EP.46 - Calcio Storico Fiorentino, BKFC e MMA con Ernesto Papa
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- Опубликовано: 4 окт 2024
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Editing Shorts @Phabio
![CWC 4th Listening Session with Speaker Prof. Dr. Ilia Delio OSF [ENGLISH]](http://i.ytimg.com/vi/w49_TcqaCeU/mqdefault.jpg)
Che grande Ernesto, non vedo l'ora di rincontrarlo ( è mio cugino di secondo grado ) 🤼♂️🏋♂️
N1 bellissima persona e grande lucidità...
Grande Ernesto 💪💪pure simpatico
Grande erne💪🏻
Grande atleta............come uomo....fai te.....io non dimentico
Commenta pure.....io non ho problemi....tanto per quello che è successo fra me e te io mi ritengo che ho ragione.......sappilo
😂😂😂😂😂😂😂 @@MassimoFedele-ny6of
devi dire cosa è successo
Quello che vediamo oggi non è "Calcio Storico Fiorentino", ma "Pugilato Moderno con Palla", un gioco che ha poco a che vedere con la "storicità" e la "fiorentinità" del "Calcio" che si è giocato a Firenze dal '500 agli anni '70, gioco che era sì "maschio", ma assolutamente non violento.
Violento è sempre stato, anzi, 500 e passa anni fa era addirittura violentissimo, tanto da portare alla morte di alcuni calcianti. Era meno statico, questo si, perchè le regole del tempo lo permettevano: Ma permettevano anche violenza brutale: zuffe, attacchi di più calcianti contro uno solo, cose oggi impensabili, perchè porterebbero a danni irreversibili per chi vi partecipa. Può piacere o non piacere, ma si è inevitabilmente e giustamente, evoluto in qualcosa di meno brutale. Si può sempre migliorare, cambiando alcune regole, tipo quella sui placcaggi, ma tornare alle origini è impossibile, per ovvie ragioni, le stesse per le quali non si può riaprire il Colosseo ai gladiatori. "Troppo piccolo per essere una guerra, ma troppo crudele per essere un gioco", disse Enrico III di Francia, nel 1574,
una descrizione che lascia pochi dubbi. C'è poco da aggiungere se non citare il "Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino" di Giovanni Bardi: "Quanto alla natura, ciascheduna cosa tanto è piu nobile, quanto è piu
universale, e piu cose sotto di sê ordinate à fine di lei, & quasi à suo servigio comprende, e quella
è nobilissima, che à niuna altra cosa fuori che à se stessa, & ordinata, ne serve: il Corso,
il Salto, la Lotta, il Disco, il PUGILATO, che i piu pregiati erano da gli antichi, il Nuoto, il
Pome, il Cauallo, il Saracino, la Scherma, e Giostra, e Sbarra, che quasi sono i piu usati da noi; tutti
(chi ben rimira, e vuole senza animosità giudicare) sono del Calcio aiuti, e istromenti, e quasi
sua famiglia, e servigiali. Perciò
che quanto alli antichi, lo Inanzi adoperà la velocità de piedi, la destrezza del lottare, e
del saltare, e la prestezza del
pugno. Lo sconciatore la lotta, & IL PUGNO.". Si sono sempre picchiati, perchè il pugilato è da sempre parte del gioco stesso. Buon principio.
@@Easun36 Riporto di qua quello che ho scritto dellà 🙂
Con il termine *_"pugno"_* il Bardi NON si riferisce al modo in cui si può colpire/affrontare gli avversari, ma al modo in cui si deve colpire *LA PALLA!* Questa infatti poteva (all'epoca) essere colpita solo "di pugno", oltre che di piede, mentre se la si lanciava a mano come fanno oggi era fallo e 1/2 caccia alla squadra avversaria.
Da qui l'utilità della disciplina del PUGILATO soprattutto per chi deve fare caccia (Innanzi e sconciatori): chi sa tirare i "diretti", sa anche colpire con altrettanta efficacia la palla in modo da mandarla "tesa" in avanti e fare caccia (I Datori invece, dice il Bardi, devono lanciare la palla a palombella colpendola a pugno chiuso da sotto roteando le braccia come si fa nel LANCIO DEL DISCO).
Insomma, pugni sì, ma alla palla, non all'avversario!! Poi chiaramente le risse scoppiavano e le manate volavano (eccome se volavano!), ma NON come "regola" nè come "tattica" di gioco.
Tutto questo risulta oltremodo evidente in più passi del testo del Bardi, ad esempio:
1) - nelle 33 regole del "Regolamento di gioco" (cfr. pagg da 1 a 4), il "pugno" è solo il *modo di colpire la palla;* nessun riferimento al modo di colpire/ostacolare l'avversario;
2) - in tutto il testo quando il Bardi intende il modo di colpire la palla, usa il termine "pugno"; quando invece intende il fare a cazzotti, usa la locuzione *"fare alle pugna" (plurale);*
3) - a pag. 10-11 definisce il "fare alle pugna" un *"difetto accidentale"* del Calcio; "difetto" perchè è una cosa che NON dovrebbe accadere e che fa solo male al Calcio portandolo alla rovina (quanta lungimiranza!!!); "accidentale" perchè, purtroppo, le risse comunque accadevano;
4) - a pag. 32 cito/traduco testualmente: _"Le pugna nel Calcio intervengono _*_NON come proprie di quello,_*_ ma come un qualcosa di _*_estraneo_*_ (aggiunto) in conseguenza degli affetti degli animi umani"._ E ancora cito/traduco testualmente: _"(accade che) alcuni, spinti da collera o da invidia, e giocando _*_fuori dalle regole_*_ con modi _*_villani_*_ e _*_scortesi,_*_ vengano alle pugna (facciano a cazzotti); allora conviene che chiunque sia vicino _*_li divida_*_ (e non si unisca alla rissa)"_
5) - Questa è INTERESSANTE! Origine del nome "Calcio" (pag. 10-11). Premesso che la palla si colpiva soprattutto di pugno e raramente di piede, _"ragion voleva che questo gioco si nominasse "Pugno" anzichè "Calcio", ma così non fu affinchè _*_non paresse associato al "fare alle pugna"_*_ e per tale fosse frainteso questo gioco sì nobile e sì gentile"._ Insomma, si decise di chiamarlo "Calcio" e non "Pugno" perchè non doveva essere, nè apparire, un gioco violento! Duro sì, ma non violento.
Concludendo, leggendo i testi ufficiali del 1500 si scopre che, contrariamente all'opinione diffusa:
a) - il *regolamento* NON contemplava la possibilità di darsi *cazzotti,* neppure nell' 1 contro 1;
b) - in ogni caso le *tecniche/tattiche di gioco* del tempo (almeno quelle descritte dal Bardi) NON prevedevano che i calcianti, in particolare gli innanzi e gli sconciatori, si facessero strada o ostacolassero gli avversari prendendoli a *cazzotti;*
c) - ogni tanto (spesso) *la scazzottata a due partiva,* ma buona regola voleva che gli altri calcianti andassero subito a *dividerli* evitando di unirsi alla zuffa.
Ne viene insomma fuori un quadro che è l'esatto contrario di quello che si vede oggi in campo: un incontro di boxe/mma dove la violenza regna sovrana, la palla è quasi come se non ci fosse e la "tradizione"... va a farsi friggere.
Vuoi vedere che erano meno violenti e più civili nel 1500? 😁
ps: il testo COMPLETO (36 pagine) del "Discorso Sopra il Giuoco del Calcio Fiorentino" del Bardi lo trovi gugolando "Fondazione istituto internazionale di storia economica f. datini Discorso sopra il giuoco del calcio fiorentino", dopodichè fai il download gratuito del pdf (ti metterei il link diretto, ma RUclips non me lo consente)
@@slopermarco No, tu commetti l' errore di pensare che una cosa escluda l' altra, ma così non è. Cito ancora: " Perciò che quanto alli antichi, lo Inanzi adoperà la velocità de piedi, la destrezza del lottare, e del saltare, e la prestezza del pugno. Lo sconciatore la lotta, et il pugno. Il Datore la palla corre, et con fortissime pedate la spinge quanto puote in alto, e lontano in vece dello avventare, che si faceva del Disco, il quale (se bene in forma di lente, e pesante, dove la nostra Palla, e Globo, e leggiero) si come con l'esser in aria tratto le braccia, e le spalle asforzava, e snodava; cosi la palla nostra di sopra, e di sotto mano percossa, et altresi all'aria mandata lo effetto medesimo adopera, si che il calcio nostro dell'antica invenzione migliorata si serve."
Quindi, la palla viene sospinta con le pedate (vedi il nome del gioco, Calcio, appunto, fiorentino) e anche con il pugno: Perchè la palla non si può bloccare con le mani, ma Il pugno è caratteristica principale dello sconciatore, insieme alla lotta e lo sconciatore NON HA nel suo ruolo quello di toccare la palla. A cosa serve quindi, il pugno? A scambi di pugilato, appunto, esattamente come oggi. Parlando del ruolo dello sconciatore il Bardi aggiunge: "in oltre non potrà egli con le braccia sfalsare i rincontri, che con gl'innanzi farà se non sarà esercitato in maneggiar l'armi." Lo sconciatore quindi, deve essere uomo d' armi, per poter "sfalsare i rincontri", cioè deviare, vincere, gli scontri. Mi sembra chiaro che cosa si intenda.
E ancora: "gli Sconciatori, i quali rattengono i detti Innanzi, quando la palla accompagnano, e dallo sconcio, che ei danno loro sono cosi detti." Sconciare, significa "Sciupare, guastare, imbruttire, ridurre in pessimo stato". Insomma: Picchiare. Definizione assolutamente calzante. E ancora, parlando della divisione dei ruoli, la tipologia umana richiesta per gli Sconciatori dice tutto: "Per Datori a dietro conviene adocchiare, et eleggere i più veloci corridori, e di alto coraggio, e di gran colpo per le ragioni, le quali a mano, a mano s'allegheranno. Divisi, et eletti tutti i Datori facciasi la scelta di cinque Sconciatori per banda gagliardi huomini, e grandi, e fieri, e nerboruti, e di molto sapere, et sovra tutti l'ultimo cui tocca a guardare quella parte del campo, che è lungo il muro: vuole essere il più membruto, e poderoso huomo della partita schiera: ma quegli che tiene quel lato del campo, che si dice la fossa d'agilità, et destrezza, e di buon tempo di palla sia fornitissimo. A quegli del mezzo fa di mesteri havere buona gamba, gli altri duoi bisogna, che per le ragioni, lequali poi si diranno siano FEROCISSIMI." Ferocissimi, nientemeno. E ancora: "Per tanto nel presente libro, si vedrà disegnata la forma dell'ordinanza vecchia, et à canto à quella questa che noi usiamo hoggidì, e crediamo che sia la vera antica, et da ogn'uno s'appruova per la migliore: perche in somma gli Innanzi, come già negli eserciti antichi de Romani i funditori, et hoggidî ne i moderni gli Archibusieri attaccano le scaramuccie, sono i primi à dar dentro, et à vicenda affrontano li Sconciatori avversi." Scaramuccie presenti e d' importanza cruciale, quindi, perchè si tratta di gioco MILITARE volto a preparare i soldati alla battaglia. Insomma, se è vero come è vero che la palla veniva percossa con piede e pugno (e le squadre erano di 25 e non di 27 calcianti, è interessante notare, come è interessante notare la lunghissima durata delle partite, ben oltre i 50 minuti odierni) è altresì vero che la VIOLENZA è componente fondamentale ed irrinunciabile del gioco stesso. Questi i fatti. Sulle regole odierne abbiamo già discusso e anche sulle migliorie apportabili. Auspichiamo che vengano messe in atto, cambiando la regola sui placcaggi e anche quella sugli ingaggi, sempre ricordando, però, che tutto evolve e cambia, sport e giochi tradizionali inclusi e guai se così non fosse. Un caro saluto.
Era Non violento?😂😂😂😂😂😂😂 madonna cè sempre uno sotto ogni video che spara cazz*** a manetta
L'idea che ho sempre avuto del calcio storico fiorentino è che attiri un tipo specifico di partecipante, spesso descritto come un individuo dal carattere fondamentalmente aggressivo. Il profilo tipico del giocatore di calcio storico non coincide con quello del "bravo ragazzo". Infatti, molti dei partecipanti sembrano avere una predisposizione alla violenza, e il calcio storico offre loro una valvola di sfogo per la loro natura bellicosa, fornendo al contempo una giustificazione sociale per il loro comportamento aggressivo.
In questo contesto, si potrebbe teorizzare che il calcio storico funzioni come un canale di legittimazione della violenza per persone che, in altre circostanze, manifesterebbero questa aggressività in contesti meno controllati. Partecipare al calcio storico consente loro di incanalare queste tendenze in un ambito regolamentato, dove la violenza non solo è tollerata, ma celebrata come parte integrante della tradizione.
In sintesi, il calcio storico fiorentino potrebbe essere visto come un rifugio per individui con tendenze aggressive, offrendo loro una piattaforma legittima per esprimere questa parte del loro carattere in un contesto che, storicamente e culturalmente, giustifica e celebra la violenza. Per molti di questi giocatori, il calcio storico non è solo uno sport, ma un modo per guadagnarsi rispetto in un contesto culturale che valorizza questi valori.
E' un' idea vetusta, ormai superata da tempo. Ti basti sapere che chi ha precedenti penali non può partecipare. Oggi i partecipanti sono tutti atleti (alcuni, atleti professionisti), persone normalissime, padri di famiglia, dall' operaio, all' avvocato, al medico, all' ingegnere.
@@Easun36 Sarà anche un'idea vetusta, ma ogni volta che si parla di questo sport, i rappresentanti che vengono portati come esempio rispecchiano questa tipologia di persone.
Mi sembra chiaro che vadano in campo con l’intento di picchiare e picchiarsi, come ha anche detto lui stesso nell’intervista. Non so se un medico, un ingegnere o un insegnante comuni si metterebbero mai a giocare sapendo che troverebbero gente come lui, lottatori esaltati pronti a spaccarti la faccia.
@@FC-df2qk Di quali personaggi parli? Io ne conosco diversi, di persona e ribadisco quanto scritto. Non rappresentano affatto la tipologia di persone da te descritta, men che meno scendono in campo "per picchiarsi", altrimenti ci sarebbero morti e feriti gravi alla fine di ogni partita, il che non è. Sono persone appassionate di sport di contatto, certo e legate al colore per amore della Tradizione, spesso tramandata a livello familiare, ma da qui a definirli picchiatori, ce ne passa. Ci sono molti rugbisti, qualche calciatore, diversi marzialisti. Tutta gente che fuori dal sabbione, dal campo da gioco o dal ring, si comporta in maniera impeccabile, altrimenti non potrebbe partecipare al Calcio Fiorentino, come ti ho già scritto. Questi sono i fatti, le tue "impressioni" lasciano il tempo che trovano.
@@Easun36 D'accordo, ammetto che la mia idea si basa su un'impressione probabilmente superficiale, formulata in base a ciò che mi è capitato di vedere. Tuttavia, mi fido della tua rappresentazione, dato che, come hai detto, conosci questo mondo molto più da vicino
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