Preti e Suore di origine straniera missionari a Bologna

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  • Опубликовано: 10 фев 2025
  • 12PORTE - 4 maggio 2023: Una prima volta, carica di prospettive: nella mattinata di sabato si è tenuto il primo incontro per i sacerdoti, i religiosi e le religiose di origine straniera, attualmente attivi nella nostra diocesi. L’iniziativa è venuta congiuntamente dagli uffici diocesani per la vita consacrata e Migrantes, che hanno percepito una aspettativa presente tra quanti operano attualmente a Bologna. Questo primo incontro ha visto la presenza di una trentina di persone, ma sono certamente molti di più i fratelli e le sorelle venute qui da terre lontane.
    È intervenuto per un saluto a nome dell’Arcivescovo, anche il vicario generale, mons. Stefano Ottani.
    OTTANI
    È stato provvidenziale il fatto che l’incontro sia avvenuto alla vigilia della Giornata Mondiale delle Vocazioni, perché è stato anche un momento di condivisione fraterna di tante diversità nella pluralità delle vocazioni: non solo paesi diversi di origine, ma anche diocesi, istituti, congregazioni diverse, diversi i carismi, i servizi a cui sono chiamati, le motivazioni che li hanno portati attualmente a Bologna.
    Tanta voglia di raccontarsi, di condividere, ma anche di offrire consigli, offrire prospettive.
    INTERVISTE
    È innegabile l’esistenza di una sorta di pregiudizio culturale per il quale difficilmente si riconosce e si comprende la natura veramente missionaria della loro presenza in Italia, un paese che ha donato molti missionari al mondo: il rischio è che resti loro appiccicata l’etichetta di persona comunque bisognosa di aiuto e di sostegno e desta spesso meraviglia il constatare che la loro presenza risponde molto spesso invece ad una specifica missione ecclesiale e perfino sociale.
    Don Marco Testa, direttore del Centro Unitario Missionario di Verona, ha presentato le attività che questo servizio promosso dai Vescovi italiani offre ai missionari che partono e anche a quelli che arrivano in Italia.
    Una missionaria saveriana, suor Virginia Isingrini, partendo dal racconto delle sue difficoltà di inserimento in Messico, ha offerto tanti stimoli ai presenti a condividere i loro racconti e a fare emergere il loro desiderio di servire.
    Don Gabriel Tsamba, originario del Gabon, recentemente nominato coordinatore delle comunità africane francofone in Italia, ha presieduto la celebrazione eucaristica, che è stata animata dai canti delle religiose. Provvidenziale la coincidenza con la festa di Santa Caterina da Siena, patrona d’Italia e d’Europa: una giovane donna che con il fuoco della sua fede ardente ha smosso la cristianità del suo tempo, spingendo papi, potenti ma anche tanta gente comune alla conversione.
    Anche la comunità del seminario ha percepito l’importanza in prospettiva di questo incontro e ha favorito la presenza del seminarista Riccardo Ventriglia insieme ad un compagno di origine iraniana, che si prepara al sacerdozio per il vicariato apostolico dell’Anatolia in Turchia.
    È stato bello vedere fratelli e sorelle di diocesi e congregazioni diverse scoprirsi connazionali: tanti scambi di numeri di telefono, la creazione di una rete che offre prospettive inedite di collaborazione e di sostegno reciproco nella missione.
    L’apice dell’incontro, non documentabile da nessuna telecamera nel suo valore, la recita del Padre Nostro, recitata insieme ciascuno nella lingua imparata da sua madre. Una piccola Pentecoste di unità nella differenza che parla molto di un futuro ormai presente.

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