È incredibile come ad oggi si debba ancora spiegare questa differenza e come certe persone siano ancora in grado di prendersela tanto. La verità è che i tastieristi hanno una grande ammirazione verso i pianisti, ma il contrario è molto raro
Io credo che dietro a questa discriminazione ci sia di fondo anche se non detto il pensiero che il tastierista, non avendo una tecnica eccelsa, compensa con i suoni e gli effetti.... E purtroppo si ritorna al misurare la bravura in funzione del numero di note che si è capaci di fare o la complessità delle esecuzioni, piuttosto che delle emozioni che l'esecutore ti sa dare mettendo per esempio un certo suono di Pad in accordo, che si sposa con un piccolo RIF di piano elettrico, con poche note ma perfette per quel momento... Un esempio? Richard Wright. Tecnicamente non era un fenomeno, ma ha messo i suoni giusti, le note giuste, con un gusto tale che senza di lui i Pink Floyd non avrebbero fatto certi capolavori, nonostante Gilmour e Waters.
A Torino c'era un grosso negozio di musica in centro, con un grosso reparto dedicato alle tastiere. Dagli strumenti professionali alle tastierine giocattolo da due ottave. Quel reparto era il dominio di un addetto alla vendita - musicista che con il tempo è diventato mio amico. Lo andavo spesso a trovare per provare tastiere varie e lo vedevo all'azione nel dimostrare le tastiere. Una volta, ridendo, gli dissi che era un "incantatore di clienti". Su qualsiasi tastierina, anche da due ottave, sapeva suonare in un modo che anche il suono più brutto del mondo sembrasse vero e professionale. E' questa - a mio avviso - la più grossa differenza tra tastiera e pianoforte. Per suonare sulla tastiera tutti i tipi di strumenti, li devi conoscere tutti. Devi sapere qual'è un fraseggio naturale per una tromba per far sembrare realistica la performance. Anche con il suono di tromba più bello del mondo, se suoni da pianista, si sente immediatamente che la tromba "suona strana". Altro esempio tipico: il basso. Se non sai quali note più probabilmente vengono messe in sequenza da un bassista tutto suona finto. Contrabbasso? Altra storia ancora. Per non parlare dell'after-touch e del pitch bend che servono a creare i diversi suoni che lo strumento può emettere e per uscire dalla "gabbia" del temperamento equabile che la tastiera ci impone, ma che la maggior parte degli strumenti reali non segue. Le tastiere sono un mondo a sé rispetto al pianoforte. Saluti da un pianista.
Ho visto Stefano Bollani dal vivo. Nel senso che, durante il concerto, ho avuto la fortuna di guardargli le mani e la tastiera. Un' esperienza indimenticabile. Si, lui è SOLO pianista, nell'anima.
Ciao Paolo..... "L'approccio creativo" credo sia uno dei motivi che più mi entusiasmano nell'ambito della tastiera,riferita ad un progetto musicale con altri musicisti. L'idea dello studio sui suoni che caratterizzano la canzone da portare poi live su un palco , è un lavoro che trovo appagante e in cui mi cimento da anni, anche se sono un povero autodidatta...... 😆 Continuo a seguirti con massima curiosità e ammirazione!!!! GRANDE!!!!
Ciao,io sono il tipico pianista di piano bar,per esigenze di pubblico,ho anche un arranger,e in certi contesti uso qualche base.Oramai anche nell'albergo 5 Stelle,ad una certa ora la gente vuole ballare,quindi con il solo pianoforte diventa impossibile.Tornando all'arranger,io ho la "vecchia" Tyros4,ai tempi era l'ammiraglia degli arranger Yamaha,bene...pur essendo tale,ho lavorato parecchio sulle voice,drums ecc ecc,perché la casa produttrice ti da si il "tastierone" ma è come se ti dicesse,hai speso tanti soldi per averla,proprio perché il top,ha centinaia di possibilità per migliorare ulteriormente ciò che è già buono.
Giusto, e come te penso tanti tra i professionisti impiegano il tempo necessario (non poco) per ottenere dalle indubbie potenzialità della tastiera quello che serve loro, e poi non si sognano neppure di andare a rincorrere sempre l’ultimo modello cambiando ammiraglia ad ogni nuova uscita, giusto? Quindi la tua Tyros4 non è “vecchia”, è il tuo attualissimo strumento di lavoro 👍 (poi magari c’è qualche forma di endorsement che obbliga alcuni musicisti ad esibire sempre il modello più recente, ma non credo sia una cosa così diffusa)
Condivido in pieno il tuo pensiero, faccio il tastierista ( molto amatoriale ) da quasi 50 anni 🙈.. Come giustamente dici , la base pianistica è fondamentale ma finalizzata alla tecnica. Un tastierista è quello da il colore ( o la riconoscibilità ) al brano e, utilizzando solo i preset, non riuscirai mai a mettere la tua “ firma “ al brano . D,altronde chi fa molto live lo sa bene , é L,unica soddisfazione che ha .. la gloria sul palco è sempre e solo del cantante e del chitarrista 😂😂😂😂
Su due cose stavolta non sono d'accordo. Premetto che io sono un organista come inizio della mia attività musicale. Un vero tastierista ha i suoi strumenti preferiti, come ogni artigiano lavora con i suoi attrezzi preferiti. Quindi andare su un palco a suonare ed usare quello che ti passa il convento MAI. Io vado sempre con i miei strumenti di cui conosco tutte le risposte dinamiche e su cui ho creato i miei suoni e i miei arrangiamenti. Seconda cosa, gli arranger e gli arrangeristi continuano ad essere considerati di serie B. Sbagliatissimo. Io, oltre che tastierista, sono anche un arrangerista e sul mio arranger professionale ho creato qualcosa come un migliaio di arrangiamenti per ogni tipo di brano, quindi suoni personali e molto diversi dai preset che non uso quasi mai. Non è vero che gli arranger non sono vere tastiere, ma sono vere e proprie workstation specializzate in un dato settore musicale e per suonarle perfettamente ci vogliono degli attributi non da poco. E allora io che con l'arranger, usato senza linea ritmica ma come workstation, ci suono anche nelle band? Non sarei un tastierista? Allora poveretto il tastierista della PFM che qualche anno fa portò con se nel suo setup sul palco una Yamaha Tyros4, un signor arranger!! Prima di giudicare queste meraviglie della tecnica, provatele. Chi l'ha fatto ha cambiato parere. Il problema è che non tutti i tastieristi sono anche arrangeristi. Suonare gli arranger è molto difficile.
COMPLIMENTI !!!
È incredibile come ad oggi si debba ancora spiegare questa differenza e come certe persone siano ancora in grado di prendersela tanto. La verità è che i tastieristi hanno una grande ammirazione verso i pianisti, ma il contrario è molto raro
Io credo che dietro a questa discriminazione ci sia di fondo anche se non detto il pensiero che il tastierista, non avendo una tecnica eccelsa, compensa con i suoni e gli effetti.... E purtroppo si ritorna al misurare la bravura in funzione del numero di note che si è capaci di fare o la complessità delle esecuzioni, piuttosto che delle emozioni che l'esecutore ti sa dare mettendo per esempio un certo suono di Pad in accordo, che si sposa con un piccolo RIF di piano elettrico, con poche note ma perfette per quel momento...
Un esempio? Richard Wright.
Tecnicamente non era un fenomeno, ma ha messo i suoni giusti, le note giuste, con un gusto tale che senza di lui i Pink Floyd non avrebbero fatto certi capolavori, nonostante Gilmour e Waters.
A Torino c'era un grosso negozio di musica in centro, con un grosso reparto dedicato alle tastiere. Dagli strumenti professionali alle tastierine giocattolo da due ottave. Quel reparto era il dominio di un addetto alla vendita - musicista che con il tempo è diventato mio amico.
Lo andavo spesso a trovare per provare tastiere varie e lo vedevo all'azione nel dimostrare le tastiere. Una volta, ridendo, gli dissi che era un "incantatore di clienti". Su qualsiasi tastierina, anche da due ottave, sapeva suonare in un modo che anche il suono più brutto del mondo sembrasse vero e professionale. E' questa - a mio avviso - la più grossa differenza tra tastiera e pianoforte.
Per suonare sulla tastiera tutti i tipi di strumenti, li devi conoscere tutti. Devi sapere qual'è un fraseggio naturale per una tromba per far sembrare realistica la performance. Anche con il suono di tromba più bello del mondo, se suoni da pianista, si sente immediatamente che la tromba "suona strana". Altro esempio tipico: il basso. Se non sai quali note più probabilmente vengono messe in sequenza da un bassista tutto suona finto. Contrabbasso? Altra storia ancora.
Per non parlare dell'after-touch e del pitch bend che servono a creare i diversi suoni che lo strumento può emettere e per uscire dalla "gabbia" del temperamento equabile che la tastiera ci impone, ma che la maggior parte degli strumenti reali non segue.
Le tastiere sono un mondo a sé rispetto al pianoforte. Saluti da un pianista.
@@paolovolante direi un pianista intelligente!
Secondo me la vera differenza sta nel fatto che un pianista può fare il tastierista, il contrario no.
Bravo. Lo stesso mio pensiero.
Vitalij Kuprij era pianista e tastierista.
Anche io.
Mi sono piaciute le sue argomentazioni e il garbo e la chiarezza di come le espone. 👏
@@luiginosenzo grazie!
Ho visto Stefano Bollani dal vivo. Nel senso che, durante il concerto, ho avuto la fortuna di guardargli le mani e la tastiera. Un' esperienza indimenticabile. Si, lui è SOLO pianista, nell'anima.
sei sempre interessantissimo, grazie
@@ale0v grazie a te!
Ciao Paolo.....
"L'approccio creativo" credo sia uno dei motivi che più mi entusiasmano nell'ambito della tastiera,riferita ad un progetto musicale con altri musicisti.
L'idea dello studio sui suoni che caratterizzano la canzone da portare poi live su un palco , è un lavoro che trovo appagante e in cui mi cimento da anni, anche se sono un povero autodidatta...... 😆
Continuo a seguirti con massima curiosità e ammirazione!!!!
GRANDE!!!!
@@davideBosco grazie Davide!
Ciao,io sono il tipico pianista di piano bar,per esigenze di pubblico,ho anche un arranger,e in certi contesti uso qualche base.Oramai anche nell'albergo 5 Stelle,ad una certa ora la gente vuole ballare,quindi con il solo pianoforte diventa impossibile.Tornando all'arranger,io ho la "vecchia" Tyros4,ai tempi era l'ammiraglia degli arranger Yamaha,bene...pur essendo tale,ho lavorato parecchio sulle voice,drums ecc ecc,perché la casa produttrice ti da si il "tastierone" ma è come se ti dicesse,hai speso tanti soldi per averla,proprio perché il top,ha centinaia di possibilità per migliorare ulteriormente ciò che è già buono.
Giusto, e come te penso tanti tra i professionisti impiegano il tempo necessario (non poco) per ottenere dalle indubbie potenzialità della tastiera quello che serve loro, e poi non si sognano neppure di andare a rincorrere sempre l’ultimo modello cambiando ammiraglia ad ogni nuova uscita, giusto? Quindi la tua Tyros4 non è “vecchia”, è il tuo attualissimo strumento di lavoro 👍 (poi magari c’è qualche forma di endorsement che obbliga alcuni musicisti ad esibire sempre il modello più recente, ma non credo sia una cosa così diffusa)
Om 🎉grande 🎉🌟🎹🌟👌
Condivido in pieno il tuo pensiero, faccio il tastierista ( molto amatoriale ) da quasi 50 anni 🙈.. Come giustamente dici , la base pianistica è fondamentale ma finalizzata alla tecnica. Un tastierista è quello da il colore ( o la riconoscibilità ) al brano e, utilizzando solo i preset, non riuscirai mai a mettere la tua “ firma “ al brano . D,altronde chi fa molto live lo sa bene , é L,unica soddisfazione che ha .. la gloria sul palco è sempre e solo del cantante e del chitarrista 😂😂😂😂
Su due cose stavolta non sono d'accordo. Premetto che io sono un organista come inizio della mia attività musicale. Un vero tastierista ha i suoi strumenti preferiti, come ogni artigiano lavora con i suoi attrezzi preferiti. Quindi andare su un palco a suonare ed usare quello che ti passa il convento MAI. Io vado sempre con i miei strumenti di cui conosco tutte le risposte dinamiche e su cui ho creato i miei suoni e i miei arrangiamenti.
Seconda cosa, gli arranger e gli arrangeristi continuano ad essere considerati di serie B. Sbagliatissimo. Io, oltre che tastierista, sono anche un arrangerista e sul mio arranger professionale ho creato qualcosa come un migliaio di arrangiamenti per ogni tipo di brano, quindi suoni personali e molto diversi dai preset che non uso quasi mai. Non è vero che gli arranger non sono vere tastiere, ma sono vere e proprie workstation specializzate in un dato settore musicale e per suonarle perfettamente ci vogliono degli attributi non da poco.
E allora io che con l'arranger, usato senza linea ritmica ma come workstation, ci suono anche nelle band? Non sarei un tastierista? Allora poveretto il tastierista della PFM che qualche anno fa portò con se nel suo setup sul palco una Yamaha Tyros4, un signor arranger!! Prima di giudicare queste meraviglie della tecnica, provatele. Chi l'ha fatto ha cambiato parere.
Il problema è che non tutti i tastieristi sono anche arrangeristi. Suonare gli arranger è molto difficile.
0:06 per te si
Ma per me no