É la prima volta che commento ma volevo portare la mia esperienza personale. Ho 20 anni, sono in una relazione con 2 ragazze di 19 e 24 anni. Ho scoperto di recente che la mia situazione si chiama poliamore e a quanto pare sono anche un anarchico. Che voi ci crediate o no, non c'è un solo argomento che si sia trattato nel video di cui nel tempo io e le ragazze non abbiamo parlato e discusso molto, molto a fondo. Iniziamo con l'impegno Questa é sicuramente la questione più interessante perché a tutti gli effetti il ragionamento strettamente logico non fa una piega, tuttavia non c'è da scordarsi che al contrario di una relazione monogoma, non si é soli a "doversi impegnare" per una persona ma per definizione si é almeno in due e l'impegno combinato di due persone (nella mia personalissima esperienza) ha sempre appagato la terza appieno incrementando sensibilmente la fiducia reciproca. Sulla questione della competitività sono un po' debole. Innanzitutto c'è da fare una premessa e cioè che nella mia situazione manca la componente strettamente biologica e inconscia della competitività a fine riproduttivo essendo io l'unico maschietto. Però posso parlare della competitività sessuale a fine edonistico (chissà se A prova più piacere con me o con B). Bene a questo proposito sto per dire una cosa di cui non sono sicurissimo. Questo sentimento di competitività, come tutti gli altri atteggiamenti umani, ha delle radici sicuramente biologiche ma anche culturali no? Esiste o no il mito del dio del sesso? E il voler essere capaci di essere l'unico a riuscire a soddisfare a pieno (sessualmente e non solo) l'altra metà é sicuramente in parte un retaggio culturale. Il non accettare (o il non farlo con buon grado) il fatto che qualcuno riesca a trovare uguale o maggiore soddisfazione con qualcun altro potrebbe o no avere radici sociale magari anche solo in parte? Bene dato che la natura biologica é uguale per tutti ma le condizioni al contorno possono cambiare da persona a persona così tanto da far mutare l'espressione dei tratti biologici (quindi ad esempio la gelosia) io credo che esistano dei casi in cui ci siano le condizioni favorevoli per ottenere da una relazione poli la stessa soddisfazione di una monogama quasi con le stesse energie. Ah e comunque io non conosco nessuno che sia esclusivamente poli la maggior parte si ritrova in quella situazione per caso e non avrebbe nessun problema a tornare magari con qualcun altro ad una condizione canonica. Niente questo l'ho detto perché mi é sembrato che passasse il messaggio che non ci siano vie di mezzo.
Scopro questo video solo ora, ed essendo poliamoroso mi prendo la briga di fare un paio di commenti su alcuni argomenti su cui non sono molto d'accordo (che tanto non leggerà nessuno!). 1) Ho iniziato la mia vita da poliamoroso molto presto (intorno ai 18), dopo una relazione monogama e quando non avevo idea dell'esistenza del poliamore. Per tanto tempo ho pensato fosse una mia "scoperta", e pensavo esattamente quello che avete detto voi: l'idea di un "contratto relazionale" migliore della monogamia. Dopo 13 anni di poliamore posso dire che l'idea del poliamore come scelta può esistere, ma in un gran numero di casi sembra essere ben poco una scelta. È un tema enorme (su cui peraltro ci sono studi e dibattiti), ma io penso di essere nato poliamoroso, perché troppe volte nella mia vita mi sono reso conto di "amare" più di una persona. Non di esserne attratto, ma di provare qualcosa di più. Se anche decidessi (e l'ho fatto in passato) di vivere da monogamo, non potrei cancellare quell'aspetto di me. Potrei rinunciare ad avere relazioni con altre persone al di fuori della mia partner monogama, ma non sarei felice e soprattutto non potrei smettere di provare "amore" verso quella terza persona. Si può scegliere il modello relazionale, ma persone inclini al poliamore come me non possono scegliere quante persone amare. 2) Sono d'accordo con voi sul fatto che curare 100 tazze sia logisticamente impossibile, infatti diffido di persone poliamorose con 5-10 partner (non giudico, sono solo scettico). Ma la capacità di RAM sentimentale di ognuno di noi è totalmente diversa e variabile. C'è chi ha difficoltà a dare abbastanza RAM a una sola persona, e chi riesce a impegnarsi tanto con 2 o 3 persone. Entrano ovviamente in gioco milioni di fattori (stile di vita, attitudini, modello relazionale, ecc), ma pensare che con una persona sia possibile impegnarsi abbastanza e con due no, è una semplificazione. La linea di demarcazione tra fattibilità e infattibilità è estremamente variabile e soggettiva. Sicuramente il poliamore non è semplice, e non è per tutti. Ma non c'è nulla che a priori possa misurare la disponibilità emotiva che si è in grado o meno di dare. Per cui, anche sulla base dell'esperienza personale, non trovo affatto giusta l'associazione tra poliamore e scarso impegno. Anzi: il poliamore richiede più comunicazione, più ascolto, più "compersione" (neologismo del mondo poliamoroso che riassume quanto avete detto voi sull'essere felici quando il proprio partner è felice). Insomma, poco impegno una cippa :D 3) È interessante il discorso che fate sulla gerarchia, è un discorso che facciamo spesso con la mia compagna. Lei è super gerarchica: fa confronti e stabilisce, per l'appunto, gerarchie. Per me è l'opposto: per me è impossibile fare gerarchie, perché ciò che provo per una persona non può essere paragonato a ciò che provo per un'altra, e al ruolo che quelle due persone assumono nella mia vita. Il problema per me è proprio l'opposto: il fatto che la mia compagna faccia confronti e gerarchie a volte mi destabilizza (anche se io sono in "cima" alla gerarchia), perché per me non è affatto così ed è impossibile ragionare in quei termini. Avrei altre mille cose da aggiungere ma la finisco col poema
Da poliamoroso vedo sempre questa associazione (che avevo fatto anch'io), poliamore=capacità di poter amare più di una persona alla volta. Ma mi sono reso conto che è completamente sbagliata!! Il solo poterlo fare non ti rende poliamoroso (non ti rende non monogamo ETICO), quello che ti rende tale è l'aver superato, lo stare superando i preconcetti della monogamia e le eventuali meccaniche tossiche. È il superare la barriera che c'è tra la monogamia e tutti gli altri modi di relazionarsi. Anche una persona con una sola relazione monogama può definirsi poliamorosa perché, dopo aver decostruito quei concetti, ha trovato che quello lo rendeva più felice o ha trovato una persona con cui la monogamia gli andava bene
Molto d'accordo con quello che hai detto. Io sono monogamo e avendo incontrato dei poligami, inizialmente mi sono stati particolarmente "sulle palle" perché continuavano ad insinuare cose del tipo "impossibile essere monogami" o "sei monogamo non per scelta ma per imposizione sociale" quando palesemente molti di loro avevano dei problemi enormi di relazione. Per fortuna esistono poliamorosi come te che, invece, danno un giusto ruolo e contesto a questa "propensione relazionale".
Mi ritrovo esattamente nelle tue parole, una per una. Ho scoperto da sei mesi di essere poliamorosa, e attualmente sono in una coppia aperta e ho una storia con un'altra persona. Siamo tutti informati consapevoli e ci lavoriamo su, ma non è facile. Soprattutto la logistica, e il fatto che il mio partner principale abbia ancora bisogno di una gerarchia è sicuramente un aspetto da considerare. Avrei proprio necessità di parlare con qualcuno che sia come me, e che abbia tanta più esperienza. Il tuo commento è di un anno fa, ma casomai leggessi, scrivimi se ti va
Ciao Rick io sono stato in una relazione poliamorosa e penso che questo video me lo abbia confermato. Era infatti davvero tanto (TANTO) impegnativo per me portarla avanti... a riprova del mio impegno posso dire che quando i miei partner mi lasciarono, rimasi veramente male (prima per uno e poi per l'altro). Piansi tanto (e sono una persona che piange davvero davvero davvero pochissimo). Il punto è che per me ne valeva la pena. Per quanto alle volte mi esaurisse stare con persone che di base, tralaltro, non vedevano nemmeno troppo bene il mio poliamore, (anzi...) io amavo farl* (scrivo * per privacy) stare bene in ogni modo possibile e per quanto questo mi affaticasse... anzi mi esaurisse. Ne valeva davvero la pena E niente è la prima volta che commento e anche se so che nessuno mi cagherà mai mi piace pensare che posso comunque esprimermi. Ah, bellissimo video comunque
Ciao, grazie del tuo commento! Se posso chiedere, secondo te tra voi c'era una "gerarchia"? Cioè delle preferenze, preferivi un* più dell'altr* o hai percepito di essere preferito di più o di meno?
@@MoocryTheWolf più che gerarchie mi tovavo meglio sì con una delle due persone, ma questo non significa che l'altra non era da frequentare: ognuna di queste infatti mi "dava" (ovviamente non inteso in maniera erotica) qualcosa di diverso e di prezioso. Per certi versi, su questo punto (SOLO su questo punto) si può tracciare un parallelismo con la bisessualità (che fun fact fa parte di me): sebbene preferisca un genere, non significa che i restanti siano da scartare. Per intenderci è come avere un piatto preferito: averne uno infatti non significa che non puoi apprezzare o amarne altri... spero di essere stato chiaro :D Piccola postilla: io ora, ma soprattutto ai tempi, ripudiavo il concetto di gerarchia, per quanto alla fin fine non se ne possa scappare (forse). Ergo preferisco comunque non preoccuparmi di pensare, almeno quando amo, a chi viene prima di chi... sia ben chiaro però che tutto ciò è frutto di una esperienza VERAMENTE personale e soggettiva e che posso sempre sbagliarmi ahahahahah
@@laguidabarocca731 ma era stancante a livello di risorse mentali o organizzazione, o per gestione di conflitti (esterni o interni)? Per capire se sarebbe un problema superabile o intrinseco alla situazione di poliamore
Ciao Rick! È la prima volta che commento un tuo video e volevo dirti che apprezzo moltissimo la tematica scelta. Sicuramente sarebbe stata più inclusiva, come giustamente avete anche voi fatto notare, se fossero state presenti delle persone all’interno di una relazione poliamorosa consolidata da tempo. Di mestiere mi occupo di giovani come emotional coach, focalizzandomi con loro e con i loro adulti di riferimento su comunicazione empatica ed educazione all’intimità, quindi quello del poliamore è un tema che tratto sul campo. Se mai ti dovesse andare un confronto alternativo a quello proposto in questo video mi farebbe davvero piacere condividere la mia esperienza con te.
Ciao Giulia, mi piacerebbe conoscere il punto di vista alternativo di che cos è l'attitudine al poliamore, il video qui sopra è purtroppo limitante, ispirato ad una visione ristretta di quello che la relazione può effettivamente essere. Grazie a Rick e Gennaro per aver aperto una discussione sul questo tema, spero possiate coltivare altre riflessioni di pensiero al riguardo
@@Alexa-oh1od ciao Alexa! Se ti va seguimi su Instagram, mi trovi come @giuliafdebellis. Scrivimi in DM e ti mando i profili di altri colleghi professionisti che trattano la tematica del poliamore in maniera puntuale e specialistica nel loro contenuti. :)
Quello di amare senza aspettarsi nulla in cambio, è bello nelle favole. Ma nella vita reale, un amore maturo richiede un delicato equilibrio tra dare e ricevere, perché tutto ciò che non è reciproco, è tossico. Bert Hellinger
@@sabrinatirabassi3529 certo, esistono anche quelle. Fondate sulla base di calcoli mentali, opportunistici, meccanicistici, narcisistici e via dicendo. Anch'esse vivono sull'equilibrio. Se una delle parti non è soddisfatta ritengo che prima o poi, in un qualche modo, la relazione (contratto?) si sfaldi. Esecrabili? Ognuno tiri le sue conclusioni. Personalmente ritengo che l'idea, il concetto, l'esperienza di donare senza ricevere nulla in cambio funzioni in modalità teologale
Sono poliamoroso e vivo con 2 donne: mia moglie e la nostra compagna 🙂 sono disposto a parlarne. Ci sono molte cose da dire e molti discorsi fatti da voi sono "corretti" ma partono da basi sbagliate di chi non vive il poliamore e quindi portano a conclusioni sbagliate 🙂
@@milena.colonna non necessariamente, basta che tutti siano d'accordo e consenzienti, esistono anche situazioni in cui é solo lei ad avere due compagni
riguardo al tema della poliamorosità è vero che avendo più relazioni l'attenzione che si dà ad ognuno è minore ma non quella che si riceve visto che ognuno riceve attenzioni da più persone; in una relazione poliamorosa quindi non sono importanti le singole relazioni ma l'insieme di esse
Bello questo discorso! Mi sarebbe piaciuto sentire inclusi aspetti come autostima e dipendenza affettiva, che secondo me sono molto importanti per parlare di poliamore
Perché correlate il poliamore al disimpegno? E poi dite che ci vuole troppa fatica per avere più relazioni? Delle due l'una, o un poliamoroso non si impegna (solitamente falso), o un poliamoroso si impegna ancora di più, anche in virtù del fatto di coltivare coscientemente più relazioni.
Io e il mio compagno già sentiamo che la ram, l'energia o il tempo succede non bastino per praticare quotidianamente un amore degno di questo nome (contando anche di doverci occupare di noi stessi) all'interno di una famiglia che conta "solo" due adulti e due bambini. Ho un caro amico poliamoroso, che spesso percula la mia "aderenza" al modello "tradizionale" (anche no, eh!) e che bolla le mie perplessità come "paura" per uno stile di vita che "mina" le mie sicurezze. Di fatto, a me farebbe paura entrare in una relazione poliamorosa perché credo passerei il tempo a sentirmi sempre inadeguata e mancante.
Se tu personalmente ti senti così, il pomiamore non è decisamente il tuo stile ed è giusto che tu segua il tuo istinto, ma dal punto di vista pratico non capisco il tuo discorso perché in più adulti la gestione di tempo ed energie dovrebbe essere più facile e leggera, non il contrario.
@@ManuelaGarreffa un rapporto di amore cresce con ciò di cui lo si alimenta, però... se matematicamente frammentare la propria attenzione su sei persone per un'ora ciascuna e farlo su tre per due ore di fila a testa è indifferente, dal punto di vista relazionale credo che ci sia un abisso. E se far conto su altri due adulti che si prendano cura dei marmocchi oltre a me e al padre è sicuramente una prospettiva pratica, nella vita reale comporterebbe un drastico taglio alla sostanza di rapporti!
@@violatralala noi viviamo in un mondo molto artificiale in cui, per ragioni politiche di potere, si è diffusa l'idea di famiglia nucleare come ideale (la più piccola, guardacaso) ma in un modo o nell'altro (in molti stili diversi) l'umanità ha formato clan o villaggi che accudivano i bambini nel loro insieme fino a pochissimo tempo fa (e continua a farlo in luoghi remoti). Ma io penso che, nell'insieme degli elementi del pianeta, esistano certamente anche persone istintivamente portate alla monogamia e alla costruzione di famiglie in minimi termini, di pochissimi elementi, e se tu e i due ragazzi che parlano qui siete così, non ha senso che cerchiate di immaginare come sarebbe per voi una relazione non monogama, col rischio di fare inutili calcoli matematici che a me non verrebbero mai in mente. È assurdo che il cigno parli del lupo o del bonobo. Ognuno dovrebbe spiegarsi con parole proprie (e già così è comunque difficile capirsi, ma almeno non si parla di fantasie bensì di fatti). Io non suddivido la mia attenzione in ore da aggiudicare un po' per uno agli uomini che amo, è un insieme. Il mio modo di amare è come il tuo e la mia giornata ha 24 ore come le tue, tu le usi spontaneamente per esprimere il tuo amore nei confronti di X e io di X, Y, e Z (che, comunque, in una fortunata esperienza di convivenza che non è la mia situazione attuale, si relazionerebbero anche tra di loro e con se stessi, mica starebbero in coda ad aspettare le due ore di attenzioni mie indicizzate ad ognuno... Stai solo moltiplicando la monogamia, che diventa una specie di poligamia e nemmeno naturale ma forzata e sofferta, non stai visualizzando un poliamore, ed è giusto perché il tuo istinto è quello che deve andar bene per te). Mi fa piacere che tu abbia scritto che in alcuni aspetti della vita essere in più adulti semplificherebbe le cose, il tuo commento è molto meglio del video, ma il fatto principale è che il cigno non può fare congetture sull'essere lupo o bonobo a meno che non sia molto ma molto osservatore e aperto alla possibilità di uscire del tutto dai suoi parametri mentali e istintivi e dare spazio all'espressione dei gruppi di esseri che sta osservando, tentando di ricevere magari delle sensazioni non razionali di quel tipo. Di solito è più facile che ciò succeda con la convivenza in un territorio o vicinanze fisica, sai come quando vai a stare in un altro paese e dopo un po' di mesi o anni cominci a sognare in quella lingua... io ho vissuto in 5 paesi diversi e ricordo che il significato di alcune parole ci ho messo anche 4 anni a comprenderlo sul serio. Non voglio essere disfattista, è possibile che con molto impegno si faccia prima, ma sicuramente un video come questo porta l'ascoltatore solo fuori strada. Grazie per avermi risposto :)
@@valentinacorti3442 non sono per la globalizzazione, non credo che una regola universale sia naturale, personalmente difendo la diversità. Se ci sono persone che hanno l'istinto di formare una coppia non vedo perché non debbano farlo.
Rick piccolo apppunto: stai attento a non prevaricare l'ospite, per esempio quando oggi hai fatto signore e signori e poi sei partito in quarta secondo me sei andato un po' oltre (mia impressione eh)
Grazie caro ma in realtà io e Rick siamo stati insieme tutto il giorno, lì stavamo scherzando, il modo di "prevaricare di Rick" (quando mi punta il dito) è più un gioco tra di noi che uno stile relazionale. Rick è una persona molto dolce e accomodante, anche se non vuole che voi lo sappiate :-)
Nonostante apprezzi che Gennaro abbia risposto contestualizzando il rapporto con Rick e la chiacchierata, appoggio il commento di Contro Corrente. Per chi ascolta solo il podcast, risulta un po' fastidioso il fatto che un ospite abbia meno spazio di colui che sta ospitando. Chi segue Rick frequentemente conosce già le sue idee e avrebbe piacere di sentire qualche spunto in più.
Sarebbe anche interessente vedere la cosa dal punto di vista dei soldi e del diritto, ad esempio sulla recente legge delle convivenze. Chi paga chi? E in caso di figli?
Interessante. Sarebbe meglio però portare avanti il dibattito con una persona poliamorosa e che crede fermamente, ha studiato e conosce bene la suddetta filosofia di vita, altrimenti manca il contraddittorio e la discussione diventa sterile. Questo in realtà vale per qualsiasi discorso.
certo. è vero anche che in assenza, in quel momento, di ""contradditorio"" o meglio di dialogo aperto, meglio cmq parlarne. meglio comunque averci speso delle parole attorno, con ragionamenti forse limitati, ma possibilisti, e apprezzabili
I presupposti sono "giusti" per chi li adotta. In antitesi ai presupposti monogamici, se il mio tempo diminuisce per aumento di relazioni amorose, la loro qualità e intensità potrebbe aumentare invece che diminuire al punto da reggere l'equazione, se i miei presupposti me lo permettono, appunto. In altre parole, tutto è possibile, se spostiamo i presupposti cosiddetti "naturali" in quanto non li riconosciamo come tali, tanto è vero che in natura le cose possono cambiare di natura, adattarsi, evolversi. Detto questo, credo che la monogamia felice esista. Ed anche la poligamia felice. Esistono infiniti presupposti ed infiniti effetti ma esiste la coscienza che ne vuole vedere alcuni ed ometterne altri. Non per forza ovviamente.
Rick sarebbe interessantissimo avere delle interviste a persone con relazioni poliamorose! Forse potresti chiedere ad Adrian Fartade (se non ci hai già pensato)
@@SerotoninStark Mi sembra un'affermazione forte, cosa te lo ha fatto pensare? A me Adrian da l'impressione di una persona molto aperta al dialogo, anche molto intelligente, penso che in ogni caso sarebbe interessante un confronto con lui su questo tema che dice di vivere in prima persona
@@SerotoninStark io non sono riuscita a trovare le cose che dici sinceramente, non mi è chiaro come fai a dire che nonostante dica di essere in una relazione poli, non sia vero. È solo una tua interpretazione?
@@SerotoninStark forse hai male interpretato il tono del mio messaggio che non era una difesa polemica ad Adrian ,ma solo una domanda rispetto a ciò che scrivevi. Ad ogni modo quel tipo di relazione rientra abbastanza nella definizione che ho io di relazioni poliamorosa, accetta che ci sia un triangolo di fatto, se non ho capito male alcune delle sue storie, vivono anche insieme. Invece fatico a comprendere quale sia il punto argomentativo di dire che segue cmdrp, che per carità fa ANCHE molti scivoloni, ma questo non implica che faccia solo scivoloni, né che Adrian abbia come unico riferimento lei. Ps: No non l ho trovato quel post, adrian sta su molti social con più di un profilo anche (e io non sono su tutti..)
C'è un detto: l'amore è l'unica cosa che si moltiplica per ogni divisore. Funziona per i figli, perché non può funzionare per i partner? Ammetto la poca esperienza nell'ambito quindi se ho detto un stupidata non siate aggressivi.
A mio avviso hai detto una cosa molto pertinente. Io ero tentata di fare degli esempi sul sentimento poliamoroso (e anche sulla gestione del tempo, che non capisco perché venga vista come una divisione) prendendo spunto dall'amore per i figli e dalla vita da genitrice di più di un figlio, ma mi son frenata perché non mi sembra un ambiente amichevole e non vorrei essere malinterpretata.
Un'altra delle considerazioni che avrei fatto partendo da questo punto di vista è la seguente: in questo video si asserisce una cosa (tra le tante) molto probabilmente campata per aria e che trovo sbagliata, cioè il fatto che in più persone aumenterebbero le liti. Senza voler assolutamente giudicare chi è monogamico per natura e fermo restando che, secondo me, uno non può cambiare la propria indole per convenienza, io ho seri motivi di pensare che il numero più conflittuale (potenzialmente) sia il 2. Non so se c'entra qualcosa il fatto che si dica che il 3 sia il numero perfetto, sicuramente no, ma è un detto che mi ricorda due episodi della mia vita. Uno è che dopo anni di convivenza col mio primo fidanzato, anni in cui lui mi diceva che avrebbe voluto provare a convivere con più amori in base a come mi sentivo io ma che non pensava di esserne capace, abbiamo provato a stare un fine settimana con una ragazza e una delle cose che abbiamo notato era che non riuscivamo più a litigare 🤣 perché lo sguardo e la presenza di una terza persona ci obbligava a vedere la scena anche da fuori e questo faceva naufragare le nostre ragioni personali alla base di un inizio di lite e scoppiavamo a ridere. Dopo altri anni e diverse situazioni che la mia vita mi ha presentato ho notato la stessa cosa con la nascita del mio terzo figlio e cioè che i primi due avevano tendenzialmente smesso di litigare (erano già molto uniti da prima, ma qualche litigio in più c'era). Non penso ora, con ciò, di esaltare il trio 🤣, penso solo che a partire dal superamento della dualità tipica della relazione tra due individui, con l'entrata in gioco di una o più altre persone, ci siano meno occasioni di conflitto, e non il contrario. Questo per quanto riguarda la mia esperienza personale.
Sinceramente se non posso essere unica per un' altra persona preferisco stare sola con me stessa e avere rapporti di amicizia. L' amore è un' altra cosa
Rick, confondi essere poliamoroso con l'essere in una relazione poliamorosa: la seconda è un patto che fai con delle persone ed è una scelta, la prima non la decidi tu. Eventualmente lo puoi scoprire una volta che ti trovi nella situazione in cui ti innamori di un'altra persona nonostante tu abbia già una relazione (ad esempio tutte le persone che hanno un amante sono poliamorosi, ma non sono in una relazione poliamorosa).
Una persona infedele o traditrice, non è poliamorosa. La definizione di poliamore necessita del consenso. Se non c'è consenso non rientra nella definizione di poliamore.
No direi che se tu hai una relazione e ti vedi con un altra persona senza che la prima lo sappia (e sia d'accordo; anche se poi su questo accordo ci sarebbe da parlare per capire qual è l'intenzione dietro al suo SI e quali sono le conseguenze poi di questo SI) non sei poliamoroso, sei uno che ha una doppia vita.
@@Be82Ro Essere poliamorosi significa avere/avere il desiderio di essere in una relazione sentimentale con più di una persona. Qui l'etica c'entra poco, è qualcosa che si sente. Se ami tua moglie e anche la tua amante, sei poliamoroso (come persona). Non sei in una in una relazione poliamorosa, che significa che tutte le persone con cui hai una relazione sono a conoscenza che tu hai anche altre relazioni. Quindi nell'essere poliamorosi non c'entra il fatto che gli altri siano a conoscenza o meno, è un desiderio o un sentimento personale.
Buongiorno, stavo ascoltando su spotify questo daily cogito e mi avete fatto pensare ad una possibile motivazione sul poliamore, oltre a quelle già discusse. Dato che si ha soprattutto in età abbastanza giovanile (se non erro avete detto tra i 15 e 20 anni, chiedo venia in caso di errore) non è possibile che venga approcciato solo per fare delle “prove con l’altro sesso”, nel senso letterario della frase? Guardando la società contemporanea, e cercando di immedesimarmi in un quindicenne, posso notare che molte famiglie hanno subito un divorzio (o lo sono di fatto in casa ma non ufficialmente) oppure sono famiglie allargate o si hanno amanti perché il compagno/a si è poi scoperto non andare più bene e così discorrendo. Potrebbe essere che, i giovani di questo periodo, subendo non indifferenti traumi da parte dei genitori e della società, prima di fare una scelta “definitiva”, vogliano solo provare ed esplorare le diverse tipologie di amore e il rapporto che si crea tra le persone di sesso opposto (o ambo sessi e altre tipologie di sessualità) senza però legarsi con fidanzamenti o possesso della persona? Stavo leggendo giusto ieri un capitolo del libro “La scimmia nuda” di Desmond Morris (ne consiglio la lettura anche se non ha una chiave di lettura filosofica) riguardante questo aspetto e della vita sessuale generica, sia dal punto di vista dello scimpanzè che dal punto di vista dell’uomo. Per molti versi credo che il poliamore contemporaneo si avvicini molto ai rapporti che si avevano prima delle imposizioni sociali, religiose, pseudo morali e via dicendo. Con il passare dei secoli, ci siamo autoimposti (parlando in modo generico del genere umano) delle regole, ma esse non fanno parte del nostro essere biologico. Esse ci forzano ad incastrarci in una società che, in quanto fatta da umani, non è perfetta. Anche l’amore, e ciò che ne consegue, sono aspetti umani, quindi se la società e le regole fatte dagli uomini non sono perfette, come potrebbe esserlo l’amore? Per di più l’amore è un aspetto molto soggettivo dell’uomo, non ha nessun tipo di oggettività o regole preimpostate che si possano definire in modo universale e inequivocabile. Queste regole della società ci hanno tolto, per un certo verso, la possibilità di scoprire, di esplorare, di provare per poi avere delle idee e pareri basate sulla singola persona e le proprie esperienze, e non sulla società che non potrà mai rappresentare le idee e/o i pensieri e/o esperienze di ogni singolo individuo. Lungi da me giudicare cosa sia giusto o sbagliato, se il poliamore sia una moda passeggera o meno, ma mettendo tutto sotto una luce più biologica che non mentale (Psicologica? Filosofica? Vi do libera interpretazione di quest’ultima parola), riesco a capire con più facilità il perché della sua esistenza e del perché vada “di moda” e si sia diffusa soprattutto in età giovanile. Chiedo scusa per il post logorroico in caso l’abbiate letto e vi auguro tante e interessanti cogitate per il futuro.
Rispondo dopo un anno, ma lo faccio con piacere! È un errore il pensare che il poliamore sia così tanto giovanile, infatti nell'adolescenza è una cosa veramente molto rara e non per l'età, ma semplicemente perché le persone poliamorose sono pochissime, ancor meno quelle che lo scoprono e cercano di farlo in adolescenza, per cui è praticamente impossibile trovarsi nella stessa città tra ragazzi poliamorosi, al 90% sono relazioni a distanza e senza risorse economiche è ancora più ardua e va da se che non possa proprio essere una relazione s3ssuale. Sul loro numero testimoniano i canali social, soprattutto TikTok che è l'emblema dei giovani, io, a 19 anni, sono l'unico che porta video a tema in Italia e tra i più giovani al mondo, se provi a cercare tutti i contenuti a riguardo usciti questa settimana, troverai solo miei video (sempre su TikTok eh) e qualche 25-30 enne che fa un piccolo video informativo. L'età media si attesta oltre i 24 anni più o meno, è lì che si iniziano a frequentare degli ambienti fisicamente dove è fattibile fare questi incontri (comunità LGBT, ecc) e si ha la maturità per riuscire a gestirla. E tutti ci arrivano dopo una profonda riflessione, solitamente ben articolata, che forse potrebbe anche essere innescata da un trauma, ma seguendo la logica e contando che il 51% delle coppie monogame divorzia (senza contare quelli che vorrebbero ma non lo fanno "per i figli") il numero di poliamorosi dovrebbe essere immane, ma invece i giovani continuano a seguire le meccaniche tossiche dei genitori
Mi hanno consigliato questo video, da poliamoroso lo trovo molto superficiale e ricco di cose decisamente sbagliate, una visione sinceramente molto da mono che ignora di cosa sta parlando. Mi spiego meglio con qualche punto: 1 Parlare della gestione del tempo solo in termini quantitativi e non qualitativi, certo se sto più partner il tempo è minore, ma questo può essere migliore come qualità di tanto tempo perso che passano le coppie annoiate al centro commerciale, con ognuna di loro posso fare cose diverse che ci appassionano entrambi. Poi non valutate il tempo che si può passare assieme come polecola ( "coppia" poliamorosa ). 2 Confondente la poligamia Araba con il poliamore, la prima è monolaterale il secondo è paritario giusto per evidenziare una differenza. Per favore quando parlare di Poliamore fatelo con qualcuno che lo sia ! o prendete informazioni. Ps. non. date del filosofo per favore a Sgarbi ... i filosofi si rivoltano nella tomba!
Ma innanzitutto quella di Sgarbi era una battuta. Stavano parlando di poliamorosità e di come vari filosofi fossero o coppie aperte o poliamorosi, poi Rick ci ha infilato Sgarbi, dato che sono noti i suoi trascorsi amorosi. Poi riguardo alla poligamia musulmana: ma cosa significa monolaterale? Io nei versetti del Corano non l'ho mai visto questo termine. Magari mi saprai dare qualche delucidazione.
Secondo me la discussione (interessantissima), era un po' di parte, sarebbe bello come avete voi stessi proposto, avere un confronto con chi viva concretamente questa situazione, sennò qui sono solo punti di vista non supportati da prove di nessun tipo. Dal mio punto di vista, queste dinamiche di competitività e gelosia che esistono, non hanno nulla a che vedere con l'amore, dunque il presupposto teorico del poliamore è condivisibilissimo, razionalmente molto più condivisibile dell'amore di coppia monogamico (sostenuto da pesanti sovrastrutture sociali,ma osservato nella sua realtà, resta ben poco di "amorevole" o maturo da osservare). Più l'amore è chiuso e meno di amore si tratta, e solo in un condizione di estrema libertà un "amore" di qualunque tipo può fluire. Che poi possa sembrare ideologico o troppo utopico, può darsi, ma questo non perché sia fuffa ma semmai perché non siamo ancora abbastanza evoluti, come esseri umani, e abbastanza in grado di gestire i nostri conflitti interni. Di conseguenza considerare certe dinamiche come inevitabili, parte della biologia, ecc, senza neanche voler provare a trascendere questi aspetti, facendo un lavoro su di sè profondo, mi pare come una resa dinanzi alle nostre fragilità. Secondo me una persona immensamente matura e equilibrata, serena, ma soprattutto libera, può riuscire a vivere questa situazione senza sviluppare conflitti, a viverla senza prosciugarsi di energie, chiaramente una persona di questo tipo è estremamente rara e di conseguenza è più probabile che sotto la categoria del poliamore finiscano persone mosse da istinti o bisogni completamente diversi, come detto da voi.
Solo una persona molto molto libera interiormente può essere poliamorosa. Di fatto lo siamo tutti, perché tutti amiamo molte persone e dedichiamo loro del tempo, e questo non ci devasta. Penso che l'errore di rick stia nel fatto di confondere il polimorfismo con una serie di relazioni contemporanee, gestite nel modo in cui comunemente si gestisce una relazione esclusiva. Personalmente, quando ho avuto più relazioni contemporaneamente, quando non ero con i soggetti interessati non consumavo la mia ram ripensando alle cose che avevamo detto o fatto. Facevo e mi interessavo di altre cose.
Secondo me stai commettendo un errore, cioè stai descrivendo la gelosia come un problema e parti dal presupposto che questa descrizione sia oggettiva. Il fatto è che le relazioni vengono create per migliorare il proprio benessere, nessuno ha l'obiettivo di diventare un superumano privo di limiti. Possiamo anche vedere la gelosia come un difetto, ma se è vero (come credo) che ha basi biologiche e non solo culturali, allora tentare di estirparla richiede uno sforzo non minore di quello che ci è richiesto nella relazione monogama, quando rinunciamo in parte alle nostre pulsioni. Se l'obiettivo è il benessere, ed essere fedeli a sé stessi è condizione necessaria al benessere, allora non possiamo vivere come patologico un sentimento insito nella natura umana. La gelosia può essere vissuta in modo funzionale e la monogamia può portare al benessere. Non esiste nessun motivo, se non la preferenza personale e soggettiva, per ribaltare questa dinamica, che non è, come dici tu, frutto dell'arretratezza. Chiarito questo punto, vorrei anche sottolineare che l'amore non esiste se non come fatto umano, perché se adottiamo un punto di vista etico ritroviamo la necessità riproduttiva di Schopenhauer, fine. L'amore è spiegabile solo in un contesto umano, e per questo motivo la sua esistenza non può prescindere da quella di certe sovrastrutture sociali, perché l'uomo è un animale fortemente culturale. Le sovrastrutture non sono statiche (pur avendo una loro inerzia, non possono certo essere cambiate dall'oggi al domani), sono funzione del contesto e del tempo, sono lievemente labili (vanno interpretate), ma sono imprescindibili; l'idea che possa esiste un amore decontestualizzato, informe ed epurato da tutte quelle cose "ben poco amorevoli", è sbagliata.
@@alessandropancrazio Be', chiaramente di oggettivo non c'è nulla, e non intendevo passare questo messaggio, stiamo parlando di punti di vista (infatti ho premesso scrivendo "dal mio punto di vista"); la questione è così profondamente relativa e soggettiva, andando tra l'altro a toccare anche questioni personali ed emotive, che ostentare una qualsivoglia imparzialità totale sarebbe una bugia per chiunque... oltre al fatto che non esiste una verità oggettiva su questo tema, proprio perché l'amore è in qualche modo una costruzione mentale, individuale, oltre che sociale. Detto ciò, personalmente sono profondamente convinta che la gelosia sia una componente sopravvalutata e socialmente appoggiata, sostenuta e presentata come parte integrante, se non dimostrazione, dell'amore stesso, mentre nella mia opinione è manifestazione dell'esatto opposto (possessività, pretesa di esclusività, dipendenza affettiva ecc). Questo però non deve essere preso come un giudizio, non è una questione moralista o altro, infatti riconosco che la gelosia, come tanti altri aspetti di fragilità, è intrinseca a noi stessi, alla natura della nostra mente e dei nostri vissuti, nessuno di noi ne è totalmente immune. Ciò non significa che non sia sensato provare a smussare certi aspetti e lavorare in una direzione diversa, così come facciamo riguardo a tantissime altre cose (paura del diverso, istinti violenti, ecc), senza arrenderci alla nostra "biologia"... ma non fraintendere, non sto dicendo che dobbiamo bastonarci per il fatto di essere gelosi o cercare di estirpare questo aspetto in modo totale. La consapevolezza di un limite e la sua accettazione stanno al primo posto, sono la cosa più importante. Semplicemente non sono d'accordo con il sostenere la positività di qualcosa che in realtà ci limita, e in generale, non sono d'accordo col contarsi bugie. Essere gelosi non c'entra nulla con amare... che poi, nella limitatezza della nostra mente, sia difficile o impossibile amare in un modo più elevato, posso riconoscerlo e accettarlo, ma ciò non cambia il mio discorso. Penso che per "elevare" la qualità di una relazione di amore, sia necessario diminuire il grado di attaccamento, e creare il più possibile spazio per la libertà degli individui... e questo non per diventare super uomini ma semplicemente per, come dici tu, creare maggiore benessere, dal momento che la gelosia nuoce primariamente a noi stessi, così come tutte quelle sensazioni che ci restringono e ci rinchiudono, anziché permetterci di fluire oltre i confini della paura. Spero di essermi spiegata, al netto del fatto che, lo ripeto, di sole opinioni stiamo parlando. Comunque se ti interessasse, la visione dell'amore come qualcosa che non coincide con l'attaccamento, è sostenuta nella filosofia orientale ("Con te e senza di te" - Osho). Grazie del confronto
@@Anonymous-90 Mi risuonano molto le tue considerazioni, condivido specie la pacatezza con cui le esprimi e il rispetto della relatività del punto di vista. Daje!
Io non penso riuscirei a reggere una relazione poliamorosa: a me piace molto avere i miei spazi, quindi già è faticoso mantenere una relazione con una persona che amo (per cui ne vale la pena) figuriamoci con due o tre. Piuttosto preferirei relazioni sessuali occasionali con 3 persone, perché una volta finito il rapporto lo sforzo è terminato.
Davvero bellissimo discorso! Mi trovo d'accordo su quasi tutto, soprattutto sulla gelosia. Mi sento però di fare un po' l'avvocato del diavolo. Se anche secondo me è assolutamente vero che l'impegno e la cura sono fondamentali in una relazione, è altrettanto vero che non esiste un rapporto assoluto. Cerco di spiegarmi meglio. Inevitabilmente il terzo, per mile motivi diversi, entra in una relazione, anche se non si tratta di un amante. Può anche solo trattarsi di una paranoia di gelosia, oppure essere qualcosa di molto concreto, ma succede. Arriva inevitabile la domanda del partner se c'è stato qualcosa con qualcun'altro, e credo che in questo rientri anche il fatto che gli/le ex sono un discorso scottante. In questo senso, secondo me la possessività e la gelosia derivano proprio dall'impegno, nel senso che si vorrebbe avere una garanzia, che è in realtà impossibile avere, che il proprio impegno sia ben riposto, cioè che il rapporto sia assoluto. In questo senso ognuno entra in una relazione, prima di tutto con se stesso, con una certa dose di insicurezza.
Rispondo dopo un anno, ma proprio quella è la base del poliamore! Il poliamore non è avere più di una relazione, ma il superare il concetto di cui parli (tra i tanti): non stare lì a crogiolarsi con la possessività e la gelosia, risolvere i conflitti con se stessi e FIDARSI. La fiducia è la base delle relazioni e deve essere cieca perché sai che il tuo partner farà altrettanto e non gli passerà manco per la testa di mentirti
Gran bella live Rick! Se posso, consiglio la lettura "L'eros che non c'è, meraviglie e contraddizioni dell'amore" del Prof Luciano Sesta, docente di filosofia morale e bioetica all'università degli studi di Palermo. Un testo di una chiarezza espositiva e ricchezza di contenuti che non ho ritrovato in nessun altro testo sullo stesso argomento.
Sulla questione della RAM mentale mi piacerebbe dire una cosa: mi sembra che voi affrontiate le diverse relazioni contemporanee come compartimenti separati che come unico legame hanno la persona poliamorosa. Per esempio Rick, quando fai riferimento al comandamento "non desiderare la donna d'altri" dici esplicitamente che il senso di quella frase è di non farsi prendere da fantasie su altre donne (chiedersi come sarebbe stare con ****) perché porterebbe via RAM e questo deteriora la tazza. Ma mi sembra che affronti questa dinamica come un pensiero non condivisibile e che rimane interno a un solo elemento della coppia. L'argomentazione che ti faccio è che nel momento in cui questo pensiero viene espresso nella coppia diventa un momento di condivisione e di conseguenza diventa RAM mentale condivisa e (se ben gestita) benefica alla relazione. Faccio un esempio personale: Io sono in una relazione sentimentale con la mia ragazza da quattro anni. In questo tempo la relazione sì è evoluta molto e siamo stati e siamo tutt'ora aperti ad altre persone. Ciò significa che c'è completa trasparenza. Ma anche che parliamo tra di noi di queste altre persone. Io per esempio le ho sempre parlato di chi frequentavo e anche dei sentimenti che provavo. Quel "chissà come sarebbe stare con ****" lo discutevo direttamente con la mia ragazza. E questo ci univa. Quindi aveva un effetto positivo sulla relazione, non deteriorante. Ovviamente è difficile affrontare certi discorsi e la gelosia è sempre dietro l'angolo. Ma in quel caso ad essere deteriorante sarebbe la gelosia, non il discorso in sé. Insomma, diverse relazioni non sono per forza una sottrazione tra loro ma a volte possono alimentarsi a vicenda.
@@Anonymous-90 Si riesce sì :) A livello di relazioni intime. Però penso che il nostro caso sia quello di poliamore gerarchico perché la nostra relazione viene davanti ad altri legami sentimentali
Ragioni troppo da monogamo, ed è normalissimo, e più che sentire le motivazioni dei poliamorosi dal tuo punto di vista dovresti sforzarti a cambiarlo. Dici che l'anarchia relazionale non sia possibile tra esseri umani ed è chiaro che sei distante da quel punto di vista. Sono anarchico relazionale e sono disposto a rispondere con piacere a qualsiasi domanda.
Ovviamente non voglio minimamente attaccare. Sono cose "nuove" su cui c'è da discutere e non posso pretendere che tutti già sappiano come considerare il poliamore. Un problema del vostro discorso comunque è che si parli di scelta e di capire perché si diventi poliamorosi.
Scusami ma come la mettiamo con un uomo che ha già una moglie ed esce con un' altra per anni senza dirgli che è sposato? È un poliamoroso che da briciole mi pare ...la moglie sa dei tradimenti del marito, se lo tiene ma la regina deve essere lei, non so di cosa e in più ha ingannato me, contraria a queste relazioni
Sto notando da qualche tempo un certo senso di superiorità dei movimenti progressisti, quasi a voler comunicare che loro sono più intelligenti degli altri perché vedono attraverso la matrice e gli altri passano il tempo ad annoiarsi dentro di essa. Va ricordata una cosa: è tutto individuale, non collettivo. Per me lo Shibari è un'esperienza meravigliosa, ma prima di proporlo a qualcuno devo capire se, per inclinazione e/o natura, la stessa cosa possa andar bene anche a quest'ultimo. Sarebbe illogico per me promulgarne i vantaggi ai quattro venti: semplicemente perché non sono uniformi. A tutti i fan del poliamore nei commenti, vi ricordo che non è tutto culturale e molta gente vive la collettività in modo molto negativo. Se la vostra non è una disfunzione (e non lo è), non lo è nemmeno questa. Parafrasando un filosofo dei nostri tempi: "libertà, libertà, libertà".
Ho un dubbio...!!! Ma questa relazione poliamore si intende vivere insieme nella stessa casa tutti tre?... Conosco persone un uomo e due donne vivono insieme, dormono insieme tutti tre... immagino che fanno sesso insieme...ecc ecc...la domanda è: a questo si chiama anche poliamore???....o si riferisce la convivenza aparte... ognuno a casa sua... qualcuno che mi risponda per favore
Noi 4 abbiamo vissuto un poliamore etico e completo non gerarchico ho amato due donne le quali avevano una relazione fra loro erano molto innamorate il quarto come me era entusiasta di questa unione non c’era gelosia prevaricazione si è rotta la magia quando una delle due ragazze ha cercato una cosa più univoca cercando il ruolo di principessa e tutto si è rotto
@@langelodidio-goaldo1105 che c'entra? Io posso essere religioso e poliamoroso al contempo, i retaggi li hanno i/le partner a cui sembra peccaminoso o sono troppo gelose
@@langelodidio-goaldo1105 in quale passo della Bibbia c'è scritto qualcosa sul poliamore? Al massimo è contro il tradimento, e i poliamorosi informano una partner quando stanno con un'altra
"Poliamorosità" non si può sentire XD Cmq dipende dalle persone, tu pensi di non avere energie ma ciò vale solo per te. Non è che se ti fai un nuovo amico quelli che avevi prima non contano più nulla... troverai sempre del tempo e delle attenzioni per loro. L'amore non è una torta da dividere in spicchi e proprio per questo non esaurisce mai.
Visto che molti te lo chiedono se non vuoi andare sul "classico" Fartade qua noi 5 o 6 persone disponibili a parlare di esperienza diretta le abbiamo (infatti per caso questo venerdi abbiamo una live sulle relazioni Poly)
Detto da persona diagnosticata borderline che non si prende e non prende per il culo riguardo alle dinamiche. Quindi non sto offendendo né sono polemica, rifletto. Purtroppo studiare filosofia accompagnata senza volerlo da un disturbo psichiatrico, mi fa riflettere ulteriormente e difficilmente posso accettare alibi. Da me e da altri
@@pellegrino_for_debitumnaturae Ciao, ti conosco da altre interviste che hai fatto, con Abicocca e Ergosia nelle quali parli di te con molta onestà. Come me. Credo che ci siano connessioni rispetto a questo argomento
Ho visto questa puntata talmente tante volte, che l'ultima volta ho finito per rivederla a velocità 0.5, con una buona bottiglia di Nebbiolo a fianco. Credo sia pleonastico sottolineare il fatto che mi sia sentito in compagnia di due amici intenti a conversare amabilmente, sotto i fumi dell'alcol. Grazie Rick, grazie Gennaro. E' stata una gran bella serata, anche se in realtà l'unico ubriaco, in fin dei conti, ero io. Per chi volesse tentare l'esperimento a velocità dimezzata, suggerisco di iniziare a 16:39...
È un video di tre anni fa e forse questo commento non verrà letto da nessuno (forse neanche dal creatore del contenuto). Ho trovato gli interventi di Rick estremamente presuntuosi dall’inizio alla fine. Tutte le sue argomentazioni sono solo punti di vista personali ricolmi di pregiudizi. L’unica cosa che ti posso dire in risposta, è che la poliamorosità è un orientamento relazionale, una scelta che nasce però da un bisogno. Non è come scegliere tra pizza o giapponese! Nel mio caso, non potrei mai stare in una relazione monogama, ci starei male, ci soffrirei perché non corrisponde al mio orientamento relazionale. Io mi auguro Rick, che tu riesca a portare su questo canale una persona non monogama per ascoltare il suo punto di vista. La verità assoluta non ce l’ha nessuno in tasca. Credo che semplicemente si debba cercare il tipo di relazione che faccia stare bene se stessi e gli altri, nel rispetto reciproco!
Salve, premetto che io faccio parte di una coppia aperta, il mio pensiero da persona che vive comunque più relazione contemporaneamente é che l’amore é una cosa difficilissima da trovare e da provare, molto spesso viene confuso con l’innamora mento o con l’attrazione. L’amore é molto di più, l’amore é quel sentimento profondo che lega due persone e che va oltre la sessualità, io e mia moglie siamo insieme da 13 anni, abbiamo scoperto la possibilità di vivere serenamente la coppia aperta parlando del fatto che é impossibile non provare attrazione verso altre persone, naturalmente escludo le persone che vivono l’asessualità, ma di base anche la persona più innamorata al mondo guardando un partner attraente prova eccitazione. E perché dover reprimere questo sentimento, chi ci vieta di poter uscire e conoscere intimamente altre persone? A questa domanda ci siamo semplicemente risposto così: nessuno. E vi giuro io venivo da relazioni nelle quali le corna volavano, sono passato ad una relazione di completo rispetto e completa sincerità. Ma non é finita qui io sono un FA Fat Admirer un uomo attratto solo da donne plus size, che non vuol dire una 54 ma piuttosto una 64 se parliamo di numeri mia moglie é arrivata a pesare oltre 220kg ma poi tre anni fa ha dovuto fare un intervento e ad oggi ha perso 130kg, perché vi racconto questo perché vi parlavo prima dell’amore e di cosa fosse. Io non voglio e non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, anche se ad oggi tra me e lei non facciamo più sesso, badate bene non ne facciamo di meno, non lo facciamo affatto, eppure io la amo da morire. E entrambi abbiamo degli amici con i quali invece passiamo piacevoli serate di sesso. In conclusione la poliamorosita può essere vissuta ma io personalmente non ho mai provato amore per qualcun altro oltre mia moglie, quindi secondo me possono esistere leggere differenze tra poliamorosita e polisessualita. Scusate l’intervento molto lungo ma penso possa essere attinente al video. Buona proseguimento RAmen
Io sono stata con un uomo per 12 anni che non mi ha mai detto di essere sposato fino a quando l' ho scoperto. Diceva di amarmi ma intanto aveva una moglie a casa che probabilmente sapeva tutto perché non ha fatto una piega. Che significa coppia aperta? Che se voglio uscire con una donne e trombare lo dico all' altro? Se voglio farmi un weekend con lei ci vado? La cosa può anche sfuggire di mano innamorandosi di un' altra che non è la moglie
Ma siamo proprio sicuri che sia possibile separare la carnalità dalle emozioni e dai sentimenti? A me sembra un concetto tutt'altro che scontato ed evidente, sebbene tanti lo condividano, prendendolo praticamente come un assioma.
Un uomo sposato che si dichiarava divorziato è uscito con me per 12 anni ingannandomi. La moglie probabilmente sa tutto dei tradimenti, forse sono una coppia aperta ma ha ingannato me, che alla fine non sapevo nulla e prendevo briciole su briciole. Diceva di amarmi ...
I miei 2 cents. Ma se tante le volte le relazioni non fossero così statiche e definite? Nel senso, io non sono d'accordo per niente sulla definizione di relazione e su quello che hai lasciato intendere che fosse. Data la tua premessa posso (non lo sono, ma potrei convincermi) pure essere d'accordo. Ma semplicemente le mie relazioni sono diverse dalle tue, se contano di più o di meno non mi interessa. Se è sbagliato chiamarle relazioni (a causa della sua definizione da vocabolario) non mi interessa. Non mi piacerebbe vivere le relazioni con quel tipo di approccio, non penso di impegnarmi poco per le mie relazioni e nonostante questo non credo che tu debba fare diversamente. Ho letto un articolo di recente di Dario Vignali in cui parlava di speciazione culturale: e se fosse in corso anche una speciazione relazione? Non so Rick, forse la soggettività in questo ambito è così marcata che parlare di giusto o sbagliato nei ragionamenti lascia il tempo che trova. Quindi non è che hai torto o ragione, siamo semplicemente diversi ed è bellissimo così. Ognuno deve seguire il suo flusso etico, emotivo e relazionale. Cosa sia meglio o peggio (se esiste una risposta) è ininfluente, perché non si può negare la propria essenza. Grazie delle riflessioni a tutti e due!
Solo io vedo una marea di false dicotomie in questa chiacchierata? O hai una relazione o non puoi lavorare bene. Puoi avere relazioni meno profonde , puoi lavorare di meno, puoi avere una relazione più approfondita di altre....le opzioni sono molte... Poi questa interpretazione dei comandamenti del tutto discutibile, affermata senza alcun dubbio come fosse l'unica possibile...boh
Sarebbe interessante parlare anche di "monogamia seriale" ovvero il succedersi di più relazioni con un partner alla volta e l'essere consapevoli che queste relazioni non sono definitive con certezza e come pensare il concetto di impegno...
sarebbe MOLTO interessante! non ricordo più dove avevo ascoltato qualcuno dire "il concetto di monogamia è passato dal significare 'un solo partner per tutta la vita' al significare 'un solo partner per volta" (forse TedTalks?) e mi è tornato in mente leggendo il tuo commento
Ciao Rick, sto finendo di leggere un libro che parla del concetto dell'amore. Sarebbe fantastico avere un tuo parere. Il libro si chiama Con te senza te di Osho. Mi ritengo una persona abbastanza razionalista e questo libro mette un po' da parte la razionalità. Eppure lo trovo meraviglioso. Un abbraccio!
Letto pure io, stravolge ogni prospettiva ma non ho potuto che trovarmi razionalmente d'accordo con la maggior parte delle cose dette, sarebbe interessante se qualcuno ne parlasse
Riccardo dal Ferro,io ti stimo e ti incoraggio,debbo però farti una piccola ammenda;cerca di fare parlare un po' di più anche i tuoi interessanti ospiti,senza polemica, ciao. P.S il lavoro che fate è ottimo.
Certo, nelle relazioni poliamorose il concetto stesso di relazione non è quello che la maggior parte delle persone intende, non è un "tu sei tutto il mio mondo", ovviamente, perché di fatto non lo sei, sarebbe un paradosso. Ed è proprio per quello che esiste ciò. È quello il bello. Hai più persone dalle quali ricevere e dare affetto, rapporti sessuali, condividere esperienze, avere complicità senza doverti mentalmente affaticare. Quindi è piuttosto semplice capire perché viene fatta questa scelta. Penso sia errato non chiamarla "relazione" solo perché non coincide con il senso che diamo noi al termine.
Eppure, nel momento in cui si stava assieme, io e la mia compagna eravamo entrambi "tutto" per l'altro. Ma quando lei era col suo compagno, erano anche loro "tutto" per l'altro. Anzi, lo erano ancor più di prima. Capisco che possa sembrare strano, ma questa è stata la nostra esperienza vissuta.
@@cfourier con "tutto" intendo proprio in senso pratico, non so se riesco a spiegarmi a dovere, non sono il massimo nel farlo e chiedo scusa ma quello che volevo dire si riferiva puramente ad un fatto... "numerico" e logistico? Se così si può dire. Se si parla del lato sentimentale, non ho nessun problema né vergogna ad ammettere che mi è capitato più volte di voler avere relazioni con più persone perché sentivo di essere innamorata nello stesso modo (ma in modo diverso) di tutti loro e mi dedicavo mentalmente nella stessa maniera.
@@oyze_ Vedo se riesco a risponderti secondo quello che mi avevi chiesto. Nella pratica, qualche volta io andavo da lei e altre volte lei veniva da me. Molto spesso eravamo tutti e 3 assieme, intendo nelle cose pratiche, non a letto. Si faceva la spesa assieme, si mangiava assieme, si cenava fuori assieme. Oppure uno andava a fare commissioni fuori e gli altri due erano tranquilli da soli. I momenti d'intimità tra me e lei e tra lui e lei, c'erano quando non c'era l'altro, perché aveva da lavorare o altro. C'è sempre stata questa idea di "rispetto", che era più l'esigenza di loro due. Per quel che mi riguarda se ne sarebbe potuto pure tranquillamente fare a meno, ma non mi pesava. Oppure ci si scambiava gesti affettuosi o qualcosa di più, quando l'altro aveva da fare in un'altra stanza. Erano pure divertenti gli ammiccamenti rapidi, i gesti d'intesa, le occhiate.... magari mentre uno faceva da mangiare o stava a guardare la TV. Non ci pesava non poter fare certe cose sempre, anzi, questa cosa ci divertiva pure. Quando avevo altro da fare, sapevo bene che lei era col suo compagno ed io ero contento per loro. Idem avveniva quando io ero solo con lei. Vorrei si capisse, che eravamo del tutto soddisfatti, non sentivamo mai la mancanza di lei. E anche lei teneva molto a fare la sua vita. È una persona molto in gamba e piena d'iniziative. Oltre a noi aveva molti interessi e molti amici. Io non ho mai sentito la sua mancanza e ho casa mia, faccio la mia vita, sono una persona molto indipendente. Se avessimo dovuto rinunciare a qualcosa o avessimo dovuto seguire delle regole o pianificare quel che dovevamo o non dovevamo fare, non ci saremmo messi in quest'avventura. Anche i gruppi poliamoristi ci stavano stretti, soprattutto a loro. Io li ho frequentati per un po', poi ne sono uscito. Troppo ideologici, per i miei gusti. E pure per loro.
@@cfourier Mi fa davvero piacere che tu abbia condiviso la tua esperienza, ho sempre trovato questo tipo di relazioni interessanti ma non avevo mai conosciuto nessuno che effettivamente le avesse sperimentate. Grazie!
@@oyze_ Credo che sia molto importante condividere queste esperienze, superando i tabù. Questa è stata una grande differenza tra me e altri. La maggioranza preferisce vivere queste cose di nascosto, per paura del giudizio altrui. Per me sono cose troppe belle, per tenerle nascoste.
Io non provo gelosia. Non è che mi sforzo di non provarne, non ne provo proprio. E non faccio confronti con altri. Trovo fuori luogo paragonarli a me. Ognuno è migliore di me su alcune cose e peggiore di me su altre. Sono così individualista da considerare ogni persona come unica e nemmeno confrontabile con altre. Ho avuto una bellissima relazione poliamorosa SERIA, durata 6 anni. La mia dimensione ideale è quella della tribù. Credo che sarebbe molto meglio della famiglia nucleare anche per quel che riguarda l'educazione dei bambini. Trovo la coppia qualcosa di asfissiante, non mi ci potrei mai adattare. Nemmeno la competizione è qualcosa che faccia parte della mia vita. Con le mie compagne abbiamo spesso giocato a dire chi ci piaceva e perché, divertendoci molto. E sono molto curioso di sapere chi e cosa di quella persona piace alla mia compagna perché m'incuriosisce TUTTO, della mia compagna. Riguardo alla gelosia, se si parte pretendendo di sopprimerla, si fa un grande errore a cui seguono disastri. Meglio che, chi prova gelosia, non inizi nemmeno ad essere poly, perché non può funzionare.
Mi piace leggere nel tuo commento che citi la dimensione della tribù, io persino da piccola facevo fare a dei bambolottini una tribù paragonabile a ciò che oggi si chiamerebbe famiglia poliamorosa (eppure la Barbie esisteva, credo che si nasca con una personalità non tanto influenzabile quanto si crede comunemente).
@@teniadelcerebro mi fa piacere che non passi inosservato questo commento di Charles al quale non per niente ho potuto rispondere senza innervosirmi hihihi grazie per la tua presenza :))
Che bello. Ma due partner o più? Ma quindi riuscivate a gestire la cosa senza conflitti tra gli uni e gli altri? A livello di organizzazione del tempo libero come funzionava, un weekend con una e uno con l'altra? E il senso di innamoramento se si focalizza su una non diminuisce verso l'altra? (O si ma non importa perché non occorre sentirsi innamorati). Perdona la sfilza di domande ma trovo affascinante tutto questo.
@@Anonymous-90 La mia compagna stava con me e il suo compagno. Amava entrambi. Non c'erano assolutamente conflitti, andavamo perfettamente d'accordo. La cosa finì dopo 6 anni, come finisce per una coppia monogama, per motivi estranei al tipo di relazione. Riguardo al tempo, non si pianificava nulla, come vedo si tende a credere. Stavamo spesso assieme, anche se non a letto, compatibilmente col lavoro o altri impegni. Capitava che si andasse a cena assieme o solo io e lei. Lo stesso per le passeggiate o a fare la spesa. Stavamo assieme quando ne avevamo il tempo e la voglia. Riguardo all'intensità dell'amore, quando arrivai io, la relazione primaria migliorò di molto. Lei mi raccontava come l'innamoramento fosse rinato tra lei e il suo compagno e mi diceva che erano due cose diverse, perché io e lui siamo diversi e amiamo in modo diverso. Ma non ci furono mai confronti. Lei evitava accuratamente che i discorsi potessero anche vagamente avvicinarsi a confronti. Loro evitavano anche di parlare di regole o definizioni. Per me era una relazione a polifedele a 3 e a V, ma a loro non piacevano queste "etichette". Di fatto, però, questo era. Anonymous, niente da perdonarti, mi fa piacere risponderti. Un'ultima cosa, che vorrei comunicare alla mia ex, se un giorno le capiterà di leggermi: spero tu non te la prenda se ho raccontato di noi. Non ho mai capito che male ci sia a raccontare una così bella esperienza. Per me non la sminuisce per nulla, come hai sempre pensato tu. Mi manchi ancora, dopo tanti anni.
Tu parli di investire il proprio tempo e la propria vita come se tutti sapessero fare investimenti consapevoli, investimenti così impattanti tra l'altro. Non è così, la maggior parte delle persone investono il 100% in una sola relazione a causa della cultura in cui vivono. Essendo un investimento inconsapevole e senza accettazione dei rischi in modo consapevole il rischio di fallimento è altissimo. Un fallimento in seguito a un investimento inconsapevole porta a rabbia e porta a non accettare le proprie responsabilità, incolpando quindi solo l'altra persona. Io trovo che la mono-normatività sia un modo facilissimo per rovinarsi la vita. Di monogami consapevoli ne conosco pochissimi e basta parlarci assieme e sapere quanto conoscono delle non-monogamie per capire che non conoscono nemmeno la monogamia. É simile a essere gay in un mondo in cui l'eterosessualità è imperante e totale, lo si potrebbe scoprire molto tardi perché l'omosessualità è vietata e tenuta nascosta. Senza esempi è arduo o più lento scoprire ciò che si è.
Padova dispone di una nutrita comunità poliamorosa, sarebbe bastato chiedere a chi intraprende questo stile relazionale che significa trovarcisi e quali problemi e vantaggi comporta. Il poliamore appare come "yayyy si 🎺 tromba in giro" la realtà è più simile a incastrare tutto nel calendario... esigere di amare una persona sola è un po' come chiedere "vuoi più bene alla mamma o al papà" o ancora pensare che i genitori che hanno più figli non li amino anche se sono più di 1
anarchia relazionale non vuol dire solo "non definirsi come gerarchi, non gerarchici o altro" ma significa proprio "non definire le relazioni come amicali o romantiche". Coloro che vivono in questo modo le relazioni (io compreso) vivono le altre entità come "vicine, in relazioni profonde" o come più "lontane o poco approfondite". In questo modo non esiste una differenza tra "migliori amici" e "relazioni amorose", ma ogni relazione va naturalmente ad approfondirsi e diventare intima o meno (senza nessuna "dichiarazione" o incasellamento). Dopo di che, spesso e volentieri chi vive le relazioni in maniera poliamorosa non cerca di riprodurre (nella maggior parte dei casi) le dinamiche monogame. Per chiarici: sposasrsi, prendere una casa assieme e fare figli non sono obiettivi scontati. Anche per questo è possibile avere più relazioni profonde e interlacciate tra loro contemporaneamente. Non è una cosa scontata ma spesso e volentieri, poi, queste relazioni sono proprio, per l'appunto, interlacciate. Tuttu approfondiscono con tuttu creando relazioni che non siano molteplici e distaccate tra loro (e questo anche sul piano delle energie mentali e del tempo ti porta a far evolvere una relazione più complessa senza dover suddividere le energie in molteplici relazioni completamente scollegate). Cosa intortante nelle relazioni poliamorose: si cerca sempre di non limitare lu altru (tramite atti di gelosia) nelle proprie esperienze, e trarre invece piacere dal fatto che le persone alle quali vogliamo bene stanno altrettanto bene e traggono felicità anche da altru senza nulla togliere alla nostra relazione ma anzi arricchendola. Questo non porta a forme di disimpegno, perché la fine delle relazioni e gli allontanamenti (oltre che da percorsi di vita troppo differenti) dipendono solo dalla cura che dai alle relazioni stesse e non alla spesso accomodante esclusività.
Io ho solo una domanda: come si fanno a sopportare piu partner? Se parliamo di relazione vera e non di un trend del momento. La mia opinione è che l amore viene scambiato per tante cose: tipo voler creare una famiglia o una grande attrazione fisica. Mentre il sentimento dell amore vero e puro, io non lo vedo nelle coppie che vedo ovunque....vedo solo accordi finanziari o sessuali e tante bugie e finzioni. E il poliamore mi sembra l'apice di questo non amore.
Se devi sopportare qualcuno e basta alcune persone non ci stanno! Io sono poliamorosa, non ho attorno a me persone che devo sopportare ma persone che mi migliorano la vita e che sono felice di avere attorno a me, pur essendo persone con cui di tanto in tanto possono esserci disaccordi (quello mi sembra normale e capita in tutte le relazioni) io sono grata di averle nella mia vita e la arricchiscono
L' idealizzazione dell' idealizzazione è forse la cosa più preoccupante e denota l' assenza di mente ancora da strutturare. Le esperienze/ a, dove è stato riposto un sogno* l' idealizzazione, non andate a buon fine, possono in qualche modo spingere a non concentrare l' attenzione su un unico impegno da prendere .La varietà di relazioni ,vissuta superficialmente o peggio ancora ,ad un quid dall' animale,è chiaro che non può rivelare in sè la "qualità " o la scoperta del sè . È solo un seguire le nuove tendenze ( si diffusissimo questo primo e caotico approccio) . È un po come evitare ,di chiedere" cosa ti piace?" Cosa ti rende felice"? No,c' è la sostituzione magica preveggente " sò io cosa ti piace ,TU SEI così..senza dubbio, quindi,solo così puoi vivere( il plagio ben fatto ha i suoi risvolti). Una mente che ha struttura ,difficilmente andrà in oblio solo per un accaduto non piacevole. Ho conosciuto molti ragazzini che hanno frequentato scuole poco raccomandabili,ma nonostante questo ,non so sono conformati al peggio,alle problematiche di gruppo( il plagio può far più danni di un pestaggio) soprattutto se inflitto da una persona che ha molto ascendente ed abilità. La ripetizione ad oltranza sè funziona con l' apprendimento della poesia ,😏funziona con tutto. Detto ciò,mi trovo d' accordo sul pensiero che ,vivere in simultanea più situazioni amorose ,non solo erotiche ma anche intime deve richiedere un dispendio d' energia incredibile, 😅 Una fatica nini! Il fatto che si stia diffondendo a macchia d' olio..( come nuova tendenza,intendo)dovrebbe proprio far riflettere. Guardo con stupore anche personaggi famosi che per anni ,hanno trovato e dichiarato pubblicamente il sentirsi bene con due famiglie ( non famiglia allargata per necessità e accordo reciproco) parlo di due situazioni diverse dove l' uomo è una persona in un luogo ed ha un altra identità con l' altra famiglia. Caspita quanta energia! Impossibile non però ,non sottrarre tempo o qualità ad una delle due o ai propri obbiettivi.( Forse sono troppo attempatella per coglierne il meglio o capirne il perchè ,la molla motivante.) Interessante video ed ognuno è libero di vivere e pensarla come vuole ovviamente! Le mie considerazioni nel tuo canale prettamente giovane,troverà dissonanza ( obsoleta🤭)quasi scontata,forse è meglio che nè parli chi vive in situazioni ambivalenti. Solo così verrano fuori i perché e le varie motivazioni da cui trarre nuove riflessioni e argomenti.
gran bella live. forse in relazioni poliamorose non ci si dà il tempo di conoscersi davvero, non si approfondisce la conoscenza dell'altro, si resta un po' più in superficie. e può andare benissimo così, eh! vivadio! ma quanti dei poliamanti sono consapevoli di questa possibilità/rinuncia?
GRAZIE a entrambi, avete espresso benissimo quello che penso anche io. Ben venga il poliamore, inteso però come una possibilità e una scelta, non come una identità sessuale (quindi "PRATICO il poliamore", e non "SONO poliamoroso) - questo perché io penso che l'innamoramento e l'iniziale attrazione siano irrazionali, poi da lì coltivare un sentimento e una relazione d'amore implichi sempre una scelta e un impegno consapevoli (questo indipendentemente dal numero di partner che si ha).
@@lucianobatteri ciao, provo a spiegarmi meglio. l'identità sessuale è qualcosa con cui noi nasciamo e che non possiamo modificare, giusto? io credo che il poliAMORE non sia un'identità perché credo che l'amore IN GENERALE non sia qualcosa di completamente naturale, spontaneo e incontrollabile (sia quello "poli" sia quello "mono"). io faccio una differenza tra l'iniziale attrazione verso qualcuno, che è spontanea e non si può controllare, e il successivo sentimento d'amore che si può sviluppare verso quella persona. penso che l'amore, in questo senso, si sviluppi col tempo e derivi da tanti fattori e non tutti sono spontanei o naturali: sono coinvolti anche fattori come l'impegno personale, la condivisione di esperienze, l'assiduità della frequentazione, e molti altri. le persone possono scegliere di lasciar "morire" un'attrazione molto forte che provano verso qualcuno, oppure possono scegliere di coltivarla e farla evolvere verso un vero e proprio sentimento amoroso. allora io credo che ci può tranquillamente essere una naturale predisposizione/inclinazione a sentirsi attratti verso più persone contemporaneamente, ma quando parliamo di amore stiamo parlando di una scelta che si decide di compiere, non di qualcosa con cui siamo nati. ovviamente anche instaurare solo relazioni d'amore monogame è ugualmente il frutto di una scelta, dal mio punto di vista, e di certo non una condizione naturale dell'essere umano. capisco che si possa non essere d'accordo con il modo in cui vedo l'amore e ovviamente non ci vedo nessun problema, ma spero di aver spiegato un pochino meglio il mio punto di vista.
Evviva la colleganza!!! Vero Genna quello che dici dell’essere felici se l’altro lo è, sono con mio marito da più di 20 anni e ancora lo sperimentiamo entrambi, è bello farsi felici a vicenda!!!
in una conferenza di Igor Sibaldi si parla dell'etimologia di Liebe, Love ecc. in opposizione a quella di Amore, amour ecc. spiegando che questa è proprio : io godo nel vedere te che godi
Anch'io sono in disaccordo. L' amore che conosciamo è il modello famiglia di Nazareth. Ma è un amore idealizzato. La verità è che la coppia deve svilupparsi naturalmente senza costringersi a un modello prestabilito. Vi faccio una domanda: quante coppie chiuse conoscete? Realmente
Argomento molto interessante e proposto con intelligenza 👏👏sottolineare le età di sessualità credo sia la base di tutto l'argomento.Credo sbagliato tra ragazzi che devono portare avanti i loro sentimenti di amore e impegnarsi nella loro relazione.Per l'età adulta con scelte c'è un mondo da voler scoprire o restare nella propria coppia che se gestita bene con motivazioni e obbiettivi può portare all'appartamento totale
Santi numi... - Parole inventate a caso ("Poliamorosità"!?) - Uso di termini a casaccio, fraintendenone i significati (i quali evidentemente si ignorano) - Mischiare in un calderone tante cose diverse (affermare che i poliamorosi prendano ispirazione per le gerarchia dalla poligamia islamica mi ha fatto imbarazzare al vostro posto...) Rick, capisco che tu magari non sia ferrato sull'argomento, ma la prossima volta invita qualcuno che sa quel che dice per favore... (dove finiremo se gli psicologi sono preparati così...) Poi non credo che vi siate accorti che stavate trattando le relazione amorose come qualcosa di economico, come un asset finanziario, con dei concetti capitalistici (scambio, exchange, scommessa, profitto)... Non giudico, perché ognuno ha il diritto di vivere le proprie relazioni secondo i propri concetti, ma mi domando se voi siete coscienti di questo vostro modo capitalizzare gli altri esseri umani (e i sentimenti correlati).
Ecco, come hai detto anche tu, sarebbe il caso di parlare con qualcuno che aderisca alla filosofia Poliamorosa, invece di parlarne voi due che non sapete quasi nulla in materia, né direttamente né indirettamente
Sull'ipotesi di correlazione fra gelosia e poliamore si è davvero palesato che nessuno dei due ha mai letto una pagina di testo sul Poliamore (oltre al fatto di avere un dubbio senso logico)...
É la prima volta che commento ma volevo portare la mia esperienza personale.
Ho 20 anni, sono in una relazione con 2 ragazze di 19 e 24 anni. Ho scoperto di recente che la mia situazione si chiama poliamore e a quanto pare sono anche un anarchico. Che voi ci crediate o no, non c'è un solo argomento che si sia trattato nel video di cui nel tempo io e le ragazze non abbiamo parlato e discusso molto, molto a fondo.
Iniziamo con l'impegno
Questa é sicuramente la questione più interessante perché a tutti gli effetti il ragionamento strettamente logico non fa una piega, tuttavia non c'è da scordarsi che al contrario di una relazione monogoma, non si é soli a "doversi impegnare" per una persona ma per definizione si é almeno in due e l'impegno combinato di due persone (nella mia personalissima esperienza) ha sempre appagato la terza appieno incrementando sensibilmente la fiducia reciproca.
Sulla questione della competitività sono un po' debole. Innanzitutto c'è da fare una premessa e cioè che nella mia situazione manca la componente strettamente biologica e inconscia della competitività a fine riproduttivo essendo io l'unico maschietto. Però posso parlare della competitività sessuale a fine edonistico (chissà se A prova più piacere con me o con B). Bene a questo proposito sto per dire una cosa di cui non sono sicurissimo. Questo sentimento di competitività, come tutti gli altri atteggiamenti umani, ha delle radici sicuramente biologiche ma anche culturali no? Esiste o no il mito del dio del sesso? E il voler essere capaci di essere l'unico a riuscire a soddisfare a pieno (sessualmente e non solo) l'altra metà é sicuramente in parte un retaggio culturale. Il non accettare (o il non farlo con buon grado) il fatto che qualcuno riesca a trovare uguale o maggiore soddisfazione con qualcun altro potrebbe o no avere radici sociale magari anche solo in parte? Bene dato che la natura biologica é uguale per tutti ma le condizioni al contorno possono cambiare da persona a persona così tanto da far mutare l'espressione dei tratti biologici (quindi ad esempio la gelosia) io credo che esistano dei casi in cui ci siano le condizioni favorevoli per ottenere da una relazione poli la stessa soddisfazione di una monogama quasi con le stesse energie.
Ah e comunque io non conosco nessuno che sia esclusivamente poli la maggior parte si ritrova in quella situazione per caso e non avrebbe nessun problema a tornare magari con qualcun altro ad una condizione canonica. Niente questo l'ho detto perché mi é sembrato che passasse il messaggio che non ci siano vie di mezzo.
Scopro questo video solo ora, ed essendo poliamoroso mi prendo la briga di fare un paio di commenti su alcuni argomenti su cui non sono molto d'accordo (che tanto non leggerà nessuno!).
1) Ho iniziato la mia vita da poliamoroso molto presto (intorno ai 18), dopo una relazione monogama e quando non avevo idea dell'esistenza del poliamore. Per tanto tempo ho pensato fosse una mia "scoperta", e pensavo esattamente quello che avete detto voi: l'idea di un "contratto relazionale" migliore della monogamia. Dopo 13 anni di poliamore posso dire che l'idea del poliamore come scelta può esistere, ma in un gran numero di casi sembra essere ben poco una scelta. È un tema enorme (su cui peraltro ci sono studi e dibattiti), ma io penso di essere nato poliamoroso, perché troppe volte nella mia vita mi sono reso conto di "amare" più di una persona. Non di esserne attratto, ma di provare qualcosa di più. Se anche decidessi (e l'ho fatto in passato) di vivere da monogamo, non potrei cancellare quell'aspetto di me. Potrei rinunciare ad avere relazioni con altre persone al di fuori della mia partner monogama, ma non sarei felice e soprattutto non potrei smettere di provare "amore" verso quella terza persona. Si può scegliere il modello relazionale, ma persone inclini al poliamore come me non possono scegliere quante persone amare.
2) Sono d'accordo con voi sul fatto che curare 100 tazze sia logisticamente impossibile, infatti diffido di persone poliamorose con 5-10 partner (non giudico, sono solo scettico). Ma la capacità di RAM sentimentale di ognuno di noi è totalmente diversa e variabile. C'è chi ha difficoltà a dare abbastanza RAM a una sola persona, e chi riesce a impegnarsi tanto con 2 o 3 persone. Entrano ovviamente in gioco milioni di fattori (stile di vita, attitudini, modello relazionale, ecc), ma pensare che con una persona sia possibile impegnarsi abbastanza e con due no, è una semplificazione. La linea di demarcazione tra fattibilità e infattibilità è estremamente variabile e soggettiva. Sicuramente il poliamore non è semplice, e non è per tutti. Ma non c'è nulla che a priori possa misurare la disponibilità emotiva che si è in grado o meno di dare. Per cui, anche sulla base dell'esperienza personale, non trovo affatto giusta l'associazione tra poliamore e scarso impegno. Anzi: il poliamore richiede più comunicazione, più ascolto, più "compersione" (neologismo del mondo poliamoroso che riassume quanto avete detto voi sull'essere felici quando il proprio partner è felice). Insomma, poco impegno una cippa :D
3) È interessante il discorso che fate sulla gerarchia, è un discorso che facciamo spesso con la mia compagna. Lei è super gerarchica: fa confronti e stabilisce, per l'appunto, gerarchie. Per me è l'opposto: per me è impossibile fare gerarchie, perché ciò che provo per una persona non può essere paragonato a ciò che provo per un'altra, e al ruolo che quelle due persone assumono nella mia vita. Il problema per me è proprio l'opposto: il fatto che la mia compagna faccia confronti e gerarchie a volte mi destabilizza (anche se io sono in "cima" alla gerarchia), perché per me non è affatto così ed è impossibile ragionare in quei termini.
Avrei altre mille cose da aggiungere ma la finisco col poema
Da poliamoroso vedo sempre questa associazione (che avevo fatto anch'io), poliamore=capacità di poter amare più di una persona alla volta. Ma mi sono reso conto che è completamente sbagliata!! Il solo poterlo fare non ti rende poliamoroso (non ti rende non monogamo ETICO), quello che ti rende tale è l'aver superato, lo stare superando i preconcetti della monogamia e le eventuali meccaniche tossiche. È il superare la barriera che c'è tra la monogamia e tutti gli altri modi di relazionarsi. Anche una persona con una sola relazione monogama può definirsi poliamorosa perché, dopo aver decostruito quei concetti, ha trovato che quello lo rendeva più felice o ha trovato una persona con cui la monogamia gli andava bene
Molto d'accordo con quello che hai detto. Io sono monogamo e avendo incontrato dei poligami, inizialmente mi sono stati particolarmente "sulle palle" perché continuavano ad insinuare cose del tipo "impossibile essere monogami" o "sei monogamo non per scelta ma per imposizione sociale" quando palesemente molti di loro avevano dei problemi enormi di relazione. Per fortuna esistono poliamorosi come te che, invece, danno un giusto ruolo e contesto a questa "propensione relazionale".
Mi ritrovo esattamente nelle tue parole, una per una. Ho scoperto da sei mesi di essere poliamorosa, e attualmente sono in una coppia aperta e ho una storia con un'altra persona. Siamo tutti informati consapevoli e ci lavoriamo su, ma non è facile. Soprattutto la logistica, e il fatto che il mio partner principale abbia ancora bisogno di una gerarchia è sicuramente un aspetto da considerare. Avrei proprio necessità di parlare con qualcuno che sia come me, e che abbia tanta più esperienza. Il tuo commento è di un anno fa, ma casomai leggessi, scrivimi se ti va
Ciao Rick
io sono stato in una relazione poliamorosa e penso che questo video me lo abbia confermato. Era infatti davvero tanto (TANTO) impegnativo per me portarla avanti... a riprova del mio impegno posso dire che quando i miei partner mi lasciarono, rimasi veramente male (prima per uno e poi per l'altro). Piansi tanto (e sono una persona che piange davvero davvero davvero pochissimo). Il punto è che per me ne valeva la pena. Per quanto alle volte mi esaurisse stare con persone che di base, tralaltro, non vedevano nemmeno troppo bene il mio poliamore, (anzi...) io amavo farl* (scrivo * per privacy) stare bene in ogni modo possibile e per quanto questo mi affaticasse... anzi mi esaurisse.
Ne valeva davvero la pena
E niente è la prima volta che commento e anche se so che nessuno mi cagherà mai mi piace pensare che posso comunque esprimermi.
Ah, bellissimo video comunque
Sei d'accordo con il fatto per cui fosse stancante per una questione tempistica?
@@dogmeat1157 Sono d'accordo che sia stancante a priori. Just se l'amore c'è davvero, almeno per la mia persona, riesco ad andare oltre
Ciao, grazie del tuo commento! Se posso chiedere, secondo te tra voi c'era una "gerarchia"? Cioè delle preferenze, preferivi un* più dell'altr* o hai percepito di essere preferito di più o di meno?
@@MoocryTheWolf più che gerarchie mi tovavo meglio sì con una delle due persone, ma questo non significa che l'altra non era da frequentare: ognuna di queste infatti mi "dava" (ovviamente non inteso in maniera erotica) qualcosa di diverso e di prezioso. Per certi versi, su questo punto (SOLO su questo punto) si può tracciare un parallelismo con la bisessualità (che fun fact fa parte di me): sebbene preferisca un genere, non significa che i restanti siano da scartare. Per intenderci è come avere un piatto preferito: averne uno infatti non significa che non puoi apprezzare o amarne altri... spero di essere stato chiaro :D
Piccola postilla: io ora, ma soprattutto ai tempi, ripudiavo il concetto di gerarchia, per quanto alla fin fine non se ne possa scappare (forse). Ergo preferisco comunque non preoccuparmi di pensare, almeno quando amo, a chi viene prima di chi... sia ben chiaro però che tutto ciò è frutto di una esperienza VERAMENTE personale e soggettiva e che posso sempre sbagliarmi ahahahahah
@@laguidabarocca731 ma era stancante a livello di risorse mentali o organizzazione, o per gestione di conflitti (esterni o interni)? Per capire se sarebbe un problema superabile o intrinseco alla situazione di poliamore
Ciao Rick! È la prima volta che commento un tuo video e volevo dirti che apprezzo moltissimo la tematica scelta. Sicuramente sarebbe stata più inclusiva, come giustamente avete anche voi fatto notare, se fossero state presenti delle persone all’interno di una relazione poliamorosa consolidata da tempo. Di mestiere mi occupo di giovani come emotional coach, focalizzandomi con loro e con i loro adulti di riferimento su comunicazione empatica ed educazione all’intimità, quindi quello del poliamore è un tema che tratto sul campo. Se mai ti dovesse andare un confronto alternativo a quello proposto in questo video mi farebbe davvero piacere condividere la mia esperienza con te.
Aggiungo per chiarezza: il poliamore non è un’identità, è un’attitudine, dunque si può scegliere se darle voce o meno.
Ciao Giulia, mi piacerebbe conoscere il punto di vista alternativo di che cos è l'attitudine al poliamore, il video qui sopra è purtroppo limitante, ispirato ad una visione ristretta di quello che la relazione può effettivamente essere. Grazie a Rick e Gennaro per aver aperto una discussione sul questo tema, spero possiate coltivare altre riflessioni di pensiero al riguardo
@@Alexa-oh1od ciao Alexa! Se ti va seguimi su Instagram, mi trovi come @giuliafdebellis. Scrivimi in DM e ti mando i profili di altri colleghi professionisti che trattano la tematica del poliamore in maniera puntuale e specialistica nel loro contenuti. :)
Quello di amare senza aspettarsi nulla in cambio, è bello nelle favole. Ma nella vita reale, un amore maturo richiede un delicato equilibrio tra dare e ricevere, perché tutto ciò che non è reciproco, è tossico. Bert Hellinger
"Un delicato equilibrio tra dare e ricevere", cioè una relazione di tipo economico. Se non sei mercante, la relazione è quindi meglio evitarla.
@@sabrinatirabassi3529 l'eros non è una pulsione di dare e ricevere?
@@sabrinatirabassi3529 certo, esistono anche quelle. Fondate sulla base di calcoli mentali, opportunistici, meccanicistici, narcisistici e via dicendo. Anch'esse vivono sull'equilibrio. Se una delle parti non è soddisfatta ritengo che prima o poi, in un qualche modo, la relazione (contratto?) si sfaldi. Esecrabili? Ognuno tiri le sue conclusioni. Personalmente ritengo che l'idea, il concetto, l'esperienza di donare senza ricevere nulla in cambio funzioni in modalità teologale
@@raimondonocco6623 anche
@@djmolteni Probabilmente è solo un'esperienza che non hai ancora fatto.
Se non erro anche Andrian Fartade è in una relazione poliamorosa, ci starebbe una cogitata con lui, anche per discorsi astronomici.
Non erri, ne ha parlato in un video di Shy.
Per l'esattezza una relazione in cui viveva (se ho capito bene ora non più) con la sua compagna e con la ragazza della sua compagna
Sono poliamoroso e vivo con 2 donne: mia moglie e la nostra compagna 🙂 sono disposto a parlarne. Ci sono molte cose da dire e molti discorsi fatti da voi sono "corretti" ma partono da basi sbagliate di chi non vive il poliamore e quindi portano a conclusioni sbagliate 🙂
Spero riuscirai a farti intervistare, mi interesserebbe molto... Nel caso capitasse girami il link, grazie!
Sarebbe molto interessante
A me sembra poligamia. La poliamorosita credo che debba intendersi vissuta da ambo i lati
@@milena.colonna non necessariamente, basta che tutti siano d'accordo e consenzienti, esistono anche situazioni in cui é solo lei ad avere due compagni
Pienamente d'accordo
riguardo al tema della poliamorosità è vero che avendo più relazioni l'attenzione che si dà ad ognuno è minore ma non quella che si riceve visto che ognuno riceve attenzioni da più persone; in una relazione poliamorosa quindi non sono importanti le singole relazioni ma l'insieme di esse
e quella poi secondo me va a creare un interesse uguale per tutti, scondo me.
Bello questo discorso! Mi sarebbe piaciuto sentire inclusi aspetti come autostima e dipendenza affettiva, che secondo me sono molto importanti per parlare di poliamore
Perché correlate il poliamore al disimpegno? E poi dite che ci vuole troppa fatica per avere più relazioni?
Delle due l'una, o un poliamoroso non si impegna (solitamente falso), o un poliamoroso si impegna ancora di più, anche in virtù del fatto di coltivare coscientemente più relazioni.
Grandi! La mia coppia podcastosa preferita! E comunque... W la colleganza! 😂
Ahahaha bella David!
Romagnoli grandissima la risposta sulla competitivita!
Io e il mio compagno già sentiamo che la ram, l'energia o il tempo succede non bastino per praticare quotidianamente un amore degno di questo nome (contando anche di doverci occupare di noi stessi) all'interno di una famiglia che conta "solo" due adulti e due bambini. Ho un caro amico poliamoroso, che spesso percula la mia "aderenza" al modello "tradizionale" (anche no, eh!) e che bolla le mie perplessità come "paura" per uno stile di vita che "mina" le mie sicurezze. Di fatto, a me farebbe paura entrare in una relazione poliamorosa perché credo passerei il tempo a sentirmi sempre inadeguata e mancante.
Se tu personalmente ti senti così, il pomiamore non è decisamente il tuo stile ed è giusto che tu segua il tuo istinto, ma dal punto di vista pratico non capisco il tuo discorso perché in più adulti la gestione di tempo ed energie dovrebbe essere più facile e leggera, non il contrario.
@@ManuelaGarreffa un rapporto di amore cresce con ciò di cui lo si alimenta, però... se matematicamente frammentare la propria attenzione su sei persone per un'ora ciascuna e farlo su tre per due ore di fila a testa è indifferente, dal punto di vista relazionale credo che ci sia un abisso. E se far conto su altri due adulti che si prendano cura dei marmocchi oltre a me e al padre è sicuramente una prospettiva pratica, nella vita reale comporterebbe un drastico taglio alla sostanza di rapporti!
@@violatralala noi viviamo in un mondo molto artificiale in cui, per ragioni politiche di potere, si è diffusa l'idea di famiglia nucleare come ideale (la più piccola, guardacaso) ma in un modo o nell'altro (in molti stili diversi) l'umanità ha formato clan o villaggi che accudivano i bambini nel loro insieme fino a pochissimo tempo fa (e continua a farlo in luoghi remoti). Ma io penso che, nell'insieme degli elementi del pianeta, esistano certamente anche persone istintivamente portate alla monogamia e alla costruzione di famiglie in minimi termini, di pochissimi elementi, e se tu e i due ragazzi che parlano qui siete così, non ha senso che cerchiate di immaginare come sarebbe per voi una relazione non monogama, col rischio di fare inutili calcoli matematici che a me non verrebbero mai in mente. È assurdo che il cigno parli del lupo o del bonobo. Ognuno dovrebbe spiegarsi con parole proprie (e già così è comunque difficile capirsi, ma almeno non si parla di fantasie bensì di fatti). Io non suddivido la mia attenzione in ore da aggiudicare un po' per uno agli uomini che amo, è un insieme. Il mio modo di amare è come il tuo e la mia giornata ha 24 ore come le tue, tu le usi spontaneamente per esprimere il tuo amore nei confronti di X e io di X, Y, e Z (che, comunque, in una fortunata esperienza di convivenza che non è la mia situazione attuale, si relazionerebbero anche tra di loro e con se stessi, mica starebbero in coda ad aspettare le due ore di attenzioni mie indicizzate ad ognuno... Stai solo moltiplicando la monogamia, che diventa una specie di poligamia e nemmeno naturale ma forzata e sofferta, non stai visualizzando un poliamore, ed è giusto perché il tuo istinto è quello che deve andar bene per te). Mi fa piacere che tu abbia scritto che in alcuni aspetti della vita essere in più adulti semplificherebbe le cose, il tuo commento è molto meglio del video, ma il fatto principale è che il cigno non può fare congetture sull'essere lupo o bonobo a meno che non sia molto ma molto osservatore e aperto alla possibilità di uscire del tutto dai suoi parametri mentali e istintivi e dare spazio all'espressione dei gruppi di esseri che sta osservando, tentando di ricevere magari delle sensazioni non razionali di quel tipo. Di solito è più facile che ciò succeda con la convivenza in un territorio o vicinanze fisica, sai come quando vai a stare in un altro paese e dopo un po' di mesi o anni cominci a sognare in quella lingua... io ho vissuto in 5 paesi diversi e ricordo che il significato di alcune parole ci ho messo anche 4 anni a comprenderlo sul serio. Non voglio essere disfattista, è possibile che con molto impegno si faccia prima, ma sicuramente un video come questo porta l'ascoltatore solo fuori strada. Grazie per avermi risposto :)
@@ManuelaGarreffaio penso che a questo punto andrebbe eliminata la coppia ...ognuno libero di andare con chi vuole, quando vuole e basta
@@valentinacorti3442 non sono per la globalizzazione, non credo che una regola universale sia naturale, personalmente difendo la diversità. Se ci sono persone che hanno l'istinto di formare una coppia non vedo perché non debbano farlo.
Rick piccolo apppunto: stai attento a non prevaricare l'ospite, per esempio quando oggi hai fatto signore e signori e poi sei partito in quarta secondo me sei andato un po' oltre (mia impressione eh)
Grazie caro ma in realtà io e Rick siamo stati insieme tutto il giorno, lì stavamo scherzando, il modo di "prevaricare di Rick" (quando mi punta il dito) è più un gioco tra di noi che uno stile relazionale. Rick è una persona molto dolce e accomodante, anche se non vuole che voi lo sappiate :-)
Nonostante apprezzi che Gennaro abbia risposto contestualizzando il rapporto con Rick e la chiacchierata, appoggio il commento di Contro Corrente. Per chi ascolta solo il podcast, risulta un po' fastidioso il fatto che un ospite abbia meno spazio di colui che sta ospitando.
Chi segue Rick frequentemente conosce già le sue idee e avrebbe piacere di sentire qualche spunto in più.
A prescindere dalle tematiche trattate, i tuoi video sono sempre una gran spinta vitale. È motivante seguirti, fai la differenza. Grazie 💌
per parlare di poliamore forse dovresti intervistare qualcuno di poliamoroso, magari anche sessuolog*. @hellopolicose potrebbe essere un'idea
Sarebbe anche interessente vedere la cosa dal punto di vista dei soldi e del diritto, ad esempio sulla recente legge delle convivenze.
Chi paga chi?
E in caso di figli?
Sarebbe l'ideale, più persone lavorano e mantengono i figli
@@tonino1921 e soprattutto meno case di proprietà che vengono espropriate dalle banche che si arricchiscono mentre noi stiamo stipati come topi
Interessante. Sarebbe meglio però portare avanti il dibattito con una persona poliamorosa e che crede fermamente, ha studiato e conosce bene la suddetta filosofia di vita, altrimenti manca il contraddittorio e la discussione diventa sterile. Questo in realtà vale per qualsiasi discorso.
Vero, hanno detto molte cose "smentibili" e sarebbe stato interessante vedere come si sarebbe poi sviluppata la discussione
certo.
è vero anche che in assenza, in quel momento, di ""contradditorio"" o meglio di dialogo aperto, meglio cmq parlarne. meglio comunque averci speso delle parole attorno, con ragionamenti forse limitati, ma possibilisti, e apprezzabili
I presupposti sono "giusti" per chi li adotta. In antitesi ai presupposti monogamici, se il mio tempo diminuisce per aumento di relazioni amorose, la loro qualità e intensità potrebbe aumentare invece che diminuire al punto da reggere l'equazione, se i miei presupposti me lo permettono, appunto. In altre parole, tutto è possibile, se spostiamo i presupposti cosiddetti "naturali" in quanto non li riconosciamo come tali, tanto è vero che in natura le cose possono cambiare di natura, adattarsi, evolversi. Detto questo, credo che la monogamia felice esista. Ed anche la poligamia felice. Esistono infiniti presupposti ed infiniti effetti ma esiste la coscienza che ne vuole vedere alcuni ed ometterne altri. Non per forza ovviamente.
Rick sarebbe interessantissimo avere delle interviste a persone con relazioni poliamorose! Forse potresti chiedere ad Adrian Fartade (se non ci hai già pensato)
@@SerotoninStark Mi sembra un'affermazione forte, cosa te lo ha fatto pensare? A me Adrian da l'impressione di una persona molto aperta al dialogo, anche molto intelligente, penso che in ogni caso sarebbe interessante un confronto con lui su questo tema che dice di vivere in prima persona
@@SerotoninStark ora vado a vedere, a cosa ti riferisci quando parli dell'anno scorso?
Geoffrey Miller
@@SerotoninStark io non sono riuscita a trovare le cose che dici sinceramente, non mi è chiaro come fai a dire che nonostante dica di essere in una relazione poli, non sia vero. È solo una tua interpretazione?
@@SerotoninStark forse hai male interpretato il tono del mio messaggio che non era una difesa polemica ad Adrian ,ma solo una domanda rispetto a ciò che scrivevi. Ad ogni modo quel tipo di relazione rientra abbastanza nella definizione che ho io di relazioni poliamorosa, accetta che ci sia un triangolo di fatto, se non ho capito male alcune delle sue storie, vivono anche insieme. Invece fatico a comprendere quale sia il punto argomentativo di dire che segue cmdrp, che per carità fa ANCHE molti scivoloni, ma questo non implica che faccia solo scivoloni, né che Adrian abbia come unico riferimento lei.
Ps: No non l ho trovato quel post, adrian sta su molti social con più di un profilo anche (e io non sono su tutti..)
C'è un detto: l'amore è l'unica cosa che si moltiplica per ogni divisore.
Funziona per i figli, perché non può funzionare per i partner?
Ammetto la poca esperienza nell'ambito quindi se ho detto un stupidata non siate aggressivi.
A mio avviso hai detto una cosa molto pertinente. Io ero tentata di fare degli esempi sul sentimento poliamoroso (e anche sulla gestione del tempo, che non capisco perché venga vista come una divisione) prendendo spunto dall'amore per i figli e dalla vita da genitrice di più di un figlio, ma mi son frenata perché non mi sembra un ambiente amichevole e non vorrei essere malinterpretata.
Un'altra delle considerazioni che avrei fatto partendo da questo punto di vista è la seguente: in questo video si asserisce una cosa (tra le tante) molto probabilmente campata per aria e che trovo sbagliata, cioè il fatto che in più persone aumenterebbero le liti. Senza voler assolutamente giudicare chi è monogamico per natura e fermo restando che, secondo me, uno non può cambiare la propria indole per convenienza, io ho seri motivi di pensare che il numero più conflittuale (potenzialmente) sia il 2. Non so se c'entra qualcosa il fatto che si dica che il 3 sia il numero perfetto, sicuramente no, ma è un detto che mi ricorda due episodi della mia vita. Uno è che dopo anni di convivenza col mio primo fidanzato, anni in cui lui mi diceva che avrebbe voluto provare a convivere con più amori in base a come mi sentivo io ma che non pensava di esserne capace, abbiamo provato a stare un fine settimana con una ragazza e una delle cose che abbiamo notato era che non riuscivamo più a litigare 🤣 perché lo sguardo e la presenza di una terza persona ci obbligava a vedere la scena anche da fuori e questo faceva naufragare le nostre ragioni personali alla base di un inizio di lite e scoppiavamo a ridere. Dopo altri anni e diverse situazioni che la mia vita mi ha presentato ho notato la stessa cosa con la nascita del mio terzo figlio e cioè che i primi due avevano tendenzialmente smesso di litigare (erano già molto uniti da prima, ma qualche litigio in più c'era). Non penso ora, con ciò, di esaltare il trio 🤣, penso solo che a partire dal superamento della dualità tipica della relazione tra due individui, con l'entrata in gioco di una o più altre persone, ci siano meno occasioni di conflitto, e non il contrario. Questo per quanto riguarda la mia esperienza personale.
Sinceramente se non posso essere unica per un' altra persona preferisco stare sola con me stessa e avere rapporti di amicizia. L' amore è un' altra cosa
Perché non avete invitato anche chi lo vive il poli amore? Come Adrian Fartade?
Rick, confondi essere poliamoroso con l'essere in una relazione poliamorosa: la seconda è un patto che fai con delle persone ed è una scelta, la prima non la decidi tu. Eventualmente lo puoi scoprire una volta che ti trovi nella situazione in cui ti innamori di un'altra persona nonostante tu abbia già una relazione (ad esempio tutte le persone che hanno un amante sono poliamorosi, ma non sono in una relazione poliamorosa).
Una persona infedele o traditrice, non è poliamorosa.
La definizione di poliamore necessita del consenso.
Se non c'è consenso non rientra nella definizione di poliamore.
No direi che se tu hai una relazione e ti vedi con un altra persona senza che la prima lo sappia (e sia d'accordo; anche se poi su questo accordo ci sarebbe da parlare per capire qual è l'intenzione dietro al suo SI e quali sono le conseguenze poi di questo SI) non sei poliamoroso, sei uno che ha una doppia vita.
@@Be82Ro Essere poliamorosi significa avere/avere il desiderio di essere in una relazione sentimentale con più di una persona. Qui l'etica c'entra poco, è qualcosa che si sente. Se ami tua moglie e anche la tua amante, sei poliamoroso (come persona).
Non sei in una in una relazione poliamorosa, che significa che tutte le persone con cui hai una relazione sono a conoscenza che tu hai anche altre relazioni.
Quindi nell'essere poliamorosi non c'entra il fatto che gli altri siano a conoscenza o meno, è un desiderio o un sentimento personale.
@@bekkin88 una volta si chiamavano appunto persone dalla doppia vita e cornificatori. Oggi poliamorosi ma la sostanza non cambia.
@@cfourier ho capito ma il consenso in questo caso è umiliante per chi accetta
"A sedic'anni avevo più erezioni che amici" hahahahah, mi hai ucciso rick LUL
Buongiorno, stavo ascoltando su spotify questo daily cogito e mi avete fatto pensare ad una possibile motivazione sul poliamore, oltre a quelle già discusse. Dato che si ha soprattutto in età abbastanza giovanile (se non erro avete detto tra i 15 e 20 anni, chiedo venia in caso di errore) non è possibile che venga approcciato solo per fare delle “prove con l’altro sesso”, nel senso letterario della frase? Guardando la società contemporanea, e cercando di immedesimarmi in un quindicenne, posso notare che molte famiglie hanno subito un divorzio (o lo sono di fatto in casa ma non ufficialmente) oppure sono famiglie allargate o si hanno amanti perché il compagno/a si è poi scoperto non andare più bene e così discorrendo. Potrebbe essere che, i giovani di questo periodo, subendo non indifferenti traumi da parte dei genitori e della società, prima di fare una scelta “definitiva”, vogliano solo provare ed esplorare le diverse tipologie di amore e il rapporto che si crea tra le persone di sesso opposto (o ambo sessi e altre tipologie di sessualità) senza però legarsi con fidanzamenti o possesso della persona?
Stavo leggendo giusto ieri un capitolo del libro “La scimmia nuda” di Desmond Morris (ne consiglio la lettura anche se non ha una chiave di lettura filosofica) riguardante questo aspetto e della vita sessuale generica, sia dal punto di vista dello scimpanzè che dal punto di vista dell’uomo.
Per molti versi credo che il poliamore contemporaneo si avvicini molto ai rapporti che si avevano prima delle imposizioni sociali, religiose, pseudo morali e via dicendo. Con il passare dei secoli, ci siamo autoimposti (parlando in modo generico del genere umano) delle regole, ma esse non fanno parte del nostro essere biologico. Esse ci forzano ad incastrarci in una società che, in quanto fatta da umani, non è perfetta. Anche l’amore, e ciò che ne consegue, sono aspetti umani, quindi se la società e le regole fatte dagli uomini non sono perfette, come potrebbe esserlo l’amore? Per di più l’amore è un aspetto molto soggettivo dell’uomo, non ha nessun tipo di oggettività o regole preimpostate che si possano definire in modo universale e inequivocabile.
Queste regole della società ci hanno tolto, per un certo verso, la possibilità di scoprire, di esplorare, di provare per poi avere delle idee e pareri basate sulla singola persona e le proprie esperienze, e non sulla società che non potrà mai rappresentare le idee e/o i pensieri e/o esperienze di ogni singolo individuo. Lungi da me giudicare cosa sia giusto o sbagliato, se il poliamore sia una moda passeggera o meno, ma mettendo tutto sotto una luce più biologica che non mentale (Psicologica? Filosofica? Vi do libera interpretazione di quest’ultima parola), riesco a capire con più facilità il perché della sua esistenza e del perché vada “di moda” e si sia diffusa soprattutto in età giovanile.
Chiedo scusa per il post logorroico in caso l’abbiate letto e vi auguro tante e interessanti cogitate per il futuro.
Fantastico commento, interessante il tuo punto di vista, credo possa essere una delle valide interpretazioni.
@@michallazzarorafinski8135 grazie mille per il commento.
@@ambra171 condivido, molto interessante
Rispondo dopo un anno, ma lo faccio con piacere! È un errore il pensare che il poliamore sia così tanto giovanile, infatti nell'adolescenza è una cosa veramente molto rara e non per l'età, ma semplicemente perché le persone poliamorose sono pochissime, ancor meno quelle che lo scoprono e cercano di farlo in adolescenza, per cui è praticamente impossibile trovarsi nella stessa città tra ragazzi poliamorosi, al 90% sono relazioni a distanza e senza risorse economiche è ancora più ardua e va da se che non possa proprio essere una relazione s3ssuale. Sul loro numero testimoniano i canali social, soprattutto TikTok che è l'emblema dei giovani, io, a 19 anni, sono l'unico che porta video a tema in Italia e tra i più giovani al mondo, se provi a cercare tutti i contenuti a riguardo usciti questa settimana, troverai solo miei video (sempre su TikTok eh) e qualche 25-30 enne che fa un piccolo video informativo.
L'età media si attesta oltre i 24 anni più o meno, è lì che si iniziano a frequentare degli ambienti fisicamente dove è fattibile fare questi incontri (comunità LGBT, ecc) e si ha la maturità per riuscire a gestirla. E tutti ci arrivano dopo una profonda riflessione, solitamente ben articolata, che forse potrebbe anche essere innescata da un trauma, ma seguendo la logica e contando che il 51% delle coppie monogame divorzia (senza contare quelli che vorrebbero ma non lo fanno "per i figli") il numero di poliamorosi dovrebbe essere immane, ma invece i giovani continuano a seguire le meccaniche tossiche dei genitori
Mi hanno consigliato questo video, da poliamoroso lo trovo molto superficiale e ricco di cose decisamente sbagliate, una visione sinceramente molto da mono che ignora di cosa sta parlando.
Mi spiego meglio con qualche punto:
1 Parlare della gestione del tempo solo in termini quantitativi e non qualitativi, certo se sto più partner il tempo è minore, ma questo può essere migliore come qualità di tanto tempo perso che passano le coppie annoiate al centro commerciale, con ognuna di loro posso fare cose diverse che ci appassionano entrambi. Poi non valutate il tempo che si può passare assieme come polecola ( "coppia" poliamorosa ).
2 Confondente la poligamia Araba con il poliamore, la prima è monolaterale il secondo è paritario giusto per evidenziare una differenza.
Per favore quando parlare di Poliamore fatelo con qualcuno che lo sia ! o prendete informazioni.
Ps. non. date del filosofo per favore a Sgarbi ... i filosofi si rivoltano nella tomba!
Ma innanzitutto quella di Sgarbi era una battuta. Stavano parlando di poliamorosità e di come vari filosofi fossero o coppie aperte o poliamorosi, poi Rick ci ha infilato Sgarbi, dato che sono noti i suoi trascorsi amorosi.
Poi riguardo alla poligamia musulmana: ma cosa significa monolaterale? Io nei versetti del Corano non l'ho mai visto questo termine. Magari mi saprai dare qualche delucidazione.
Voi due siete fantastici. Una grande sensibilità e profondità mista a tanta ricerca interiore personale e cultura. ❤️
Secondo me la discussione (interessantissima), era un po' di parte, sarebbe bello come avete voi stessi proposto, avere un confronto con chi viva concretamente questa situazione, sennò qui sono solo punti di vista non supportati da prove di nessun tipo. Dal mio punto di vista, queste dinamiche di competitività e gelosia che esistono, non hanno nulla a che vedere con l'amore, dunque il presupposto teorico del
poliamore è condivisibilissimo, razionalmente molto più condivisibile dell'amore di coppia monogamico (sostenuto da pesanti sovrastrutture sociali,ma osservato nella sua realtà, resta ben poco di "amorevole" o maturo da osservare). Più l'amore è chiuso e meno di amore si tratta, e solo in un condizione di estrema libertà un "amore" di qualunque tipo può fluire. Che poi possa sembrare ideologico o troppo utopico, può darsi, ma questo non perché sia fuffa ma semmai perché non siamo ancora abbastanza evoluti, come esseri umani, e abbastanza in grado di gestire i nostri conflitti interni. Di conseguenza considerare certe dinamiche come inevitabili, parte della biologia, ecc, senza neanche voler provare a trascendere questi aspetti, facendo un lavoro su di sè profondo, mi pare come una resa dinanzi alle nostre fragilità. Secondo me una persona immensamente matura e equilibrata, serena, ma soprattutto libera, può riuscire a vivere questa situazione senza sviluppare conflitti, a viverla senza prosciugarsi di energie, chiaramente una persona di questo tipo è estremamente rara e di conseguenza è più probabile che sotto la categoria del poliamore finiscano persone mosse da istinti o bisogni completamente diversi, come detto da voi.
Interessanti le tue considerazioni ✌🏻
Solo una persona molto molto libera interiormente può essere poliamorosa. Di fatto lo siamo tutti, perché tutti amiamo molte persone e dedichiamo loro del tempo, e questo non ci devasta. Penso che l'errore di rick stia nel fatto di confondere il polimorfismo con una serie di relazioni contemporanee, gestite nel modo in cui comunemente si gestisce una relazione esclusiva. Personalmente, quando ho avuto più relazioni contemporaneamente, quando non ero con i soggetti interessati non consumavo la mia ram ripensando alle cose che avevamo detto o fatto. Facevo e mi interessavo di altre cose.
Secondo me stai commettendo un errore, cioè stai descrivendo la gelosia come un problema e parti dal presupposto che questa descrizione sia oggettiva.
Il fatto è che le relazioni vengono create per migliorare il proprio benessere, nessuno ha l'obiettivo di diventare un superumano privo di limiti. Possiamo anche vedere la gelosia come un difetto, ma se è vero (come credo) che ha basi biologiche e non solo culturali, allora tentare di estirparla richiede uno sforzo non minore di quello che ci è richiesto nella relazione monogama, quando rinunciamo in parte alle nostre pulsioni.
Se l'obiettivo è il benessere, ed essere fedeli a sé stessi è condizione necessaria al benessere, allora non possiamo vivere come patologico un sentimento insito nella natura umana.
La gelosia può essere vissuta in modo funzionale e la monogamia può portare al benessere. Non esiste nessun motivo, se non la preferenza personale e soggettiva, per ribaltare questa dinamica, che non è, come dici tu, frutto dell'arretratezza.
Chiarito questo punto, vorrei anche sottolineare che l'amore non esiste se non come fatto umano, perché se adottiamo un punto di vista etico ritroviamo la necessità riproduttiva di Schopenhauer, fine. L'amore è spiegabile solo in un contesto umano, e per questo motivo la sua esistenza non può prescindere da quella di certe sovrastrutture sociali, perché l'uomo è un animale fortemente culturale. Le sovrastrutture non sono statiche (pur avendo una loro inerzia, non possono certo essere cambiate dall'oggi al domani), sono funzione del contesto e del tempo, sono lievemente labili (vanno interpretate), ma sono imprescindibili; l'idea che possa esiste un amore decontestualizzato, informe ed epurato da tutte quelle cose "ben poco amorevoli", è sbagliata.
@@alessandropancrazio Be', chiaramente di oggettivo non c'è nulla, e non intendevo passare questo messaggio, stiamo parlando di punti di vista (infatti ho premesso scrivendo "dal mio punto di vista"); la questione è così profondamente relativa e soggettiva, andando tra l'altro a toccare anche questioni personali ed emotive, che ostentare una qualsivoglia imparzialità totale sarebbe una bugia per chiunque... oltre al fatto che non esiste una verità oggettiva su questo tema, proprio perché l'amore è in qualche modo una costruzione mentale, individuale, oltre che sociale. Detto ciò, personalmente sono profondamente convinta che la gelosia sia una componente sopravvalutata e socialmente appoggiata, sostenuta e presentata come parte integrante, se non dimostrazione, dell'amore stesso, mentre nella mia opinione è manifestazione dell'esatto opposto (possessività, pretesa di esclusività, dipendenza affettiva ecc). Questo però non deve essere preso come un giudizio, non è una questione moralista o altro, infatti riconosco che la gelosia, come tanti altri aspetti di fragilità, è intrinseca a noi stessi, alla natura della nostra mente e dei nostri vissuti, nessuno di noi ne è totalmente immune. Ciò non significa che non sia sensato provare a smussare certi aspetti e lavorare in una direzione diversa, così come facciamo riguardo a tantissime altre cose (paura del diverso, istinti violenti, ecc), senza arrenderci alla nostra "biologia"... ma non fraintendere, non sto dicendo che dobbiamo bastonarci per il fatto di essere gelosi o cercare di estirpare questo aspetto in modo totale. La consapevolezza di un limite e la sua accettazione stanno al primo posto, sono la cosa più importante. Semplicemente non sono d'accordo con il sostenere la positività di qualcosa che in realtà ci limita, e in generale, non sono d'accordo col contarsi bugie. Essere gelosi non c'entra nulla con amare... che poi, nella limitatezza della nostra mente, sia difficile o impossibile amare in un modo più elevato, posso riconoscerlo e accettarlo, ma ciò non cambia il mio discorso. Penso che per "elevare" la qualità di una relazione di amore, sia necessario diminuire il grado di attaccamento, e creare il più possibile spazio per la libertà degli individui... e questo non per diventare super uomini ma semplicemente per, come dici tu, creare maggiore benessere, dal momento che la gelosia nuoce primariamente a noi stessi, così come tutte quelle sensazioni che ci restringono e ci rinchiudono, anziché permetterci di fluire oltre i confini della paura. Spero di essermi spiegata, al netto del fatto che, lo ripeto, di sole opinioni stiamo parlando. Comunque se ti interessasse, la visione dell'amore come qualcosa che non coincide con l'attaccamento, è sostenuta nella filosofia orientale ("Con te e senza di te" - Osho). Grazie del confronto
@@Anonymous-90 Mi risuonano molto le tue considerazioni, condivido specie la pacatezza con cui le esprimi e il rispetto della relatività del punto di vista. Daje!
Io non penso riuscirei a reggere una relazione poliamorosa: a me piace molto avere i miei spazi, quindi già è faticoso mantenere una relazione con una persona che amo (per cui ne vale la pena) figuriamoci con due o tre.
Piuttosto preferirei relazioni sessuali occasionali con 3 persone, perché una volta finito il rapporto lo sforzo è terminato.
ma è così faticoso come sforzo? :-D
Ti dirò, la logistica è complicata. Però se vivi sol*, è innegabilmente più facile mantenere i propri spazi
Davvero bellissimo discorso! Mi trovo d'accordo su quasi tutto, soprattutto sulla gelosia. Mi sento però di fare un po' l'avvocato del diavolo. Se anche secondo me è assolutamente vero che l'impegno e la cura sono fondamentali in una relazione, è altrettanto vero che non esiste un rapporto assoluto. Cerco di spiegarmi meglio. Inevitabilmente il terzo, per mile motivi diversi, entra in una relazione, anche se non si tratta di un amante. Può anche solo trattarsi di una paranoia di gelosia, oppure essere qualcosa di molto concreto, ma succede. Arriva inevitabile la domanda del partner se c'è stato qualcosa con qualcun'altro, e credo che in questo rientri anche il fatto che gli/le ex sono un discorso scottante. In questo senso, secondo me la possessività e la gelosia derivano proprio dall'impegno, nel senso che si vorrebbe avere una garanzia, che è in realtà impossibile avere, che il proprio impegno sia ben riposto, cioè che il rapporto sia assoluto. In questo senso ognuno entra in una relazione, prima di tutto con se stesso, con una certa dose di insicurezza.
Rispondo dopo un anno, ma proprio quella è la base del poliamore! Il poliamore non è avere più di una relazione, ma il superare il concetto di cui parli (tra i tanti): non stare lì a crogiolarsi con la possessività e la gelosia, risolvere i conflitti con se stessi e FIDARSI. La fiducia è la base delle relazioni e deve essere cieca perché sai che il tuo partner farà altrettanto e non gli passerà manco per la testa di mentirti
Gran bella live Rick! Se posso, consiglio la lettura "L'eros che non c'è, meraviglie e contraddizioni dell'amore" del Prof Luciano Sesta, docente di filosofia morale e bioetica all'università degli studi di Palermo. Un testo di una chiarezza espositiva e ricchezza di contenuti che non ho ritrovato in nessun altro testo sullo stesso argomento.
Sulla questione della RAM mentale mi piacerebbe dire una cosa: mi sembra che voi affrontiate le diverse relazioni contemporanee come compartimenti separati che come unico legame hanno la persona poliamorosa. Per esempio Rick, quando fai riferimento al comandamento "non desiderare la donna d'altri" dici esplicitamente che il senso di quella frase è di non farsi prendere da fantasie su altre donne (chiedersi come sarebbe stare con ****) perché porterebbe via RAM e questo deteriora la tazza. Ma mi sembra che affronti questa dinamica come un pensiero non condivisibile e che rimane interno a un solo elemento della coppia. L'argomentazione che ti faccio è che nel momento in cui questo pensiero viene espresso nella coppia diventa un momento di condivisione e di conseguenza diventa RAM mentale condivisa e (se ben gestita) benefica alla relazione.
Faccio un esempio personale:
Io sono in una relazione sentimentale con la mia ragazza da quattro anni. In questo tempo la relazione sì è evoluta molto e siamo stati e siamo tutt'ora aperti ad altre persone. Ciò significa che c'è completa trasparenza. Ma anche che parliamo tra di noi di queste altre persone. Io per esempio le ho sempre parlato di chi frequentavo e anche dei sentimenti che provavo. Quel "chissà come sarebbe stare con ****" lo discutevo direttamente con la mia ragazza. E questo ci univa. Quindi aveva un effetto positivo sulla relazione, non deteriorante.
Ovviamente è difficile affrontare certi discorsi e la gelosia è sempre dietro l'angolo. Ma in quel caso ad essere deteriorante sarebbe la gelosia, non il discorso in sé.
Insomma, diverse relazioni non sono per forza una sottrazione tra loro ma a volte possono alimentarsi a vicenda.
Che meraviglia...dunque si riesce? Ma solo a livello di fantasie o amicizie o riuscite a gestire più relazioni intime?
@@Anonymous-90
Si riesce sì :)
A livello di relazioni intime. Però penso che il nostro caso sia quello di poliamore gerarchico perché la nostra relazione viene davanti ad altri legami sentimentali
@@diegosantini2761 per motivi economici?
@@luigidetassis
In che senso motivi economici? 🤔
Ragioni troppo da monogamo, ed è normalissimo, e più che sentire le motivazioni dei poliamorosi dal tuo punto di vista dovresti sforzarti a cambiarlo. Dici che l'anarchia relazionale non sia possibile tra esseri umani ed è chiaro che sei distante da quel punto di vista. Sono anarchico relazionale e sono disposto a rispondere con piacere a qualsiasi domanda.
Ovviamente non voglio minimamente attaccare. Sono cose "nuove" su cui c'è da discutere e non posso pretendere che tutti già sappiano come considerare il poliamore.
Un problema del vostro discorso comunque è che si parli di scelta e di capire perché si diventi poliamorosi.
Ogni cinque minuti sento delle affermazioni a cui vorrei rispondere perché state andando troppo fuori dal punto secondo me...
Scusami ma come la mettiamo con un uomo che ha già una moglie ed esce con un' altra per anni senza dirgli che è sposato? È un poliamoroso che da briciole mi pare ...la moglie sa dei tradimenti del marito, se lo tiene ma la regina deve essere lei, non so di cosa e in più ha ingannato me, contraria a queste relazioni
Una cogitata estremamente interessante! Siete una bomba voi due insieme! Perché non invitare anche Mazzucchelli? :)
Sto notando da qualche tempo un certo senso di superiorità dei movimenti progressisti, quasi a voler comunicare che loro sono più intelligenti degli altri perché vedono attraverso la matrice e gli altri passano il tempo ad annoiarsi dentro di essa.
Va ricordata una cosa: è tutto individuale, non collettivo.
Per me lo Shibari è un'esperienza meravigliosa, ma prima di proporlo a qualcuno devo capire se, per inclinazione e/o natura, la stessa cosa possa andar bene anche a quest'ultimo. Sarebbe illogico per me promulgarne i vantaggi ai quattro venti: semplicemente perché non sono uniformi.
A tutti i fan del poliamore nei commenti, vi ricordo che non è tutto culturale e molta gente vive la collettività in modo molto negativo.
Se la vostra non è una disfunzione (e non lo è), non lo è nemmeno questa.
Parafrasando un filosofo dei nostri tempi: "libertà, libertà, libertà".
Sarebbe stato bello che la cogitata fosse stata fatta con una persona che vive questa cosa da dentro... Peccato
Ho un dubbio...!!! Ma questa relazione poliamore si intende vivere insieme nella stessa casa tutti tre?... Conosco persone un uomo e due donne vivono insieme, dormono insieme tutti tre... immagino che fanno sesso insieme...ecc ecc...la domanda è: a questo si chiama anche poliamore???....o si riferisce la convivenza aparte... ognuno a casa sua... qualcuno che mi risponda per favore
Bisogna fare i conti con l'oste, aka ci vuole un ospite poliamoroso, tranquillo :)
Noi 4 abbiamo vissuto un poliamore etico e completo non gerarchico ho amato due donne le quali avevano una relazione fra loro erano molto innamorate il quarto come me era entusiasta di questa unione non c’era gelosia prevaricazione si è rotta la magia quando una delle due ragazze ha cercato una cosa più univoca cercando il ruolo di principessa e tutto si è rotto
Da poliamoroso concordo, molti non capiscono che è un patto onesto, il tradimento non c'entra
Quando ero giovane ci provai anch'io, ma purtroppo ero evidentemente troppo avanti per i miei tempi. Mi fa piacere che il momento sia arrivato...
@@sabrinatirabassi3529 Come dice quel proverbio "Non c'è più religione(cristiana)".
@@langelodidio-goaldo1105 che c'entra? Io posso essere religioso e poliamoroso al contempo, i retaggi li hanno i/le partner a cui sembra peccaminoso o sono troppo gelose
@@tonino1921 La religione cristiana non accetta il poliamore.
@@langelodidio-goaldo1105 in quale passo della Bibbia c'è scritto qualcosa sul poliamore? Al massimo è contro il tradimento, e i poliamorosi informano una partner quando stanno con un'altra
"Poliamorosità" non si può sentire XD Cmq dipende dalle persone, tu pensi di non avere energie ma ciò vale solo per te. Non è che se ti fai un nuovo amico quelli che avevi prima non contano più nulla... troverai sempre del tempo e delle attenzioni per loro. L'amore non è una torta da dividere in spicchi e proprio per questo non esaurisce mai.
rick du fer parla all'80 %, l'ospite al 20.
Visto che molti te lo chiedono se non vuoi andare sul "classico" Fartade qua noi 5 o 6 persone disponibili a parlare di esperienza diretta le abbiamo (infatti per caso questo venerdi abbiamo una live sulle relazioni Poly)
E di ciò che il disturbo del narcisismo overt e covert ne sia legato, piaccia o meno, no?
Peccato si sessualizzi tutto senza parlare del Dsm
Detto da persona diagnosticata borderline che non si prende e non prende per il culo riguardo alle dinamiche. Quindi non sto offendendo né sono polemica, rifletto. Purtroppo studiare filosofia accompagnata senza volerlo da un disturbo psichiatrico, mi fa riflettere ulteriormente e difficilmente posso accettare alibi. Da me e da altri
@@francescaromeo9007 perdonami ma cosa ha a che fare con il mio commento?
@@pellegrino_for_debitumnaturae Ciao, ti conosco da altre interviste che hai fatto, con Abicocca e Ergosia nelle quali parli di te con molta onestà. Come me. Credo che ci siano connessioni rispetto a questo argomento
Ho visto questa puntata talmente tante volte, che l'ultima volta ho finito per rivederla a velocità 0.5, con una buona bottiglia di Nebbiolo a fianco. Credo sia pleonastico sottolineare il fatto che mi sia sentito in compagnia di due amici intenti a conversare amabilmente, sotto i fumi dell'alcol. Grazie Rick, grazie Gennaro. E' stata una gran bella serata, anche se in realtà l'unico ubriaco, in fin dei conti, ero io. Per chi volesse tentare l'esperimento a velocità dimezzata, suggerisco di iniziare a 16:39...
Dude I can't stop staring at his hands
lmao
È un video di tre anni fa e forse questo commento non verrà letto da nessuno (forse neanche dal creatore del contenuto). Ho trovato gli interventi di Rick estremamente presuntuosi dall’inizio alla fine. Tutte le sue argomentazioni sono solo punti di vista personali ricolmi di pregiudizi. L’unica cosa che ti posso dire in risposta, è che la poliamorosità è un orientamento relazionale, una scelta che nasce però da un bisogno. Non è come scegliere tra pizza o giapponese! Nel mio caso, non potrei mai stare in una relazione monogama, ci starei male, ci soffrirei perché non corrisponde al mio orientamento relazionale. Io mi auguro Rick, che tu riesca a portare su questo canale una persona non monogama per ascoltare il suo punto di vista. La verità assoluta non ce l’ha nessuno in tasca. Credo che semplicemente si debba cercare il tipo di relazione che faccia stare bene se stessi e gli altri, nel rispetto reciproco!
Salve, premetto che io faccio parte di una coppia aperta, il mio pensiero da persona che vive comunque più relazione contemporaneamente é che l’amore é una cosa difficilissima da trovare e da provare, molto spesso viene confuso con l’innamora mento o con l’attrazione. L’amore é molto di più, l’amore é quel sentimento profondo che lega due persone e che va oltre la sessualità, io e mia moglie siamo insieme da 13 anni, abbiamo scoperto la possibilità di vivere serenamente la coppia aperta parlando del fatto che é impossibile non provare attrazione verso altre persone, naturalmente escludo le persone che vivono l’asessualità, ma di base anche la persona più innamorata al mondo guardando un partner attraente prova eccitazione. E perché dover reprimere questo sentimento, chi ci vieta di poter uscire e conoscere intimamente altre persone? A questa domanda ci siamo semplicemente risposto così: nessuno. E vi giuro io venivo da relazioni nelle quali le corna volavano, sono passato ad una relazione di completo rispetto e completa sincerità. Ma non é finita qui io sono un FA Fat Admirer un uomo attratto solo da donne plus size, che non vuol dire una 54 ma piuttosto una 64 se parliamo di numeri mia moglie é arrivata a pesare oltre 220kg ma poi tre anni fa ha dovuto fare un intervento e ad oggi ha perso 130kg, perché vi racconto questo perché vi parlavo prima dell’amore e di cosa fosse. Io non voglio e non riesco ad immaginare la mia vita senza di lei, anche se ad oggi tra me e lei non facciamo più sesso, badate bene non ne facciamo di meno, non lo facciamo affatto, eppure io la amo da morire. E entrambi abbiamo degli amici con i quali invece passiamo piacevoli serate di sesso. In conclusione la poliamorosita può essere vissuta ma io personalmente non ho mai provato amore per qualcun altro oltre mia moglie, quindi secondo me possono esistere leggere differenze tra poliamorosita e polisessualita. Scusate l’intervento molto lungo ma penso possa essere attinente al video. Buona proseguimento RAmen
minkia 220kg è l'equivalente di 4 angelina jolie
Io sono stata con un uomo per 12 anni che non mi ha mai detto di essere sposato fino a quando l' ho scoperto. Diceva di amarmi ma intanto aveva una moglie a casa che probabilmente sapeva tutto perché non ha fatto una piega. Che significa coppia aperta? Che se voglio uscire con una donne e trombare lo dico all' altro? Se voglio farmi un weekend con lei ci vado? La cosa può anche sfuggire di mano innamorandosi di un' altra che non è la moglie
Ma siamo proprio sicuri che sia possibile separare la carnalità dalle emozioni e dai sentimenti? A me sembra un concetto tutt'altro che scontato ed evidente, sebbene tanti lo condividano, prendendolo praticamente come un assioma.
sicuramente per le donne è molto più raro dividere sesso ed emozioni
Un uomo sposato che si dichiarava divorziato è uscito con me per 12 anni ingannandomi. La moglie probabilmente sa tutto dei tradimenti, forse sono una coppia aperta ma ha ingannato me, che alla fine non sapevo nulla e prendevo briciole su briciole. Diceva di amarmi ...
I miei 2 cents. Ma se tante le volte le relazioni non fossero così statiche e definite? Nel senso, io non sono d'accordo per niente sulla definizione di relazione e su quello che hai lasciato intendere che fosse. Data la tua premessa posso (non lo sono, ma potrei convincermi) pure essere d'accordo. Ma semplicemente le mie relazioni sono diverse dalle tue, se contano di più o di meno non mi interessa. Se è sbagliato chiamarle relazioni (a causa della sua definizione da vocabolario) non mi interessa. Non mi piacerebbe vivere le relazioni con quel tipo di approccio, non penso di impegnarmi poco per le mie relazioni e nonostante questo non credo che tu debba fare diversamente.
Ho letto un articolo di recente di Dario Vignali in cui parlava di speciazione culturale: e se fosse in corso anche una speciazione relazione?
Non so Rick, forse la soggettività in questo ambito è così marcata che parlare di giusto o sbagliato nei ragionamenti lascia il tempo che trova. Quindi non è che hai torto o ragione, siamo semplicemente diversi ed è bellissimo così. Ognuno deve seguire il suo flusso etico, emotivo e relazionale. Cosa sia meglio o peggio (se esiste una risposta) è ininfluente, perché non si può negare la propria essenza.
Grazie delle riflessioni a tutti e due!
Solo io vedo una marea di false dicotomie in questa chiacchierata?
O hai una relazione o non puoi lavorare bene. Puoi avere relazioni meno profonde , puoi lavorare di meno, puoi avere una relazione più approfondita di altre....le opzioni sono molte...
Poi questa interpretazione dei comandamenti del tutto discutibile, affermata senza alcun dubbio come fosse l'unica possibile...boh
Grazie! Argomento molto interessante
Quando hai detto "RAM MENTALE" ho avuto un orgas*** (un sussulto di gioia)
"Sono come De Sade"
~Rick 2021
not bad XD
Sarebbe interessante parlare anche di "monogamia seriale" ovvero il succedersi di più relazioni con un partner alla volta e l'essere consapevoli che queste relazioni non sono definitive con certezza e come pensare il concetto di impegno...
sarebbe MOLTO interessante! non ricordo più dove avevo ascoltato qualcuno dire "il concetto di monogamia è passato dal significare 'un solo partner per tutta la vita' al significare 'un solo partner per volta" (forse TedTalks?) e mi è tornato in mente leggendo il tuo commento
@@coquelicot9455 difficile essere innamorati di più di una persona alla volta
Da profano di questo tipo di relazioni ho trovato la vostra discussione molto interessante, grazie mille
Rick, ti consiglio i libri "la zoccola etica" e "il mito della monogamia", troverai tante risposte capo.
Bellissimi! 😍
Ciao Rick, sto finendo di leggere un libro che parla del concetto dell'amore. Sarebbe fantastico avere un tuo parere. Il libro si chiama Con te senza te di Osho. Mi ritengo una persona abbastanza razionalista e questo libro mette un po' da parte la razionalità. Eppure lo trovo meraviglioso. Un abbraccio!
Mamma mia, per un istante ho letto "sto fingendo di leggere un libro"...
Letto pure io, stravolge ogni prospettiva ma non ho potuto che trovarmi razionalmente d'accordo con la maggior parte delle cose dette, sarebbe interessante se qualcuno ne parlasse
Te ne consiglio un altro: La duplice fiamma, di Octavio Paz.
@@84Elenai grazie Elena, un abbraccio
@@sabrinatirabassi3529 hahaha
Riccardo dal Ferro,io ti stimo e ti incoraggio,debbo però farti una piccola ammenda;cerca di fare parlare un po' di più anche i tuoi interessanti ospiti,senza polemica, ciao. P.S il lavoro che fate è ottimo.
Certo, nelle relazioni poliamorose il concetto stesso di relazione non è quello che la maggior parte delle persone intende, non è un "tu sei tutto il mio mondo", ovviamente, perché di fatto non lo sei, sarebbe un paradosso. Ed è proprio per quello che esiste ciò. È quello il bello.
Hai più persone dalle quali ricevere e dare affetto, rapporti sessuali, condividere esperienze, avere complicità senza doverti mentalmente affaticare. Quindi è piuttosto semplice capire perché viene fatta questa scelta. Penso sia errato non chiamarla "relazione" solo perché non coincide con il senso che diamo noi al termine.
Eppure, nel momento in cui si stava assieme, io e la mia compagna eravamo entrambi "tutto" per l'altro.
Ma quando lei era col suo compagno, erano anche loro "tutto" per l'altro.
Anzi, lo erano ancor più di prima.
Capisco che possa sembrare strano, ma questa è stata la nostra esperienza vissuta.
@@cfourier con "tutto" intendo proprio in senso pratico, non so se riesco a spiegarmi a dovere, non sono il massimo nel farlo e chiedo scusa ma quello che volevo dire si riferiva puramente ad un fatto... "numerico" e logistico? Se così si può dire. Se si parla del lato sentimentale, non ho nessun problema né vergogna ad ammettere che mi è capitato più volte di voler avere relazioni con più persone perché sentivo di essere innamorata nello stesso modo (ma in modo diverso) di tutti loro e mi dedicavo mentalmente nella stessa maniera.
@@oyze_ Vedo se riesco a risponderti secondo quello che mi avevi chiesto.
Nella pratica, qualche volta io andavo da lei e altre volte lei veniva da me.
Molto spesso eravamo tutti e 3 assieme, intendo nelle cose pratiche, non a letto.
Si faceva la spesa assieme, si mangiava assieme, si cenava fuori assieme.
Oppure uno andava a fare commissioni fuori e gli altri due erano tranquilli da soli.
I momenti d'intimità tra me e lei e tra lui e lei, c'erano quando non c'era l'altro, perché aveva da lavorare o altro.
C'è sempre stata questa idea di "rispetto", che era più l'esigenza di loro due.
Per quel che mi riguarda se ne sarebbe potuto pure tranquillamente fare a meno, ma non mi pesava.
Oppure ci si scambiava gesti affettuosi o qualcosa di più, quando l'altro aveva da fare in un'altra stanza.
Erano pure divertenti gli ammiccamenti rapidi, i gesti d'intesa, le occhiate.... magari mentre uno faceva da mangiare o stava a guardare la TV.
Non ci pesava non poter fare certe cose sempre, anzi, questa cosa ci divertiva pure.
Quando avevo altro da fare, sapevo bene che lei era col suo compagno ed io ero contento per loro.
Idem avveniva quando io ero solo con lei.
Vorrei si capisse, che eravamo del tutto soddisfatti, non sentivamo mai la mancanza di lei.
E anche lei teneva molto a fare la sua vita.
È una persona molto in gamba e piena d'iniziative.
Oltre a noi aveva molti interessi e molti amici.
Io non ho mai sentito la sua mancanza e ho casa mia, faccio la mia vita, sono una persona molto indipendente.
Se avessimo dovuto rinunciare a qualcosa o avessimo dovuto seguire delle regole o pianificare quel che dovevamo o non dovevamo fare, non ci saremmo messi in quest'avventura.
Anche i gruppi poliamoristi ci stavano stretti, soprattutto a loro.
Io li ho frequentati per un po', poi ne sono uscito. Troppo ideologici, per i miei gusti. E pure per loro.
@@cfourier Mi fa davvero piacere che tu abbia condiviso la tua esperienza, ho sempre trovato questo tipo di relazioni interessanti ma non avevo mai conosciuto nessuno che effettivamente le avesse sperimentate. Grazie!
@@oyze_ Credo che sia molto importante condividere queste esperienze, superando i tabù.
Questa è stata una grande differenza tra me e altri.
La maggioranza preferisce vivere queste cose di nascosto, per paura del giudizio altrui.
Per me sono cose troppe belle, per tenerle nascoste.
Rick, ti si vuole bene, ma cosa li inviti a fare degli esperti se poi stanno lì a guardarti?
Nel senso che gli ha lasciato poco spazio? Però comunque mi sembra che l'ospite non avesse così tanti contenuti da mettere sul tavolo
@@rodas4yt137 Perché non mi conosci caro
@@genna78 Può darsi
Io non provo gelosia.
Non è che mi sforzo di non provarne, non ne provo proprio.
E non faccio confronti con altri.
Trovo fuori luogo paragonarli a me.
Ognuno è migliore di me su alcune cose e peggiore di me su altre.
Sono così individualista da considerare ogni persona come unica e nemmeno confrontabile con altre.
Ho avuto una bellissima relazione poliamorosa SERIA, durata 6 anni.
La mia dimensione ideale è quella della tribù. Credo che sarebbe molto meglio della famiglia nucleare anche per quel che riguarda l'educazione dei bambini.
Trovo la coppia qualcosa di asfissiante, non mi ci potrei mai adattare.
Nemmeno la competizione è qualcosa che faccia parte della mia vita.
Con le mie compagne abbiamo spesso giocato a dire chi ci piaceva e perché, divertendoci molto.
E sono molto curioso di sapere chi e cosa di quella persona piace alla mia compagna perché m'incuriosisce TUTTO, della mia compagna.
Riguardo alla gelosia, se si parte pretendendo di sopprimerla, si fa un grande errore a cui seguono disastri.
Meglio che, chi prova gelosia, non inizi nemmeno ad essere poly, perché non può funzionare.
Mi piace leggere nel tuo commento che citi la dimensione della tribù, io persino da piccola facevo fare a dei bambolottini una tribù paragonabile a ciò che oggi si chiamerebbe famiglia poliamorosa (eppure la Barbie esisteva, credo che si nasca con una personalità non tanto influenzabile quanto si crede comunemente).
@@ManuelaGarreffa Eccovi qui! I vostri commenti sono i migliori, come al solito :)
@@teniadelcerebro mi fa piacere che non passi inosservato questo commento di Charles al quale non per niente ho potuto rispondere senza innervosirmi hihihi grazie per la tua presenza :))
Che bello. Ma due partner o più? Ma quindi riuscivate a gestire la cosa senza conflitti tra gli uni e gli altri? A livello di organizzazione del tempo libero come funzionava, un weekend con una e uno con l'altra? E il senso di innamoramento se si focalizza su una non diminuisce verso l'altra? (O si ma non importa perché non occorre sentirsi innamorati). Perdona la sfilza di domande ma trovo affascinante tutto questo.
@@Anonymous-90 La mia compagna stava con me e il suo compagno. Amava entrambi.
Non c'erano assolutamente conflitti, andavamo perfettamente d'accordo.
La cosa finì dopo 6 anni, come finisce per una coppia monogama, per motivi estranei al tipo di relazione.
Riguardo al tempo, non si pianificava nulla, come vedo si tende a credere.
Stavamo spesso assieme, anche se non a letto, compatibilmente col lavoro o altri impegni.
Capitava che si andasse a cena assieme o solo io e lei.
Lo stesso per le passeggiate o a fare la spesa.
Stavamo assieme quando ne avevamo il tempo e la voglia.
Riguardo all'intensità dell'amore, quando arrivai io, la relazione primaria migliorò di molto.
Lei mi raccontava come l'innamoramento fosse rinato tra lei e il suo compagno e mi diceva che erano due cose diverse, perché io e lui siamo diversi e amiamo in modo diverso.
Ma non ci furono mai confronti.
Lei evitava accuratamente che i discorsi potessero anche vagamente avvicinarsi a confronti.
Loro evitavano anche di parlare di regole o definizioni.
Per me era una relazione a polifedele a 3 e a V, ma a loro non piacevano queste "etichette".
Di fatto, però, questo era.
Anonymous, niente da perdonarti, mi fa piacere risponderti.
Un'ultima cosa, che vorrei comunicare alla mia ex, se un giorno le capiterà di leggermi: spero tu non te la prenda se ho raccontato di noi. Non ho mai capito che male ci sia a raccontare una così bella esperienza. Per me non la sminuisce per nulla, come hai sempre pensato tu.
Mi manchi ancora, dopo tanti anni.
Ottimo episodio ⚡💯💯
momento di qualità a 23:53 in basso a destra
Ragazzi, qualcuno sa dirmi se rick ha fatto un daily cogito sulla crisi del 2008?
ecco rick che distrugge una favola
Non credo si possa parlare d'amore.
Grande Bertrand Russell. Rick a quando una monografica su Russell?
Tu parli di investire il proprio tempo e la propria vita come se tutti sapessero fare investimenti consapevoli, investimenti così impattanti tra l'altro. Non è così, la maggior parte delle persone investono il 100% in una sola relazione a causa della cultura in cui vivono. Essendo un investimento inconsapevole e senza accettazione dei rischi in modo consapevole il rischio di fallimento è altissimo. Un fallimento in seguito a un investimento inconsapevole porta a rabbia e porta a non accettare le proprie responsabilità, incolpando quindi solo l'altra persona. Io trovo che la mono-normatività sia un modo facilissimo per rovinarsi la vita. Di monogami consapevoli ne conosco pochissimi e basta parlarci assieme e sapere quanto conoscono delle non-monogamie per capire che non conoscono nemmeno la monogamia. É simile a essere gay in un mondo in cui l'eterosessualità è imperante e totale, lo si potrebbe scoprire molto tardi perché l'omosessualità è vietata e tenuta nascosta. Senza esempi è arduo o più lento scoprire ciò che si è.
Scusami ma non ho capito il rilievo 😅
L'infatuazuione è cieca, l'amore no
è vero...ma senza infatuazione ti fai due oo...
Wow.....mi hai appena illuminato più tu sui comandamenti che anni di catechismo!!!!
Padova dispone di una nutrita comunità poliamorosa, sarebbe bastato chiedere a chi intraprende questo stile relazionale che significa trovarcisi e quali problemi e vantaggi comporta.
Il poliamore appare come "yayyy si 🎺 tromba in giro" la realtà è più simile a incastrare tutto nel calendario... esigere di amare una persona sola è un po' come chiedere "vuoi più bene alla mamma o al papà" o ancora pensare che i genitori che hanno più figli non li amino anche se sono più di 1
ma come puoi comparare l'amore romantico a quello genitoriale scusa
anarchia relazionale non vuol dire solo "non definirsi come gerarchi, non gerarchici o altro" ma significa proprio "non definire le relazioni come amicali o romantiche". Coloro che vivono in questo modo le relazioni (io compreso) vivono le altre entità come "vicine, in relazioni profonde" o come più "lontane o poco approfondite". In questo modo non esiste una differenza tra "migliori amici" e "relazioni amorose", ma ogni relazione va naturalmente ad approfondirsi e diventare intima o meno (senza nessuna "dichiarazione" o incasellamento).
Dopo di che, spesso e volentieri chi vive le relazioni in maniera poliamorosa non cerca di riprodurre (nella maggior parte dei casi) le dinamiche monogame. Per chiarici: sposasrsi, prendere una casa assieme e fare figli non sono obiettivi scontati. Anche per questo è possibile avere più relazioni profonde e interlacciate tra loro contemporaneamente. Non è una cosa scontata ma spesso e volentieri, poi, queste relazioni sono proprio, per l'appunto, interlacciate. Tuttu approfondiscono con tuttu creando relazioni che non siano molteplici e distaccate tra loro (e questo anche sul piano delle energie mentali e del tempo ti porta a far evolvere una relazione più complessa senza dover suddividere le energie in molteplici relazioni completamente scollegate).
Cosa intortante nelle relazioni poliamorose: si cerca sempre di non limitare lu altru (tramite atti di gelosia) nelle proprie esperienze, e trarre invece piacere dal fatto che le persone alle quali vogliamo bene stanno altrettanto bene e traggono felicità anche da altru senza nulla togliere alla nostra relazione ma anzi arricchendola. Questo non porta a forme di disimpegno, perché la fine delle relazioni e gli allontanamenti (oltre che da percorsi di vita troppo differenti) dipendono solo dalla cura che dai alle relazioni stesse e non alla spesso accomodante esclusività.
Io ho solo una domanda: come si fanno a sopportare piu partner? Se parliamo di relazione vera e non di un trend del momento.
La mia opinione è che l amore viene scambiato per tante cose: tipo voler creare una famiglia o una grande attrazione fisica.
Mentre il sentimento dell amore vero e puro, io non lo vedo nelle coppie che vedo ovunque....vedo solo accordi finanziari o sessuali e tante bugie e finzioni. E il poliamore mi sembra l'apice di questo non amore.
Se devi sopportare qualcuno e basta alcune persone non ci stanno! Io sono poliamorosa, non ho attorno a me persone che devo sopportare ma persone che mi migliorano la vita e che sono felice di avere attorno a me, pur essendo persone con cui di tanto in tanto possono esserci disaccordi (quello mi sembra normale e capita in tutte le relazioni) io sono grata di averle nella mia vita e la arricchiscono
Verissimo
il poliamore è libertà e solitudine: In gabbia amati oppure liberi e soli
L' idealizzazione dell' idealizzazione è forse la cosa più preoccupante e denota l' assenza di mente ancora da strutturare. Le esperienze/ a, dove è stato riposto un sogno* l' idealizzazione, non andate a buon fine, possono in qualche modo spingere a non concentrare l' attenzione su un unico impegno da prendere .La varietà di relazioni ,vissuta superficialmente o peggio ancora ,ad un quid dall' animale,è chiaro che non può rivelare in sè la "qualità " o la scoperta del sè . È solo un seguire le nuove tendenze ( si diffusissimo questo primo e caotico approccio) . È un po come evitare ,di chiedere" cosa ti piace?" Cosa ti rende felice"? No,c' è la sostituzione magica preveggente " sò io cosa ti piace ,TU SEI così..senza dubbio, quindi,solo così puoi vivere( il plagio ben fatto ha i suoi risvolti). Una mente che ha struttura ,difficilmente andrà in oblio solo per un accaduto non piacevole. Ho conosciuto molti ragazzini che hanno frequentato scuole poco raccomandabili,ma nonostante questo ,non so sono conformati al peggio,alle problematiche di gruppo( il plagio può far più danni di un pestaggio) soprattutto se inflitto da una persona che ha molto ascendente ed abilità. La ripetizione ad oltranza sè funziona con l' apprendimento della poesia ,😏funziona con tutto. Detto ciò,mi trovo d' accordo sul pensiero che ,vivere in simultanea più situazioni amorose ,non solo erotiche ma anche intime deve richiedere un dispendio d' energia incredibile, 😅 Una fatica nini! Il fatto che si stia diffondendo a macchia d' olio..( come nuova tendenza,intendo)dovrebbe proprio far riflettere. Guardo con stupore anche personaggi famosi che per anni ,hanno trovato e dichiarato pubblicamente il sentirsi bene con due famiglie ( non famiglia allargata per necessità e accordo reciproco) parlo di due situazioni diverse dove l' uomo è una persona in un luogo ed ha un altra identità con l' altra famiglia. Caspita quanta energia! Impossibile non però ,non sottrarre tempo o qualità ad una delle due o ai propri obbiettivi.( Forse sono troppo attempatella per coglierne il meglio o capirne il perchè ,la molla motivante.) Interessante video ed ognuno è libero di vivere e pensarla come vuole ovviamente! Le mie considerazioni nel tuo canale prettamente giovane,troverà dissonanza ( obsoleta🤭)quasi scontata,forse è meglio che nè parli chi vive in situazioni ambivalenti. Solo così verrano fuori i perché e le varie motivazioni da cui trarre nuove riflessioni e argomenti.
32:48 Se conosciamo cento persone e Massimo, quindi sono 101?
Addio.
gran bella live.
forse in relazioni poliamorose non ci si dà il tempo di conoscersi davvero, non si approfondisce la conoscenza dell'altro, si resta un po' più in superficie.
e può andare benissimo così, eh! vivadio!
ma quanti dei poliamanti sono consapevoli di questa possibilità/rinuncia?
La finalità di una relazione è proficua o pro fica? Diciamo che l'una include l'altra.
bellissima cogitata con Conor McGregor
"A 16 anni avevo più erezioni che amici nella mia vita, è evidente"
Morto
Ma... Gennaro, il segreto professionale?
GRAZIE a entrambi, avete espresso benissimo quello che penso anche io.
Ben venga il poliamore, inteso però come una possibilità e una scelta, non come una identità sessuale (quindi "PRATICO il poliamore", e non "SONO poliamoroso) - questo perché io penso che l'innamoramento e l'iniziale attrazione siano irrazionali, poi da lì coltivare un sentimento e una relazione d'amore implichi sempre una scelta e un impegno consapevoli (questo indipendentemente dal numero di partner che si ha).
e quindi perché non potrebbe essere un'identità?
@@lucianobatteri ciao, provo a spiegarmi meglio.
l'identità sessuale è qualcosa con cui noi nasciamo e che non possiamo modificare, giusto?
io credo che il poliAMORE non sia un'identità perché credo che l'amore IN GENERALE non sia qualcosa di completamente naturale, spontaneo e incontrollabile (sia quello "poli" sia quello "mono").
io faccio una differenza tra l'iniziale attrazione verso qualcuno, che è spontanea e non si può controllare, e il successivo sentimento d'amore che si può sviluppare verso quella persona. penso che l'amore, in questo senso, si sviluppi col tempo e derivi da tanti fattori e non tutti sono spontanei o naturali: sono coinvolti anche fattori come l'impegno personale, la condivisione di esperienze, l'assiduità della frequentazione, e molti altri.
le persone possono scegliere di lasciar "morire" un'attrazione molto forte che provano verso qualcuno, oppure possono scegliere di coltivarla e farla evolvere verso un vero e proprio sentimento amoroso.
allora io credo che ci può tranquillamente essere una naturale predisposizione/inclinazione a sentirsi attratti verso più persone contemporaneamente, ma quando parliamo di amore stiamo parlando di una scelta che si decide di compiere, non di qualcosa con cui siamo nati.
ovviamente anche instaurare solo relazioni d'amore monogame è ugualmente il frutto di una scelta, dal mio punto di vista, e di certo non una condizione naturale dell'essere umano.
capisco che si possa non essere d'accordo con il modo in cui vedo l'amore e ovviamente non ci vedo nessun problema, ma spero di aver spiegato un pochino meglio il mio punto di vista.
Ma perché ogni volta che presenti l'ospite sembra che lo insulti povero??😂😂
Raga ma l'ospite è Rick o Gennaro? No perché non parla mai Gennaro...
Che bel vaso di Pandora
Questa cogitata è interessante anche per me, che, al contrario, sono per l'amore come contrapposizione alla relazione.
Evviva la colleganza!!! Vero Genna quello che dici dell’essere felici se l’altro lo è, sono con mio marito da più di 20 anni e ancora lo sperimentiamo entrambi, è bello farsi felici a vicenda!!!
Hai una community troppo educata.
Dove sono le offese?
Dov'è la shitstorm?
:-D
RAM mentale..mi sono emozionato a sentirtelo dire, pensavo di averlo coniato io questo termine. 😝
in una conferenza di Igor Sibaldi si parla dell'etimologia di Liebe, Love ecc. in opposizione a quella di Amore, amour ecc. spiegando che questa è proprio : io godo nel vedere te che godi
In ambito poliamorista la si chiama "compersione" (compersion).
Out of context:
"La sottrazione di RAM porta al deterioramento della tazza"
Ma perché cianciate di cose di cui non avete la minima cognizione di causa con un approccio paternalista che contribuisce solo a fare disinformazione?
Invitate Eloisa!
Bel video, bellissimo tema, trattato in modo molto intelligente. Però avrei preferito se Rick avesse dato più spazio a Gennaro Romagnoli.
Anch'io sono in disaccordo.
L' amore che conosciamo è il modello famiglia di Nazareth.
Ma è un amore idealizzato.
La verità è che la coppia deve svilupparsi naturalmente senza costringersi a un modello prestabilito.
Vi faccio una domanda: quante coppie chiuse conoscete? Realmente
Io credo nessuna ma perché in pochi sono insieme per vero amore
Argomento molto interessante e proposto con intelligenza 👏👏sottolineare le età di sessualità credo sia la base di tutto l'argomento.Credo sbagliato tra ragazzi che devono portare avanti i loro sentimenti di amore e impegnarsi nella loro relazione.Per l'età adulta con scelte c'è un mondo da voler scoprire o restare nella propria coppia che se gestita bene con motivazioni e obbiettivi può portare all'appartamento totale
Dr. Seuss did nothing wrong
Santi numi...
- Parole inventate a caso ("Poliamorosità"!?)
- Uso di termini a casaccio, fraintendenone i significati (i quali evidentemente si ignorano)
- Mischiare in un calderone tante cose diverse (affermare che i poliamorosi prendano ispirazione per le gerarchia dalla poligamia islamica mi ha fatto imbarazzare al vostro posto...)
Rick, capisco che tu magari non sia ferrato sull'argomento,
ma la prossima volta invita qualcuno che sa quel che dice per favore...
(dove finiremo se gli psicologi sono preparati così...)
Poi non credo che vi siate accorti che stavate trattando le relazione amorose come qualcosa di economico, come un asset finanziario, con dei concetti capitalistici (scambio, exchange, scommessa, profitto)...
Non giudico, perché ognuno ha il diritto di vivere le proprie relazioni secondo i propri concetti,
ma mi domando se voi siete coscienti di questo vostro modo capitalizzare gli altri esseri umani (e i sentimenti correlati).
Ecco, come hai detto anche tu, sarebbe il caso di parlare con qualcuno che aderisca alla filosofia Poliamorosa, invece di parlarne voi due che non sapete quasi nulla in materia, né direttamente né indirettamente
Sull'ipotesi di correlazione fra gelosia e poliamore si è davvero palesato che nessuno dei due ha mai letto una pagina di testo sul Poliamore (oltre al fatto di avere un dubbio senso logico)...
Ma anche i poliamorosi capitalizzano gli altri, se no che senso avrebbe avere più partner?
"Quella tazza mi serve per capire cosa voglio bere, quando voglio bere, a che ritmo voglio bere..."
però una persona non è una tazza...quindi servirsi di una persona non è bello
Ciao Genna e ciao Rick tema interessante