica, per cui mi estraniavo da un mondo incomprensibile per rintanarmi in quello musicale (che tra l'altro mi fece diventare un musicista). Più avanti negli anni sono andato a cercarmi le risposte alle mie domande (per lo più di sociologia e psicologia) e ho cominciato ad aprirmi al mondo, poiché finalmente aveva un senso (non totale, ma abbastanza da poterci convivere). La fisica e la chimica per esempio, imparate attraverso esempi pratici e riferimenti alla realtà quotidiana sono tra le materie più affascinanti, quando ci rendiamo conto che parlano praticamente di tutto ciò che ci circonda, inclusi noi stessi. Nell'insegnamento a scuola, un buon professore è quello che capisce chi ha di fronte e che sa come comunicare. Quasi sempre le migliori lezioni cominciano con una gran bella domanda che cattura l'attenzione
È importantissimo e di enorme valore il discorso che hai fatto sul doversi porre le domande perché se no non interessa la risposta.
Faccio due aggiunte/correzioni.
La prima riguarda la memoria. Il ruolo che si da' alla memoria è dovuto soprattutto al fatto che essa, quando c'è, supplisce al ruolo che normalmente sarebbe svolto dalla passione e/o dalla curiosità. La maggior parte degli alunni e degli studenti che hanno voti alti li raggiungono non perché sono appassionati o curiosi, ma semplicemente perché hanno un'ottima memoria. E questo peraltro li rende avvantaggiati sugli altri e va a falsificare le valutazioni d'impegno. Cioè, non ha senso dire che i voti si vadano sull'impegno quando in realtà per averli alti ne serve poco e chi si impegna spesso ha voluto più bassi di chi ha prima memoria ma si impegna poco.
Seconda cosa: appassionarsi alle materie non è proprio come dici all'inizio. Tu, Roberto, lo sai, hai una grande volontà e tendenza a cercare di razionalizzare tutto. Ed è molto bello, ma ciò potrebbe portare in certi casi a creder razionale qualcosa che non lo è. È questo il caso: nella maggior parte dei casi appassionarsi alla Storia, alla chimica, alla matematica, alla fisica ecc non ha niente di razionale. Non c'entra niente la curiosità. Nella maggior parte dei casi a uno la chimica piace semplicemente perché gli piace, perché la sua testa (per motivi psicologici, quindi genetici, quindi casuali) si diverte a occuparsi di quel tipo di cose. A me per esempio piace la Storia. Le mie esperienze passate spiegano una parte della mia passione, ma non tutta. Non spiegano, per esempio, perché mi piace prendere le epoche che non conosco (che vedo un po' come scatole vuote) e riempirle. Mi piace e basta, perché la mia testa è fatta in un certo modo.
Ciao Roberto i tuoi video sono sempre... permettimelo piacevoli al palato, felicemente impalati e di fronte alla santa erudizione ci inchiniamo. Io ho iniziato a studiare dal giorno stesso che ho smesso... concludo non ho ancora smesso di iniziare.
Questo video andrebbe trasmesso in tutti i gradi di istruzione, dalle elementari alle università, ma non solo per gli studenti. Quando hai descritto la passione per le materie STEM mi son sentito toccato nel cuore, mi hai ricordato perchè studio queste materie
uno dei migliori, se non il migliore, video tuo!
Grazie rob!
Grande, grande!
Grazie per ricordare questi concetti! Indispensabili per gli insegnanti!
Che bello tutto, grazie Roberto ❤
Video emozionante, grazie Roberto
Personalmente penso che una parte del fascino della Fisica stia nel fatto che è possibile descrivere molto dell’universo utilizzando un foglio bianco e una penna; avere la possibilità di studiare il comportamento degli atomi o delle stelle dalla propria scrivania è un potere incredibile!
Concordo, fantastico
Roberto sei geniale 🥰 Grazie di cuore
Porta questo breve e prezioso monologo nelle scuole Roberto, i ragazzi ne hanno un fortissimo bisogno. Apriresti gli occhi a un sacco di giovani. E' stato bellissimo essere guidati da te
Come sempre, grazie
Sei semplicemente un GRANDE!
Roberto, sei il mio Maestro! Lucidissimo ed efficace come al solito.
."...Fatti non fummo a vivere come bruti , ma per seguire virtute e conoscenza...."
Le parole eterne che Dante mette in bocca ad Ulisse, restano la migliore risposta a questo genere di quesito....anche se ho apprezzato moltissimo le tue disquisizioni sull'argomento, sempre molto pertinenti e simpatiche...
L'uomo resta sempre un bambino pieno di perché e sarebbe stupido se non si desse la pena di cercare delle risposte.... Certamente, ognuno di noi ha degli interessi o passioni diverse da un altro, ma sempre e comunque cerca di darsi e trovare delle risposte ai suoi quesiti.
La scuola penso che si denigra troppo.... L'insegnante (ed anche un genitore) deve suscitare quesiti e non dare risposte pronte.....Il bello sta proprio in questo: dire le cose a metà...per poi lasciare che la curiosità faccia il proprio cammino....
La cultura di sviluppa così!
L'errore di oggi è pensare che si deve spiegare tutto....In questo modo si uccide la curiosità o il desiderio, cioè ciò che di più bello e vitale esiste nell'uomo.
Grazie. Un caro saluto.
Grazie per questo video
poter apprezzare che una figura di tale calibro non sia espatriata e che condivida con le persone il suo pensiero dimostra quanta generosità irradi Roberto, grazie per il tempo
Grazie Maestro, illuminante, è da sempre che pongo domande e sono scomodo a chi ha solo risposte in mano
Purtroppo di professori con l’intelligenza, il carisma e la capacità di dialogo di Mercadini ce n’è pochi
In "Guida galattica per autostoppisti" si affronta a un certo punto lo stesso tema. Una razza interdimensionale incredibilmente avanzata si mette in testa di cercare la risposta "alla vita, l'universo e tutto quanto" e dopo migliaia di anni di sforzi e complessissimi calcoli ci riescono e la trovano: 42. Solo allora capiscono che la risposta non serviva a niente senza la giusta domanda. Si misero dunque alla ricerca della domanda... ma sarebbe una storia troppo lunga da raccontare in un commento su youtube 😉
Grazie di esistere
Buongiorno Roberto
mi piace come spiega le cose.
Mi farebbe piacere sentirla parlare dell'intuizione
Grazie
Stimolante! Vorrei non perdere mai questa voglia di domande
Molto condivisibile. Di più. Non solo ai poveri studenti non viene spiegata la domanda a cui il filosofo di turno prova a rispondere, ma questi vengono proposti in rigoroso ordine cronologico con il risultato che se ne sento di ogni, dall'ontologia alla morale della politica alla scienza, senza che la cosa abbia alcun senso. Che è particolarmente paradossale per una materia ha come compito quello di trovare il senso delle cose.
Le tue riflessioni non sono mai banali e riguardano aspetti, particolari che mai, raramente o poche volte vengono raccontati, la cui importanza è indiscutibile. Ti adoro Roberto
Grazie per questo video, è sempre un piacere. Sono d'accordo sul discorso dello studio che non è solo memoria e mi è piaciuta tanto la poesia alla fine; infine, quando parli dell'iperuranio e dell'anima immortale, mi hai fatto venire in mente una citazione di Nietzsche: "il cristianesimo è platonismo per il popolo". Grazie ancora
Molti uomini si portano dietro per un'intera vita , consapevolezze che non vedranno mai perfezionarsi in prese di coscienza, io , sono tra questi... Un po' come un musicista che con tante note , non trova gli accordi giusti affinché con la musica potesse esprimere ciò che ha nell'animo . La tua riflessione sul concetto della " passione " , è stata illuminante e ha rischiarato e dato forma, a ciò che da tempo cercavo di comprendere.
Grazie Roberto
Ti vorrei abbracciare a volte. Sei la mia dell’una di notte dove spengo tutto e mi godo i tuoi monologhi , e starei ore ad ascoltarti te lo giuro. Grazie per tutto quello che fai
Bravissimo 👏🏻
Una delle traduzioni del termine entusiasmo, dal greco antico è: avere Dio dentro di sé. In questo contesto, Mr Mercadini, lei è un angelo. Lei è colui che trasmette entusiasmo, il messaggio di Dio. Non dista molto dalla mia concezione di Dio. Ad maiora.
Video incredibilmente bello. Grazie
Grandissimo
Roberto Mercadini ministro della cultura ❤
Grazie per aver levato i dubbi sulla difficoltà di apprendimento di alcune materie
Sempre immenso Roberto! 💥🙌🏻
Caro Roberto, sono un convinto ed appassionato estimatore della tua intelligenza. Ti seguo da tempi in cui eravamo davvero in pochi. Mai fino ad ora ho interagito però con te commentando un video. Lo faccio oggi perché di solito, anche quando nn sono d’accordo con te, condivido i tuoi ragionamenti. Questa volta no, tocchi un argomento che mi fa soffrire e che a parer mio hai la fortuna di non conoscere fino in fondo. Sento quindi l’esigenza di un confronto puntuale. Tu parli di memoria ancorandola a singoli fatti, dati, elementi necessari a collegare ed arricchite “cose che hai capito” ad altre “cose che hai capito”. Il punto è che tutto ciò che hai capito va ricordato. Lo dai per scontato. Ma nn lo è. La cultura a mio parere è tutto ciò che rimane dopo che hai dimenticato tutto il resto… anche quello che avevi capito
video sublime.
15:17 dopo questo ragionamento non posso fare altro che riguardarmi il video sulla terra piatta. Ti adoro❤
È il video con cui l'ho conosciuto, che ricordi 😅
Nel mio insegnamento (della chimica tra l'altro) spesso cerco di partire da domande molto concrete per coinvolgere più studenti possibile. Il tuo video è un utile promemoria e stimolo a farlo ancora più spesso
Sei stato molto clemente (e intelligente) perché l'hai "toccata piano". Ma é così,Von Glasersfeld e con esso quegli autori raggruppabili alla corrente del "costruttivismo radicale" lo sostengono da mo'. Molto interessante proprio il libro di Von Glasersfeld (che in sostanza é un cibernetico) dal titolo "Il costruttivismo radicale. Una via per conoscere ed apprendere." in cui egli dedica una grossa parte al fondamento di un modo "costruttivista" di appendere co-costruendo la risposta che deve derivare (e non prescindere) da quelle che lui definisce come "domande non banali". In sostanza, giuro che non é un insulto, sei un gran bel costruttivista! Grazie Roberto!😊😊
Crediamo sempre che cultura e studio = scuola.
Io da me a lungo ho fatto ricerche su miei interessi genealogia, arte... fuori dal contesto scolastico e seppur questi per me avessero più valore di tante cose di scuola ma purtroppo seppure questi fossero Studi anche se personali in quanto "informali" per l'istituzione non avevano valore rispetto a quanto fatto a scuola... e non credo sia questa la giusta visione.
Tutto è studiare anche semplicemente fare ricerca di ricette locali dico banalmente anche questo è studio... è a noi que questo non viene fatto comprendere
Banalmente, lo studio richiede impegno, dedizione, fatica, intelligenza, tempo, sacrifici, rinunce, etc. ma esse costituiscono davvero un misero “prezzo da pagare” se si ama davvero quello che si sta facendo. L’amore per ciò che si sta studiando è il motore propulsivo dello studio.
L’essere umano che studia con amore e passione è un creatore di mondi immaginifici, un ricercatore della conoscenza e della verità, sia del mondo fuori di lui che di quello dentro di lui. In questi mondi, anche ciò che ci appare trascurabile o addirittura insignificante, è in realtà un meraviglioso mistero, ricolmo di arcana e profonda bellezza, in attesa di essere svelato.
Come si fa ad avere passione per lo studio di discipline come chimica, fisica, matematica e logica? Per esempio, nel caso della logica, la bellezza dello studio risiede in due aspetti.
Il primo aspetto è riferito al fatto che, non sempre ma a volte, pochissime volte, quando si è di fronte a un ragionamento oppure a un problema logico-matematico, semplicemente, si riesce a “scorgere” la correttezza di quel ragionamento o a “vedere” la soluzione di quel problema con “l'occhio della mente”, prima ancora di riflettere sul ragionamento stesso o di svolgere i “calcoli”. È un trascendere se stessi, una forma di sublimazione del ragionamento stesso che brilla come un lampo, senza esitazioni, un rapimento la cui violenza è la misura della potenza di quell’ispirazione. Accade rarissime volte, ma quando accade è un’esperienza entusiasmante che pur mostrandosi solo per un fugace attimo, giustifica e ripaga dei lunghi anni di impegno, dedizione e sacrifici.
Il secondo aspetto è riferito al fatto che dopo quel lampo di ispirazione, bisogna mettersi al lavoro e dimostrare in maniera rigorosa, precisa e accurata la “verità” di quell’intuizione. Anche questo è estremamente eccitante, perché è come assistere alla “costruzione mattone per mattone” di quella struttura logica prima intravista. È il realizzarsi di quella visione involontaria al massimo grado, che scuote e sconvolge nel più profondo, perché si concretizza nel prendere atto di essere di fronte alla semplice descrizione dell’evidenza di quel fatto, che non poteva che essere che così e non altrimenti.
Queste “esperienze”, a posteriori, mi hanno permesso di comprendere perché, in realtà, io non ho mai avuto scelta! Nel senso che io sono “strutturato” in modo tale da provare quello che provo nello studio della logica in generale e delle strutture logiche della scienza in particolare, e non avrei mai potuto provare niente di simile per nient’altro.
caro Roberto mercadini, sono entrata ieri nella mia biblioteca di quartiere e ho provato un tuffo di gioia al cuore: c'era un tuo libro ben esposto! ma la cosa che mi ha fatto più piacere e' che non ho provato la minima invidia ( ho anch'io un libro nel cassetto) reazione che potrebbe essere comprensibile e giustificabile. Comunque ho avvertito in me un sentore di equanimita, e anche di questo.ti.ringrazio
Condivido pienamente. E poi, aggiungo, nella mia esperienza, nel momento esatto in cui capisci un concetto nuovo su cui ti sei scervellato per un po', senti come cadere un muro e vivi un attimo di pura felicità.
Sei il migliore 🎉
GRAZIE MERCADINI!
Complimenti
Bellissimo video ❤
Roberto sei sempre il massimo, ottima spiegazione, puoi fare un video su chi quando litiga vuole avere ragione, effettivamente avere ragione e cercare di averla ha sempre senso?
Illuminante
Molto stimolante, fa riflettere, grazie!
Capisco perfettamente e sono contento che esistano persone come te in grado di spiegare questi concetti con tanta efficacia. Fin da piccolo e anche poi alle superiori e poi università, mi chiedevo sempre: ma qual è la domanda? Cioè, perché? Sennò effettivamente non riuscivo a comprendere.
Grazie
Sempre una gioia per l’intelletto ascoltare i contenuti di Roberto
Bello!
Il tuo video più bello Roberto
Roberto hai superato te stesso ..bravissimo! 🥂👏😊😁🤩😍
Bel concetto, grazie!