Il Futurismo

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  • Опубликовано: 8 фев 2025
  • Il Futurismo
    Nato nel 1909 con un manifesto apparso in francese sul quotidiano parigino “Le Figaro” (il 20 febbraio), il Futurismo fu espressione di un gruppo di letterati e artisti, guidati da Filippo Tommaso Marinetti, un giovane borghese mosso da un confuso miscuglio di libertarismo, modernismo, nazionalismo e bellicismo.
    Nel manifesto si lodano le “grandi folle agitate dal lavoro”, ma si esalta la guerra “sola igiene del mondo”, e così via; nei suoi sviluppi il movimento sostenne, da un lato i diritti degli “intelligenti d’Italia” (cioè artisti e letterati), dall’altro proclamò la necessità della distruzione dei luoghi e dei simboli del “vecchio” potere culturale, in un empito di modernizzazione che sembrava raccogliere le esigenze della nuova borghesia imprenditoriale italiana.
    La Guerra di Libia, prima, la Guerra mondiale poi, in cui trovarono la morte alcuni dei principali esponenti (come Boccioni e Sant’Elia), accentuarono la vocazione nazionalistica dei futuristi, che si avviarono, con qualche dissidio interno, all’abbraccio mortale con i Fasci di Combattimento di Mussolini.

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