Veramente piacevole questo canale al quale mi sono iscritto subito, leggevo il sig Lincetto fin dai tempi dei forum e devo ammettere che mi ero fatto un idea del tutto sbagliata. Adesso sto apprezzando un fantastico professionista. Vengo però al punto. Sarò l’ unico e per questo sarò demolito letteralmente ma secondo la mia sensibilità musicale l’ audio della ripresa con due microfoni è nettamente più naturale, gode di una dinamica più fluida e composta. Inoltre odo una timbrica meno “ sparata “ . Nell’ altra ripresa si ha più spettacolarità in generale ma il risultato timbrico decade inesorabilmente. Questo è molto sommariamente la sensazione che ho avuto io. Conscio che siamo al telefono e con un paio di cuffie non propriamente hifi...
ha ha ha, alla faccia dei puristi dei 2 microfoni!!! Grande! Fantastica spiegazione per noi grandi ascoltatori di musica da impianto stereo hi-fi e ignoranti, (parlo per me), delle tecniche di ripresa che ci permettono di godere della musica comodamente nel nostro salotto; come in tutte le cose belle c'è sempre dietro un artigiano, talvolta ingegnere del suono 😉 che ci mette del suo per veicolare un messaggio renderlo fruibile secondo la propria personale interpretazione....grazie mille del video!
Non sono un audiofilo, e sono capitato qui per caso, ma è davvero un piacere ascoltare dei concetti espressi con questa pacatezza, educazione e professionalità. Anche qualora non si fosse d’accordo. D’altra parte anche nel mio lavoro (sono ingegnere anche io, ma del software) la risposta alla maggior parte delle domande è sempre: dipende. Chi è pieno di certezze spesso non ha capito molto dell’argomento.
L'argomento è talmente ampio e complesso e le variabili infinite, che dopo più di trent'anni di lavoro in studio e live , tutti i giorni imparo qualcosa, sia da mie esperienze che da quelle degli altri adesso che abbiamo la rete... Complimenti come sempre per come è stato trattato l'argomento. Questa registrazione è assimilabile ad un mio lavoro uscito quest'anno per Dynamic/Naxos "El Cant de la Sibilla", più o meno stesso microfonaggio più un grande coro...
Gent.mo Marco innanzitutto grazie della chiarissima spiegazione che permette a me - non professionista della materia - di meglio comprendere la tecnica che risiede dietro e dentro le registrazioni musicali ... Venendo alla mia "percezione" delle due versioni, sebbene il brano sia stato ascoltato tramite gli altoparlanti di un PC, la differenza tra la riproduzione della registrazione a 2 e quella a più microfoni è decisamente percepibile ... la versione a più microfoni crea una spazialità (non presente nella versione a 2 mic.) e pone l'ascoltatore al centro della scena musicale che quindi si ritrova immerso nel fluire della musica quasi fosse seduto sulla poltroncina di una sala da concerto ... un modo quindi di fruire la musica - nella propria abitazione - molto diverso e direi pieno, dovuto alla scelta "filosofica" attuata ... Ancora grazie, Massimo
decenni fa.. stessa discussione sullo stesso tema su un forum che attualmente ha cambiato nome e che non seguo piu. ricordo che io sostenevo un eccessivo intervento dei tecnici e Lei mi è "saltato addosso". La sua spiegazione, non che dimostrazione è molto esauriente, ma mi rimane un dubbio, se avesse saputo in partenza di dover lavorare solo con due microfoni stereo avrebbe usato la stessa configurazione gli stessi microfoni e posizionati nello stesso punto? pur non avendo cambiato idea, la ringrazio per il suo ottimo lavoro. Saluti
Volevo farti i complimenti per il canale. Per i neofiti o per comunque persone giovani tipo me che sono appassionati all hifi e alla musica è oro. E soprattutto è spiegato da una persona che sa quello che sta dicendo perché è la sua vita e il suo lavoro. Grazie ancora.
Molto interessante, grazie Marco Lincetto, io avevo già inserito questo domanda su uno dei post a commento di un'altro tuo video. La mia domanda non nasceva da qualche tesi audiofila sentita da qualche parte, ma dal mio solo ragionamento basato sulla mia curiosità di capire i fenomeni fisici e fisiologici. Indubbiamonte la seconda versione multimicrofono è la mia preferita, i singoli strumenti , compresa la voce, sono molto più definiti, senza riberbero fastidioso, mi ricorda la differenza che passa tra la registrazione di una voce, ad esempio una conferenza, con un microfono posizionato a pochi centimetri dal parlatore e a parecchi metri da lui. Deduco che due microfoni non sono assimilabili a un cervello con due orecchie che ascoltano, una coppia di microfoni per quanto di ottima qualità in un ambiente con buona acustica, se distanti dalla fonte, non potranno mai avvicinarsi alla sensazione che ci da la nostra coppia di orecchie. Ho provato ad ascoltare i due brani campione, prima con le casse e poi con le cuffie, pensando che le cuffie fossero più aderenti al concetto dei due microfoni, ma preferisco sempre la registrazione multimicrofono. Giustamente penso che sia abbastanza facile calcolare i ritardi da dare a ciascuna traccia associata a ciascun strumento per riprodurre effecacemente l'ascolto ottimale.
Grazie della intelligente spiegazione , queste nozioni aiutano a capire perché certi ascolti sono piacevoli e certi no , ho apprezzato la spiegazione sulle partiture del 800 attente a queste dinamiche , spesso ho visto video di concerti registrati dove malgrado interi gruppi di violini suonavano gli altri strumenti li coprivano completamente , mi chiedevo spesso se io non ero in grado di riconoscere il suono in mezzo ad altri , probabilmente qualche risposta è arrivata nel suo video . complimenti
Ho scoperto il canale Velut Luna da poco anche se seguo con interesse da tempo i suoi articoli sulle riviste e posseggo diversi c d Velut Luna. Ma sentire parlare Lincetto live è un'altra cosa! Proprietà di linguaggio e contenuti! Grazie.
io invece ringrazio Marco oltre che per le sue capacità professionali per la sua padronanza del linguaggio italiano in generale e nello specifico dei termini tecnici. .20 anni fà ciò poteva essere ovvio oggi è rarità in un mondo pieno di laureati che fanno 3 errori di ortografia ogni 4 parole vedi appunto i cosìdetti forum.. senza contare gli episodi di presunzione oltre ogni limite tollerabile..
Concordo assolutamente con lei Ing. Lincetto, anche per me la seconda registrazione è di qualitá acustica decisamente più elevata, c'è un drastico incremento della spazialitá ambientale con un etereo posizionamento centrale delle percussioni del tamburo. Qualitá "live" veramente di altissimo livello, i miei complimenti! 👍 Il genere musicale purtroppo però non è nelle mie corde, io ascolto molta musica jazz intervallata da tanti altri generi musicali del passato.
Con la sola coppia stereo è ovviamente impossibile mixare “degnamente” proprio per via della dinamica molto diversa fra le sorgenti. Altrimenti si dovrebbe valutare una diversa disposizione degli elementi nello spazio rispetto ai punti di ripresa (più arretrati quelli con volume superiore e più vicini quelli “più deboli”) ma non ha molto senso viste le possibilità di ripresa e di missaggio che la tecnica odierna ci offre.
Molto esaustivo. Nella registrazione a 2 microfoni si "assiste" all'evento. Nella registrazione multimicrofono si "vive" l'evento. Sceglierei indubbiamente la seconda. Interessante, come sempre.
Devo dire che sono in dubbio, le due registrazioni sono indubbiamente diverse ma non so quale preferire, con sicurezza intendo. La seconda è più "intellegibile", più presente ma anche la prima ha un suo fascino, mi sembra, ma bisogna tener conto della cattiva trasmissione dei dati fatta da RUclips, che ci sia una maggiore profondità. La percussione a destra sembra provenire da un piano più distante e la cosa a me piace. Sarebbe affascinante una edizione con doppio supporto, uno per ogni versione! Comunque credo che acquisterò questo disco, mi affascina questo tipo di musica.
ho messo le cuffie per l'occorrenza. indubbiamente la A - B più i microfoni di supporto è decisamente più godibile, priva di eccessivo riverbero e decisamente più definita. però, parere mio personale, da appassionato di musica disco (quindi esclusivamente musica registrata in studio con una traccia per ogni strumento suonata singolarmente per poi essere mixata) quando penso ad un concerto anche di classica, immagino sempre di ascoltare l'evento dalla platea o dai loggioni, quindi mi ritrovo di più sulla prima registrazione, anche perchè mi fa credere di essere li in mezzo alla gente ad assistere all'evento. però onestamente per apprezzare e godere a pieno la performance degli artisti la sua registrazione A - B più i microfoni di supporto è indispensabile. complimenti per la professionalità indiscussa che traspare nei suoi video. è un piacere assoluto sentirla parlare, si capiscono e si imparano tante cose. grazie.
Buongiorno Marco tu stai parlando di argomenti che fanno parte della storia purtroppo. La MUSICA vera non fa più soldi e ha dei costi di produzione che non sono proporzionati alla piccola nicchia alla quale si rivolge. Quella che si vende ora non è musica, anzi fa pure cagare , potrebbero evitare persino di usare strumenti veri, tanto non serve e registrare le tracce in mp3 così faremo mix e mastering con lo smartphone!!! La cultura e il bello non fanno più interesse. La direzione è sbagliata ,la colpa è globale ahimè!!! comunque seguo con interesse i tuoi video e a parte questa fredda riflessione mattutina continuo ad amare e suonare(in casa) della vera musica e ad apprezzarla con un buon ascolto. Apprezzo il tuo coraggio!!!
In ogni caso il secondo mix con più microfoni arricchisce di dettagli il panorama sonoro a parte un lieve aumento di livello generale che può fregare l'orecchio. Bella!
Il video mi è piaciuto e ho messo il like, piacendomi veramente tanto anche l' equilibrio e il garbo di porre le argomentazioni tecniche, mi sono iscritto al canale e apprezzando tanto da sempre la Tua persona e il brand Velut Luna oltre al disco proposto mi sono regalato il download in HiRes (ormai non uso più supporti fisici a meno che non siano vinili) anche di altri tre ottimi album di Giulia Lorvich e Massimo Salvagnini. Certo di aver esaudito le Tue tre distinte richieste a Te auguro un anno colmo di serenità e soddisfazioni e al ....dorato olimpo (!!) Audiofilo (al quale ahìme appartengo) la speranza che ci possano essere in futuro almeno altri cento Music Maker capaci di tale competenza e vera saggezza di altri tempi. Pino.
La seconda registrazione ha un equilibrio dinamico assolutamente migliore della prima. Quello che non comprendo e mi sfugge è perché usare 2 + 7 e non soltanto i 7 dove i margini di manovra sulla traccia per gestire la dinamica ci sono comunque. Cioè, combinare a posteriori quanto registrato sulla traccia da i due microfoni con le singole tracce dei 7 microfoni è impresa ardua. Come si gestiscono le sovrapposizioni ? Tutto mediante equalizzazione ? Scusate la mia ignoranza.
Premetto che espongo il mio modesto parere ... Ci sono varie tecniche di ripresa bi_microfonica ben "codificate", ove la bi_microfonica può fornire una valida immagine stereofonica, in questo caso non vi sono dubbi, costituisce il riferimento spaziale e temporale rispetto al quale si aggiungono i contributi dei microfoni singoli ... come quanto e quando è un'arte, come lo è la collocazione di tutti i microfoni ...
@@stefanofornero386 va bene, diciamo che la bi microfonica ci fornisce l'immagine stereo, li registriamo su una traccia o su due tracce separate ? I singoli microfoni poi, indipendentemente dal posizionamento, vengono registrati su tracce separate, sette microfoni, sette tracce. Come le mixiamo con i due della ripresa in generale ? Per esempio, la chitarra del microfono dedicato come si coniuga con quella della bi- microfonica ? Play delle tracce bi-microfonate più quella della chitarra, perfettamente sincronizzate, ( perfettamente ? ) e giochi con i volumi e riversi il tutto su nuova traccia ?
Premetto rispondo per cortesia, ESPONGO IL MIO MODESTO PARERE ... E PER RISPETTO VORREI EVITARE RIFERIMENTI E COMMENTI ALLA REGISTRAZIONE IN OGGETTO : c'è sempre chi capisce "fischi per fiaschi" e DISPONGO l'esclusione a priori di ogni fraintendimento o esegesi : mi trovi facilmente su fb (pochi omonimi)... preferirei rispondere nei dettagli in privato ... e senza riferimenti specifici a registrazioni altrui ... Sono musicofilo ed audiofilo, NON fonico, vado spesso ai concerti acustici, di vario genere e quasi sempre registro l'evento dal vivo " in diretta ", con il consenso di musicisti ed organizzatori ... un MINIMO di conoscenza teorica ed esperienza ce l'ho ... Nello specifico, pur avendo esposto in sintesi i 3 criteri NECESSARI, (poi ce ne sono altri) : " come, quanto e quando " dovrebbe essere sufficiente : sono 3 avverbi " causali " e non casuali ... se non ti è chiaro, non è un problema, " non si nasce imparati " ... ma a maggior ragione applico il criterio " un bel tacer non fu mai scritto ! "
Le alte frequenze si disperdono prima delle basse nello spazio, risulta che le frequenze alte sono presenti nella registrazione sopratutto grazie alle riflessioni secondarie. Senza rinforzi degli altri microfoni la registrazione stereo risulta un po' ovattata e molto condizionata dall'acustica della stanza. C'è da dire anche che per varie leggi psicoacustiche in contesto di ascolto live il cervello è in grado di isolare queste caratteristiche acustiche dell'ambiente grazie ad una mappatura delle riflessioni e percepire in maniera più nitida i vari suoni ma le informazioni di una registrazione stereo non saranno mai sufficienti all'orecchio per ricostruire la cosiddetta ricchezza timbrica, per questo sono assolutamente a favore nell'aggiungere microfoni di rinforzo per riprendere i transienti più rapidi che ci fanno percepire un suono più presente e ravvicinato, nel contesto di questa produzione.
Perbacco, le differenze si sentono anche sul telefonino. Da questo assunto dovrei concludere che alcune partiture musicali si ascoltano meglio da casa su disco che non dal vivo.
In un video dicevi di aver registrato un pianoforte con 11 microfoni, mi piacerebbe saperne di più di quella ripresa e ascoltarla. Complimenti per i video molto interessanti 👍
Senza ombra di dubbio la seconda registrazione è perfetta. Riesco a capire il testo che nella prima registrazione è sottomesso.... Mi piacerebbe però, anche se diventa un argomento puramente tecnico, sapere qualcosa in più sulla tipologia dei microfoni. So che ci sono diversi tipi ma mi piacerebbe sapere qualche dettaglio in più, ovviamente se è possibile. Grazie anticipatamente. ( Penso che per apprezzare e capire la musica è importante approfondire tutto ciò che determina il risultato che noi ascoltiamo).
Da semplice ascoltatore l’impressione è che Il primo brano sembri lontano, ovattato, proveniente da un vicino villaggio.. è quindi sicuramente meno coinvolgente. Approfitto della sua disponibilità : qualche tempo fa si parlava di olofonia, è una tecnica ancora attuale? grazie !
Veramente piacevole questo canale al quale mi sono iscritto subito, leggevo il sig Lincetto fin dai tempi dei forum e devo ammettere che mi ero fatto un idea del tutto sbagliata. Adesso sto apprezzando un fantastico professionista.
Vengo però al punto. Sarò l’ unico e per questo sarò demolito letteralmente ma secondo la mia sensibilità musicale l’ audio della ripresa con due microfoni è nettamente più naturale, gode di una dinamica più fluida e composta. Inoltre odo una timbrica meno “ sparata “ . Nell’ altra ripresa si ha più spettacolarità in generale ma il risultato timbrico decade inesorabilmente. Questo è molto sommariamente la sensazione che ho avuto io. Conscio che siamo al telefono e con un paio di cuffie non propriamente hifi...
non sei l'unico
ha ha ha, alla faccia dei puristi dei 2 microfoni!!! Grande! Fantastica spiegazione per noi grandi ascoltatori di musica da impianto stereo hi-fi e ignoranti, (parlo per me), delle tecniche di ripresa che ci permettono di godere della musica comodamente nel nostro salotto; come in tutte le cose belle c'è sempre dietro un artigiano, talvolta ingegnere del suono 😉 che ci mette del suo per veicolare un messaggio renderlo fruibile secondo la propria personale interpretazione....grazie mille del video!
Non sono un audiofilo, e sono capitato qui per caso, ma è davvero un piacere ascoltare dei concetti espressi con questa pacatezza, educazione e professionalità. Anche qualora non si fosse d’accordo.
D’altra parte anche nel mio lavoro (sono ingegnere anche io, ma del software) la risposta alla maggior parte delle domande è sempre: dipende. Chi è pieno di certezze spesso non ha capito molto dell’argomento.
L'argomento è talmente ampio e complesso e le variabili infinite, che dopo più di trent'anni di lavoro in studio e live , tutti i giorni imparo qualcosa, sia da mie esperienze che da quelle degli altri adesso che abbiamo la rete... Complimenti come sempre per come è stato trattato l'argomento. Questa registrazione è assimilabile ad un mio lavoro uscito quest'anno per Dynamic/Naxos "El Cant de la Sibilla", più o meno stesso microfonaggio più un grande coro...
Gent.mo Marco innanzitutto grazie della chiarissima spiegazione che permette a me - non professionista della materia - di meglio comprendere la tecnica che risiede dietro e dentro le registrazioni musicali ... Venendo alla mia "percezione" delle due versioni, sebbene il brano sia stato ascoltato tramite gli altoparlanti di un PC, la differenza tra la riproduzione della registrazione a 2 e quella a più microfoni è decisamente percepibile ... la versione a più microfoni crea una spazialità (non presente nella versione a 2 mic.) e pone l'ascoltatore al centro della scena musicale che quindi si ritrova immerso nel fluire della musica quasi fosse seduto sulla poltroncina di una sala da concerto ... un modo quindi di fruire la musica - nella propria abitazione - molto diverso e direi pieno, dovuto alla scelta "filosofica" attuata ... Ancora grazie, Massimo
Bè, dipende con che modalità si andrà ad ascoltare. Certo non è possibile accontentare tutte le modalità di ascolto.
E questa volta mi sono proprio iscritto! Grande Lincetto! Sono davvero felice che esista questo canale di Velut Luna! Grazie, grazie, grazie!!!
decenni fa.. stessa discussione sullo stesso tema su un forum che attualmente ha cambiato nome e che non seguo piu. ricordo che io sostenevo un eccessivo intervento dei tecnici e Lei mi è "saltato addosso". La sua spiegazione, non che dimostrazione è molto esauriente, ma mi rimane un dubbio, se avesse saputo in partenza di dover lavorare solo con due microfoni stereo avrebbe usato la stessa configurazione gli stessi microfoni e posizionati nello stesso punto? pur non avendo cambiato idea, la ringrazio per il suo ottimo lavoro. Saluti
Volevo farti i complimenti per il canale. Per i neofiti o per comunque persone giovani tipo me che sono appassionati all hifi e alla musica è oro. E soprattutto è spiegato da una persona che sa quello che sta dicendo perché è la sua vita e il suo lavoro. Grazie ancora.
Molto interessante, grazie Marco Lincetto, io avevo già inserito questo domanda su uno dei post a commento di un'altro tuo video. La mia domanda non nasceva da qualche tesi audiofila sentita da qualche parte, ma dal mio solo ragionamento basato sulla mia curiosità di capire i fenomeni fisici e fisiologici. Indubbiamonte la seconda versione multimicrofono è la mia preferita, i singoli strumenti , compresa la voce, sono molto più definiti, senza riberbero fastidioso, mi ricorda la differenza che passa tra la registrazione di una voce, ad esempio una conferenza, con un microfono posizionato a pochi centimetri dal parlatore e a parecchi metri da lui. Deduco che due microfoni non sono assimilabili a un cervello con due orecchie che ascoltano, una coppia di microfoni per quanto di ottima qualità in un ambiente con buona acustica, se distanti dalla fonte, non potranno mai avvicinarsi alla sensazione che ci da la nostra coppia di orecchie. Ho provato ad ascoltare i due brani campione, prima con le casse e poi con le cuffie, pensando che le cuffie fossero più aderenti al concetto dei due microfoni, ma preferisco sempre la registrazione multimicrofono. Giustamente penso che sia abbastanza facile calcolare i ritardi da dare a ciascuna traccia associata a ciascun strumento per riprodurre effecacemente l'ascolto ottimale.
Grazie della intelligente spiegazione , queste nozioni aiutano a capire perché certi ascolti sono piacevoli e certi no , ho apprezzato la spiegazione sulle partiture del 800 attente a queste dinamiche , spesso ho visto video di concerti registrati dove malgrado interi gruppi di violini suonavano gli altri strumenti li coprivano completamente , mi chiedevo spesso se io non ero in grado di riconoscere il suono in mezzo ad altri , probabilmente qualche risposta è arrivata nel suo video . complimenti
Ho scoperto il canale Velut Luna da poco anche se seguo con interesse da tempo i suoi articoli sulle riviste e posseggo diversi c d Velut Luna. Ma sentire parlare Lincetto live è un'altra cosa! Proprietà di linguaggio e contenuti! Grazie.
Ciao fantastico la 2 completa più viva spontanea GRAZIE più separazione
Grazie Professore per l'illuminante spiegazione
io invece ringrazio Marco oltre che per le sue capacità professionali per la sua padronanza del linguaggio italiano in generale e nello specifico dei termini tecnici. .20 anni fà ciò poteva essere ovvio oggi è rarità in un mondo pieno di laureati che fanno 3 errori di ortografia ogni 4 parole vedi appunto i cosìdetti forum.. senza contare gli episodi di presunzione oltre ogni limite tollerabile..
STANDING OVATION 👏👏👏
Concordo assolutamente con lei Ing. Lincetto, anche per me la seconda registrazione è di qualitá acustica decisamente più elevata, c'è un drastico incremento della spazialitá ambientale con un etereo posizionamento centrale delle percussioni del tamburo.
Qualitá "live" veramente di altissimo livello, i miei complimenti! 👍
Il genere musicale purtroppo però non è nelle mie corde, io ascolto molta musica jazz intervallata da tanti altri generi musicali del passato.
Sono contentissimo di aver scoperto Velut Luna..Una luce nell buio contemporaneo..👏👏👍👋..
Con la sola coppia stereo è ovviamente impossibile mixare “degnamente” proprio per via della dinamica molto diversa fra le sorgenti. Altrimenti si dovrebbe valutare una diversa disposizione degli elementi nello spazio rispetto ai punti di ripresa (più arretrati quelli con volume superiore e più vicini quelli “più deboli”) ma non ha molto senso viste le possibilità di ripresa e di missaggio che la tecnica odierna ci offre.
Con la coppia stereo non c'è nulla da mixare, quella è la realtà di ascolto se si fosse stati in quel luogo.
@@VobiRocko certo... è quello che ho scritto infatti ☺️.
Molto esaustivo. Nella registrazione a 2 microfoni si "assiste" all'evento. Nella registrazione multimicrofono si "vive" l'evento. Sceglierei indubbiamente la seconda.
Interessante, come sempre.
Grande preparazione tecnica e professionale!!! E grande Musica
Chiarissimo e evidente differenza! Grazie ❤️ ❤️
la sua pulizia e linearità di ragionamento sono appaganti per la mente, comunque la si pensi.
Devo dire che sono in dubbio, le due registrazioni sono indubbiamente diverse ma non so quale preferire, con sicurezza intendo.
La seconda è più "intellegibile", più presente ma anche la prima ha un suo fascino, mi sembra, ma bisogna tener conto della cattiva trasmissione dei dati fatta da RUclips, che ci sia una maggiore profondità. La percussione a destra sembra provenire da un piano più distante e la cosa a me piace.
Sarebbe affascinante una edizione con doppio supporto, uno per ogni versione! Comunque credo che acquisterò questo disco, mi affascina questo tipo di musica.
ho messo le cuffie per l'occorrenza. indubbiamente la A - B più i microfoni di supporto è decisamente più godibile, priva di eccessivo riverbero e decisamente più definita. però, parere mio personale, da appassionato di musica disco (quindi esclusivamente musica registrata in studio con una traccia per ogni strumento suonata singolarmente per poi essere mixata) quando penso ad un concerto anche di classica, immagino sempre di ascoltare l'evento dalla platea o dai loggioni, quindi mi ritrovo di più sulla prima registrazione, anche perchè mi fa credere di essere li in mezzo alla gente ad assistere all'evento. però onestamente per apprezzare e godere a pieno la performance degli artisti la sua registrazione A - B più i microfoni di supporto è indispensabile. complimenti per la professionalità indiscussa che traspare nei suoi video. è un piacere assoluto sentirla parlare, si capiscono e si imparano tante cose. grazie.
Buongiorno Marco tu stai parlando di argomenti che fanno parte della storia purtroppo. La MUSICA vera non fa più soldi e ha dei costi di produzione che non sono proporzionati alla piccola nicchia alla quale si rivolge.
Quella che si vende ora non è musica, anzi fa pure cagare , potrebbero evitare persino di usare strumenti veri, tanto non serve e registrare le tracce in mp3 così faremo mix e mastering con lo smartphone!!!
La cultura e il bello non fanno più interesse. La direzione è sbagliata ,la colpa è globale ahimè!!! comunque seguo con interesse i tuoi video e a parte questa fredda riflessione mattutina continuo ad amare e suonare(in casa) della vera musica e ad apprezzarla con un buon ascolto. Apprezzo il tuo coraggio!!!
In ogni caso il secondo mix con più microfoni arricchisce di dettagli il panorama sonoro a parte un lieve aumento di livello generale che può fregare l'orecchio. Bella!
Il video mi è piaciuto e ho messo il like, piacendomi veramente tanto anche l' equilibrio e il garbo di porre le argomentazioni tecniche, mi sono iscritto al canale e apprezzando tanto da sempre la Tua persona e il brand Velut Luna oltre al disco proposto mi sono regalato il download in HiRes (ormai non uso più supporti fisici a meno che non siano vinili) anche di altri tre ottimi album di Giulia Lorvich e Massimo Salvagnini. Certo di aver esaudito le Tue tre distinte richieste a Te auguro un anno colmo di serenità e soddisfazioni e al ....dorato olimpo (!!) Audiofilo (al quale ahìme appartengo) la speranza che ci possano essere in futuro almeno altri cento Music Maker capaci di tale competenza e vera saggezza di altri tempi. Pino.
La seconda registrazione ha un equilibrio dinamico assolutamente migliore della prima. Quello che non comprendo e mi sfugge è perché usare 2 + 7 e non soltanto i 7 dove i margini di manovra sulla traccia per gestire la dinamica ci sono comunque. Cioè, combinare a posteriori quanto registrato sulla traccia da i due microfoni con le singole tracce dei 7 microfoni è impresa ardua. Come si gestiscono le sovrapposizioni ? Tutto mediante equalizzazione ? Scusate la mia ignoranza.
Su questo aspetto non ho dubbi, ci sono validi motivi, nello specifico caso, per il 2 + 7 ...
@@stefanofornero386 me li puoi chiarire ? Perché io ne ho .
Premetto che espongo il mio modesto parere ...
Ci sono varie tecniche di ripresa bi_microfonica ben "codificate", ove la bi_microfonica può fornire una valida immagine stereofonica, in questo caso non vi sono dubbi, costituisce il riferimento spaziale e temporale rispetto al quale si aggiungono i contributi dei microfoni singoli ... come quanto e quando è un'arte, come lo è la collocazione di tutti i microfoni ...
@@stefanofornero386 va bene, diciamo che la bi microfonica ci fornisce l'immagine stereo, li registriamo su una traccia o su due tracce separate ? I singoli microfoni poi, indipendentemente dal posizionamento, vengono registrati su tracce separate, sette microfoni, sette tracce. Come le mixiamo con i due della ripresa in generale ? Per esempio, la chitarra del microfono dedicato come si coniuga con quella della bi- microfonica ? Play delle tracce bi-microfonate più quella della chitarra, perfettamente sincronizzate, ( perfettamente ? ) e giochi con i volumi e riversi il tutto su nuova traccia ?
Premetto rispondo per cortesia, ESPONGO IL MIO MODESTO PARERE ... E PER RISPETTO VORREI EVITARE RIFERIMENTI E COMMENTI ALLA REGISTRAZIONE IN OGGETTO : c'è sempre chi capisce "fischi per fiaschi" e DISPONGO l'esclusione a priori di ogni fraintendimento o esegesi : mi trovi facilmente su fb (pochi omonimi)... preferirei rispondere nei dettagli in privato ...
e senza riferimenti specifici a registrazioni altrui ...
Sono musicofilo ed audiofilo, NON fonico, vado spesso ai concerti acustici, di vario genere e quasi sempre registro l'evento dal vivo " in diretta ", con il consenso di musicisti ed organizzatori ...
un MINIMO di conoscenza teorica ed esperienza ce l'ho ...
Nello specifico, pur avendo esposto in sintesi i 3 criteri NECESSARI, (poi ce ne sono altri) :
" come, quanto e quando " dovrebbe essere sufficiente : sono 3 avverbi " causali " e non casuali ...
se non ti è chiaro, non è un problema, " non si nasce imparati " ...
ma a maggior ragione applico il criterio " un bel tacer non fu mai scritto ! "
Interessante,grazie.
Le alte frequenze si disperdono prima delle basse nello spazio, risulta che le frequenze alte sono presenti nella registrazione sopratutto grazie alle riflessioni secondarie. Senza rinforzi degli altri microfoni la registrazione stereo risulta un po' ovattata e molto condizionata dall'acustica della stanza. C'è da dire anche che per varie leggi psicoacustiche in contesto di ascolto live il cervello è in grado di isolare queste caratteristiche acustiche dell'ambiente grazie ad una mappatura delle riflessioni e percepire in maniera più nitida i vari suoni ma le informazioni di una registrazione stereo non saranno mai sufficienti all'orecchio per ricostruire la cosiddetta ricchezza timbrica, per questo sono assolutamente a favore nell'aggiungere microfoni di rinforzo per riprendere i transienti più rapidi che ci fanno percepire un suono più presente e ravvicinato, nel contesto di questa produzione.
Perbacco, le differenze si sentono anche sul telefonino. Da questo assunto dovrei concludere che alcune partiture musicali si ascoltano meglio da casa su disco che non dal vivo.
La citazione di Moretti ci sta proprio bene. 👍
In un video dicevi di aver registrato un pianoforte con 11 microfoni, mi piacerebbe saperne di più di quella ripresa e ascoltarla. Complimenti per i video molto interessanti 👍
Senza ombra di dubbio la seconda registrazione è perfetta. Riesco a capire il testo che nella prima registrazione è sottomesso....
Mi piacerebbe però, anche se diventa un argomento puramente tecnico, sapere qualcosa in più sulla tipologia dei microfoni. So che ci sono diversi tipi ma mi piacerebbe sapere qualche dettaglio in più, ovviamente se è possibile.
Grazie anticipatamente.
( Penso che per apprezzare e capire la musica è importante approfondire tutto ciò che determina il risultato che noi ascoltiamo).
Attraverso youtube si possono cogliere certe differenze anche in presenza di qualità non adeguate
Ritengo che non siano opinabili le due versioni, a meno chè non si abbiano dei limiti nel valutare le profondità e i bilanciamenti musicali .
La seconda versione è fenomenale, la musica è fenomenale e la spiegazione altrettanto.
Complimenti.
MP
Da semplice ascoltatore l’impressione è che Il primo brano sembri lontano, ovattato, proveniente da un vicino villaggio.. è quindi sicuramente meno coinvolgente.
Approfitto della sua disponibilità : qualche tempo fa si parlava di olofonia, è una tecnica ancora attuale?
grazie !