[18km] Traversata solo: dalla Vallesinella a Molveno per rif. Pedrotti [long version]
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- Опубликовано: 19 сен 2024
- Per molti sembrerà poca cosa ma per me è stato un percorso ricco di soddisfazioni il cui risultato mi ha gratificato immensamente. Un paesaggio da cartolina immerso in un silenzio che ne sottolinea la maestosità.
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DESCRIZIONE GIRO
► Distanza 18 km circa, Dislivello positivo 1.751 m
► Partenza da Parcheggio Vallesinella (Madonna di Campiglio), accessibile fino alle 9:45 con proprio mezzo e successivamente con corriera, giro NON ad anello. Il sentiero parte a pochi passi dal parcheggio e di fronte all'hotel Vallesinella nel quale è possibile usufruire anche del servizio bar. Si sale lungo il sentiero "317" immerso nel bosco fino al Rifugio Casinei, si prosegue percorrendo il sentiero "318" superando un falsopiano fino al Rifugio Ai Brentei; da qui si riprende a salire lungo il sentiero "318A" disegnato tra i ghiaioni e raggiungendo il primo nevaio. Si sale sulla fascia rocciosa attrezzata con scalette e corda corrimano fino a trovarsi di fronte al secondo nevaio; al termine della breve salita di quest'ultimo lo spettavolo della Bocca del Brenta. Scendendo prima e percorrendo una breve cengia poi si giunge in 15 minuti circa al rifugio Pedrotti oltre il quale, seguendo il sentiero "319", si arriva al Rifugio della Selvata. Prendendo il sentiero alla sinistra del Rifugio, ci si dirige verso il Rifugio Croz dell'Altissimo grazie al sentiero "340", sempre in discesa, il quale prosegue fino al Rifugio Pradel dove è possibile prendere la funivia per il rientro in centro a Molveno.
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LINK
Traccia del giro con dati: en.mapy.cz/s/b...
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MUSICA
► Music Credit: OurMusicBox (Jay Man)
Track Name: "Wholesome Life" - Music By: Jay Man - Official "OurMusicBox" RUclips
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INSTAGRAM
► mauro.tosi.82
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NOTA IMPORTANTE:
Chi volesse percorrere gli itinerari descritti è tenuto ad assumere le rituali informazioni necessarie per la sicurezza in loco o presso associazioni escursionistiche della zona, nonchè dotarsi di aggiornata carta topografica e della attrezzatura adatta. Le informazioni contenute nel video o nella descrizione di cui sopra deve ritenersi indicativa e non esaustiva. Le tracce pubblicate sono da considerarsi indicative ed una semplice informazione di sviluppo del percorso, un utilizzo improprio delle stesse può risultare fuorviante ai fini dello sviluppo in sicurezza del percorso. Declino inoltre ogni responsabilita' per gli eventuali errori, inesattezze ed indicazioni riportati nella descrizione e per gli eventuali danni ed incidenti da essi derivanti. Si declina ogni responsabilità per i contenuti di eventuali siti raggiungibili attraverso collegamenti (link) presenti all'interno dela descrizione. Essi sono inseriti al solo scopo di fornire un servizio più completo in termini di informazioni. Il loro utilizzo è effettuato d'iniziativa propria del singolo visitatore.
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![[10 km] Sentiero di Val Brenta - Solo, al bivacco Brenta Alta](http://i.ytimg.com/vi/3uYPq5x0iv0/mqdefault.jpg)
Grazie di questo video sono innamorata di questi posti ❤🏔️👍
Mi ci ha portato mio padre lassù giovanissima. Io ho portato mia figlia.
Grazie per la bellissima emozione. Ci torno. Sicuro!🏔❤️
Ciao Valentina, che bel commento ☺️
@@MauroTosi grazie a Te Mauro
Sono toscano, ma innamorato delle Dolomiti di Brenta che ho frequentato fino dal 1956. Questo ti fa capire che ho qualche annetto. Del tuo itinerario conosco ogni metro e poiché da quattro anni ho rinunciato alle escursioni è stato emozionante ripercorrere quei sentieri grazie al tuo bellissimo filmato, Numerose volte mi sono trovato nel dubbio di trovare chiuso l'impianto e non volendo rischiare ho preferito, al Rifugio Selvata, continuare il sentiero 319 che dopo un tratto ripido diventa una comoda stradina forestale e porta in breve tempo a Molveno. Oppure, al rifugio Croz dell'Altissimo, prendere la suddetta stradina che proprio da lì parte, consentendo i rifornimenti del rifugio stesso a mezzo fuoristrada. Sì, perché fare il cammino in più per il Pradel e poi trovare l'impianto chiuso, dopo una giornata così faticosa, è molto deprimente... Fra l'altro è capitato qualche volta di dividerci in due gruppi al Selvata: uno passando per Croz Altissimo e Pradel, l'altro giù a ruzzoloni per il sentiero 319. Ebbene, all'appuntamento al bar Sport di Molveno è sempre arrivato primo il gruppo che aveva scelto il sentiero 319 senza passare per Pradel. Grazie ancora del bellissimo (e per me commovente) video.
Ciao Enzo, perdona il ritardo nel risponderti. Le tue parole mi hanno fatto immensamente piacere: leggere che il video ti ha emozionato è per me molto gratificante. Conosco bene il sentiero 319 che parte dal rif. Selvata passando per Baita Ciclamino in quanto percorso qualche giorno prima dell'escursione del video, assieme alla mia compagna e con mia figlia a spalle. Abbiamo avuto, in quella occasione, anche il privilegio di vedere un camoscio nell'ultimo tratto tra il Selvata e la carrabile dove parte la teleferica che, evidentemente, è meno battuto rispetto ai sentieri vicini. Particolarmente suggestivo anche lo stretto tratto che costeggia la montagna e regala una vista meravigliosa verso la montagna opposta.
L'escursione che hai visto nel video è stata per me molto emozionante in quanto era la prima che facevo in solitaria (ho sempre camminato in compagnia di Serena, la mia compagna, o qualche amico) e, sopratutto, mi è sembrata davvero una sfida con me stesso percorrere quel sentiero che, per molti, è un semplice trekking.
Ancora grazie per il tuo racconto, la condivisione delle tue esperienze, le belle parole, ed il tempo che mi hai dedicato.
Anche io ricordo la meraviglia di qualche incontro con i camosci. Io vivo a due passi dal mare e amo la vela: incontrare i camosci in montagna... incontrare i delfini in mare. Due esperienze diversissime, ma al tempo stesso molto simili. Quando scrivi di una vista meravigliosa verso la montagna opposta, penso che ti riferisci al Croz dell'Altissimo con il suo paretone verticale di quasi un chilometro di altezza. Però la vetta è accessibile affrontando la montagna dal lato più maneggevole. E' un'esperienza che se non l'hai fatta te la consiglio, ma... ti consiglio di rifarla anche se l'hai già fatta! Partenza da Molveno e funivia fino al Pradel. Poi seggiovia fino al rifugio la Montanara. Si prosegue nel bosco su sentiero ripido e quando il sentiero esce dal bosco ampia vista su rifugi Pedrotti Tosa e sulla catena centrale del Brenta. Man mano che si sale l'ambiente è sempre più selvaggio, con bellissime stelle alpine. E una volta in vetta, l'emozione di affacciarsi sul precipizio e il piacere di trovare, sotto la grande croce, il libro di vetta su cui poter fermare qualche pensiero, qualche ricordo, qualche rimpianto... Non farti mancare questa esperienza tu che sei giovane e puoi.
Ho ben presente il percorso che mi hai descritto, sebbene non lo abbia mai fatto, ed il motivo sta nel fatto che mi sarebbe piaciuto percorrerlo proprio l'anno scorso. L'intenzione era dormire al bivacco Malga Spora per vedere la fine e l'inizio del giorno da lassù ma poi, per una serie di motivi, non per ultimo la scoperta che il bivacco era chiuso e le chiavi erano da domandare all'ufficio turismo di non ricordo quale paese lì vicino, non sono andato.
Ora che me lo hai scritto anche tu... non posso non pensare di andarci. Grazie mille Enzo!
complimenti un a bellissima traversata
Sono nuovo sul tuo canale, ma vecchio della montagna, mi piacciono i tuoi video, complimenti
Grazie Adolfo, fa sempre molto piacere ricevere riscontri, figuriamoci poi se sono positivi. Grazie ancora
Ciao Mauro! Giovedì scorso ho fatto anch’io il percorso da Vallesinella fino al rifugio Pedrotti, e prima di partire ho visto questo tuo video. Devo dire che il tratto in ferrata è stato abbastanza impegnativo: non è il primo che ho fatto, senza attrezzatura anche io in ogni caso, ma essendo piuttosto esposto e in verticale, qualcosa ho temuto anche io. Al ritorno ho fatto lo stesso percorso, ma il famoso nevaio l’ho evitato andando sulle rocce 😂 e un po’ ne risento ancora.
Ciao Massimiliano, mi fa davvero piacere che il video ti sia stato utile, più di quanto tu possa immaginare. Era il mio secondo, riguardandolo vedo in me l'imbarazzo (che ancora.ho comunque) di parlare da solo.
Quel "tratto attrezzato" era stato per me una vera sorpresa (sulla cartina che avevo non era segnato con diverso tratto e/o segnalato con qualche simbolo) e, come tale, probabilmente l'ho percorsa con un occhio differente; leggere che la tua impressione è stata la stessa mi fa supporre che non travisavo.
In merito al nevaio, ti consiglio (quando sei al corrente del rischio presenza) di portare con te quei chiodini con fascia elastica che puoi trovare anche alla decathlon a poco prezzo (non sono gli ingombranti e pesanti ramponi ma una "suola" di gomma con piccoli chiodini). Con mia figlia nello zaino a spalle li misi un inverno per andare al lago Nambino, c'era un po' di ghiaccio, scoprendo che erano ottimi anche sulle rocce che solitamente sono un po' scivolose.
Io ho avuto la fortuna di poter "svalicare" senza ritornare sui miei passi: sarei sicuramente arrivato in fondo con un bello scivolone.
Ciao e buona serata
Ciao Mauro,video molto bello , ho fatto anch'io in solitario parte di questo percorso alcuni anni fa . Io invece di andare al pedrotti alla bocca di brenta ho preso il sentiero delle bocchette centrali e sono tornato al vallesinella passando dal rifugio Alimonta. Se ti piacciono le ferrate e se hai voglia provalo ne vale davvero la pena. Ciao e buona montagna.
Ciao Sergio, grazie mille per le tue belle parole e anche per il consiglio. Non escludo di provare... già questa estate. Ciao ciao
Ciao Mauro. Ottimo video, belle immagini. L'ho fatto a pezzi quest'anno da una parte e dall'altra. Mi manca però dal Pedrotti al Brentei. Proprio per questo ti chiedo, se vado a fine luglio sul nevaio serve attrezzatura alpinistica? Ramponi piccozza? Solo ramponi? C'è scritto via ferrata sul sito della Sat ma non mi sembra serva il set giusto? Altra cosa, ma se sei sceso a pelo con la funivia, poi con i mezzi a che ora sei tornato? E' stata proprio un'impresa. Bravo. E grazie...ciao
Ciao Massimo. Grazie per gli apprezzamenti. In merito al nevaio e alla ferrata (quest'ultima, per me, una sorpresa perchè non indicata sulla carta) puoi benissimo affrontarli con la semplice attrezzatura da escursione. Nel tratto attrezzato non ho visto nessuno con l'imbragatura anche se, per prudenza, ritengo che avendola... uno la usi. A voler bene vedere direi che ha lo stesso grado di difficoltà di sentieri classificati come attrezzati percorsi tempo fa. Ovvio che nel salire è sempre più facile che nello scendere e, leggo, tu la faresti al contrario rispetto a me. (nello scendere, quasi quasi, mi "preoccuperei" degli ingorghi dato che mi sembrava che tutti salissero a quell'ora) Per quanto riguarda il periodo credo che le condizioni saranno le stesse che ho trovato io (chiama comunque i rifugisti del Pedrotti e del Brentei e senti cosa ti dicono in merito alla percorribilità). In merito ai mezzi cadevo in piedi: alloggiavo a Molveno e la mia compagna mi aspettava là; sono partito la mattina prestissimo raggiungendo il parcheggiando sotto l'albergo di Vallesinella bassa, la sera sono tornato a prendere la macchina facendomi accompagnare. In merito ai tempi non fare i conti sul tempo impiegato nel video (se hai fatto i "conti della serva" capendo i miei orari intendo): le soste e le riprese mi hanno portato via quasi due ore, credo che i tempi dichiarati siano corretti (fare i video da soli è tremendo in termini di tempo: è come percorrere due volte molte parti del sentiero). L'unico consiglio che ti posso dare è di partire il prima possibile per una serie interminabile di motivi (parcheggio, tranquillità, temperatura, possibilità di sostare senza fretta, etc.). Se posso consigliarti e non l'hai già percorsa: arrivato al Brentei dal Casinei ritorna a casa passando per la malga Brenta Alta (guarda il mio ultimo video dove ne vedi un pezzo): sentiero altrettanto suggestivo. Spero di non essermi dilungato troppo, fammi sapere se andrai e le tue impressioni. Ciao ciao
@@MauroTosi Grazie. Lo faremo il prossimo anno e in più giorni, quindi non abbiamo problemi di tempistiche. C'è chi intanto farà le ferrate chi invece i sentieri normali. Quest'anno ero in ferie a Tione e a parte i sentieri attrezzati ho fatti tutti gli altri sentieri, e quasi tutti i rifugi. Mi manca l'Agostini! Mi è piaciuto tutto. Non saprei dire il migliore, anche perchè ho beccato tutte giornate fantastiche.
@@mtellaroli ci sono posti più belli, altri meno suggestivi ma, personalmente, credo che la montagna sia tutta meravigliosa; complici anche le emozioni che si riescono a provare mentre si cammina nella natura e in luoghi nei quali, se non grazie alle proprie forze, non si potrebbe arrivare.
Un ricordo che mi fa ancora ridere. Nel 1956 il nevaio che scende da Bocca di Brenta verso il rifugio Brentei era estesissimo. Il mio babbo perse l'equilibrio e ne fece una buona parte scivolando con il sedere... Oggi il nevaio non è più quello. Condivido tutto quello che ti ha risposto Mauro Tosi.
Bravo Mauro! È vero, quando si é sotto il Pedrotti e manca la neve non si sa dove passare. Bel fimato. Sei mantovano?
Ciao Gilberto, ho riguardato qualche tempo fa questo filmato e ripensato al passo spedito tenuto dal Croz alla funivia. Che esperienza. Sí, ti confermo che sono mantovano, ai piedi delle colline moreniche
Bello bello bello, mi hai fatto venire voglia di provarci... Ma che dislivello bisogna affrontare in tutto???
Ciao Franco, felicissimo che sia stato... "motivazionale". Sotto il video trovi una breve descrizione e un "mostra altro": se clicchi lì si apre il resto del testo dove avevo riportato anche un link con traccia del giro e dati utili. Il dislivello è importante ma io stesso mi stupisco della cosa: lo ritengo fattibile (io non sono un atleta!) e, pian pianino, lo si riesce a fare senza grandi problemi; non è una passeggiata sulla ciclabile ma nemmeno la scalata del Monte Rosa. Fammi sapere se percorrerai la traccia! Ciao ciao
Salve , ho fatto un pezzo di questo percorso questa estate ma partendo da molveno al rifugio croz dell' altissimo e ritorno tramite al rifugio pradel per tornare a molveno , tu come sei tornato a madonna di campiglio ?
Ciao Raffaele, io avevo un asso nella manica: alloggiavo a Molveno e la mia compagna mi aspettava là; sono partito la mattina prestissimo raggiungendo il parcheggiando sotto l'albergo di Vallesinella bassa, la sera sono tornato a prendere la macchina facendomi accompagnare. So comunque che è disponibile un servizio bus che da molveno raggiunge madonna di campiglio, non so però darti informazioni precise. Conosco il giro che hai fatto tu, credo: sono salito anche io al croz partendo da molveno e passando davanti alla Baita Ciclamino come, un'altra volta, arrivato al croz ho proseguito per il selvata e tornato per il ciclamino (questo secondo te lo consiglio perchè poco battuto e si respira una tranquillità meravigliosa).
grazie , ho visto tutti i tuoi filmati ne approfitto per farti i complimenti
Grazie@@raffaeledeidda2558, apprezzo molto le tue parole ! Lo faccio per passione, sono un autodidatta molto curioso, e la mia attrezzatura è semplicemente un telefono (salvo le riprese con il drone ovviamente): cerco di migliorarmi ogni volta un po' e spero di riuscirci. Per il resto ho deciso: poche parole, le essenziali, e tanti suoni del paesaggio o musica calma. Che ne pensi?
@@MauroTosi sono splendidi video , solamente una piccola richiesta, quando imbocchi un nuovo sentiero potresti soffermarti un attimo o sulle indicazioni dei cartelli? la spiegazione del tragitto è perfetta ma una occhiata anche ai cartelli sarebbe la ciliegina sulla torta
ciao ma dal vallesinella al pedrotti quanto ci hai messo? grazie
Ciao Cono, in realtà io non faccio testo quando faccio le riprese perchè "perdo" tantissimo tempo. Ritengo comunque che una persona di media andatura possa arrivare comodamente, guardandosi attorno, fermandosi ai rifugi per una sosta acqua o caffè (insomma: trekking molto tranquillo) in 4 ore e mezza.
@@MauroTosi grazie mille! Dalla cartina vedo che è una ferrata ma senza attrezzatura giusto?
@@kataloganz Il tratto che dici è la breve salita che vedi dal min 9:37. Di fatto in ferrata servirebbe sempre l'attrezzatura (per evitare cadute nel vuoto se si scivola o simile); il tratto brevissimo (molto molto breve) porta a inquadrarlo come tratto attrezzato più che (differenza mai chiarita tra l'altro) ma il concetto è: perchè mi aggancio? Per non scivolare nel vuoto. Esiste la possibilità che accada? Sì (la breve lunghezza riduce solo l'esposizione ma non il rischio). In conclusione: io non avevo l'imbrago perchè non me la aspettavo, molti altri ne erano sprovvisti come me, qualcuno che l'aveva c'era (probabilemente scendeva dalle bocchette) e l'ho visto attaccarsi con il moschettone. L'importante è avere un passo sicuro, deciso, non avere bastoncini o altre cose in mezzo ai piedi e non lasciarsi prendere dal panico quando si incrocia qualcuno che scende (perchè il giorno che sono andato io, in quel punto, era davvero un porto di mare). Se ripercoressi il tratto prenderei su l'imbragatura? No ma questo non significa che non serva/sia utile
@@MauroTosi grazie mille molto gentile!👍
Ciao potresti darmi una tempistica del percorso totale?
Ciao Dimitri, il percorso che ho fatto io dovrebbe essere percorribile in 7 ore e 40 minuti circa (questo il tempo che mi calcolava quando avevo segnato la traccia). Sono 1400 metri a salire e 1500 a scendere.
Mauro Tosi ok grazie