Toni Servillo forse potrebbe essere una maschera. Per me la maschera deve essere oltre alla bravura e allo stile immediatamente collocabile deve anche avere una faccia particolare. Ad esempio Ceccherini sarebbe potuto essere tranquillamente una maschera.
Ceccherini è in parte prototipo dell'uomo toscano dei sobborghi in parte maschera teatrale. Peccato sia una persona a dir poco particolare e abbia passato parecchi periodi difficili, perchè altrimenti altro che zalone...
Una maschera è innanzitutto un personaggio, Servillo è un attore drammatico che ha fatto ruoli a volte simili ma non sempre uguali. Forse una maschera potrebbe essere Mastroianni in La Dolce Vita-8 e mezzo-La Città delle Donne ma già stiamo un po' allargando la definizione. Fantozzi è davvero un unicum nel cinema perché ha creato una maschera moderna che potrebbe essere messa al fianco di Arlecchino, Pulcinella e dello Zanni. Edit: qualcuno sotto ha detto Totò, anche lui è un esempio perfetto ma Fantozzi rispetto a lui aveva anche una forza politica e sociale che lo ha reso ancora più emblematico.
@@ParkyMarz Condivido la prima parte, non confondiamo l'attore e il suo bagaglio con il personaggio che interpreta. Sulla seconda parte, anche Totò deriva da un contesto più socio economico che socio politico (ma neanche tanto, poi dice che uno si butta a sinistra) importante. Ci sfugge perché lontano da noi, ma la fame, la povertà o la nobiltà per nascita o per acquisizione erano temi centrali all'epoca di Totò.
ciao, vorrei chiedere una cosa, e dirne un altra. Tanto per chiacchierare: -cosa intendi dario (e eventualmente claudio) per Maschera? La maschera che ricopre una moltitudine di ruoli super tipizzati in unico film/opera? Il personaggio intercambiabile in diverse scene (anche improvvisate) e sempre capace di venirne fuori grazie alle sue doti malleabili? -secondo me il film con l'attore maschera non avrebbe molto successo ai tempi d'oggi. è vero se guardo un film di verdone, di totò, di alberto sordi rido tutt'ora e ne rimango catturato dallo stile unico, e dalla capacita di Maschera che dite voi. Ma allo stesso tempo sono figli del loro tempo. Ci sono tante cose come gli stereotipi popolari che non reggono, e la natura di queste cose oggi è ereditata dai meme, che allo stesso tempo nascono e muoiono a una velocità da perderseli se non si sta tutto il giorno su reddit. Voi pensate sopravviverebbe nel mondo attuale un messia come lo descrivete voi e che incarna la maschera, attualizzandola? Come lo dovrebbe fare secondo voi?
@@masterchopper1480 È stato il primo a dire che gli ultimi film di Fantozzi fanno cagare. Io ti consiglierei di guardare qualcuno di questi film con protagonisti queste maschere come Sordi ad esempio nel film Un borghese piccolo dove da attore comico da la prova del dramma. O di Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Totò, Tognazzi, Mastroianni e poi capirai perché Dario è così "fanatico" scoprirai che non è fanatismo ma semplicemente amore per un cinema la cui qualità nei nostri anni viene raggiunta forse da un film ogni 15 anni.
Il significato del termine “Maschera” affonda le sue radici nella commedia dell’arte del 1500, ed è una nobile tecnica teatrale che consiste nella creazione di un personaggio di cui l’attore si serve, quasi come se fosse una sua seconda personalità o meglio il suo alter-ego, per interpretare un ruolo cinematografico o teatrale . La “Maschera” è stata portata con successo anche nel cinema, dove ha trovato la sua consacrazione. Non tutti gli attori sono in grado di essere “Maschere” e non tutti gli attori sono in grado di inventarne una adatta per il cinema e che possa piacere al pubblico. Le “vere” Maschere del cinema italiano possono essere ricomprese in non più di una quindicina, alcune talmente popolari da essere rimaste nella memoria collettiva, quasi più famose dell’attore che le ha interpretate. Così, per esempio, tutti associano Totò al Principe De Curtis, o Fantozzi a Paolo Villaggio. La “Maschera” è dunque una seconda pelle, una costola dell’attore, della persona, che si porta con sé per sempre. Ma andiamo ad analizzare quali sono state le prime “Maschere” del cinema italiano. Questo è un copia incolla da un sito in cui scrive una persona che ne sa sicuramente più di me, ma mi trovo d'accordo. Infatti a un certo punto Dario e Claudio si chiedevano se Troisi fosse una maschera. Perché in tutti i suoi film interpreta un personaggio insicuro, timido e comicamente pessimista. Però anche nelle interviste aveva questo tipo di attitudine quindi con molta probabilità nei suoi film era semplicemente se stesso e non un personaggio inventato come Fantozzi che nei film è un semplice proletario con bassa istruzione mentre Paolo Villaggio era una persona coltissima.
@@MattiaCovelli Giustissimo, bravo. Comunque credo che l'origine della maschera intesa come personaggio, archetipo o stereotipo risalga al quarto quinto secolo a.c. in Grecia. Già allora si iniziarono a creare maschere e oggetti che facessero subito riconoscere di che tipo si trattasse soprattutto nella commedia. Tipo con Aristofane o con Menandro. Comunque secondo te Antonio Albanese con Cetto la Qualunque potrebbe rientrare come maschera? Secondo me ci riesce abbastanza bene, e mi azzardo a dire che è un' evoluzione di Fantozzi. Film tragici che mettono in luce il peggio della società italiana tutta, non più solo legata ai piccoli lavoratori, con un personaggio odioso, terribile, che però è protagonista e vince proprio grazie alla parte marcia della società.
Come si fa a 24 anni a non conoscere queste interviste, posso capire a 12 anni. Ragazzi cercate di informarvi guardatevi tutto quello che potete, non aspettate dario Moccia
Vabbè non volevo commentare perché Moccia mi piace un casino però più vado avanti e più dite inesattezze. Al di là del piacere o meno Checco Zalone è una maschera non c'è opinione in merito. Inoltre i primi film non sono prodotti e diretti da lui (anzi in realtà aveva siglato un accordo per cui ha intascato meno di quanto avrebbe potuto, non aspettandosi il botto al botteghino)
I film di Zalone sono molto commerciali e sono come dite voi un insieme di sketch piuttosto banalotti che a volte funzionano a volte un po’ meno, ma sulla scena comica italiana attualmente è uno dei migliori perché, quelle poche volte in cui appare, ha un’ironia anche pungente che va controcorrente rispetto al politicamente corretto che ormai ha distrutto la tv ma che nei film non si è mai visto o quantomeno viene molto castratol
Claudio storia di RUclips considera, oltre ovviamente ad un grande intenditore di cinema, filmografia, editoria, insomma persona davvero interessantissima e che parla di cose che conosce a tutti gli effetti
Raga ma riguardo al fatto della maschera, lo si spiega bene così: a Carnevale la gente si veste da Fantozzi, avete mai visto qualcuno vestito da Checco Zalone? No, perché visivamente il personaggio non esiste, non è una maschera. Ecco spiegata la differenza.
per la connotazione stessa di “maschera” Zalone lo è. non si può affermare il contrario. che poi non ha lo stesso impatto di fantozzi su questo si può discutere.
@StefanoSilva-pe2hl ho chiesto conferma, dato che non l’ho visto, non me ne sono interessato e nel video, anche se parlano di lundini, di cinema e di comici al cinema, non viene citato. Poi si esprimono come a dire “non è roba che gli interessa fare” e mi ha instaurato un dubbio.
Sezione commenti bella acidella stanno tutti belli incazzati ultimamente. Ma la parte prima dove reagiscono alle serie tv Rai verra caricata oppure no?
Non credo che il comico si veda nel drammatico, come dice Claudio. La sfida è proprio riuscire a fare il comico, oltre al magone che può venire dalla triste realtà, o da certe riflessioni. Per cui fare il comico è proprio vedere le cose da un altro punto di vista, è un elemento distintivo che comunque rientra in un contesto tragico e avvilente
La comicità è riuscire a far riflettere con le risate, raccontando cose anche tragiche. Noi ne abbiamo fatto un genere, "la commedia all'italiana", dove vengono affrontate tematiche come il delitto d'onore, il matrimonio ripatore, gli obblighi coniugali, furti, rapimenti, povertà, omicidi, ecc. con un po' di ironia e leggerezza per smorzare la tragicità delle situazioni. Oggi sarebbe impossibile produrre film del genere perchè al pubblico manca la perspicacia, paradossalmente c'è molta più intolleranza rispetto all'epoca: prendiamo anche solo "Sedotta e abbandonata", "Divorzio all'italiana" o "I soliti idioti"... Sono dei film terrificanti, con delle tematiche veramente pesanti se presi come lo spaccato contemporaneo di un epoca non troppo lontana (in alcuni parti d'Italia e nel mondo è ancora così sfortunatamente), eppure sono realizzati in un modo che in alcuni punti ti strappano una risata e ti fanno sentire in colpa per aver riso. Ma è lo stesso con "C'è sempre domani": non puoi non ridere in alcuni punti sebbene sia un film sul patriarcato, la violenza domestica e il suffragio universale. "C'è sempre domani" è un film comico? No, però la risata te la strappa, è voluto e funziona proprio per quello. La comicità deve essere questo: portare a una riflessione su alcune tematiche con modi leggeri. Sicuramente non è comicità quella di Colorado o nei film di Natale. Ne è quella della stand up comedy spietata dove si pensa che andare a muso duro e facendo sarcasmo contro chiunque sia un modo per sensibilizzare ad alcune tematiche. La comicità deve essere ragionata. Sei un bravo comico se con umorismo riesci a raccontare cose serie ad un bambino. Altrimenti sei solo un oratore non troppo abile che se la canta e sa la suona.
Primo video in cui sono in disaccordo con Claudio, e lo sono per due volte. Villaggio non era una persona illuminata come viene detto in questo video. Sì, è vero: per metà era un intellettuale e un grande lettore. Ma per metà era anche un razzista, omofobo, e in generale aveva un chilo di opinioni agghiaccianti. È uno che all’epoca si divertiva a prendere i gay a sassate, così, per passare il tempo. È uno che si è invischiato con i 5 stelle e che ha detto di tutto. Non facciamolo passare come un genio assoluto, ha molti meriti professionali, ma come persona ha fatto cose abominevoli Secondo appunto: quando Claudio dice “pensate a 500k copie all’epoca”, facendo intendere che fosse più difficile, sta sbagliando. I lettori di libri e fumetti sono calati di molto, a favore di altri media. Il numero va ridimensionato proprio considerando che all’epoca era molto più facile vendere libri rispetto a oggi. Inoltre, all’epoca la campagna marketing contava di meno, e questo avvantaggiava i nuovi arrivati come Villaggio. Si tratta comunque di un super successo.
Paolo villaggio uomo spregevole e attore decente... Ma a me Fantozzi, non mi ha mai mai mai, e aiutatemi a dire mai fatto ridere... Tolto il ridere, neanche le storie e le lore di questo personaggio mi sono mai piaciute... L'ansia e il dark di cui parla Claudio, per me sono relativi e poco percepibili...
Paolo Villaggio poteva essere una grandissimo uomo, ma i film di Fantozzi oltre ad uno sporadico sorriso ogni tanto, per quelli che sono ormai meme della cultura italiana, non vanno. E decisamente Zalone fa molta più critica sociale di Fantozzi. Sarà perché sono di due epoche diverse, può darsi, ma resta il fatto che io ad un film di Zalone rido ed a volte anche rifletto (chiaro non stiamo parlando del saggio che risolve la pace nel mondo), mentre per Fantozzi guardo aspettando il finale ed in mezzo non c'è nulla di realmente importante, nè risate serie e nè riflessioni serie. Poi, a voi appassionati e "critici" vi piace farvi le seghe a vicenda e dare valore anche perché c'era regista X, perché rappresentava il momento Y nella favolosa storia del cinema e via dicendo? Bene, buon per voi, ma non vedo come tutto questo possa c'entrare sul valore intrinseco dell'opera. Se io non posso comprendere Fantozzi senza tutte le vostre premesse, e la storia delle Maschere Italiane, e il periodo storico e cazzi e mazzi, allora di che valore parliamo? Come per quando di Disney, come ad esempio con Biancaneve. Uno dei prodotti d'animazioni peggiori e più noiosi del mondo. Ma no, in realtà è un capolavoro perché è stato il primo film d'animazione al cinema, ha tutto una legacy dietro. E CHISSENE FREGA? Il film lo guardi e ti vuoi sparare le palle, non ha nessn pensiero dietro visto che è una versione peggiore della favola originale, quindi di cosa si sta parlando? Vuoi elogiare Biancaneve per la sua importanza storica, benissimo, ma allora non mi parli dell'opera e di ciò che ha all'interno, ma solo del suo guscio esterno, dell'oggetto e non dell'opera. Per non parlare di tutta la soggettività che esiste nell'arte. L'oggettività non esiste e non esisterà mai. Ed è proprio per questo che me la prendo così tanto. Perché sono stanco di vedere questi video di youtube dove il classico influencere divulga il giusto verbo su quelle che sono stronzate. Sì perché come è sempre stato nella specie umana, siccome sentiamo il bisogno di fare branco, non riusciamo a staccare la giusta voglia di parlare e condividere la nostra passione con altra gente, con il bisogno invece di imporre queste parole e quindi rendere la nostra versione quella universale.
"Zalone fa molta più critica sociale di Fantozzi", si perchè nel 2023 critica sociale vuol dire parlare a manetta di sud, neri, pizza pasta e mandolino, Fantozzi fa una critica sociale allucinante riguardo il mondo del lavoro, la povertà, le dinamiche sociali sul posto del lavoro, all'epoca mise a nudo l'ipocrisia di un'intera società che pensava di essere imbattibile. Inoltre, non conosco una persona che non rida quando guarda i primi due Fantozzi, o almeno, quelli che conosco che amano Zalone e odiano Fantozzi sono quelli che vanno a vedere poi Pio e Amedeo all'Arena di Verona, vedi tu.
Ma poi come se la condizione del lavoratore vessato, bullizzato, "schiavizzato", la miseria dell'uomo medio, non siano ancora tematiche ancora attuali. Eh ma Zalone sbaglia i congiuntivi e fa critica sociale.
questo commento può essere riassunto con "A ME fantozzi non fa ridere, quindi FA CAGARE" rigorosamente detto senza far sapere che studi hai fatto o se hai qualche conoscenza nell'ambito della commedia (o del teatro). Poi va bene che l'arte soggettiva, ma te mi sembra che stai asserendouna verita oggetiva nel tuo commento (o potrei anche sbagliarmi per carità). ps per concludere avete genuinamente rotto i coglioni con questa cazzo di manfrina sugli influencer. Era una discussione in cui dario, claudio discitono di comicità E zalone. Dove cazzo sta " l'influencer di turno che plagia le menti dei suoi poveri iscritti" come minchia l'hai visto? Ti garba di più zalone rispetto a fantozzi? Oddio no dario adesso ti viene a mettere una bomba sotto casa, ma per favore
Biancaneve è un film assurdo, certo non ha una trama troppo complessa ma era pensato per il pubblico degli anni 30 inoltre devi ragionare sul fatto che é un'opera d'arte in movinento realizzata e animata a Mano...che cazzo stai dicendo
Ma oggi basta una telecamera e dei follower per sentirsi titolati a parlare di tutto, ma prima lo seguivo pure, ma adesso é diventato un po’ troppo, si limitasse a campi dove è bravo RUclips/anime fumetti videogiochi ma non è tuttologo
non mi sembra stiano esprimendo opinioni in campo scientifico o medico, che male c’è nel parlare di commedia/cinema/attualità? cioè, tu al bar con gli amici di che parli?
Prima di tutto è molto bello che se ne parli ancora, soprattutto su media nuovi. Poi io ho visto solo qualche spezzone e non le intere live sull'argomento, quindi non so quanto vada nel profondo dell'analisi e non saprei esprimermi.
boia, l'entusiasmo di Claudio con il quale parla di ciò che ama è coinvolgente a mille, persona fantastica
Scoperto da poco che Claudio Di Biagio ha diretto un cortometraggio su Dylan Dog. Già lo amo quest'uomo.
È un film vero e proprio, anche se di soli 50 minuti. Che emozione quando lo vidi all’uscita, dati i tristi trascorsi del brand cinematografico 🥲
Ho necessità fisica di vedere più live con Claudione
Zeb89 ultima maschera italiana
Cosa?
@@Sponge727 Cosa "cosa?"
@@cavoffCosa “cosa cosa cosa?”?
Ma cosa?
@@cristianarato8680ma cosa cosa cosa cosa dove?
Toni Servillo forse potrebbe essere una maschera. Per me la maschera deve essere oltre alla bravura e allo stile immediatamente collocabile deve anche avere una faccia particolare. Ad esempio Ceccherini sarebbe potuto essere tranquillamente una maschera.
Ceccherini è in parte prototipo dell'uomo toscano dei sobborghi in parte maschera teatrale. Peccato sia una persona a dir poco particolare e abbia passato parecchi periodi difficili, perchè altrimenti altro che zalone...
Una maschera è innanzitutto un personaggio, Servillo è un attore drammatico che ha fatto ruoli a volte simili ma non sempre uguali. Forse una maschera potrebbe essere Mastroianni in La Dolce Vita-8 e mezzo-La Città delle Donne ma già stiamo un po' allargando la definizione. Fantozzi è davvero un unicum nel cinema perché ha creato una maschera moderna che potrebbe essere messa al fianco di Arlecchino, Pulcinella e dello Zanni. Edit: qualcuno sotto ha detto Totò, anche lui è un esempio perfetto ma Fantozzi rispetto a lui aveva anche una forza politica e sociale che lo ha reso ancora più emblematico.
@@ParkyMarz Condivido la prima parte, non confondiamo l'attore e il suo bagaglio con il personaggio che interpreta. Sulla seconda parte, anche Totò deriva da un contesto più socio economico che socio politico (ma neanche tanto, poi dice che uno si butta a sinistra) importante. Ci sfugge perché lontano da noi, ma la fame, la povertà o la nobiltà per nascita o per acquisizione erano temi centrali all'epoca di Totò.
Troppo corto sto video. C'è più Dario che risponde alla chat che vera reaction
Quando Dario si fissa a leggere la chat è impossibile farlo smettere. Soprattutto se vanno contro di lui o ciò che pensa.
Non ha senso questa critica 😂
@@alessioj purtroppo si basta mezzo messaggio un po' così così e la live diventa Dario che si sente criticato da tutti 🙈
@@fraxximpe2852 bhoooo
Ma infatti il video non è una reaction è Claudio e Dario discutono su ecc.
Guarderei per ore live così
Conoscevo già questa intervista, è una lectio magistralis sulla vita contemporanea a lui e a noi
Io un film "mio padre, pefforza" però lo guarderei.
Oltre a Boris io direi che l'ho trovato simile é Mario di Guzzanti ingiustamente interrotto alla prima stagione.vabbe alla fine...Nepi é Nepi..cit.
l'intervista più bella della tv italiana la fa Marzullo a Funari
io parking man ti amo solo perchè hai money machine come outro
Bellissimo video!
ciao, vorrei chiedere una cosa, e dirne un altra. Tanto per chiacchierare:
-cosa intendi dario (e eventualmente claudio) per Maschera? La maschera che ricopre una moltitudine di ruoli super tipizzati in unico film/opera? Il personaggio intercambiabile in diverse scene (anche improvvisate) e sempre capace di venirne fuori grazie alle sue doti malleabili?
-secondo me il film con l'attore maschera non avrebbe molto successo ai tempi d'oggi. è vero se guardo un film di verdone, di totò, di alberto sordi rido tutt'ora e ne rimango catturato dallo stile unico, e dalla capacita di Maschera che dite voi. Ma allo stesso tempo sono figli del loro tempo. Ci sono tante cose come gli stereotipi popolari che non reggono, e la natura di queste cose oggi è ereditata dai meme, che allo stesso tempo nascono e muoiono a una velocità da perderseli se non si sta tutto il giorno su reddit. Voi pensate sopravviverebbe nel mondo attuale un messia come lo descrivete voi e che incarna la maschera, attualizzandola? Come lo dovrebbe fare secondo voi?
@@masterchopper1480 È stato il primo a dire che gli ultimi film di Fantozzi fanno cagare. Io ti consiglierei di guardare qualcuno di questi film con protagonisti queste maschere come Sordi ad esempio nel film Un borghese piccolo dove da attore comico da la prova del dramma. O di Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Totò, Tognazzi, Mastroianni e poi capirai perché Dario è così "fanatico" scoprirai che non è fanatismo ma semplicemente amore per un cinema la cui qualità nei nostri anni viene raggiunta forse da un film ogni 15 anni.
Il significato del termine “Maschera” affonda le sue radici nella commedia dell’arte del 1500, ed è una nobile tecnica teatrale che consiste nella creazione di un personaggio di cui l’attore si serve, quasi come se fosse una sua seconda personalità o meglio il suo alter-ego, per interpretare un ruolo cinematografico o teatrale . La “Maschera” è stata portata con successo anche nel cinema, dove ha trovato la sua consacrazione. Non tutti gli attori sono in grado di essere “Maschere” e non tutti gli attori sono in grado di inventarne una adatta per il cinema e che possa piacere al pubblico. Le “vere” Maschere del cinema italiano possono essere ricomprese in non più di una quindicina, alcune talmente popolari da essere rimaste nella memoria collettiva, quasi più famose dell’attore che le ha interpretate. Così, per esempio, tutti associano Totò al Principe De Curtis, o Fantozzi a Paolo Villaggio. La “Maschera” è dunque una seconda pelle, una costola dell’attore, della persona, che si porta con sé per sempre. Ma andiamo ad analizzare quali sono state le prime “Maschere” del cinema italiano. Questo è un copia incolla da un sito in cui scrive una persona che ne sa sicuramente più di me, ma mi trovo d'accordo. Infatti a un certo punto Dario e Claudio si chiedevano se Troisi fosse una maschera. Perché in tutti i suoi film interpreta un personaggio insicuro, timido e comicamente pessimista. Però anche nelle interviste aveva questo tipo di attitudine quindi con molta probabilità nei suoi film era semplicemente se stesso e non un personaggio inventato come Fantozzi che nei film è un semplice proletario con bassa istruzione mentre Paolo Villaggio era una persona coltissima.
@@masterchopper1480 se dici che tratta dei personaggi come dei mostri sacri ignorando i loro difetti vuol dire fanatismo.
@@MattiaCovelli Giustissimo, bravo. Comunque credo che l'origine della maschera intesa come personaggio, archetipo o stereotipo risalga al quarto quinto secolo a.c. in Grecia. Già allora si iniziarono a creare maschere e oggetti che facessero subito riconoscere di che tipo si trattasse soprattutto nella commedia. Tipo con Aristofane o con Menandro.
Comunque secondo te Antonio Albanese con Cetto la Qualunque potrebbe rientrare come maschera? Secondo me ci riesce abbastanza bene, e mi azzardo a dire che è un' evoluzione di Fantozzi. Film tragici che mettono in luce il peggio della società italiana tutta, non più solo legata ai piccoli lavoratori, con un personaggio odioso, terribile, che però è protagonista e vince proprio grazie alla parte marcia della società.
Ragazzi, Sibilia non viene da Boris, ma dal cinema americano anni 70-80-90
Bellissima intervista.
Servillo uomo coltissimo.
io c'ho fatto l'esame di maturità su quest'intervista
Come si fa a 24 anni a non conoscere queste interviste, posso capire a 12 anni. Ragazzi cercate di informarvi guardatevi tutto quello che potete, non aspettate dario Moccia
Dario e Claudio sono la coppia perfetta per parlare della qualunque.
Ma quanto cazzo è bello sentire parlare quwsti due di cinema? Li ascolterei per ore
ma è poi uscito il film di Dario dove dice " Deh, mio padre ! peffò !" ?
Troisi ne “Il postino” è patrimonio del cinema italiano
Nanni moretti è una maschera
Ultima vera maschera (poco "sfruttata") è stato cetto la qualunque
Uomo, tu che cosa usi per scaricare i VOD da Twitch?
twitch leecher
Like per chi vuole il film da 90 minuti di Dario che dice 'deh peffozza sivalletto' e versi vari.
Vabbè non volevo commentare perché Moccia mi piace un casino però più vado avanti e più dite inesattezze.
Al di là del piacere o meno Checco Zalone è una maschera non c'è opinione in merito.
Inoltre i primi film non sono prodotti e diretti da lui (anzi in realtà aveva siglato un accordo per cui ha intascato meno di quanto avrebbe potuto, non aspettandosi il botto al botteghino)
Ora bestemmio ma a modo suo ci può stare: Lundini é una maschera
I film di Zalone sono molto commerciali e sono come dite voi un insieme di sketch piuttosto banalotti che a volte funzionano a volte un po’ meno, ma sulla scena comica italiana attualmente è uno dei migliori perché, quelle poche volte in cui appare, ha un’ironia anche pungente che va controcorrente rispetto al politicamente corretto che ormai ha distrutto la tv ma che nei film non si è mai visto o quantomeno viene molto castratol
Comunque fyi il compositore di fantozzi è Fabio frizzi, non Morricone
Piaccia o no, Zalone è una maschera
Non conoscevo Claudio di Biagio, che bravo
Claudio storia di RUclips considera, oltre ovviamente ad un grande intenditore di cinema, filmografia, editoria, insomma persona davvero interessantissima e che parla di cose che conosce a tutti gli effetti
Raga ma riguardo al fatto della maschera, lo si spiega bene così: a Carnevale la gente si veste da Fantozzi, avete mai visto qualcuno vestito da Checco Zalone? No, perché visivamente il personaggio non esiste, non è una maschera. Ecco spiegata la differenza.
per la connotazione stessa di “maschera” Zalone lo è. non si può affermare il contrario. che poi non ha lo stesso impatto di fantozzi su questo si può discutere.
Non ho visto il video ma sono sicuro di esserne offeso, vediamo questo video
Ho visto questo video, mi ricredo, non mi ritengo una persona offesa
oddio che bello
Ma lundini non ha appena recitato in un film?
@StefanoSilva-pe2hl non ho detto questo
@StefanoSilva-pe2hl ho chiesto conferma, dato che non l’ho visto, non me ne sono interessato e nel video, anche se parlano di lundini, di cinema e di comici al cinema, non viene citato.
Poi si esprimono come a dire “non è roba che gli interessa fare” e mi ha instaurato un dubbio.
Nominare Zalone vicino a Fantozzi è da denuncia.
Come si chiama l'intervista in cui parla della messa in onda in russia?
Sezione commenti bella acidella stanno tutti belli incazzati ultimamente. Ma la parte prima dove reagiscono alle serie tv Rai verra caricata oppure no?
Dovrebbe finire su Dario Moccia Archives
@@uomodelparcheggio thank you 😊
Con troisi ci siamo dimenticati del film "Il Postino" in cui dimostra di poter interpretare ruoli drammatici.
Io non le guardo più ste reaction, 90% del video ce Dario che legge commenti inutili dalla chat...
Taggo jbalda qui nei commenti 3:00 ascolta bene cosa dice
Zalone per me è scadente, villaggio alto livello e totò immenso
Butta dentro il continuo sennò finisce male
Purtroppo la discussione è finita lì perché poi è arrivato Poldo e sono passati ad altro
@@uomodelparcheggio Dio santo POLDO ma come si può interrompere Villaggio per Poldo
@@uomodelparcheggiomale male, tocca denunziare qua
io trovo un sacco geniali i manetti bros
bello ©
Non credo che il comico si veda nel drammatico, come dice Claudio. La sfida è proprio riuscire a fare il comico, oltre al magone che può venire dalla triste realtà, o da certe riflessioni. Per cui fare il comico è proprio vedere le cose da un altro punto di vista, è un elemento distintivo che comunque rientra in un contesto tragico e avvilente
La comicità è riuscire a far riflettere con le risate, raccontando cose anche tragiche.
Noi ne abbiamo fatto un genere, "la commedia all'italiana", dove vengono affrontate tematiche come il delitto d'onore, il matrimonio ripatore, gli obblighi coniugali, furti, rapimenti, povertà, omicidi, ecc. con un po' di ironia e leggerezza per smorzare la tragicità delle situazioni.
Oggi sarebbe impossibile produrre film del genere perchè al pubblico manca la perspicacia, paradossalmente c'è molta più intolleranza rispetto all'epoca: prendiamo anche solo "Sedotta e abbandonata", "Divorzio all'italiana" o "I soliti idioti"... Sono dei film terrificanti, con delle tematiche veramente pesanti se presi come lo spaccato contemporaneo di un epoca non troppo lontana (in alcuni parti d'Italia e nel mondo è ancora così sfortunatamente), eppure sono realizzati in un modo che in alcuni punti ti strappano una risata e ti fanno sentire in colpa per aver riso.
Ma è lo stesso con "C'è sempre domani": non puoi non ridere in alcuni punti sebbene sia un film sul patriarcato, la violenza domestica e il suffragio universale.
"C'è sempre domani" è un film comico? No, però la risata te la strappa, è voluto e funziona proprio per quello.
La comicità deve essere questo: portare a una riflessione su alcune tematiche con modi leggeri.
Sicuramente non è comicità quella di Colorado o nei film di Natale. Ne è quella della stand up comedy spietata dove si pensa che andare a muso duro e facendo sarcasmo contro chiunque sia un modo per sensibilizzare ad alcune tematiche.
La comicità deve essere ragionata. Sei un bravo comico se con umorismo riesci a raccontare cose serie ad un bambino. Altrimenti sei solo un oratore non troppo abile che se la canta e sa la suona.
Primo video in cui sono in disaccordo con Claudio, e lo sono per due volte.
Villaggio non era una persona illuminata come viene detto in questo video. Sì, è vero: per metà era un intellettuale e un grande lettore. Ma per metà era anche un razzista, omofobo, e in generale aveva un chilo di opinioni agghiaccianti. È uno che all’epoca si divertiva a prendere i gay a sassate, così, per passare il tempo. È uno che si è invischiato con i 5 stelle e che ha detto di tutto. Non facciamolo passare come un genio assoluto, ha molti meriti professionali, ma come persona ha fatto cose abominevoli
Secondo appunto: quando Claudio dice “pensate a 500k copie all’epoca”, facendo intendere che fosse più difficile, sta sbagliando. I lettori di libri e fumetti sono calati di molto, a favore di altri media. Il numero va ridimensionato proprio considerando che all’epoca era molto più facile vendere libri rispetto a oggi. Inoltre, all’epoca la campagna marketing contava di meno, e questo avvantaggiava i nuovi arrivati come Villaggio. Si tratta comunque di un super successo.
Pulcinella letteralmente una maschera
Paolo villaggio uomo spregevole e attore decente... Ma a me Fantozzi, non mi ha mai mai mai, e aiutatemi a dire mai fatto ridere...
Tolto il ridere, neanche le storie e le lore di questo personaggio mi sono mai piaciute... L'ansia e il dark di cui parla Claudio, per me sono relativi e poco percepibili...
Paolo Villaggio poteva essere una grandissimo uomo, ma i film di Fantozzi oltre ad uno sporadico sorriso ogni tanto, per quelli che sono ormai meme della cultura italiana, non vanno.
E decisamente Zalone fa molta più critica sociale di Fantozzi. Sarà perché sono di due epoche diverse, può darsi, ma resta il fatto che io ad un film di Zalone rido ed a volte anche rifletto (chiaro non stiamo parlando del saggio che risolve la pace nel mondo), mentre per Fantozzi guardo aspettando il finale ed in mezzo non c'è nulla di realmente importante, nè risate serie e nè riflessioni serie.
Poi, a voi appassionati e "critici" vi piace farvi le seghe a vicenda e dare valore anche perché c'era regista X, perché rappresentava il momento Y nella favolosa storia del cinema e via dicendo? Bene, buon per voi, ma non vedo come tutto questo possa c'entrare sul valore intrinseco dell'opera.
Se io non posso comprendere Fantozzi senza tutte le vostre premesse, e la storia delle Maschere Italiane, e il periodo storico e cazzi e mazzi, allora di che valore parliamo?
Come per quando di Disney, come ad esempio con Biancaneve. Uno dei prodotti d'animazioni peggiori e più noiosi del mondo. Ma no, in realtà è un capolavoro perché è stato il primo film d'animazione al cinema, ha tutto una legacy dietro. E CHISSENE FREGA?
Il film lo guardi e ti vuoi sparare le palle, non ha nessn pensiero dietro visto che è una versione peggiore della favola originale, quindi di cosa si sta parlando?
Vuoi elogiare Biancaneve per la sua importanza storica, benissimo, ma allora non mi parli dell'opera e di ciò che ha all'interno, ma solo del suo guscio esterno, dell'oggetto e non dell'opera.
Per non parlare di tutta la soggettività che esiste nell'arte.
L'oggettività non esiste e non esisterà mai.
Ed è proprio per questo che me la prendo così tanto. Perché sono stanco di vedere questi video di youtube dove il classico influencere divulga il giusto verbo su quelle che sono stronzate. Sì perché come è sempre stato nella specie umana, siccome sentiamo il bisogno di fare branco, non riusciamo a staccare la giusta voglia di parlare e condividere la nostra passione con altra gente, con il bisogno invece di imporre queste parole e quindi rendere la nostra versione quella universale.
"Zalone fa molta più critica sociale di Fantozzi", si perchè nel 2023 critica sociale vuol dire parlare a manetta di sud, neri, pizza pasta e mandolino, Fantozzi fa una critica sociale allucinante riguardo il mondo del lavoro, la povertà, le dinamiche sociali sul posto del lavoro, all'epoca mise a nudo l'ipocrisia di un'intera società che pensava di essere imbattibile.
Inoltre, non conosco una persona che non rida quando guarda i primi due Fantozzi, o almeno, quelli che conosco che amano Zalone e odiano Fantozzi sono quelli che vanno a vedere poi Pio e Amedeo all'Arena di Verona, vedi tu.
Ma poi come se la condizione del lavoratore vessato, bullizzato, "schiavizzato", la miseria dell'uomo medio, non siano ancora tematiche ancora attuali. Eh ma Zalone sbaglia i congiuntivi e fa critica sociale.
Questo commento è così stupido che potrebbe diventare un copypasta
questo commento può essere riassunto con "A ME fantozzi non fa ridere, quindi FA CAGARE" rigorosamente detto senza far sapere che studi hai fatto o se hai qualche conoscenza nell'ambito della commedia (o del teatro). Poi va bene che l'arte soggettiva, ma te mi sembra che stai asserendouna verita oggetiva nel tuo commento (o potrei anche sbagliarmi per carità).
ps
per concludere avete genuinamente rotto i coglioni con questa cazzo di manfrina sugli influencer. Era una discussione in cui dario, claudio discitono di comicità E zalone. Dove cazzo sta " l'influencer di turno che plagia le menti dei suoi poveri iscritti" come minchia l'hai visto? Ti garba di più zalone rispetto a fantozzi? Oddio no dario adesso ti viene a mettere una bomba sotto casa, ma per favore
Biancaneve è un film assurdo, certo non ha una trama troppo complessa ma era pensato per il pubblico degli anni 30 inoltre devi ragionare sul fatto che é un'opera d'arte in movinento realizzata e animata a Mano...che cazzo stai dicendo
Ma oggi basta una telecamera e dei follower per sentirsi titolati a parlare di tutto, ma prima lo seguivo pure, ma adesso é diventato un po’ troppo, si limitasse a campi dove è bravo RUclips/anime fumetti videogiochi ma non è tuttologo
Casualmente è sempre bravo solo nei campi in cui siete d'accordo con lui
@@FingolfinEladar nono io manco in quello ma riconosco che in quello è bravo, non sono un decerebrato
non mi sembra stiano esprimendo opinioni in campo scientifico o medico, che male c’è nel parlare di commedia/cinema/attualità? cioè, tu al bar con gli amici di che parli?
Prima di tutto è molto bello che se ne parli ancora, soprattutto su media nuovi. Poi io ho visto solo qualche spezzone e non le intere live sull'argomento, quindi non so quanto vada nel profondo dell'analisi e non saprei esprimermi.
Un film con i meme morti di Dario Moccia? 🤔
PEFFORZA 😂