trovo assolutamente positivo l'atteggiamento di P.O...trasmette una sorta di serenità, di leggerezza che mi fanno intuire il suo stare "comodo" in se stesso. La sua "semiserietà" è assolutamente contagiosa;una leggerezza che ti porta ad ascoltarlo con voracità e che spinge alla riflessione. Molto spesso queste sono caratteristiche che i divulgatori religiosi non possiedono...la vita non è sofferenza, ma un complesso groviglio di esperienze che differisce per ognuno di noi...
È vero l’esatto contrario: il fatto che sia esistito un uomo di nome Gesù è ininfluente rispetto alla grandezza dei suoi insegnamenti... troppi semplici, eppure troppo elevati per beffardi materialisti e matematici.
...ammiro Odifreddi e capisco quando manifesta il suo disinteresse per i temi esistenziali...la lunghezza di un minuto dipende dalla parte del bagno in cui ti trovi...dipende dalle esperienze che hai vissuto...lui non ha avuto bisogno di farsi domande ed è giusto così...amo il suo modo di esporre e la sua ironia...eccezionale...
Bellissimo, qui abbiamo un perfetto esempio di buddismo, i due punti di vista insieme si completano, a mio avviso. Odifreddi non etichettandosi come buddhista e negando la propria anima é in qualche modo in linea col vero buddismo, dove appunto l'essere in realtà é vacuità , e dall'altra la vacuità é essere. Grande stima per entrambi
Odifreddi , le sue idee ed opinioni,divertente,e ironico come nel suo stile.Personalmente la questione complessa e profonda della filosofia Buddhista viene esposta come nel suo stile,divertente,ironica,infarcita di battute per tenere gli ascoltatori su un livello di leggerezza e divertimento.Captatio benevolentia.....caro matematico.
Bertossa parte dalla questione esistenziale e, essendo il buddhismo una delle poche filosofie che fa dell' esposizione e della risoluzione di tale questione il suo nucleo centrale, ci si confronta, proprio come si confronta con le filosofia esistenziali occidentali per la stessa ragione. Quindi non è buddhista perché "si sente buddhista", tantomeno dimentica di essere europeo o ha un animo diviso, c'è una ricerca estremamente seria e lucida dietro al suo pensiero!
per uno che conosce il vangelo citare passi e come voler cercare il "pelo nell'uovo"quel che conta è conoscere il senso nella sua totalità,il suo fine ultimo..tutto quel che concerne la predicazione di Gesù ha come centro l'esistenza dell'uomo ,lui stesso si definisce "Figlio dell'Uomo"quindi "esistenziale"lo è inquanto riguarda tutta la nostra vita ,attività di "figli di Dio"..certo la cultura Cristiana se vissuta in pienezza non ha confronti..
Da questo discorso ho la personalissima impressione che, abbia studiato molti libri di Buddismo e storia, ma non praticato Buddismo affondo, e a causa di questo non abbia assolutamente colto i punti fondamentali del Buddismo. Per parlare di Buddismo bisogna sforzarsi di lasciare l'ego e l'arroganza a casa. Ammetto che non sia davvero facile farlo, infatti questi ultimi, ci distraggono e disturbano la nostra mente costantemente. Ma sono comunque la molla che crea il dibattito, infatti grazie anche al mio ego ho decido di lasciare un commento. Comunque, credo dal profondo della mia illimitata ignoranza che, allenarsi a fronteggiarli sia fondamentale per fare un discorso sul Buddismo di interesse e di vero valore. I soli libri ci fanno diventare studiosi di Filosofia Buddista. A mio parere, aumentano poco la consapevolezza molto l'arroganza. La pratica per diventare un Budda, e quindi una persona capace di condividere e comprendere le parole del Budda, dovremmo intraprendere la via del Budda, e quest'ultima comprende altro oltre che lo studio. Questo lo dicono gli stessi sutra. Tutti i sutra, almeno credo, al di là delle varie scuole ed interpretazioni di Buddismo ci dicono questo. Lo studio non può portare alla comprensione soddisfacente del Buddismo e tanto meno a parlarne in modo appropriato. Ovviamente tutto ciò è solo il mio personalissimo punto di vista.
+patribra nono, hai perfettamente ragione! lo dicono tutti i maestri spirituali! Detta in un altro modo, finché si è avvolti dai samskara, parlare di illuminazione e buddhismo non ha molto senso (dopo, probabilmente , non si sente più molto l'esigenza di parlare :) ) Tuttavia Odifreddi potrebbe non averne bisogno... (questa, per molti, è un'eresia... però, se uno è realmente sereno, forse non serve esercitarsi e praticare. Non so davvero come pensarla in proposito, almeno per ora.
+VerSonal2X Nella scuola zen, cui mi pare faccia riferimento Bertossa, samsara e nirvana sono la stessa cosa. L'ego è un elemento connaturato alla mente umana, semplicemente un pensiero utile ai fini pratici; ma solo riconoscere la sua illusorietà e l'interdipendenza di tutte le cose permette di vedere oltre e trovare la vera fonte della felicità. Questo non significa che lo si debba "estinguere", perché concretamente non c'è nulla da estinguere. Anzi, personalmente, dalle mie letture del Dhammapada, di vari testi sulla filosofia zen, sull'advaita vedanta e sulle neuroscienze contemplative, ho tirato le somme giungendo a una mia conclusione: il samsara è fonte di ogni dolore, ma anche di ogni gioia. La nostra felicità è strettamente legata a quella degli altri, e pertanto si può realizzare solo nella società, in una vita eccezionale tra i problemi di una persona comune. Troppo facile e sterile scegliere una vita monastica rinunciando a lottare in mezzo agli altri uomini, a sporcarsi le mani per stare lontani dalle "tentazioni" sul cucuzzolo di una montagna e "purificarsi". Bisogna spalare palate di fango per poter sperimentare il piacere di ripulirsi. Lavarsi, non sterilizzarsi asetticamente. Personalmente non mi va di scacciare l'architetto perché non possa più riedificare un edificio che crollerà; preferisco fare pace con lui e costruirci insieme, sapendo che non durerà. Ti consiglio di leggere Siddharta di Herman Hesse.
Guido Caligiore Grazie per il consiglio. Lo conosco, è interessante e molto coerente con l'insegnamento originale (lo Zen riprende l'insegnamento originale del Buddha secondo me anche più dei monaci Tibetani. Chiaro, è assurdo considerare dei contrasti tra le tradizioni o le scuole. Odifreddi ne sottolinea le differenze, ma la radice è una, nella Pratica! ). Guarda, quello che dici è estremamente interessante, come discorso di carattere generale. Solo su quello che esprimi ci potremmo fare un hangout e parlare per ore, non scherzo! Però io facevo un discorso senza troppe pretese, molto "terra terra" :) La natura dello Zen è roba da perderci la testa. Il Soto, per esempio, non riconosce il Satori, in senso stretto, ma se lo chiedi ad un maestro Zen ti risponde che lo Zen è il vuoto, e che non c'è differenza tra le varie scuole. Ma la differenza, c'era eccome. Solo che la radice una, ed il sentiero della pratica è uno. Questo vuole dire! Verissimo ed affascinante anche il discorso sulla coincidenza di Samsara e Nirvana , tuttavia, guarda, non avevo intenzione di parlare di cose così alte. :) Infatti io citavo i Samskara, che son cose decisamente di natura più pratica. Tu che hai letto tanto lo sai già , probabilmente, quindi lo scrivo a beneficio di chi passa di qui: essi sarebbero, le distrazioni che ci affliggono durante la meditazione. Quello che volevo dire è che se ne devon recitare di mantra, o contare di respiri, prima di arrivare a star seduti 20 minuti con un numero accettabili di "demonietti", di samskara, a darci fastidio. Ma quando si riesce allora si padroneggia lo Zen SOLO ALLORA i propri discorsi diventano sensati. Infondo molti monaci e maestri scrivono e dicono cose anche piuttosto intuitive e semplici, ma il fatto è che non le dicono solamente , le sperimentano, le provano!! La lettura è fondamentale. Ma il piano della mente non ci può aiutare con lo Zen :) Buona meditazione a tutti!
+VerSonal2X Ammiro molto la tua umiltà, veramente! E chiaramente fai bene, bisogna andarci coi piedi di piombo quando si parla di opinioni, perché ognuno in fondo ha le sue idee, e alla fin fine sono cose di così poco conto! Grosso modo penso basti sperimentare la non-dualità, realizzare la natura illusoria dell'ego, essere compassionevoli verso gli altri, sradicare i veleni della mente, mantenersi consapevoli e lavorare per migliorarsi come esseri umani (come se fosse poco, eh ahahahah!). Io intendevo contestare l'idea che sia necessario raggiungere l'illuminazione sradicando l'ego per poter parlare di buddhismo, dal momento che ritengo esistano "buddha non buddhisti", paradossalmente, che hanno realizzato la natura della mente senza sradicare l'ego, metti Nelson Mandela, che stringeva amicizia con le sue guardie carcerarie ma non mi pare fosse un contemplativo; o ancora, "buddha bugiardi" che hanno mentito consapevolmente o meno per avvicinare la gente all'esperienza dell'Assoluto (ritengo che Gesù sia fra questi, o per carenza di conoscenze filosofiche, o per semplificazione divulgativa, o per "traslazione culturale", o ancora con una menzogna in buona fede). Solo, non mi piace l'idea di illuminazione come stato ulteriore, né mi piace l'idea che si possano fissare parametri per stabilire chi comprenda o meno. Mi pare troppo antidemocratico, pericoloso per la libertà interiore cui mirano le varie vie spirituali. Penso che in quanto esseri umani tutti abbiamo il potenziale per una felicità autentica, e che le varie scuole siano solo espressioni di vie diverse altrettanto valide per raggiungerla: come dici tu, unica radice, unico scopo, ma a mio modesto parere varie pratiche (credo che anche il Dalai Lama sia d'accordo con me su questo punto). E' anche per questo che adotto pratiche meditative molto spurie, mentre mi ritengo cristiano. Diciamo che ho delle idee molto particolari anche sulla società e la cultura. Adoro fare discorsi terra terra! Per questo non mi va di accettare "maestri", anche se mi piace ascoltare i consigli e sperimentarli.
Io credo che la Verità esista, solo che non è accessibile da noi. La verità è oltre noi, ma la verità in se esiste. Per noi esistono piccole verità che cambiano. Non possiamo dire che una cosa non esiste solo perché non riusciamo a percepirla
La semantica del termine stesso. La verità è la condizione di fattualità di qualcosa, se si pone il contraddittorio e il fatto asserito non sussiste allora ciò che si è detto in merito era falso. Se vado a dire "domani piove" ma poi l'indomani c'è il sole, ho fatto una previsione su una condizione fattuale che poi non si è realizzata e così, penso saremo tutti d'accordo, ciò che ho detto era falso, mentre è vero il fatto che c'è il sole. La verità non può essere contraddittoria perché il senso del termine implica proprio l'aderenza tra l'asserito e il dato di realtà. Al massimo non esclude la partecipazione a eventuali contrari.
Qualche migliaio di anni fa, qualcuno più grande di Odifreddi disse che sapeva di non sapere ! Lui non è scienziato, ma scientista, un vero scienziato è aperto a varie possibilità, lui invece è pieno di certezze. Non è molto diverso da un esaltato religioso. L' Umanità sa ancora tropo poco delle leggi che governano l' Universo, della Fisica... potrebbero esistere realtà che con la conoscenza attuale non riusciremmo neppure ad immaginare.
Max Cerca un centro di gravità permanente non parliamo di quando poi gli stessi fisici (Max Planck premio nobel per la fisica) disse che non esistono leggi fisiche ;)
+walkietalkie74 Persino una atea convinta come Margherita Hack parlava della POSSIBILITÀ che esistano altre dimensioni ed universi paralleli oltre quelli in cui viviamo. Certamente sono ipotesi, ma esiste la possibilità che un giorno vengano provate... quindi prima di fare come quei scienziati che deridevano chi affermava che la Terra fosse tonda, io al posto dei scientisti oltranzisti sarei più prudente, umile e soprattutto avrei la consapevolezza di sapere di non sapere QUASI NULLA... in fondo la scienza ancora non è in grado di curare la calvizie e la dermatite seborroica e conosce quasi niente dell' Universo...
Quello che voglio dire io è che quello che viene chiamato Aldilà potrebbe essere il posto (dimensione) dove andrà la nostra coscienza (anima se preferisci) quando il nostro corpo morirà e tutto questo potrebbe essere NATURALE e rimanere nell' ambito fisico. NESSUNO qui sta parlando di un dio con la barba, di Manitù, nuvolette, premi, punizioni, religioni ecc....
***** Sembra che uno studio di una Università inglese sia arrivato alla conclusione che certi episodi raccontati da persone che si trovavano in punto di morte siano la dimostrazione che la loro coscienza ha abbandonato il loro corpo. Poi ci sono gli studi del dottore Lommel... insomma... le prove sembrano esserci... poi se non ci si fida il discorso è diverso. Capirai che un conto è trovarsi in una situazione di pre-morte ed un altro è essere morti... quest' ultimi difficilmente potranno tornare indietro a raccontarci qualcosa, quindi bisogna analizzare i racconti di chi si è trovato ad un passo dalla morte e alcuni di questi racconti sembrerebbero confermare questa possibilità, ma se pensi che infermiere e pazienta si siano messi d' accordo per raccontare ad esempio che lui l' ha vista dal soffitto mentre gli toglieva la dentiera, oppure se credi che una equipe medica si sia messa in combutta con un infartuato sopravvissuto ad un attacco cardiaco che raccontava nel dettaglio le manovre che effettuavano su di lui al momento dell' arresto cardiaco, descritto gli strumenti presenti in sala operatoria, chi è entrato o uscito ecc... se pensi questo difficilmente potrai ottenere altre prove visto che non sono test da laboratorio replicabili !
Inoltre è vero che Bertossa non è di certo il primo uomo a porre la questione esistenziale, però ne è uno dei pochissimi testimoni viventi e sfido chiunque ad esporla più chiaramente di quanto non faccia lui. Inoltre la sua attività principale non è quella di fare conferenze, invece dirige un luogo (Associazione Asia, a Bologna, vedi asia.it) in cui la questione esistenziale viene spiegata ed affrontata sia attraverso l'esposizione verbale che attraverso la pratica quotidiana. Chi altro lo fa!?
No,...Piergiorgio ha una bella mente, un bel cervello che io rispetto e apprezzo. Ma la sua mente prodigiosa funziona in modo duale,.. e grazie a questa limitazione egli non può arrivare a comprendere il resto. Egli non lo mette a fuoco, non riesce a vederlo e quindi non riesce neanche a catalogarlo quindi coinvolgerlo in queste tematiche è ingiusto. Utilizziamo Piergiorgio per le sue reali e conclamate capacità di calcolo analitico,.. come disse qualcuno diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Questi confronti sono sbagliati. Essi non sono onestamente adeguati a persone preparate come Piergiorgio. Saluto tutti con grande rispetto.
Sono convinta che sia lui a farsi coinvolgere, altrimenti non si spiega come mai accetta molto spesso incontri su questioni spirituali, in particolare con i cristiani, lui stesso ha detto di essere andato in Vaticano per invitare chi abita in quelle stanze.
Il nostro strato culturale più profondo è costituito dalla filosofia, non dal cristianesimo o dalla fede in generale, tant'è vero che ciò di cui si ha fede fa da risposta ad una domanda filosofica. Ad esempio, solo se PRIMA ci si pone la questione FILOSOFICA "perché esiste tutto questo invece che niente?" ha senso avere o non avere RELIGIOSAMENTE fede in un Dio creatore.
Suggerirei a tutti i detrattori di considerare due cose: 1. Essere ateo è una posizione perfettamente legittima 2. Chi è ateo non può essere convinto raccontandogli storie scientificamente non verificabili. Questo significa che tutto ciò che un credente crede per fede (resoconti e testimonianze, parabole, scritti antichi) non possono essere presi neanche come punto di partenza di una analisi scientifica.
Per fede si può credere a qualsiasi cosa, cioè si è manipolabili. L'importante è non accettare le cose perchè le dicono gli altri. Le verità occorre cercarsele dentro. La prova non è oggettiva ma soggettiva.
Dai tempi di Galilei, per definizione, la scienza non è una fede e non può esserlo. Non è scientifico qualunque fenomeno che non possa essere ripetuto e verificato sistematicamente. Non credo esista qualcosa di più lontano dalla fede.
Tanto per cominciare "Vi tirate..." chi? pensi di avermi inquadrato in una categoria? Secondo, non è sufficiente che uno dica "sono uno scienziato" perchè lo sia veramente, chi non applica criteri scientifici non è scienziato e basta, anche se sostiene di esserlo. Terzo, i paradigmi non c'entrano completamente niente, quelle casomai sono ipotesi, che possono essere comprovate o smentite. Si fa una ipotesi attendibile empirica e poi si cerca di vedere se i fenomeni misurabili corrispondono all'ipotesi o la smentiscono, se la smentiscono l'ipotesi viene abbandonata. Questa è scienza, non cambiamento di idea. Per entrare nello specifico del caso Darwin, creazionisti a parte (quello sì che è un paradigma), secondo me non sai neanche che cosa diceva Darwin, hai solo letto qualche trafiletto completamente storpiato da qualche giornalista. Non è affatto messo in discussione l'impianto della teoria di Darwin, casomai vi sono alcuni aggiustamenti su fattori minori e di natura prevalentemente statistica. Ti consiglio dai 5 ai dieci anni di studio prima di riprendere l'argomento.
So tutto ciò che una persona di media cultura dovrebbe sapere sul mondo che la circonda. Non ho idea invece di quali possano essere i tuoi pensieri, infatti non li ho minimamente menzionati.
Apprezzo senza dubbio l'ironia di Odifreddi cosi anche il suo livello culturale e alcune visioni che abbraccia. Dopo tutto devo ammettere che molte volte la dominanza estrema del suo emisfero sinistro, quello della razionalità e della logica lo rende un pochino monolitico. Inoltre quando ha affermato che" la psicoanalisi cura i problemi che essa stessa crea" non ha tutti i torti.La psicoanalisi è' un pò come la logica a cui lui estremamente si rifà, infatti il logico crea dei paradossi problematici o dei giochetti che poi deve risolvere scervellandoai o rimurginando finchè non risolve il problema.In fondo la psicoanalisi è essenzialmente una pratica che coinvolge l'emisfero destro prevalentemente, cosi anche nel buddista in larga parte. I buddisti hanno un atteggiamento esistenziale non molto condiviso dal caro professore, ma il suo emisfero sinistro dominante dov'è finito quando deve domandarsi il perchè i buddisti fanno cose eccezionali e perchè sono cosi fuori dal comune per molti aspetti? Forse è perchè non ha un inconscio, come dice lui, che non se lo chiede!
Non ho mai approfondito la figura di Odifreddi, ma da alcune dichiarazioni che ho sentito qua e là, tra cui molte di quelle rilasciate in questo video, mi vado convincendo sempre più che si tratti davvero del classico scientista o neopositivista superficiale e spocchioso. In alcune occasioni, anzi, mi sarei sentito davvero di dargli dell'imbecille, come ha già fatto qualcuno. Quindi Dostoevskij o Goethe sarebbero fermi ad un livello "adolescenziale" rispetto ad uno scienziato qualunque? Dunque la scienza sarebbe capace di renderci tutti più felici e sereni? Se dopo essere venuto a conoscenza di tutte le rivelazioni scientifiche di questo mondo io mi guardassi attorno e mi dicessi "...beh, però resta il fatto che io esisto per puro caso, che la vita sulla terra non ha un cazzo di senso, che io non ho capito chi sono né perché agisco in una certa maniera, pertanto se non ho capito dove DIAMINE stiamo andando, come DIAMINE faccio a stare tranquillo??", allora sarei una persona meno adulta e matura dello scienziato che ha scoperto l'elettricità? Odifreddi: il fatto che lei non senta proprie le "problematiche esistenziali" o il "senso tragico della vita", non la rende una persona più adulta di un esistenzialista, ma soltanto umanamente meno profonda e più gretta.
Il problema non è se esiste o non esiste Dio, se esiste o non esiste l'inconscio, la metafisica ecc. Questo non ha nessuna importanza. Il problema è che esiste il dolore, la sofferenza, la malattia e la morte, e se vi sia un modo per superare questa esistenza indolensita. La risposta a questo problema è si, vi è un modo per sfuggire al destino miserevole in cui versa l'umanità. Il modo è attingere all'Illuminazione. Realizzata questa si entra nell'estasi e la sofferenza cessa. Questo è l'insegnamento del Buddha. Siamo di fronte ad modo pratico e concreto di vivere una vita nella beatitudine. Non c'è niente di dottrinario o filosofico. O continuare a vivere nella miseria o nella felicità, la scelta e solo nostra.
Vero, ma per avere l'illuminazione occorre abbattere la nostra mente artificiale, cioè quella imbevuta da tutto ciò che ci hanno insegnato, quindi per verificare occorre rinunciare a credere in ciò che ci insegnano gli altri e cercare dentro se stessi.... tutto il resto è manipolazione. Per superare la paura della morte occorre morire. da vivi..
Proprio così. Aggiungerei che non è in gioco "la paura della morte", ma la morte stessa. Se riesci a cogliere il pensiero universale, vivi per sempre, perché c'è un'altra intelligenza oltre la mente. Illuminazione significa: illuminare con la coscienza questa intelligenza che ha sostanza ontologica. Cioè costituisce l'essere. Mentre la nostra natura relativa è diveniente, cioè non c'è vera sostanza, perciò destinata a perire.
In altre parole con l'esperienza dell'Illuminazione si comprende che il nostro stato relativistico e impermanente si muove su un sostrato assoluto, infinito ed eterno. Questo sostrato è di natura intellettiva. Purtroppo è mooooolto difficile realizzala, ma lavorando di fino con la volontà, si può.
Esatto è proprio così, e a un certo punto la mente ti molla e la volontà cambia di sorgente, invece che dalla mente nasce dalle viscere o giù di lì. Da come parli sembra che tu ne abbia fatto almeno un certo percorso. .
La coscienza normalmente illumina l'ego con le sue ideazioni fittizie, a un certo punto passa ad illuminare se stessa. Quando la coscienza sale in cattedra allora si materializza la liberazione. Questa è l'Illuminazione, l'estasi. Ma purtroppo la coscienza è assorbita dalle dolcezze dei piaceri dei sensi e dalle mille illusioni della vita. Così si vive male, aspettando qualcosa o qualcuno che non arriverà mai. Il problema è la mania dell'esistenza, se risolvi quella tutto si risolve.
Odifreddi a 1:35:57 "i concetti metafisici non ci sono perché sono contraddittori", meno di un minuto dopo (1:36:55) arriva il grullo con la sua domanda "la verità non esiste ma come lo so?" a cui Odifreddi aveva risposto 50 secondi prima, senza che lui nemmeno se ne accorgesse, e continua poi pure a ridere mentre mette via propri preziosi fogli. Esilarante.
Ehi Enrico... pensa che guardando il video mi era venuto in mente di consigliartelo. Pazzesco. Evidentemente l'hai già visto. CIao Comunque Bellissimi gli interventi di Oddifreddi, Straordinari quelli di Franco Bertossa
mi consola il fatto che una figura come il Dalai-Lama mi disse un giorno rimani nella tua Fede e segui il tuo cammino,se fossi nato anch'io in Europa non avrei cambiato terreno di Fede ma approfondito....
Riguardo alla tematica del Buddismo "Storia ,Pensiero e Filosofia"molti come lui si sentono di essere "Buddisti"ma dimenticano di essere "Europei"con Cultura Medio-Orientale e sono divisi nell'Animo fra il loro "passato"e il "presente"e la loro Anima è strattonata fra la sua vera natura e quella impostagli successivamente
ti indicherò un testo dal quale puoi trarre tutte le risposte che necessiti sull'Essere.l'Autore è Raimon-Panikkar..il testo è "Il Ritmo dell'Essere"(Jaca Book),ti auguro una buona lettura..
le domande non servono ,occorrono risposte nella vita :la vita stessa è una domanda ,la sua risposta è Viverla.Dio è semplice in quanto non si pone domande egli vive in sè ciò che è Bello è buono senza troppi perchè,e come noi raffiniamo i metalli preziosi ( Oro Argento ecc..ecc.. ),dovremmo raffinare la nostra natura "Umana"dalle scorie per essere puri perfetti a immaggine della nostra vera Natura:la Divina
A loro modo sono entrambi divulgatori... certo che se uno non ha voglia neanche di guardarsi un video di un'ora difficilmente potrà intraprendere un dato percorso.... Perché uno dovrebbe "farsi 4 risate", guardando questo video?
l intevento di Oddifreddi non aggiunge ne toglie niente al già detto (Augias-Pesce,Hack- ecc.) .Suggerisco di curare l audio . Importante il contributo di Bertossa!
La Verità assoluta può sussistere solo in una visione solipsista della realtà. Se si ammette almeno l'esistenza effettiva di qualcosa e qualcuno fuori dalla nostra cognizione, con una propria autonomia, di conseguenza la verità non può più avere la v maiuscola perché è relativa a ogni essente che la sostiene. Pertanto, io posso avere una mia verità, in base all'esperienza che ho vissuto, ma tu puoi avere una tua verità, tranquillamente risultante in contraddizione con la mia. Il credere che la propria verità sia tale non implica che per qualcun altro lo sia. Ma se così è, allora, tale verità non è assoluta ma relativa alla mia esperienza di essa. Anche la meta cognizione (argomento uscito dall'ultima provocazione di Franco), il sapere di star sapendo, non si può svincolare dalla relatività che intrattiene con l'esperienza e rendersi Verità universale. Qualsiasi posizione che pretenda di sostenere una verità assoluta risulta un'affermazione che scorda, od occulta, contestualmente la propria premessa empirica; ovvero la partecipazione del soggetto al mondo naturale e sociale di appartenenza, quindi, a una realtà di cui lui è parte. L'idea che scorda la realtà. Per questo motivo una verità fenomenologica è sempre e necessariamente contestualmente situata. Se ci pensiamo le regolarità scientifiche, presentando un carattere sperimentale e probabilistico, sono verità relative piuttosto affidabili proprio perché riproducibili nell'esperienza di diversi essenti. Le verità metafisiche hanno invece un carattere iniziatico e fideistico perché non sono referenzialmente riscontrabili nell'esperienza della maggior parte dei soggetti. In un certo senso anche la meditazione, intesa laicamente, è un "esperimento" che conduce a risultati tendenzialmente simili. Interessante nel merito le misurazioni neuroscientifiche e le relative correlazioni che fanno da decenni sulla pratica meditativa. D'altronde, però, il sostenere alcuni dogmi di principio è ciò che secondo me rende il buddismo canonizzato una religione e non una filosofia.
1)Nel mio canale in tanti video l'ho spiegato:D cmq per me è sventura non ovviamente perchè mi è capitato qualcosa di "brutto", io parlo di sventura esistenziale, qualunque cosa accade nella quotidianita!allora..in questo universo infinito abbiamo un pallino tra i tanti che abbiamo chiamato terra, per un caso risibile(non certo un disegno divino)abbiamo la vita su quesa terra..vi sono creature..alcune che vivono solo di istinti e altre che oltre agli istinti sono anche coscienti di esistere..
Mi sono sempre interessato alla spiritualità e al misticismo, ma dopo aver letto certi commenti di stampo esoterico, allora preferisco il percorso monolitico scientifico.
Scusa, chiariscimi: stai dicendo che ESISTE un Dio creatore O NO? Se esiste allora puoi risposare in lui, se non esiste allora nessun "Numinoso, Divino Altro" può sostituirlo, perché se egli stesso si ritrova ad esistere senza ragione come fa a dare una ragione del TUO ritrovarti ad esistere?
Uno che dice che l'inconscio non ce l'ha è senz'altro un ignorante. Il problema di Odifreddi nn è che disprezzi le religioni più o meno ufficiali. È che disprezza ogni forma di religiosità, di sacralità (come appunto l'odierno cristianesimo) e la filosofia. Affermare poi che ogni problema esistenziale, la doppia soggettività umana, il quesito che pone la morte, il problema del senso della vita, la questione del male, i conflitti etici, sono menate adolescenziali, lo ricoprono di una folta coltre di discredito.
La mente si pone un'infinità di domande e se è intelligente non trova risposte, quando la mente cade cadono le domande perchè finalmente si partecipa al mondo, non se ne è più tagliati fuori.
Inoltre invito tutti a rivedere il finale in cui Odifreddi nega la Verità con la V maiuscola (01:32:55) e Bertossa replica “se la Verità non esiste, dunque questo come lo so?” (01:36:54). Direi che Odifreddi-Bertossa finisce almeno 0-2, non trovate?
👍👏👏👏👏 .... Però, Fate i bravi.... Andate a messa, confessatevi, rispettate i dogmi, pregate per il papa l'unico che può salvarvi la coscienza insieme ai preti, suore, frati, pastori. Altrimenti sarete puniti
Odifreddi, se tu non soffri non significa che la sofferenza non esista. Se tu non riesci a vedere la sofferenza intorno a te e hai le fette di salame davanti agli occhi, e non sto parlando delle "problematiche" esistenziali,secondo me e'perche'un anima veramente non c'è l'hai.
Lasciarsi alle spalle il pdnc, significa "differenziarlo" dalla posizione assunta.Significa riconoscere la diversità della propria posizione dal pdnc. Dunque, affermarlo. Lo stesso si dica per le logiche paraconsistenti, polivalenti, che "dimostrando" (su questa dimostrazione, molte nubi si addensano), l'insussistenza del pdnc, lo accettano totalmente convalidandone l'assunto di base: il non esser l'altro da se. Le religioni orientali, sono TOTALMENTE immerse nel pdnc.
La visione "umanocentrica" dell'esistenza del tutto non è l'unica e sola potenziale strada da percorrere...le immensità dell'universo ci sono praticamente sconosciute.Come si può pensare di imbrigliare il proprio pensiero in schemi religiosi(o simili) che tracciano sentieri(spesso prefissati) che dovrebbero portare al senso ultimo delle cose, quando in verità abbiamo(forse) appena messo il muso fuori di casa?
Non ho visto il video, non volevo sprecare un'ora e mezza della mia vita. ma se qualcuno mi dice che Odifreddi presenta delle dimostrazioni matematiche o replicabilmente scientifiche di tesi specificamente buddistiche e mi dice il minuto relativo, mi guardo quello.
Il principio di non-contraddizione non è compatibile con la spiritualità orientale. La spiritualità inizia con il lasciarsi alle spalle il principio di non contraddizione che tra l'altro è sfatato da un po' di paradossi.
Ma questo signore che tanto nomina Pitagora sa che Pitagora è stato uno dei padri della numerologia? Sa che per esempio Keplero era anche un grandissimo studioso di astrologia? Si potrebbe andare avanti a nominare altri. Ma perché non fa il matematico che è veramente bravo e non lascia da parte gli argomenti che non conosce ? 😀
tu odifreddi rappresenti tutto quello contro cui io combatto: materialismo, comunismo, scientismo, collettivismo.. una visione dell'uomo e del mondo epurata da qualunque cosa somigli vagamente ad un sentimento; non c'è traccia di vita in te..
😊 purtroppo non si capisce bertossa peccato. E comunque credo che la leggerezza di Odifreddi è meravigliosa e credo che trasmette più umanità e amore per il prossimo di chiunque ❤
la fede si ha in ciò che si vede che ti circonda in quanto Egli è in ogni Essere e cosa,alza una pietra e IO sono là,taglia un albero e là mi troverai,si ha fede in quanto è Vita,noi viviamo immersi nel divino costantemente,la perplessità è Demone che tende ad allontanare il cuore e la mente dal divino,e poi dio nella Creazione non era solo..facciamo ..a nostra immagine è plurale,..accanto a lui vi era la Sapienza senza di Lei non avrebbe fatto il Mondo
Anche se hai cercato di negarlo ti faccio presente che stai continuando a parlare di fede in un Dio creatore. Hai appena detto "senza di Lei non avrebbe FATTO il Mondo". E d'altra parte non ha senso avere fede in Dio se non nel ruolo di creatore. Infatti se non fosse creatore del mondo dal nulla, Dio sarebbe solo un essere super-potente, o super-amorevole, ma pur sempre un essere che, come me e te, non sa da dove viene. Se credi in Dio, devi chiederti di Dio stesso: chi lo ha creato?
A tratti non arriva bene l'ìaudio della voce del Maestro Bertossa... nonostante il mio pc e' funzionante , a buon volume tutto volume , ed io non sai sordo , Odifreddi e gli altri li sento invece bene ! , per favore aumentate l'audio di Bertossa quando parla lui , o invitatelo a parlare piu forte o con una fonetica piu' chiara , l'importanza della sua parola e' enorme ! soprattutto nei confronti , e sentire gli altri bene e lui no...non va bene ! Grazie
caro giorgio il comunismo non è dare soldi ai poveri, questa è una visione cattolica tra l'altro, comunismo è altro, se poi per te è questo non aspettare, prendi i tuoi soldi e dalli ai poveri
Non lo sapevo che Odifreddi era ultimo comunista rimasto ,nasce la domanda logica perché il comunismo e fallito?O un comunismo costruito in una base non logica,o e un comunismo progetttato in una fase primitiva di evoluzione umana,o noi troveremmo una spiegazione scientifica razionale in meccanica quantistica specialmente in fenomeno "enterlagment"?
Ti faccio una precisazione: nn c sono testimonianze storiche contemporanee che dimostrino che sia esistito, le uniche "testimonianze" sono postume e sn date dai vangeli, che se mi permetti nn hanno alcuna validità storica (considerando anche che sono spesso in contrasto tra loro). Se poi mi sfugge qualche cosa, ti prego di farmelo sapere, mi piacerebbe informarmi...
Cosè la Verità?..Ognuno ha la sua verità Induisti,Buddisti,Ebrei,Cristiani,Mussulmani,Ortodossi,Protestanti,ecc..ecc..ma la Verità dovè..chi la possiede..Io sono la Via,la Verità,la Vita chi segue Me vivrà in Eterno..cosa significa questo?..la Verità è nell'Uomo non fuori dall'Uomo..và cercata dentro non fuori..ed è costituita da pensieri,parole ma sopra tutto di Azioni di AMORE
Dio viene introdotto come il creatore di tutto questo, però se la domanda "perché c'è tutto questo invece che niente?" non viene posta, allora come si fa a sapere in cosa si ha fede? In altre parole perché senti il bisogno di credere in Dio se l'esserci di tutto questo non ti rende almeno un pò perplesso? Quel che dico è testimoniato dal credo, non si crede in un "Numinoso, Divino Altro" ma "..in un solo Dio, padre onnipotente CREATORE del cielo e della terra, di tutte le cose..".
Ma quanto è banale Odifreddi!? Possibile che sono stato il solo ad averglielo detto pubblicamente anni fa all'Auditorium Parco della Musica mentre intervistava John Nash... E nella registrazione la censura ha anche cancellato la mia voce che diceva "Odifreddi sei un idiota!". Bha...
Beh...Andrea, dai dell'idiota ad Odifreddi, veramente molto forte come giudizio. Aspetto di leggere i tuoi libri o ascoltare qualche tuo intervento a un convegno oppure solo un video su youtube. Auguri!
Bravo, ora che hai raccontato la tua storielluccia su internet chi sa l'ego com'è appagato, eh? Già se pensi che dirglielo in faccia sia uguale ad essere un anonimo idiota che ha urlato un mezzo insulto, un po' bambinesco, dal mezzo del pubblico penso che tu abbia delle serie difficoltà di giudizio.
certo, aspetto una tua interessante relazione, o magari una interessante scoperta, su argomento a tua scelta , su fisica, logica matematica, filosofia...fai tu... ;)
a me sembra che che l'arroganza paghi eccome, purtroppo.... e comunque qui non sono io a ritenere un bravo logico matematico e ottimo divulgatore scientifico un "idiota banale"... :/
Se si fosse limitato a fare il logico non glielo avrei detto. Per quanto anche come divulgatore, mi dicono, pare non sia proprio una cima... Nella fattispecie, comunque, trovo banale la sua visione della religione. Ho infatti scritto il mio commento sotto questo video e non sotto altri. Nella circostanza che menzionavo il signore in questione voleva a forza far dire a Nash che forse tutti i mistici della storia erano schizofrenici. Questo comportamento è chiaramente ignorante della complessità psichiatrica, del fatto che, anche se i sintomi possono essere talora assimilabili, al contrario dei pazienti psichiatrici, i mistici vivono una vita attiva e relazionale, molti sono stati fondatori di opere che richiedono grande attinenza con la realtà. Inoltre mi è sembrato veramente maleducato pungolare Nash su una parte così sofferente di sé (John Nash ha avuto passati psichiatrici, la sua storia è narrata nel film "A Beautiful Mind"). Comunque Nash è stato più intelligente di lui, rifiutandosi, nonostante l'insistenza del nostro, di avallare una simile equivalenza. Poi il cretino è tornato all'attacco: "secondo lei è più propenso a sviluppare una schizofrenia un matematico puro o un logico. Perchè io sono...". Voleva dire che lui è un logico. È a questo punto che non ho retto più e gli ho gridato "Odifreddi, lei è... un idiota!". Mi sembra evidente che è un misero figuro che ha bisogno solo di riferire sempre tutto al suo miserrimo "io".
Non ha capito che non viene fuggito il desiderio ma l'attaccamento,la presa-fiissazione.per esempio quella che gli fa fare il tuttologo presuntuoso su cose che non conosce nella pratica e nella teoria attinge da fonti non accreditate.
@newFranzFerencLiszt Odifreddi: sono cinico e me ne vanto. Però brillo d'intelletto. Bertossa: il mio animo è in sintonia col mondo, costi quel che costi. Il buddhismo c'entra poco. Però se te lo vedi ti fai pure 4 risate!
Bertossa introduce la questione esistenziale in maniera precisa e concreta (20:29). Odifreddi con tutto il rispetto non intende neanche, dice che le domande esistenziali “passano”, continuando poi “alla Odifreddi” con (divertenti) battute ma senza dare uno stralcio di argomento. Non riesco però a credere che quando si avvicinerà il momento della morte non gli verrà almeno da chiedersi “ma che che cos'è stato vivere?”. Le questioni esistenziali non passano, al massimo si sopiscono.
La povertà di pensiero di Odifreddi è infantile. Tipico esempio di tuttologo intellettuale della nostra epoca, parla di tutto e non conosce niente. Odifreddi è un professore per pochi e un divulgatore per tanti di logica e matematica.stop.niente di più e niente di meno.
5)quindi lo stile di vita per me piu sobrio e meno portatore di infelicità è lo stile di vita in cui si elimina il DESIDERARE DESIDERARE E DESIDERARE, ma ci si limita all'essenziale e ad una piccola passioncina, senza diventarne dipendenti:) importante anche trattare il prossimo come tu vorresti essere trattato, non perche ci sara un premio, ma perche questi 80 anni,se tutti agissero cosi sarebbero piu simpatici!la vita non avrebbe lo stesso senso ma l'esistere passerebbe un po meglio..
Interessante l'apologo di Hakuin citato da Bertossa: "Grande dubbio, grande domanda, grande illuminazione. Medio dubbio, media illuminazione. Nessun dubbio, nessuna illuminazione". Ne deduco che Hakuin non fosse un illuminato, perchè la perentorietà del suo dire lo condanna.
In cosa è "individuo superiore" Odifreddi? Io non vi trovo un solo argomento, nulla che mi faccia riflettere dal profondo. In più, in tutto il suo discorso appare questa contraddizione performativa di battersi per verità e valore dall'interno di una dimensione per definizione vuota di verità e valore come è quella materialista. Verità non si riduce a corrispondenza o, peggio, ad "esattezza". Fosse religioso o ammettesse altro oltre la mera materia, capirei. Si contraddice. Che c'è di non chiaro?
ascoltare bertossa col volume cosi basso e` un impresa.grazie del video comunque. sono d`accordo con odifreddi su alcune cose (la sia posizione di ateo assoluto cozza sulle considerazioni quantistiche che fa alla fine) e sono d` accordo con bertossa su altre, il discorso e` moolto complicato e va ascoltato a mio parere piu volte. sono ore spese bene.
a me nn pare che si batte per la verità, gli viene fatta una domanda e lui dice ciò che pensa, nn mi pare che si metta a manifestare in piazza. Tra l'altro l'ha ben chiarito "il mondo nn mi piace, ma va bene così"
Sono rivelate le religioni che hanno un libro di riferimento. Quale rivelazione della divinità a un profeta. Non solo il cristianesimo è tale -per la Bibbia, non per i testi dei Padri della Chiesa o degli imperatori romani- ma anche islamismo, ebraismo e zoroastrismo. Tutte queste hanno un libro: tutte queste sono rivelate.
In merito a Bertossa, nel tuo primo intervento hai detto: "non ci ho capito niente"..... Come puoi dire di saperne di più se neanche hai capito cosa ha detto? Perchè non lo ascolti con attenzione e senza pregiudizi per capire cosa voleva dire? Se non vuoi ascoltare ciò che dice lascia perdere, se non ascolti puoi solo dire che non hai capito, ma non hai elementi per criticare. E' insensato scagliarsi senza neanche sapere contro cosa ci si scaglia.
non è necessario citare passi a confronto è necessario conoscere la vita ,il pensiero e la sua attività per capire il suo lavoro esistenziale ha speso la sua vita per riportare l'esistenza umana nel suo alveo ossia dell'essere uno in Dio,in quanto Padre,...in quanto a Bertossa il suo Fisico è più per "Arti Marziali"che per Filosofo del Buddismo..io ne sò più di lui in merito
Odifreddi ha la capacità di parlare per due ore per non dire un cazzo . È un buon intrattenitore anche simpatico , ma fuori dall'argomento matematica ha poco da dire se non girare a vuoto . Avrò ascoltato decine di suoi video e mi ha sempre dato la stessa impressione . ODIFFREDDI TOGLITI QUELLA MASCHERA va la :)
ma se la domanda non me la pongo,allora non è necessario per me filosofare ,parto già da una base culturale dove è scontato che dietro ogni cosa c'è una mano sapiente che tutto ha fatto...la filosofia è dei Greci...loro ci hanno aiutato ha ritrovare una strada perduta..la Sapienza ..la Sapienza ci dice che noi siamo "dei"ossia figli del divino...siamo "Cristos"ossia unto prescelti dal divino per contenere la Divina Sapienza ..il risveglio dell'illuminato consiste nel Sapere che è uno nel Tutto..
non c'è nessun dio creatore,noi esistiamo in dio da sempre,come un figlio esiste nel Padre e Madre ,siamo venuti all'esistenza per Amore come completamento dell'Essere stesso di Dio,un'uomo non è completo se non ha l'esperienza della Paternità"la ragione della mia esistenza è il suo amore per la Vita,tutto ciò che è vita ha "per Lui"ragione di esistere,la sua esistenza è determinata dal Bello e dal Buono,e l'uomo è il Massimo splendore in scala Minore del divino..
3)inoltre considera che viviamo non perche lo vogliamo, ma perche siamo attaccati alla vita dall'istinto di sopravvivenza e conservazione! non c'è alcun motivo razionale per voler vivere, ma si è incollati a questa esistenza!!ovviamente questi non sono pensieri sempre presenti, perche l'uomo spesso vive di illusioni che allontano da quella realtà ma imprigionano comunque in altre problematiche..(stacanovismo, dipendenza da persone,dipoendenza dal comprare ecc)
Come buona parte deigli scienziati, lo facevo uno spirito liberale, ovviamente non alla Berlusconi, lontano da qualsiasi forma di estremismo ideologico.
Mah secondo me li nn si è contraddetto, la spiegazione che ha dato mi pare abbastanza chiara e logica. Più che altro vorrei chiedergli qual è la logica del comunismo, che a me sembra nn ne abbia alcuna.
Quanto all'etica: è un ramo della filosofia che studia il comportamento. Comunque filosofia. Materia che al di là dell'etimologia, ha desiderio di apprendere come funzionino il mondo e l'uomo, la vita e la morte. Gesù non fa altro che guidare l'uomo all'apprendimento di questa Sapienza.
trovo assolutamente positivo l'atteggiamento di P.O...trasmette una sorta di serenità, di leggerezza che mi fanno intuire il suo stare "comodo" in se stesso. La sua "semiserietà" è assolutamente contagiosa;una leggerezza che ti porta ad ascoltarlo con voracità e che spinge alla riflessione. Molto spesso queste sono caratteristiche che i divulgatori religiosi non possiedono...la vita non è sofferenza, ma un complesso groviglio di esperienze che differisce per ognuno di noi...
Odifreddi, se ci avessi proposto una mezz'ora di silenzio ci avresti fatto un grande regalo.
martinotito vai a cagare
odifeddi uomo di grandissima lucidtà,
Il fatto che tu la veda così, dal mio modestissimo punto di vista, indica che hai davvero tanta tanta strada da fare...
bravo odofreddi, continua, sei una delle poche persone degne in sto paese di ruffianelli
Indubbiamente, per me, questo resta uno dei dialoghi più interessanti che abbia mai ascoltato.
Maaa, chi si occupa dell'audio non si accorge che quando parla Bertossa si fa fatica a capire quello che dice???
Quando ascolti Odi ti connetti con la parte più vera di te stesso e ti allontani da tutto ciò che non ti serve.
il fatto che sia esistito un uomo di nome gesu morto in croce, nn significa che abbia fatto tutto ciò che vorrebbero farvi credere...
È vero l’esatto contrario: il fatto che sia esistito un uomo di nome Gesù è ininfluente rispetto alla grandezza dei suoi insegnamenti... troppi semplici, eppure troppo elevati per beffardi materialisti e matematici.
⁰
...ammiro Odifreddi e capisco quando manifesta il suo disinteresse per i temi esistenziali...la lunghezza di un minuto dipende dalla parte del bagno in cui ti trovi...dipende dalle esperienze che hai vissuto...lui non ha avuto bisogno di farsi domande ed è giusto così...amo il suo modo di esporre e la sua ironia...eccezionale...
Bellissimo, qui abbiamo un perfetto esempio di buddismo, i due punti di vista insieme si completano, a mio avviso.
Odifreddi non etichettandosi come buddhista e negando la propria anima é in qualche modo in linea col vero buddismo, dove appunto l'essere in realtà é vacuità , e dall'altra la vacuità é essere.
Grande stima per entrambi
Odifreddi , le sue idee ed opinioni,divertente,e ironico come nel suo stile.Personalmente la questione complessa e profonda della filosofia Buddhista viene esposta come nel suo stile,divertente,ironica,infarcita di battute per tenere gli ascoltatori su un livello di leggerezza e divertimento.Captatio benevolentia.....caro matematico.
solution: ruclips.net/video/QqOSX-VNQnk/видео.html
Ovviamente ho guardato solo le parti in cui parla Odifreddi.
Bertossa parte dalla questione esistenziale e, essendo il buddhismo una delle poche filosofie che fa dell' esposizione e della risoluzione di tale questione il suo nucleo centrale, ci si confronta, proprio come si confronta con le filosofia esistenziali occidentali per la stessa ragione. Quindi non è buddhista perché "si sente buddhista", tantomeno dimentica di essere europeo o ha un animo diviso, c'è una ricerca estremamente seria e lucida dietro al suo pensiero!
per uno che conosce il vangelo citare passi e come voler cercare il "pelo nell'uovo"quel che conta è conoscere il senso nella sua totalità,il suo fine ultimo..tutto quel che concerne la predicazione di Gesù ha come centro l'esistenza dell'uomo ,lui stesso si definisce "Figlio dell'Uomo"quindi "esistenziale"lo è inquanto riguarda tutta la nostra vita ,attività di "figli di Dio"..certo la cultura Cristiana se vissuta in pienezza non ha confronti..
Da questo discorso ho la personalissima impressione che, abbia studiato molti libri di Buddismo e storia, ma non praticato Buddismo affondo, e a causa di questo non abbia assolutamente colto i punti fondamentali del Buddismo. Per parlare di Buddismo bisogna sforzarsi di lasciare l'ego e l'arroganza a casa. Ammetto che non sia davvero facile farlo, infatti questi ultimi, ci distraggono e disturbano la nostra mente costantemente.
Ma sono comunque la molla che crea il dibattito, infatti grazie anche al mio ego ho decido di lasciare un commento. Comunque, credo dal profondo della mia illimitata ignoranza che, allenarsi a fronteggiarli sia fondamentale per fare un discorso sul Buddismo di interesse e di vero valore. I soli libri ci fanno diventare studiosi di Filosofia Buddista. A mio parere, aumentano poco la consapevolezza molto l'arroganza. La pratica per diventare un Budda, e quindi una persona capace di condividere e comprendere le parole del Budda, dovremmo intraprendere la via del Budda, e quest'ultima comprende altro oltre che lo studio. Questo lo dicono gli stessi sutra. Tutti i sutra, almeno credo, al di là delle varie scuole ed interpretazioni di Buddismo ci dicono questo. Lo studio non può portare alla comprensione soddisfacente del Buddismo e tanto meno a parlarne in modo appropriato. Ovviamente tutto ciò è solo il mio personalissimo punto di vista.
+patribra nono, hai perfettamente ragione! lo dicono tutti i maestri spirituali!
Detta in un altro modo, finché si è avvolti dai samskara, parlare di illuminazione e buddhismo non ha molto senso (dopo, probabilmente , non si sente più molto l'esigenza di parlare :) )
Tuttavia Odifreddi potrebbe non averne bisogno... (questa, per molti, è un'eresia... però, se uno è realmente sereno, forse non serve esercitarsi e praticare. Non so davvero come pensarla in proposito, almeno per ora.
+VerSonal2X Nella scuola zen, cui mi pare faccia riferimento Bertossa, samsara e nirvana sono la stessa cosa. L'ego è un elemento connaturato alla mente umana, semplicemente un pensiero utile ai fini pratici; ma solo riconoscere la sua illusorietà e l'interdipendenza di tutte le cose permette di vedere oltre e trovare la vera fonte della felicità. Questo non significa che lo si debba "estinguere", perché concretamente non c'è nulla da estinguere. Anzi, personalmente, dalle mie letture del Dhammapada, di vari testi sulla filosofia zen, sull'advaita vedanta e sulle neuroscienze contemplative, ho tirato le somme giungendo a una mia conclusione: il samsara è fonte di ogni dolore, ma anche di ogni gioia. La nostra felicità è strettamente legata a quella degli altri, e pertanto si può realizzare solo nella società, in una vita eccezionale tra i problemi di una persona comune. Troppo facile e sterile scegliere una vita monastica rinunciando a lottare in mezzo agli altri uomini, a sporcarsi le mani per stare lontani dalle "tentazioni" sul cucuzzolo di una montagna e "purificarsi". Bisogna spalare palate di fango per poter sperimentare il piacere di ripulirsi. Lavarsi, non sterilizzarsi asetticamente. Personalmente non mi va di scacciare l'architetto perché non possa più riedificare un edificio che crollerà; preferisco fare pace con lui e costruirci insieme, sapendo che non durerà. Ti consiglio di leggere Siddharta di Herman Hesse.
Guido Caligiore Grazie per il consiglio. Lo conosco, è interessante e molto coerente con l'insegnamento originale (lo Zen riprende l'insegnamento originale del Buddha secondo me anche più dei monaci Tibetani. Chiaro, è assurdo considerare dei contrasti tra le tradizioni o le scuole. Odifreddi ne sottolinea le differenze, ma la radice è una, nella Pratica! ).
Guarda, quello che dici è estremamente interessante, come discorso di carattere generale. Solo su quello che esprimi ci potremmo fare un hangout e parlare per ore, non scherzo!
Però io facevo un discorso senza troppe pretese, molto "terra terra" :)
La natura dello Zen è roba da perderci la testa. Il Soto, per esempio, non riconosce il Satori, in senso stretto, ma se lo chiedi ad un maestro Zen ti risponde che lo Zen è il vuoto, e che non c'è differenza tra le varie scuole. Ma la differenza, c'era eccome. Solo che la radice una, ed il sentiero della pratica è uno. Questo vuole dire!
Verissimo ed affascinante anche il discorso sulla coincidenza di Samsara e Nirvana , tuttavia, guarda,
non avevo intenzione di parlare di cose così alte. :)
Infatti io citavo i Samskara, che son cose decisamente di natura più pratica.
Tu che hai letto tanto lo sai già , probabilmente, quindi lo scrivo a beneficio di chi passa di qui: essi sarebbero, le distrazioni che ci affliggono durante la meditazione.
Quello che volevo dire è che se ne devon recitare di mantra, o contare di respiri, prima di arrivare a star seduti 20 minuti con un numero accettabili di "demonietti", di samskara, a darci fastidio.
Ma quando si riesce allora si padroneggia lo Zen SOLO ALLORA i propri discorsi diventano sensati.
Infondo molti monaci e maestri scrivono e dicono cose anche piuttosto intuitive e semplici, ma il fatto è che non le dicono solamente ,
le sperimentano, le provano!!
La lettura è fondamentale. Ma il piano della mente non ci può aiutare con lo Zen :)
Buona meditazione a tutti!
+VerSonal2X Ammiro molto la tua umiltà, veramente! E chiaramente fai bene, bisogna andarci coi piedi di piombo quando si parla di opinioni, perché ognuno in fondo ha le sue idee, e alla fin fine sono cose di così poco conto! Grosso modo penso basti sperimentare la non-dualità, realizzare la natura illusoria dell'ego, essere compassionevoli verso gli altri, sradicare i veleni della mente, mantenersi consapevoli e lavorare per migliorarsi come esseri umani (come se fosse poco, eh ahahahah!). Io intendevo contestare l'idea che sia necessario raggiungere l'illuminazione sradicando l'ego per poter parlare di buddhismo, dal momento che ritengo esistano "buddha non buddhisti", paradossalmente, che hanno realizzato la natura della mente senza sradicare l'ego, metti Nelson Mandela, che stringeva amicizia con le sue guardie carcerarie ma non mi pare fosse un contemplativo; o ancora, "buddha bugiardi" che hanno mentito consapevolmente o meno per avvicinare la gente all'esperienza dell'Assoluto (ritengo che Gesù sia fra questi, o per carenza di conoscenze filosofiche, o per semplificazione divulgativa, o per "traslazione culturale", o ancora con una menzogna in buona fede). Solo, non mi piace l'idea di illuminazione come stato ulteriore, né mi piace l'idea che si possano fissare parametri per stabilire chi comprenda o meno. Mi pare troppo antidemocratico, pericoloso per la libertà interiore cui mirano le varie vie spirituali. Penso che in quanto esseri umani tutti abbiamo il potenziale per una felicità autentica, e che le varie scuole siano solo espressioni di vie diverse altrettanto valide per raggiungerla: come dici tu, unica radice, unico scopo, ma a mio modesto parere varie pratiche (credo che anche il Dalai Lama sia d'accordo con me su questo punto). E' anche per questo che adotto pratiche meditative molto spurie, mentre mi ritengo cristiano. Diciamo che ho delle idee molto particolari anche sulla società e la cultura. Adoro fare discorsi terra terra! Per questo non mi va di accettare "maestri", anche se mi piace ascoltare i consigli e sperimentarli.
Condivido e apprezzo pianemante suo punto di vista obbiettivo e neutrale .mi piacerebbe molto poter parlare con lei chissà?
La "Verità" non esiste perchè esistono tanti esempi contradditori. Ma chi lo dice che la "Verità" non può essere contraddittoria?
Io credo che la Verità esista, solo che non è accessibile da noi. La verità è oltre noi, ma la verità in se esiste. Per noi esistono piccole verità che cambiano. Non possiamo dire che una cosa non esiste solo perché non riusciamo a percepirla
La semantica del termine stesso. La verità è la condizione di fattualità di qualcosa, se si pone il contraddittorio e il fatto asserito non sussiste allora ciò che si è detto in merito era falso. Se vado a dire "domani piove" ma poi l'indomani c'è il sole, ho fatto una previsione su una condizione fattuale che poi non si è realizzata e così, penso saremo tutti d'accordo, ciò che ho detto era falso, mentre è vero il fatto che c'è il sole. La verità non può essere contraddittoria perché il senso del termine implica proprio l'aderenza tra l'asserito e il dato di realtà. Al massimo non esclude la partecipazione a eventuali contrari.
se uno nega che esista il pianeta terra c'è poco da chiarire
Qualche migliaio di anni fa, qualcuno più grande di Odifreddi disse che sapeva di non sapere ! Lui non è scienziato, ma scientista, un vero scienziato è aperto a varie possibilità, lui invece è pieno di certezze. Non è molto diverso da un esaltato religioso.
L' Umanità sa ancora tropo poco delle leggi che governano l' Universo, della Fisica... potrebbero esistere realtà che con la conoscenza attuale non riusciremmo neppure ad immaginare.
Max Cerca un centro di gravità permanente non parliamo di quando poi gli stessi fisici (Max Planck premio nobel per la fisica) disse che non esistono leggi fisiche ;)
***** la meccanica quantistica ha dato delle prove...e solo che la scienza moderna si spaventa di quello che può venir fuori da queste scoperte
+walkietalkie74 Persino una atea convinta come Margherita Hack parlava della POSSIBILITÀ che esistano altre dimensioni ed universi paralleli oltre quelli in cui viviamo. Certamente sono ipotesi, ma esiste la possibilità che un giorno vengano provate... quindi prima di fare come quei scienziati che deridevano chi affermava che la Terra fosse tonda, io al posto dei scientisti oltranzisti sarei più prudente, umile e soprattutto avrei la consapevolezza di sapere di non sapere QUASI NULLA... in fondo la scienza ancora non è in grado di curare la calvizie e la dermatite seborroica e conosce quasi niente dell' Universo...
Quello che voglio dire io è che quello che viene chiamato Aldilà potrebbe essere il posto (dimensione) dove andrà la nostra coscienza (anima se preferisci) quando il nostro corpo morirà e tutto questo potrebbe essere NATURALE e rimanere nell' ambito fisico. NESSUNO qui sta parlando di un dio con la barba, di Manitù, nuvolette, premi, punizioni, religioni ecc....
***** Sembra che uno studio di una Università inglese sia arrivato alla conclusione che certi episodi raccontati da persone che si trovavano in punto di morte siano la dimostrazione che la loro coscienza ha abbandonato il loro corpo. Poi ci sono gli studi del dottore Lommel... insomma... le prove sembrano esserci... poi se non ci si fida il discorso è diverso.
Capirai che un conto è trovarsi in una situazione di pre-morte ed un altro è essere morti... quest' ultimi difficilmente potranno tornare indietro a raccontarci qualcosa, quindi bisogna analizzare i racconti di chi si è trovato ad un passo dalla morte e alcuni di questi racconti sembrerebbero confermare questa possibilità, ma se pensi che infermiere e pazienta si siano messi d' accordo per raccontare ad esempio che lui l' ha vista dal soffitto mentre gli toglieva la dentiera, oppure se credi che una equipe medica si sia messa in combutta con un infartuato sopravvissuto ad un attacco cardiaco che raccontava nel dettaglio le manovre che effettuavano su di lui al momento dell' arresto cardiaco, descritto gli strumenti presenti in sala operatoria, chi è entrato o uscito ecc... se pensi questo difficilmente potrai ottenere altre prove visto che non sono test da laboratorio replicabili !
Il solito video dai contenuti eccellenti con audio pessimo.
Leggete Il regno della quantità e il segno dei tempi di Guenon e poi ne riparliamo
ho trovato piu' intessante "Considerazioni sulla via iniziatica"
Il buddista che si scusa con il pubblico per il ritardo dovuto al traffico in tangenziale in realtà era in meditazione e si addormentato. Sappiatelo.
Inoltre è vero che Bertossa non è di certo il primo uomo a porre la questione esistenziale, però ne è uno dei pochissimi testimoni viventi e sfido chiunque ad esporla più chiaramente di quanto non faccia lui. Inoltre la sua attività principale non è quella di fare conferenze, invece dirige un luogo (Associazione Asia, a Bologna, vedi asia.it) in cui la questione esistenziale viene spiegata ed affrontata sia attraverso l'esposizione verbale che attraverso la pratica quotidiana. Chi altro lo fa!?
No,...Piergiorgio ha una bella mente, un bel cervello che io rispetto e apprezzo. Ma la sua mente prodigiosa funziona in modo duale,.. e grazie a questa limitazione egli non può arrivare a comprendere il resto. Egli non lo mette a fuoco, non riesce a vederlo e quindi non riesce neanche a catalogarlo quindi coinvolgerlo in queste tematiche è ingiusto. Utilizziamo Piergiorgio per le sue reali e conclamate capacità di calcolo analitico,.. come disse qualcuno diamo a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Questi confronti sono sbagliati. Essi non sono onestamente adeguati a persone preparate come Piergiorgio. Saluto tutti con grande rispetto.
vincenzo iorio u
Sono convinta che sia lui a farsi coinvolgere, altrimenti non si spiega come mai accetta molto spesso incontri su questioni spirituali, in particolare con i cristiani, lui stesso ha detto di essere andato in Vaticano per invitare chi abita in quelle stanze.
Il nostro strato culturale più profondo è costituito dalla filosofia, non dal cristianesimo o dalla fede in generale, tant'è vero che ciò di cui si ha fede fa da risposta ad una domanda filosofica. Ad esempio, solo se PRIMA ci si pone la questione FILOSOFICA "perché esiste tutto questo invece che niente?" ha senso avere o non avere RELIGIOSAMENTE fede in un Dio creatore.
Suggerirei a tutti i detrattori di considerare due cose:
1. Essere ateo è una posizione perfettamente legittima
2. Chi è ateo non può essere convinto raccontandogli storie scientificamente non verificabili. Questo significa che tutto ciò che un credente crede per fede (resoconti e testimonianze, parabole, scritti antichi) non possono essere presi neanche come punto di partenza di una analisi scientifica.
Per fede si può credere a qualsiasi cosa, cioè si è manipolabili. L'importante è non accettare le cose perchè le dicono gli altri. Le verità occorre cercarsele dentro. La prova non è oggettiva ma soggettiva.
Dai tempi di Galilei, per definizione, la scienza non è una fede e non può esserlo.
Non è scientifico qualunque fenomeno che non possa essere ripetuto e verificato sistematicamente.
Non credo esista qualcosa di più lontano dalla fede.
Tanto per cominciare "Vi tirate..." chi? pensi di avermi inquadrato in una categoria?
Secondo, non è sufficiente che uno dica "sono uno scienziato" perchè lo sia veramente, chi non applica criteri scientifici non è scienziato e basta, anche se sostiene di esserlo.
Terzo, i paradigmi non c'entrano completamente niente, quelle casomai sono ipotesi, che possono essere comprovate o smentite. Si fa una ipotesi attendibile empirica e poi si cerca di vedere se i fenomeni misurabili corrispondono all'ipotesi o la smentiscono, se la smentiscono l'ipotesi viene abbandonata. Questa è scienza, non cambiamento di idea.
Per entrare nello specifico del caso Darwin, creazionisti a parte (quello sì che è un paradigma), secondo me non sai neanche che cosa diceva Darwin, hai solo letto qualche trafiletto completamente storpiato da qualche giornalista. Non è affatto messo in discussione l'impianto della teoria di Darwin, casomai vi sono alcuni aggiustamenti su fattori minori e di natura prevalentemente statistica.
Ti consiglio dai 5 ai dieci anni di studio prima di riprendere l'argomento.
So tutto ciò che una persona di media cultura dovrebbe sapere sul mondo che la circonda.
Non ho idea invece di quali possano essere i tuoi pensieri, infatti non li ho minimamente menzionati.
Apprezzo senza dubbio l'ironia di Odifreddi cosi anche il suo livello culturale e alcune visioni che abbraccia. Dopo tutto devo ammettere che molte volte la dominanza estrema del suo emisfero sinistro, quello della razionalità e della logica lo rende un pochino monolitico. Inoltre quando ha affermato che" la psicoanalisi cura i problemi che essa stessa crea" non ha tutti i torti.La psicoanalisi è' un pò come la logica a cui lui estremamente si rifà, infatti il logico crea dei paradossi problematici o dei giochetti che poi deve risolvere scervellandoai o rimurginando finchè non risolve il problema.In fondo la psicoanalisi è essenzialmente una pratica che coinvolge l'emisfero destro prevalentemente, cosi anche nel buddista in larga parte. I buddisti hanno un atteggiamento esistenziale non molto condiviso dal caro professore, ma il suo emisfero sinistro dominante dov'è finito quando deve domandarsi il perchè i buddisti fanno cose eccezionali e perchè sono cosi fuori dal comune per molti aspetti? Forse è perchè non ha un inconscio, come dice lui, che non se lo chiede!
Forse odifreddi a furia di ragionare razionalmente ha deciso di escludere il suo inconscio o quantomeno crede di averlo fatto
Non ho mai approfondito la figura di Odifreddi, ma da alcune dichiarazioni che ho sentito qua e là, tra cui molte di quelle rilasciate in questo video, mi vado convincendo sempre più che si tratti davvero del classico scientista o neopositivista superficiale e spocchioso. In alcune occasioni, anzi, mi sarei sentito davvero di dargli dell'imbecille, come ha già fatto qualcuno. Quindi Dostoevskij o Goethe sarebbero fermi ad un livello "adolescenziale" rispetto ad uno scienziato qualunque? Dunque la scienza sarebbe capace di renderci tutti più felici e sereni? Se dopo essere venuto a conoscenza di tutte le rivelazioni scientifiche di questo mondo io mi guardassi attorno e mi dicessi "...beh, però resta il fatto che io esisto per puro caso, che la vita sulla terra non ha un cazzo di senso, che io non ho capito chi sono né perché agisco in una certa maniera, pertanto se non ho capito dove DIAMINE stiamo andando, come DIAMINE faccio a stare tranquillo??", allora sarei una persona meno adulta e matura dello scienziato che ha scoperto l'elettricità? Odifreddi: il fatto che lei non senta proprie le "problematiche esistenziali" o il "senso tragico della vita", non la rende una persona più adulta di un esistenzialista, ma soltanto umanamente meno profonda e più gretta.
Il problema non è se esiste o non esiste Dio, se esiste o non esiste l'inconscio, la metafisica ecc. Questo non ha nessuna importanza. Il problema è che esiste il dolore, la sofferenza, la malattia e la morte, e se vi sia un modo per superare questa esistenza indolensita. La risposta a questo problema è si, vi è un modo per sfuggire al destino miserevole in cui versa l'umanità. Il modo è attingere all'Illuminazione. Realizzata questa si entra nell'estasi e la sofferenza cessa. Questo è l'insegnamento del Buddha. Siamo di fronte ad modo pratico e concreto di vivere una vita nella beatitudine. Non c'è niente di dottrinario o filosofico. O continuare a vivere nella miseria o nella felicità, la scelta e solo nostra.
Vero, ma per avere l'illuminazione occorre abbattere la nostra mente artificiale, cioè quella imbevuta da tutto ciò che ci hanno insegnato, quindi per verificare occorre rinunciare a credere in ciò che ci insegnano gli altri e cercare dentro se stessi.... tutto il resto è manipolazione. Per superare la paura della morte occorre morire. da vivi..
Proprio così. Aggiungerei che non è in gioco "la paura della morte", ma la morte stessa.
Se riesci a cogliere il pensiero universale, vivi per sempre, perché c'è un'altra intelligenza oltre la mente.
Illuminazione significa: illuminare con la coscienza questa intelligenza che ha sostanza ontologica. Cioè costituisce l'essere. Mentre la nostra natura relativa è diveniente, cioè non c'è vera sostanza, perciò destinata a perire.
In altre parole con l'esperienza dell'Illuminazione si comprende che il nostro stato relativistico e impermanente si muove su un sostrato assoluto, infinito ed eterno. Questo sostrato è di natura intellettiva. Purtroppo è mooooolto difficile realizzala, ma lavorando di fino con la volontà, si può.
Esatto è proprio così, e a un certo punto la mente ti molla e la volontà cambia di sorgente, invece che dalla mente nasce dalle viscere o giù di lì. Da come parli sembra che tu ne abbia fatto almeno un certo percorso.
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La coscienza normalmente illumina l'ego con le sue ideazioni fittizie, a un certo punto passa ad illuminare se stessa. Quando la coscienza sale in cattedra allora si materializza la liberazione. Questa è l'Illuminazione, l'estasi.
Ma purtroppo la coscienza è assorbita dalle dolcezze dei piaceri dei sensi e dalle mille illusioni della vita. Così si vive male, aspettando qualcosa o qualcuno che non arriverà mai. Il problema è la mania dell'esistenza, se risolvi quella tutto si risolve.
il tuo legittimo sospetto è un'opinione, un' ipotesi
la sua esistenza è un fatto
tutto qua
Odifreddi a 1:35:57 "i concetti metafisici non ci sono perché sono contraddittori", meno di un minuto dopo (1:36:55) arriva il grullo con la sua domanda "la verità non esiste ma come lo so?" a cui Odifreddi aveva risposto 50 secondi prima, senza che lui nemmeno se ne accorgesse, e continua poi pure a ridere mentre mette via propri preziosi fogli. Esilarante.
solution: ruclips.net/video/QqOSX-VNQnk/видео.html
vivo da anni in un paese buddista. Mi sono diventati simpatici anche gli islamici
Perche?
Ehi Enrico... pensa che guardando il video mi era venuto in mente di consigliartelo. Pazzesco.
Evidentemente l'hai già visto.
CIao
Comunque Bellissimi gli interventi di Oddifreddi, Straordinari quelli di Franco Bertossa
mi consola il fatto che una figura come il Dalai-Lama mi disse un giorno rimani nella tua Fede e segui il tuo cammino,se fossi nato anch'io in Europa non avrei cambiato terreno di Fede ma approfondito....
Riguardo alla tematica del Buddismo "Storia ,Pensiero e Filosofia"molti come lui si sentono di essere "Buddisti"ma dimenticano di essere "Europei"con Cultura Medio-Orientale e sono divisi nell'Animo fra il loro "passato"e il "presente"e la loro Anima è strattonata fra la sua vera natura e quella impostagli successivamente
Oddifreddi ignora completamente il buddhismo
E ti pare poco?
ti indicherò un testo dal quale puoi trarre tutte le risposte che necessiti sull'Essere.l'Autore è Raimon-Panikkar..il testo è "Il Ritmo dell'Essere"(Jaca Book),ti auguro una buona lettura..
Ho raggiunto i limiti della mia comprensione, e qui mi devo fermare.
le domande non servono ,occorrono risposte nella vita :la vita stessa è una domanda ,la sua risposta è Viverla.Dio è semplice in quanto non si pone domande egli vive in sè ciò che è Bello è buono senza troppi perchè,e come noi raffiniamo i metalli preziosi ( Oro Argento ecc..ecc.. ),dovremmo raffinare la nostra natura "Umana"dalle scorie per essere puri perfetti a immaggine della nostra vera Natura:la Divina
A loro modo sono entrambi divulgatori... certo che se uno non ha voglia neanche di guardarsi un video di un'ora difficilmente potrà intraprendere un dato percorso....
Perché uno dovrebbe "farsi 4 risate", guardando questo video?
non chò capito nulla di Bertossa non'ha detto nulla di specifico riguardo al tema mi sa che non è la persona adatta
bello
l intevento di Oddifreddi non aggiunge ne toglie niente al già detto (Augias-Pesce,Hack- ecc.) .Suggerisco di curare l audio . Importante il contributo di Bertossa!
A Andrea Gabriele: insultare una persona non è grande manifestazione di critica, ma, se vuoi, qui puoi precisare la tua opinione.
La Verità assoluta può sussistere solo in una visione solipsista della realtà. Se si ammette almeno l'esistenza effettiva di qualcosa e qualcuno fuori dalla nostra cognizione, con una propria autonomia, di conseguenza la verità non può più avere la v maiuscola perché è relativa a ogni essente che la sostiene. Pertanto, io posso avere una mia verità, in base all'esperienza che ho vissuto, ma tu puoi avere una tua verità, tranquillamente risultante in contraddizione con la mia. Il credere che la propria verità sia tale non implica che per qualcun altro lo sia. Ma se così è, allora, tale verità non è assoluta ma relativa alla mia esperienza di essa. Anche la meta cognizione (argomento uscito dall'ultima provocazione di Franco), il sapere di star sapendo, non si può svincolare dalla relatività che intrattiene con l'esperienza e rendersi Verità universale.
Qualsiasi posizione che pretenda di sostenere una verità assoluta risulta un'affermazione che scorda, od occulta, contestualmente la propria premessa empirica; ovvero la partecipazione del soggetto al mondo naturale e sociale di appartenenza, quindi, a una realtà di cui lui è parte. L'idea che scorda la realtà. Per questo motivo una verità fenomenologica è sempre e necessariamente contestualmente situata.
Se ci pensiamo le regolarità scientifiche, presentando un carattere sperimentale e probabilistico, sono verità relative piuttosto affidabili proprio perché riproducibili nell'esperienza di diversi essenti. Le verità metafisiche hanno invece un carattere iniziatico e fideistico perché non sono referenzialmente riscontrabili nell'esperienza della maggior parte dei soggetti.
In un certo senso anche la meditazione, intesa laicamente, è un "esperimento" che conduce a risultati tendenzialmente simili. Interessante nel merito le misurazioni neuroscientifiche e le relative correlazioni che fanno da decenni sulla pratica meditativa. D'altronde, però, il sostenere alcuni dogmi di principio è ciò che secondo me rende il buddismo canonizzato una religione e non una filosofia.
1)Nel mio canale in tanti video l'ho spiegato:D cmq per me è sventura non ovviamente perchè mi è capitato qualcosa di "brutto", io parlo di sventura esistenziale, qualunque cosa accade nella quotidianita!allora..in questo universo infinito abbiamo un pallino tra i tanti che abbiamo chiamato terra, per un caso risibile(non certo un disegno divino)abbiamo la vita su quesa terra..vi sono creature..alcune che vivono solo di istinti e altre che oltre agli istinti sono anche coscienti di esistere..
Mi sono sempre interessato alla spiritualità e al misticismo, ma dopo aver letto certi commenti di stampo esoterico, allora preferisco il percorso monolitico scientifico.
Scusa, chiariscimi: stai dicendo che ESISTE un Dio creatore O NO?
Se esiste allora puoi risposare in lui, se non esiste allora nessun "Numinoso, Divino Altro" può sostituirlo, perché se egli stesso si ritrova ad esistere senza ragione come fa a dare una ragione del TUO ritrovarti ad esistere?
Uno che dice che l'inconscio non ce l'ha è senz'altro un ignorante. Il problema di Odifreddi nn è che disprezzi le religioni più o meno ufficiali. È che disprezza ogni forma di religiosità, di sacralità (come appunto l'odierno cristianesimo) e la filosofia. Affermare poi che ogni problema esistenziale, la doppia soggettività umana, il quesito che pone la morte, il problema del senso della vita, la questione del male, i conflitti etici, sono menate adolescenziali, lo ricoprono di una folta coltre di discredito.
La mente si pone un'infinità di domande e se è intelligente non trova risposte, quando la mente cade cadono le domande perchè finalmente si partecipa al mondo, non se ne è più tagliati fuori.
Inoltre invito tutti a rivedere il finale in cui Odifreddi nega la Verità con la V maiuscola (01:32:55) e Bertossa replica “se la Verità non esiste, dunque questo come lo so?” (01:36:54). Direi che Odifreddi-Bertossa finisce almeno 0-2, non trovate?
👍👏👏👏👏
.... Però, Fate i bravi.... Andate a messa, confessatevi, rispettate i dogmi, pregate per il papa l'unico che può salvarvi la coscienza insieme ai preti, suore, frati, pastori. Altrimenti sarete puniti
Battiato amante del buddismo, ma prima di morire ha voluto vicino il suo amico sacerdote.
Odifreddi, se tu non soffri non significa che la sofferenza non esista. Se tu non riesci a vedere la sofferenza intorno a te e hai le fette di salame davanti agli occhi, e non sto parlando delle "problematiche" esistenziali,secondo me e'perche'un anima veramente non c'è l'hai.
ma questi due personaggi che fanno gli interventi da dove li hanno presi?
Lasciarsi alle spalle il pdnc, significa "differenziarlo" dalla posizione assunta.Significa riconoscere la diversità della propria posizione dal pdnc. Dunque, affermarlo. Lo stesso si dica per le logiche paraconsistenti, polivalenti, che "dimostrando" (su questa dimostrazione, molte nubi si addensano), l'insussistenza del pdnc, lo accettano totalmente convalidandone l'assunto di base: il non esser l'altro da se. Le religioni orientali, sono TOTALMENTE immerse nel pdnc.
La visione "umanocentrica" dell'esistenza del tutto non è l'unica e sola potenziale strada da percorrere...le immensità dell'universo ci sono praticamente sconosciute.Come si può pensare di imbrigliare il proprio pensiero in schemi religiosi(o simili) che tracciano sentieri(spesso prefissati) che dovrebbero portare al senso ultimo delle cose, quando in verità abbiamo(forse) appena messo il muso fuori di casa?
Non ho visto il video, non volevo sprecare un'ora e mezza della mia vita. ma se qualcuno mi dice che Odifreddi presenta delle dimostrazioni matematiche o replicabilmente scientifiche di tesi specificamente buddistiche e mi dice il minuto relativo, mi guardo quello.
Poi cos'altro...una gazzosa e un tramezzino ?! :D
Il principio di non-contraddizione non è compatibile con la spiritualità orientale. La spiritualità inizia con il lasciarsi alle spalle il principio di non contraddizione che tra l'altro è sfatato da un po' di paradossi.
Ma questo signore che tanto nomina Pitagora sa che Pitagora è stato uno dei padri della numerologia? Sa che per esempio Keplero era anche un grandissimo studioso di astrologia? Si potrebbe andare avanti a nominare altri. Ma perché non fa il matematico che è veramente bravo e non lascia da parte gli argomenti che non conosce ? 😀
Ahhhhhhhhhhhhhhhh se solo avessero acceso il microfono di Bertossa...che bello sarebbe stato.
Comunque conferenza interessante.
bravo
tu odifreddi rappresenti tutto quello contro cui io combatto: materialismo, comunismo, scientismo, collettivismo.. una visione dell'uomo e del mondo epurata da qualunque cosa somigli vagamente ad un sentimento; non c'è traccia di vita in te..
usare i computer e internet per criticare di scientismo è il colmo visto che tali strumenti sono fruto degli scienziati
😊 purtroppo non si capisce bertossa peccato.
E comunque credo che la leggerezza di Odifreddi è meravigliosa e credo che trasmette più umanità e amore per il prossimo di chiunque ❤
la frase "non ci ho capito niente "era in riferimento alla tematica del Buddismo nel senso di "chiarezza","comprensibile "in una logica discorsiva
la fede si ha in ciò che si vede che ti circonda in quanto Egli è in ogni Essere e cosa,alza una pietra e IO sono là,taglia un albero e là mi troverai,si ha fede in quanto è Vita,noi viviamo immersi nel divino costantemente,la perplessità è Demone che tende ad allontanare il cuore e la mente dal divino,e poi dio nella Creazione non era solo..facciamo ..a nostra immagine è plurale,..accanto a lui vi era la Sapienza senza di Lei non avrebbe fatto il Mondo
Anche se hai cercato di negarlo ti faccio presente che stai continuando a parlare di fede in un Dio creatore. Hai appena detto "senza di Lei non avrebbe FATTO il Mondo".
E d'altra parte non ha senso avere fede in Dio se non nel ruolo di creatore. Infatti se non fosse creatore del mondo dal nulla, Dio sarebbe solo un essere super-potente, o super-amorevole, ma pur sempre un essere che, come me e te, non sa da dove viene.
Se credi in Dio, devi chiederti di Dio stesso: chi lo ha creato?
A tratti non arriva bene l'ìaudio della voce del Maestro Bertossa... nonostante il mio pc e' funzionante , a buon volume tutto volume , ed io non sai sordo , Odifreddi e gli altri li sento invece bene ! , per favore aumentate l'audio di Bertossa quando parla lui , o invitatelo a parlare piu forte o con una fonetica piu' chiara , l'importanza della sua parola e' enorme ! soprattutto nei confronti , e sentire gli altri bene e lui no...non va bene ! Grazie
odifreddi donaci un lungo silenzio. sei privo della dovuta umiltà. ed è grave
caro giorgio il comunismo non è dare soldi ai poveri, questa è una visione cattolica tra l'altro, comunismo è altro, se poi per te è questo non aspettare, prendi i tuoi soldi e dalli ai poveri
Non lo sapevo che Odifreddi era ultimo comunista rimasto ,nasce la domanda logica perché il comunismo e fallito?O un comunismo costruito in una base non logica,o e un comunismo progetttato in una fase primitiva di evoluzione umana,o noi troveremmo una spiegazione scientifica razionale in meccanica quantistica specialmente in fenomeno "enterlagment"?
hmm.. Odifreddi non si pone questi problemi, potrebbe essere tacciato di cinismo o menefreghismo ma vale la pena di ascoltarlo
Ti faccio una precisazione: nn c sono testimonianze storiche contemporanee che dimostrino che sia esistito, le uniche "testimonianze" sono postume e sn date dai vangeli, che se mi permetti nn hanno alcuna validità storica (considerando anche che sono spesso in contrasto tra loro). Se poi mi sfugge qualche cosa, ti prego di farmelo sapere, mi piacerebbe informarmi...
Cosè la Verità?..Ognuno ha la sua verità Induisti,Buddisti,Ebrei,Cristiani,Mussulmani,Ortodossi,Protestanti,ecc..ecc..ma la Verità dovè..chi la possiede..Io sono la Via,la Verità,la Vita chi segue Me vivrà in Eterno..cosa significa questo?..la Verità è nell'Uomo non fuori dall'Uomo..và cercata dentro non fuori..ed è costituita da pensieri,parole ma sopra tutto di Azioni di AMORE
tu entri nel merito di un giudizio di valore
prima negavi l'esistenza di quell'uomo
i giudizi son soggettivi l'esistenza storica di un uomo è un fatto
Dio viene introdotto come il creatore di tutto questo, però se la domanda "perché c'è tutto questo invece che niente?" non viene posta, allora come si fa a sapere in cosa si ha fede?
In altre parole perché senti il bisogno di credere in Dio se l'esserci di tutto questo non ti rende almeno un pò perplesso?
Quel che dico è testimoniato dal credo, non si crede in un "Numinoso, Divino Altro" ma "..in un solo Dio, padre onnipotente CREATORE del cielo e della terra, di tutte le cose..".
Ma quanto è banale Odifreddi!? Possibile che sono stato il solo ad averglielo detto pubblicamente anni fa all'Auditorium Parco della Musica mentre intervistava John Nash... E nella registrazione la censura ha anche cancellato la mia voce che diceva "Odifreddi sei un idiota!". Bha...
Beh...Andrea, dai dell'idiota ad Odifreddi, veramente molto forte come giudizio. Aspetto di leggere i tuoi libri o ascoltare qualche tuo intervento a un convegno oppure solo un video su youtube. Auguri!
Bravo, ora che hai raccontato la tua storielluccia su internet chi sa l'ego com'è appagato, eh? Già se pensi che dirglielo in faccia sia uguale ad essere un anonimo idiota che ha urlato un mezzo insulto, un po' bambinesco, dal mezzo del pubblico penso che tu abbia delle serie difficoltà di giudizio.
certo, aspetto una tua interessante relazione, o magari una interessante scoperta, su argomento a tua scelta , su fisica, logica matematica, filosofia...fai tu... ;)
a me sembra che che l'arroganza paghi eccome, purtroppo....
e comunque qui non sono io a ritenere un bravo logico matematico e ottimo divulgatore scientifico un "idiota banale"... :/
Se si fosse limitato a fare il logico non glielo avrei detto. Per quanto anche come divulgatore, mi dicono, pare non sia proprio una cima... Nella fattispecie, comunque, trovo banale la sua visione della religione. Ho infatti scritto il mio commento sotto questo video e non sotto altri. Nella circostanza che menzionavo il signore in questione voleva a forza far dire a Nash che forse tutti i mistici della storia erano schizofrenici. Questo comportamento è chiaramente ignorante della complessità psichiatrica, del fatto che, anche se i sintomi possono essere talora assimilabili, al contrario dei pazienti psichiatrici, i mistici vivono una vita attiva e relazionale, molti sono stati fondatori di opere che richiedono grande attinenza con la realtà. Inoltre mi è sembrato veramente maleducato pungolare Nash su una parte così sofferente di sé (John Nash ha avuto passati psichiatrici, la sua storia è narrata nel film "A Beautiful Mind"). Comunque Nash è stato più intelligente di lui, rifiutandosi, nonostante l'insistenza del nostro, di avallare una simile equivalenza. Poi il cretino è tornato all'attacco: "secondo lei è più propenso a sviluppare una schizofrenia un matematico puro o un logico. Perchè io sono...". Voleva dire che lui è un logico. È a questo punto che non ho retto più e gli ho gridato "Odifreddi, lei è... un idiota!". Mi sembra evidente che è un misero figuro che ha bisogno solo di riferire sempre tutto al suo miserrimo "io".
Non ha capito che non viene fuggito il desiderio ma l'attaccamento,la presa-fiissazione.per esempio quella che gli fa fare il tuttologo presuntuoso su cose che non conosce nella pratica e nella teoria attinge da fonti non accreditate.
@newFranzFerencLiszt Odifreddi: sono cinico e me ne vanto. Però brillo d'intelletto.
Bertossa: il mio animo è in sintonia col mondo, costi quel che costi.
Il buddhismo c'entra poco.
Però se te lo vedi ti fai pure 4 risate!
Bertossa introduce la questione esistenziale in maniera precisa e concreta (20:29). Odifreddi con tutto il rispetto non intende neanche, dice che le domande esistenziali “passano”, continuando poi “alla Odifreddi” con (divertenti) battute ma senza dare uno stralcio di argomento. Non riesco però a credere che quando si avvicinerà il momento della morte non gli verrà almeno da chiedersi “ma che che cos'è stato vivere?”. Le questioni esistenziali non passano, al massimo si sopiscono.
La povertà di pensiero di Odifreddi è infantile. Tipico esempio di tuttologo intellettuale della nostra epoca, parla di tutto e non conosce niente. Odifreddi è un professore per pochi e un divulgatore per tanti di logica e matematica.stop.niente di più e niente di meno.
Infantile? Ma per piacere!
Qualsiasi filosofia orientale ha il massimo rispetto per il prossimo.
patribra, condivido hai ragione
5)quindi lo stile di vita per me piu sobrio e meno portatore di infelicità è lo stile di vita in cui si elimina il DESIDERARE DESIDERARE E DESIDERARE, ma ci si limita all'essenziale e ad una piccola passioncina, senza diventarne dipendenti:) importante anche trattare il prossimo come tu vorresti essere trattato, non perche ci sara un premio, ma perche questi 80 anni,se tutti agissero cosi sarebbero piu simpatici!la vita non avrebbe lo stesso senso ma l'esistere passerebbe un po meglio..
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Odifreddi se non capisci che esiste il problema escatologico..........figurati se lo puoi risolvere
Odifreddi mi fa morire...
direi di si
quando hai scritto non lo affermerei con questa facilità
oppure ho capito male
Interessante l'apologo di Hakuin citato da Bertossa: "Grande dubbio, grande domanda, grande illuminazione. Medio dubbio, media illuminazione. Nessun dubbio, nessuna illuminazione". Ne deduco che Hakuin non fosse un illuminato, perchè la perentorietà del suo dire lo condanna.
Chi lo sa?
Ha parlato con il Dalai Lama ma non ha capito molto. Su alcune cose è acuto, su altre è superficiale
In cosa è "individuo superiore" Odifreddi? Io non vi trovo un solo argomento, nulla che mi faccia riflettere dal profondo. In più, in tutto il suo discorso appare questa contraddizione performativa di battersi per verità e valore dall'interno di una dimensione per definizione vuota di verità e valore come è quella materialista. Verità non si riduce a corrispondenza o, peggio, ad "esattezza". Fosse religioso o ammettesse altro oltre la mera materia, capirei. Si contraddice. Che c'è di non chiaro?
ascoltare bertossa col volume cosi basso e` un impresa.grazie del video comunque. sono d`accordo con odifreddi su alcune cose (la sia posizione di ateo assoluto cozza sulle considerazioni quantistiche che fa alla fine) e sono d` accordo con bertossa su altre, il discorso e` moolto complicato e va ascoltato a mio parere piu volte. sono ore spese bene.
a me nn pare che si batte per la verità, gli viene fatta una domanda e lui dice ciò che pensa, nn mi pare che si metta a manifestare in piazza. Tra l'altro l'ha ben chiarito "il mondo nn mi piace, ma va bene così"
Sono rivelate le religioni che hanno un libro di riferimento. Quale rivelazione della divinità a un profeta. Non solo il cristianesimo è tale -per la Bibbia, non per i testi dei Padri della Chiesa o degli imperatori romani- ma anche islamismo, ebraismo e zoroastrismo. Tutte queste hanno un libro: tutte queste sono rivelate.
In merito a Bertossa, nel tuo primo intervento hai detto: "non ci ho capito niente"..... Come puoi dire di saperne di più se neanche hai capito cosa ha detto? Perchè non lo ascolti con attenzione e senza pregiudizi per capire cosa voleva dire? Se non vuoi ascoltare ciò che dice lascia perdere, se non ascolti puoi solo dire che non hai capito, ma non hai elementi per criticare. E' insensato scagliarsi senza neanche sapere contro cosa ci si scaglia.
non è necessario citare passi a confronto è necessario conoscere la vita ,il pensiero e la sua attività per capire il suo lavoro esistenziale ha speso la sua vita per riportare l'esistenza umana nel suo alveo ossia dell'essere uno in Dio,in quanto Padre,...in quanto a Bertossa il suo Fisico è più per "Arti Marziali"che per Filosofo del Buddismo..io ne sò più di lui in merito
Odifreddi ha la capacità di parlare per due ore per non dire un cazzo . È un buon intrattenitore anche simpatico , ma fuori dall'argomento matematica ha poco da dire se non girare a vuoto . Avrò ascoltato decine di suoi video e mi ha sempre dato la stessa impressione . ODIFFREDDI TOGLITI QUELLA MASCHERA va la :)
ma se la domanda non me la pongo,allora non è necessario per me filosofare ,parto già da una base culturale dove è scontato che dietro ogni cosa c'è una mano sapiente che tutto ha fatto...la filosofia è dei Greci...loro ci hanno aiutato ha ritrovare una strada perduta..la Sapienza ..la Sapienza ci dice che noi siamo "dei"ossia figli del divino...siamo "Cristos"ossia unto prescelti dal divino per contenere la Divina Sapienza ..il risveglio dell'illuminato consiste nel Sapere che è uno nel Tutto..
non c'è nessun dio creatore,noi esistiamo in dio da sempre,come un figlio esiste nel Padre e Madre ,siamo venuti all'esistenza per Amore come completamento dell'Essere stesso di Dio,un'uomo non è completo se non ha l'esperienza della Paternità"la ragione della mia esistenza è il suo amore per la Vita,tutto ciò che è vita ha "per Lui"ragione di esistere,la sua esistenza è determinata dal Bello e dal Buono,e l'uomo è il Massimo splendore in scala Minore del divino..
3)inoltre considera che viviamo non perche lo vogliamo, ma perche siamo attaccati alla vita dall'istinto di sopravvivenza e conservazione! non c'è alcun motivo razionale per voler vivere, ma si è incollati a questa esistenza!!ovviamente questi non sono pensieri sempre presenti, perche l'uomo spesso vive di illusioni che allontano da quella realtà ma imprigionano comunque in altre problematiche..(stacanovismo, dipendenza da persone,dipoendenza dal comprare ecc)
Come buona parte deigli scienziati, lo facevo uno spirito liberale, ovviamente non alla Berlusconi, lontano da qualsiasi forma di estremismo ideologico.
Chiedo ufficialmente la mano di Odifreddi!!!
Mah secondo me li nn si è contraddetto, la spiegazione che ha dato mi pare abbastanza chiara e logica. Più che altro vorrei chiedergli qual è la logica del comunismo, che a me sembra nn ne abbia alcuna.
Quanto all'etica: è un ramo della filosofia che studia il comportamento. Comunque filosofia. Materia che al di là dell'etimologia, ha desiderio di apprendere come funzionino il mondo e l'uomo, la vita e la morte. Gesù non fa altro che guidare l'uomo all'apprendimento di questa Sapienza.
bellissimo il tuo "pseudo-esoterico"..... verissimo!