Tutti questi discorsi sono non solo giusti ma veri. Il problema è che chi controlla e gestisce le merci quali gasolio ,energia carne cibi non interessa se li buttiamo o se ne usiamo più del necessario,anzi più ne consumiamo o sprechiamo meglio è. Avevo sentito di una macchina forse di una ditta Loredana o giù di lì che percorreva 80 km con un bicchier d'acqua,gli è stato comprato il brevetto insieme all'azienda stessa e chiusa subito dopo. Va beh noi intanto cercheremo di fare il nostro e sprecare il meno possibile ma sono le politiche che devono lavorare.noi dovremmo controllare e non lasciare tutto come viene parlo di me in primis
All'inizio il discorso si segue bene, poi si perde nel solito slogan "energie rinnovabili etc etc". È ovvio che l'Italia dovrebbe investire maggiormente sulle energie rinnovabili, sia per maggiore autosufficienza sia per minore inquinamento. Ma far credere alla gente che esista l'energia 100% pulita significa sostituire un problema con un altro. La gente dovrebbe impegnarsi a diminuire i propri consumi in maniera ragionevole, sia di energia che di oggetti, e diminuire o annullare il consumo di carne. Se tutti facessimo qualcosa nel nostro piccolo, gli effetti positivi sarebbero enormi. Io avevo letto il libro di Pallante "La decrescita felice" e tutto il discorso era spiegato molto meglio che in questo Ted
BALLE. Questi strumenti (energie alternative) non contrastano la devastazione che avanza, sono la NUOVA devastazione che avanza. Pannelli solari, macchine elettriche, Bio combustibili, geotermico, eolico, biocarburanti, ecc. ecc. non potranno MAI essere sostenibili. Basti pensare che, ad esempio, per produrre un semplice computer, c’è bisogno di 20 mila litri di acqua, senza considerare che, con l’obsolescenza programmata, il sistema imporrà sempre un prodotto nuovo, quindi, nel giro di pochi anni (quando va bene), l’ambiente si ritroverà con miliardi di tonnellate di rifiuti, e ulteriore devastazione ambientale, sia per produrlo, sia quando poi diventa in definitiva spazzatura. Non esistono scorciatoie caro professore.
Condivido in parte, infatti anche Latouche - "padre" del pensiero della decrescita - sostiene che lo sviluppo sostenibile sia una menzogna, proponendo un tipo di decrescita che di felice ha ben poco, ben più radicale, con un ritorno allo stile di vita degli anni 60. Anche qui si potrebbe non essere d'accordo, in quanto gli anni 60 sono gli anni del secondo dopoguerra caratterizzati dall'aumento della produzione, paradossalmente, ma il punto è che la decrescita non è un sistema di pensiero omogeneo e confezionato: è un pensiero critico anche diviso al suo interno, che mette in discussione il paradigma attuale e che trova risvolti politici, sociali, culturali, storici anche diversi tra di loro i quali hanno in comune l'impegno concreto, la consapevolezza, la presa di coscienza riguardo ad una complessità di problemi - in poche parole il globalismo in tutte le sue declinazioni - da affrontare adesso con atteggiamento disincantato, sia nel quotidiano della vita privata che nel politico.
però non ha descritto la decrescita dei consumi e degli investimenti, ha descritto l'aumento dell'efficienza (con impatto ambientale) e dei risparmi, che poi diventano pure qualcosa, consumi di altro tipo, magari più sostenibile, o altri investimenti...che fanno aumentare il PIL (e meno male che lo fanno). Poi ci mette dentro l'autoprodizione alimentare, che è il non plus ultra dell'inefficienza produttiva oltre a non essere generalizzabile (come si fa a sfamare 50 milioni di persone con orticelli solidali, senza trattori e macine industriali, senza controlli a campione sulla qualità degli alimenti). Non so, mi pare un discorso un po' contraddittorio o volutamente incompleto, poi non sono un economista, dico la mia.
qust'uomo ha scritto dei libri nei quali ha approfondito più che esaustiva i concetti riportati in questo discorso di soli 15 minuti. quindi bisognerebbe, se si volesse chiaramente, avere un' idea più ampia delle idee del Dott. Pallante
@@stefanobertuccioli6350 la persona nel commento soprastante ha parlato di ciò che é stato detto nel video, per capirlo non dovrebbe aver bisogno di altri mezzi di comunicazione. Ad esempio, guardo un film, codesta pellicola ha dei buchi di sceneggiatura come se non ci fosse un domani e ne parlo con il mio amico, che mi dice "leggi il libro, si ricollega al film, spiega meglio alcune parti della trama". A quel punto lo mando a fanculo, perché per capire il film non dovrei aver bisogno del libro. Stessa cosa con il signore nel video, ciò che dice deve essere comprensibile e sensato, non dovrei aver per forza bisogno di un libro per capire i suoi ideali. se sono poco sensati i concetti nel video, non credo che con il libro acquisiscano maggior senso, perché se non sei in grado di spiegarti o dire cose sensate a voce...
@@fagianodorato hai ragione il suo dono come orato non è poi immenso, io vedo i suoi limiti. Forse ha espresso troppi concetti. Quello che dici ha un senso, ciò non toglie che in generale i libri vanno più in profondità
Il bello è che a parlare di "decrescita felice", sono proprio coloro che vivono in una casa da 300 m², o in un modesto quadrilocale da €1000 euro di affitto al mese, e ad avere all'attivo qualche decina di migliaia di € euro sul proprio conto corrente..
la crescita ce l'hanno già fatta riducendo progressivamente i salari in modo vergognoso. Le nuove generazioni, quelle nate ora, camperanno a pane e cicoria e saremo tutti felici.
Discorso interessante, ma a mio avviso è presente una grossa imprecisione: la decrescita è diminuzione dei consumi (e quindi limita quella che Pallante definisce come liberta personale) prima che ecoefficienza. L'ecoefficienza è un principio accettato anche dal capitalismo classico, e si è dimostrata largamente insufficente a compensare la crescita dei consumi planetaria: essa deve essere accompagnata necessariamente da una diminuzione di scala del sistema economico odierno. Questa diminuzione non deve essere vissuta come una rinuncia o limitazione delle liberta personali, ma come un ripudio del consumismo bulimico che caratterizza le nostre società.
sono d'accordo con te. Ma quello che, come pensiamo io e te, serve, non è comunicabile. Non ha potere politico. Sono davvero poche, pochissime, le persone disposte a rinunciare al proprio stile di vita. Per fare breccia e inserire discorsi più incisivi, come quello che fai tu, bisogna partire da qualcosa di più digeribile. Penso che in questo discorso TED Pallante abbia SCELTO di non dirla tutta. Condivido la sua scelta.
anche io la penso come te, quando ha cominciato a parlare del fatto che i fumatori sebbene col.loro comportamento fanno solo danno, devono essere liberi di farlo, non mi trovo assolutamente d'accordo! Mi sembra un discorso un po' fatto per raccogliere consensi: é vero pochissimi sono disposti a fare delle rinunce! Io ad esempio da un annetto seguo il minimalismo, ma la maggior parte della popolazione mondiale invece vuole essere libera di comprare comprare comprare e buttare.
Però qnche le sigarette sono cose non utili e poi pensate a quanto nocumento arrechibla industria del tabacco, in anche termini di deforestazione, come pure la ricerca continua dello ultimo modello di cellulare o di qualunque altra cosa, a qualunque costo e in generale, il consumismo.
Si ma la maggior parte di produzione di CO2 metano, di plastica , di combustione comb fossili è realizzato nei paesi asiatici, noi siamo pochi e piccoli, vallo a dire alla Cina che hanno le centrali a carbone, in Italia abbiamo record d pannelli solari e cappotti termici
Quello che dici si può condividere, ed un giorno lontano qualcosa di simile avverrà. ma la crisi del 1929 e 2007, è avvenuta per eccesso di produzione stagnante. L’uomo è incapace di rinunciare ai propri privilegi, nemmeno la religione ci riesce.
@milvia60 non è vero, sono state crisi del sistema finanziario, la prima è durata di più perché la banca centrale di allora chiuse i rubinetti del credito, la produttività e la domanda c'entrano nulla
@@milvia60 se chiudiamo le discussioni forever non abbiamo futuro di certo. Si, bisogna lasciare che la gente consumi come crede e paghi le tasse con cui più finanziare la ricerca scientifica per avere tecnologie green. Quando sarà conveniente la gente comprerà green, lo ha sempre fatto. L'unica cosa che non bisogna fare è diventare tutti più poveri e meno produttivi. L'economia è l'arte di creare incentivi, non quella di ridurre i consumi, né felicemente ne' infelicemente
Queste sono cazzate. In Europa dal 1300 al 1700 c'è stato il fenomeno denominato piccola glaciazione con differenze di temperature rispetto a quelle attuali di almeno 15 gradi. La Senna e il Tamigi gelavano ogni inverno, è riportato dalle cronache del tempo e sulle vecchie stampe. La decrescita deve essere demografica, tramite serie politiche di controllo delle nascite e per motivi di spazio e di inquinamento. Negli anni '70 eravamo tre miliardi e mezzo, oggi quasi otto, ma no....il problema sta negli sprechi!!! Quando si dice: " avere un elefante in salotto e non vederlo!!!"
La triste verità caro Maurizio è che questo mondo non ti merita.
..da ascoltare con attenzione fino alla fine. Davvero illuminante!!
Wow. Che discorso. Da approfondire senz'altro
Parole molto attuali, anche ai tempi del coronavirus.....
Tutti questi discorsi sono non solo giusti ma veri. Il problema è che chi controlla e gestisce le merci quali gasolio ,energia carne cibi non interessa se li buttiamo o se ne usiamo più del necessario,anzi più ne consumiamo o sprechiamo meglio è. Avevo sentito di una macchina forse di una ditta Loredana o giù di lì che percorreva 80 km con un bicchier d'acqua,gli è stato comprato il brevetto insieme all'azienda stessa e chiusa subito dopo.
Va beh noi intanto cercheremo di fare il nostro e sprecare il meno possibile ma sono le politiche che devono lavorare.noi dovremmo controllare e non lasciare tutto come viene parlo di me in primis
All'inizio il discorso si segue bene, poi si perde nel solito slogan "energie rinnovabili etc etc". È ovvio che l'Italia dovrebbe investire maggiormente sulle energie rinnovabili, sia per maggiore autosufficienza sia per minore inquinamento.
Ma far credere alla gente che esista l'energia 100% pulita significa sostituire un problema con un altro.
La gente dovrebbe impegnarsi a diminuire i propri consumi in maniera ragionevole, sia di energia che di oggetti, e diminuire o annullare il consumo di carne. Se tutti facessimo qualcosa nel nostro piccolo, gli effetti positivi sarebbero enormi.
Io avevo letto il libro di Pallante "La decrescita felice" e tutto il discorso era spiegato molto meglio che in questo Ted
Sono d'accordo te... ma sono 13 minuti di discorso... è dura riepilogare la decrescita in 13 minuti onestamente :)
questa song è per te : Niù Tennici - L' età della pietra
BALLE. Questi strumenti (energie alternative) non contrastano la devastazione che avanza, sono la NUOVA devastazione che avanza. Pannelli solari, macchine elettriche, Bio combustibili, geotermico, eolico, biocarburanti, ecc. ecc. non potranno MAI essere sostenibili. Basti pensare che, ad esempio, per produrre un semplice computer, c’è bisogno di 20 mila litri di acqua, senza considerare che, con l’obsolescenza programmata, il sistema imporrà sempre un prodotto nuovo, quindi, nel giro di pochi anni (quando va bene), l’ambiente si ritroverà con miliardi di tonnellate di rifiuti, e ulteriore devastazione ambientale, sia per produrlo, sia quando poi diventa in definitiva spazzatura. Non esistono scorciatoie caro professore.
Mhh chiaro...hai suggerimenti migliori? :)
Condivido in parte, infatti anche Latouche - "padre" del pensiero della decrescita - sostiene che lo sviluppo sostenibile sia una menzogna, proponendo un tipo di decrescita che di felice ha ben poco, ben più radicale, con un ritorno allo stile di vita degli anni 60. Anche qui si potrebbe non essere d'accordo, in quanto gli anni 60 sono gli anni del secondo dopoguerra caratterizzati dall'aumento della produzione, paradossalmente, ma il punto è che la decrescita non è un sistema di pensiero omogeneo e confezionato: è un pensiero critico anche diviso al suo interno, che mette in discussione il paradigma attuale e che trova risvolti politici, sociali, culturali, storici anche diversi tra di loro i quali hanno in comune l'impegno concreto, la consapevolezza, la presa di coscienza riguardo ad una complessità di problemi - in poche parole il globalismo in tutte le sue declinazioni - da affrontare adesso con atteggiamento disincantato, sia nel quotidiano della vita privata che nel politico.
però non ha descritto la decrescita dei consumi e degli investimenti, ha descritto l'aumento dell'efficienza (con impatto ambientale) e dei risparmi, che poi diventano pure qualcosa, consumi di altro tipo, magari più sostenibile, o altri investimenti...che fanno aumentare il PIL (e meno male che lo fanno). Poi ci mette dentro l'autoprodizione alimentare, che è il non plus ultra dell'inefficienza produttiva oltre a non essere generalizzabile (come si fa a sfamare 50 milioni di persone con orticelli solidali, senza trattori e macine industriali, senza controlli a campione sulla qualità degli alimenti). Non so, mi pare un discorso un po' contraddittorio o volutamente incompleto, poi non sono un economista, dico la mia.
qust'uomo ha scritto dei libri nei quali ha approfondito più che esaustiva i concetti riportati in questo discorso di soli 15 minuti. quindi bisognerebbe, se si volesse chiaramente, avere un' idea più ampia delle idee del Dott. Pallante
@@stefanobertuccioli6350 la persona nel commento soprastante ha parlato di ciò che é stato detto nel video, per capirlo non dovrebbe aver bisogno di altri mezzi di comunicazione. Ad esempio, guardo un film, codesta pellicola ha dei buchi di sceneggiatura come se non ci fosse un domani e ne parlo con il mio amico, che mi dice "leggi il libro, si ricollega al film, spiega meglio alcune parti della trama". A quel punto lo mando a fanculo, perché per capire il film non dovrei aver bisogno del libro. Stessa cosa con il signore nel video, ciò che dice deve essere comprensibile e sensato, non dovrei aver per forza bisogno di un libro per capire i suoi ideali. se sono poco sensati i concetti nel video, non credo che con il libro acquisiscano maggior senso, perché se non sei in grado di spiegarti o dire cose sensate a voce...
@@fagianodorato hai ragione il suo dono come orato non è poi immenso, io vedo i suoi limiti. Forse ha espresso troppi concetti. Quello che dici ha un senso, ciò non toglie che in generale i libri vanno più in profondità
Il bello è che a parlare di "decrescita felice", sono proprio coloro che vivono in una casa da 300 m², o in un modesto quadrilocale da €1000 euro di affitto al mese, e ad avere all'attivo qualche decina di migliaia di € euro sul proprio conto corrente..
la crescita ce l'hanno già fatta riducendo progressivamente i salari in modo vergognoso. Le nuove generazioni, quelle nate ora, camperanno a pane e cicoria e saremo tutti felici.
Ma fate presidente questo uomo. Subito nel Pd!
Discorso interessante, ma a mio avviso è presente una grossa imprecisione: la decrescita è diminuzione dei consumi (e quindi limita quella che Pallante definisce come liberta personale) prima che ecoefficienza. L'ecoefficienza è un principio accettato anche dal capitalismo classico, e si è dimostrata largamente insufficente a compensare la crescita dei consumi planetaria: essa deve essere accompagnata necessariamente da una diminuzione di scala del sistema economico odierno. Questa diminuzione non deve essere vissuta come una rinuncia o limitazione delle liberta personali, ma come un ripudio del consumismo bulimico che caratterizza le nostre società.
sono d'accordo con te. Ma quello che, come pensiamo io e te, serve, non è comunicabile. Non ha potere politico. Sono davvero poche, pochissime, le persone disposte a rinunciare al proprio stile di vita.
Per fare breccia e inserire discorsi più incisivi, come quello che fai tu, bisogna partire da qualcosa di più digeribile.
Penso che in questo discorso TED Pallante abbia SCELTO di non dirla tutta.
Condivido la sua scelta.
anche io la penso come te, quando ha cominciato a parlare del fatto che i fumatori sebbene col.loro comportamento fanno solo danno, devono essere liberi di farlo, non mi trovo assolutamente d'accordo! Mi sembra un discorso un po' fatto per raccogliere consensi: é vero pochissimi sono disposti a fare delle rinunce! Io ad esempio da un annetto seguo il minimalismo, ma la maggior parte della popolazione mondiale invece vuole essere libera di comprare comprare comprare e buttare.
mi hanno parlato di sto libro a una FIESTATEK
Però qnche le sigarette sono cose non utili e poi pensate a quanto nocumento arrechibla industria del tabacco, in anche termini di deforestazione, come pure la ricerca continua dello ultimo modello di cellulare o di qualunque altra cosa, a qualunque costo e in generale, il consumismo.
Si ma la maggior parte di produzione di CO2 metano, di plastica , di combustione comb fossili è realizzato nei paesi asiatici, noi siamo pochi e piccoli, vallo a dire alla Cina che hanno le centrali a carbone, in Italia abbiamo record d pannelli solari e cappotti termici
coito interrupto e preservativi e passa la paura.
Quello che dici si può condividere, ed un giorno lontano qualcosa di simile avverrà. ma la crisi del 1929 e 2007, è avvenuta per eccesso di produzione stagnante. L’uomo è incapace di rinunciare ai propri privilegi, nemmeno la religione ci riesce.
purtroppo
@milvia60 non è vero, sono state crisi del sistema finanziario, la prima è durata di più perché la banca centrale di allora chiuse i rubinetti del credito, la produttività e la domanda c'entrano nulla
@@paolotombolato9334 allora secondo te, continuando a vivere tra plastica, crociere e sbarchi abbiamo un futuro ? amen e chiudo qui forever.
@@milvia60 se chiudiamo le discussioni forever non abbiamo futuro di certo. Si, bisogna lasciare che la gente consumi come crede e paghi le tasse con cui più finanziare la ricerca scientifica per avere tecnologie green. Quando sarà conveniente la gente comprerà green, lo ha sempre fatto. L'unica cosa che non bisogna fare è diventare tutti più poveri e meno produttivi. L'economia è l'arte di creare incentivi, non quella di ridurre i consumi, né felicemente ne' infelicemente
@@paolotombolato9334molti lavori sono finiti con la merce asiatica. Lavorare per inquinare, non vedo un futuro.
Queste sono cazzate. In Europa dal 1300 al 1700 c'è stato il fenomeno denominato piccola glaciazione con differenze di temperature rispetto a quelle attuali di almeno 15 gradi. La Senna e il Tamigi gelavano ogni inverno, è riportato dalle cronache del tempo e sulle vecchie stampe.
La decrescita deve essere demografica, tramite serie politiche di controllo delle nascite e per motivi di spazio e di inquinamento.
Negli anni '70 eravamo tre miliardi e mezzo, oggi quasi otto, ma no....il problema sta negli sprechi!!!
Quando si dice: " avere un elefante in salotto e non vederlo!!!"
Uao ma tu devi essere un gEniO
9:44 Una delle piú grandi stronzate che abbia mai sentito
CI vivono delle cazzate che dicono. La unica maniera per sopravvivere e diminuire I radical chic.
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anche la tua non è male di stronzata
@@massimomancini7019 non capisci cosa dicono, allora sono radical chic. Essere ignoranti come la merda non è un pregio
Ciao, puoi spiegarmi perché è una stronzata?