La cosa più notevole è la pazienza della signora, in attesa estenuante dell'organizzazione mentale dell'intervistatrice, che poteva prepararsi, evitando di dare prova della povertà di interesse delle domande poste
Io trovo che la pazienza l'abbia messa l'intervistatrice, la signora o non ricorda o non ha voglia di andare avanti come hanno sempre fatto gli altri sopravvissuti...ovviamente le cose le ha vissute lei, l'intervistatrice tira ad indovinare, si arrampica sui vetri per farle continue domande...non poteva raccontare fluidamente senza farsi tanto chiedere le cose???
L'intervistatrice avrebbe dovuto già conoscere, per sommi capi, la storia della signora e quindi avrebbe dovuto già preparare le domande. La signora racconta ma non può andare a braccio... Sarebbe un caos.
Sono domande e sono state usate tecniche di intervista per fare in modo che anche tra molti anni si sempre possibile risalire ai dettagli delle persone intervistate senza ombra di dubbio.
mica fesso fu il tedesco quando disse loro: - voi no contadini ! - Non capire non capire ! 😂 Qualche parola di riconoscenza verso le famiglie ed il convento che l'hanno ospitata a proprio rischio e pericolo poteva dirla, dato che per sua stessa ammissione ha detto che non hanno chiesto ricompensa in denaro.
@@belinbelin5441 - ragazza per modo di dire: 20 anni nel 1943...a quei tempi erano donne almeno nel volgo, poi nella borghesia non so. Una parola di riconoscenza pe raver avuto salva la vita, vale più di mille denari secondo me.
Si l’ho trovata davvero fuori luogo. Ho ascoltato moltissime interviste per la Shoah Foundation e raramente ho trovato un’unintervistatrice cosi, purtroppo ce ne sono di petulanti, ma ridere è proprio brutto.
Rispetto ai deportati a lei è andata assolutamente di lusso, addirittura si sono ripresi la casa e in un giorno e c' erano tutte le loro cose....a pochissimi è andata così...
@@jeanjeudi6364 andate alle fosse ardatine a vedere un po', Jean jeudi... oppure fatevi una passs egiata ad Auschwitz, jeudi jean non cito neanche il vostro nome e cognome,
@@luigitorsello2933- egr. sig. si dà i lcaso che io sia stato ad Auschwitz-Birkenau e a Mauthausen ed ho pure avuto il padre prigioniero IMI 20 mesi in Sassonia. Lei ovviamente è libero di commentare quello che vuole, resta il fatto che la mia impessione verso la signora è quell ohe ho scritto e, a quanto ho visto non sono stato il solo.
Leggo dei commenti molto squallidi. La signora “non ha sofferto abbastanza” o “è stata troppo fortunata” per meritare di raccontare la sua esperienza. A me sembra che la storia si perpetui ogni giorno
Non è detto che gli ebrei di Roma fossero discendenti da Abramo,,,possono esserci state conversioni verso le ebraismo di gente originaria della Grecia o Italia,,o che si siano sposato con persone di popolazione europea
a Paolo Beh, se consideriamo, nel corso dei secoli i matrimoni misti in Europa, i discendenti di Abramo, fra gli Ebrei, saranno, forse il 40 per cento. Per esempio, la mia insegnante di Storia e Cultura ebraica, era figlia di mamma ebrea e di papà italiano, ma non ebreo. Da questo matrimonio erano nate quattro figlie. Il papà aveva voluto che fossero battezzate, ma, poi, aveva lasciato la moglie libera, in famiglia, di seguire le tradizioni ebraiche e di educare le figlie secondo la religione ebraica. Questa professoressa aveva, poi, sposato un altro cattolico e aveva avuto una figlia, pur mantenendo, in famiglia, le tradizioni ebraiche. Anche il nonno non era ebreo.
@@lorenadalseno3260 mi sembri alquanto sciocca se non hai capito che la domanda è un modo per mostrare che la signora è perfettamente lucida e presente a sé stessa, così che qualche idiota non possa dire "eh ma é anziana, non é lucida, ciò che racconta non è attendibile "
A me sembri più fesso tu che non hai capito che la domanda è un modo per mostrare che la signora è perfettamente lucida e presente a sé stessa, così che qualche idiota non possa dire "eh ma é anziana, non é lucida, ciò che racconta non è attendibile "
Tanto di cappello per la pazienza dell'intervistatrice con questa signora che non si ricorda, ed è restìa a raccontare quindi...perché lo fa‽ Fra l'altro non ha nemmeno conosciuuo nessun ebreo sia stato nei campi di concentramento, è stata ricca, si è divertita un sacco mentre gli altri non avevano più niente, ha avuto marito, figlie, nipoti...bella testimonianza dell'olocausto, ma perchè una intervista cosi? Le si è sciolta la lingua solo alla fine, per mostrare la famiglia...fortunata lei, ma cosa resta dell'avere ascoltato questo video?
Fa davvero riflettere questa testimonianza e ringrazio questa cara signora..
Quanto mi piacerebbe essere un EBREA❤❤❤❤
Volevo ringraziare la Signora Franca per la sua testimonianza ❤️
Grazie Signora Franca...👍👌🙏🕊️🤍🇮🇱
La cosa più notevole è la pazienza della signora, in attesa estenuante dell'organizzazione mentale dell'intervistatrice, che poteva prepararsi, evitando di dare prova della povertà di interesse delle domande poste
Io trovo che la pazienza l'abbia messa l'intervistatrice, la signora o non ricorda o non ha voglia di andare avanti come hanno sempre fatto gli altri sopravvissuti...ovviamente le cose le ha vissute lei, l'intervistatrice tira ad indovinare, si arrampica sui vetri per farle continue domande...non poteva raccontare fluidamente senza farsi tanto chiedere le cose???
L'intervistatrice avrebbe dovuto già conoscere, per sommi capi, la storia della signora e quindi avrebbe dovuto già preparare le domande. La signora racconta ma non può andare a braccio... Sarebbe un caos.
Mi farebbe piacere sapere se la signora Franca è ancora con noi. Bellissima persona. ❤
Sono domande e sono state usate tecniche di intervista per fare in modo che anche tra molti anni si sempre possibile risalire ai dettagli delle persone intervistate senza ombra di dubbio.
Ma che domande fa all'inizio l'intervistatrice? Ma sta bene?
a me sembra un'interdetta...
Ma l intervistatrice ci è o ci fa?
Trovo molto esaustiva le risposte della signoraTerracina
Ma che senso ha fare lo spelling del nome? E dire tre volte la stessa cosa?
Più che un’intervista sembra una deposizione stile americano come se ne vedono tante su Internet...
È un’intervista per la Shoah Foundation. Sono proprio impostate così a prescindere dalla lingua.
Ma che senso ha fare lo spelling di tanti milioni di persone deportate,spogliate,gasate,🕊️🤍🇮🇱
@@mariachiarasapori6875 miss andate a vedere un po'
Il nome & cognome era il numero, come frà poco succederà a te ,a voi , tutti stupidina & stupidella ...
mica fesso fu il tedesco quando disse loro: - voi no contadini ! - Non capire non capire ! 😂 Qualche parola di riconoscenza verso le famiglie ed il convento che l'hanno ospitata a proprio rischio e pericolo poteva dirla, dato che per sua stessa ammissione ha detto che non hanno chiesto ricompensa in denaro.
Lei era ragazza e non lo sapeva, ma sicuramente li avranno pagati..
@@belinbelin5441 - ragazza per modo di dire: 20 anni nel 1943...a quei tempi erano donne almeno nel volgo, poi nella borghesia non so. Una parola di riconoscenza pe raver avuto salva la vita, vale più di mille denari secondo me.
Eh ma fice bene che i contadini erano contadini, non erano "istruiti" come lei. Bella riconoscenza!!!
ma che si rideva questa intervistatrice? Ma la sembra il caso?
Si l’ho trovata davvero fuori luogo. Ho ascoltato moltissime interviste per la Shoah Foundation e raramente ho trovato un’unintervistatrice cosi, purtroppo ce ne sono di petulanti, ma ridere è proprio brutto.
lascio una domanda: il nonno rabbino è quello che ha dato alle ss nomi ed indirizzi di tutti gli ebrei romani?
Ma le domande sono da tso....ma che senso hanno??? L'intervistatore è lei da tso
🙏🤚👋 signora Franca,🇮🇱
La sig. Franca nn ha idea dei campi d concentramento
@Silvana di Giacinto - è stata la mia medesima impressione.
Rispetto ai deportati a lei è andata assolutamente di lusso, addirittura si sono ripresi la casa e in un giorno e c' erano tutte le loro cose....a pochissimi è andata così...
@@jeanjeudi6364 andate alle fosse ardatine a vedere un po', Jean jeudi... oppure fatevi una passs egiata ad Auschwitz, jeudi jean non cito neanche il vostro nome e cognome,
Il vostro schifoso profumo di carne morta si sente nell'aria... Jeudi jean. ( Venerdì sera ) Sabato, Shabbat Shalom 🙏
@@luigitorsello2933- egr. sig. si dà i lcaso che io sia stato ad Auschwitz-Birkenau e a Mauthausen ed ho pure avuto il padre prigioniero IMI 20 mesi in Sassonia. Lei ovviamente è libero di commentare quello che vuole, resta il fatto che la mia impessione verso la signora è quell ohe ho scritto e, a quanto ho visto non sono stato il solo.
Assurdo. Questa non è un'intervista ma un'interrogatorio. Immagino il disagio della Signora.
Ma se non racconta da sola, dice tre parole/punto, deve per forza fare le domande...
Leggo dei commenti molto squallidi. La
signora “non ha sofferto abbastanza” o “è stata troppo fortunata” per meritare di raccontare la sua esperienza.
A me sembra che la storia si perpetui ogni giorno
L'intervistatrice mi sembra un po' addormentata però
Sembra che l intervistatrice ogni tanto sbadigli😮
Ma che intervista è?
presaperilculo...faccia lo spelling...
Una intervista sul niente che non ti lascia nulla.
Tempo perso
L' intervistatrice è na tipa strana😅
Molto strana
👍👌🤚👋🙏🕊️🤍🇮🇱
Non è detto che gli ebrei di Roma fossero discendenti da Abramo,,,possono esserci state conversioni verso le ebraismo di gente originaria della Grecia o Italia,,o che si siano sposato con persone di popolazione europea
a Paolo
Beh, se consideriamo, nel corso
dei secoli i matrimoni misti in
Europa, i discendenti di Abramo,
fra gli Ebrei, saranno, forse
il 40 per cento.
Per esempio, la mia insegnante di
Storia e Cultura ebraica, era figlia
di mamma ebrea e di papà italiano,
ma non ebreo.
Da questo matrimonio erano nate
quattro figlie. Il papà aveva voluto
che fossero battezzate, ma, poi,
aveva lasciato la moglie libera,
in famiglia, di seguire le tradizioni
ebraiche e di educare le figlie
secondo la religione ebraica.
Questa professoressa aveva, poi,
sposato un altro cattolico e
aveva avuto una figlia, pur
mantenendo, in famiglia, le
tradizioni ebraiche.
Anche il nonno non era ebreo.
Peccato,storia interessante ma intervista assurda
Come si scrive Roma?
😁
Sì.... come si scrive Roma? Bisogna ammettere che l'intervistatrice spicca fra tutte le sue colleghe in circolazione!
@@lorenadalseno3260 mi sembri alquanto sciocca se non hai capito che la domanda è un modo per mostrare che la signora è perfettamente lucida e presente a sé stessa, così che qualche idiota non possa dire "eh ma é anziana, non é lucida, ciò che racconta non è attendibile "
@@chiaranacca3695 annn ecco!
Boh, che intervista strana
Come si scrive Roma ???😂 Che domande da fessi
A me sembri più fesso tu che non hai capito che la domanda è un modo per mostrare che la signora è perfettamente lucida e presente a sé stessa, così che qualche idiota non possa dire "eh ma é anziana, non é lucida, ciò che racconta non è attendibile "
Faccia lo spelling di suo padre...piadierree...Brava! Faccia lo spelling...Bierreavia...Alleluhiah...
😅😂🤣
👍👌🙏⚓🕊️🤍🇮🇱
Alleluia alleluia, AMEN V AMEN difendere sempre 🇮🇱
@@luigitorsello2933 Amenamel, amenamel,...vegni...
🙏🤚👋🇮🇱
Tanto di cappello per la pazienza dell'intervistatrice con questa signora che non si ricorda, ed è restìa a raccontare quindi...perché lo fa‽
Fra l'altro non ha nemmeno conosciuuo nessun ebreo sia stato nei campi di concentramento, è stata ricca, si è divertita un sacco mentre gli altri non avevano più niente, ha avuto marito, figlie, nipoti...bella testimonianza dell'olocausto, ma perchè una intervista cosi? Le si è sciolta la lingua solo alla fine, per mostrare la famiglia...fortunata lei, ma cosa resta dell'avere ascoltato questo video?
Usciva tutti i giorni e un tedesco non l ha mai visto. Bohhhh
L unica cosa che si ricorda è delle passeggiate con i soldati americani
Sono molto attaccati all Italia...e lo credo..