Aggiungerei che si possono fare entrambe le cose, almeno in principio. Per esempio lavorare 3 gg a settimana per qualche studio per percepire un fisso, lasciando il rimanente tempo per ricercare clienti per la propria nascente attività. I costi sono un finto problema; nel mio centro città si trovano stanze anche a meno di 150 euro, proprio a 2 passi dal tribunale.
Pienamente d'accordo, se è, appunto, un breve periodo di passaggio. A Verona è difficile che uno studio dia un compenso fisso per un impegno non full time ma in astratto è possibile. Vedo due insidie: 1. quando la ruota inizia a girare, bisogna essere sul pezzo - il proprio - tutto il giorno, tutti i giorni (ma qui è facile, si lascia l'"appoggio"); 2. rimanere bloccati nel limbo o, peggio, scivolare nel baratro della perenne "condivisione di spazi" (a cui abbiamo dedicato un intero video). Grazie per il commento e la riflessione!
@@Heyj1-b sono vuoti anche molti studi di anziani che si ritrovano a 65 anni soli con la segreteria perché non hanno lavoro per due professionisti... La differenza è che un giovane ha tempo per farsi un portafoglio clienti, un 65 enne no.
@@BubuBarong si, vero. Ora tutti fanno fatica. Ho letto che solo l'anno scorso si sono cancellati dall'albo circa 9 mila avvocati proprio per questo motivo: pochi clienti, troppe spese e guadagni miseri... Una mia amica, ha preso il titolo di avvocato, ha esercitato per un anno e poi si è messa a fare la commessa, perché a suo dire, guadagna di più... come lei tanti altri: chi è diventato corriere, chi tassista, chi è disoccupato da anni e prepara concorsi pubblci. Gente di 35 anni che praticamente non ha mai avuto un stipendio decente, o si fa ancora aiutare dai genitori per l'affitto. Io, dopo la laurea in legge, sono andata a lavorare in un'agenzia immobiliare, perché vedevo che il settore legale era ormai saturo da anni. Non aveva senso perdere altro tempo in qualcosa che ormai non garantisce un guadagno certo. Tornassi indietro, farei le valigie e già a 19 anni me ne andrei all'estero....
@@BubuBarongun giovane ha tempo, però non è detto che abbia i soldi per pagarsi l'affitto mensile dello studio, la cassa forense, il commercialista, ecc... Ecco, perché molti giovani fanno poi altro... perché non vogliono pesare sui genitori.
Vi è mai capitato di fare questa affermazione o di sentirla? Qual è la vostra esperienza? Fatecelo sapere qui sotto, nei commenti!
È un ottima riflessione, e può essere estesa anche ad altre professioni
grazie!
Aggiungerei che si possono fare entrambe le cose, almeno in principio. Per esempio lavorare 3 gg a settimana per qualche studio per percepire un fisso, lasciando il rimanente tempo per ricercare clienti per la propria nascente attività. I costi sono un finto problema; nel mio centro città si trovano stanze anche a meno di 150 euro, proprio a 2 passi dal tribunale.
Pienamente d'accordo, se è, appunto, un breve periodo di passaggio. A Verona è difficile che uno studio dia un compenso fisso per un impegno non full time ma in astratto è possibile. Vedo due insidie: 1. quando la ruota inizia a girare, bisogna essere sul pezzo - il proprio - tutto il giorno, tutti i giorni (ma qui è facile, si lascia l'"appoggio"); 2. rimanere bloccati nel limbo o, peggio, scivolare nel baratro della perenne "condivisione di spazi" (a cui abbiamo dedicato un intero video). Grazie per il commento e la riflessione!
Sacrosanta verità
Me se uno non ha clienti, che fa?.... Si chiude in bagno a farsi delle pippe. Il cliente. Ci vuole il cliente, con i soldi ovviamente
I clienti si cercano e si trovano, non ci si nasce! E per cercarli e trovarli meglio essere soli.
@@BubuBarongi clienti vanno da quelli che hanno più esperienza. Non dai giovani... infatti certi studi sono vuoti proprio per questo motivo...
@@Heyj1-b sono vuoti anche molti studi di anziani che si ritrovano a 65 anni soli con la segreteria perché non hanno lavoro per due professionisti... La differenza è che un giovane ha tempo per farsi un portafoglio clienti, un 65 enne no.
@@BubuBarong si, vero.
Ora tutti fanno fatica. Ho letto che solo l'anno scorso si sono cancellati dall'albo circa 9 mila avvocati proprio per questo motivo: pochi clienti, troppe spese e guadagni miseri...
Una mia amica, ha preso il titolo di avvocato, ha esercitato per un anno e poi si è messa a fare la commessa, perché a suo dire, guadagna di più... come lei tanti altri: chi è diventato corriere, chi tassista, chi è disoccupato da anni e prepara concorsi pubblci.
Gente di 35 anni che praticamente non ha mai avuto un stipendio decente, o si fa ancora aiutare dai genitori per l'affitto.
Io, dopo la laurea in legge, sono andata a lavorare in un'agenzia immobiliare, perché vedevo che il settore legale era ormai saturo da anni.
Non aveva senso perdere altro tempo in qualcosa che ormai non garantisce un guadagno certo.
Tornassi indietro, farei le valigie e già a 19 anni me ne andrei all'estero....
@@BubuBarongun giovane ha tempo, però non è detto che abbia i soldi per pagarsi l'affitto mensile dello studio, la cassa forense, il commercialista, ecc...
Ecco, perché molti giovani fanno poi altro... perché non vogliono pesare sui genitori.
Sono straniera.o bisgonio un bravo avvocato.mi mandate numero.se posso.
Qui i nostri contatti www.storaristudiolegale.it/co...