Morbo di Crohn

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  • Опубликовано: 28 дек 2024
  • Morbo di Crohn: di cosa si tratta? Il video spiega le cause e i sintomi del disturbo. Come è possibile riconoscere e trattare il Morbo di Chron.
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    Nella precedente video-lezione abbiamo parlato della rettocolite ulcerosa; oggi conosceremo più da vicino un’altra importante patologia infiammatoria intestinale, che a differenza della precedente può colpire non solo il colon e il retto, ma anche altre sedi dell’apparato digerente. Sto parlando del morbo di Crohn.
    Il morbo di Crohn è una malattia cronica di natura infiammatoria che colpisce l'apparato digerente; nella maggior parte dei casi interessa l'ultimo tratto dell'intestino tenue, detto ileo, e il colon, tuttavia può potenzialmente interessare qualsiasi tratto dell’apparato digerente, dalla bocca all’ano. Il processo infiammatorio che caratterizza il morbo di Crohn si accompagna a lesioni di tipo “segmentario” e discontinuo; significa che queste lesioni sono presenti solo in alcuni tratti del tubo digerente, che risultano intervallati da altri segmenti del tutto sani. Nel tratto malato si riscontrano infiammazione, gonfiore e ulcere che interessano tutto lo spessore della parete intestinale. Per questo motivo, si possono creare perforazioni o fistole, cioè dei passaggi anomali tra l’intestino e gli altri organi vicini. Le cause del morbo di Crohn non sono ancora del tutto note. Si ipotizza che alla base della malattia vi siano delle reazioni autoimmuni, probabilmente scatenate da pregresse infezioni intestinali o da fattori genetici o ambientali, come la dieta o l'utilizzo di particolari farmaci. I sintomi che accompagnano il morbo di Crohn includono dolori addominali, diarrea con o senza sangue nelle feci, nausea, febbre, perdita di peso e malessere generale. La malattia ha un andamento intermittente, con la caratteristica tendenza a “riaccendersi” in attacchi acuti alternati a periodi di benessere. Nel tempo, il danno intestinale può causare complicazioni digestive e non solo. Per fare un esempio, il processo infiammatorio può determinare difficoltà di assimilazione dei cibi o addirittura restringimenti della parete intestinale, fino all’occlusione. In genere, la terapia farmacologica con anti-infiammatori e immunosoppressori permette di controllare il morbo di Crohn e la sua progressione. Nei casi in cui questo approccio non risulti sufficiente, è invece necessario ricorrere a un intervento chirurgico.
    Il morbo di Crohn è una malattia di origine misconosciuta, nel senso che le cause scatenanti non sono ancora ben definite. Attualmente, si ritiene che fattori genetici, ambientali, immunologici e dietetici possano predisporre al processo infiammatorio cronico che sta alla base della malattia. Negli anni, sono finite sotto accusa anche le infezioni virali e batteriche, ma le prove che confermino questa teoria non sono certe. Allo stesso modo, è stato ipotizzato che vi sia un'ipersensibilità genetica del sistema immunitario a stimoli normalmente presenti nell’apparato digerente; nello specifico, particolari molecole dietetiche o componenti della flora microbica determinerebbero un'iperattivazione del sistema immunitario, che si rivolterebbe contro le stesse cellule dell'organismo danneggiando il tratto digerente coinvolto. Questo innescherebbe una reazione infiammatoria e tutti i danni ed i sintomi associati al morbo di Crohn. In questi individui geneticamente predisposti, fattori quali il fumo, una dieta ricca in zuccheri raffinati e povera di frutta e verdure, possono giocare un ruolo determinante nel favorire la comparsa della malattia. A supporto di questa affermazione, è da segnalare che il morbo di Crohn è in continuo aumento nei paesi industrializzati, mentre è praticamente quasi sconosciuto nel terzo mondo. Aggiungiamo poi che la malattia può manifestarsi a qualsiasi età; tuttavia, tende a presentarsi soprattutto negli adolescenti, nei ventenni e nella fascia d’età tra i 50 e i 70 anni.
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