Desidero ringraziare sia don Manuel che la prof.ssa De Vecchi. Ho trovato i suoi interventi interessantissimi: mi hanno dato tanti spunti di riflessione e di meditazione, spazzando via il mio preconcetto che la Teologia morale fosse qualcosa di molto formale e solo prescrittivo. Grazie davvero!
Grazie infinite don Manuel e prof.ssa Gaia, tutto interessantissimo, riguardero' questo video prendendo appunti e cercando di approfondire.... ❤ 👏👏👏👏👏👏👏👏❤️ Dio vi benedica 🙏❤️🙏🏾
Che bello, poi mi ha riaperto anche ricordi di quando ero a studiare alla facoltà teologica negli stessi anni della dottoressa De Vecchi 😊 interessante l’aspetto di non relegare la teologia ma che si apra al confronto con le altre discipline.
Come sta la teologia morale? Mi ha molto incuriosito il titolo della serata che ho seguito con interesse... Io non sono teologa, sono "solo" un' insegnante di religione, ho studiato all' istituto di scienze religiose di Bg nei primi anni '90: i corsi di Teologia Morale del prof. don Maurizio Chiodi mi hanno aperto la testa e il cuore. Ricordo un suo seminario sul rapporto tra la Teologia e il Magistero: se vogliamo sapere come sta la Teologia Morale, non possiamo ignorare questa questione che è decisiva. La Teologia cammina, il Magistero mi sembra bloccato. Sulla morale sessuale, fermarsi alla distinzione tra peccato e peccatore, tra dare giudizi e giudicare è troppo poco nel 2024. Dobbiamo avere il coraggio di rimettere in discussione il concetto di "intrinsecamente cattivo" riferito ad azioni giudicate a prescindere dalle intenzioni e dalle circostanze soggettive. Dobbiamo fare nostre le acquisizioni delle scienze umane che studiano l'uomo da tanti punti di vista che si arricchiscono reciprocamente. Dobbiamo rinunciare al controllo delle coscienze e favorire l' educazione delle coscienze. Non ce l'ho con la prof.ssa De Vecchi, ovviamente, la stimo come laica e donna teologa e la ringrazio per il suo lavoro. Presumo debba fare i conti con interlocutori non sempre disposti ad un confronto intellettualmente onesto. Quando si comincia a ragionare su questi temi si viene presi di mira e non ci si limita a toni urlati (e argomentazioni assenti), ma si arriva a vere e proprie intimidazioni. Nella Chiesa!!! Come facciamo a pensare che la Teologia acquisti spazio nel dibattito culturale, quando non trova ascolto all'INTERNO della Chiesa? Grazie a don Manuel per questo canale e per la strada che ha coraggiosamente aperto sui social offrendo strumenti di formazione cristiana innovativi attraverso contenuti di altissima qualità e spessore (sia teologico, che culturale, che morale...)
forse dovresti avere l'umiltà di fronte a Dio ( il magistero della chiesa spero non ti sfugga derivi dalla parola di Dio ) e cercare di comprendere perché determinate azioni sono "intrinsecamente cattive" , posso suggerirti il compendio alla teologia del corpo di Papa Giovanni Paolo II? Troverai molte risposte, anche al fatto del perché certa teologia non trova ascolto e che forse il magistero è molto "più avanti" e meno superficiale di quello che crede
Giustissimo, non urlare non giudicare. Ma non giudicare le persone, perche' solo Dio vede nel cuore di ciascuno di noi. Ma sui comportamenti bisogna essere chiari: l'omosessualita' non e' peccato, ma la sua pratica si.
Tanti bellissimi spunti. Grazie. In particolare mi hanno colpito 1) "Urliamo e non sappiamo argomentare". ,,purtroppo spesso è proprio così.. Per pigrizia o ignoranza è più comodo dire Gesù ha detto...San Tommaso dice ecc... e non siamo pronti al confronto nella ricerca della verità. 2) Lo spazio per la teologia si trova anche nella vita nel confronto nella logica nel confronto. Io credo che chi fa solo teologia probabilmente resta cieco.
Grazie a Lei. Sì. Sento vitale quello che dice: la teologia SOLO accademica è destinata a creare "mostri". Ma nessuno di noi ha più la possibilità di essere solo "accademico".
Buongiorno, ringrazio per il tempo e l'impegno profusi, ma il discorso posto in questi termini mi lascia alcuni dubbi...a fronte di un grande sprone ad approfondire la teologia noto una grande assenza, quella del magistero. Se è vero che oggi ci è chiesto di argomentare, è vero a maggior ragione che ci è chiesto di argomentare delle posizioni non personali ma che ci sono proposte nella fede dalla Chiesa. Nutro molti dubbi che la maggior parte dei credenti oggi conosca l'insegnamento della Chiesa in maniera sufficientemente approfondita. Forse prima di indagare le ragioni e le implicazioni della nostra fede dovremmo conoscere bene in cosa consiste questa fede.
Mi sa tanto che di spazio per la teologia nella chiesa ce ne sarà sempre meno. Guardiamo alla scelta dei nuovi vescovi: raramente teologi, più facilmente dediti alla carità e alla società. Scelta legittima certamente, ma non c'è più uno che esprima un pensiero compiuto. Fino a non moltissimo tempo fa avevamo i vari Ruini, Martini, Biffi. Potevi essere favorevole o contrario ma loro esprimevano un pensiero. Oggi non c'è più un pensiero di spessore teologico
che differenza c'è tra Gramellini e la teologia cattolica. Oggi molto poca. La teologia Morale è da rifondare. Se non forma coscienze mi dite a che cosa serve?
Veramente arricchente,ha evidenziato " conclusioni" ai quali ero giunta autonomamente( non intendi assolutamente vantarmi,anzi). Spero ci siano altri incontri. Ringrazio
No non sono d'accordo sì certamente sarebbe bello poter fare sempre e ragionare sempre in modo etico e morale però purtroppo la vita spesso è complicata più di quello che immaginavamo e ci mette dei limiti in cui dobbiamo scegliere semplicemente si parla di sopravvivenza non di schizofrenia spesso siamo costretti a fare un tipo di vita che non ci piace, lo facciamo però consapevoli che stiamo facendo qualcosa che si distacca da noi stessi questo non vuol dire che sia giusto farlo, ma non si tratta di schizofrenia si tratta semplicemente di sopravvivenza
Desidero ringraziare sia don Manuel che la prof.ssa De Vecchi. Ho trovato i suoi interventi interessantissimi: mi hanno dato tanti spunti di riflessione e di meditazione, spazzando via il mio preconcetto che la Teologia morale fosse qualcosa di molto formale e solo prescrittivo. Grazie davvero!
Grazie. Era proprio il senso del mio intervento.
Non sono riuscito a seguire in diretta ma ho riascoltato tutto con piacere, grazie!
Grazie mille reverendo per queste live anche se me le devo vedere indifterita, argomento veramente top. Ti seguo dalla provincia di Treviso
Grazie infinite don Manuel e prof.ssa Gaia, tutto interessantissimo, riguardero' questo video prendendo appunti e cercando di approfondire.... ❤ 👏👏👏👏👏👏👏👏❤️ Dio vi benedica 🙏❤️🙏🏾
Grazie. 🙂
Grazie a Don Manuel e Grazie anche a Lei Professoressa per gli
Interventi attuali e coinvolgenti.
Grazie a Lei.
Che bello, poi mi ha riaperto anche ricordi di quando ero a studiare alla facoltà teologica negli stessi anni della dottoressa De Vecchi 😊 interessante l’aspetto di non relegare la teologia ma che si apra al confronto con le altre discipline.
E' stata davvero una serata arricchente 😊grazie
Grazie a Lei.
Grazie mille don e dottoressa, ascolto ora❤❤
Grazie
Bellissimo video, grazie ❤❤
Proprio una gran bella serata ❤
Grazie
Grazie!🙏⚘️
Grazie... Interessante e soprattutto per me , ignorante su questa materia.
Come sta la teologia morale? Mi ha molto incuriosito il titolo della serata che ho seguito con interesse... Io non sono teologa, sono "solo" un' insegnante di religione, ho studiato all' istituto di scienze religiose di Bg nei primi anni '90: i corsi di Teologia Morale del prof. don Maurizio Chiodi mi hanno aperto la testa e il cuore. Ricordo un suo seminario sul rapporto tra la Teologia e il Magistero: se vogliamo sapere come sta la Teologia Morale, non possiamo ignorare questa questione che è decisiva. La Teologia cammina, il Magistero mi sembra bloccato. Sulla morale sessuale, fermarsi alla distinzione tra peccato e peccatore, tra dare giudizi e giudicare è troppo poco nel 2024. Dobbiamo avere il coraggio di rimettere in discussione il concetto di "intrinsecamente cattivo" riferito ad azioni giudicate a prescindere dalle intenzioni e dalle circostanze soggettive. Dobbiamo fare nostre le acquisizioni delle scienze umane che studiano l'uomo da tanti punti di vista che si arricchiscono reciprocamente. Dobbiamo rinunciare al controllo delle coscienze e favorire l' educazione delle coscienze. Non ce l'ho con la prof.ssa De Vecchi, ovviamente, la stimo come laica e donna teologa e la ringrazio per il suo lavoro. Presumo debba fare i conti con interlocutori non sempre disposti ad un confronto intellettualmente onesto. Quando si comincia a ragionare su questi temi si viene presi di mira e non ci si limita a toni urlati (e argomentazioni assenti), ma si arriva a vere e proprie intimidazioni. Nella Chiesa!!! Come facciamo a pensare che la Teologia acquisti spazio nel dibattito culturale, quando non trova ascolto all'INTERNO della Chiesa? Grazie a don Manuel per questo canale e per la strada che ha coraggiosamente aperto sui social offrendo strumenti di formazione cristiana innovativi attraverso contenuti di altissima qualità e spessore (sia teologico, che culturale, che morale...)
Grazie. Lei accenna a questioni nodali. Ci sentiamo in privato?
@@gaiadevecchi3820 ho inviato una mail al suo indirizzo unicatt con il mio contatto
forse dovresti avere l'umiltà di fronte a Dio ( il magistero della chiesa spero non ti sfugga derivi dalla parola di Dio ) e cercare di comprendere perché determinate azioni sono "intrinsecamente cattive" , posso suggerirti il compendio alla teologia del corpo di Papa Giovanni Paolo II? Troverai molte risposte, anche al fatto del perché certa teologia non trova ascolto e che forse il magistero è molto "più avanti" e meno superficiale di quello che crede
Giustissimo, non urlare non giudicare. Ma non giudicare le persone, perche' solo Dio vede nel cuore di ciascuno di noi. Ma sui comportamenti bisogna essere chiari: l'omosessualita' non e' peccato, ma la sua pratica si.
Grazie !
A Lei!
Il silenzio mi è compagno, ma non sempre mi aiuta.
Sto guardando stamattina...
Tanti bellissimi spunti. Grazie. In particolare mi hanno colpito 1) "Urliamo e non sappiamo argomentare". ,,purtroppo spesso è proprio così.. Per pigrizia o ignoranza è più comodo dire Gesù ha detto...San Tommaso dice ecc... e non siamo pronti al confronto nella ricerca della verità. 2) Lo spazio per la teologia si trova anche nella vita nel confronto nella logica nel confronto. Io credo che chi fa solo teologia probabilmente resta cieco.
Grazie a Lei. Sì. Sento vitale quello che dice: la teologia SOLO accademica è destinata a creare "mostri". Ma nessuno di noi ha più la possibilità di essere solo "accademico".
❤
Ma perché non intervistare Fabio Cittadini, autore di "La teologia del gioco"?
Inizia a 10:00
Buongiorno, ringrazio per il tempo e l'impegno profusi, ma il discorso posto in questi termini mi lascia alcuni dubbi...a fronte di un grande sprone ad approfondire la teologia noto una grande assenza, quella del magistero. Se è vero che oggi ci è chiesto di argomentare, è vero a maggior ragione che ci è chiesto di argomentare delle posizioni non personali ma che ci sono proposte nella fede dalla Chiesa. Nutro molti dubbi che la maggior parte dei credenti oggi conosca l'insegnamento della Chiesa in maniera sufficientemente approfondita. Forse prima di indagare le ragioni e le implicazioni della nostra fede dovremmo conoscere bene in cosa consiste questa fede.
Sono suora Elizabete Maria da Rieti
Moltissimo grazie di wuedto lavoro, molto utile
Come si fa a partecipare alla chiat
Interessante. Ho riscoltato in differita. è possibiel avere una minibibliografia di libri semplici (e magari non troppo lunghi)?
scusate ho scritto prima di ascoltare gli ultimi minuti del video
Caro don Manuel, una domanda , il libretto di cui ha parlato la dottoressa del gesuita padre hernandez, si intitola: ciò che rende la fede difficile?
Sì, confermo. Edizioni AdP. Buona lettura!
ciao don Manuel
Mi sa tanto che di spazio per la teologia nella chiesa ce ne sarà sempre meno. Guardiamo alla scelta dei nuovi vescovi: raramente teologi, più facilmente dediti alla carità e alla società. Scelta legittima certamente, ma non c'è più uno che esprima un pensiero compiuto. Fino a non moltissimo tempo fa avevamo i vari Ruini, Martini, Biffi. Potevi essere favorevole o contrario ma loro esprimevano un pensiero. Oggi non c'è più un pensiero di spessore teologico
che differenza c'è tra Gramellini e la teologia cattolica. Oggi molto poca. La teologia Morale è da rifondare. Se non forma coscienze mi dite a che cosa serve?
Veramente arricchente,ha evidenziato " conclusioni" ai quali ero giunta autonomamente( non intendi assolutamente vantarmi,anzi). Spero ci siano altri incontri. Ringrazio
Grazie a Lei. 🙂
Teologia morale, o La Gaia scienza...
Buona questa! 😂
Teologa morale o gnostica?
@@Barbieri1983 No: la Teologia Morale, scienza praticata dalla professoressa Gaia (De Vecchi).
Sarà ma dal quel poco che ha detto San Tommaso d'Aquino e San Pio X sin Stan rivoltando nella tomba...
Gaia dal 1973. Scienza... in fieri ;-)
No non sono d'accordo sì certamente sarebbe bello poter fare sempre e ragionare sempre in modo etico e morale però purtroppo la vita spesso è complicata più di quello che immaginavamo e ci mette dei limiti in cui dobbiamo scegliere semplicemente si parla di sopravvivenza non di schizofrenia spesso siamo costretti a fare un tipo di vita che non ci piace, lo facciamo però consapevoli che stiamo facendo qualcosa che si distacca da noi stessi questo non vuol dire che sia giusto farlo, ma non si tratta di schizofrenia si tratta semplicemente di sopravvivenza
Condivido pienamente
Il tema della "sopravvivenza" è per me centrale. Forse ieri l'ho detto in modo brusco. Lo riconosco. Ne vuole parlare in "privato"?
Grazie !
Grazie!