Goffredo Fofi su Bruno Ciari (prima parte)

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  • Опубликовано: 22 апр 2013
  • Tavola rotonda sull'opera di Bruno Ciari
    www.asinoedizioni.it/products-...
    a cura de Gli Asini e Mce Roma
    Sabato 16 Marzo 2013
    ore 15
    -
    Fondazione Lelio e Lisli Basso
    Via della Dogana Vecchia 5 (Roma)
    Interventi di:
    Alberto Alberti, Mce di Roma
    Fiorenzo Alfieri, Mce di Torino
    Marco Carsetti, edizioni Else
    Marcella Ciari, insegnante, Mce di Torino
    Goffredo Fofi, direttore "Lo straniero"
    Mirella Grieco, "Cooperazione educativa"
    Nicoletta Lanciano, docente Università La Sapienza, Mce di Roma
    Franco Lorenzoni, Casa-laboratorio di Cenci (Amelia)
    Giorgio Testa, Mce di Roma
    Francesco Tonucci, ricercatore Cnr
    All'inizio degli anni cinquanta del Novecento, un gruppo di educatori, insegnanti delle scuole elementari e superiori, diede vita al Movimento di cooperazione educativa (Mce), un movimento di educazione alternativo, sulla scia del pensiero pedagogico e sociale di Célestin ed Elise Freinet. Tra i promotori vi era Bruno Ciari, uno dei più importanti critici di un sistema scolastico ignaro dei bisogni del bambino. Nella sua opera principale, Le nuove tecniche didattiche, pubblicato nel 1961 e ripubblicato quest'anno dalle Edizioni dell'Asino, Ciari propone un'alternativa, l'attuazione di una pedagogia popolare caratterizzata da concreti strumenti didattici che, tenendo conto del nesso esistente tra scuola e società, e rispettando l'individualità del bambino, cercano di liberare la sua intelligenza per lo sviluppo di una personalità autonoma e indipendente.
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Комментарии • 1

  • @xrayqqq
    @xrayqqq 10 лет назад

    Sentire questi discorsi é come ricevere un bicchiere di acqua fresca quando ho tanta sete.
    Io sono stato allievo alle elementari in una scuola MCE, e questi signori erano veramente le menti piú brillanti all'interno della scuola italiana. Tanto che ancora oggi vivo di rendita dei loro insegnamenti.
    Con loro ho imparato a pensare con la mia testa.
    Dove non sono d'accordo con il Sig. Fofi é dove afferma ció che gli insegnati di oggi non sanno fare, piuttosto direi ció che NON POSSONO fare, pena denunce, avvocati e via dicendo.
    Io le ho sentite due maestre parlare sull'autobus che mi riportava a casa e vi assicuro che ben sapevano il fatto loro e il loro entusiasmo nel volere anch'esse cambiare le cose era pari al vostro. Il problema é che oggi é molto piú facile perderlo il lavoro, magari a seguito di qualche denuncia.