Ultime scoperte archeologiche alle palafitte del Lavagnone: scavo di pugnale di bronzo in diretta
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- Опубликовано: 21 авг 2022
- Ultime scoperte archeologiche alle Palafitte del Lavagnone (Desenzano del Garda) , durante gli scavi dell'università degli Studi di Milano diretti dalla professoressa Marta Rapi), incentrati soprattutto attorno all'area dove era stata rinvenuta la piroga monossile nel 2018, reperto attualmente restaurato e visibile al museo Rambotti della stessa Desenzano. Sono state indagate interessanti palificazioni, probabilmente adagiatesi orizzontalmente in seguito a qualche evento naturale della zona paludosa. Nel corso dello scavo numerosi reperti ceramici, e un pugnale di bronzo in buone condizioni, non troppo comune come rinvenimento neile aree abitate
Il sito , che fa parte delle palafitte dell'Arco Alpino riconosciuto Patrimonio Unesco, ha una frequentazione di circa un millennio, luogo ideale per studiare il rapporto tra uomo e ambiente nel lungo periodo. In particolare è un sito importante sia per la cosiddetta "cultura di Polada” del Bronzo Antico, (2200 al 1600 a.C.), e della “cultura delle Palafitte e Terramare” del Bronzo Medio e Recente (tra il 1600 e il 1200/1150 a.C.) 
Наука
Il bronzo è un’altra mia passione,sia le armi che le armature e soprattutto gli scudi greci e le statue,che meraviglia le statue in bronzo…..Un saluto a tutti voi e grazie per quelllo che fate❤❤
Bello !!!
sempre bello ed interessante seguire questo canale.
Buon lavoro.
Ciao
Grandi
Ottimo lavoro, complinenti!
👍👍👍
Potrebbe essere successo una sorta di alluvione riferita a quel periodo?
Molto bello bravissimi un'altro bel tassello di storia che viene in superficie
Potrebbe. Oppure il contrario, un evento siccitoso, va studiato con attenzione
treasure hunter
Ok allora se trovo un reperto antico lo lascio nel posto in cui l'ho trovato in terra...se volete un operatore di metal detector, per trovare oggetti metallici prima di scavarli nelle aree di scavo, sono disponibile! Magari smettete di scavare a 1 centimetro da qualcosa di bello..in altri Paesi come UK e Germania l'uso di Metal detectors e molto comune in aree archeologiche durante gli scavi.
Posso dirle che in UK l’uso del metal detector DURANTE gli scavi non è assolutamente comune, non più che in Italia. In entrambi i paesi si usa quasi esclusivamente per controllare i cumuli di terra asportata. Glielo dico per esperienza diretta. Immagino però che nel caso dell’Uk si riferisca al Portable Antiquity Scheme, cosa che personalmente auspicherei anche per l’Italia, che si riferisce ai ritrovamenti fuori scavo (e NON si scava e non si dovrebbe scavare distruggendo contesti). Sulla Germania non mi pronuncio perché non ho mai scavato lí anche se dubito che sia molto diverso
@@ArchaeoReporterGrazie per la spiegazione piu dettagliata, mi riferivo alla localizzazione di eventuali reperti sul fondo dello scavo, prima di richiudere tutto, cosi da non lasciare eventuali ritrovamenti sotto un sottilissimo strato di terra. Da un punto di vista pratico sarebbe piu facile, un archeologo potrebbe scavare sul punto del segnale del metal detector. Mai mi permetterei di scavare io in modo profano su un sito archeologico. Quache dettaglio tecnico dei metal detectors: non vanno piu in profondita di 15-20 centimetri per una moneta..quindi non sono in grado di trovare reperti profondi a meno che non siano di grandi dimensioni allora si arriva fino a 30-35 centimetri..si tratta sempre di reperti superficiali, come nei campi arati dove la stratificazione e gia stata distrutta dall'aratro.
Si depaupera e si rovina.. .
Bene non scavate. O aspettate che ripiova in autunno. .
a parte il linguaggio pomposo su particolari insignificanti (ad es. quello della Rapi ...), gli archeologi non hanno mai chiarito le ragioni della scomparsa della civilta' palafitticola della pianura Padana (1500-1150 AC), insinuando cause di eccessivo sfruttamento del territorio e conseguenti conflitti sociali. In realta', intono al 1150 c'e' un rapido abbassamento climatico, con probabile aumento della piovosita' e delle inondazioni; lo stesso fenomeno avvenuto nel VI-VII secolo DC
Insignificanti per lei. Liberissimo di valutarli tali.