I segreti delle navi di Roma antica: la "flotta" svelata al nuovo museo di Fiumicino

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  • Опубликовано: 31 мар 2022
  • Il Museo delle Navi di Fiumicino valorizza finalmente una delle più interessanti e variegate "flotte", una flotta molto casuale per la varità, di Roma antica. Si tratta di cinque relitti ben conservati, di età imperiale, che svelano letteralmente i "segreti" costruttivi di tre categorie di imbarcazioni utilizzate da chi operava nel porto della capitale dell'impero, ritrovate proprio antico bacino portuale di Claudio e Traiano, il Portus Ostiensis Augusti, il più grande scalo di tutto il Mediterraneo romano all'apice della sua potenza. in questo caso non si tratta di navi militari, nè di grandi imbarcazioni da mare aperto. In primo luogo ci sono ben tre navi "caudicarie", ossia grandi barche fluviali in grado di risalire il Tevere dai porti di Ostia fino al cuore di Roma, tirate a forza dalle rive.
    Di grande interesse è una rarissima barca da pesca, navis vivara, di piccole dimensioni ma di interessante progettazione. Era dotata infatti di un pozzetto centale che, attraverso un sistema di scarichi e di tappi (in pino) , garantiva il continuo ricambio d'acqua per il pescato, per mantenerlo vivo e pronto per essere venduto alle famiglie con maggiori possibilità economiche, sempre alla ricerca dell'apprezzato pesce di mare (quello di acque dolce era meno caro e prestigioso).
    A noi affascinano le forme marinare del relitto denominato Fiumicino 4: un veliero di piccole dimensioni, adatto alla navigazione di cabotaggio. I suoi circa 10 metri di lunghezza fanno apprezzare l'idrodinamica, la grande qualità costruttiva, gli incastri, quel che resta dell'armamento . Il carico non doveva superare probabilmente le quattro tonnellate, ma la sua manovrabilità doveva rendere questa tipologia molto comune lungo le coste della Penisola e oltre. Le essenze dei fasciami sono locali, nulla di ricercato, ma la qualità mastri costruttori appare evidente nelle soluzioni tecniche adottate.
    Una delle caratteristiche del Museo delle Navi di Fiumicino e di essere stato realizzato nel luogo del ritrovamento degli otto relitti individuati, di cui solo questi cinque nelle condizioni di essere musealizzati. Il momento dello scavo archeologico coincise infatti con quello della costruzione del grande aeroporto internazionale di Roma, che è visibile a pochi centinaia di metri di distanza. Una "vocazione" della zona ai grandi collegamenti che non conosce soluzione di continuità, dall'antichità ai nostri giorni.
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Комментарии • 23

  • @angelomerra1956
    @angelomerra1956 2 года назад +6

    Bellissimo
    Complimenti

  • @nicolacannone6060
    @nicolacannone6060 8 месяцев назад +1

    Grazie per la spiegazione

  • @AdMaioraVertite
    @AdMaioraVertite 2 года назад +4

    Veramente magnifiche! Grazie!

  • @rossanodimarzo990
    @rossanodimarzo990 2 года назад +4

    A un kilometro e mezzo in linea d'aria giacciono tre navi romane e forse quattro ancora sotto terra e una ancora con l'albero maestro vicino...trovati una decina d'anni fa durante il sondaggio per il nuovo ponte della Scafa...e direi ancora mantenute meglio di queste...perché nn si tirano fuori e si portano li?....le foto le potete vedere su internet.

  • @SergioPandiscia
    @SergioPandiscia Год назад

    Il museo merita una visita, il biglietto si acquista solo online.

  • @francescomeccia2482
    @francescomeccia2482 Год назад

    Buonasera. Avete per caso informazione sui commerci fluviali del tevere e sul carico scarico delle merci ?

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Год назад

      buonasera, qui trova molti articoli scientifici scholar.google.com/scholar?hl=it&as_sdt=0%2C5&q=commercio+fluviale+sul+tevere&btnG=

  • @eugenolo
    @eugenolo Год назад

    Grazie. Sapete se da qualche parte sono state ritrovate delle triremi o delle liburne?

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Год назад +2

      i ritrovamenti di parziali reperti di navi da guerra romane sono rarissimi, l'eccezione significativa sono i rostri delle Egadi , ben 23.

  • @user-ku6dd5df6r
    @user-ku6dd5df6r 3 месяца назад

    Lo viddi negli anni 70, non si pagava l'ingresso, viddi un barca per la piccola con un contenitore al centro della barca per mettere il pesce e tenerlo vivo,

  • @MrLutazioCatulo
    @MrLutazioCatulo 2 года назад

    Il bacino di Traiano è stato indagato in passato?

    • @gabriele.ferrara
      @gabriele.ferrara 2 года назад

      lo hanno ripulito in passato i proprietari..... i Torlonia

    • @gabriele.ferrara
      @gabriele.ferrara 2 года назад

      la proprietà e degli sforza cesarini.

  • @angelouggeri9229
    @angelouggeri9229 2 года назад

    Viti a stella per restauro non è il massimo al limite viti fi ottone a taglio che si ossidano 😉

  • @antonelloandrei4767
    @antonelloandrei4767 Год назад +1

    Con tutto il rispetto per il narratore...ma è di un noioso mortale!!! È colpa di Alessandro Barbero che ci ha viziati con la sua proprietà di linguaggio e il dono raro della Passione che riesce a trasmettere!

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Год назад +1

      Sua opinione.

    • @antonelloandrei4767
      @antonelloandrei4767 Год назад

      @@ArchaeoReporter con infinito rispetto

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Год назад +1

      Si tratta di chi ha allestito il
      Museo e che conosce meglio di chiunque altro le imbarcazioni. In genere il suo racconto piace molto, ma ovviamente i gusti sono gusti.

    • @antonelloandrei4767
      @antonelloandrei4767 Год назад

      @@ArchaeoReporter ma è un archeologo? Sembra un dilettante in senso buono...comunque non ha il dono dell insegnamento.

    • @ArchaeoReporter
      @ArchaeoReporter  Год назад

      Sì è un funzionario archeologo