💚Dedico questa follia da 19 ore di lavoro a tutti gli amanti degli anni '80, agli studenti degli istituti tecnici di 40 anni fa e di adesso e a tutti i nostalgici Nuova Elettronica. ... Ragazzi ve lo dico.... quando ho scoperto i nomi degli alunni scritti sui circuiti stampati... l'emozione è stata molto forte. Come se ci fosse un ponte temporale con quel meraviglioso periodo. Immagino che verranno evocati molti ricordi felici... a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vivere quel periodo con i saldatore fumanti. Inoltre un grazie particolare a Carlo D. che ha reso possibile tutto ciò!
grazie!! È un modo di rendere onore alle tante fatiche sostenute durante gli studi. Col senno di poi. meno male che un po' di pratica veniva fatta. Oggi in alcuni casi purtroppo non esiste più e per i giovani di oggi è secondo me un peccato ed una limitazione.
... in questo caso ho scovato anche i nomi degli alunni sulle schede... li mostro parzialmente... spero che qualcuno si riconosca. Vediamo cosa accade domenica.
Bellissimo progetto, interessante sia dal punto di vista teorico che pratico. La mitica rivista Nuova Elettronica mi ha accompagnato durante gli anni della mia gioventù e mi ha aiutato ad imparare tante cose. Hai evocato tantissimi ricordi dei miei amatissimi anni '80. Buona domenica!
Ciao Pier, sei un grande hai fatto un lavoro immane tante ore ma un buon risultato c'è stato. Mi hai fatto venire in mente che nel mio istituto tecnico si parla fine anni '70 inizio '80 non usavamo la base dei circuiti di nuova elettronica, ma li ogniuno di noi doveva costruirsi lo stampato con un sistema artigianale, scotch da pacchi, carta carbone e vetro della finestra questo lo facevo io a casa, per vedere e riportare il circuito sul foglio di carta da lucido, per poi impressionarlo sullo stampato con la carta carbone, fare i fori, ritagliare lo scotch in più e creare le piste poi a scuola con l'acido creavamo lo stampato, toglievi lo scotch, paglietta per lucidare il rame e lacca perché non si ossidasse e poi si andava al montaggio e al collaudo. Buona domenica.
grazie gentilissimo. Commento prezioso, che ci riporta ad un tempo in cui la creatività trovava sfogo anche su materiali e metodi alternativi... il copia incolla.... era genuino e anche "reale"... senza click. Buona domenica.
Ciao Pier, bravissimo come sempre. Ogni volta che nomini Nuova Elettronica, ti giuro, mi emoziono. Tanti e tanti circuiti realizzati, per non parlare delle riviste lette e rilette decine di volte negli anni. Oltre la rivista tutti quei led a suon di musica mi riportano agli anni '80 dove un hi-fi degno di nota doveva avere obbligatoriamente una quantità sconsiderata di led in movimento 😅. Naturalmente la tua competenza e preparazione teorica e pratica mi lasciano sempre sbalordito. Ciao e alla prossima 👋
grazie gentilissimo. Ehh lo so che per molti Nuova Elettronica è un tuffo al cuore (lo è per me, quindi immagino anche per i miei coetanei con percorso simile). Lo uso spesso come pretesto per approfondire e richiamare qualche principio di elettronica importante e che spesso viene dato per assodato, ma poi quando ci si scontra con il mondo reale e pratico non sempre fila tutto liscio e perciò è necessario ricordarsi bene la teoria. Buona domenica!
Ottimo lavoro con ottima spiegazione. Ricordo che, a suo tempo, ho costruito sia un equalizzatore che un analizzatore di spettro grazie a Nuova Elettronica. I primi costruiti utilizzavano l'integrato UAA170, ad accensione singola, e poi l'UAA180. Sono stati tempi belli in cui Nuova Elettronica prendeva per mano gli appassionati e li portava alle conoscenze dell'elettronica. Io negli anni '70 ho fatto un paio di corsi della Scuola Radio Elettra (radio a valvole ed a transistor), ma è stato grazie a Nuova Elettronica che mi sono evoluto in quella che è diventato non il mio lavoro, ma la mia passione; passione che adesso è rimasta e rivolta verso circuiti dedicati agli effetti musicali. Buona continuazione e grazie PS) Era da tanto tempo che non vedevo LED rettangolari, ma anche rotondi piatti e triangolari. Credo di averne ancora diversi :)
grazie mille per il commento, che conferma quello che penso da tempo... ancora oggi esiste una grande voglia di fare e passione genuina, nata dallo spirito di poche persone che in quegli anni crederono in questo stile divulgativo unico. Nuova Elettronica è un fenomeno tutto italiano di cui dobbiamo andare fieri. Ha creato miliardi di ore piacevoli e formato ed indirizzato molte persone verso un ambito professionale. Buona domenica.
grazie! Anche secondo me. il loro fascino è intramontabile. Chiaramente esistono oggetti oggi molto performanti, perfetti, ma da un punto di vista elettronico potere mettere le mani in circuiti storici come questo... non ha prezzo.
Eccellente esercizio sui filtri attivi, gli UAA180 da buoni vecchietti hanno evidenziato i loro limiti ed il tuo la voro Pier è stato un po' penalizzato nella restituzione visiva. Per gli appassionati del settore ricordo che la Texas offre gratuitamente uno strumento per la progettazione di tutti i tipi di filtri audio, potentissimo, con la possibilità di scegliere qualunque parametro, farne ogni genere di simulazione, creare il circuito con componenti reperibili. L'ho testato a fondo realizzando un analizzatore a terzi di ottava con passa-banda Butterworth del 4° ordine ed è stato preciso quasi all'Hertz. Come sempre video ricco di spunti. Grazie Pier, alla prossima.
Grazie Enzo, specialmente per il riferimento a Texas, che confermo essere un ottimo ecosistema di progettazione per i filtri, ma non solo. Mi sono trovato bene anche nel caso della progettazione dei DCDC. Avevamo visto in maniera veloce questo aspetto durante l'ultima LIVE.
Grandissimo Pier, immagino le ore e ore di lavoro per ottenere questo risultato !! Grande Nuova Elettronica, palestra per molti tecnici e sperimentatori ! Ricordo un kit con un analizzatore grafico con 100 led quadrati colorati montato a sandwich. Video bellissimo che evoca davvero tanti ricordi. Grazie Pier per il tuo straordinario lavoro ! Un abbraccio, 73s Pasquale IW0HEX
grazie troppo buono! Riconosco che questo video è stata una corsa contro il tempo, ma nello stesso molto divertente anche perché con una buona dose di teoria, pratica e sperimentazione. La storia dietro a questi circuiti mi ha entusiasmato, come sempre presente la mitica rivista.
Buona domenica pier... Bellissimo progetto, sempre spiegazioni Bellissime. Ho letto gli altri commenti,sarebbe bello vedere adesso con l'elettronica di adesso come si potrebbe fare.. grazie ancora pier per i tuoi video
Bellissimo progetto del analizzatore di spettro con realizzazione con dei diodi led di più di quarant'anni fa realizzati con i circuiti di nuova elettronica fatto dai ragazzi del istituto tecnico complimenti veramente grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995
Non basta un mi piace su questo filmato ,sono necessari cento per ogni singolo utente che ti segue . Tutto spiegato perfettamente come faceva la rivista Nuova elettronica
Bravo Pier bellissimo progetto . Hai ragione mi hai fatto venire un brivido un salto nel tempo, forse nel mio caso piu' di 40 anni .... Ultimo anno ITIS progettazione e realizzazione e montaggio di un piccolo alimentatore lineare con sviluppo, di ognuno di noi studenti, del circuito stampato con inciso sulla serigrafia in un angoletto la sigla o il nome per intero. Questo alla fine ti segna nel senso che ti porta ad avere una manualità ed un modo di ragionare non solo in ambito elettronico ma in generale .MI spiace se non si fa piu' laboratorio negli istituti tecnici secondo me é ed era essenziale. Per questo il tuoi video sono molto importanti possono far scattare la scintilla della curiosità e dare il via alla passione per l'elettronica. Complimenti ciao
Grazie gentilissimo. Mi hai letto nel pensiero questo è proprio lo spirito che utilizzo durante i video... cercare di portare argomenti che purtroppo non vengono più trattati o per lo meno fornire gli stimoli per approfondire temi interessanti. Purtroppo l'aspetto pratico dei laboratori è cambiato molto negli ultimi anni anche per il tipo di tecnologia che è utilizzata più di frequente oggi
Che bel momento nostalgico degli anni ottanta. Primo perchè mi ricordi il 1982, anno del mondiale di Spagna, poi perchè in quell'anno cercavo disperatamente di imparare l'elettronica, e mi sembra che fu in quell'anno (o il successivo) che mi fecero leggere iper la prima volta Nuova Elettronica. L'anno dopo comprai l'Enciclopedia EI (Elettronica e Informatica della editoriale Jackson) a fascicoli settimanali. I led quadrati, poi...la cosa più hot di quegli anni dove il LED soppiantava gli indicatori a lancette portandoci in una atmosfera "spaziale". Che dire poi di quei circuiti che qualche ragazzo fece 40 anni fa con tanta fatica e ancora pronti a funzionare oggi....solo grazie!
grazie per il bellissimo commento, hai nominato un'altra grande istituzione... il gruppo editoriale Jackson. Ho ancora molti volumi, che sono ancora attualissimi per certi temi come ad. esempio per gli OPAMP. Mi ritengo molto fortunato per aver potuto mettere mano a questi circuitini provenienti direttamente dal passato sul mio banco. Grazie Carlo D.!!
Grande video Pier, io alla fine degli anni 80 ero solo un bambino che però quando vedeva queste cose sognava in grande, grazie per avermi fatto rivivere quei momenti indimenticabili. Grande nostalgia.
Bel progetto. All'epoca ero un ragazzino delle medie e non mi potevo permettere kit quindi giá allora imparai a costruire circuiti stampati con vetronite e cloruro ferrico, pennarello. Realizzai un voltmetro a tre led di un'altra rivista meno famosa e con circuiti di solito più semplici: Elettronica Pratica perchè erano più alla mia portata (sia economicamente che per complessità media). Il circuito usava tre led due diodi e due bc237 e qualche resistenza, con componenti comprati in uno dei due negozi di elettronica esistenti all'epoca in provincia di Rovigo. Mi ricordo che fu il primo progetto di logica analogica che riuscii a capire...tra i 12 e i tredici anni d'etá.... Dopo decisi di laurearmi in campo abbastanza diverso che conteneva il settore degli impianti elettrici ma l'elettronica solo in piccolissima parte in parte. La mi vecchia passione rimase, e mi è stata molto utile sul lavoro, anche se non l'ho mai sviluppata sul serio. ...A m'arcord propria..
... il primo led.... non si scorda mai... un po' come il primo bacio. La. cosa particolare è che se chiedessi di accendere un led oggi, molti 12enni risponderebbero.... usa Arduino con l'esempio BlinkLED...
@@PierAisa ...molti dei giovani di oggi (non tutti per fortuna) anche i più volenterosi ti risponderebbero che lo comprano giá assemblato su AliExpress e comunque che preferiscono qualche simulatore: segare la vetroninte, copiare il circuito disegnandolo a mano (...o con il lusso di trasferibili) sulla vetroninte ramata, trapanare le piazzole senza romperle, preparare la soluzione, pulire il PCB, saldare i componenti e brasare le piste, anche per un piccolo circuito è cosa laboriosa e sporca le mani.... Non c'è la spinta a costruire qualcosa di loro da zero o quasi, quando Google te lo da giá pronto.
Bellissimo lavoro di salvataggio di un progetto della amata NE! Io a NE sono sentimentalmente legato (ho tutti i numeri dal 4 in poi...) Il primo numero lo ho letto da un mio amico (ero ragazzino e non avevo i soldini per acquistarlo), l'ultimo (credo il 254) me lo ha acquistato mia moglie in edicola (quindi puoi vedere che arco temporale NE ha coperto nella mia vita!). Io ho utilizzato gli schemi degli amplificatori audio a componenti discreti di NE per preparare l'esame di radiotecnica al Politecnico di MI : allora NE pubblicava gli schemi completi dei valori delle tensioni di punto di riposo (oltre che i valori di risposta in frequenza) : guarda caso una parte dello scritto era proprio l'analisi di un amplificatore audio (poi dove il professore prendesse gli schemi non so) e si chiedeva di determinare il punto di riposo, il guadagno ad anello chiuso ed aperto ed i poli dominanti (in una ora di tempo... non era banale..), poi all'orale chiedeva conto delle semplificazioni introdotte e di tutta la teoria sottostante suli amplificatori retroazionati (..sudore). Appunto io usavo gli schemi di NE : sono sempre rimasto stupito dalla corrispondenza dei loro valori con i calcoli fatti seguendo la teoria (segno che le cose erano ben studiate da NE... e che li collaudavano!), peccato che ad un certo punto hanno smesso di mettere i valori di tensione del punto di riposo, ma l'elettronica stava decisamente virando verso l'uso massiccio degli integrati, ma mi piaceva un sacco fare i calcoli... Grazie Pier!!!e scusa il commento prolisso...👋👍
grazie per il commento apprezzatissimo. Sono convinto che NE, nonostante le grandi semplificazioni e qualche difettuccio ogni tanto (che veniva poi ripreso con i mitici errata corrige) sia stata un pilastro fondamentale,. da un punto di vista pratico e reale anche per temi complessi di elettronica, come hai sottolineato. Non esiste cosa più bella di quando la pratica conferma la teoria, perché si è sicuri di aver capito bene e di aver correttamente realizzato lo schema. Non è sempre vero.... ogni tanto accadono cose in elettronica, che si fa fatica a spiegare a livello teorico. Ad esempio nel campo dei disturbi, oscillazioni ed instabilità spesso la realizzazione fisica introduce elementi che in teoria non si sono analizzati. Buona domenica.
Ciao Pier non finirò mai di ringraziarti per i bei temi che tratti.Poi se si tratta di progetti NE sono sempre belli da rivivere.Anche se la tecnologia oggi è cambiata non bisogna mai dimenticare quella passata che a mio parere è stata la vera scuola per imparare elettronica. NE è stata ed è scuola per tante persone che sono appassionati di elettronica,aggiungo però anche Pier Aisa che tutte le domeniche ci insegna qualcosa di nuovo mi stimola a sperimentare .tutto questo sempre con entusiasmo e voglia di fare.Riguardo i prototipi su basette millefori sono d'accordo con Te .sbagliare un collegamento è un attimo e le insidie sono tante oltre a cercare la quadra per avere i minimi collegamenti,specie se il progetto richiede un certo numero di componenti. Grazie Pier e Buona Domenica .la mia domenica è già Buona dopo il Tuo video insegnamento.Un abbraccio
grazie per il bellissimo commento molto apprezzato. Hai centrato il punto. La tecnologia anche datata, utilizza dei principi elettronici che sono sempre veri. È un modo simpatico per approfondire. Se dovessimo rifare il circuito con la tecnologia disponibile oggi, useremmo altro hardware e software... ma l'analisi in frequenza ed il filtraggio di segnale sono concetti che rimangono sempre perfettamente validi. La cosa importante è la capacità di astrarre e generalizzare rispetto alla implementazione specifica. Solo così si può progettare con qualsiasi tecnologia. Il mio scopo primario è proprio quello di stimolare il ragionamento e la voglia di fare. Buona domenica!
Grande Pier ,un lavoro eccellente direi , originale il progetto , la pensata di utilizzare i moduli retro' ,hai tirato fuori un oggetto versatile e utilizzabile da impianto stereo o .......valvolari 😀😀😀😀😀
... molto retrò.. ma è il suo fascino. Con le sue inesattezze analogiche di età secondo me irresistibile, rispetto ad un controllo digitale fatto con analisi di Fourier (... vedremo an he quello in un prossimo episodio)
Bellissimo questo progetto, il lato vintage, i filtri attivi,i tipi di componenti, complimenti Pier e ai ragazzi che all' epoca si accingevano a carpire le prime magie dell'elettronica 👍👍👍
@@PierAisada ragazzino mi ricordo di aver visto all'interno della ditta Davoli un vu-meter a faretti colorati a incandescenza enorme..era dedicato a una discoteca,aveva altrettante schede pilota con triac...
Bellissimo progetto Pier, e tutto su breadboard... un lavoro immenso! Faccio un paio di commenti: 1- la lentezza di risposta nelle basse non credo abbia tanto a che fare con la lentezza dell'UAA180 (infatti sugli acuti e' molto piu' veloce), quanto al condensatore di filtro dopo il raddrizzatore, probabilmente un po' grossino. Secondo me se lo riduci risolvi. 2- la larghezza di banda delle gamme alte e' ovviamente maggiore, ma questo non e' un problema in quanto tu hai, giustamente, tarato la frequenza centrale delle bande una al doppio dell'altra,(quindi di ottava in ottava), per cui,la deviazione rispetto al centro banda e' vero che in valore assoluto aumenta, ma rimane costante in percentuale rispetto all'ottava. 3- Io avrei tarato i trimmer con un rumore bianco: distribuendo l'energia del segnale in maniera uniforme, si otterrebbe un analizzatore di spettro piu' regolare nella sua risposta. Per esempio, partendo dal minimo segnale che vogliamo che accenda qualcosa (facciamo, per esempio, 10mV giusto per dare un numero), imposti il generatore di rumore bianco a 10 mV RMS e tari tutti i trimmer di minima a 1 led acceso per un pelo. Poi alzi il livello del generatore a, sempre per esempio, 200mV che sara' il massimo segnale che vuoi visualizzare, e tari tutti i trimmer di massimo a 12 LED accesi per un pelo. In tal modo non dovresti avere zone "sature", ovvero segnali con frequenze che accendono piu' di una banda a fondo scala. Almeno mi pare che dovrebbe essere cosi'... 🙂
grazie, concordo su tutti i punti le tante ore di lavoro ed il poco tempo per pubblicare il video non mi hanno permesso di approfondire, ma riprenderemo il tema nella versione più moderna fatta con piccolo micro e analisi FFT
Grazie Pier, ITIS MaxPlanck Roma ricordi andati, mi ricordo realizzai da nuova elettronica un progetto anno 1979 vumeter a led che applicammo su un bel ampli hi-fi sempre di NV!
Wow,sono senza parole, stavolta ti sei superato,caro Pier, veramente un gran progetto,che tuffo nel passato. Purtroppo sono arrivato tardi e quegli anni fantastici li ho vissuti solo in parte,alla fine del decennio. Un quesito:come avevo già accennato nei commenti dell'anteprima, sarebbe possibile, volendo replicare questo progetto,utilizzare dei modulini a transistor in alternativa dei UAA170-180 od altri ic ormai obsoleti (3915), oppure potrebbero sorgere problemi a livello di sensibilità od altro? Io personalmente avevo trovato schemi del genere su Talking Electronics che sembrano fare al caso,ma sia in rete,sia sulle vecchie riviste,ce ne sono un po' in tutte le salse. Grazie della risposta e del video e scusa se mi dilungo sempre.😅😅😅 Ciao!
Grazie gentilissimo Sì Certamente come driver dei Led si possono utilizzare dei transistor magari pilotati anche da qualcosa di più elaborato come un piccolo micro oppure con dei comparatori in vecchio stile analogico
Ciao Pier, hai riportato lontani ricordi, in quegli anni ero assunto da poco in laboratorio ponti radioTelettra e ci si scambiava le riviste NE imparando non solo al lavoro ma anche nelle ore libere. Segnalo due progetti audio molto azzeccati all'epoca: rivista 71 LX399, Vu meter con UAA180 però non tutti rossi ma coi colori verde, 0dB giallo e poi rossi, una scena!! Riv 52-53 LX252 finale 20 W classe A MosFet planari recensito e modificato anche dalla rivista SUONO che ne parlò molto bene...suono caldo e accattivante. Saluto tutto il canale e alla prossima...
grazie Ezio, specialmente per il contesto lavorativo che hai menzionato, dove. era attivo l'interesse per i progetti azzeccati di NE. Li mettiamo in lista magari con una rivisitazione e misura con strumenti moderni.
Ciao allora un Vmeter stereo a componenti discreti 10+10 led aspetta solo il PCB. Usare i colori del mitico LX399 potrebbe essere un idea. LX252 era un emerita porcheria necessitava di un sacco di modifiche per funzionare. Un buonissimo amplificatore in classe A era LX1369 con IGBT audio (progettato da UREI). Gli IGBT audio sono introvabili lo si potrebbe ripensare con Mosfet Hitachi (o una similare produzione europea). Ne parliamo con UREI. Sempre in collaborazione con UREI uscirà una rivisitazione dell' ottimo LX513 a Hexfet. Buona Domenica
@@Tiziao22 ciao Tiziano, il classe A che dici è LX1361 su rivista 195, il classe A che dici non buono è LX1469 derivato dal LX252. Questo LX252 era molto più stabile e funzionante dopo la massa di modifiche di SUONO e le mie successive mentre LX1469 non stava in piedi. Ora ho in mano lo schema LX252 e LX1361 e a parte il differenziale e i generatori di corrente, sono molto simili. Io ho ancora le pcb montate coi trasformatori e gli 8 Mosfet (pagati 17000 lire ognuno nell'81) e sarebbe interessante sostituirli con finali più recenti. Ciao
Ricordo che quella "autorevole rivista" definì molto slealmente "pubblicazionucola" la nostra NE, che, se anche qualche difettuccio lo aveva, era ben poca cosa rispetto al suo stile presuntuoso ed autoreferenziale, pieno di castronerie dovute "al dollaro". Scottavano di sicuro anche gli articoli che sbugiardavano i "super cavi", sia di piccolo che di grande segnale, che cozzavano con i giudizi faziosi di taluni articolisti. Scusate lo sfogo, ma andava detto almeno questo.
Ciao Per! Elettronica analogica purissima, come la si studiava ai miei tempi all'iti. Ora sembra prevalere l'elettronica digitale. I fenomeni fisici che percepiamo però sono comunque analogici. Cosí come lo sono i segnali acquisiti prima della digitalizzazione per consentire poi l'elaborazione digitale sw. Mi torna in mente un v.meter che avevo fatto usando 10 operazionali.... Bei tempi! Grazie e, alla prossima!
grazie, concordo viviamo in un modo analogico anche se cercano di digitalizzato in tutti i modi ed è sempre bello stare vicini alla vera natura dei segnali, a basso livello. Lo stesso effetto lo possiamo ottenere con dei campioni processati con una FFT, ma io apprezzo ancora molto questo tipo di approccio... più antico
Grande Pieralessandro...i kit di Nuova Elettronica venivano diciamo "testati" soprattutto nei "Giorgi" IPSIA anche a Lucca. A Lucca all'ITIS E. Fermi invece venivano progettati piccoli sistemi elettronici "da zero" a partire dallo schema di principio, schema elettrico ecc.
I tempi di N.e., gli LM39xx national sono arrivati dopo, con 3 versioni scala lineare logaritmica, anche gli uaa vi erano più versione come i telefunken U. Quando ci sono da fare prototipi del genere (10 pezzi ripetitivi) è molto più comodo fare il c.s. soprattutto oggi con i servizi di terze parti. Il famoso + del diodo era per indicare l'uscita del positivo, teoria di N.e., visto che prima di fare ITIS seguivo NE qualche volta mi venne in mente di disegnare alla lavagna il diodo con il +, il prof mi disse: qui non è nuova elettronica.... Sempre interessanti gli argomenti
Pier buongiorno, progetto di NE che riporta ai bei tempi, lo feci per monitorare la batteria della 127 poi uscirono le prime barre a led e non se ne fece più nulla, purtroppo il passaggio tra le quartine era poco lineare. Complimenti per il video, onestamente molto più a mio agio rispetto a domenica scorsa con il tracciacurve. Pensi sia possibile raccogliere tutti i CD delle riviste di NE e renderli disponibili sul Forum, io di riviste ne ho ancora tante, e anche di volumi, ma ho un solo CD delle riviste in formato elettronico, mi pare il primo. In rete se ne trovano molte, ma sono scannerizzazioni cartacee. Ciao e buona domenica!
grazie per il commento, infatti nell'articolo LX488 veniva promosso proprio per monitorare la batteria dell'auto come esempio principale. In merito ai CD di NE, sviluppai un SW per criptare i pdf su richiesta del direttore di allora. Il problema è ancora di proprietà intellettuale. La rivista è fallita, ma la riproduzione in rete dei contenuti deve essere autorizzata.
grazie gentilissimo, ottima proposta!! Questo video è stato faticoso, ha richiesto molte ore, ma sono state ore negli anni '80... non ha prezzo. Ciao e alla prossima!
Bel lavoro💪💪... A quei tempi ne ho costruito uno utilizzando le schede dei filtri dell'equalizzatore audio di NE.... E vu meter, sempre di NE, che utilizzava lo stesso integrato. Grande fatica nella realizzazzione ma grande anche la soddisfazione a lavoro finito. Però, se non ricordo male, le barre di led avevano ben 16 led ciascuna🙄🤔🙄🤔. Immaginate il lavoro per fare 16 x11 fori accostati sul pannello frontale di alluminio da 3 mm...... con i pochi mezzi a disposizione...
Un viaggio indietro nel tempo, negli anni ottanta desideravo un progetto del genere dove inserire i circuiti a 16 LED, quelli col DOT singolo sempre di NE! Non ricordo il nr. Del kit, che ho ancora in qualche scatola, ma utilizzava un chip usato nei televisori per visualizzare il canale tv selezionato da 1 a 16.......Pier, farai un kit di questa meraviglia??🤩🤩🤩
Si potrebbe generare un segnale UHF per fare apparire su una TV analogica le mitiche barre... magari usando una scheda moderna a micro e. modulatore RF.
Si esatto, mi sono dimenticato di menzionato, così come ho sorvolato sulla funzione di trasferimento. Magari lo riprendiamo in un episodio dedicato. In questa live avevo trattato filtri più selettivi ruclips.net/video/ZXqXU8jhYm8/видео.html
È bello riassaporare l'atmosfera che c'era in quegli anni. Purtroppo per i giovani che non hanno provato non sapranno mai cosa vuole dire. Ora abbiamo un elettronica molto diversa che per molti aspetti è già pronta all'uso e con software derivato da librerie già pronte. Ovviamente il progresso va avanti ma alla fine non so perché, si ricercano le origini e basta un saldatore e 4 componenti, che ti fa sentire di poter migliorare il mondo..
grande verità. Quando tutto è alla portata di click il divertimento si esaurisce in fretta. Viceversa se devi saldare, fare prove su un prototipo partendo da zero ti sei regalato ore di divertimento e hai la sensazione di aver inventato qualcosa di sana pianta.
Un caro saluto a tutti, ho letto vari commenti e su di uno mi sono soffermato un pò di più perchè, chi lo ha scritto , ha scritto una grossa verità. La Rivista Nuova Elettronica è stata una compagna di viaggio di noi tutti. Di N.E. posso dire di avere tutti i volumi che mi leggo ancora adesso Ringrazio Pier di questo video. Ringrazio N.E. di essere esistita. Adesso accendo i miei due LX 139......Buona domenica. Rick
Ciao Pier! mettici sopra un barattolo di vetro! Io lo faccio per non mandare in giro per la stanza tutti i "coriandolo" che si vengono a creare con lo "scoppio"...☺☺
14:20 quel condensatore ... è gonfio 26:52 per l'estremo basso avresti potuto utilizzare un integratore, mentre per quello alto un derivatore ... risparmiando un paio di componenti 😊 31:22 certo che ti sei fatto la notte per fare i 10 filtri 😊 43:58 l'LM3915 è obsoleto e fuori produzione da circa (od oltre) 10 anni. Si trovano forse fondi di magazzino o fakes
grazie Tormy per i commenti puntuali... come sempre occhio attento... cosa che a me durante il delirio delle riprese spesso manca perché sono concentrato su altro. Potremmo fare una puntata per creare un replacement pin to pin compatibile con questi led driver obsoleti, con la tecnologia miniaturizzata disponibile oggi
Se qualcuno volesse divertirsi a ricostruire questi circuitini esattamente come quarant'anni fa, l'UAA180 si può far arrivare dalla Grecia per 11 dollari al pezzo (più la spedizione)... Una cosina molto economica...
grazie per il commento me ne sono accorto troppo tardi quando le riprese erano terminate. Non mi sorprende considerato il numero elevato di anni trascorsi
Non vorrei sembrare irrispettoso verso una persona che ha lavorato 20 ore su questo progetto, ma il risultato finale non sembra particolarmente entusiasmante dal punto di vista visivo. Forse, come hai scritto tu, l'integrato non è proprio ideale per questa applicazione. Comunque secondo me, il tentativo andava fatto e poi rimane la parte teorica sui filtri che è valido. Io riutilizzerei qui voltmetri per qualche progetto tester per qualcosa.
ma figurati, hai ragione l'effetto ottico non è alla altezza di uno strumento pensato per fare questo. È stato riutilizzato un modulo voltmetro con UAA180, in maniera forzata perché non ha le caratteristiche di smoothing e di dinamica, richieste per questa applicazione di Bar graph. Il mio scopo era rimettere in funzione tutti i moduli che mi sono arrivati e questo tipo di utilizzo mi ha ispirato specialmente per l'analisi in frequenza con filtri attivi. Se lo si dovesse rifare oggi, basterebbe un Arduino una analisi FFT a software .. anche poco profonda.. e un display LED a matrice economico... lo faremo... ma sarà molto più anonimo. Qui invece abbiamo l'emozione storica di una classe che negli anni '80 si mise a saldare i moduli LX488 in laboratorio.
💚Dedico questa follia da 19 ore di lavoro a tutti gli amanti degli anni '80, agli studenti degli istituti tecnici di 40 anni fa e di adesso e a tutti i nostalgici Nuova Elettronica. ... Ragazzi ve lo dico.... quando ho scoperto i nomi degli alunni scritti sui circuiti stampati... l'emozione è stata molto forte. Come se ci fosse un ponte temporale con quel meraviglioso periodo. Immagino che verranno evocati molti ricordi felici... a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vivere quel periodo con i saldatore fumanti. Inoltre un grazie particolare a Carlo D. che ha reso possibile tutto ciò!
ho ancora quella rivista ❤
Questa Tua bellissima dedica, mi riporta indietro nel tempo..ricordi di "Reparti lavorazione ITIS"..di
mooooolti anni fa'...bei tempi...
👍
Tormy..... non cederla per nessun motivo!! Buona domenica.
@@Not-Only-Reaper-Tutorials
La mia serie inizia dal numero 80..😏
grazie!! È un modo di rendere onore alle tante fatiche sostenute durante gli studi. Col senno di poi. meno male che un po' di pratica veniva fatta. Oggi in alcuni casi purtroppo non esiste più e per i giovani di oggi è secondo me un peccato ed una limitazione.
Grande come sempre! Con la rivista n°73 mi si è aperto un mondo di ricordi.
... in questo caso ho scovato anche i nomi degli alunni sulle schede... li mostro parzialmente... spero che qualcuno si riconosca. Vediamo cosa accade domenica.
Bellissimo progetto, interessante sia dal punto di vista teorico che pratico. La mitica rivista Nuova Elettronica mi ha accompagnato durante gli anni della mia gioventù e mi ha aiutato ad imparare tante cose. Hai evocato tantissimi ricordi dei miei amatissimi anni '80. Buona domenica!
grazie proprio così, penso che per molti di noi la rivista sia stata una grande compagna di viaggio, buona domenica!
Ciao Pier, sei un grande hai fatto un lavoro immane tante ore ma un buon risultato c'è stato. Mi hai fatto venire in mente che nel mio istituto tecnico si parla fine anni '70 inizio '80 non usavamo la base dei circuiti di nuova elettronica, ma li ogniuno di noi doveva costruirsi lo stampato con un sistema artigianale, scotch da pacchi, carta carbone e vetro della finestra questo lo facevo io a casa, per vedere e riportare il circuito sul foglio di carta da lucido, per poi impressionarlo sullo stampato con la carta carbone, fare i fori, ritagliare lo scotch in più e creare le piste poi a scuola con l'acido creavamo lo stampato, toglievi lo scotch, paglietta per lucidare il rame e lacca perché non si ossidasse e poi si andava al montaggio e al collaudo. Buona domenica.
grazie gentilissimo. Commento prezioso, che ci riporta ad un tempo in cui la creatività trovava sfogo anche su materiali e metodi alternativi... il copia incolla.... era genuino e anche "reale"... senza click. Buona domenica.
Anche io facevo più o meno così all'ITIS, circa un decennio dopo di te.
Ciao Pier, bravissimo come sempre. Ogni volta che nomini Nuova Elettronica, ti giuro, mi emoziono. Tanti e tanti circuiti realizzati, per non parlare delle riviste lette e rilette decine di volte negli anni. Oltre la rivista tutti quei led a suon di musica mi riportano agli anni '80 dove un hi-fi degno di nota doveva avere obbligatoriamente una quantità sconsiderata di led in movimento 😅. Naturalmente la tua competenza e preparazione teorica e pratica mi lasciano sempre sbalordito. Ciao e alla prossima 👋
grazie gentilissimo. Ehh lo so che per molti Nuova Elettronica è un tuffo al cuore (lo è per me, quindi immagino anche per i miei coetanei con percorso simile). Lo uso spesso come pretesto per approfondire e richiamare qualche principio di elettronica importante e che spesso viene dato per assodato, ma poi quando ci si scontra con il mondo reale e pratico non sempre fila tutto liscio e perciò è necessario ricordarsi bene la teoria. Buona domenica!
Come sempre trattazione e realizzazione impeccabili..... complimenti e grazie per le tue condivisioni.
oggi molto anni '80 con led rettangolari un po' irregolari
Grazie! Sempre chiaro e sempre interessante!
Ciao Pier 😁buona domenica e contento di vederti
grazie e. buona domenica!
Ottimo, come sempre!
Ottimo lavoro con ottima spiegazione.
Ricordo che, a suo tempo, ho costruito sia un equalizzatore che un analizzatore di spettro grazie a Nuova Elettronica. I primi costruiti utilizzavano l'integrato UAA170, ad accensione singola, e poi l'UAA180. Sono stati tempi belli in cui Nuova Elettronica prendeva per mano gli appassionati e li portava alle conoscenze dell'elettronica. Io negli anni '70 ho fatto un paio di corsi della Scuola Radio Elettra (radio a valvole ed a transistor), ma è stato grazie a Nuova Elettronica che mi sono evoluto in quella che è diventato non il mio lavoro, ma la mia passione; passione che adesso è rimasta e rivolta verso circuiti dedicati agli effetti musicali. Buona continuazione e grazie
PS) Era da tanto tempo che non vedevo LED rettangolari, ma anche rotondi piatti e triangolari. Credo di averne ancora diversi :)
grazie mille per il commento, che conferma quello che penso da tempo... ancora oggi esiste una grande voglia di fare e passione genuina, nata dallo spirito di poche persone che in quegli anni crederono in questo stile divulgativo unico. Nuova Elettronica è un fenomeno tutto italiano di cui dobbiamo andare fieri. Ha creato miliardi di ore piacevoli e formato ed indirizzato molte persone verso un ambito professionale. Buona domenica.
Molto bello Maestro Pier, almeno per me che tutt’oggi li trovo ancora affascinanti 🙏👍🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻
grazie! Anche secondo me. il loro fascino è intramontabile. Chiaramente esistono oggetti oggi molto performanti, perfetti, ma da un punto di vista elettronico potere mettere le mani in circuiti storici come questo... non ha prezzo.
Eccellente esercizio sui filtri attivi, gli UAA180 da buoni vecchietti hanno evidenziato i loro limiti ed il tuo la voro Pier è stato un po' penalizzato nella restituzione visiva. Per gli appassionati del settore ricordo che la Texas offre gratuitamente uno strumento per la progettazione di tutti i tipi di filtri audio, potentissimo, con la possibilità di scegliere qualunque parametro, farne ogni genere di simulazione, creare il circuito con componenti reperibili. L'ho testato a fondo realizzando un analizzatore a terzi di ottava con passa-banda Butterworth del 4° ordine ed è stato preciso quasi all'Hertz. Come sempre video ricco di spunti. Grazie Pier, alla prossima.
Grazie Enzo, specialmente per il riferimento a Texas, che confermo essere un ottimo ecosistema di progettazione per i filtri, ma non solo. Mi sono trovato bene anche nel caso della progettazione dei DCDC. Avevamo visto in maniera veloce questo aspetto durante l'ultima LIVE.
Grande pier!💪👍👍
Grandissimo Pier, immagino le ore e ore di lavoro per ottenere questo risultato !! Grande Nuova Elettronica, palestra per molti tecnici e sperimentatori ! Ricordo un kit con un analizzatore grafico con 100 led quadrati colorati montato a sandwich. Video bellissimo che evoca davvero tanti ricordi. Grazie Pier per il tuo straordinario lavoro ! Un abbraccio, 73s Pasquale IW0HEX
grazie troppo buono! Riconosco che questo video è stata una corsa contro il tempo, ma nello stesso molto divertente anche perché con una buona dose di teoria, pratica e sperimentazione. La storia dietro a questi circuiti mi ha entusiasmato, come sempre presente la mitica rivista.
Buona domenica pier...
Bellissimo progetto, sempre spiegazioni Bellissime. Ho letto gli altri commenti,sarebbe bello vedere adesso con l'elettronica di adesso come si potrebbe fare.. grazie ancora pier per i tuoi video
grazie per il commento. Assolutamente mi tengo pronta la puntata due rivisitata con la tecnologia disponibile oggi.
Ciao Pier, meglio del telefilm ritorno al futuro, qui abbiamo ritorno al passato. Complimenti. Buona domenica
grazie, lo so che per molti può apparire un video un po' nostalgico, ma non dobbiamo (parlo per me) dimenticarci da dove veniamo...
Bellissimo progetto del analizzatore di spettro con realizzazione con dei diodi led di più di quarant'anni fa realizzati con i circuiti di nuova elettronica fatto dai ragazzi del istituto tecnico complimenti veramente grande Pier Aisa e ciao da Riccardo Bella 995
grazie Riccardo, benritrovato, sempre presente all'appello
@@PierAisa grazie mille Pier e già non manco mai ai tuoi video sempre interessanti 👍👍👍👍
Mi ero sempre chiesto come si potesse realizzare in pratica eh ci ha pensato Pier.
Grazie! 👏🏻👏🏻👏🏻
grazie, è stato un bell'esercizio di elettronica analogica old style.
Non basta un mi piace su questo filmato ,sono necessari cento per ogni singolo utente che ti segue . Tutto spiegato perfettamente come faceva la rivista Nuova elettronica
Grazie gentilissimo ... il cuore di Nuova Elettronica batte sempre forte !
Io avevo realizzato un VU METER STEREO LX277 (rivista n. 56/57).
Urca bellissimo progetto di NE
@@PierAisa Peccato per la fine di una bellissima e gloriosa rivista che conservo ancora.
Bravo Pier bellissimo progetto . Hai ragione mi hai fatto venire un brivido un salto nel tempo, forse nel mio caso piu' di 40 anni .... Ultimo anno ITIS progettazione e realizzazione e montaggio di un piccolo alimentatore lineare con sviluppo, di ognuno di noi studenti, del circuito stampato con inciso sulla serigrafia in un angoletto la sigla o il nome per intero. Questo alla fine ti segna nel senso che ti porta ad avere una manualità ed un modo di ragionare non solo in ambito elettronico ma in generale .MI spiace se non si fa piu' laboratorio negli istituti tecnici secondo me é ed era essenziale. Per questo il tuoi video sono molto importanti possono far scattare la scintilla della curiosità e dare il via alla passione per l'elettronica. Complimenti ciao
Grazie gentilissimo. Mi hai letto nel pensiero questo è proprio lo spirito che utilizzo durante i video... cercare di portare argomenti che purtroppo non vengono più trattati o per lo meno fornire gli stimoli per approfondire temi interessanti. Purtroppo l'aspetto pratico dei laboratori è cambiato molto negli ultimi anni anche per il tipo di tecnologia che è utilizzata più di frequente oggi
Meraviglioso, sei il numero 1
Proprio un bel progetto 😁 hai trovato un bel modo di riutilizzare vecchie schede
grazie... sempre bello ridare la meritata dignità ad oggetti che molti considerano come morti
Che bel momento nostalgico degli anni ottanta. Primo perchè mi ricordi il 1982, anno del mondiale di Spagna, poi perchè in quell'anno cercavo disperatamente di imparare l'elettronica, e mi sembra che fu in quell'anno (o il successivo) che mi fecero leggere iper la prima volta Nuova Elettronica. L'anno dopo comprai l'Enciclopedia EI (Elettronica e Informatica della editoriale Jackson) a fascicoli settimanali. I led quadrati, poi...la cosa più hot di quegli anni dove il LED soppiantava gli indicatori a lancette portandoci in una atmosfera "spaziale". Che dire poi di quei circuiti che qualche ragazzo fece 40 anni fa con tanta fatica e ancora pronti a funzionare oggi....solo grazie!
grazie per il bellissimo commento, hai nominato un'altra grande istituzione... il gruppo editoriale Jackson. Ho ancora molti volumi, che sono ancora attualissimi per certi temi come ad. esempio per gli OPAMP. Mi ritengo molto fortunato per aver potuto mettere mano a questi circuitini provenienti direttamente dal passato sul mio banco. Grazie Carlo D.!!
Grande video Pier, io alla fine degli anni 80 ero solo un bambino che però quando vedeva queste cose sognava in grande, grazie per avermi fatto rivivere quei momenti indimenticabili. Grande nostalgia.
ma prego, stessa cosa anche per me quando ho trovato questi modulini in giro per il laboratorio. È come ritornare bambino negli anni '80.
Che nostalgia. Erano proprio gli anni di itis complimenti Pier per ennesimo video eccellente
grazie Giuseppe spero di aver attivato ricordi piacevoli. Buona domenica
@@PierAisa certo grazie. Strano che con quei condensatori datati non ci sono stati botti di capodanno 😁
a dire. il vero ne ho avuto un paio.... ma non filmati purtroppo
Bel progetto. All'epoca ero un ragazzino delle medie e non mi potevo permettere kit quindi giá allora imparai a costruire circuiti stampati con vetronite e cloruro ferrico, pennarello. Realizzai un voltmetro a tre led di un'altra rivista meno famosa e con circuiti di solito più semplici: Elettronica Pratica perchè erano più alla mia portata (sia economicamente che per complessità media). Il circuito usava tre led due diodi e due bc237 e qualche resistenza, con componenti comprati in uno dei due negozi di elettronica esistenti all'epoca in provincia di Rovigo. Mi ricordo che fu il primo progetto di logica analogica che riuscii a capire...tra i 12 e i tredici anni d'etá....
Dopo decisi di laurearmi in campo abbastanza diverso che conteneva il settore degli impianti elettrici ma l'elettronica solo in piccolissima parte in parte. La mi vecchia passione rimase, e mi è stata molto utile sul lavoro, anche se non l'ho mai sviluppata sul serio.
...A m'arcord propria..
... il primo led.... non si scorda mai... un po' come il primo bacio. La. cosa particolare è che se chiedessi di accendere un led oggi, molti 12enni risponderebbero.... usa Arduino con l'esempio BlinkLED...
@@PierAisa ...molti dei giovani di oggi (non tutti per fortuna) anche i più volenterosi ti risponderebbero che lo comprano giá assemblato su AliExpress e comunque che preferiscono qualche simulatore: segare la vetroninte, copiare il circuito disegnandolo a mano (...o con il lusso di trasferibili) sulla vetroninte ramata, trapanare le piazzole senza romperle, preparare la soluzione, pulire il PCB, saldare i componenti e brasare le piste, anche per un piccolo circuito è cosa laboriosa e sporca le mani.... Non c'è la spinta a costruire qualcosa di loro da zero o quasi, quando Google te lo da giá pronto.
amara realtà.. ora poi potrebbe risponderci ChatGPT, invece di una persona.. 😱
Bellissimo lavoro di salvataggio di un progetto della amata NE! Io a NE sono sentimentalmente legato (ho tutti i numeri dal 4 in poi...) Il primo numero lo ho letto da un mio amico (ero ragazzino e non avevo i soldini per acquistarlo), l'ultimo (credo il 254) me lo ha acquistato mia moglie in edicola (quindi puoi vedere che arco temporale NE ha coperto nella mia vita!). Io ho utilizzato gli schemi degli amplificatori audio a componenti discreti di NE per preparare l'esame di radiotecnica al Politecnico di MI : allora NE pubblicava gli schemi completi dei valori delle tensioni di punto di riposo (oltre che i valori di risposta in frequenza) : guarda caso una parte dello scritto era proprio l'analisi di un amplificatore audio (poi dove il professore prendesse gli schemi non so) e si chiedeva di determinare il punto di riposo, il guadagno ad anello chiuso ed aperto ed i poli dominanti (in una ora di tempo... non era banale..), poi all'orale chiedeva conto delle semplificazioni introdotte e di tutta la teoria sottostante suli amplificatori retroazionati (..sudore). Appunto io usavo gli schemi di NE : sono sempre rimasto stupito dalla corrispondenza dei loro valori con i calcoli fatti seguendo la teoria (segno che le cose erano ben studiate da NE... e che li collaudavano!), peccato che ad un certo punto hanno smesso di mettere i valori di tensione del punto di riposo, ma l'elettronica stava decisamente virando verso l'uso massiccio degli integrati, ma mi piaceva un sacco fare i calcoli...
Grazie Pier!!!e scusa il commento prolisso...👋👍
grazie per il commento apprezzatissimo. Sono convinto che NE, nonostante le grandi semplificazioni e qualche difettuccio ogni tanto (che veniva poi ripreso con i mitici errata corrige) sia stata un pilastro fondamentale,. da un punto di vista pratico e reale anche per temi complessi di elettronica, come hai sottolineato. Non esiste cosa più bella di quando la pratica conferma la teoria, perché si è sicuri di aver capito bene e di aver correttamente realizzato lo schema. Non è sempre vero.... ogni tanto accadono cose in elettronica, che si fa fatica a spiegare a livello teorico. Ad esempio nel campo dei disturbi, oscillazioni ed instabilità spesso la realizzazione fisica introduce elementi che in teoria non si sono analizzati. Buona domenica.
Ciao Pier non finirò mai di ringraziarti per i bei temi che tratti.Poi se si tratta di progetti NE sono sempre belli da rivivere.Anche se la tecnologia oggi è cambiata non bisogna mai dimenticare quella passata che a mio parere è stata la vera scuola per imparare elettronica.
NE è stata ed è scuola per tante persone che sono appassionati di elettronica,aggiungo però anche Pier Aisa che tutte le domeniche ci insegna qualcosa di nuovo mi stimola a sperimentare .tutto questo sempre con entusiasmo e voglia di fare.Riguardo i prototipi su basette millefori sono d'accordo con Te .sbagliare un collegamento è un attimo e le insidie sono tante oltre a cercare la quadra per avere i minimi collegamenti,specie se il progetto richiede un certo numero di componenti.
Grazie Pier e Buona Domenica .la mia domenica è già Buona dopo il Tuo video insegnamento.Un abbraccio
grazie per il bellissimo commento molto apprezzato. Hai centrato il punto. La tecnologia anche datata, utilizza dei principi elettronici che sono sempre veri. È un modo simpatico per approfondire. Se dovessimo rifare il circuito con la tecnologia disponibile oggi, useremmo altro hardware e software... ma l'analisi in frequenza ed il filtraggio di segnale sono concetti che rimangono sempre perfettamente validi. La cosa importante è la capacità di astrarre e generalizzare rispetto alla implementazione specifica. Solo così si può progettare con qualsiasi tecnologia. Il mio scopo primario è proprio quello di stimolare il ragionamento e la voglia di fare. Buona domenica!
All'epoca ne avevo fatti 2 per unsemplice vu-meter stereo, un analizzatore così me lo sognavo, bello! 🙂
In quei tempi i LED erano futuristici... meraviglia.
Grande Pier ,un lavoro eccellente direi , originale il progetto , la pensata di utilizzare i moduli retro' ,hai tirato fuori un oggetto versatile e utilizzabile da impianto stereo o .......valvolari 😀😀😀😀😀
... molto retrò.. ma è il suo fascino. Con le sue inesattezze analogiche di età secondo me irresistibile, rispetto ad un controllo digitale fatto con analisi di Fourier (... vedremo an he quello in un prossimo episodio)
Bellissimo questo progetto, il lato vintage, i filtri attivi,i tipi di componenti, complimenti Pier e ai ragazzi che all' epoca si accingevano a carpire le prime magie dell'elettronica 👍👍👍
grazie! L'aspetto vintage è sempre divertente e dà l'impressione di toccare l'elettronica più da vicino
@@PierAisada ragazzino mi ricordo di aver visto all'interno della ditta Davoli un vu-meter a faretti colorati a incandescenza enorme..era dedicato a una discoteca,aveva altrettante schede pilota con triac...
se ne potrebbe fare una versione.... ad alta tensione 🤭
@@PierAisa bobina di tesla 👍
Bellissimo progetto Pier, e tutto su breadboard... un lavoro immenso!
Faccio un paio di commenti:
1- la lentezza di risposta nelle basse non credo abbia tanto a che fare con la lentezza dell'UAA180 (infatti sugli acuti e' molto piu' veloce), quanto al condensatore di filtro dopo il raddrizzatore, probabilmente un po' grossino. Secondo me se lo riduci risolvi.
2- la larghezza di banda delle gamme alte e' ovviamente maggiore, ma questo non e' un problema in quanto tu hai, giustamente, tarato la frequenza centrale delle bande una al doppio dell'altra,(quindi di ottava in ottava), per cui,la deviazione rispetto al centro banda e' vero che in valore assoluto aumenta, ma rimane costante in percentuale rispetto all'ottava.
3- Io avrei tarato i trimmer con un rumore bianco: distribuendo l'energia del segnale in maniera uniforme, si otterrebbe un analizzatore di spettro piu' regolare nella sua risposta. Per esempio, partendo dal minimo segnale che vogliamo che accenda qualcosa (facciamo, per esempio, 10mV giusto per dare un numero), imposti il generatore di rumore bianco a 10 mV RMS e tari tutti i trimmer di minima a 1 led acceso per un pelo. Poi alzi il livello del generatore a, sempre per esempio, 200mV che sara' il massimo segnale che vuoi visualizzare, e tari tutti i trimmer di massimo a 12 LED accesi per un pelo. In tal modo non dovresti avere zone "sature", ovvero segnali con frequenze che accendono piu' di una banda a fondo scala.
Almeno mi pare che dovrebbe essere cosi'... 🙂
grazie, concordo su tutti i punti le tante ore di lavoro ed il poco tempo per pubblicare il video non mi hanno permesso di approfondire, ma riprenderemo il tema nella versione più moderna fatta con piccolo micro e analisi FFT
@@PierAisa addirittura!!! Wow, non vedo l'ora! 😍
Entreremo nel mondo dell'analisi di Fourier ed era mia intenzione fornire anche qualche file per gestirla in maniera semplice
Bel progetto pier
Grazie Pier, ITIS MaxPlanck Roma ricordi andati, mi ricordo realizzai da nuova elettronica un progetto anno 1979 vumeter a led che applicammo su un bel ampli hi-fi sempre di NV!
grazie per la testimonianza! In quegli anni i Vu Meter a LED erano il futuro, rispetto ai tradizionali a lancetta!!
Domenica mattina colazione e video di Pier ❤❤❤
speriamo che non vada di traverso il cornetto, buona domenica!
Wow,sono senza parole, stavolta ti sei superato,caro Pier, veramente un gran progetto,che tuffo nel passato.
Purtroppo sono arrivato tardi e quegli anni fantastici li ho vissuti solo in parte,alla fine del decennio.
Un quesito:come avevo già accennato nei commenti dell'anteprima, sarebbe possibile, volendo replicare questo progetto,utilizzare dei modulini a transistor in alternativa dei UAA170-180 od altri ic ormai obsoleti (3915), oppure potrebbero sorgere problemi a livello di sensibilità od altro?
Io personalmente avevo trovato schemi del genere su Talking Electronics che sembrano fare al caso,ma sia in rete,sia sulle vecchie riviste,ce ne sono un po' in tutte le salse.
Grazie della risposta e del video e scusa se mi dilungo sempre.😅😅😅
Ciao!
Grazie gentilissimo Sì Certamente come driver dei Led si possono utilizzare dei transistor magari pilotati anche da qualcosa di più elaborato come un piccolo micro oppure con dei comparatori in vecchio stile analogico
Ciao Pier, hai riportato lontani ricordi, in quegli anni ero assunto da poco in laboratorio ponti radioTelettra e ci si scambiava le riviste NE imparando non solo al lavoro ma anche nelle ore libere. Segnalo due progetti audio molto azzeccati all'epoca: rivista 71 LX399, Vu meter con UAA180 però non tutti rossi ma coi colori verde, 0dB giallo e poi rossi, una scena!! Riv 52-53 LX252 finale 20 W classe A MosFet planari recensito e modificato anche dalla rivista SUONO che ne parlò molto bene...suono caldo e accattivante. Saluto tutto il canale e alla prossima...
grazie Ezio, specialmente per il contesto lavorativo che hai menzionato, dove. era attivo l'interesse per i progetti azzeccati di NE. Li mettiamo in lista magari con una rivisitazione e misura con strumenti moderni.
Ciao allora un Vmeter stereo a componenti discreti 10+10 led aspetta solo il PCB. Usare i colori del mitico LX399 potrebbe essere un idea. LX252 era un emerita porcheria necessitava di un sacco di modifiche per funzionare. Un buonissimo amplificatore in classe A era LX1369 con IGBT audio (progettato da UREI). Gli IGBT audio sono introvabili lo si potrebbe ripensare con Mosfet Hitachi (o una similare produzione europea).
Ne parliamo con UREI. Sempre in collaborazione con UREI uscirà una rivisitazione dell' ottimo LX513 a Hexfet. Buona Domenica
@@Tiziao22 ciao Tiziano, il classe A che dici è LX1361 su rivista 195, il classe A che dici non buono è LX1469 derivato dal LX252. Questo LX252 era molto più stabile e funzionante dopo la massa di modifiche di SUONO e le mie successive mentre LX1469 non stava in piedi. Ora ho in mano lo schema LX252 e LX1361 e a parte il differenziale e i generatori di corrente, sono molto simili. Io ho ancora le pcb montate coi trasformatori e gli 8 Mosfet (pagati 17000 lire ognuno nell'81) e sarebbe interessante sostituirli con finali più recenti. Ciao
@@eziovimercati58 Ciao torneremo in futuro su quella roba.... ne ho riparati modificati delle caterve nei miei anni nel laboratorio NE.
Ricordo che quella "autorevole rivista" definì molto slealmente "pubblicazionucola" la nostra NE, che, se anche qualche difettuccio lo aveva, era ben poca cosa rispetto al suo stile presuntuoso ed autoreferenziale, pieno di castronerie dovute "al dollaro". Scottavano di sicuro anche gli articoli che sbugiardavano i "super cavi", sia di piccolo che di grande segnale, che cozzavano con i giudizi faziosi di taluni articolisti. Scusate lo sfogo, ma andava detto almeno questo.
Ciao Per! Elettronica analogica purissima, come la si studiava ai miei tempi all'iti. Ora sembra prevalere l'elettronica digitale. I fenomeni fisici che percepiamo però sono comunque analogici. Cosí come lo sono i segnali acquisiti prima della digitalizzazione per consentire poi l'elaborazione digitale sw. Mi torna in mente un v.meter che avevo fatto usando 10 operazionali.... Bei tempi! Grazie e, alla prossima!
grazie, concordo viviamo in un modo analogico anche se cercano di digitalizzato in tutti i modi ed è sempre bello stare vicini alla vera natura dei segnali, a basso livello. Lo stesso effetto lo possiamo ottenere con dei campioni processati con una FFT, ma io apprezzo ancora molto questo tipo di approccio... più antico
Quando vedo analizzatori di spetro e equalizzatori audio e parametrici mi ricorda molto la scuola Radio TV, Leonardo da Vinci
Grande Pieralessandro...i kit di Nuova Elettronica venivano diciamo "testati" soprattutto nei "Giorgi" IPSIA anche a Lucca. A Lucca all'ITIS E. Fermi invece venivano progettati piccoli sistemi elettronici "da zero" a partire dallo schema di principio, schema elettrico ecc.
... sembra di ritornare sui banchi di scuola
I tempi di N.e., gli LM39xx national sono arrivati dopo, con 3 versioni scala lineare logaritmica, anche gli uaa vi erano più versione come i telefunken U.
Quando ci sono da fare prototipi del genere (10 pezzi ripetitivi) è molto più comodo fare il c.s. soprattutto oggi con i servizi di terze parti.
Il famoso + del diodo era per indicare l'uscita del positivo, teoria di N.e., visto che prima di fare ITIS seguivo NE qualche volta mi venne in mente di disegnare alla lavagna il diodo con il +, il prof mi disse: qui non è nuova elettronica....
Sempre interessanti gli argomenti
grazie per. il simpatico commento del prof. Mi ha sempre colpito il simbolo più vicino alla barretta. del. Catodo. Buona domenica!
Pier buongiorno, progetto di NE che riporta ai bei tempi, lo feci per monitorare la batteria della 127 poi uscirono le prime barre a led e non se ne fece più nulla, purtroppo il passaggio tra le quartine era poco lineare. Complimenti per il video, onestamente molto più a mio agio rispetto a domenica scorsa con il tracciacurve. Pensi sia possibile raccogliere tutti i CD delle riviste di NE e renderli disponibili sul Forum, io di riviste ne ho ancora tante, e anche di volumi, ma ho un solo CD delle riviste in formato elettronico, mi pare il primo. In rete se ne trovano molte, ma sono scannerizzazioni cartacee. Ciao e buona domenica!
grazie per il commento, infatti nell'articolo LX488 veniva promosso proprio per monitorare la batteria dell'auto come esempio principale. In merito ai CD di NE, sviluppai un SW per criptare i pdf su richiesta del direttore di allora. Il problema è ancora di proprietà intellettuale. La rivista è fallita, ma la riproduzione in rete dei contenuti deve essere autorizzata.
UAA180 è caro, si può rifare usando LM3914 per pilotare i led e un ua741 per i passabanda. Bellissimo video Pier 🎆🎇🎆🎇🎇
grazie gentilissimo, ottima proposta!! Questo video è stato faticoso, ha richiesto molte ore, ma sono state ore negli anni '80... non ha prezzo. Ciao e alla prossima!
Bel lavoro💪💪... A quei tempi ne ho costruito uno utilizzando le schede dei filtri dell'equalizzatore audio di NE.... E vu meter, sempre di NE, che utilizzava lo stesso integrato. Grande fatica nella realizzazzione ma grande anche la soddisfazione a lavoro finito. Però, se non ricordo male, le barre di led avevano ben 16 led ciascuna🙄🤔🙄🤔. Immaginate il lavoro per fare 16 x11 fori accostati sul pannello frontale di alluminio da 3 mm...... con i pochi mezzi a disposizione...
grazie per il commenti.... quelli so che erano lavori, che portavano via tempo, ma davano anche tanta soddisfazione.
Un viaggio indietro nel tempo, negli anni ottanta desideravo un progetto del genere dove inserire i circuiti a 16 LED, quelli col DOT singolo sempre di NE! Non ricordo il nr. Del kit, che ho ancora in qualche scatola, ma utilizzava un chip usato nei televisori per visualizzare il canale tv selezionato da 1 a 16.......Pier, farai un kit di questa meraviglia??🤩🤩🤩
Si potrebbe generare un segnale UHF per fare apparire su una TV analogica le mitiche barre... magari usando una scheda moderna a micro e. modulatore RF.
Ci sta un problema sul modulo LED 4k oppure é un problema di visualizzazione dei LED del modulo?
esatto! Me ne sono accorto dopo aver girato il video, probabilmente è un problema del driver UAA180
I filtri attivi sono in configurazione a reazione multipla?
Si esatto, mi sono dimenticato di menzionato, così come ho sorvolato sulla funzione di trasferimento. Magari lo riprendiamo in un episodio dedicato. In questa live avevo trattato filtri più selettivi ruclips.net/video/ZXqXU8jhYm8/видео.html
Ciao!Eri a Gonzaga ieri? Mi sembra di averti visto ✌
No purtroppo no. Però ho il mio caro amico Davide Gatti che bazzica a Gardcon anche oggi.
È bello riassaporare l'atmosfera che c'era in quegli anni. Purtroppo per i giovani che non hanno provato non sapranno mai cosa vuole dire. Ora abbiamo un elettronica molto diversa che per molti aspetti è già pronta all'uso e con software derivato da librerie già pronte. Ovviamente il progresso va avanti ma alla fine non so perché, si ricercano le origini e basta un saldatore e 4 componenti, che ti fa sentire di poter migliorare il mondo..
grande verità. Quando tutto è alla portata di click il divertimento si esaurisce in fretta. Viceversa se devi saldare, fare prove su un prototipo partendo da zero ti sei regalato ore di divertimento e hai la sensazione di aver inventato qualcosa di sana pianta.
Un caro saluto a tutti,
ho letto vari commenti e su di uno mi sono soffermato un pò di più perchè, chi lo ha scritto , ha scritto una grossa verità.
La Rivista Nuova Elettronica è stata una compagna di viaggio di noi tutti.
Di N.E. posso dire di avere tutti i volumi che mi leggo ancora adesso
Ringrazio Pier di questo video.
Ringrazio N.E. di essere esistita.
Adesso accendo i miei due LX 139......Buona domenica.
Rick
grazie, esatto compagna di una vita... o almeno per la prima metà in modo attivo e per il resto nei ricordi
Ciao Pier! mettici sopra un barattolo di vetro! Io lo faccio per non mandare in giro per la stanza tutti i "coriandolo" che si vengono a creare con lo "scoppio"...☺☺
uhhhh effetto disco.. con esplosione finale, grazie per il commento
14:20 quel condensatore ... è gonfio
26:52 per l'estremo basso avresti potuto utilizzare un integratore, mentre per quello alto un derivatore ... risparmiando un paio di componenti 😊
31:22 certo che ti sei fatto la notte per fare i 10 filtri 😊
43:58 l'LM3915 è obsoleto e fuori produzione da circa (od oltre) 10 anni. Si trovano forse fondi di magazzino o fakes
grazie Tormy per i commenti puntuali... come sempre occhio attento... cosa che a me durante il delirio delle riprese spesso manca perché sono concentrato su altro. Potremmo fare una puntata per creare un replacement pin to pin compatibile con questi led driver obsoleti, con la tecnologia miniaturizzata disponibile oggi
@@PierAisa a trovarne: sì ...
Se qualcuno volesse divertirsi a ricostruire questi circuitini esattamente come quarant'anni fa, l'UAA180 si può far arrivare dalla Grecia per 11 dollari al pezzo (più la spedizione)... Una cosina molto economica...
.. quando so parla di dinosauri estinti.... potremmo creare un circuito miniaturizzato in smd, pin to pin compatibile a basso costo
Bel video mi ai riportato nei mitici anni 80
GIAMLUCA IZ0YCD
... rimarranno sempre nel nostro cuore... veniamo da lì (o almeno per i telespettatori nostri coetanei)... che grande scuola! 73 de IZ4OXX
Un bel VU-meter...sbav...
Il modulo numero uno non ti sei accorto che ha il condensatore blu scoppiato.
grazie per il commento me ne sono accorto troppo tardi quando le riprese erano terminate. Non mi sorprende considerato il numero elevato di anni trascorsi
i vecchi condensatori sono accusati delle peggiori nefandezze e invece......🤣🤣
... ehhh infatti... non può essere sempre il maggiordomo. Qualcuno gonfio, ma per lo più è il driver UAA180, che ha risentito degli anni.
Eccolo...atterrato a 18:50 il gufo in giallo Fluke 89IV...
oggi un po' di volo in quota
Non vorrei sembrare irrispettoso verso una persona che ha lavorato 20 ore su questo progetto, ma il risultato finale non sembra particolarmente entusiasmante dal punto di vista visivo. Forse, come hai scritto tu, l'integrato non è proprio ideale per questa applicazione. Comunque secondo me, il tentativo andava fatto e poi rimane la parte teorica sui filtri che è valido. Io riutilizzerei qui voltmetri per qualche progetto tester per qualcosa.
ma figurati, hai ragione l'effetto ottico non è alla altezza di uno strumento pensato per fare questo. È stato riutilizzato un modulo voltmetro con UAA180, in maniera forzata perché non ha le caratteristiche di smoothing e di dinamica, richieste per questa applicazione di Bar graph. Il mio scopo era rimettere in funzione tutti i moduli che mi sono arrivati e questo tipo di utilizzo mi ha ispirato specialmente per l'analisi in frequenza con filtri attivi. Se lo si dovesse rifare oggi, basterebbe un Arduino una analisi FFT a software .. anche poco profonda.. e un display LED a matrice economico... lo faremo... ma sarà molto più anonimo. Qui invece abbiamo l'emozione storica di una classe che negli anni '80 si mise a saldare i moduli LX488 in laboratorio.