Complimenti. "Tanta roba" e detta con impegno, libertà, coinvolgimento, desiderio di verità. Aria fresca rispetto ad un diffuso racconto sulla fede di fronte alla scienza. Complimenti a Pietro per la maturità del pensiero espresso con tanta umiltà e passione. Leggerò subito i suoi racconti.
Grazie tantissimo per questo tema: in particolare quanto il prof Calore ha detto circa "apologetica CON ONESTÀ INTELLETTUALE ". A ma il tema da tempo sollecita un commento molto doloroso: sembra che via via che la Scienza avanza con le sue teorie, provate sperimentalmente, e con le sue dimostrazioni, la Fede "rincula" progressivamente trovando accomodamenti e spiegazioni successive. Insomma una serie di battaglie di retroguardia quasi l'anteprima di una possibile disfatta finale..... Sul problema del dolore l'UNICA risposta proponibile è quella di Don Manuel: un Dio che rinunciando ad essere risolutore, per suo insindacabile giudizio (vedi Giobbe), si è sciolto tutto nel dolore più immenso in Gesù Cristo, come uomo e accanto agli esseri umani (donne e uomini). Il resto è silenzio.....
Grazie per questa live che ho ascoltato - in differita - con molto interesse 👏👏 mi sono piaciute anche le proposte degli argomento da trattare dopo Natale Buon lavoro 😊
Grazie tantissime per questa diretta. Ho una formazione scientifica e mai come in questi tempi mi sono sentita sola. Forse ho commentato troppo in chat ma ero troppo felice... Non capita spesso di sentire dire le cose che ho sentito stasera, sembra quasi che chi fa scienza o l' ha fatta (da tanti anni sono casalinga) sia strano/a, se non addirittura sospetto miscredente 😊
@@fantacatt grazie anche della risposta, poi sono anche contenta di aver trovato un cattolico appassionato di fantascienza, non capita spesso, ho sentito citare Asimov, che felicità! Penso proprio che comprerò il suo libro
Buongiorno, condivido con lei il formicolio nel percepire oggi che la fede è associata alla irrazionalità, purtroppo anche da alcuni uomini di chiesa. Avendo ricevuto una formazione scientifica ed essendo credente ho avuto il bisogno di approfondire le ragioni della fede. Le consiglio il sito del disf, dizionario interdisciplinare scienza e fede, e il canale you tube del professor Strumia. @SpikeItalia
Livelli alti, molto interessante, grazie al don e al suo ospite. Riguardo l'ambito dei contenuti, consiglio il lavoro del professor Alberto Strumia rintracciabile presso il sito del disf, in particolare riguardo al problema del fondamento.cordiali saluti
@fantacatt leggerò sicuramente il tuo libro. Mi piacerebbe sapere se hai letto "Helgoland" di Carlo Rovelli. Io ci ho tratto molti spunti interessanti.
Darwin può aver ucciso al massimo una errata visione di Dio, purtroppo propria anche di molti cattolici, per ignoranza e contro autorevoli espressioni patristiche e magisteriali.
Purtroppo la risposta che avevo aggiunto ed ho visto pubblicato, ora non c'e' piu'. Non ricordo a chi avevo inviato se a fantacatt o a Silvia. Veramente mi sembra che sia lei a non considerare cio' che sto cercando di esporre sulla validita' dell' unum argumentum.
S. Tommaso e S.Anselmo non adatti a parlare di Dio in termini razionali? A me sembra il contrario. Consiglierei un confronto con Gianfranco Basti e Giuseppe Barzaghi
Non é stato detto questo. É stato semplicemente detto che Tommaso e Anselmo non dialogano con le nuove acquisizioni scientifiche, per il semplice fatto che non le conoscevano.
@donManuelBelli e ovvio che non le conoscevano, neanche Aristotele conosceva il mondo di Tommaso ma questi sfrutta tutte le potenzialita' della filosofia di Aristotele...
Non ne conosceva il mondo, é vero, ma la rivoluzione scientifica e la svolta quantistica fanno proprio saltare il principio di causalità. Sarebbe come chiedere a Tommaso cosa ne pensa di una teoria della comunicazione come info-sfera. Non è una critica a Tommaso: è stato detto che per certi aspetti la riflessione fatta é una ripresa delle prove teleologiche. Solo che la sfida del multiverso Tommaso non l’ha proprio nel suo orizzonte e sarebbe una forzatura imporgli di aver presente anche questo tema. Tutto qui.
@@donManuelBelli capisco, ma consiglierei di conoscere il lavoro svolto dal prof. G. Basti in dialogo con la fisica contemporanea, la logica modale e il pensiero di S. Tommaso.
Sine ira ac studio. L'ho capito benissimo e non mi convince... per lo meno come molti la intendono, ovvero come una "dimostrazione" dell'esistenza di Dio. Lo stesso Anselmo (nel Proslogion) lo fa formulare a un credente alla ricerca di una comprensione razionale ("intellectum") della propria fede: sarebbe ben strano che un credente dovesse... dimostrare l'esistenza di un Dio un cui già crede, no? E' evidente, dunque, che non la intendeva come una "dimostrazione" dell'esistenza di Dio (cosa che fa nel Monologion, per bocca di un non credente), quanto di un una "comprensione" ("intellectum") della Sua esistenza a fronte della cognizione della Sua esistenza già data per fede. In altri termini: l'argomento di Anselmo funziona solo se presuppone l'esistenza di Dio, al fine di rafforzarne la comprensione razionale, non se si pretende di fargli far quel che che non è, ovvero una dimostrazione.
@fantacatt non credo che S.Anselmo abbia formulato l'unum argumentum con questa intenzione. L'innesto e' dato dal contesto della Rivelazione, ma poi continua con l'argomentazione logica, metafisica, e quindi si apre a una prospettiva mistica,perche' cio' di cui non si puo concepire nulla di piu' grande e' sempre maggiore di cio' che si puo' concepire. Anche Godel ha "tradotto nella logica contemporanea l'argomento di Anselmo, e risultava allo stesso del tutto congruente
@fabriziocassinari1536 allora vede che mi dà ragione? Se ci si innesta sulla Rivelazione, si tratta di una riformulazione razionale di una cognizione già acquisita per fede: non una "dimostrazione" dell'esistenza di alcunché che si dubiti possa esistere.
@fantacatt penso che Anselmo parte dall'idea di cio' che possiamo intendere con Dio, non dalla rivelazione di Dio. Lo stesso ateo di cui parla la bibbia non è un credente ma dal momento che altri credono che un Dio esista, egli dice di no. No , non e' un argomento di fede. Certo non nasce cosi' la fede, lo sappiamo, perche' questa e' un incontro, un esperienza personale ed e' quindi necessaria la Parola che suscita la fede . Anche Godel non e' diventato credente grazie all argomento di Anselmo, tuttavia ha trovato grande sintonia con l'approccio logico alla realta' e di analisi del linguaggio. In merito all'equivoco "dimostrazione", oggi non sappiamo fino in fondo che cosa sia dimostrato e dimostrabile. Se perfino la matematica, ha necessita' di porre assiomi, principi primi che , di per se', sono indimostrabili. Si tratta di un approccio alla realta' che le varie discipline adottano per conoscere il proprio oggetto. Ma non credo si possa dire che sia un argomento di fede teologica o che presuppone la fede
Mi permetto di intervenire nella discussione, rispettando le opinioni espresse ma sentendo il bisogno di sottolineare un punto importante. Sant'Anselmo, nel Proslogion, certamente parla come un credente alla ricerca di una comprensione razionale della propria fede (fides quaerens intellectum), ma non si può ridurre il suo argomento ontologico a una semplice riflessione interna per rafforzare la fede di chi già crede. Anselmo offre un ragionamento razionale che parte da una definizione universale di Dio ('ciò di cui nulla di maggiore può essere pensato') e giunge a una conclusione che non presuppone la fede per essere compresa, anche se ovviamente la fede illumina questa ricerca. Affermare che l’argomento "funziona solo per chi crede" rischia di sminuire il valore razionale e universale del contributo di Anselmo, riducendolo a una riflessione soggettiva. Questo approccio sembra problematico, soprattutto in un contesto cattolico, dove la tradizione ha sempre sottolineato l’armonia tra fede e ragione, come ribadito anche da San Tommaso d’Aquino. Anselmo stesso intende il suo argomento come una dimostrazione logica, e le obiezioni mosse dai suoi contemporanei, come Gaunilone, mostrano che il suo ragionamento è stato preso seriamente anche al di fuori di un contesto strettamente fideistico. Mi sembra quindi importante valorizzare il carattere universale dell’argomento di Anselmo, che può stimolare il dialogo tra credenti e non credenti, piuttosto che limitarlo a uno strumento interno per chi già crede. La Chiesa, attraverso il Magistero, ci insegna che fede e ragione sono complementari, non in conflitto. Ridurre l’argomento ontologico a una riflessione interna rischia di oscurare questa verità fondamentale, avvicinandosi pericolosamente al modernismo che la Chiesa ha sempre respinto.
Complimenti. "Tanta roba" e detta con impegno, libertà, coinvolgimento, desiderio di verità. Aria fresca rispetto ad un diffuso racconto sulla fede di fronte alla scienza. Complimenti a Pietro per la maturità del pensiero espresso con tanta umiltà e passione. Leggerò subito i suoi racconti.
Grazie! 😊 Eventualmente mi dirai cosa te ne pare, mi trovi... un po' dappertutto 😂
@@fantacatt accolgo l'invito. A risentirci.
Grazie per averci regalato questa interessante condivisione.
E grazie a te per averla guardata!
Grazie mille! Anche questo intervento molto interessante. Molto edificanti questi interventi.
Grazie! Spero possa aver modo di approfondire il libro 😄
Grazie tantissimo per questo tema: in particolare quanto il prof Calore ha detto circa "apologetica CON ONESTÀ INTELLETTUALE ".
A ma il tema da tempo sollecita un commento molto doloroso: sembra che via via che la Scienza avanza con le sue teorie, provate sperimentalmente, e con le sue dimostrazioni, la Fede "rincula" progressivamente trovando accomodamenti e spiegazioni successive.
Insomma una serie di battaglie di retroguardia quasi l'anteprima di una possibile disfatta finale.....
Sul problema del dolore l'UNICA risposta proponibile è quella di Don Manuel: un Dio che rinunciando ad essere risolutore, per suo insindacabile giudizio (vedi Giobbe), si è sciolto tutto nel dolore più immenso in Gesù Cristo, come uomo e accanto agli esseri umani (donne e uomini). Il resto è silenzio.....
Grazie per questa live che ho ascoltato - in differita - con molto interesse 👏👏 mi sono piaciute anche le proposte degli argomento da trattare dopo Natale Buon lavoro 😊
Grazie!
In diretta non ce la faccio mai ma ascolterò domani con interesse ed attenzione Grazie! P.s. sono a Edimburgo in Scozia
Grazie tantissime per questa diretta. Ho una formazione scientifica e mai come in questi tempi mi sono sentita sola. Forse ho commentato troppo in chat ma ero troppo felice... Non capita spesso di sentire dire le cose che ho sentito stasera, sembra quasi che chi fa scienza o l' ha fatta (da tanti anni sono casalinga) sia strano/a, se non addirittura sospetto miscredente 😊
Grazie! È proprio il mio obiettivo, mettere in dialogo le diverse competenze 💪🏻 e sono contento di aver soddisfatto (almeno per te) questo obiettivo!
@@fantacatt grazie anche della risposta, poi sono anche contenta di aver trovato un cattolico appassionato di fantascienza, non capita spesso, ho sentito citare Asimov, che felicità! Penso proprio che comprerò il suo libro
Buongiorno, condivido con lei il formicolio nel percepire oggi che la fede è associata alla irrazionalità, purtroppo anche da alcuni uomini di chiesa. Avendo ricevuto una formazione scientifica ed essendo credente ho avuto il bisogno di approfondire le ragioni della fede. Le consiglio il sito del disf, dizionario interdisciplinare scienza e fede, e il canale you tube del professor Strumia. @SpikeItalia
Tutto molto bello. Complimenti ad entrambi
Grazie! Spero che possa acquistare il libro ;)
@@fantacatt già messo tra i preferiti di Amazon
@carmelo79 che dire, ancora più grazie 💪🏻
Grazie di questa bella live
💪 grazie don Ambrogio!
Live bellissima! Appena riesco compro il libro
Grazie!
@fantacatt 😊😁🤗👍
Sempre grazie!❤️
Grazie!
Livelli alti, molto interessante, grazie al don e al suo ospite. Riguardo l'ambito dei contenuti, consiglio il lavoro del professor Alberto Strumia rintracciabile presso il sito del disf, in particolare riguardo al problema del fondamento.cordiali saluti
Cercherò certamente!
Mi guardo questa diretta un pò alla volta.... mi è difficile digerirla tutta di seguito !
Dove si può trovare l'indice del libro? Grazie
Mi permetto di consigliare la lettura di: Carlo Molari, Per una spiritualità adulta, Cittadella Editrice. Tratta di questi temi.
Grazie! Guarderò sicuramente 😉
GrazDo Emanuele
@fantacatt leggerò sicuramente il tuo libro. Mi piacerebbe sapere se hai letto "Helgoland" di Carlo Rovelli. Io ci ho tratto molti spunti interessanti.
Ciao! Ammetto di non conoscerlo ma... mai dire mai! Quando potrai, fammi sapere cosa te ne pare del libro ;)
Grazie
Uno dei piu' intimi amici di Darwin ripetette al medesimo: hai ucciso Dio!
E non aveva tutti i torti ....
Darwin può aver ucciso al massimo una errata visione di Dio, purtroppo propria anche di molti cattolici, per ignoranza e contro autorevoli espressioni patristiche e magisteriali.
Purtroppo la risposta che avevo aggiunto ed ho visto pubblicato, ora non c'e' piu'. Non ricordo a chi avevo inviato se a fantacatt o a Silvia.
Veramente mi sembra che sia lei a non considerare cio' che sto cercando di esporre sulla validita' dell' unum argumentum.
Como
S. Tommaso e S.Anselmo non adatti a parlare di Dio in termini razionali? A me sembra il contrario. Consiglierei un confronto con Gianfranco Basti e Giuseppe Barzaghi
Non é stato detto questo. É stato semplicemente detto che Tommaso e Anselmo non dialogano con le nuove acquisizioni scientifiche, per il semplice fatto che non le conoscevano.
@donManuelBelli e ovvio che non le conoscevano, neanche Aristotele conosceva il mondo di Tommaso ma questi sfrutta tutte le potenzialita' della filosofia di Aristotele...
Non ne conosceva il mondo, é vero, ma la rivoluzione scientifica e la svolta quantistica fanno proprio saltare il principio di causalità. Sarebbe come chiedere a Tommaso cosa ne pensa di una teoria della comunicazione come info-sfera. Non è una critica a Tommaso: è stato detto che per certi aspetti la riflessione fatta é una ripresa delle prove teleologiche. Solo che la sfida del multiverso Tommaso non l’ha proprio nel suo orizzonte e sarebbe una forzatura imporgli di aver presente anche questo tema. Tutto qui.
@@donManuelBelli capisco, ma consiglierei di conoscere il lavoro svolto dal prof. G. Basti in dialogo con la fisica contemporanea, la logica modale e il pensiero di S. Tommaso.
Don coda viol dire prete part time. 🤗
Purtroppo anche certi filosofi non hanno capito l'argomento "ontologico" di Anselmo. Questo fatto mi demoralizza....
Sine ira ac studio.
L'ho capito benissimo e non mi convince... per lo meno come molti la intendono, ovvero come una "dimostrazione" dell'esistenza di Dio.
Lo stesso Anselmo (nel Proslogion) lo fa formulare a un credente alla ricerca di una comprensione razionale ("intellectum") della propria fede: sarebbe ben strano che un credente dovesse... dimostrare l'esistenza di un Dio un cui già crede, no?
E' evidente, dunque, che non la intendeva come una "dimostrazione" dell'esistenza di Dio (cosa che fa nel Monologion, per bocca di un non credente), quanto di un una "comprensione" ("intellectum") della Sua esistenza a fronte della cognizione della Sua esistenza già data per fede.
In altri termini: l'argomento di Anselmo funziona solo se presuppone l'esistenza di Dio, al fine di rafforzarne la comprensione razionale, non se si pretende di fargli far quel che che non è, ovvero una dimostrazione.
@fantacatt non credo che S.Anselmo abbia formulato l'unum argumentum con questa intenzione. L'innesto e' dato dal contesto della Rivelazione, ma poi continua con l'argomentazione logica, metafisica, e quindi si apre a una prospettiva mistica,perche' cio' di cui non si puo concepire nulla di piu' grande e' sempre maggiore di cio' che si puo' concepire. Anche Godel ha "tradotto nella logica contemporanea l'argomento di Anselmo, e risultava allo stesso del tutto congruente
@fabriziocassinari1536 allora vede che mi dà ragione? Se ci si innesta sulla Rivelazione, si tratta di una riformulazione razionale di una cognizione già acquisita per fede: non una "dimostrazione" dell'esistenza di alcunché che si dubiti possa esistere.
@fantacatt penso che Anselmo parte dall'idea di cio' che possiamo intendere con Dio, non dalla rivelazione di Dio. Lo stesso ateo di cui parla la bibbia non è un credente ma dal momento che altri credono che un Dio esista, egli dice di no.
No , non e' un argomento di fede. Certo non nasce cosi' la fede, lo sappiamo, perche' questa e' un incontro, un esperienza personale ed e' quindi necessaria la Parola che suscita la fede . Anche Godel non e' diventato credente grazie all argomento di Anselmo, tuttavia ha trovato grande sintonia con l'approccio logico alla realta' e di analisi del linguaggio.
In merito all'equivoco "dimostrazione", oggi non sappiamo fino in fondo che cosa sia dimostrato e dimostrabile. Se perfino la matematica, ha necessita' di porre assiomi, principi primi che , di per se', sono indimostrabili. Si tratta di un approccio alla realta' che le varie discipline adottano per conoscere il proprio oggetto.
Ma non credo si possa dire che sia un argomento di fede teologica o che presuppone la fede
Mi permetto di intervenire nella discussione, rispettando le opinioni espresse ma sentendo il bisogno di sottolineare un punto importante.
Sant'Anselmo, nel Proslogion, certamente parla come un credente alla ricerca di una comprensione razionale della propria fede (fides quaerens intellectum), ma non si può ridurre il suo argomento ontologico a una semplice riflessione interna per rafforzare la fede di chi già crede. Anselmo offre un ragionamento razionale che parte da una definizione universale di Dio ('ciò di cui nulla di maggiore può essere pensato') e giunge a una conclusione che non presuppone la fede per essere compresa, anche se ovviamente la fede illumina questa ricerca.
Affermare che l’argomento "funziona solo per chi crede" rischia di sminuire il valore razionale e universale del contributo di Anselmo, riducendolo a una riflessione soggettiva. Questo approccio sembra problematico, soprattutto in un contesto cattolico, dove la tradizione ha sempre sottolineato l’armonia tra fede e ragione, come ribadito anche da San Tommaso d’Aquino. Anselmo stesso intende il suo argomento come una dimostrazione logica, e le obiezioni mosse dai suoi contemporanei, come Gaunilone, mostrano che il suo ragionamento è stato preso seriamente anche al di fuori di un contesto strettamente fideistico.
Mi sembra quindi importante valorizzare il carattere universale dell’argomento di Anselmo, che può stimolare il dialogo tra credenti e non credenti, piuttosto che limitarlo a uno strumento interno per chi già crede. La Chiesa, attraverso il Magistero, ci insegna che fede e ragione sono complementari, non in conflitto. Ridurre l’argomento ontologico a una riflessione interna rischia di oscurare questa verità fondamentale, avvicinandosi pericolosamente al modernismo che la Chiesa ha sempre respinto.