Bella Baxter è l'anti-Barbie: recensione di POOR THINGS
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- Опубликовано: 25 апр 2024
- Ho visto l'ultimo film di Lanthimos, "Poor Things", e volevo ragionarci su insieme a voi.
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Boh io non l'ho visto come un film così puramente femminista. L'indipendenza e la conoscenza di sé stessi tramite studio, viaggio ed esperienza mi sembra un tema assolutamente universale...
La storia, da quando esiste, ti dà abbastanza torto.
@Jack8-6 concordo
@@JacopoBonzanini Cioè?
Sì e no; ciò che dici è vero, è un concetto universale e la trama in superficie avrebbe funzionato anche con un personaggio maschile. Però ripensa al film in tal modo: certi messaggi sarebbero stati molto meno potenti, molto meno interessanti se non tal volta assenti.
@@dscafo2382 tipo quali? Non c'è mai un momento in cui secondo me sostituendo il protagonista e i comprimari con il sesso opposto si perde il senso del film. Barbie invece è dichiaratamente un film super femminista.
Devo dire che Poor Things mi ha stupito particolarmente.
Preciso anzittutto che ho ODIATO Barbie in ogni sua forma.
Durante la visione mi sono sentito prendere in giro da una narrazione che voleva essere contemporaneamente profonda e veritiera (raccontare le pressioni dei ruoli di genere, soprattutto femminile, delle percezioni riguardo ad una società che non ti accetta etc...attraverso dei pipponi che suonavano come comizi infuocati da social network) e leggera e farsesca (la rappresentazione di un mondo di Barbie ed un mondo reale che dovrebbero essere agli antipodi ma che risultano in realtà essere entrambi farseschi ed inutilmente esasperati, perdendo ogni validità di effettiva satira di costume).
Non voglio scendere nei dettagli sia perché, avendolo visto al cinema mesi fa, non ne ho un ricordo freschissimo, sia perché non è questo il punto del discorso.
In breve, il film di Barbie l'ho trovato uno schizofrenico esempio di cinema (contemporaneamente d'autore e d'intrattenimento), femminista di nome, ma rancoroso ed retorico nella pratica. Perfettamente calato in un certo filone cinematografico odierno di storie con "protagoniste fighe, senza difetti (se non per le difficoltà di farsi capire dai propri contemporanei) contrapposte a personaggi maschili stupidi e inetti in quanto maschi".
Detto questo, temo di essere uno dei pochi a pensarla in questo modo, visto l'enorme successo avuto dal film della Gerwig.
Temevo lo stesso per Poor Things, che dal marketing pareva voler ricalcare quella visione di femminismo militante ed esclusivo.
E così non è stato. Poor Things ha senz'altro dei difetti (alcuni momenti morti, punti di svolta non proprio chiarissimi e velleità di un regista che fa il cazzo che vuole senza vero contraddittorio), tuttavia è un incredibile esempio di film femminista "universale".
Forse perché il modello di riferimento non è il racconto da bar dove una donna forte prende a calci nelle palle i maschi presenti e viene osannata perchè "ha fatto bene", quanto invece un coming of age che profuma davvero tanto di Pinocchio.
Modificata quanto volete, non voglio dire che il modello sia riprodotto 1 a 1. Ma la storia di Bella Baxter è un incredibile esempio, per me, di un Pinocchio al femminile che viene esposto/a al mondo reale e viene raccontato nei suoi cambiamenti attraverso gli uomini della sua vita (il padre, il primo amore, l'amante etc...).
Per questo ne parlo come di un film "universale". Può senz'altro essere interpretato come una storia di emancipazione femminile, di una donna che capisce le proprie forze in una società non ancora fatta per lei, e usa le proprie armi per avantaggiarsi. Allo stesso tempo il film al posto di allontanarmi, escludermi, urlandomi che "questa storia non è per te, perché sei maschio", ha invece cercato di includermi, tirarmi a sè e dirmi "magari tu la vagina non ce l'hai, ma potrai comunque capire la storia di questa donna che, rinata dalla morte, scopre il suo posto nel mondo".
Personalmente quando ho visto il film ho pianto 3 volte, la prima quando Bella dice al ragazzo di colore sulla nave che il suo cinismo in realtà è un difendersi dalle cattiverie del mondo, la seconda volta ho pianto per la bellezza del film, sia per le immagini, i colori, l'interpretazione, mi è sembrato di ammirare un opera d'arte! e ho pianto per la terza volta quando lui muore, ma, sembra sereno, forse è felice, perché accanto a lui ci sono persone che gli vogliono bene 🥲
Caro Rick, complimenti per il bellissimo video!
Io avrei una curiosità, qual è il metodo che usi per scavare nel significato profondo di un’opera (che sia cinematografica o letteraria o altro)? Ci sono delle domande che ti poni in modo sistematico (es. Qual è il tema generale dell’opera?) oppure usi metodi completamente diversi?
Mentre guardavo il film mi è sorta spontanea una domanda, che nella tua trattazione viene risolta in uno dei due casi possibili, ma.. se il genere del bambino fosse stato maschile invece che femminile alcune scene del film acquisterebbero un altro significato, ad esempio nell'esplorazione della violenza verso animali o nel libertinaggio sessuale. Cosa ne pensi?
Grazie per l’accostamento con Pinocchio che mio malgrado non avevo colto, ma una volta sentito evidente e molto interessante.
Ciao Rick , dello stesso regista di comsiglio " Dogtooth " che penso aprezzeresti. Saluti
Bel video Rick, sono osservazioni interessanti, volevo chiederti, per il fatto che sia "ingenua" coscientemente, non è più facile alla strumentalizzazione/preda sessuale? Mi spiego meglio, il concetto anarchico di autoaffermazione sessuale, diventa critico(è ingenua come una bambina appunto);
anche il fatto del "mandare in crisi il maschio con le sue certezze sessuali e di controllo", è parziale come presa di coscienza della protagonista, perché appunto, come hai detto tu, qualcosa di ormai passato, del primo femminismo, che, per un discorso storico informativo trovo giusto affrontarlo, ma effettivamente qualcosa che ormai non dovrebbe più essere attuale, se poi si fa il discorso: "Ragazzi maschi, vedete, il problema nasceva di qui, per poi, arrivare ad un concetto dove dovete decostruire vecchi preconcetti e certezze (sbagliati) nei confronti del mondo femminile".
Credo che l'anello di congiunzione ideale sia tra Barbie e Bella, senza voler rinnegare il concetto, secondo me sacrosanto, dell'andare oltre il moralismo e l'auto affermazione sessuale.
Scusa lo spiegone ma mi prendo bene a parlare di argomenti del genere 😊
Sarebbe interessante fare una chiacchierata appunto chiedendo il parare femminile, dove per molte dinamiche possono immedesimarsi e sentire cose che noi maschi, giocoforza, non possiamo capire/sentire 🤷♂️
Condivido i tuoi dubbi e le tue domande. Bella è un personaggio provocatorio per lo spettatore sotto diversi punti di vista e la sceneggiatura risente in modo inconscio di un maschilismo da cui prende le distanze. Il fatto che si parli di autoaffermazione sessuale è corretto in parte, secondo me, ma mi disturba sapere che in realtà c'è da parte dei suoi vari pretendenti una chiara manipolazione nei confronti di lei che è in realtà una bambina (fino a un certo punto del film). Oltre questo, Bella risulta in diversi momenti un personaggio che vuole stuzzicare lo sguardo del pubblico maschile e raccoglierne l'approvazione. Nel film ha buona parte delle sue possibilità solo grazie al suo aspetto e durante la stessa esperienza della prostituzione (malamente romanzata) lei sembra, grazie alla sua bellezza, essere una spanna sopra le altre e potersi permettere cose che nessuna delle altre potrebbe. Sotto certi aspetti rientra in quel filone di personaggi femminili narrati da uomini che descrivono un antico stereotipo di donna fintamente emancipata ma in realtà succube di una società patriarcale. Detto questo ho trovato molti spunti di riflessione interessanti e uno sviluppo apprezzabile dei personaggi di Bella e Max.
"...lla Baxter". Mi sa che avete tagliato troppo presto ahah
a regà ma Lantimos è uguale a Fede
Mi sa che non mi hai mai visto allora hahahah
Domanda: se l'hai visto, neanche Dogtooth (Kynodontas) di Lanthymos ti è piaciuto? Io l'ho trovato geniale!
Quindi La favorita non l’hai visto?
Polemica Fish Eye:
Nei primi mesi di vita il bambino ha un campo visivo ridotto e fatica a distinguere le sfumature di colore. Con quella scelta, il regista molto probabilmente voleva ricreare lo sguardo di Bella.
Ci sta, ma non me la metti 40 volte in 30 minuti, altrimenti diventa una scelta inutilmente invasiva. Non è la metafora, è la misura.
A Pinocchio non ci avevo pensato. Male. Nessuno, però, ci ha visto il richiamo a Pigmalione, mito e commedia. 🏅Chissà come mai? Sarà, forse, perché sottintende una cultura che poco c'entra col femminismo? La donna come la vuole un maschio in crisi. Ciao maschio di Marco Ferreri. Meglio "L'ultima donna" con l'iconica scena di Depardieu che se lo stacca con l'affettatrice del pane e una bellissima Ornella Muti alla Bella Baxter. Intanto sono a 270 giorni di resistenza alla visione di Barbie. ✊La ciofeca più redditizia della Storia del cinema. Un grande successo di marketing, cioè del mercato.
Poor things è divertente, ma sopravvalutato. Ha un'estetica giocattolosa, alla Topolino, troppo lucidata, laccata e smerigliata; preferisco le città immaginarie di Fellini, sporche come il disegno di un bambino, con le onde del mare che si vede che sono lenzuola mosse da ventilatori. C'è troppo lavoro industriale, poco genuino. Si spendono un mare di soldi che devono rientrare e non si può rischiare con idee troppo originali e stravaganti. Non mi ha impressionato neanche l'interpretazione di Emma Stone. La propaganda capitalista occidentale è forte, più forte di quanto s'immagini. Non è il femminismo, o quello che sia, il discorso filosofico, ciò che conta, ma il successo commerciale e la salute dell'industria (in crisi). Tutto viene fagocitato e rimasticato. Il pubblico di massa è come la gazza; si eccita allo sbrilluccichio delle monete d'oro e non va oltre le apparenze. Coglie solo lo strato superficiale della storia: una donna che desidera essere libera e prendersi una rivincita sul maschio prepotente ed ingannatore. In realtà, è l'eredità a renderla libera. Il denaro ti rende libero. Le pecore applaudono e, così, si rassegnano al loro stato di subordinazione ai capricci dei ricchi. Ne hanno diritto in virtù del loro potere economico che tutti desideriamo. Anche noi faremmo lo stesso se fossimo potenti, purtroppo, siamo impotenti.