Franz Schubert “Wohin?” - Die Schöne müllerin

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  • Опубликовано: 13 сен 2024
  • Alphonse Cemin, piano
    Nahuel Di Pierro, bass

Комментарии • 4

  • @giovannimancuso7974
    @giovannimancuso7974 3 года назад +1

    Straordinario

    • @nahueldipierro1073
      @nahueldipierro1073  3 года назад

      Grazie !

    • @ingoschwab5305
      @ingoschwab5305 Год назад

      @@nahueldipierro1073 Mi dispiace, ma dalla loro stessa reazione si capisce che non erano soddisfatti della questa registrazione. Nonostante il bel legato, qui mancano l'accuratezza della pronuncia e l'intensità dell'espressione, così importanti nel canto liederistico.
      Possiede un timbre di straordinaria bellezza, molto caldo, voluminoso e equilibrato su tutto lo spettro dei registri vocali. Raramente ho sentito l'aria di Sarastro cantata in modo così bello. Lo stesso vale per il Silva di Ernani e il Governatore di Comte Ory da Pesaro quest'anno.
      Credo che il suo vero punto di forza sia l'opera lirica. In ogni caso, continuerò a seguire la sua carriera e sarei felice di vederla dal vivo un giorno. Buona fortuna! 👍

    • @nahueldipierro1073
      @nahueldipierro1073  Год назад

      @@ingoschwab5305 Questa registrazione, appartiene al periodo del primo lockdown. Insieme a Alphonse Cemin abbiamo deciso di studiare "Die Schöne müllerin", accettando le limitazioni che si presentano quando si cerca di fare musica insieme, senza essere insieme. Questo video non aveva per obbiettivo essere pubblicato (nemmeno giudicato), ma finalmente abbiamo deciso insieme di condividerlo con i nostri amici e followers in un momento di molta angoscia e tristezza, senza lavoro, con tutti i contratti cancellati, e sopratutto con un futuro molto incerto. Mi dispiace a me, che non sia gradevole per lei.
      Io amo profondamente questo repertorio, e lo studio da anni, cercando di farlo il meglio possibile... ma sono cosciente delle mie limitazioni, e della mia lontananza culturale. Ma non perdo la fiducia e continuo a studiare, magari un giorno arriverò ad sentire che Schubert mi appartiene davvero (anche se un po’ lo sento).