Volo in Parapendio da moltissimi anni, e la Val di Fassa la conosco molto bene ho fatto anche Top sul ghiacciaio della Marmolada. Ogni escursionista, volatore o arrampicatore o chi fa salite su ghiaccio sa che la montagna è imprevedibile e devi mettere in conto anche questi avvenimenti....la colpa non è da ricercare nell'essere umano, sono io che scelgo di decollare dal Col Rodella con 20 km\h di nord per poter fare dei voli importanti, ma sò anche che può succedere di tutto in alta montagna, dalla meteo che cambia repentinamente in 10 minuti o a dinamiche impreviste che sono impossibili da calcolare. Non bisogna puntare il dito verso nessuno, chi va in montagna e soprattutto chi sale la marmolada dal ghiacciaio doveva "almeno metterlo in preventivo" una cosa del genere, è successo come poteva nn succedere, questa è la vita....di certo, invece di volare in Parapendio se vado al mare, state sicuri che i problemi sono meno importanti ma sono io che scelgo di fare determinate attività e la colpa sarà sempre mia non di 3° persone. Molte persone nn capiranno mai cosa spinge un essere umano a sfidare madre natura, ma questa è la mia vità e nessuno può dirmi che faccio giusto o sbagliato.....perchè morire sul lavoro vi sembra più normale? RIPETO, NON PUNTATE IL DITO VERSO NESSUNO LE PERSONE CHE SONO DECEDUTE HANNO SCELTO LORO DI SALIRE IL GHIACCIAIO E ANCHE SE AVESSERO CHIUSO LE SALITE, SAREBBERO ANDATI IN UN'ALTRO GHIACCIAIO E PURE LI POTREBBE ACCADERE UNA SCIAGURA DEL GENERE, PERCHè LA NATURA è IMPREVEDIBILE, E NON SI PUò CHIUDERE LE MONTAGNE.
Parlandone con mio fratello (istruttore CAI) mi ha detto che considerando la situazione climatica era questione di tempo che sarebbe successo, in questa stagione non si va sotto ai serracchi dei ghiacciai a meno che non vuoi suicidarti. E in un' intervista l' ha confermato anche Messner, quindi..............?
Stesso mio modo di vedere,al netto di fare polemica,in altri incidenti si invocava l'interessamento di guide alpine ,ora,qui mi risulta ce ne fossero 2,non so se in due gruppi distinti o nello stesso. Sono giorni che la notte lì siamo a +4 ,di giorno oltre i 15,perché sono andati lo stesso?. Si dice che sia il gestore ultimo rifugio e anche il gestore impianti di risalita (fermati per non fare salire escursionisti),avessero sconsigliato i vari gruppi a salire sulla Marmolada. Infine,l'arva,nessuno ne era provvisto?. Ora mi sembra eccessivo cercare colpevoli,se non noi stessi che con quelle temperature ci mettiamo veramente in pericolo.
@@fabianobortolato5500 E già, come ho scritto in altri video per pochi "spicci" hanno messo in pericolo la loro vita e quella di altri. Sempre mio fratello mi ha detto che lui sul ghiaccio ci va da novembre a febbraio/marzo poi il resto lo lascia fare ad altri, fino a 15/20 anni fa si poteva aumentare di qualche mese. Da esseri pensanti dovremmo adeguarci alle situazioni mutevoli ma evidentemente non è sempre così e poi i nodi vengono al pettine. Ho saputo che nonostante i divieti ci sono ancora persone che ci stanno andando, quindi, "chi è causa del suo mal pianga se stesso", Amen!
@@fabianobortolato5500 credo che le guide, sono guide e per quanto brave ed esperte, non sono geologi. Spettava ad altri...interdire i luoghi. Ma siccome non c'è neppure una autorità definita, preposta ai "ghiacciai" , vedrai che non è responsabilità di nessuno. Sarebbe bello che qualcuno facesse almeno un mea culpa per la mancanza di cura del "buon padre di famiglia", di previsione del possibile rischio.
@@diesel-td1946 Mi sembra una posizione un po' estrema quella di suo fratello, ma ognuno ha diritto alla propria. Se per ghiaccio intende cascate sono d'accordo, ma se intende ghiacciaio fino a giugno - luglio a seconda delle condizioni e dei ghiacciai si può andare con un rischio pressoché assente. Nel 2020 - 2021 ci fu un'ottima copertura nevosa fino a stagione avanzata, anche sul ghiacciaio della marmolada. Il transito in alta montagna è a rischio e pericolo (e spese - il soccorso alpino già si paga in caso di corresponsabilità nell'incidente) dell'utente, ma questo da sempre.
Primo, non si trattava di un seracco (un seracco è strutturalmente instabile, essendo collocato in corrispondenza di un forte cambio di pendenza del ghiacciaio) ma di un ghiacciaio pensile, ci ho sciato di inverno, proprio su quel tratto e si scende per lo "scivolo roccioso" percorso dalla massa di ghiaccio distaccatasi. La differenza non è nominale, ma ha una sua decisività, perché il crollo di un ghiacciaio è difficilmente prevedibile, poteva accadere anche tra 10 anni per quel che ne sappiamo.
La terra è malata e purtroppo il clima peggiora di anno in anno.....imprevedibile ma fino a quando gli uomini non prendono provvedimenti per il dissesto idrogeologico con maggiore responsabilità da parte di tutti (turisti compresi!)temo che avremo altri pericoli( gli incendi spesso dolosi il disboscamento e le sempre meno risorse per i territori montani!)
Chiudere non è mai la soluzione, si transita a proprio rischio e pericolo (e a proprie spese se si evidenziano profili di responsabilità nell'incidente - come prevede la normativa sul soccorso alpino).
@@ziozio6937 l’articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza”, che stabilisce quanto segue: “Gli oneri delle prestazioni di trasporto e soccorso sono a carico del servizio sanitario nazionale solo se il trasporto è disposto dalla centrale operativa e comporta il ricovero del paziente. Detti oneri sono altresì a carico del servizio sanitario nazionale anche in mancanza di ricovero determinata da accertamenti effettuati al pronto soccorso”. A ciò si aggiunge, laddove si evidenzi una corresponsabilità dell'evento dannoso della persona soccorsa, l'applicazione delle norme codicistiche in materia di risarcimento del danno emergente in capo alla P.A. è il motivo per cui molti alpinisti, è un'ozione poco costosa con il tesseramento CAI, si dotano di assicurazioni ad hoc.
@@francescoporcari8597 so d'accordo assicurazione etc che più o meno potrebbe funzionare come un Rcauto o assicurazioni sportive... Ma io parlo di prevenzione.. secondo me bisogna inserire delle normative di tutela dei cittadini da rischio valanghe... quindi se una parte di montagna é a rischio frana o valanga va messa in sicurezza o si chiude l accesso... Una cosa simile alla normativa che impedisce ai bagnanti di entrare in acqua con mare in tempesta...
Ci stiamo preoccupando del riscaldamento globale, quando sono molto più preoccupanti e tragici la maggior parte dei commenti che questo evento a scatenato
Tutti dicono imprevedibile imprevedibile, lo scorso anno con 10°C siamo saliti e non è successo...ma che ci vuole a capire che lo scorso anno hai solo avuto fortuna e, sapendo tutti, che le temperature sono alte, sotto era sciolto.....ma dico .. possibile che non abbiate capito che stavate da anni sfidando la sorte?
prima o poi sarebbe accaduto con le temperature che ci sono da anni (2020 e 2019 furono più clementi a dire il vero), e date le evidenti anomalie di quest'anno le probabilità sono aumentate. Quello che era imprevedibile era il momento (anno, mese, non dico giorno) in cui sarebbe successo. Di fronte a tale dato di fatto quale sarebbe stata la miglior opzione? interdire il passaggio sul ghiacciaio? Sarebbe bastato mettere un cartello "transito a rischio e pericolo dell'utente"? Non sono domande retoriche, solo non vedo cosa diverso si sarebbe potuto fare.
@@francescoporcari8597 cioè: questa dice che è salita comunque con una temperatura a 10° e gli è andata bene, questi che sono saliti con le medesime condizioni sono, invece, degli incoscienti. Ma far pace col cervello, no?
Certo che il tutto e' triste !! Xero' mi chiedo per quale motivo queste persone escursionisti ecc. Amano cosi' rischiare ?? Oramai si sa' che purtroppo e' diventato rischioso molto rischioso !! Quindi., se n9n c'e' un motivo urgente d'obbligo x cui doversi organizzare ecc ecc , xerche' rischiano ?? Anche xerche' se non si e' obbligati purtroppo anche se si fosse tra i piu' esperti come si e' gia' constatato , l'uomo non puo' vincere contro la forza imprevedibile della natura ! Quindi veramente mi chiedo xerche' ? E non vorrei trovarmi al posto loro , che purtroppo non ci son piu' ne' tantomeno dei loro cari !!
Ma io dico...con tutte le cose belle che ci sono da fare, perché andare a sfidare la natura soprattutto adesso che sta veramente incaxxata con l uomo, ed ha ragione. Ogni anno è un bollettino di guerra in queste montagne. Perché voler osare e cercare di andare oltre i limiti umani, quando non sono cose che per natura fanno parte di noi. Perché? Riposino in pace le vittime ma l incoscienza prevale sempre. Che sia da monito per chi legge e riesca a fare riflessioni costruttive, ma tanto accadranno nuovamente queste cose.
@ Paolo quindi se queste tipo di cose/attività non fanno parte di noi, nessuno sarebbe mai arrivato al polo sud, in America o in Antartide…dimmi quindi cosa noi uomini possiamo fare che è parte di noi ? Forse sei tu che devi riflettere
@@sebastianostorti7825 le mie idee sono chiarissime, si chiama incoscenza poi uno conto sono le scoperte avvenute in passato un altro ritrovarsi, con tutte le info che abbiano oggi , in quelle circostanze. Evidentemente il passato non ha insegnato nulla, nemmeno a te a quanto pare. Sei qui per trollare, si sente il tanfo da lontano, passa il tempo in altro modo ne avrai giovamento. Pace alle loro anime e la chiudo qui.
@@Saul27 quindi non è socialmente concesso andare in montagna a “ rischiare “ di farsi male per inseguire una passione. Ma è socialmente concesso fumarsi un pacchetto al giorno di sigarette sapendo che a cosa comporta alla fine. Non ho mai letto commenti contro le persone fumatrici che compromettono la loro salute ogni giorno. E la maggior parte della popolazione umana fuma. Spiegami questo. il vostro accanimento contro gli alpinisti dovreste avercelo anche con i fumatori
Inoltre, nessuna di questi sfortunati ha sfidato la natura, da sempre è risaputo che il ghiacciaio della Marmolada è uno dei più sicuri, altro che sfidare la natura. Sfidare la natura è un’ altra cosa
@@sebastianostorti7825 Finalmente qualcuno che la pensa come me. Andare in montagna è un'attività rischiosa, come anche essere piloti agonistici, come tante attività sportive, ma fino a che il rischio non include l'altrui incolumità e non grava sulle risorse della collettività, non si dovrebbe proibire proprio nulla. In montagna esiste il pericolo oggettivo, ma la valutazione dello stesso è personale, l'utente transita a proprio rischio, pericolo e spese (il soccorso alpino si paga!)
secondo me data la temperatura di circa 30 gradi centigradi con la pioggia e cielo coperto , quindi col sole sarebbe stato di più , in ogni caso non dovevano essere fatte salire le persone era troppo pericoloso
Io ho letto così però non voglio stare a discutere ma se si è staccato un blocco intero di ghiaccio sicuramente la temperatura era molto alta perché non si staccs un blocco di ghiaccio se non è molto caldo inoltre tutti dicono c'è un grosso aumento della temperatura dell' ambiente quindi anche senza fare un controllo sicuramente era molto caldo altrimenti non si sarebbe staccato un blocco di ghiaccio
questa romana che parla mi da fastidio. colpe ci sono eccome. é incredibile che delle guide attraversano alle 13 quella zona. conoscono la montagna? no!!!
Veramente a informarsi meglio dovresti essere tu perchè la definizione di seracco è: "Blocco di ghiaccio separatosi durante il movimento di un ghiacciaio a seguito dell'apertura di crepacci trasversali e/o longitudinali". Se osservi dalle immagini riprese dall' alto potrai vedere che ci saranno altre parti prossime al distacco perchè ci sono fratture trasversali che si creano per la pendenza e per il peso che naturalmente tende al basso per gravità. E adesso? Non fate commenti se non ne siete all' altezza.
@@diesel-td1946 ora è un seracco, essendo effettivamente formatosi un gradino evidente, ma prima era solo una propaggine di ghiacciaio, una lingua sita su un fondo neanche troppo inclinato. Non tutte le volte che ci sono crepacci trasversali e longitudinali siamo in presenza di un seracco. Ovviamente ora quanto rimasto dopo il crollo è instabile, perché ora c'è un seracco, un gradino, mentre prima il ghiacciaio era "appoggiato".
@@diesel-td1946 no, perché in condizioni di mancato rigelo notturno (temperatura notturna >0°C) per lungo periodo (come nel ns. Caso, un caso estremo) può accadere che l'acqua di scioglimento del ghiacciaio agisca come lubrificanti, diminuendo l'attrito che comunque tiene il ghiacciaio adeso al piano inclinato su cui è posto. Le condizioni estreme attuali sono date dalla mancanza di copertura nevosa del ghiacciaio già a metà giugno (scarsissime precipitazioni nevose in inverno e temperature anomale - anche confrontate agli ultimi anni - da maggio), e dalle temperature altissime di questi giorni. Questo ha provocato la presenza di molta acqua tra il ghiacciaio e la roccia, diminuendo sensibilmente l'attrito tra le due superfici e provocando il distacco, nonostante la pendenza non elevata.
@@francescoporcari8597 stai confermando le mie tesi, il passato non ha più valore, uno del posto o esperto doveva fare certe valutazioni e agire di conseguenza x ridurre al minimo i rischi. X es. posso passare sotto a un carico sospeso tante volte ma nel tempo devo considerare l' usura del cavo e evitare di passarci sotto. Se sfido la sorte e amo il rischio.......
Volo in Parapendio da moltissimi anni, e la Val di Fassa la conosco molto bene ho fatto anche Top sul ghiacciaio della Marmolada. Ogni escursionista, volatore o arrampicatore o chi fa salite su ghiaccio sa che la montagna è imprevedibile e devi mettere in conto anche questi avvenimenti....la colpa non è da ricercare nell'essere umano, sono io che scelgo di decollare dal Col Rodella con 20 km\h di nord per poter fare dei voli importanti, ma sò anche che può succedere di tutto in alta montagna, dalla meteo che cambia repentinamente in 10 minuti o a dinamiche impreviste che sono impossibili da calcolare. Non bisogna puntare il dito verso nessuno, chi va in montagna e soprattutto chi sale la marmolada dal ghiacciaio doveva "almeno metterlo in preventivo" una cosa del genere, è successo come poteva nn succedere, questa è la vita....di certo, invece di volare in Parapendio se vado al mare, state sicuri che i problemi sono meno importanti ma sono io che scelgo di fare determinate attività e la colpa sarà sempre mia non di 3° persone. Molte persone nn capiranno mai cosa spinge un essere umano a sfidare madre natura, ma questa è la mia vità e nessuno può dirmi che faccio giusto o sbagliato.....perchè morire sul lavoro vi sembra più normale? RIPETO, NON PUNTATE IL DITO VERSO NESSUNO LE PERSONE CHE SONO DECEDUTE HANNO SCELTO LORO DI SALIRE IL GHIACCIAIO E ANCHE SE AVESSERO CHIUSO LE SALITE, SAREBBERO ANDATI IN UN'ALTRO GHIACCIAIO E PURE LI POTREBBE ACCADERE UNA SCIAGURA DEL GENERE, PERCHè LA NATURA è IMPREVEDIBILE, E NON SI PUò CHIUDERE LE MONTAGNE.
Это большое горе примите наше соболезнования
Parlandone con mio fratello (istruttore CAI) mi ha detto che considerando la situazione climatica era questione di tempo che sarebbe successo, in questa stagione non si va sotto ai serracchi dei ghiacciai a meno che non vuoi suicidarti. E in un' intervista l' ha confermato anche Messner, quindi..............?
Stesso mio modo di vedere,al netto di fare polemica,in altri incidenti si invocava l'interessamento di guide alpine ,ora,qui mi risulta ce ne fossero 2,non so se in due gruppi distinti o nello stesso. Sono giorni che la notte lì siamo a +4 ,di giorno oltre i 15,perché sono andati lo stesso?. Si dice che sia il gestore ultimo rifugio e anche il gestore impianti di risalita (fermati per non fare salire escursionisti),avessero sconsigliato i vari gruppi a salire sulla Marmolada. Infine,l'arva,nessuno ne era provvisto?. Ora mi sembra eccessivo cercare colpevoli,se non noi stessi che con quelle temperature ci mettiamo veramente in pericolo.
@@fabianobortolato5500 E già, come ho scritto in altri video per pochi "spicci" hanno messo in pericolo la loro vita e quella di altri. Sempre mio fratello mi ha detto che lui sul ghiaccio ci va da novembre a febbraio/marzo poi il resto lo lascia fare ad altri, fino a 15/20 anni fa si poteva aumentare di qualche mese. Da esseri pensanti dovremmo adeguarci alle situazioni mutevoli ma evidentemente non è sempre così e poi i nodi vengono al pettine. Ho saputo che nonostante i divieti ci sono ancora persone che ci stanno andando, quindi, "chi è causa del suo mal pianga se stesso", Amen!
@@fabianobortolato5500 credo che le guide, sono guide e per quanto brave ed esperte, non sono geologi. Spettava ad altri...interdire i luoghi. Ma siccome non c'è neppure una autorità definita, preposta ai "ghiacciai" , vedrai che non è responsabilità di nessuno. Sarebbe bello che qualcuno facesse almeno un mea culpa per la mancanza di cura del "buon padre di famiglia", di previsione del possibile rischio.
@@diesel-td1946 Mi sembra una posizione un po' estrema quella di suo fratello, ma ognuno ha diritto alla propria. Se per ghiaccio intende cascate sono d'accordo, ma se intende ghiacciaio fino a giugno - luglio a seconda delle condizioni e dei ghiacciai si può andare con un rischio pressoché assente. Nel 2020 - 2021 ci fu un'ottima copertura nevosa fino a stagione avanzata, anche sul ghiacciaio della marmolada.
Il transito in alta montagna è a rischio e pericolo (e spese - il soccorso alpino già si paga in caso di corresponsabilità nell'incidente) dell'utente, ma questo da sempre.
Primo, non si trattava di un seracco (un seracco è strutturalmente instabile, essendo collocato in corrispondenza di un forte cambio di pendenza del ghiacciaio) ma di un ghiacciaio pensile, ci ho sciato di inverno, proprio su quel tratto e si scende per lo "scivolo roccioso" percorso dalla massa di ghiaccio distaccatasi.
La differenza non è nominale, ma ha una sua decisività, perché il crollo di un ghiacciaio è difficilmente prevedibile, poteva accadere anche tra 10 anni per quel che ne sappiamo.
La terra è malata e purtroppo il clima peggiora di anno in anno.....imprevedibile ma fino a quando gli uomini non prendono provvedimenti per il dissesto idrogeologico con maggiore responsabilità da parte di tutti (turisti compresi!)temo che avremo altri pericoli( gli incendi spesso dolosi il disboscamento e le sempre meno risorse per i territori montani!)
i malati sono gli uomini, la terra si riprenderà dopo di noi, un puntino nella storia della terra
HAARP
Bisogna prevenire questi tragici incidenti... Appena salgono le temperature va monitorata la zona é chiudere le zone a rischio valanghe....
Lo capiamo noi gente semplice. Dove sono gli amministratori specie dopo il convegno del 2015 sullo scioglimento del ghiacciaio????
Chiudere non è mai la soluzione, si transita a proprio rischio e pericolo (e a proprie spese se si evidenziano profili di responsabilità nell'incidente - come prevede la normativa sul soccorso alpino).
@@francescoporcari8597 non ho capito cosa prevede questa normativa?
@@ziozio6937 l’articolo 11 del Decreto del Presidente della Repubblica del 27 marzo 1992 “Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per la determinazione dei livelli di assistenza sanitaria di emergenza”, che stabilisce quanto segue:
“Gli oneri delle prestazioni di trasporto e soccorso sono a carico del servizio sanitario nazionale solo se il trasporto è disposto dalla centrale operativa e comporta il ricovero del paziente. Detti oneri sono altresì a carico del servizio sanitario nazionale anche in mancanza di ricovero determinata da accertamenti effettuati al pronto soccorso”.
A ciò si aggiunge, laddove si evidenzi una corresponsabilità dell'evento dannoso della persona soccorsa, l'applicazione delle norme codicistiche in materia di risarcimento del danno emergente in capo alla P.A.
è il motivo per cui molti alpinisti, è un'ozione poco costosa con il tesseramento CAI, si dotano di assicurazioni ad hoc.
@@francescoporcari8597 so d'accordo assicurazione etc che più o meno potrebbe funzionare come un Rcauto o assicurazioni sportive...
Ma io parlo di prevenzione.. secondo me bisogna inserire delle normative di tutela dei cittadini da rischio valanghe... quindi se una parte di montagna é a rischio frana o valanga va messa in sicurezza o si chiude l accesso... Una cosa simile alla normativa che impedisce ai bagnanti di entrare in acqua con mare in tempesta...
Ci stiamo preoccupando del riscaldamento globale, quando sono molto più preoccupanti e tragici la maggior parte dei commenti che questo evento a scatenato
Un vero e proprio condominio di ghiaccio
sul mio cellulare la parola Marmolada si leggeva da molti giorni che dite non si poteva prevedere una bugia
Tutti dicono imprevedibile imprevedibile, lo scorso anno con 10°C siamo saliti e non è successo...ma che ci vuole a capire che lo scorso anno hai solo avuto fortuna e, sapendo tutti, che le temperature sono alte, sotto era sciolto.....ma dico .. possibile che non abbiate capito che stavate da anni sfidando la sorte?
prima o poi sarebbe accaduto con le temperature che ci sono da anni (2020 e 2019 furono più clementi a dire il vero), e date le evidenti anomalie di quest'anno le probabilità sono aumentate. Quello che era imprevedibile era il momento (anno, mese, non dico giorno) in cui sarebbe successo.
Di fronte a tale dato di fatto quale sarebbe stata la miglior opzione? interdire il passaggio sul ghiacciaio? Sarebbe bastato mettere un cartello "transito a rischio e pericolo dell'utente"?
Non sono domande retoriche, solo non vedo cosa diverso si sarebbe potuto fare.
@@francescoporcari8597 cioè: questa dice che è salita comunque con una temperatura a 10° e gli è andata bene, questi che sono saliti con le medesime condizioni sono, invece, degli incoscienti. Ma far pace col cervello, no?
sì
@@FlagAnthem nel senso di interdire il passaggio?
@@francescoporcari8597 si si doveva interdire soprattutto in estate...perché in estate si muove poiché si scioglie....
sono già arrivati i troll no-ice?
No, tu sei l'unico.
Troppa incoscienza, mi spiace.
Incoscienza pubblica..che ricade poi sui singoli partecipanti che non sono geologi.
@@peggyclio1199 ma per favore...
@@peggyclio1199 incoscienza pubblica di che tipo scusa?
ANDATE A RIMINI, EROI !!!
Ma smettete di aggiungere musica.. ma che razza di notizie create?
scarichi dei servizi idrici della Stazione funivia di Punta Rocca ?
😓💙💛🙏🙏🙏
Ma non si aggiorna in negativo? (Copertina del video)
Progetto Marmolada salviamo le Alpi dal surriscaldamento mondiale prima che sia tardi
Torre? Torre di cosa????
Certo che il tutto e' triste !! Xero' mi chiedo per quale motivo queste persone escursionisti ecc. Amano cosi' rischiare ?? Oramai si sa' che purtroppo e' diventato rischioso molto rischioso !! Quindi., se n9n c'e' un motivo urgente d'obbligo x cui doversi organizzare ecc ecc , xerche' rischiano ?? Anche xerche' se non si e' obbligati purtroppo anche se si fosse tra i piu' esperti come si e' gia' constatato , l'uomo non puo' vincere contro la forza imprevedibile della natura ! Quindi veramente mi chiedo xerche' ? E non vorrei trovarmi al posto loro , che purtroppo non ci son piu' ne' tantomeno dei loro cari !!
"sembra un enorme buco nero" ma dove?
cosa voluta
da chi?
@@PlanetNemesi dalla fazzione opposta che ha distrutto in giorgia Guidestone,se non sai cos è puoi sempre documentarti
@@albertofabbri5309 ma cosa c’entra?
Ma ancora!
Crollerà tutto..non vedo come sta ...
la montagna è pericolosa in questo e in moltissimi altri casi ....morti che ogni anno ci sono e ora si è dimenticato
Io sono zero? tu vivi sol perché io me ne sto fermo...vuoi sapere perché me ne sto fermo...
Ma io dico...con tutte le cose belle che ci sono da fare, perché andare a sfidare la natura soprattutto adesso che sta veramente incaxxata con l uomo, ed ha ragione. Ogni anno è un bollettino di guerra in queste montagne. Perché voler osare e cercare di andare oltre i limiti umani, quando non sono cose che per natura fanno parte di noi. Perché? Riposino in pace le vittime ma l incoscienza prevale sempre. Che sia da monito per chi legge e riesca a fare riflessioni costruttive, ma tanto accadranno nuovamente queste cose.
@ Paolo quindi se queste tipo di cose/attività non fanno parte di noi, nessuno sarebbe mai arrivato al polo sud, in America o in Antartide…dimmi quindi cosa noi uomini possiamo fare che è parte di noi ? Forse sei tu che devi riflettere
@@sebastianostorti7825 le mie idee sono chiarissime, si chiama incoscenza poi uno conto sono le scoperte avvenute in passato un altro ritrovarsi, con tutte le info che abbiano oggi , in quelle circostanze. Evidentemente il passato non ha insegnato nulla, nemmeno a te a quanto pare. Sei qui per trollare, si sente il tanfo da lontano, passa il tempo in altro modo ne avrai giovamento. Pace alle loro anime e la chiudo qui.
@@Saul27 quindi non è socialmente concesso andare in montagna a “ rischiare “ di farsi male per inseguire una passione. Ma è socialmente concesso fumarsi un pacchetto al giorno di sigarette sapendo che a cosa comporta alla fine. Non ho mai letto commenti contro le persone fumatrici che compromettono la loro salute ogni giorno. E la maggior parte della popolazione umana fuma. Spiegami questo.
il vostro accanimento contro gli alpinisti dovreste avercelo anche con i fumatori
Inoltre, nessuna di questi sfortunati ha sfidato la natura, da sempre è risaputo che il ghiacciaio della Marmolada è uno dei più sicuri, altro che sfidare la natura. Sfidare la natura è un’ altra cosa
@@sebastianostorti7825 Finalmente qualcuno che la pensa come me. Andare in montagna è un'attività rischiosa, come anche essere piloti agonistici, come tante attività sportive, ma fino a che il rischio non include l'altrui incolumità e non grava sulle risorse della collettività, non si dovrebbe proibire proprio nulla.
In montagna esiste il pericolo oggettivo, ma la valutazione dello stesso è personale, l'utente transita a proprio rischio, pericolo e spese (il soccorso alpino si paga!)
secondo me data la temperatura di circa 30 gradi centigradi con la pioggia e cielo coperto , quindi col sole sarebbe stato di più , in ogni caso non dovevano essere fatte salire le persone era troppo pericoloso
ma 30gradi dove?
Sul meteo
@@ceciliaranfagni211 Non c'erano 30 gradi
Io ho letto così però non voglio stare a discutere ma se si è staccato un blocco intero di ghiaccio sicuramente la temperatura era molto alta perché non si staccs un blocco di ghiaccio se non è molto caldo inoltre tutti dicono c'è un grosso aumento della temperatura dell' ambiente quindi anche senza fare un controllo sicuramente era molto caldo altrimenti non si sarebbe staccato un blocco di ghiaccio
@@PlanetNemesi quindi le persone non andavano fatte salire in ogni caso
Serio
questa romana che parla mi da fastidio. colpe ci sono eccome. é incredibile che delle guide attraversano alle 13 quella zona. conoscono la montagna? no!!!
Detto bene: e' esplosa
ma esplosa cosa...
@@PlanetNemesi la giornalista🤣🤣🤣🤣
@@maxsalvati3626 tu credi che abbiano messo ordigni nel ghiacciaio?
@@maxsalvati3626 sì ma, al di là dei giornalisti che cercano di fare sensazionalismo, qui non si tratta di esplosione, ma di fenomeno naturale
@@maxsalvati3626 ci sono dubbi e dubbi, e da dubbio a complottismo il passo è breve
Studia un po' di dizione
che poi Zaia che c'entra?.. avvoltoio del Male
Forse perchè presidente del Veneto?
@@PlanetNemesi pensavo non fosse certo che la marmolada sia in veneto.
@@iggamaa5740 si trova tra Trentino e Veneto
@@PlanetNemesi ho scritto una ca..ata allora
@@iggamaa5740 😉
Non e' un serracco quello che si e' staccato... Informatevi meglio che sarebbe ora e tempo...
Veramente a informarsi meglio dovresti essere tu perchè la definizione di seracco è: "Blocco di ghiaccio separatosi durante il movimento di un ghiacciaio a seguito dell'apertura di crepacci trasversali e/o longitudinali". Se osservi dalle immagini riprese dall' alto potrai vedere che ci saranno altre parti prossime al distacco perchè ci sono fratture trasversali che si creano per la pendenza e per il peso che naturalmente tende al basso per gravità. E adesso? Non fate commenti se non ne siete all' altezza.
@@diesel-td1946 ora è un seracco, essendo effettivamente formatosi un gradino evidente, ma prima era solo una propaggine di ghiacciaio, una lingua sita su un fondo neanche troppo inclinato. Non tutte le volte che ci sono crepacci trasversali e longitudinali siamo in presenza di un seracco. Ovviamente ora quanto rimasto dopo il crollo è instabile, perché ora c'è un seracco, un gradino, mentre prima il ghiacciaio era "appoggiato".
@@francescoporcari8597 se era appoggiato, senza crepe/fratture e poca inclinazione non sarebbe crollato, si sarebbe "sciolto". O no?
@@diesel-td1946 no, perché in condizioni di mancato rigelo notturno (temperatura notturna >0°C) per lungo periodo (come nel ns. Caso, un caso estremo) può accadere che l'acqua di scioglimento del ghiacciaio agisca come lubrificanti, diminuendo l'attrito che comunque tiene il ghiacciaio adeso al piano inclinato su cui è posto.
Le condizioni estreme attuali sono date dalla mancanza di copertura nevosa del ghiacciaio già a metà giugno (scarsissime precipitazioni nevose in inverno e temperature anomale - anche confrontate agli ultimi anni - da maggio), e dalle temperature altissime di questi giorni.
Questo ha provocato la presenza di molta acqua tra il ghiacciaio e la roccia, diminuendo sensibilmente l'attrito tra le due superfici e provocando il distacco, nonostante la pendenza non elevata.
@@francescoporcari8597 stai confermando le mie tesi, il passato non ha più valore, uno del posto o esperto doveva fare certe valutazioni e agire di conseguenza x ridurre al minimo i rischi. X es. posso passare sotto a un carico sospeso tante volte ma nel tempo devo considerare l' usura del cavo e evitare di passarci sotto. Se sfido la sorte e amo il rischio.......