finché c'erano ancora Martin Barre, Dave Pegg e Doane Perry c'erano ancora delle menti creative che aggiungevano qualcosa, andati via loro i Tull sono, secondo me, del tutto finiti!
Ogni emozione e figlia del suo tempo e aspettarsi un certo tipo di emozioni (Musicali) da un uomo di 75 anni mi sembra eccessivo, giusto anche criticare ma in questo caso non mi sembra giusto paragonare un momento di gloria del passato con la fine di un' artista che va rispettato per l'immenso valore artistico che ha donato alla musica, con questo non voglio dire che questo sia un bel disco per un vero appassionato del genere ma può esserlo per chi non lo è. Un saluto.
Cari e simpatici Gianluca e Jonny come spesso mi capita vado controcorrente. A me è piaciuto molto e ascoltato dall'inizio alla fine, cosa non trascurabile per le attuali produzioni. Ritrovo quelle sonorità che li hanno resi unici in uno con una maturità timbrica vocale che lascia intravedere un glorioso passato ma che spesso come accade per gli esseri umani è irripetibile. I grandi restano grandi e vanno sempre supportati, ma non sono un critico musicale solo un innamorato della musica. Sulla immagine dell'album bisognerebbe porsi al posto di Anderson per apprezzarne il messaggio. Vi seguo sempre volentieri.
Ho voluto ascoltare attentamente il disco e confermo tutto quanto detto da voi , come ho già scritto nel messaggio che poi ho cancellato sono sempre stato un grande fan dei Jethro Tull , ne avrei di cose da dire su questa band che mi accompagna da molto tempo , ad esempio il gran lavoro svolto da John Evan in A Passion play , la grande batteria di Berriemore Barlow , i vari grandi bassisti che si sono succeduti negli anni , le parti orchestrali di Palmer e soprattutto la grande Chitarra di Martin Barre , e naturalmente la grandezza di Ian Anderson , sono tutti questi gli elementi che ci hanno fatto amare questa band e che in quest ultimo album manca , avrei capito rigenerare i Jethro Tull con musicisti freschi e giovani (anche se a mio parere Martin è ancora in gamba) ma qui siamo difronte all'ennesima operazione di egocentrismo da parte di Ian , come avevo già detto nei vecchi album al 90 per cento era lui l'autore di quasi tutto , ma le idee erano erano elaborate dalla band al completo (spesso nei vecchi album si può leggere "arrangiament by Jethro Tull oppure Aditional material Martin Barre e David Palmer) , a me ha trasmesso veramente poco quest' album
Anch'io li ho visti diverse volte dal vivo... con tutto il rispetto per il passato, ma anche dal vivo si è sempre visto che Ian Anderson è il capo, il padre-padrone, il direttore della baracca. E sembra che non sia mai stato uno avvezzo ad ascoltare consigli e suggerimenti...
Grazie per aver mostrato "il giornale" il primo disco da me acquistato da ragazzo! Di questo disco sentito per radio il mio pensiero è stato:" questi sembrano quasi i Jethro tull " ma è solo un riecheggiare di sonorità, come altre cose che hanno fatto uscire ultimamente dimenticabilissimo.
Ma porca troia è piaciuto solo a me? Ho comprato il super box ultra limited vinile…….. comunque mi piace molto, per me è un classico album dei JT, anche se è il parto di Anderson.
Capisco la passione per i Jethro che hanno fatto dei capolavori. Ma onestamente è tanto tempo che l'hanno avuta...Cmq abbiamo tanti loro vecchi album da ascoltare, e va bene così...
Certo che non sono i Jethro Tull, ma sono anche passati 50 anni. Trovo che non sia del tutto giusto aspettarsi da un signore di 75 anni, con svariate patologie, soprattutto con la sua storia alle spalle, la stessa verve di quando ne aveva 25. E anche i calci allo sgabello: mi innamorai letteralmente del gesto visto a Firenze in piazza Santa Croce nel 1988, ma se lo facesse oggi nel migliore dei casi otterrebbe un'unghia incarnita nell'alluce :) Il disco per me non è male, Anderson insiste forse un pò troppo nel riproporre melodie divise a terzine dentro pezzi in 4/4, ma ho sentito anche di peggio
Ciao, sono nuovo del canale e sono sostanzialmente d'accordo con voi, però un però, non ci sono solo Aqualong e Thick as a Brick, esclusi i primi 3 che sono storia a parte, il trio si conclude con Ministrel in the gallery, lo tiro fuori solo perché nessuno ne parla mai di quest'album che per me è grande, ciao
Io adoro Minstrel in the gallery (uscito nello stesso anno in cui sono nato, una casualità... non credo!) e in generale tutti gli album del decennio 1968-1978!
Caro Gianluca e caro Johnny, premetto che vi seguo sempre con interesse , siete per me un must , però questa volta non concordo sulle vostre impressioni tranne che sulla copertina che e’ davvero brutta . Non potete pensare che i Jethro siano quelli con Barre e Cornick o di ritrovare la energia dei live a Wight o il genio di Thick as a Brick!! Peraltro anche in quelle Line up i Jethro sono sempre stati Ian !! Molte sono state le variazioni dei musicisti anche perché il carattere di Anderson era insoppprtabile , lo showman era lui , non certo Lancelot Barre o David Palmer . Così e’ anche ora , fatti i debiti confronti . Il disco e’ di buona qualità tecnica e musicale e quando parte il flauto io mi alzo e mi metto su una gamba sola ..Long Live Jethro !!!
secondo me se l'album fosse stato scritto da Anderson MA arrangiato da tutti gli altri, sarebbe stata tutta un'altra storia! Questo è un album solista con dei turnisti, quindi la scritta Jethro Tull è solo tristissimo marketing!
@@GianlucaBocci eh lo so ti capisco …il fatto è che tutte le edizioni dei Tull hanno sempre avuto Ian come signore e padrone e tutti gli altri turnisti..poi il marchio e il nome lo detiene lui …ricordiamo le guerre tra i Pink Floyd !
Parlare di rock progressive a 70 e fischia anni è come pretendere di uscire con una nonna perché da giovane era una gran figa. Ogni stagione puo dare buoni frutti a patto che nn si pretenda di arretrare le lancette dell orologio
Ciao Gianluca, non avevo mai sentito di questo gruppo, ora ho guardato qualche loro video, e debbo dire che il genere lo trovo molto interessante, ma ho la sensazione che tengano "il freno tirato" se osassero di più, e non solo nelle copertine, potrebbero avere molto più successo. Questo è il mio modestissimo parere di inesperto nel settore, è quello che sento ascoltando le loro canzoni...
Il fatto stesso che ne stiate parlando indica che IA ha fatto bene ha farlo uscire a nome JT. Anderson ha fatto altri album in questi anni dopo l'ultimo album uscito a nome Jethro Tull (Rupi's Dance, Thick as a Brick 2, Homo Erraticus) ma quelli non se li è cagati di striscio quasi nessuno. Non sorprende quindi che, potendo e avendo i diritti di usare il nome Jethro Tull a suo piacimento, ed essendo il nome, a conti fatti, un brand, gli sia convenuto utilizzare il marchio più famoso. E comunque giusto per ricordarlo già dal 1972 l'unico membro fondatore della band era rimasto Ian Anderson.
l'ho detto, Zio Ian è un volpone, dal punto di vista del marketing la sua operazione è indubbiamente azzeccata... ma all'ascolto la tristezza è, almeno per me, davvero tanta!
@@GianlucaBocci La tristezza deriva da aspettative. Io non avevo alcuna aspettativa ascoltandolo e mi è piaciuto. Sono contento che Ian ci sia ancora, sia in salute, continui a fare nuova musica con passione, in alcuni momenti anche memorabile, e che sia ancora in giro a suonare. Farsi mille pare sui "veri" Jethro Tull, sui Jethro Tull che non sono i Jethro Tull ecc. ecc. Non porta da nessuna parte se non a chilometriche discussione senza risoluzioni. Io ascolto la musica e se mi piace son contento, altrimenti amen.
@@samuelecallegari6117 non la vedrai fare da me, ho voluto dire la mia su TZG perché i JT sono il mio gruppo preferito e ho tutti, ma davvero tutti i loro dischi, sia come gruppo che come solisti!
@@GianlucaBocci Lo sono anche per me, e anche io ho tutti i loro dischi, semplicemente prendo quello che viene. E in fin dei conti trovo che alcuni dei pezzi acustici del nuovo album siano stupendi, in particolare Three Loves Three e In Brief Visitation.
Ciao Gianluca, come te sono un vecchio estimatore dei Jethro, ma sono d'accordo con te. li ho anche visti dal vivo (vocalmente tristissimo) , ma ormai Jan si è barricato dietro a se stesso proponendo sempre se stesso senza un lavoro corale... no i jethro erano un altra cosa.
Per me i Jethro Tull sono fino a Heavy Horses, il dopo non mi ha più preso, forse con Stormwath rimangono ancora in carreggiata. Questo disco mi fa pensare a The Final Cut con il nome Pink Floyd ma di fatto sembra un album solistico di Roger Waters. Di capolavori i Jethro Tull ne hanno fatti, l'ultimo è Minstrel in the Gallery del 75 che ha avuto la sfotuna di uscire nello stesso anno di un'altro capolavoro di maggior spessore, lascio a voi immaginare. 😁 La copertina è brutta assai, mette tristezza.
Ciao, concordo con quello che hai detto per la maggior parte del discorso. Però complessivamente non lo demonizzerei. In generale sembra un buon album ma con il freno tirato. Un pochino come gli ultimi dei Deep Purple. Spettacolari ma non più brillanti e hard come lo erano una volta (cosa però che alla loro età è anche comprensibile). Buona domenica
Il video e' interessante e condivido pienamente i concetti esposti. E poi quella mazzata finale: ho preso Aqualung in bobina pur non avendo ANCORA il registratore...troppo forte...
Ho avuto il privilegio di salire su un palco con alcuni membri dei Jethro Tull ma per fortuna abbiamo suonato solo brani d'epoca. Una goduria!! Il disco nuovo...meh, ma il passato è glorioso.
mah ragazzi che dire una delusione e il nostro caro Gian Luca è fin troppo buono nel voto finale. In una intervista ci ha fatto sapere il prode Ian che l'aveva svangata da una patologia, che poco tempo prima lo dava per spacciato, e giustamente, vista anche la veneranda età, ha accelerato i tempi di produzione e nonostante gli altri membri erano tutti occupati in altre produzioni (??) ha deciso di chiudere il lavoro da solo. Volendo fare una battuta non è che gli è venuta voglia di pubblicare dopo la partecipazione all'ultimo lavoro della italianissima PFM che forse è qualcosa che è più vicino al progressive di questo The zealot ecc. ? Per quanto mi riguarda i Jethro Tull si sono fermati a Minstrel in the gallery ultimo lavoro veramente eccellente. Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die!....ma era il 1976....Ciao Gian Luca
Cerco sempre di ascoltare il nuovo disco senza farmi influenzare dalle precedenti uscite del o degli autori. Cosa molto ardua a dire il vero. Perchè il confronto con le altre produzioni salta sempre fuori! Io non so l'inglese e non ho letto i testi di "The Zealot Gene" e mi sono concentrato sulla musica. I suoni mi sono piaciuti, i brani sono gradevoli e forse ho sbagliato a non leggere i testi, forse è uno di quei dischi dove il senso delle parole è imprescindibile dalla musica. O forse è solo una operazione "nostalgia" dove il fine è la cassetta. No, Non la Compact Cassetta, intendo i soldi, il fare cassa. Anche Ian paga le bollette.
Stormwatch piattino dopo i due album precedenti , preferisco "The Broadsword and the Beast" . Buono anche "Crest of a Knave" . Ian Anderson ha sempre fatto quello che ha voluto con il gruppo ed è naturale che ad oltre 70 anni e con la crisi discografica l'ultimo album sia stato prodotto cosi .
@@GianlucaBocci mi rimane un rimpianto come dici tu ad inizio video per la foto se si fosse fatto consigliare e aiutare dal gruppo forse sta sera eravamo più contenti del risultato!!!
A me è piaciuto...molto meglio delle ultime uscite...visti in live a Torino la settimana scorsa, non mi sono piaciuti i suoi brani migliori in questo caso rimaneggiati ..comunque i suoi musicisti molto in gamba a eseguire le sonorità e ottima la resa acustica....e poi vorrei vedere chi a 75 anni riesce a stare sul palco e cantare, comporre musica come lui..solo pochi
Sul cantare lasciamo stare, sappiamo dei suoi problemi di salute al riguardo e li rispettiamo ovviamente, ma io faccio davvero fatica a sentirlo adesso. Riguardo all'album non mi dispiace nemmeno a me, sono un grandissimo fan dei Tull, come dici te senz'altro meglio delle ultime uscite
Sono d'accordo su tutto. Ascolto i JT da 40 anni; è da sempre la mia band preferita, ma queste ultime produzioni impallidiscono di fronte a tutte quelle del passato, perfino di fronte ad album non proprio riusciti come Under Wraps. Secondo me il successo di The Zealot, inascoltabile, è dovuto a nuovi fan e da chi non conosce bene i JT. Sono d'accordo su tutte le tue notazioni estetiche e tecniche riguardanti i brani di questo album pessimo. Voto 4.
Dei J.T. ( Ian Anderson) poco da dire forse anche per me il gruppo che più ha importanza , ma quando un complesso è il migliore? Devi contare tutti i pezzi veramente belli da pelle d'oca e li scopri chi vince! Pochi parlano di Stand up e Benefit , meravigliosi . In effetti le registrazioni di Ian sinceramente hanno sempre fatto pena e come disse tanto tempo fa un critico di dischi che recensiva vinili appena usciti su (Stereo Play) : bel disco AQUALUNG dei JETHRO TULL ma è come se mancasse uno strumento, be' in effetti è proprio così e' come sentire un suono non tanto completo , non tanto corposo e non tanto arioso , però la musica c'è e piano piano ci fai l'abitudine , forse lo senti più di nicchia quasi come se suonassero solo per te in una serata fra amici, peccato però perché se avessero avuto il sound dei Rolling Stones avrebbero venduto 10 volte di piu! Per sentirli BENE bisogna ascoltarli in alcune registrazioni dal vivo o con l'orchestra, non so se la colpa è solo di Ian ,cioè della sua personalità egocentrica anche se per niente presuntuosa, oppure anche dei limiti della "macchina" di registrazione della crisalis , sta di fatto che il suono era mediocre a parte il flauto! Persino i Focus avevano un suono migliore, sentite The King of the house sigla iniziato e finale di un programma di musica assolutamente ROCK anni 70 dal nome NOI E VOI!
Stereoplay e Suono, com'erano belli! Esistono ancora? Le recensioni di Stereoplay erano molto ben fatte. Ho comperato spesso dei vinili alla cieca, solo perchè avevano avuto una buona recensione su SP. ed è così che ho conosciuto alcuni capolavori.
Sai come si dice qui a Milano? Va a ciapà i ratt. Se davvero segui i tull dovresti sapere che il buon vecchio Ian ha sempre fatto tutto da solo, tra l'altro è appassionato di fotografia fin dal liceo, quindi ne sa sicuramente più di te. Ognuno poi, come puoi leggere nei commenti, stabilisce quando e dove i tull sono finiti ma quel che è certo ed indiscutibile è la genialità di quest'uomo
Ma siamo sicuri che la foto della copertina non gliel' hai inviata tu? Sembra la tua fotocopia. Scherzi a parte non è possibile paragonare i capolavori dei primi jethro con nessun disco venuto dopo. Bisogna accontentarsi di quel poco che fuoriesce da quel cumulo di spazzatura che ci offre il panorama musicale attuale. Lunga vita a colui che dopo cinquant'anni riesce a produrre qualcosa che si possa quantomeno definire musica.
Beh. non mi stupisce che il disco possa essere in cima alle classifiche inglesi. Se lo confrontiamo rispetto agli anni 70 in cui i JT dovevano dividersi la scena con altrettanti gruppi PROG e si dovevano impegnare per poter "sfondare" (motivo per cui i dischi di quegli anni sono più "PROG") ora deve inserirsi in un mondo di canzonette. Quindi è normale che un disco Mediocre PROG attuale risulti Perfetto in un marasma di dischi inutili e per nulla prog. Per contro, un paragone con il periodo anni 70 porta ai puristi a negare questa produzione, ma d'altronde sono cambiati pure i tempi e gli sviluppi musicali.
Eppure a me è piaciuto, se riavvolgo il nastro delle produzioni discografiche dei Jetro degli ultimi 40 anni ricordo solo lavori melensi e banali, ovviamente niente di paragonabile ad "Aqualung" "Thick As A Brick " o "A Passion Play "
la copertina è veramente brutta e "povera"! Bastava (quanto meno) un FRAME QUALSIASI del videoclip di "The Zealot Gene" ruclips.net/video/1APwlHY50vo/видео.html
Appena l'ho visto ho capito fosse un lavoro Ian Andersoniano in toto. Un disco solista. Che peccato. C'è sempre stata una grande rivalità tra i membri delle formazioni del passato? Ian A., non gradiva neppure se stesso come leader? Che peccato in quanto i Jethro mi hanno dato proprio loro la voglia di ascoltare nella mia adolescenza qualcosa che andava ben oltre i tre o quattro accordi del punk rock da classifica .... oppure è un disco eseguito di fretta e troppo velocemente. Come i tempi che corrono chissà! W i Jethro sì.
Questo gruppo.ce ne fossero di artisti di cotanta storia.perdoniamo lui e' il capo assoluto.la storia e' stata fatta tempo fa.onore a jam.nonostante questo.ultimo.lavoro
...quando usci Stormwatch venne stroncato dalla critica...(..tanto per dire..) Ma davvero pretendevate che Anderson suonasse a vita sempre le stesse cose? Bocci, il "gruppo" (..e questo vale per la maggior parte delle band..) dei Jethro Tull ha sempre avuto un "unico" proprietario: Jan Anderson. Le "entrate" e le "uscite" dei musicisti le ha sempre decise lui. E' anche se Martin Barre c'è stato quasi sempre nel line-up del gruppo, tutto era demandato ad Anderson. Dei Jethro Tull è rimasto il nome, come è ovvio che sia, la musica no, ma è nell'ordine naturale delle cose.
con tutto il rispetto per chi ha fatto il video, ma parlare dei gruppi che hanno 50 anni e più, non si fa un gran favore ai giovani e alla musica... e non venitemi a dire che ora non c'è nulla
ma...oggi vale la pena parlare di questo gruppo che a parte i gusti personali nella loro produzione a parte un paio di album buoni si sono distinti x non essere dei fenomeni
Ad eccezione di Aqualung di cui posseggo il vinile, la discografia dei Jethro Tull è stata una spanna sotto i più blasonati gruppo pop inglese degli anni settanta.
non è banalizzare ma puntualizzare la differenza tra un membro effettivo di una band, che partecipa attivamente almeno agli arrangiamenti, e qualcuno che può solo eseguire le note sullo spartito, sicuramente con il suo tocco personale, ma nulla di più.
Per me i Tull sono finiti con Stormwatch, dopo si dovrebbe parlare di Ian Anderson Band
finché c'erano ancora Martin Barre, Dave Pegg e Doane Perry c'erano ancora delle menti creative che aggiungevano qualcosa, andati via loro i Tull sono, secondo me, del tutto finiti!
Sinceramente a me l'A album piace assai.
Però si...dopo quest'ultimo anche a me non piacciono più.
@@a_cord Quoto, anche a me piace A
Più che non piacermi, penso che dopo Stormwatch siano diventati un'altra cosa, lo stesso A non è malaccio
flying Dutchman top!
Ogni emozione e figlia del suo tempo e aspettarsi un certo tipo di emozioni (Musicali) da un uomo di 75 anni mi sembra eccessivo, giusto anche criticare ma in questo caso non mi sembra giusto paragonare un momento di gloria del passato con la fine di un' artista che va rispettato per l'immenso valore artistico che ha donato alla musica, con questo non voglio dire che questo sia un bel disco per un vero appassionato del genere ma può esserlo per chi non lo è. Un saluto.
Cari e simpatici Gianluca e Jonny come spesso mi capita vado controcorrente. A me è piaciuto molto e ascoltato dall'inizio alla fine, cosa non trascurabile per le attuali produzioni. Ritrovo quelle sonorità che li hanno resi unici in uno con una maturità timbrica vocale che lascia intravedere un glorioso passato ma che spesso come accade per gli esseri umani è irripetibile. I grandi restano grandi e vanno sempre supportati, ma non sono un critico musicale solo un innamorato della musica. Sulla immagine dell'album bisognerebbe porsi al posto di Anderson per apprezzarne il messaggio. Vi seguo sempre volentieri.
Ho voluto ascoltare attentamente il disco e confermo tutto quanto detto da voi , come ho già scritto nel messaggio che poi ho cancellato sono sempre stato un grande fan dei Jethro Tull , ne avrei di cose da dire su questa band che mi accompagna da molto tempo , ad esempio il gran lavoro svolto da John Evan in A Passion play , la grande batteria di Berriemore Barlow , i vari grandi bassisti che si sono succeduti negli anni , le parti orchestrali di Palmer e soprattutto la grande Chitarra di Martin Barre , e naturalmente la grandezza di Ian Anderson , sono tutti questi gli elementi che ci hanno fatto amare questa band e che in quest ultimo album manca , avrei capito rigenerare i Jethro Tull con musicisti freschi e giovani (anche se a mio parere Martin è ancora in gamba) ma qui siamo difronte all'ennesima operazione di egocentrismo da parte di Ian , come avevo già detto nei vecchi album al 90 per cento era lui l'autore di quasi tutto , ma le idee erano erano elaborate dalla band al completo (spesso nei vecchi album si può leggere "arrangiament by Jethro Tull oppure Aditional material Martin Barre e David Palmer) , a me ha trasmesso veramente poco quest' album
Anch'io li ho visti diverse volte dal vivo... con tutto il rispetto per il passato, ma anche dal vivo si è sempre visto che Ian Anderson è il capo, il padre-padrone, il direttore della baracca. E sembra che non sia mai stato uno avvezzo ad ascoltare consigli e suggerimenti...
Se parliamo di bei dischi dei Jethro, "Stormwatch" lo metto in cima, super discone pazzesco, e avvolte anche tanto sottovalutato!
Grazie per aver mostrato "il giornale" il primo disco da me acquistato da ragazzo! Di questo disco sentito per radio il mio pensiero è stato:" questi sembrano quasi i Jethro tull " ma è solo un riecheggiare di sonorità, come altre cose che hanno fatto uscire ultimamente dimenticabilissimo.
Ma porca troia è piaciuto solo a me? Ho comprato il super box ultra limited vinile…….. comunque mi piace molto, per me è un classico album dei JT, anche se è il parto di Anderson.
Anche a me è piaciuto, ha I suoi limiti ma degli ottimi momenti
Sono d'accordo con te
Anche a me piace molto
Non Ascoltarlo. Parla in termini cosi' assolutistici e si rende un po, come dire, ridicolo?
Capisco la passione per i Jethro che hanno fatto dei capolavori. Ma onestamente è tanto tempo che l'hanno avuta...Cmq abbiamo tanti loro vecchi album da ascoltare, e va bene così...
A dir la verità mi piacerebbero più video di questo genere :)
ogni tanto, come in questo caso, parlo delle "altre mie passioni", ma il mio canale è fondamentalmente dedicato alla fotografia e all'audio!
@@GianlucaBocci abbiamo tutte e tre le passioni in comune, anzi quattro, batteria compresa
Ormai ha più voce Maurizio Costanzo di Ian Anderson
Certo che non sono i Jethro Tull, ma sono anche passati 50 anni. Trovo che non sia del tutto giusto aspettarsi da un signore di 75 anni, con svariate patologie, soprattutto con la sua storia alle spalle, la stessa verve di quando ne aveva 25. E anche i calci allo sgabello: mi innamorai letteralmente del gesto visto a Firenze in piazza Santa Croce nel 1988, ma se lo facesse oggi nel migliore dei casi otterrebbe un'unghia incarnita nell'alluce :) Il disco per me non è male, Anderson insiste forse un pò troppo nel riproporre melodie divise a terzine dentro pezzi in 4/4, ma ho sentito anche di peggio
Ciao, sono nuovo del canale e sono sostanzialmente d'accordo con voi, però un però, non ci sono solo Aqualong e Thick as a Brick, esclusi i primi 3 che sono storia a parte, il trio si conclude con Ministrel in the gallery, lo tiro fuori solo perché nessuno ne parla mai di quest'album che per me è grande, ciao
Io adoro Minstrel in the gallery (uscito nello stesso anno in cui sono nato, una casualità... non credo!) e in generale tutti gli album del decennio 1968-1978!
Caro Gianluca e caro Johnny, premetto che vi seguo sempre con interesse , siete per me un must , però questa volta non concordo sulle vostre impressioni tranne che sulla copertina che e’ davvero brutta . Non potete pensare che i Jethro siano quelli con Barre e Cornick o di ritrovare la energia dei live a Wight o il genio di Thick as a Brick!! Peraltro anche in quelle Line up i Jethro sono sempre stati Ian !! Molte sono state le variazioni dei musicisti anche perché il carattere di Anderson era insoppprtabile , lo showman era lui , non certo Lancelot Barre o David Palmer . Così e’ anche ora , fatti i debiti confronti . Il disco e’ di buona qualità tecnica e musicale e quando parte il flauto io mi alzo e mi metto su una gamba sola ..Long Live Jethro !!!
secondo me se l'album fosse stato scritto da Anderson MA arrangiato da tutti gli altri, sarebbe stata tutta un'altra storia! Questo è un album solista con dei turnisti, quindi la scritta Jethro Tull è solo tristissimo marketing!
@@GianlucaBocci eh lo so ti capisco …il fatto è che tutte le edizioni dei Tull hanno sempre avuto Ian come signore e padrone e tutti gli altri turnisti..poi il marchio e il nome lo detiene lui …ricordiamo le guerre tra i Pink Floyd !
Dove si compra il bobinone dei Jethro?
Parlare di rock progressive a 70 e fischia anni è come pretendere di uscire con una nonna perché da giovane era una gran figa. Ogni stagione puo dare buoni frutti a patto che nn si pretenda di arretrare le lancette dell orologio
Ciao Gianluca, non avevo mai sentito di questo gruppo, ora ho guardato qualche loro video, e debbo dire che il genere lo trovo molto interessante, ma ho la sensazione che tengano "il freno tirato" se osassero di più, e non solo nelle copertine, potrebbero avere molto più successo.
Questo è il mio modestissimo parere di inesperto nel settore, è quello che sento ascoltando le loro canzoni...
ascolta gli album del decennio 1968-1979, hanno fatto la storia della musica in quel periodo!
Il fatto stesso che ne stiate parlando indica che IA ha fatto bene ha farlo uscire a nome JT. Anderson ha fatto altri album in questi anni dopo l'ultimo album uscito a nome Jethro Tull (Rupi's Dance, Thick as a Brick 2, Homo Erraticus) ma quelli non se li è cagati di striscio quasi nessuno. Non sorprende quindi che, potendo e avendo i diritti di usare il nome Jethro Tull a suo piacimento, ed essendo il nome, a conti fatti, un brand, gli sia convenuto utilizzare il marchio più famoso.
E comunque giusto per ricordarlo già dal 1972 l'unico membro fondatore della band era rimasto Ian Anderson.
l'ho detto, Zio Ian è un volpone, dal punto di vista del marketing la sua operazione è indubbiamente azzeccata... ma all'ascolto la tristezza è, almeno per me, davvero tanta!
@@GianlucaBocci La tristezza deriva da aspettative. Io non avevo alcuna aspettativa ascoltandolo e mi è piaciuto. Sono contento che Ian ci sia ancora, sia in salute, continui a fare nuova musica con passione, in alcuni momenti anche memorabile, e che sia ancora in giro a suonare. Farsi mille pare sui "veri" Jethro Tull, sui Jethro Tull che non sono i Jethro Tull ecc. ecc. Non porta da nessuna parte se non a chilometriche discussione senza risoluzioni. Io ascolto la musica e se mi piace son contento, altrimenti amen.
@@GianlucaBocci Ah e aggiungo: non vedo fare tutta sta polemica con gli Yes, che, sinceramente, mi sembrano 100000 volte più imbarazzanti.
@@samuelecallegari6117 non la vedrai fare da me, ho voluto dire la mia su TZG perché i JT sono il mio gruppo preferito e ho tutti, ma davvero tutti i loro dischi, sia come gruppo che come solisti!
@@GianlucaBocci Lo sono anche per me, e anche io ho tutti i loro dischi, semplicemente prendo quello che viene. E in fin dei conti trovo che alcuni dei pezzi acustici del nuovo album siano stupendi, in particolare Three Loves Three e In Brief Visitation.
Ciao Gianluca, come te sono un vecchio estimatore dei Jethro, ma sono d'accordo con te. li ho anche visti dal vivo (vocalmente tristissimo) , ma ormai Jan si è barricato dietro a se stesso proponendo sempre se stesso senza un lavoro corale... no i jethro erano un altra cosa.
Per me i Jethro Tull sono fino a Heavy Horses, il dopo non mi ha più preso, forse con Stormwath rimangono ancora in carreggiata.
Questo disco mi fa pensare a The Final Cut con il nome Pink Floyd ma di fatto sembra un album solistico di Roger Waters.
Di capolavori i Jethro Tull ne hanno fatti, l'ultimo è Minstrel in the Gallery del 75 che ha avuto la sfotuna di uscire nello stesso anno di un'altro capolavoro di maggior spessore, lascio a voi immaginare. 😁
La copertina è brutta assai, mette tristezza.
Ciao Gianluca, dove l'hai trovata la bobina di Aqualung?
su ebay, cercando si trovano (costano carissime): ebay.us/PBjfVv
@@GianlucaBocci grazie mille
Prova a Discoteca Laziale
Ciao, concordo con quello che hai detto per la maggior parte del discorso. Però complessivamente non lo demonizzerei. In generale sembra un buon album ma con il freno tirato. Un pochino come gli ultimi dei Deep Purple. Spettacolari ma non più brillanti e hard come lo erano una volta (cosa però che alla loro età è anche comprensibile). Buona domenica
Grazie ragazzi …….continuerò ad ascoltare i vecchi Tull …….ascolterò il disco in streaming senza acquistarlo ….un abbraccio a tutti e due
Il video e' interessante e condivido pienamente i concetti esposti. E poi quella mazzata finale: ho preso Aqualung in bobina pur non avendo ANCORA il registratore...troppo forte...
I mitici jethro tull degli anni 70 ..unici a mondo ...nessuno come loro❤❤❤
Ciao Gianluca non ti ho mai visto così deluso, ma ti capisco benissimo. Complimenti per il video sempre di altissima qualità 😁👍🏻
ce ne sono tanti di album che mi hanno deluso, ma questa volta volevo raccontarlo a tutti voi!
Fino all'ultimo minuto , facendo ciò che ama .alla faccia vostra . aqualung la scelta 😂 tanto x non sbagliare.
L'album è sicuramente piacevole. Hai preso in pieno tutti gli aspetti negativi che anche per me questo prodotto ha
album fatto in quarantena COVID giustifichiamo dai ... potrebbe anche essere per quello hihihi
Io li ho adorati fino ad "Aqualung", amati fino ad "A passion play", seguiti fino a "Stormwatch", ed in seguito ignorati.
Ho avuto il privilegio di salire su un palco con alcuni membri dei Jethro Tull ma per fortuna abbiamo suonato solo brani d'epoca. Una goduria!! Il disco nuovo...meh, ma il passato è glorioso.
mah ragazzi che dire una delusione e il nostro caro Gian Luca è fin troppo buono nel voto finale. In una intervista ci ha fatto sapere il prode Ian che l'aveva svangata da una patologia, che poco tempo prima lo dava per spacciato, e giustamente, vista anche la veneranda età, ha accelerato i tempi di produzione e nonostante gli altri membri erano tutti occupati in altre produzioni (??) ha deciso di chiudere il lavoro da solo. Volendo fare una battuta non è che gli è venuta voglia di pubblicare dopo la partecipazione all'ultimo lavoro della italianissima PFM che forse è qualcosa che è più vicino al progressive di questo The zealot ecc. ? Per quanto mi riguarda i Jethro Tull si sono fermati a Minstrel in the gallery ultimo lavoro veramente eccellente. Too Old to Rock 'n' Roll: Too Young to Die!....ma era il 1976....Ciao Gian Luca
Mah, Songs From the Wood e Heavy Horses sono tra i loro migliori ma ok
Cerco sempre di ascoltare il nuovo disco senza farmi influenzare dalle precedenti uscite del o degli autori. Cosa molto ardua a dire il vero. Perchè il confronto con le altre produzioni salta sempre fuori! Io non so l'inglese e non ho letto i testi di "The Zealot Gene" e mi sono concentrato sulla musica. I suoni mi sono piaciuti, i brani sono gradevoli e forse ho sbagliato a non leggere i testi, forse è uno di quei dischi dove il senso delle parole è imprescindibile dalla musica. O forse è solo una operazione "nostalgia" dove il fine è la cassetta. No, Non la Compact Cassetta, intendo i soldi, il fare cassa. Anche Ian paga le bollette.
Ne approfitto per chiedere a Gianluca cosa ne pensa di War Child?
Grande lan anderson...i flautista matto ❤
Stormwatch piattino dopo i due album precedenti , preferisco "The Broadsword and the Beast" . Buono anche "Crest of a Knave" . Ian Anderson ha sempre fatto quello che ha voluto con il gruppo ed è naturale che ad oltre 70 anni e con la crisi discografica l'ultimo album sia stato prodotto cosi .
Mi dispiace dirlo ma sono rimasto deluso e concordo con te QUESTI NON SONO LORO!!! Ciao!!!
quella scritta Jethro Tull in copertina ha senso solo a fini commerciali, quindi per me ancora più triste!
@@GianlucaBocci mi rimane un rimpianto come dici tu ad inizio video per la foto se si fosse fatto consigliare e aiutare dal gruppo forse sta sera eravamo più contenti del risultato!!!
I miei preferiti insieme ai Deep Purple..
Forse e'un po' troppo "studiato".
Vi seguo con interesse
Un saluto &
Grazie.
A me è piaciuto...molto meglio delle ultime uscite...visti in live a Torino la settimana scorsa, non mi sono piaciuti i suoi brani migliori in questo caso rimaneggiati ..comunque i suoi musicisti molto in gamba a eseguire le sonorità e ottima la resa acustica....e poi vorrei vedere chi a 75 anni riesce a stare sul palco e cantare, comporre musica come lui..solo pochi
Sul cantare lasciamo stare, sappiamo dei suoi problemi di salute al riguardo e li rispettiamo ovviamente, ma io faccio davvero fatica a sentirlo adesso. Riguardo all'album non mi dispiace nemmeno a me, sono un grandissimo fan dei Tull, come dici te senz'altro meglio delle ultime uscite
Sono d'accordo su tutto. Ascolto i JT da 40 anni; è da sempre la mia band preferita, ma queste ultime produzioni impallidiscono di fronte a tutte quelle del passato, perfino di fronte ad album non proprio riusciti come Under Wraps. Secondo me il successo di The Zealot, inascoltabile, è dovuto a nuovi fan e da chi non conosce bene i JT. Sono d'accordo su tutte le tue notazioni estetiche e tecniche riguardanti i brani di questo album pessimo. Voto 4.
Quindi ti 6 evitato il viaggio a Roma
Auditorium conciliazione
11/02/2022
Dei J.T. ( Ian Anderson) poco da dire forse anche per me il gruppo che più ha importanza , ma quando un complesso è il migliore? Devi contare tutti i pezzi veramente belli da pelle d'oca e li scopri chi vince! Pochi parlano di Stand up e Benefit , meravigliosi . In effetti le registrazioni di Ian sinceramente hanno sempre fatto pena e come disse tanto tempo fa un critico di dischi che recensiva vinili appena usciti su (Stereo Play) : bel disco AQUALUNG dei JETHRO TULL ma è come se mancasse uno strumento, be' in effetti è proprio così e' come sentire un suono non tanto completo , non tanto corposo e non tanto arioso , però la musica c'è e piano piano ci fai l'abitudine , forse lo senti più di nicchia quasi come se suonassero solo per te in una serata fra amici, peccato però perché se avessero avuto il sound dei Rolling Stones avrebbero venduto 10 volte di piu! Per sentirli BENE bisogna ascoltarli in alcune registrazioni dal vivo o con l'orchestra, non so se la colpa è solo di Ian ,cioè della sua personalità egocentrica anche se per niente presuntuosa, oppure anche dei limiti della "macchina" di registrazione della crisalis , sta di fatto che il suono era mediocre a parte il flauto! Persino i Focus avevano un suono migliore, sentite The King of the house sigla iniziato e finale di un programma di musica assolutamente ROCK anni 70 dal nome NOI E VOI!
Stereoplay e Suono, com'erano belli! Esistono ancora? Le recensioni di Stereoplay erano molto ben fatte. Ho comperato spesso dei vinili alla cieca, solo perchè avevano avuto una buona recensione su SP. ed è così che ho conosciuto alcuni capolavori.
complimenti per la citazione del programma radiofonico..lo ricordo anche io...grandi Focus (il pezzo si chiamava "House of the king"..pero')
Sai come si dice qui a Milano? Va a ciapà i ratt. Se davvero segui i tull dovresti sapere che il buon vecchio Ian ha sempre fatto tutto da solo, tra l'altro è appassionato di fotografia fin dal liceo, quindi ne sa sicuramente più di te. Ognuno poi, come puoi leggere nei commenti, stabilisce quando e dove i tull sono finiti ma quel che è certo ed indiscutibile è la genialità di quest'uomo
Ma siamo sicuri che la foto della copertina non gliel' hai inviata tu? Sembra la tua fotocopia. Scherzi a parte non è possibile paragonare i capolavori dei primi jethro con nessun disco venuto dopo. Bisogna accontentarsi di quel poco che fuoriesce da quel cumulo di spazzatura che ci offre il panorama musicale attuale. Lunga vita a colui che dopo cinquant'anni riesce a produrre qualcosa che si possa quantomeno definire musica.
Oggi non sono più i jethro tull ..
Da amante ma concordo con voi. È così.
Non mi toccare Sua Santità😁
Beh. non mi stupisce che il disco possa essere in cima alle classifiche inglesi.
Se lo confrontiamo rispetto agli anni 70 in cui i JT dovevano dividersi la scena con altrettanti gruppi PROG e si dovevano impegnare per poter "sfondare" (motivo per cui i dischi di quegli anni sono più "PROG") ora deve inserirsi in un mondo di canzonette. Quindi è normale che un disco Mediocre PROG attuale risulti Perfetto in un marasma di dischi inutili e per nulla prog.
Per contro, un paragone con il periodo anni 70 porta ai puristi a negare questa produzione, ma d'altronde sono cambiati pure i tempi e gli sviluppi musicali.
Gelosita' ?!?
Voleva dire invidia?
Ora aspetto la recensione di rokflote
lo sto ascoltando proprio adesso!
@@GianlucaBocci cosa ne pensi?
A me è piaciuto 'The Zealot Gene'.
C'era ancora qualcosa che non aveva fatto Gianluca Iacono? 😂
Eppure a me è piaciuto, se riavvolgo il nastro delle produzioni discografiche dei Jetro degli ultimi 40 anni ricordo solo lavori melensi e banali, ovviamente niente di paragonabile ad "Aqualung" "Thick As A Brick " o "A Passion Play "
a pensarci bene sono trascorsi 40 anni esatti da "The Broadsword and the Beast"... forse l'ultimo album dei Tull che mi abbia realmente convinto!
@@GianlucaBocci esatto!!
Ciao Ian non si discute ma sono pienamente d'accordo con voi io voto 5 molto molto deluso
Su Amazon il vinile costa 108€…meglio spenderne 32 per Acqualumg così non si sbaglia
la copertina è veramente brutta e "povera"! Bastava (quanto meno) un FRAME QUALSIASI del videoclip di "The Zealot Gene"
ruclips.net/video/1APwlHY50vo/видео.html
Ormai lan anderson, non è più il mio flautista matto degli anni 70 ...il tempo purtroppo passa x tutti i migliori artisti..
Appena l'ho visto ho capito fosse un lavoro Ian Andersoniano in toto. Un disco solista. Che peccato. C'è sempre stata una grande rivalità tra i membri delle formazioni del passato? Ian A., non gradiva neppure se stesso come leader? Che peccato in quanto i Jethro mi hanno dato proprio loro la voglia di ascoltare nella mia adolescenza qualcosa che andava ben oltre i tre o quattro accordi del punk rock da classifica .... oppure è un disco eseguito di fretta e troppo velocemente. Come i tempi che corrono chissà! W i Jethro sì.
Musica celtica
Ascoltate gli OAK del mio amico Jerry Cutillo 👍
Dopo tanto tempo si può perdonare.lui incarna totalmente i
Questo gruppo.ce ne fossero di artisti di cotanta storia.perdoniamo lui e' il capo assoluto.la storia e' stata fatta tempo fa.onore a jam.nonostante questo.ultimo.lavoro
...quando usci Stormwatch venne stroncato dalla critica...(..tanto per dire..)
Ma davvero pretendevate che Anderson suonasse a vita sempre le stesse cose?
Bocci, il "gruppo" (..e questo vale per la maggior parte delle band..) dei Jethro Tull ha sempre avuto un "unico" proprietario: Jan Anderson. Le "entrate" e le "uscite" dei musicisti le ha sempre decise lui. E' anche se Martin Barre c'è stato quasi sempre nel line-up del gruppo, tutto era demandato ad Anderson.
Dei Jethro Tull è rimasto il nome, come è ovvio che sia, la musica no, ma è nell'ordine naturale delle cose.
Anche io sono rimasto un pochino deluso, ma non dai Jethro tull.
quest album e' bello, ma come fai a dire il contrario? Qui non si tratta di gusti, e' incompetenza
Visto che siamo tra Tulliani che ne dite di questi? ruclips.net/video/rhi8CagBkLs/видео.html
Gli anni 70 sono passati da un pezzo , per me questo disco e' buono e lode a Ian Anderson , ha fatto molto , molto di peggio !!!!
con tutto il rispetto per chi ha fatto il video, ma parlare dei gruppi che hanno 50 anni e più, non si fa un gran favore ai giovani e alla musica... e non venitemi a dire che ora non c'è nulla
dai uno sguardo al canale di @Vinilicamente, scoprirai tanta nuova musica!
@@GianlucaBocci grazie, tra l'altro in due puntate di vinilicamente ci sono anche io con la mia top 10 dell'anno
MA che cavolo dici? LA foto e' bella, che poi ne vuoi parlare da un lato tecnico, che dire, ma la foto e' bella
non sono d'accordo, a me è piaciuto molto. Il migliore lavoro di Ian & c. da 30 anni a questa parte...
lasciamo stare ste schifezza va!
Jan Anderson ha fatto terra bruciata con gli altri musicisti...
Ex Jethro intendo
Martin Barre neanche in cartolina lo vuole vedere...
@@losendos7029 Martin... Dee (David)... Clive... Jeffrey...
@@fabioboschetti8145 e Barrimore Barlow-John Evan dove li metti?
@@fabioboschetti8145 Clive e Jeffrey se ne andarono di loro volontà
..........e finite con i queen, ma smettetela......
che c'entrano i Queen?!?
ma...oggi vale la pena parlare di questo gruppo che a parte i gusti personali nella loro produzione a parte un paio di album buoni si sono distinti x non essere dei fenomeni
Della serie "se non suonano 700 note al secondo non sono dei fenomeni"
@@samuelecallegari6117 no della serie senza idee da sempre
@@fabiomazzucco8234 Boh, evidentemente abbiamo sentito album diversi
@@samuelecallegari6117 xchè aqualung é un capolavoro?stand up?this Is a brick?buoni album niente più
dalla frase si vede che non li hai visti live negli anni 70!
Ad eccezione di Aqualung di cui posseggo il vinile, la discografia dei Jethro Tull è stata una spanna sotto i più blasonati gruppo pop inglese degli anni settanta.
Non direi proprio. Tra il '71 e il '79 hanno sfornato dei dischi giganteschi
Banalizzare i turnisti non si può sentire .
non è banalizzare ma puntualizzare la differenza tra un membro effettivo di una band, che partecipa attivamente almeno agli arrangiamenti, e qualcuno che può solo eseguire le note sullo spartito, sicuramente con il suo tocco personale, ma nulla di più.
Pochi giri di parole questo album è veramente pessimo
Condivido!
Su Amazon il vinile costa 108€…meglio spenderne 32 per Acqualumg così non si sbaglia