Le probabilità esposte si basano su aspetti politici, nei fatti a venire dal prossimo gennaio entrano in causa anche aspetti economici; è un dato di fatto che i produttori di armi negli USA sono repubblicani, quindi non è nel loro interesse non inviare più le armi in Ucraina inoltre, se così fosse, ricadrebbe sugli europei questo compito, aumentando così la loro produzione di armi, non comprando più armi statunitensi in futuro. Occorre anche sottolineare che gli USA hanno "investito" parecchio denaro in Ucraina, quindi non gli conviene mollare proprio adesso che la russia sta per crollare.
La sua analisi non tiene conto che che gli USA non riescono a giocare su più campi e che debbono chiudere presto le incomprensioni con la Russia se non vogliono che la Cina si appropri del Pacifico, che segnerebbe la sconfitta definitiva degli americani. Quindi è altamente probabile un accordo che soddisfi i russi per averli buoni nei prossimi anni. Altro che l'impero russo sta per crollare.
27:17 esatto! Se fosse stato per gli Inglesi avevano già creato una "NoFlyZone" in Ukraina e le sorti di una guerra scatenata da uno dei più beceri dei criminali russi di questo secolo e anche dell'altro... aveva avuto la sua bella lezione... Andava fatta subito . Concordiamo pienamente 👍👍👏👏👏
Purtroppo non esistono soluzioni semplici a problemi complessi Una soluzione pasticciata che non tenga conto di tutte le esigenze delle forze in campo È peggio di lasciare le cose come stanno
Lasciando da parte la storica opposizione dell'Irlanda a discutere di difesa in ambito europea, lo sguardo sul futuro prossimo dimentica l'Asia. La presenza militare nord-coreana è un dato di fatto e si sospetta che è destinata a aumentare. Kim Un Sung ha fatto il passo più lungo della gamba, ha sbagliato i suoi calcoli? Si osserva molto attentamente la Cina, ma di solito si trascura il Giappone, molto attivo nel conflitto ucraino. Biden ha concesso l'uso dei missili USA per colpire oltre la linea di fuoco del conflitto in Ucraina, la qual cosa unita con la presenza n. coreana segna una ulteriore escalation della guerra. Escalation dopo escalation la guerra potrebbe pioverci addosso con l'impiego della Marina Militare nel Mar Nero. Cosa ne pensa il Prof. Parsi di quest'ultima ipotesi?
Apprezzo molto il prof Parsi per come scegliendo accuratamente le parole dice cose di estrema importanza Sono assolutamente d'accordo con lui quando descrive Meloni e Salvini come pericolosi estremisti E sono d'accordo anche quando taglia il suo giudizio sulle posizioni del Vaticano
Saranno pericolosi estremismi ma le elezioni le vincono, la sx (che secondo voi a quanto pare è santa) le sta perdendo di continuo, se la sx non si fa un mea culpa finirà per fallire
Gli Stati aderenti alla NATO avrebbero dovuto essere molto compatti fin dal 24 febbraio 2022 e porre in risalto che putin non aveva alcuna ragione nella sua iniziativa illegale contro l'Ucraina, indi per cui non poteva rivendicare nulla relativamente a conquiste di territorio Ucraino. Invece c'è stato da subito uno scollamento tra gli Stati NATO, e i principali aderenti hanno agito, o più spesso non agito, ognuno secondo proprie convinzioni e convenienze. Anche e soprattutto per questo la guerra russa in Ucraina si sta trascinando da quasi tre anni, e oggi a Kyiv c'è stato il siluramento russo più violento sulla capitale Ucraina dall'inizio dell'invasione. Ma singole figure nel mondo possono ancora giocare un ruolo importante, facendo sentire la propria voce nel senso evidenziato dal Prof. Parsi: va rivendicata non la "pace", ma la giustizia. Giustizia significa, per cominciare, il ritiro incondizionato delle truppe russe dal suolo Ucraino. Ora a capo della NATO c'è Rutte che, a differenza di Stoltenberg, potrebbe prestare ascolto a queste argomentazioni, come ha già fatto capire in più occasioni. Intellettuali (come Parsi) e opinion leader si facciano sentire. Da loro dipende molto.
Pregiatissimo Professore, Forse ho capito male io: "ma non sulle spese dei cittadini" vorrebbe dire che il debito che deriverebbe dal famoso minimo 2% del PIL non faccia dopo parte dal debito italiano. Poterlo non contare. Vorrei cortesemente la sua opinione specifica e non generica. Ringrazio anticipatamente.😊
Mi scusi, io capisco il concetto di essere trascinati in guerra, ma dicendo che la guerra non è qualcosa che va evitato si trascende! Gli Ucraini sono stati invasi, e per una parte consistente di quel popolo questa azione scellerata della Russia ha portato ad un reale e concreto pericolo diretto alla vita e alla sicurezza (intesa in senso fisico personale non politico) di loro stessi e dei loro cari, a cui effettivamente è impossibili obiettare che non siano stato obbligati a combattere. Ma nel momento in cui si allarga il discorso ad i futuri potenziali pericoli che la Russia pone all'Europa, bhe, questi sono sicuramente grandi in termini economici e politici ma dal punto di vista militare, se siamo realisti, rimangono bassi. Proverò ad essere sintetico e quindi impreciso ma ci sono due ragione per cui dire che la Guerra deve rimanere qualcosa che va evitato a tutti i costi. Una ragione puramente pratica: l'idea che un paese con il PIL della Russia, possa costituire un reale minaccia militare, anche al livello di spesa militare attuale dell'Europa è ridicola. La capacità di reazione rapida di 50000 uomini sommatiaalle capacità dello stato di primo ingresso (la Polonia? i Russi se la andrebbero veramente a cercare...), allo strapotere in termini di superiorità aerea e navale (che i paesi europei potrebbero schierare in tempo 0 con basso rischio in termini di uomini e sicuramente con il favore delle opinioni pubbliche) sarebbe sufficiente a reggere botta il tempo necessario perché il nostro sistema industriale si possa riconvertire e supportare ulteriormente il conflitto... il risultato sarebbe solo unire l'Europa non dividerla, se i Russi vogliono ficcarsi in questa grana possiamo costruire l'esercito più potente del mondo ma sicuramente non sarebbe quella la strada per dissuaderli, già oggi andrebbero a scontrarsi con un obiettivo al di sopra delle loro capacita, e non mi si dica che un esercito più amplio ridurrebbe la portata della distruzione che qui in Europa causerebbe il conflitto, spero di non dover argomentare questo punto che mi sembra abbastanza evidente date le capacità di attacco in profondità che permettono le attuali tecnologie militari. Ma c'è un motivo ancora maggiore per cui la guerra, nella nostra situazione attuale va evitate ed è proprio quel concetto a cui lei si appella spesso: la giustizia. La guerra è intrinsecamente ingiusta, anche quando come capita ai poveri Ucraini si è costretti a combatterla. Gli ucraini dell'est e dell'ovest stanno pagando un prezzo completamente diverso, quelli che partono a combattere e quelli che rimangono non hanno una realtà comparabile, le azioni che sono obbligati a commettere quelli che combattono, contro a volte poveri coscritti che magari in guerra con l'Ucraina non volevano andarci e che sono partiti solo per evitare ritorsioni da parte del loro stesso governo, non hanno nulla di giusto! L'idea che il problema del contenimento del regime di Putin (dico Putin perché forse un domani in Russia nascerà qualcos'altro e quel qualcos'altro magari non ci sarà nemico) non può essere affidato all'idea che una adeguata deterrenza fermerà la guerra. Rimando al presente: Israele non aveva forse una capacità di deterrenza sufficiente nei confronti dei terroristi sanguinari di hamas? Eppure è andata come andata, ed anche loro se vogliamo sono stati trascinati a combattere e purtroppo sta andando tutto nel peggiore dei modi, con la giustizia che è stata di fatto tradita da entrambe i fronti.
@@LoBo-ru7xm Certo, quando ci si può confrontare ad armi pari coi russi allora si possono mostrare i muscoli, altrimenti bisogna essere intelligenti e trattare, sempre che si voglia avere un paese ancora integro o macerie fumanti, questione di scelte.
Su Israele il problema vero è che la politica attuata, parlo di prima del 7/10, ha avuto talmente successo nell' isolare Hamas che alla fine questi quando hanno avuto un'opportunità l'hanno sfruttata per nuocere. Purtroppo stravincere nn sempre è conveniente.
@@edoardo-mh5kt, "trattare" con Putin da una posizione di timorosa sudditanza significa solo rimandare di un pò una successiva violazione della propria sovranità e dei propri legittimi intefessi; il precedente della Crimea ce lo ha insegnato. L'invasione del 2022 l'ha decisa perché credeva di fare una passeggiata come nel 2014 e risolvere tutto in qualche settimana.
Potrebbe essere una analisi anche corretta, ma come tutte le analisi fatte in Occidente che si leggono e si ascoltano non ricordano mai, ma veramente mai, che le nostre idee e ipotesi non sono quelle di Putler. E purtroppo la storia dell’uomo insegna che quelli come Putler capiscono una cosa sola. La forza. Se no si prende tutto quello che vuole. Fino a tornare al 1989 prima che la vergogna della caduta dell’Urss gli bruciasse il cervello.
Concordo con Parsi sulla questione Ucraina, ma essa non sta all'Irlanda , etc. La cultura gaelica non c'entra nulla con quella anglosassone, la lingua è totalmente diversa, etc. Invece l'Ucraina è paradossalmente la vera Russia originaria! Quindi sul piano culturale il paragone con la questione Irlandese non c'entra nulla. Poi gli inglesi hanno invaso l'Irlanda 10 secoli fa, poi c'è la questione protestanti e cattolici, invece ucraini e russi sono entrambi ortodossi, insomma il paragone non funziona.
Forse il riferimento all' Irlanda era solo per fare capire la difficoltà degli italiani a concepire l' ucraina come stato autonomo. Difficoltà che non sembra esserci rispetto all'Irlanda
@@paolaantonelli511 Sì, premetto che sono filo Ucraino, (al punto che ho persin valutato di andare lì a combattere, ho 60 anni che è il limite d'età per l'applicazione, per la legione straniera ucraina) ho dovuto lasciar perdere perché era richiesta una certa dimestichezza con le armi, che non ho. Ma tornando al punto, bisogna ammettere che la storia dell'Ucraina, nome che vuol dire terra di confine, non è così distinta da quella 'russa' per le ragioni di cui sopra. Kiev è stata la prima Russia appunto, originaria. Vorrei dire che insomma, per molti versi si tratta di una guerra fratricida. Ciò non significa affatto che dal 1991, mi pare, sia stata riconosciuta, anche dalla Russia, una Nazione libera ed indipendente, e che quindi abbia tutto il diritto di restare tale.
Bravo Vittorio. Sei un esempio di onestà intellettuale. 😊
Che bella persona che è il prof Parsi c’è ne vorrebbe tanti come lui
Grande video !!! 😉👍🔝🔝🔝🔝👏👏👏👏👏👏👏👏
Parsi...un grande...👍🤩❗
Un discorso perfetto.
Vero. Non può esserci pace senza giustizia
Le probabilità esposte si basano su aspetti politici, nei fatti a venire dal prossimo gennaio entrano in causa anche aspetti economici; è un dato di fatto che i produttori di armi negli USA sono repubblicani, quindi non è nel loro interesse non inviare più le armi in Ucraina inoltre, se così fosse, ricadrebbe sugli europei questo compito, aumentando così la loro produzione di armi, non comprando più armi statunitensi in futuro.
Occorre anche sottolineare che gli USA hanno "investito" parecchio denaro in Ucraina, quindi non gli conviene mollare proprio adesso che la russia sta per crollare.
La sua analisi non tiene conto che che gli USA non riescono a giocare su più campi e che debbono chiudere presto le incomprensioni con la Russia se non vogliono che la Cina si appropri del Pacifico, che segnerebbe la sconfitta definitiva degli americani. Quindi è altamente probabile un accordo che soddisfi i russi per averli buoni nei prossimi anni. Altro che l'impero russo sta per crollare.
27:17 esatto! Se fosse stato per gli Inglesi avevano già creato una "NoFlyZone" in Ukraina e le sorti di una guerra scatenata da uno dei più beceri dei criminali russi di questo secolo e anche dell'altro... aveva avuto la sua bella lezione... Andava fatta subito . Concordiamo pienamente 👍👍👏👏👏
20:01 Attraverso i Commenti Incredibili 🤣🤣😆🤭🤭😁😁👍👍👍🔝🔝🔝
E tu perché sei filorusso?
25:09 esattamente! 👍👍 i Polacchi conoscono i russi 👏👏👏
Ah ok, Katya Nesterenko; scritto in quel modo, tipo indirizzo email, non lo avevo decriptato come nome e cognome.
Purtroppo non esistono soluzioni semplici a problemi complessi
Una soluzione pasticciata che non tenga conto di tutte le esigenze delle forze in campo
È peggio di lasciare le cose come stanno
👍👍
Lasciando da parte la storica opposizione dell'Irlanda a discutere di difesa in ambito europea, lo sguardo sul futuro prossimo dimentica l'Asia. La presenza militare nord-coreana è un dato di fatto e si sospetta che è destinata a aumentare. Kim Un Sung ha fatto il passo più lungo della gamba, ha sbagliato i suoi calcoli?
Si osserva molto attentamente la Cina, ma di solito si trascura il Giappone, molto attivo nel conflitto ucraino.
Biden ha concesso l'uso dei missili USA per colpire oltre la linea di fuoco del conflitto in Ucraina, la qual cosa unita con la presenza n. coreana segna una ulteriore escalation della guerra.
Escalation dopo escalation la guerra potrebbe pioverci addosso con l'impiego della Marina Militare nel Mar Nero. Cosa ne pensa il Prof. Parsi di quest'ultima ipotesi?
Molto bravi
Slava ukraini
Apprezzo molto il prof Parsi per come scegliendo accuratamente le parole dice cose di estrema importanza
Sono assolutamente d'accordo con lui quando descrive Meloni e Salvini come pericolosi estremisti
E sono d'accordo anche quando taglia il suo giudizio sulle posizioni del Vaticano
Saranno pericolosi estremismi ma le elezioni le vincono, la sx (che secondo voi a quanto pare è santa) le sta perdendo di continuo, se la sx non si fa un mea culpa finirà per fallire
Gli Stati aderenti alla NATO avrebbero dovuto essere molto compatti fin dal 24 febbraio 2022 e porre in risalto che putin non aveva alcuna ragione nella sua iniziativa illegale contro l'Ucraina, indi per cui non poteva rivendicare nulla relativamente a conquiste di territorio Ucraino. Invece c'è stato da subito uno scollamento tra gli Stati NATO, e i principali aderenti hanno agito, o più spesso non agito, ognuno secondo proprie convinzioni e convenienze. Anche e soprattutto per questo la guerra russa in Ucraina si sta trascinando da quasi tre anni, e oggi a Kyiv c'è stato il siluramento russo più violento sulla capitale Ucraina dall'inizio dell'invasione. Ma singole figure nel mondo possono ancora giocare un ruolo importante, facendo sentire la propria voce nel senso evidenziato dal Prof. Parsi: va rivendicata non la "pace", ma la giustizia. Giustizia significa, per cominciare, il ritiro incondizionato delle truppe russe dal suolo Ucraino. Ora a capo della NATO c'è Rutte che, a differenza di Stoltenberg, potrebbe prestare ascolto a queste argomentazioni, come ha già fatto capire in più occasioni. Intellettuali (come Parsi) e opinion leader si facciano sentire. Da loro dipende molto.
La Turchia sta bene dove sta, non dovrà mai far parte dell'Europa.
Pregiatissimo Professore,
Forse ho capito male io: "ma non sulle spese dei cittadini" vorrebbe dire che il debito che deriverebbe dal famoso minimo 2% del PIL non faccia dopo parte dal debito italiano. Poterlo non contare. Vorrei cortesemente la sua opinione specifica e non generica.
Ringrazio anticipatamente.😊
Amiro i professore ma la guerra finisce quando la russia non ha più soldi allora ci sarà la pace.....la fame insegna grazie
😂😂😂😂😂😂😂
Ma il signor Parsi ha ascoltato il discorso di Putin a Monaco nel 2007? Quello è l'inizio di tutti i "dissapori" contemporanei...
Il prof. Parsi è russofobia allo stato nascente.
Mi scusi, io capisco il concetto di essere trascinati in guerra, ma dicendo che la guerra non è qualcosa che va evitato si trascende!
Gli Ucraini sono stati invasi, e per una parte consistente di quel popolo questa azione scellerata della Russia ha portato ad un reale e concreto pericolo diretto alla vita e alla sicurezza (intesa in senso fisico personale non politico) di loro stessi e dei loro cari, a cui effettivamente è impossibili obiettare che non siano stato obbligati a combattere.
Ma nel momento in cui si allarga il discorso ad i futuri potenziali pericoli che la Russia pone all'Europa, bhe, questi sono sicuramente grandi in termini economici e politici ma dal punto di vista militare, se siamo realisti, rimangono bassi.
Proverò ad essere sintetico e quindi impreciso ma ci sono due ragione per cui dire che la Guerra deve rimanere qualcosa che va evitato a tutti i costi.
Una ragione puramente pratica: l'idea che un paese con il PIL della Russia, possa costituire un reale minaccia militare, anche al livello di spesa militare attuale dell'Europa è ridicola. La capacità di reazione rapida di 50000 uomini sommatiaalle capacità dello stato di primo ingresso (la Polonia? i Russi se la andrebbero veramente a cercare...), allo strapotere in termini di superiorità aerea e navale (che i paesi europei potrebbero schierare in tempo 0 con basso rischio in termini di uomini e sicuramente con il favore delle opinioni pubbliche) sarebbe sufficiente a reggere botta il tempo necessario perché il nostro sistema industriale si possa riconvertire e supportare ulteriormente il conflitto... il risultato sarebbe solo unire l'Europa non dividerla, se i Russi vogliono ficcarsi in questa grana possiamo costruire l'esercito più potente del mondo ma sicuramente non sarebbe quella la strada per dissuaderli, già oggi andrebbero a scontrarsi con un obiettivo al di sopra delle loro capacita, e non mi si dica che un esercito più amplio ridurrebbe la portata della distruzione che qui in Europa causerebbe il conflitto, spero di non dover argomentare questo punto che mi sembra abbastanza evidente date le capacità di attacco in profondità che permettono le attuali tecnologie militari.
Ma c'è un motivo ancora maggiore per cui la guerra, nella nostra situazione attuale va evitate ed è proprio quel concetto a cui lei si appella spesso: la giustizia. La guerra è intrinsecamente ingiusta, anche quando come capita ai poveri Ucraini si è costretti a combatterla. Gli ucraini dell'est e dell'ovest stanno pagando un prezzo completamente diverso, quelli che partono a combattere e quelli che rimangono non hanno una realtà comparabile, le azioni che sono obbligati a commettere quelli che combattono, contro a volte poveri coscritti che magari in guerra con l'Ucraina non volevano andarci e che sono partiti solo per evitare ritorsioni da parte del loro stesso governo, non hanno nulla di giusto!
L'idea che il problema del contenimento del regime di Putin (dico Putin perché forse un domani in Russia nascerà qualcos'altro e quel qualcos'altro magari non ci sarà nemico) non può essere affidato all'idea che una adeguata deterrenza fermerà la guerra.
Rimando al presente: Israele non aveva forse una capacità di deterrenza sufficiente nei confronti dei terroristi sanguinari di hamas? Eppure è andata come andata, ed anche loro se vogliamo sono stati trascinati a combattere e purtroppo sta andando tutto nel peggiore dei modi, con la giustizia che è stata di fatto tradita da entrambe i fronti.
Si vis pacem para bellum.
I personaggi come Putin capiscono una sola cosa: il rapporto costi/benefici.
@@LoBo-ru7xm Certo, quando ci si può confrontare ad armi pari coi russi allora si possono mostrare i muscoli, altrimenti bisogna essere intelligenti e trattare, sempre che si voglia avere un paese ancora integro o macerie fumanti, questione di scelte.
Su Israele il problema vero è che la politica attuata, parlo di prima del 7/10, ha avuto talmente successo nell' isolare Hamas che alla fine questi quando hanno avuto un'opportunità l'hanno sfruttata per nuocere.
Purtroppo stravincere nn sempre è conveniente.
@@edoardo-mh5kt, "trattare" con Putin da una posizione di timorosa sudditanza significa solo rimandare di un pò una successiva violazione della propria sovranità e dei propri legittimi intefessi; il precedente della Crimea ce lo ha insegnato. L'invasione del 2022 l'ha decisa perché credeva di fare una passeggiata come nel 2014 e risolvere tutto in qualche settimana.
Potrebbe essere una analisi anche corretta, ma come tutte le analisi fatte in Occidente che si leggono e si ascoltano non ricordano mai, ma veramente mai, che le nostre idee e ipotesi non sono quelle di Putler. E purtroppo la storia dell’uomo insegna che quelli come Putler capiscono una cosa sola. La forza. Se no si prende tutto quello che vuole. Fino a tornare al 1989 prima che la vergogna della caduta dell’Urss gli bruciasse il cervello.
Il sempre ottimo VEP
Ma perché non si reca il nome della giornalista ucraina?
È nel titolo
Trump è un nazionalista, non un imperialista
Concordo con Parsi sulla questione Ucraina, ma essa non sta all'Irlanda , etc. La cultura gaelica non c'entra nulla con quella anglosassone, la lingua è totalmente diversa, etc. Invece l'Ucraina è paradossalmente la vera Russia originaria! Quindi sul piano culturale il paragone con la questione Irlandese non c'entra nulla. Poi gli inglesi hanno invaso l'Irlanda 10 secoli fa, poi c'è la questione protestanti e cattolici, invece ucraini e russi sono entrambi ortodossi, insomma il paragone non funziona.
Forse il riferimento all' Irlanda era solo per fare capire la difficoltà degli italiani a concepire l' ucraina come stato autonomo. Difficoltà che non sembra esserci rispetto all'Irlanda
@@paolaantonelli511 Sì, premetto che sono filo Ucraino, (al punto che ho persin valutato di andare lì a combattere, ho 60 anni che è il limite d'età per l'applicazione, per la legione straniera ucraina) ho dovuto lasciar perdere perché era richiesta una certa dimestichezza con le armi, che non ho. Ma tornando al punto, bisogna ammettere che la storia dell'Ucraina, nome che vuol dire terra di confine, non è così distinta da quella 'russa' per le ragioni di cui sopra. Kiev è stata la prima Russia appunto, originaria. Vorrei dire che insomma, per molti versi si tratta di una guerra fratricida. Ciò non significa affatto che dal 1991, mi pare, sia stata riconosciuta, anche dalla Russia, una Nazione libera ed indipendente, e che quindi abbia tutto il diritto di restare tale.
Questa è tipo l'Orsini ucraina
Orsini se lo sogna il curriculum accademico del prof. Parsi.
Continua a seguire il plantigrado...
@giulianorivieri2806 io parlavo della propagandista
@@riccardolanzotti8205ha parlato quello equilibrato 😂
@@HenryeJune Orsini può non piacere ma anche lui ha un buon curriculum e non dovrebbe essere insultato.