Buongiorno Avvocato. Secondo lei, in caso di demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico ottenuto grazie al piano casa regionale, al fine di accedere al sismabonus 110, tale intervento è possibile annoverarlo nella categoria della "ristrutturazione edilizia", oppure potrà esserlo solo nei casi in cui tale intervento abbia finalità di rigenerazione urbana? Nel caso in cui un Comune rilasci un titolo abilitativo di ristrutturazione edilizia (come il caso sopra citato), nonostante l'intervento non abbia finalità di rigenerazione urbana, il committente rischia, per il futuro, la revoca dei benefici fiscali del superbonus? ed infine: nelle attività di controllo future, rientra tra i poteri dell'agenzia delle entrate, la valutazione nel merito della corretta qualificazione dell'intervento edilizio da parte del comune( es: non dovevi dire "ristrutturazione edilizia" ma "nuova costruzione", etc..) ?
Buongiorno Avv.to mi collego al video per un quesito non molto trattato fin ora. In caso di demo ricostruzione con passaggio da c/2 ad abitazione civile, questo requisito ai fini del super sisma deve essere esistente (quindi agibilità/accatastamento definitivo) al massimo entro il 30 giugno 2022 oppure è pacifico che sia sufficiente che il titolo abilitativo riporti il passaggio di categoria catastale? In questa seconda ipotesi sarebbe possibile concludere le spese relative alla parte sismica entro il 31/12/21 o 30/06/22 e chiudere il resto dei lavori con un po' di calma e non entro il 30/06/22. Corretto?
Bella domanda a cui non so dare una risposta specifica al momento. In via generica per quanto a mia conoscenza le modalità di determinazione del limite massimo di spesa agevolabile, come ribadito con la circolare n. 30/E del 2020, se si realizza un intervento che comporta l'accorpamento o la suddivisione delle unità immobiliari, anche nell'ambito della demolizione e ricostruzione, per il calcolo del limite di spesa ammissibile al Superbonus si considera il numero delle unità immobiliari esistenti prima dell'inizio dei lavori. Ciò implica, in sostanza, che ai fini dell'applicazione della predetta detrazione, in generale, va valorizzata la situazione esistente all'inizio dei lavori e non quella risultante dagli stessi. Per quanto riguarda quindi le tempistiche io ho sempre fatto riferimento alla fine dei lavori o alla fatturazione o al SAL.
Buongiorno avvocato, in merito alla data da cui far partire la prescrizione, ho letto da qualche parte, ma non ricordo dove, che si deve considerare o l’ultimazione dei lavori oppure l’abbandono degli stessi provando naturalmente la data i l’epoca di abbandono. Lei come vede questa interpretazione?
Salve Giovanni, se si riferisce alla prescrizione di eventuali abusi io ritengo che bisogna avere la prova certa e incontrovertibile dell'ultimazione degli stessi (anche in caso di abbandono).
Collega buonasera, sismabonus 110, per l' autorizzazione genio civile il silenzio assenso si forma dopo 30 giorni. E sempre a riguardo del sismabonus basta la cila? Grazie
Che io sappia ad oggi non è ancora possibile effettuare lavori strutturali con CILA. O meglio Il DL sarebbe in contrasto con quanto previsto dalla normativa generale per il sismabonus che richiede specificatamente la SCIA o il PDC...Ho letto qualche giorno fa che gli emendamenti al DL semplificazioni dovrebbero fare luce anche su questo aspetto ma al momento, almeno io, sono ancora in attesa di notizie certe.
Dobbiamo attendere il 1 agosto mi sa, anche se io interpreto positivamente, visto che si tiene fuori esplicitamente solo la ricostruzione, però meglio attendere qualche giorno. Per il silenzio assenso tutto ok?
@@stregone878 Stante la "nuova" formulazione dell'art. 94 T.U. direi di si ma da avvocato sai bene anche tu che finchè non si andrà sub judice ho sempre il timore di queste norme che sconquassano prese di posizione calcificate che stentano a recepire le novità...
Salve Pasquale, bhe se l'impresa fallisce dopo che il committente ha ceduto il credito d'imposta non è un grosso problema per il committente stesso. Se fallisce nel mentre che vengono effettuati i lavori invece è un bel problema, di fatto ritengo sia piuttosto difficile che possa accadere ...o meglio l'impresa dovrebbe già essere decotta alla data in cui acquisisce le commesse. Affidatevi a ditte solide e magari fatevi seguire dal vostro consulente o dal vostro avvocato per fare qualche ricerchina se non siete convinti della ditta che vi si propone.
Buongiorno Avvocato. Secondo lei, in caso di demolizione e ricostruzione con aumento volumetrico ottenuto grazie al piano casa regionale, al fine di accedere al sismabonus 110, tale intervento è possibile annoverarlo nella categoria della "ristrutturazione edilizia", oppure potrà esserlo solo nei casi in cui tale intervento abbia finalità di rigenerazione urbana? Nel caso in cui un Comune rilasci un titolo abilitativo di ristrutturazione edilizia (come il caso sopra citato), nonostante l'intervento non abbia finalità di rigenerazione urbana, il committente rischia, per il futuro, la revoca dei benefici fiscali del superbonus? ed infine: nelle attività di controllo future, rientra tra i poteri dell'agenzia delle entrate, la valutazione nel merito della corretta qualificazione dell'intervento edilizio da parte del comune( es: non dovevi dire "ristrutturazione edilizia" ma "nuova costruzione", etc..) ?
Buongiorno Avv.to mi collego al video per un quesito non molto trattato fin ora. In caso di demo ricostruzione con passaggio da c/2 ad abitazione civile, questo requisito ai fini del super sisma deve essere esistente (quindi agibilità/accatastamento definitivo) al massimo entro il 30 giugno 2022 oppure è pacifico che sia sufficiente che il titolo abilitativo riporti il passaggio di categoria catastale?
In questa seconda ipotesi sarebbe possibile concludere le spese relative alla parte sismica entro il 31/12/21 o 30/06/22 e chiudere il resto dei lavori con un po' di calma e non entro il 30/06/22. Corretto?
Bella domanda a cui non so dare una risposta specifica al momento. In via generica per quanto a mia conoscenza le modalità di determinazione del limite massimo di spesa agevolabile, come ribadito con la circolare n. 30/E del 2020, se si realizza un intervento che comporta l'accorpamento o la suddivisione delle unità immobiliari, anche nell'ambito della demolizione e ricostruzione, per il calcolo del limite di spesa ammissibile al Superbonus si considera il numero delle unità immobiliari esistenti prima dell'inizio dei lavori. Ciò implica, in sostanza, che ai fini dell'applicazione della predetta detrazione, in generale, va valorizzata la situazione esistente all'inizio dei lavori e non quella risultante dagli stessi. Per quanto riguarda quindi le tempistiche io ho sempre fatto riferimento alla fine dei lavori o alla fatturazione o al SAL.
Buongiorno avvocato, in merito alla data da cui far partire la prescrizione, ho letto da qualche parte, ma non ricordo dove, che si deve considerare o l’ultimazione dei lavori oppure l’abbandono degli stessi provando naturalmente la data i l’epoca di abbandono.
Lei come vede questa interpretazione?
Salve Giovanni, se si riferisce alla prescrizione di eventuali abusi io ritengo che bisogna avere la prova certa e incontrovertibile dell'ultimazione degli stessi (anche in caso di abbandono).
Collega buonasera, sismabonus 110, per l' autorizzazione genio civile il silenzio assenso si forma dopo 30 giorni. E sempre a riguardo del sismabonus basta la cila? Grazie
Che io sappia ad oggi non è ancora possibile effettuare lavori strutturali con CILA. O meglio Il DL sarebbe in contrasto con quanto previsto dalla normativa generale per il sismabonus che richiede specificatamente la SCIA o il PDC...Ho letto qualche giorno fa che gli emendamenti al DL semplificazioni dovrebbero fare luce anche su questo aspetto ma al momento, almeno io, sono ancora in attesa di notizie certe.
Dobbiamo attendere il 1 agosto mi sa, anche se io interpreto positivamente, visto che si tiene fuori esplicitamente solo la ricostruzione, però meglio attendere qualche giorno. Per il silenzio assenso tutto ok?
@@stregone878 Stante la "nuova" formulazione dell'art. 94 T.U. direi di si ma da avvocato sai bene anche tu che finchè non si andrà sub judice ho sempre il timore di queste norme che sconquassano prese di posizione calcificate che stentano a recepire le novità...
Se l'impresa fallisce?
Salve Pasquale, bhe se l'impresa fallisce dopo che il committente ha ceduto il credito d'imposta non è un grosso problema per il committente stesso. Se fallisce nel mentre che vengono effettuati i lavori invece è un bel problema, di fatto ritengo sia piuttosto difficile che possa accadere ...o meglio l'impresa dovrebbe già essere decotta alla data in cui acquisisce le commesse. Affidatevi a ditte solide e magari fatevi seguire dal vostro consulente o dal vostro avvocato per fare qualche ricerchina se non siete convinti della ditta che vi si propone.
Salve Avvocato, ricevuta risposta per interpello rifacimento tetto col 110
Ciao Ivan! Se ti va me la gireresti via e-mail che sono curioso!
@@studiolegaleavv.tommasociv3262 Ciao Tommasso, quale indirizzo?
@@ivaring1 info@avvocatocivitarese.it grazie infinite!
@@studiolegaleavv.tommasociv3262 appena inviata!
Scusami ma ti occupi del 110?puoi aiutarmi?
Nel canale trovi tanti video sul 110 se non bastano puoi contattarmi i recapiti sul mio sito che trovi in descrizione 😉